Scoperti lavoratori in nero nel Vibonese, denunce e cantieri chiusi

Vasto controllo dei carabinieri per la tutela del lavoro in alcuni comuni della fascia costiera. Elevate sanzioni e deferiti dodici imprenditori

Carlomagno

carabinieri-ispettorato-lavoroDiciotto lavoratori completamente “in nero” sono stati scoperti nell’ambito di un vasto controllo dei Carabinieri per la tutela del lavoro insieme a tutte le articolazioni territoriali e istituzionali, in alcuni cantieri del Vibonese.

Nel corso dei controlli, avvenuti nell’arco di pochi giorni nei comuni di Pizzo, Tropea, Briatico, Ricadi (Capo Vaticano) e Joppolo, allo scopo di prevenire morti bianche e favorire l’emersione, 12 titolari di aziende sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazioni della normativa sul lavoro e sulla sicurezza. Quattro cantieri sono stati completamente sospesi per aver impiegato manodopera in “nero”.

I militari hanno elevato sanzioni amministrative per l’impiego di lavoratori non risultanti dalle scritture o altra documentazione obbligatoria per un importo complessivo di 54.000 euro; alla contestazione ai datori di lavoro di diverse violazioni delle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro, per un importo complessivo di 102 mila euro e che nello specifico hanno riguardato: omessa visita medica di idoneità; mancata formazione dei lavoratori; omessa redazione dei seguenti documenti: Documento di valutazione del rischio, Piano operativo di Sicurezza e Piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio; assenza di segnalazione per la viabilità di cantiere; ponteggi, parapetti e cavalletti non conformi.