I colloqui sull’Ucraina potrebbero aver luogo se i paesi occidentali e il regime di Kiev depongono le armi e smettono di bombardare le città russe (nel Donbass). Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin in un’intervista alla Tass.
“Se l’Occidente e Kiev vogliono sedersi al tavolo dei negoziati, dovrebbero soprattutto smettere di bombardare le città russe e deporre le armi. Dopodiché, sarà possibile tenere una discussione basata sulle nuove realtà geopolitiche”, ha detto l’alto diplomatico russo.
In precedenza, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che l’Occidente non mostra alcuna disponibilità per iniziative di pace sulla situazione in Ucraina. Lo scorso ottobre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emesso un decreto che vieta qualsiasi colloquio con Mosca affermando di non essere interessato a interagire con il suo omologo russo Vladimir Putin.