19 Dicembre 2024

Vacanze e tragedie. Giovedi 6 morti e molti feriti da Nord a Sud

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Vacanze e tragedie. Giovedi 6 morti e molti feriti da Nord a Sud
(Ansa)

Vacanze e tragedie. Giornata campale oggi per i turisti a due giorni da Ferragosto. Sono state almeno sei le vittime di incidenti da Nord a Sud, tra mare e montagna. Diversi i feriti giunti negli ospedali dislocati per la Penisola. Un bilancio drammatico cui non si contano gli incidenti stradali e marittimi lievi.

In Sicilia, un 43enne, Salvatore Allegra, è annegato mentre faceva il bagno nel lungomare di Aci Castello, nel Catanese. L’uomo, che lavorava come cameriere, dopo un tuffo dagli scogli è stato trascinato dal mare mosso ed ha perso la vita. Sul posto i carabinieri e la guardia costiera.

In Campania, una barca a vela è stata travolta da un motoscafo nel porto di Marina d’Arechi a Salerno. Una delle persone che si trovavano a bordo della barca a vela è morta mentre l’altra è rimasta gravemente ferita ed è stata trasportata all’ospedale dove viene sottoposta ad un intervento chirurgico. Due barche avrebbero assistito all’impatto; su una delle due c’era una famiglia di turisti tedeschi: testimoni, dunque, che sembra la Capitaneria di Porto stia sentendo. Il recupero del morto e del ferito è stato effettuato da operatori Opsa (Operatore polivalente salvataggio in acqua) della Croce Rossa Italiana che a seguito di un protocollo d’intesa con la Capitaneria di Porto di Salerno sono presenti a bordo delle motovedette della Guardia Costiera. Tra i primi a intervenire anche il personale dell’Humanitas.

In Toscana, un sub è morto nel mare antistante l’isola di Giannutri (Grosseto) e due suoi compagni di immersione sono stati trasferiti all’ospedale Misericordia per accertamenti. Le loro condizioni non sarebbero gravi. I tre si erano immersi nella tarda mattinata quando all’improvviso uno di loro avrebbe accusato un malore. Quando sul posto dove i sub si erano immersi sono arrivate la motovedetta dei carabinieri e quella della Capitaneria di Porto Santo Stefano con a bordo i medici del 118, l’uomo era già deceduto.

In Lombardia, uno scout di 19 anni è morto  in un incidente in canoa. Sebastiano Chia, questo il nome del giovane, abitava in provincia di Bergamo. Il ragazzo, con altri otto canoisti del Gruppo Scout di Bergamo, era partito da Cassano d’Adda (Bergamo) nei giorni scorsi e stava scendendo il fiume con l’intento di arrivare a Cremona come meta finale.

La notte scorsa aveva alloggiato con i suoi compagni all’oratorio San Luigi di Pizzighettone e stamani tutti e nove sono partiti da Gera d’Adda, frazione di Pizzighettone, dalla sponda lodigiana del fiume. Poco dopo la partenza, il ragazzo è stato risucchiato dalla corrente, in quel punto molto forte. La canoa si è incastrata in una chiusa e si è ribaltata. Nonostante indossasse il giubbotto salvagente il ragazzo è finito sott’acqua. Il capo scout si è tuffato nel tentativo di soccorrerlo ma la corrente del fiume ha avuto la meglio. Quando da Cremona sono giunti i vigili del fuoco, non hanno potuto fare altro che recuperare il corpo e l’imbarcazione.

Un escursionista milanese 50enne è morto invece precipitando in un canalone per circa 30 metri durante la salita al Pizzo Tre Signori. L’alpinista, in compagnia di un amico, stava percorrendo il sentiero Cadorna al confine tra le province di Lecco e di Sondrio ed era poco distante dalla cima, quando è caduto. L’allarme è stato lanciato dall’amico e sul posto sono giunti l’elisoccorso da Bergamo, il Soccorso Alpino e i carabinieri di Casargo (Lecco). Il corpo è stato recuperato e trasportato all’obitorio dell’ ospedale di Merate (Lecco).

In Emilia Romagna, un bagnante sulla sessantina è morto a Lido Adriano, sul litorale ravennate, per un annegamento forse preceduto da un malore che lo ha colpito durante una nuotata in prossimità del Bagno “Arcobaleno”. Ad accorgersi dell’uomo, ormai cianotico, verso le 18.50 è stato un militare dell’Esercito che si trovava al mare per qualche ora di svago e che ha poi caricato su una tavola da surf il sessantenne per portarlo a riva. Sono quindi stati avvertiti i bagnini di salvataggio della zona che a quell’ora, ormai smontati dal lavoro, si trovavano al punto firma. Poco dopo sono intervenuti anche 118 e Capitaneria, ma per il bagnante non c’è stato nulla da fare nonostante i reiterati tentativi di rianimarlo. Nessuno dei gestori dei Bagni limitrofi lo ha riconosciuto: non è escluso che possa essere giunto da una spiaggia libera.


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