Sbarco di migranti a Crotone arrestati due scafisti turchi

Carlomagno
Sbarco di migranti a Crotone arrestati due scafisti turchi
Hassad Kajga e Mohammed Ebni i due scafisti turchi arrestati a Crotone

Un’operazione congiunta tra Polizia e Guardia di Finanza ha portato all’arresto di due cittadini turchi ritenuti responsabili di essere gli scafisti dello sbarco a Crotone con 293 migranti a bordo lo scorso 8 settembre. Si tratta di Hassad Kajga classe ‘78 e Mohammed Ebni classe 92, i quali hanno confessato. Lo sbarco è avvenuto giovedì 8 settembre al porto della città pitagorica.

È stato attraverso un telefono satellitare che l’equipaggio del motopeschereccio con a bordo 293 migranti di varie nazionalità, ha comunicato la sua presenza a largo del comune di Isola di Capo Rizzuto nella mattinata dello scorso 8 settembre.

Subito scattato l’allarme, sul posto sono giunte diverse motovedette delle Forze dell’Ordine che hanno potuto constatare la veridicità della segnalazione intercettando ed abbordando un peschereccio di circa 30 metri privo di bandiera e altri segni identificativi della nazionalità, sul quale erano presenti i numerosi cittadini extracomunitari che, in considerazione delle avverse condizioni meteo-marine, sono stati solertemente trasferiti a bordo delle motovedette e condotti, nel pomeriggio, presso il porto di Crotone.

Gli investigatori della Squadra Mobile unitamente ai militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, hanno avviato un’articolata attività d’indagine volta all’individuazione degli eventuali scafisti.

Numerosi sono stati i migranti ascoltati contestualmente alle operazioni di sbarco e, sebbene molti di loro non abbiano voluto offrire alcuna forma di collaborazione per timore di eventuali ritorsioni da parte degli organizzatori del viaggio illegale, le dichiarazioni fornite da alcuni degli immigrati sentiti sino a tarda sera, hanno consentito di raccogliere in capo a Hassad Kajga e Mohammed Ebni rilevanti ed incontrovertibili elementi di prova tali da ritenere che gli stessi fossero i componenti l’equipaggio del peschereccio intercettato e partito quattro giorni prima dalle coste turche alla volta dell’Italia.

All’esito delle indagini Kajga e Ebni sono stati, quindi, tratti in arresto poiché ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tradotti in carcere, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Crotone, dottoressa Luisiana Di Vittorio.

Nel corso dell’udienza di convalida e contestuale giudizio, tenutasi nella mattinata del 9 settembre, gli indagati, di fronte alle evidenze probatorie, hanno finito per ammettere le proprie responsabilità optando per il patteggiamento.