8 Settembre 2024

Tunisi, strage di turisti al museo del Bardo. 24 morti, tra cui 4 italiani

Correlati

Terrore in Tunisia, Militari tunisini vigilano davanti al museo di Tunisi
Militari tunisini vigilano davanti al museo di Tunisi (Al Jaazeera)

Terrore in Tunisia dopo che un gruppo di turisti stranieri, tra cui italiani, è stato preso in ostaggio all’interno del “Museo del Bardo”, a Tunisi, da un commando terroristico riconducibile all’Isis composto da tre uomini travestiti da soldati e armati fino ai denti.

Il bilancio provvisorio è drammatico: almeno 24 morti, Tra questi, 4 cittadini italiani e poi polacchi, spagnoli, francesi, tedeschi e tunisini. A seguito del sequestro dei terroristi islamici, il governo ha autorizzato un blitz tramite le forze speciali per liberare gli ostaggi stranieri nel Museo del Bardo. Vi sono al momento oltre 24 feriti di cui alcuni in gravi condizioni.

Il ministero degli Esteri, tramite l’ambasciata italiana a Tunisi ha attivato una unità di crisi per seguire gli sviluppi dell’attacco. Fra gli ostaggi dei terroristi, c’erano anche quattro cittadini torinesi. Secondo quanto risulta al Comune di Torino, si tratta di Carolina Bottari, Anna Bagnale, Antonella Fesino e Antonietta Santoro.

Lavorano all’Ufficio Patrimonio del capoluogo piemontese e fanno parte di un gruppo di dipendenti del Comune di Torino in crociera a bordo della Costa Fascinosa in un viaggio organizzato dal Circolo ricreativo del Municipio. Delle persone citate al momento non vi sono notizie circa un loro coinvolgimento nel conflitto a fuoco, sebbene la Farnesina in un comunicato parla di quattro vittime tra i turisti uccisi. 

L'immagine ripresa da uno degli ostaggi
L’immagine ripresa da uno degli ostaggi

Il sindaco di Torino Piero Fassino è in costante contatto con la Farnesina che nel frattempo è attiva per accertare se vi siano italiani fra le vittime. Un centinaio di connazionali era stato già messo al sicuro dalla forze di sicurezza tunisine.

L’attacco è stato rivendicato dalle milizie del Califfato islamico. La Tunisia, confinante con la Libia, vive da mesi momenti di forte preoccupazione per il continuo avanzare dei terroristi dell’Is. Il ritrovamento di arsenali di armi  – riferiscono media locali – da parte delle forze di sicurezza “è quotidiano”.

L’assalto al Museo è cominciato nelle prime ore di stamane a Tunisi. Dopo alcune ore dalla presa degli ostaggi sono stati uditi colpi d’arma da fuoco nei pressi del Parlamento, non lontano dal museo. Circostanza che ha fatto temere un assalto del commando islamico presso la massima istituzione rappresentativa della Tunisia. Gli agenti della sicurezza hanno cosi impedito a giornalisti e deputati di lasciare l’aula.

Al momento dell’attacco, i turisti presenti all’interno del “Museo del Bardo” erano circa 200, mentre l’emittente araba “Al Arabya”, aveva riferito che due uomini del commando di terroristi, sarebbero stati subito accerchiati dalle forze di sicurezza tunisine all’interno del museo. Poi la decisione del governo di fare intervenire le teste di cuoio.


SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Potrebbero interessarti

Mons. Viganò, il Pastore di Cristo contro i tiranni

Altre news

5 civili uccisi e 15 feriti in attacchi israeliani su tendopoli rifugiati a Gaza

Almeno cinque persone sono state uccise in un attacco dell'esercito israeliano su un campo profughi nella Striscia di Gaza...

DALLA CALABRIA

Imbocca l’autostrada contromano e si scontra con altra auto, grave anziano

Avrebbe imboccato contromano l'autostrada A2 del Mediterraneo allo svincolo Cosenza Nord, almeno stando alle prime informazioni ricevute, scontrandosi poi...

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE


SEGUICI SUI SOCIAL

Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)