La mascherina a scuola per i bambini da 6 agli 11 anni dovrà scomparire da scuola, non da subito ma dal prossimo decreto del governo o dpcm (dal 5 marzo, forse prima). Il premier Draghi dovrà tenere conto delle valutazioni del Cts che nelle riunioni precedenti non raccomandò l’obbligo di indossare le mascherine se i bambini fossero seduti al banco e distanziati.
E’ questo, in sostanza, il senso dell’ordinanza del Tar del Lazio depositata lo scorso 13 febbraio con cui è stato accolto il ricorso di alcuni avvocati che rappresentano diversi genitori, tra cui i legali Francesco Schifo e Linda Corrias, che avevano già vinto la stessa battaglia in Consiglio di Stato, con un ricorso poi integrato e che ha visto costituirsi in giudizio la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Salute e quello dell’Istruzione.
I giudici amministrativi, hanno ripercorso tutte le tappe dei dpcm, potendo visionare stavolta i verbali del Cts, cosa non possibile precedentemente perché il governo non li aveva forniti.
Su questo punto i legali avevano chiesto al governo di mostrare i documenti scientifici in base ai quali hanno ordinato questa misura obbligatoria. Dopo 15 giorni il governo non ha presentato alcuna documentazione alla base del loro provvedimento, quindi il tribunale aveva richiesto l’immediata cancellazione del provvedimento.
Scrivono i giudici del Tar: “Valutato che le esigenze cautelari prospettate dai ricorrenti – fermo restando il legittimo esonero dall’uso del DPI “per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”, ove certificate, come previsto dall’art. 1, comma 9, lett. s) dei provvedimenti impugnati – possono trovare adeguata tutela in un remand all’amministrazione (il governo, ndr) perché rivaluti la prescrizione riguardante l’obbligo per i minori di età compresa fra i 6 e gli 11 anni di indossare la mascherina in ambito scolastico, alla luce delle specifiche indicazioni dettate dal CTS nel documento “Misure di prevenzione e raccomandazioni per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per la ripresa dell’anno scolastico 2020-2021”, prevedendo se del caso la possibilità di rimuovere la mascherina “in condizione di staticità (i.e. bambini seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto)”, ed anche tenendo conto, eventualmente e alla luce dei dati scientifici, della situazione epidemiologica locale come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel documento del 21 agosto 2020 richiamato dal CTS nel citato verbale n. 104.
“Che a tanto l’amministrazione dovrà provvedere in occasione della riedizione del potere, in vista della scadenza del DPCM del 14 gennaio 2021 (5 marzo), il quale resta efficace anche nella parte oggetto di impugnazione e fino alle nuove determinazioni dell’autorità amministrativa, in ossequio al principio di precauzione”.
“Per questi motivi il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Roma, Sezione Prima, accoglie la suindicata domanda cautelare nei sensi di cui in motivazione, mantenendo ferma l’efficacia del provvedimento impugnato. Fissa, per la trattazione del merito, l’udienza pubblica del 14 luglio 2021″.
Quindi, dal prossimo decreto il governo (il dpcm del 14 gennaio ha efficacia fino al 5 Marzo, ndr), dovrà tenere conto di quanto sancito dai giudici amministrativi eliminando l’obbligo della mascherina al banco dove si resta in condizioni di staticità e comunque con la distanza di almeno un metro per i bimbi da 6 a 11 anni.
Leggi l’ordinanza integrale del Tar
Esulta l’avvocato Francesco Scifo, artefice insieme alla sua collega Linda Corrias di questa “crociata” contro le misure restrittive anti covid adottate dal precedente governo: “Abbiamo vinto”, afferma su fb.
Gli avvocati Scifo e Corrias spiegano il senso dell’ordinanza del Tar
ESULTA ANCHE IL COMICOST: “IL TAR DEL LAZIO HA ACCOLTO L’ISTANZA CAUTELARE PRESENTATA DA BEN 943 GENITORI CORAGGIOSI!”
L’accoglimento del Tribunale – afferma il Comicost – si è limitato ai soli bambini nella fascia di età tra i 6 e gli 11 anni e non è immediatamente efficace in quanto occorrerà attendere la scadenza del vigente DPCM che avverrà in data 5 marzo. Tuttavia si è affermato un principio importante:
il Tribunale ha imposto all’Amministrazione di prevedere nei futuri provvedimenti la possibilità per i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni di rimuovere la mascherina in condizioni di staticità (bambini seduti al banco) ove sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro anche tenendo conto dei dati scientifici e della situazione epidemiologica locale.
Tale possibilità vale non solo per i figli dei ricorrenti ma per tutti i bambini di quell’età che a partire dal 5 marzo potranno andare a scuola senza essere obbligati a portare la mascherina al banco per 8 ore di seguito;
In realtà non è detto che occorra attendere nemmeno fino al 5 marzo. Infatti, ove il nuovo Presidente del Consiglio decida di emanare un nuovo DPCM prima di tale scadenza, sarà tenuto a seguire l’indicazione espressa dal TAR del Lazio.
Inutile dire che per noi questo è una grande vittoria ed uno stimolo a compiere ulteriori passi in avanti per annullare integralmente tutte le disposizioni incostituzionali, liberticide e assurde di questo Governo che utilizza la scusa dell’emergenza sanitaria per scopi puramente politici.