Terremoto nel Cosentino, notte all’aperto per diverse persone. “Nessun danno”

Carlomagno

Tanta paura ma fortunatamente nessun danno. Diversi abitanti di Pietrapaola e altri piccoli centri limitrofi della Sila Greca cosentina, hanno trascorso la notte all’aperto per timore di nuove scosse dopo il forte sisma delle 21.43 di ieri, di magnitudo 5.0.

Lo spavento nei centri interessati è stato tanto ma, al momento, non si sono registrati feriti né crolli evidenti o cadute di calcinacci. Per tutta la notte, i vigili del fuoco hanno comunque compiuto sopralluoghi soprattutto nella parte alta del paese per verificare la condizione degli edifici mentre la Protezione civile regionale ha fornito assistenza alla popolazione fornendo generi di conforto. Sul posto anche le forze dell’orine. Ai sopralluoghi di Pietrapaola, epicentro dell’evento, ha partecipato in prima persona il sindaco Manuela Labonia.

A Pietrapaola è stato per tutta la notte anche il direttore della Protezione civile regionale Domenico Costarella. “I sopralluoghi – ha spiegato – proseguiranno per tutta la giornata. Nella notte sono state compiute le prime verifiche che al momento hanno dato esito negativo. Come protezione civile siamo pronti ad andare in aiuto in caso di necessità”.

La Calabria, dopo il forte terremoto di ieri sera, seguito da altre scosse di assestamento, ha vissuto una notte di apprensione. Sono andati avanti, ininterrottamente, i rilievi da parte dei Vigili del fuoco sugli edifici dei Comuni più vicini all’epicentro del sisma.

Le tre scosse principali, di cui una strumentale, sono state avvertite chiaramente dalla popolazione della parte antica del paese, posta in collina. Il sisma è stato sensibilmente avvertito anche oltre duecento km di distanza: oltre la Calabria centro-settentrionale, in Puglia, Basilicata e Campania. A Cosenza e nell’area urbana, una cinquantina di km, è stata percepita una scossa che potrebbe classificarsi pari a circa 3.5, effetto della propagazione delle onde sismiche, come dimostra il video dell’Ingv.

“Nella parte antica – dice Manuela Labonia – abbiamo deciso di evacuare anche se poi alcuni abitanti hanno deciso di rientrare nelle loro abitazioni mentre altri hanno preferito rimanere all’aperto. Nella zona vecchia per tutta la notte sono rimasti i carabinieri ed un’ambulanza per qualsiasi evenienza”.