ANKARA – Oltre 8.000 persone sono state salvate in Turchia da sotto le macerie dopo i terremoti, ha detto martedì il presidente del paese Recep Tayyip Erdogan citato dalla Tass.
“Purtroppo, il bilancio delle vittime sta aumentando mentre vengono rimosse le macerie di migliaia di case crollate. In totale, sono state salvate più di 8.000 persone. Più di 81.000 persone sono rimaste ferite, la maggior parte sono già state dimesse dagli ospedali”, ha detto il presidente in un videomessaggio al World Government Summit in corso a Dubai.
“Ci aspettiamo di guarire presto le nostre ferite da questo flagello del secolo. Abbiamo in programma di ricostruire rapidamente tutte le città distrutte. Più di 100 paesi in tutto il mondo, in particolare gli stati arabi, ci hanno inviato aiuti o offerto parole di cordoglio”, ha aggiunto Erdogan.
A seguito dei terremoti nel sud-est della Turchia, avvenuti il 6 febbraio, sono morte 31.643 persone (solo in Turchia), con oltre 81.000 persone colpite. Circa 6.444 edifici sono stati distrutti. I lavori di soccorso e rimozione dei detriti sono ancora in corso nelle aree disastrate. Le temperature scendono sotto zero durante la notte.
Intanto martedì, i soccorritori hanno estratto una donna da sotto le macerie nel sud-est della Turchia, 204 ore dopo i devastanti terremoti, ha riferito l’agenzia turca Anadolu.
Secondo le informazioni, si tratterebbe di un cittadino straniero di nome Muna Dabul ed è stato salvato nel distretto di Antakya della provincia di Hatay.
E nella provincia turca di Adiyaman, i soccorritori stanno lavorando per soccorrere un giovane di 18 anni di nome Muhammad, che era sotto le macerie da 197 ore, ha riferito martedì l’emittente TRT TV.
I soccorritori coinvolti nelle operazioni di ricerca e soccorso hanno sentito nella notte una voce provenire da sotto le macerie di un edificio di sei piani. Per diverse ore si sono fatti strada verso il sopravvissuto, rovistando tra le macerie per tirarlo fuori da sotto il mucchio di cemento. I soccorritori sono riusciti a mettere un pezzo di stoffa spessa sotto il sopravvissuto per tirarlo fuori da sotto le macerie.
Ad oltre una settimana dai violentissimi terremoti, finora le vittime sarebbero oltre 40mila tra Turchia e Siria. Un numero destinato a salire drammaticamente. Si stima che sotto le macerie vi siano ancora oltre 200mila persone. Si parla di oltre centomila feriti e oltre altrettanti sfollati, secondo un bilancio che resterà provvisorio ancora per settimane.