3 Novembre 2024

Ucciso a Teheran il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. Raid israeliano

Il capo politico del movimento palestinese è stato colpito da un razzo mentre era in un appartamento nella capitale iraniana dove era stato per l'insediamento del nuovo presidente. Si teme una escalation nella regione medio orientale. Ferma condanna di Cina, Russia e Turchia. Gli Usa mettono le mani avanti: "Noi non centriamo". Ambasciatore iraniano in Russia: "Uccisi a Gaza anche i familiari del leader di Hamas"

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Il leader di Hamas Ismail Haniyeh

Il leader di Hamas e membro dell’ufficio politico palestinese Ismail Haniyeh è stato ucciso nella capitale iraniana Teheran. L’omicidio è stato confermato da una dichiarazione ufficiale di Hamas citata dall’agenzia di stampa palestinese Wafa.

L’assassinio di Haniyeh, riferiscono i media arabi, è avvenuto nella notte in un raid israeliano che ha preso di mira il suo luogo di soggiorno a Teheran, un missile teleguidato o un drone. Il leader di Hamas è stato colpito nel sonno, dopo che il giorno prima aveva partecipato all’insediamento del presidente eletto iraniano, Masoud Pezeshkian, secondo una dichiarazione pubblicata sul canale Telegram ufficiale di Hamas.

La televisione Al Hadath ha riferito che Haniyeh si trovava nella sua camera da letto quando l’appartamento è stato colpito dal missile. Il razzo che ha ucciso il capo politico di Hamas è stato lanciato da un paese straniero, ha affermato il media “Al Mayadeen” citando una fonte iraniana, a sua volta ripresa da agenzie arabe. Con lui è morta una delle sue guardie del corpo.

Haniyeh alloggiava in una residenza per veterani di guerra, secondo l’agenzia di stampa iraniana Fars. L’attacco ha colpito l’edificio intorno alle 2 di mattina, ora locale, di mercoledì 31 Luglio 2024. L’attacco è attribuito a Israele; l’intelligence israeliana, il Mossad, avrebbe sfruttato falle nella sicurezza e ricevuto informazioni riservatissime da persone al momento ignote.

Lutto nazionale in Palestina
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, nel condannare l’attacco, ha dichiarato una giornata di lutto nazionale per protestare contro l’assassinio del presidente dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Il presidente Abbas ha ordinato che le bandiere siano esposte a mezz’asta nelle istituzioni ufficiali palestinesi nei governatorati della Cisgiordania. Questa mattina il Presidente ha invitato “il popolo palestinese a unirsi, a essere paziente e fermo di fronte all’occupazione israeliana”.

La reazione di Hamas: “L’assassinio non rimarrà senza risposta”
Il vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas, Mousa Abu Marzook, ha avvertito che l’assassinio di Haniyeh non rimarrà senza risposta. Sami Abu Zuhri, portavoce di spicco di Hamas, ha descritto l’uccisione del capo politico di Hamas come un’escalation che non aiuterà Israele a raggiungere i suoi obiettivi nella lotta contro il movimento.

Intanto, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno rifiutato di commentare le notizie sulla morte del capo di Hamas. L’omicidio è avvenuto dopo il rientro a Tel Aviv di Benyamin Netanyahu dagli Stati Uniti. Il primo ministro israeliano aveva annunciato “ritorsioni” dopo una strage di ragazzi in un campo di calcio in area israeliana da parte del movimento libanese Hezbollah.

Il canale televisivo Al Hadath ha riferito che Haniyeh è stato ucciso in un attacco missilistico diretto. Il quotidiano “Al Mayadeen” ha affermato, citando una fonte, che il missile era stato lanciato “da un altro paese, non “dal territorio dell’Iran”.

Ira dell’Iran, Khamenei: “La morte di Haniyeh sarà punita severamente”

“L’occupazione israeliana ha attirato su di sé la punizione più severa”, ha affermato il leader della Rivoluzione islamica e della Repubblica dell’Iran, Sayyed Ali Khamenei (citato da “Al Mayadeen”), in seguito all’attacco israeliano che ha preso di mira la capitale iraniana Teheran e all’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas, il martire Ismail Haniyeh.

