Zone gialle, arancioni e gialle. Sono queste le fasce di “rischio” indicate dal governo per imporre restrizioni e lockdown: la Calabria, la Lombardia, il Piemonte e la Valle d’Aosta, accomunate in fascia rossa, sono ritenute regioni ad alto rischio. Ma è davvero così?
No, secondo una elaborazione della “Fondazione Gimbe”, almeno per la Calabria, regione che per ogni centomila abitanti detiene il primato negativo di ‘positivi’ tra tutte le regioni esaminate: 230 cosiddetti “contagiati” per ogni centomila calabresi, ossia lo 0,23%.
Il quadro dei casi positivi al Covid in Italia, regione per regione, ogni 100 mila abitanti, è stato elaborato dalla citata fondazione sulla base dei dati della Protezione Civile di venerdì 6 novembre.
Nel conteggio dei “positivi” figurano tutti coloro che sono in isolamento, quanti sono ricoverati nei reparti di medicina e pneumologia (definiti non critici) e coloro che sono ricoverati nelle terapie intensive.
Valle d’Aosta 1.725; Provincia autonoma Bolzano 1.326; Lombardia 1.167; Piemonte 1.100; Campania 1.072; Toscana 1.057; Umbria 1.007; Veneto 896; Lazio 794; E-Romagna 756; Liguria 754; Abruzzo 654; Marche 606; Friuli Venezia Giulia 556; Sardegna 469; Molise 460; Provincia autonoma Trento 450; Basilicata 415; Sicilia 390; Puglia 388 e Calabria 230.