Almeno 72 persone, tra cui molti bambini, sono morte in Siria in un attacco aereo che si sospetta sia chimico. A denunciarlo è stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, che attribuisce la responsabilità “a jet del governo siriano”, secondo quanto scrive la Bbc.
La Russia ha immediatamente smentito che nella zona, a Khan Sheikhoun, a pochi chilometri da Idlib, vi fossero aerei di Mosca. Gli aerei avrebbero fatto incursione di notte, mentre la popolazione dormiva. La regione dov’è avvenuto il raid è presidiata dai ribelli al regime di Assad.
Alcuni testimoni avrebbero raccontato di aver visto persone a terra “paralizzate” dai gase molti bambini morti per effetto dei gas. Nuovi attacchi, secondo quanto riportano i media internazionali, sono stati sferrati nella notte, sempre a Idlib. Secondo l’occidente gli attacchi sono di diretta responsabilità del regime di Assad.
Ma Mosca frena spiegando che “una città in mano ai ribelli nel nord della Siria è stata esposta ad agenti tossici provenienti da un arsenale ribelle colpito da un bombardamento aereo siriano”, ha fatto sapere il ministero della Difesa. Il Cremlino smentisce da parte sua l’ipotesi che il regime di Damasco abbia volutamente eseguito un attacco chimico.
“Le prime analisi indicano che” quello di ieri nella provincia di Idlib, in Siria, “è stato un attacco chimico. Le invieremo all’Organizzazione mondiale della sanità”. Lo ha detto il ministro della Salute turco, Recep Akdag, spiegando che 30 feriti sono ora ricoverati negli ospedali di Gaziantep, nel sud-est della Turchia.
Intanto Francia e Gran Bretagna e altri paesi invocano una riunione d’urgenza del consiglio di sicurezza dell’Onu. Anche la Santa Sede ha fatto sentire la sua voce contro la strage di bambini.
“Assistiamo inorriditi agli ultimi eventi in Siria”, “faccio appello – ha detto il Papa circa la strage di Idlib – alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche, a livello locale e internazionale, affinché cessi questa tragedia e si rechi sollievo a quella cara popolazione da troppo tempo stremata dalla guerra”. Ha espresso “ferma deplorazione per l’inaccettabile strage avvenuta ieri nella provincia di Idlib, dove sono state uccise decine di persone inermi, tra cui tanti bambini”.