Spaccio di droga ed estorsione, cinque arresti a Cosenza

L'operazione, in codice "Fly", รจ scattata ad esito di indagini scaturite dalla denuncia di una donna il cui fratello si era indebitato per l'acquisto dello stupefacente. Coinvolto un 85enne

Carlomagno

I Carabinieri della Compagnia di Cosenza stamane hanno dato esecuzione ad unโ€™ordinanza che dispone 6 misure cautelari, 3 in carcere, due ai domiciliari ed un obbligo di dimora nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo, dei reati di โ€œdetenzione/cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorsoโ€ ed โ€œestorsione in concorsoโ€. Gli arresti sono stati fatti in cittร  e a Rende.

I provvedimenti, emessi dal giudice presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, costituiscono lโ€™epilogo di unโ€™attivitร  investigativa condotta dalla Sezione operativa nel periodo compreso tra il luglio 2019 e il novembre 2019, concernente una fiorente attivitร  di spaccio svolta nel capoluogo bruzio ed in altri comuni dellโ€™hinterland cosentino.

Lโ€™indagine, in codice โ€œFlyโ€, ha tratto origine dalla denuncia presentata presso la Stazione Carabinieri di Cosenza Principale da parte della sorella di uno degli indagati, nella quale la donna rappresentava alcuni elementi in ordine a dei debiti contratti dal fratello per lโ€™approvvigionamento della droga.ย  A seguito delle prime attivitร  di indagine svolte dai militari operanti, veniva acclarato come la vittima fosse coinvolto in una fiorente attivitร  di spaccio di cocaina, hashish e marijuana insieme agli altri soggetti destinatari dellโ€™odierna misura cautelare.

Nel corso del successivo sviluppo investigativo, i Carabinieri sono riusciti a delineare la rete di spacciatori che, incessantemente, con frequenza oraria e dedizione maniacale, dimostrandosi sempre pronti a soddisfare ogni richiesta, hanno evidenziato di essere in grado di rifornire con droghe leggere e pesanti, anche cocaina ed hashish, alcune piazze di spaccio cittadine e della provincia cosentina.

Le diverse attivitร  captative nei confronti degli indagati, corroborate da importanti riscontri e sequestri a carico dei soggetti coinvolti in qualitร  di pusher o assuntori, hanno fatto via via emergere lo spessore e lโ€™accreditamento degli stessi agli occhi degli assuntori. Le innumerevoli conversazioni captate hanno consentito di accertare centinaia di incontri fugaci con repentini scambi di dosi e denaro.

Dinanzi allโ€™evidenza della gran mole di elementi di prova raccolti, molti tossicodipendenti sentiti dai Carabinieri, hanno ammesso di aver acquistato a piรน riprese sostanza stupefacente dagli indagati, rendendo informazioni assolutamente collimanti con quanto emerso dalle attivitร  tecniche in ordine alle modalitร  di spaccio, ai luoghi delle cessioni, ai prezzi praticati, procedendo anche al riconoscimento fotografico degli spacciatori.

Gli stessi indagati, anche attraverso un linguaggio criptico, erano soliti contrattare telefonicamente il prezzo ed il quantitativo delle dosi da cedere, ed in molti casi pubblicizzavano gli effetti che la stessa sostanza avrebbe garantito sullโ€™acquirente. Uno degli indagati riferendosi alla qualitร  della sostanza stupefacente era solito affermare frasi del tipo โ€œstasera ti faccio volare compร !โ€, โ€œstai volando!โ€, โ€œcome me sei volatoโ€, โ€œe poi domani e dopo domani ti faccio volare e stasera pureโ€. Da qui il nome dellโ€™operazione โ€œFlyโ€ riferita appunto alla descrizione che alcuni degli arrestati utilizzavano dare per descrivere gli effetti della droga venduta.

Tra i destinatari di misura anche un 85enne padre di uno dei principali indagati, il quale, secondo le accuse, avrebbe concorso nellโ€™attivitร  di spaccio ricostruita dal figlio 42enne. Quando i clienti non riuscivano a trovare il ragazzo a casa, potevano tranquillamente rivolgersi al genitore, il quale agevolava lโ€™attivitร  di spaccio.

In un emblematico passaggio di conversazione telefonica da cui รจ possibile appunto ricavare il ruolo del genitore, si sente lโ€™anziano padre chiamare telefonicamente il figlio per segnalagli la presenza di un ragazzo che lo stava cercando ed il figlio chiedere โ€œdimmi cosa vuole โ€ฆ che vuole?โ€โ€ฆ risposta โ€œe che vuole!?โ€, e lโ€™altro afferma โ€œvuole volareโ€โ€ฆ โ€œ passamelo passameloโ€.

Nel corso delle indagini, attraverso lo sviluppo investigativo maturato alla luce delle risultanze acquisite, nonchรฉ grazie alle dichiarazioni rese dagli assuntori escussi a sommarie informazioni, รจ stato possibile acquisire importanti elementi probatori a carico di un 45enne ritenuto il principale rifornitore di dello stupefacente per il gruppo.

Le attivitร  tecniche, inoltre, hanno permesso ai militari operanti, con lโ€™importante contributo dei successivi riscontri emersi dallโ€™escussione testimoniale, di accertare la commissione di ulteriori reati, maturati sempre nellโ€™ambito dellโ€™attivitร  di spaccio.

Nello specifico, emerge un episodio di estorsione riguardante un orologio oggetto di furto, per la restituzione del quale uno degli indagati chiedeva alla vittima la corresponsione della somma di 1.000 euro. Nello specifico, la vittima, identificato in un dipendente orologiaio di una rinomata gioielleria di Cosenza, pagava la somma richiesta pur di rientrare in possesso dellโ€™orologio di valore che gli era stato affidato per la riparazione.

Nel corso dellโ€™attivitร  sono stati identificati 42 acquirenti ed effettuati una serie di riscontri oggettivi che hanno consentito di cristallizzare lโ€™attivitร  di spaccio attraverso la segnalazione alla Prefettura di Cosenza di 13 assuntori, nonchรฉ di arrestare in flagranza di reato 2 persone e denunciarne in stato di libertร  altre 3 per il reato di spaccio. Inoltre, nel periodo di riferimento sono stati sequestrati anche complessivamente 113 grammi di cocaina,ย  e circa cento grammi tra hashish e marijuana.