Lโanno scorso hanno tentato di rapinare in piรน occasioni alcuni ragazzi e una donna, questโultima trascinata per terra per alcuni metri. Cosรฌ, dopo mesi di indagini i carabinieri della stazione di Reggio Calabria hanno chiuso il cerchio attorno ai presunti responsabili arrestando Cristian Mittica, di 20 anni e Salvatore Caponetto, di 22, con lโaccusa di tentata rapina aggravata, lesioni personali e furto con destrezza, aggravati in concorso.
Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta della procura reggina, scaturisce dagli elementi raccolti su tre differenti vicende accadute nel centro della cittร metropolitana di Reggio Calabria.
Nel primo episodio, avvenuto a giugno dello scorso anno, in via Palamolla, i due giovani con altro soggetto non identificato, sono accusati di un furto con destrezza di uno smartphone appartenente ad un ragazzo.
In particolare, ricostruiscono i militari, Mittica scendeva dallโautovettura del Caponetto e, fingendo di essere interessato a cedere marijuana alla persona offesa ed altri due amici presenti con lui, con un movimento rapido si impossessava del telefono per poi allontanarsi e darsi alla fuga a bordo dellโautovettura unitamente agli altri due complici.
Nel secondo caso, avvenuto ad agosto 2019 in via San Paolo, con lโuso della violenza ed attraverso unโasta in ferro intimavano a due ragazzi a consegnarli denaro ed i telefoni cellulari. Lโevento non si verificava per la resistenza delle vittime; ne scaturiva perรฒ una violenta colluttazione che provocava alle parti offese lesioni aggravate.
Caponetto, inoltre, รจ ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e lesioni personali, in concorso con un complice ancora ignoto, commesso sempre lo scorso agosto su Corso Garibaldi in danno di una donna. Questโultima, trovandosi a piedi, veniva avvicinata da unโautovettura con a bordo due soggetti che, nel tentativo di impossessarsi della sua borsa, la facevano cadere per terra trascinandola per alcuni metri nel tentativo di scipparle la borsa.
Lโindagine si รจ protratta per alcuni mesi mediante testimonianze e lโattenta analisi delle immagini dei circuiti di videosorveglianza che ha consentito, grazie anche allโincrocio delle informazioni acquisite nel corso delle tre differenti denunce di giungere allโindividuazione dei due indagati.
Gli arrestati, al termine formalitร di rito, sono stati tradotti presso casa circondariale โG. Panzeraโ, plesso Arghillร di Reggio Calabria per rimanervi a disposizione dellโautoritร giudiziaria.