Sono 795 i migranti soccorsi nella giornata odierna a largo delle coste libiche in sette operazioni coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera italiana.
I migranti viaggiavano a bordo di gommoni fatiscenti diretti verso le coste italiane. Le operazioni di salvataggio hanno visto impegnate unità della Guardia Costiera, della Marina Militare, di Medici senza Frontiere e dell’operazione Eunavformed.
Domenica mattina almeno 17 persone sono morte annegate al largo della costa sud-occidentale della Turchia, ha detto un funzionario della polizia locale, citato dall’agenzia turca Anadolu.
Il naufragio è avvenuto nella notte nelle acque al largo della penisola di Bodrum, dove i rifugiati si riuniscono per fare il breve ma pericoloso viaggio, per le vicine isole greche.
Amir Cicek, governatore della provincia di Mugla, ha affermato che la nave è affondata al largo dell’isola turca di Cavusadasi, che si trova a circa 3 chilometri (2 miglia) mentre si dirigeva per Kos.
E’ lo stesso tratto di mare n cui hanno perso la vita i bimbi siriani, Alayn e Garbin Kurdy insieme alla madre e ad altri migranti siriani.
Il governatore ha poi aggiunto che “a bordo della nave di 8 metri, c’erano 37 persone. Le nostre squadre di soccorso hanno tratto in salvo 20 profughi, mentre hanno trovato 17 corpi erano senza vita”.
Un’inchiesta è stata avviata dalla procura turca per accertare le cause del naufragio.
Sabato notte, in un altro naufragio la guardia costiera turca ha intercettato due imbarcazioni con a bordo 31 rifugiati siriani e afgani diretti a Kos. Dieci siriani sono stati inghiottiti dalle acque mentre cercavano di nuotare verso la Turchia.
Due settimane fa, altri 15 profughi sono annegati nella baia di Bodrum quando la loro barca, una nave di 15 metri è affondata.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, 505,693 rifugiati sono arrivati in Europa via mare quest’anno, la maggior parte arriva in Grecia. Finora ci sono stati 227 morti nel Mar Egeo.