Due ragazzi feriti a coltellate e trasportati in condizioni gravi in ospedale, 5 arrestati e 5 denunciati. È il bilancio della rissa tra due gruppi filippini scoppiata ieri sera in piazza Città di Lombardia, a Milano, nel piazzale sotto il Pirellone dove ha sede la Regione Lombardia. Lo scontro è avvenuto poco dopo le 22.30 e ha visto contrapposti due gruppi di giovanissimi filippini.
Un ragazzo di 18 anni ha riportato una ferita alla gola ed è stato trasportato in gravi condizioni (ma non in pericolo di vita) al Niguarda. Poco dopo un 16enne è stato soccorso all’interno della stazione Centrale con lo stesso tipo di ferita, anche lui portato d’urgenza al Policlinico ma non a rischio della vita.
DINAMICA E CAUSE DELLA RISSA
Gli accertamenti subito condotti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno consentito di determinare che la rissa è scaturita da futili motivi. Un primo gruppo di giovanissimi filippini, che frequentano la piazza per trascorrervi il tempo libero improvvisando danze di gruppo e canti, ha rimproverato ad alcuni connazionali di aver urinato nelle aiuole. I primi temevano di venire considerati responsabili e di venire allontanati. Gli animi si sono scaldati e i presenti sono passati alle vie di fatto.
Due giovani sono stati colpiti con armi da taglio e colli di bottiglia in vetro. Il primo, trasportato all’Ospedale Ca’ Granda di Niguarda, in codice rosso, è un cittadino filippino del ’98, con ferite al capo e al tronco; il secondo, un connazionale del ’99 è stato trasportato prima al Policlinico e successivamente alla Clinica De’ Marchi, egualmente in codice rosso, con un ferita penetrante al collo.
L’intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Milano ha consentito di bloccare 10 soggetti coinvolti nell’episodio, dei quali 5 sono stati tratti in arresto per rissa aggravata. A uno degli arrestati, un cittadino filippino del ’97, incensurato, regolarmente presente in Italia, viene contestato anche il tentato omicidio, mentre gli altri 5, tutti minorenni, sono stati deferiti in stato di libertà per il medesimo reato.