Avevano avviato, secondo l’accusa, una attività di spaccio di stupefacenti all’interno del centro di accoglienza di migranti presso il Villaggio Pergusa (Enna).
Cinque extracomunitari sono stati indagati per detenzione e spaccio di marijuana ai quali se n’è aggiunto un sesto, trovato in possesso di stupefacente. L’operazione, denominata Black Lake, condotta dalla squadra mobile di Enna, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna con la collaborazione dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Enna e Catania e del reparto prevenzione crimine Sicilia Orientale.
Durante le indagini, gli agenti della squadra mobile, sostengono di avere accertato l’esistenza di una attività di spaccio di marijuana, gestita e condotta da alcuni, ospiti del centro di accoglienza.
In particolare, gli stranieri, stazionando nei pressi della struttura, attendevano l’arrivo dei clienti, a bordo di veicoli o appiedati e, generalmente, dopo aver preso l’ordinazione, si adoperavano per recuperare dello stupefacente da loro precedentemente occultato nell’area della struttura e nelle vicinanze, per poi cederlo agli acquirenti, spesso anche minorenni.
Il pm di Enna titolare delle indagini, valutati gli esiti delle indagini – esplicata anche con operazioni tecniche di video sorveglianza dell’area della struttura, che ha portato a numerosi sequestri di marijuana e contestazioni agli acquirenti per uso personale di stupefacenti – ha emesso i decreti di perquisizione, nonché contestuale informazione di garanzia a carico dei soggetti indagati, attività tuttora in corso.