Sayyed Khamenei ha sottolineato che “la punizione per il sangue di Haniyeh è un dovere dell’Iran, perché è stato martirizzato sul nostro suolo”, aggiungendo che l’assassinio di Haniyeh, che era ospite in Iran, “ha anche posto le basi per una dura punizione del nemico nei suoi confronti”.

Il capo di Hamas Ismail Haniyeh con Sayyed Ali Khamenei, leader della Rivoluzione islamica e della Repubblica dell’Iran (foto dell’incontro tra i due il 30 luglio 2024, alcune ore prima che Haniyeh venisse ucciso)

Parlando del leader di Hamas, Khamenei ha affermato che “Haniyeh ha dedicato la sua vita alla lotta per la liberazione, era pronto per il martirio e ha sacrificato i suoi figli su questa strada, sottolineando che ‘il grande Fronte di Resistenza è in lutto'”. Di conseguenza, l’Iran ha annunciato un periodo di lutto nazionale.

La Cina condanna fermamente l’assassinio del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato il ministero degli Esteri cinese citato dai media.

Il vice ministro degli Esteri russo Bogdanov in merito all’assassinio del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran: “Si tratta di un assassinio politico assolutamente inaccettabile che porterà a un’ulteriore escalation delle tensioni”.

Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano ha convoca una riunione di emergenza dopo l’assassinio di Ismail Haniyeh. Il New York Times, che cita funzionari iraniani, afferma che il Consiglio supremo si è riunito presso il quartier generale del leader supremo Ali Khamenei alla presenza del comandante della forza Quds della guardia rivoluzionaria in seguito all’assassinio del capo dell’ufficio politico del movimento Hamas.

La Casa Bianca ha dichiarato di essere a conoscenza di resoconti secondo cui Haniyeh sarebbe stato assassinato in Iran, ha riferito la Cnn. Il portavoce della Casa Bianca ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.

Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l’assassinio di Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico del movimento palestinese Hamas, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken al notiziario indonesiano Cna.

Secondo Blinken, gli Stati Uniti “non erano a conoscenza o coinvolti” nell’assassinio di Haniyeh. “È molto difficile fare ipotesi, e ho imparato nel corso degli anni a non fare mai ipotesi sull’impatto che un evento potrebbe avere su qualcos’altro”, ha detto quando gli è stato chiesto se l’assassinio del leader di Hamas avrebbe fatto aumentare le tensioni nella regione.

“È di vitale importanza aiutare a porre fine alle sofferenze dei palestinesi a Gaza. È di vitale importanza riportare a casa gli ostaggi, tra cui un certo numero di americani”. Così come assume importanza “sperare di mettere le cose su un percorso migliore per una pace più duratura e una sicurezza più duratura, in modo che tale attenzione resti”, ha affermato il diplomatico Usa, valutando l’importanza di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

“L’uccisione di Haniyeh non impedirà ai combattenti della resistenza di combattere l’esercito israeliano nella Striscia di Gaza”, ha affermato il movimento radicale palestinese Jihad islamica.

Il movimento palestinese Fatah ha definito l’uccisione di Haniyeh “un crimine orribile e un atto veramente codardo”, invitando i palestinesi a preservare l’unità politica e geografica tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania del fiume Giordano.

Il Ministero degli Esteri turco ha condannato l’assassinio del capo politico di Hamas e ha espresso le sue condoglianze al popolo palestinese.

La resistenza palestinese ha il diritto di punire i responsabili dell’omicidio di Haniyeh, ha affermato il vicepresidente del governo iraniano uscente, Amir-Hossein Ghazizadeh Hashemi.

Chi era Haniyeh
Ismail Haniyeh sarebbe nato nel campo profughi di al-Shati a Gaza nel 1962 (non si conosce la data esatta). Nel 1987 si è laureato alla facoltà di letteratura araba dell’Università islamica di Gaza.

Nel marzo 2004, Haniyeh divenne uno dei leader di Hamas, guidando le attività del movimento nella Striscia di Gaza. Nel febbraio 2006 è diventato primo ministro dello Stato dell’Autorità nazionale palestinese, guidando il governo monopartitico di Hamas fino al febbraio 2017.

