E’ scontro nel governo dopo che il ministro dell’istruzione Fioramonti aveva proposto di tassare merendine e bibite gassate, ma anche introdurre una tassa per ogni passeggero in volo per l’Italia e all’estero. La proposta era stata rilanciata anche dal premier Giuseppe Conte ma è stata subito bocciata dal capo politico dei Cinquestelle e ministro degli esteri Luigi Di Maio che ha frenato su questa ipotesi. Esponenti del governo avevano fatto sapere che dall’introduzione di queste tasse nelle casse dello Stato sarebbero potuti entrare 2 miliardi di euro.
“L’obiettivo – ha detto Di Maio da New York – è abbassare le tasse, non aumentarle”. Il ministro ha sottolineato come “sulle tasse siamo d’accordo”. “Se poi c’è un progetto per disincentivare alcune fonti dannose, lo dobbiamo fare con un progetto di largo respiro. Non si possono fare balzelli per fare cassa”, ha spiegato, “auspicando una legge di bilancio che migliori la qualità di vita degli italiani e aiuti le aziende ad assumere di più, abbassando il cuneo fiscale”.
“L’Italia vuole la leadership nel mondo e il primato sul tema del Green new Deal”: questo il messaggio che il premier Giuseppe Conte invierà all’Assemblea generale dell’Onu. “Questo – ha spiegato il premier appena giunto a New York – non significa ovviamente tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse, ma significa però creare incentivi per riorientare tutto il sistema in quella direzione”.
Per quanto riguarda la tassa sulle merendine “non è deciso ancora nulla, la valuteremo insieme, ci ragioneremo e ci confronteremo”, ha spiegato Conte. “E’ prematuro dire se decideremo di sì, tra le ipotesi che ho ventilato c’è anche questa possibilità, un’iniziativa che rappresenta un nuovo approccio in termini di cultura alimentare e per la salute dei nostri bambini”.