Terremoti e tsunami: la Calabria è la regione più pericolosa d’Italia?

Se ne parlerà in una tavola rotonda all'Unical a cui parteciperanno, fra gli altri, alcuni esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

Carlomagno

tsunami in giapponeVenerdì 21 settembre, alle 16.00, presso la sede dell’Università della Calabria ad Arcavacata di Rende (Cosenza) in occasione della giornata di chiusura del 104° Congresso Nazionale della SIF – Società Italiana di Fisica, si terrà la tavola rotonda Terremoti e tsunami: la Calabria è la regione più pericolosa d’Italia? Valutazioni scientifiche e sistemi di difesa.

L’appuntamento si propone di fare il punto sulle conoscenze della pericolosità da terremoti e maremoti in Calabria e sulle azioni di mitigazione del rischio intraprese dal sistema di protezione civile.

A causa della sua posizione geografica e dei processi geologici che la interessano, nel corso della storia il territorio della Calabria è stato colpito più volte sia da grandi terremoti sia da tsunami. Oltre al terremoto di Reggio – Messina del 1908 e al conseguente tsunami, nel corso dei secoli sono stati registrati numerosi altri eventi simili, tra questi il sisma della Calabria Meridionale del 5 febbraio 1783, e lo tsunami del giorno successivo, che causarono più di 26.000 vittime.

La tavola rotonda sarà moderata da Marco Cattaneo (Direttore di Le Scienze e National Geographic). Interverranno il Prof. Gino Mirocle Crisci (Rettore Università Calabria, UniCal), la Prof.ssa Luisa Cifarelli (Presidente SIF), Vincenzo Carbone (Direttore Dipartimento Fisica UniCal).

A fare il punto sulle conoscenze scientifiche saranno Carlo Meletti (Centro di Pericolosità Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV) e Alessandro Amato (Centro Allerta Tsunami INGV), mentre Luigi D’Angelo (Dipartimento della Protezione Civile Nazionale) e Carlo Tansi (Protezione Civile Regione Calabria) illustreranno le attività del sistema nazionale e regionale di Protezione Civile.