8 Settembre 2024

Ucraina, Orbàn spinge per la Pace e vola da Xi e poi da Erdogan. Ira dell’UE

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban nell’ambito del tour istituzionale come presidente di turno del Consiglio Ue, dopo Kiev e Mosca ha visitato anche la capitale cinese Pechino dove ha incontrato il presidente Xi Jinping per parlare della “missione di pace” in Ucraina.

“La Cina è una potenza decisiva nel creare le condizioni per la pace nella guerra tra Russia e Ucraina. Per questo sono venuto a incontrare il Presidente Xi a Pechino”, ha dichiarato Orban, citato dall’agenzia di stampa ungherese MTI. “L’impegno della Cina per la pace nel mondo è importante per gli ungheresi. Noi ungheresi siamo un popolo amante della pace che si batte per la pace, l’equilibrio e l’armonia, quindi siamo sempre dalla parte della pace e mai dalla parte della guerra”, ha proseguito, aggiungendo di apprezzare le iniziative di pace della Cina. Ha definito storica la visita di Xi in Ungheria di due mesi fa e ha ricordato gli importanti accordi firmati. “Inoltre, sono state gettate le basi per l’amicizia tra le due nazioni per generazioni”, ha aggiunto.

Xi Jinping ha affermato che le potenze mondiali dovrebbero creare le condizioni e fornire assistenza sia all’Ucraina che alla Russia per aiutare i due paesi a procedere con colloqui di pace diretti e che un rapido cessate il fuoco sia nell’interesse sia di Kiev sia di Mosca. “Solo se tutte le grandi potenze applicheranno un’energia positiva anziché negativa, l’alba di un cessate il fuoco in questo conflitto potrà sorgere il prima possibile”, ha aggiunto. Tali sforzi, ha detto, dovrebbero avvenire “senza inasprire la guerra e senza diffondere e alimentare il conflitto, in modo che la situazione si raffreddi il prima possibile”, ha riferito la televisione di Stato cinese CCTV.

Il Cremlino, tramite il potavoce Dmitry Peskov, si è affrettato a esprimere il suo apprezzamento per l’attivismo del premier ungherese: “Sta davvero prendendo un’iniziativa seria per confrontare le posizioni delle diverse parti. Apprezziamo molto questo. Anche Putin ha dato una valutazione alta a questi sforzi del signor Orban”.

A Bruxelles cresce la tensione
Tra gli Stati membri dell’Ue sta “crescendo la preoccupazione” per il ruolo di Viktor Orban come mediatore di pace dopo che l’Ue e Usa continuano ad armare Kiev provocando la Russia con l’auspicio di un “punto di non ritorno”. La tensione è “già alta” dopo soli 7 giorni di presidenza ungherese con i vertici a Bruxelles che danno il da farsi per rimuovere la presidenza del Consiglio Ue all’Ungheria col pretesto che “Orban non ha nessun mandato per negoziare la pace”. Orban ammette di non aver nessun mandato, ma afferma che la pace non si può perseguire “stando seduti a Bruxelles”.

Dopo Pechino, Orban andrà a Washington, come aveva annunciato. Il vertice della Nato, di cui l’Ungheria è membro, inizia domani nella capitale statunitense. Si è ipotizzato che Orban possa incontrare anche il candidato alla presidenza Donald Trump.

Secondo Orban i prossimi mesi in Ucraina saranno “brutali”, e confida in Trump
In un’intervista al quotidiano tedesco “Bild” pubblicata oggi, Orban ha detto di ritenere che “i prossimi due o tre mesi saranno molto più brutali di quanto pensiamo”, a causa della fornitura di armi moderne dall’Occidente all’Ucraina e della determinazione delle forze armate russe. “L’energia dello scontro, il numero di morti, il numero di vittime saranno quindi più brutali rispetto agli ultimi sette mesi”. Orban ha anche sostenuto che “non è possibile che i russi perderanno la guerra in Ucraina”, che “nessuna persona seria può parlare di un’intenzione della Russia di attaccare la Nato” e detto di avere “fiducia” a questo punto in Donald Trump, “uomo d’affari” e “uomo di pace”.

L’incontro di Orban con il presidente turco Erdogan

Dopo la visita in Cina il presidente ungherese si è recato in Turchia per incontrare il suo omonimo Recep Tayyip Erdogan, sempre nell’ambito della missione di pace in Ucraina, ma non solo.

Orban con Erdogan

Erdogan: “La NATO non dovrebbe essere parte del conflitto in Ucraina”
Il presidente Erdogan citato ha affermato che durante la sua partecipazione al vertice NATO negli Stati Uniti intende sollevare le questioni dell’antiterrorismo, di Gaza e dell’Ucraina, in particolare il fatto che l’alleanza non dovrebbe diventare parte del conflitto.

“Ci aspettiamo un risultato da questo summit che tenga conto dei nostri interessi di sicurezza nazionale e rafforzi la solidarietà all’interno dell’alleanza. Durante i nostri incontri [a Washington], richiameremo l’attenzione sulla crescente minaccia del terrorismo nel mondo e sottolineeremo la necessità di intensificare gli sforzi della NATO qui. Manteniamo una posizione di principio sul conflitto in Ucraina. Sosteniamo la sua integrità territoriale e consideriamo inaccettabile che la NATO diventi parte della guerra in Ucraina”, ha detto Erdogan ai giornalisti prima di partire per gli Stati Uniti, secondo la pagina X della sua amministrazione.

Ha aggiunto che “ogni giorno in cui vengono utilizzate armi [in Ucraina] conferma la correttezza della posizione della Turchia” sulla questione.

Erdogan ha anche detto che intende “mettere all’ordine del giorno il massacro in corso di Israele contro il popolo palestinese” al summit. “Non siamo stati in grado di ottenere ciò che volevamo dalla NATO riguardo a Israele e Palestina. Gli sforzi della comunità internazionale non sono ancora sufficienti per fermare Israele. Rimetteremo queste questioni all’ordine del giorno dei nostri incontri negli Stati Uniti e ci aspettiamo di ottenere i risultati che speriamo. Si sono tenuti colloqui seri a Doha. Anche il capo del Mossad ha visitato il Qatar. Sono stati presi alcuni provvedimenti, ma non sono ancora stati finalizzati”, ha sottolineato il leader turco.

Ha anche ricordato che la Turchia “è tra i cinque paesi NATO che costituiscono la spina dorsale dell’organizzazione”, cosa con cui concordano anche gli altri membri dell’alleanza. Ha detto che incontrerà il nuovo Segretario generale della NATO Mark Rutte durante il summit.

Il nuovo vertice della NATO, programmato per coincidere con il 75° anniversario dell’organizzazione, si terrà nella capitale degli Stati Uniti dal 9 all’11 luglio.


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