Viadotto Cannavino, quando Di Pietro rassicurò Laratta: “Ponte stabile”

Carlomagno
Franco Laratta e Antonio Di Pietro. Sopra il viadotto Cannavino
Franco Laratta e Antonio Di Pietro. Sopra il viadotto Cannavino

L’avvallamento del viadotto Cannavino sulla SS 18 è stato oggetto di alcune interrogazioni parlamentari negli ultimi 10 anni, l’ultima in ordine quella presentata dal parlamentare Cinquestelle Paolo Parentela lo scorso 20 luglio.

Lo stesso mese di dieci anni prima, nel 2006, fu il deputato dell’Ulivo, Franco Laratta a occuparsi del caso interpellando l’allora ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro. A distanza di tre mesi, il 9 ottobre 2006, fu proprio l’ex pm di Mani Pulite a rispondere personalmente al deputato sangiovannese rassicurandolo sulla stabilità del viadotto.

“L’Anas – rispose Di Pietro – fa conoscere che il viadotto «Cannavino», che insiste sulla strada statale n. 107 «Silvana Crotonese» è stato realizzato nei primi anni ’70 ed ha una struttura a n. 5 campate, di cui n. 4 a sbalzo di tipo Dyidag e solo n. 1 a travi in cemento armato precompresso (c.a.p.) semplicemente appoggiate, per uno sviluppo complessivo di circa m. 382.

Negli ultimi tempi sono stati eseguiti ulteriori rilievi che hanno evidenziato abbassamenti in prossimità della trave tampone, sita al Km 42+935, che hanno imposto indagini approfondite di verifica statica della struttura portante del menzionato viadotto al fine di valutare gli interventi necessari per il risanamento dell’opera.
Allo scopo l’Anas ha proceduto all’installazione di una strumentazione di monitoraggio topografico con stazione totale automatica di alta precisione in apposito cantiere di monitoraggio e, contestualmente, è stata affidata una consulenza tecnica specialistica finalizzata alla pianificazione, direzione ed interpretazione dei risultati delle indagini sulla struttura del viadotto in oggetto, con la conseguente definizione dell’intervento da adottare sulla struttura medesima.

L’indagine visiva – scrive Di Pietro – del cassone in ca.p. dell’impalcato dalla quale non ha evidenziato alcuna criticità immediata sulla staticità dell’opera. Peraltro, la deformazione del piano viabile a seguito dell’abbassamento al Km 42+935 della pavimentazione stradale ha portato all’istituzione di un senso unico alternato regolato da impianto semaforico, con riduzione della velocità di transito a 40 Km/h e divieto di sorpasso, per non creare pregiudizi alla sicurezza del transito e limitare il più possibile le sollecitazioni torsionali all’impalcato.

La società stradale fa presente, inoltre, che lungo la strada statale n. 107, nel tratto che interessa l’altopiano Silano sono già in corso i lavori ordinari di ripristino della pavimentazione stradale mentre nel tratto che collega le città di Paola e Cosenza e nella zona della provincia di Crotone sono stati di recente appaltati dei lavori di manutenzione straordinaria che prevedono una serie di interventi sulla sovrastruttura stradale per un importo di spesa pari a circa euro 1.000.000,00 comprendendo nei tratti di intervento anche l’esecuzione della segnaletica stradale orizzontale. In ordine al corridoio ionico, l’Anas riferisce che sono stati recentemente effettuati lavori di manutenzione ordinaria lungo la statale 106 Radd., in corrispondenza dei comuni di Corigliano Calabro e Cassano, consistenti nel rifacimento del tappeto di usura e della segnaletica orizzontale.

Sono altresì in programmazione, per il corrente mese, lavori di manutenzione straordinaria con rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura del tipo antiskid in tratti saltuari della statale 106 Radd. tra i km 11+400 e 20+400 e della statale 106 tra i km 372+000 e km 414+875, con specifica attenzione rivolta al tratto a 4 corsie particolarmente ammalorato dopo gli eventi alluvionali delle ultime stagioni invernali.
È in corso di aggiudicazione definitiva l’appalto per il rifacimento della pavimentazione all’interno del centro abitato di Montegiordano Marina, compreso tra i km 403+500 e 406+000 della strada statale n.106 «Jonica».