Quattro persone tra i 20 e i 63 anni sono state raggiunte da altrettante misure cautelari (due arresti e due divieti di dimora nelle province di Cosenza e Crotone) con lโaccusa di detenzione di droga ai fini di spaccio.
Il provvedimento, emesso dal Giudice presso il Tribunale di Castrovillari, conclude serrate ed articolate indagini condotte dai Carabinieri di Cariati, coordinati dal pm Mauron Gallone, e diretti dal Procuratore della Repubblica facente funzione, Simona Manera.
Le attivitร investigative, avviate intorno al mese di marzo 2019 a seguito di alcune segnalazioni giunte da genitori che avevano notato strani movimenti nei pressi degli istituti scolastici cariatesi, hanno da subito consentito di effettuare alcuni riscontri segnalando alla Prefettura di Cosenza alcuni assuntori.
Gli sviluppi investigativi hanno consentito di acclarare un rodato quanto efficiente sistema di spaccio di stupefacente, per lo piรน del tipo marijuana – anche se nel corso delle attivitร di indagine sono stati effettuati sequestri di modiche quantitร di cocaina – nonchรฉ una intensissima attivitร operata dagli indagati, gravitante intorno ai due soggetti tratti in arresto, i quali gestivano da un lato una fitta ed ampia rete di spaccio che giungeva ad abbracciare soggetti residenti anche in comuni limitrofi, quali Mandatoriccio e Crucoli, dallโaltro unโintensa attivitร di spaccio locale, grazie alla complicitร del marito e del figlio della donna, oggi sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora.
Piรน in dettaglio, dalle videocamere installate nei pressi delle abitazioni e dalle conversazioni captate nel corso delle attivitร tecnicheรจ stato possibile svelare come i due arrestati, veri e propriโpoli di spaccioโ, non entrassero in conflitto tra loro, ma fossero in piena sinergia, tanto che in taluni casi sono stati registrati scambi di clientela allorquando la sostanza stupefacente in possesso dellโuno e dellโaltra non fosse di immediata disponibilitร . Eโ stata individuata di fatto una capillare attivitร di cessione di stupefacenti, posta in essere con continuitร e sistematicitร , a qual si voglia ora del giorno al fine di soddisfare le esigenze dei numerosi assuntori.
Molti i riscontri effettuati dai militari dellโArma, che hanno avuto modo di acclarare che gli odierni indagati, al fine di evitare controlli ed eventuali conseguenze, preferivano trattare piccole quantitร di sostanza stupefacente, in maniera da โridurreโ il proprio livello di responsabilitร in caso di sequestri da parte dei Carabinieri, nonchรฉ limitare le perdite in termini economici. Rilevante altresรฌ il maldestro tentativo nel corso delle conversazioni relative alla vendita dello stupefacente di camuffare lo stesso con altri oggetti, in particolare riferendosi in termini criptici allโassunzione di caffรจ, tuttavia rendendo chiaro agli investigatori che in quel momento si stesse trattando lโacquisto dello stupefacente stesso.
Tanti gli episodi di spaccio registrati: oltre cinquecento in pochi mesi. In taluni casi la droga era diretta ad assuntori minorenni abituali, che contattavano i pusher per fissare incontri ed effettuare gli scambi; in altri le cessioni avvenivano allโesterno o in prossimitร di scuole elementari e medie o di altri luoghi frequentati da minorenni: condotte queste che hanno aggravato talune posizioni degli odierni indagati.