Violenta rissa al campo rom La Barbuta a Roma, dove due fazioni si sono contrapposte tra loro dandosele di santa ragione con dei bastoni. Uno di loro, ha addirittura investito con un furgone un rivale e non contento, voleva colpirlo con un’ascia.
E’ successo mercoledì scorso. L’uomo ritenuto responsabile del tentato omicidio era dapprima fuggito ma è stato rintracciato e arrestato dalla Polizia.
I fatti – Una pattuglia del Commissariato Romanina, transitando in via di Ciampino, è stata avvisata da alcuni passanti di una furibonda lite in atto presso il vicino campo nomadi “La Barbuta”.
Gli agenti, dopo aver avvisato la sala operativa e chiesto rinforzi, si sono immediatamente recati all’interno del campo, avendo modo di notare diverse persone che si stavano fronteggiando con mazze e bastoni.
All’improvviso un uomo è salito su un furgone, lo ha avviato e si è diretto a tutta velocità contro la fazione rivale investendo in pieno uno un uomo. Non contento, sceso dal veicolo, ha impugnato un’ascia ed ha cercato di colpirlo, fortunatamente senza riuscirci.
I poliziotti hanno immediatamente cercato di fermare l’investitore che però, nel parapiglia è riuscito a fuggire dileguandosi all’interno del campo. Il ferito, nel frattempo, è stato soccorso presso il policlinico di Tor Vergata per le lesioni riportate.
Sono pertanto iniziate le indagini degli investigatori del Commissariato Romanina, che sono riusciti ad identificare l’uomo per O.B., 22 anni, di origini bosniache, che dopo i fatti in argomento non è più tornato presso il suo alloggio, rendendosi di fatto irreperibile.
Gli uomini in divisa, però, non si sono persi d’animo ed hanno proseguito nelle loro ricerche fin quando, nel pomeriggio di ieri, hanno notato un’auto con a bordo un uomo che, alla vista della pattuglia della Polizia di Stato, ha cercato di fuggire per nelle campagne.
Raggiunto e bloccato, è risultato essere proprio la persona ricercata. Inoltre, a bordo dell’auto, i poliziotti hanno rinvenuto una mazza ferrata allungabile in acciaio della lunghezza di circa un metro. Per lui, peraltro già noto alle forze dell’ordine ed attualmente sottoposto all’obbligo di firma, sono scattate le manette ed è ora a Regina Coeli. Il giovane dovrà rispondere di tentato omicidio, lesioni, rissa e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.