Un altro arresto nel crotonese per detenzione illegale di armi. I militari della stazione di Scandale hanno arrestato Antonio P., 24 anni, imprenditore con piccoli precedenti di polizia per detenzione abusiva di un fucile.
L’attività che ha portato all’arresto del ventiquattrenne è da contestualizzare nel più ampio dispositivo messo in atto nel centro e nelle campagne di Scandale da parte dell’Arma di Crotone negli ultimi giorni, e che ha visto decine di Carabinieri impiegati in perquisizioni e controlli, che come noto hanno portato solo poche ore fa all’arresto di un altro soggetto il quale deteneva illegalmente ben tre pistole.
A seguito di perquisizione veicolare e domiciliare a carico del giovane, i militari rinvenivano quindi il fucile\carabina occultato in un doppio fondo di un trattore abbandonato nel terreno di sua proprietà. Il giovane dichiarava di non sapere nulla dell’arma: tuttavia – spiegano i militari – le modalità di occultamento, la particolare dislocazione della villetta oggetto di perquisizione, situata su una collinetta nella contrada Corazzo, con un’unica via di ingresso, quindi facilmente controllabile dal proprietario hanno convinto i militari del fatto che tanto la carcassa del trattore quanto l’arma rinvenuta occultata al suo interno, fossero di esclusiva disponibilità del soggetto, che veniva dichiarato in arresto, dopo aver consultato il pm di turno, Alfredo Manca.
Il fucile oggetto di sequestro penale, privo di marca, ha un calibro particolarmente importate ovvero 6.5 x 52, presentava la matricola abrasa ed il calciolo amputato – circostanza aggravante per la legislazione italiana, poiché favorisce una maggiore occultabilità dell’arma -, un caricatore e ben 39 cartucce.
L’arma verrà nelle prossime ore inviata al Ris di Messina per l’identificazione della matricola e le prove balistiche al fine di conoscere se l’arma sia stata utilizzata in precedenti azioni criminali.
Al termine dell’udienza di convalida, il Giudice, confermando le risultanze investigative della Stazione di Scandale, disponeva l’obbligo di firma quotidiano per il giovane.