Trasportava in auto oltre un milione di euro in contanti, denunciato FOTO-VIDEO

I finanzieri della Locride hanno rinvenuto una montagna di soldi, tanti da far venire la vista ad un cieco. Ben oltre un milione di euro suddiviso in mazzette di vario taglio nascosti in più parti del veicolo

Carlomagno

Trasportava in un’auto una montagna di soldi, tanti da far venire la vista ad un cieco, come recita un vecchio adagio. Ben oltre un milione di euro in contanti, suddiviso in mazzette di denaro autentico nascoste in più parti del veicolo. Ci avranno ore a contare il grosso malloppo, i militari della Guardia di finanza di Gioia Tauro che hanno scoperto il prezioso carico e denunciato per ricettazione il “corriere-tesoriere”, un 43enne della Locride, C.B., beccato nel corso di controlli presso lo svincolo autostradale di Rosarno.

Dopo aver fermato la vettura, i militari hanno notato l’inspiegabile nervosismo dell’uomo. Un atteggiamento che li ha convinti a procedere, col reparto cinofili, ad un’accurata ricognizione dell’autovettura, al cui interno, dietro il sedile passeggero, era nascosto un borsone contenente denaro contante, suddiviso in mazzette di vario taglio. L’attività estesa al portabagagli ha permesso, inoltre, di rinvenire altre banconote contenute in una busta di plastica.

A questo punto, personale dell’Ufficio antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli operante al porto di Gioia Tauro, grazie alle sofisticate apparecchiature scanner in uso, ha proceduto alla scansione dell’autovettura, a seguito della quale venivano evidenziate due anomalie nella zona del pianale anteriore del veicolo.

Sulla base di tali risultanze, i finanzieri, hanno avviato la perquisizione dell’automezzo accedendo ad un doppiofondo, ad apertura meccanica, abilmente ricavato sotto i sedili anteriori, al cui interno rinvenivano altra valuta contante per un totale di 1.086.380 euro.

Considerata l’ingente somma rinvenuta, l’uomo non è stato in grado di giustificare la legittima provenienza. Pertanto i militari hanno provveduto a deferirlo per il reato di ricettazione sottoponendo a sequestro l’intera somma di denaro rinvenuta e l’autovettura utilizzata per l’illecito trasporto. Sono in corso indagini per capire la provenienza dell’ingentissima somma di denaro.