Nel giugno 2007, Abbas ha rimosso il governo guidato da Haniyeh dall’incarico dopo che i combattenti di Hamas avevano preso il controllo della Striscia di Gaza. Tuttavia, Haniyeh ha respinto il decreto come illegittimo. Il governo, composto esclusivamente da membri di Hamas, è rimasto in carica nella Striscia di Gaza fino al 2014.

Nella primavera del 2014, Haniyeh si dimise, aprendo la strada alla formazione di un governo di unità nazionale composto da membri di Fatah e Hamas (il governo di unità non decollò mai e fu successivamente sciolto).

Nel 2014-2017 è stato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, prima di essere sostituito da Yahya Sinwar. Haniyeh era a capo dell’Ufficio politico di Hamas dal 2017.

Ambasciatore iraniano a Mosca: “Uccisi i familiari di Haniyeh a Gaza”

Nel frattempo, Israele avrebbe ucciso 12 familiari del capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh, tra cui i suoi figli e nipoti, nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato l’ambasciatore iraniano in Russia Kazem Jalali citato dalla Tass.

“I sionisti, durante un recente attacco, hanno deliberatamente eliminato a Gaza oltre 12 persone della famiglia del signor Haniyeh, compresi i suoi figli e nipoti minorenni. Siamo certi che le azioni terroristiche non avranno alcun impatto sulla determinazione del popolo palestinese a liberare le proprie terre occupate”, ha affermato il diplomatico iraniano.

Kazem Jalali ha sottolineato che “il regime israeliano, durante i nove mesi della sua aggressione a Gaza, ha fallito e, avendo eliminato oltre 40.000 palestinesi innocenti, tra cui donne e bambini, non è riuscito a schiacciare la volontà e la resistenza del popolo di Gaza”. “Ora questo regime ha iniziato a terrorizzare ed eliminare i leader palestinesi”, ha concluso l’ambasciatore.

Media: Ucciso in Libano anche leader di Hezbollah Fuad Shukr

Secondo alcuni media, tra cui il tedesco “Frankfurter Allgemeine” citato su Telegram, l’uccisione del leader di Hamas è avvenuta poche ore dopo un attacco alla capitale libanese, Beirut, da parte di Israele. “Allo stesso tempo, secondo l’esercito israeliano, è stato ucciso Fuad Shukr, un alto comandante del movimento sciita Hezbollah, che ha collaborato con Hamas nella Striscia di Gaza”. L’uccisione di Fuad Shukr non sarebbe stata ancora confermata.

Continuano i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, ancora vittime e feriti

Otto civili sono rimasti uccisi oggi in un bombardamento israeliano della città di Az-Zawayda, nella Striscia di Gaza centrale. Il corrispondente dell’agenzia Wafa ha dichiarato che un drone israeliano ha preso di mira un gruppo di civili nei pressi della compagnia elettrica nella zona di Az-Zawayda, uccidendo otto persone.

“Dall’inizio dell’aggressione dell’occupazione sulla Striscia di Gaza via terra, mare e aria, il 7 ottobre 2023, circa 39.445 civili, per lo più bambini e donne, sono stati uccisi e altri 91.073 sono rimasti feriti”.

Migliaia di vittime sono ancora sepolte sotto le macerie e sparse sulle strade, mentre le ambulanze e le squadre della protezione civile incontrano enormi difficoltà nel raggiungerle, viene spiegato dai media arabi.

I dati sulle vittime a Gaza sono incompleti a causa dell’intensa aggressione israeliana in corso, della ripetuta e completa interruzione dei servizi di comunicazione e Internet, della mancanza di carburante e delle infrastrutture devastate, che rendono difficile documentare le cifre.

Uccisi reporter di Al Jazeera

Un attacco aereo israeliano sulla città di Gaza mercoledì sera ha ucciso anche il corrispondente di Al Jazeera Ismail Al-Goul e il fotoreporter Rami Al-Riffy, riporta Wafa.

Al-Ghoul e Al-Riffi stavano seguendo le notizie dalle macerie della casa del defunto leader di Hamas Ismail Haniyeh nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza, poco prima che il loro veicolo venisse colpito da un attacco aereo israeliano, che decapitò la testa di Al-Ghoul.


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