Sequestrata una discarica abusiva a Cosenza, 4 denunce

Carlomagno

I Carabinieri Forestale di Cosenza, con il supporto logistico operativo del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale e dei colleghi di Spezzano della Sila, San Pietro in Guarano e Montalto Uffugo, hanno eseguito stamattina un decreto di sequestro emesso del Gip Tribunale diretto al sequestro di due autocarri e di unโ€™area ricadente a margine del Fiume Crati, ubicata tra Via Fratelli Sprovieri e Via Giovanbattista Lupia, trasformata in discarica da parte di due soggetti ritenuti responsabili del reato di attivitร  di gestione non autorizzata di rifiuti speciali. Denunciati anche 4 imprenditori per deposito ed abbandono incontrollato di rifiuti speciali per essersi avvalsi di persone giuridicamente non autorizzate alla gestione dei rifiuti prodotti nellโ€™ambito delle loro attivitร  di impresa.

A seguito di segnalazione da parte di privati cittadini inerente il continuo abbandono incontrollato di rifiuti speciali in unโ€™area prossima al perimetro abitato del capoluogo si accertava che unโ€™area estesa circa 5000 mq, a seguito dellโ€™abbandono di innumerevoli cumuli di rifiuti speciali di varia natura quali scarti di attivitร  edile, parti di veicoli, rifiuti ingombranti, rifiuti elettrici ed elettronici ed altri rifiuti speciali riconducibili ad attivitร  di impresa, era stata trasformata in una vera e propria discarica. A seguito della successiva attivitร  di indagine, effettuata con specifici servizi e con lโ€™ausilio di apparecchiature di videoripresa, venivano identificati gli autori che, in assenza delle previste autorizzazioni ambientali, e con lโ€™ausilio degli autocarri in sequestro, svolgevano attivitร  non autorizzata di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti nella predetta area.

A seguito di tale attivitร  di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ed attraverso accertamenti e rilievi sui rifiuti rinvenuti nellโ€™area si accertava anche la penale responsabilitร  di 4 persone: il titolare di una palestra, una parrucchiera, un imprenditore edile ed il titolare di unโ€™attivitร  commerciale i quali, traendone un vantaggio economico e senza la benchรฉ minima attivitร  di differenziazione dei loro rifiuti per lโ€™avvio a recupero, ne avevano affidato lo smaltimento a persone non autorizzate alla gestione con il conseguente illecito abbandono incontrollato.

A conclusione di tale attivitร  di indagine veniva disposto il sequestro preventivo dellโ€™area adibita a discarica per le successive operazioni di bonifica e degli autocarri utilizzati dagli indagati per lโ€™attivitร  non autorizzata di raccolta, trasporto e smaltimento che sono soggetti a confisca obbligatoria in caso di condanna.

Lโ€™attivitร  scaturisce dallโ€™intensificazione dei controlli in materia di abbandono di rifiuti indifferenziati, tenuto conto che nel capoluogo rappresenta il 35% del totale della raccolta del servizio pubblico con conseguente aggravio della spesa pubblica.