Regionali, Salvini: “Il candidato? Guardo avanti. Prima del nome il progetto”

Il leader della Lega: "Ragioneremo, l'importante è mandare a casa la sinistra senza commettere i loro stessi errori. Non basta vincere, bisogna vincere e governare bene per 5 anni"

Carlomagno
Il leader della Lega Matteo Salvini nel suo comizio a Cosenza

“I giornalisti mi stanno chiedendo”: ‘ma chi sarà il candidato (del centrodestra) alle prossime elezioni regionali in Calabria?’. “E’ l’ultima delle mie preoccupazioni. Prima il progetto, il programma, la squadra e alla fine i nomi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini nel suo comizio al teatro Morelli a Cosenza.

“Se dovessi esprimere un mio desiderio – ha sottolineato Salvini -, vorrei guardare avanti, e non indietro”. Tuttavia, spiega, “ragioneremo, l’importante è mandare a casa la sinistra senza ricommettere però gli errori della sinistra. Non basta vincere, bisogna vincere e governare bene per cinque anni mantenendo le promesse, possibilmente senza avere problemi extra politici”.

Una posizione, quella espressa da Salvini che fa capire quanto sia ancora in salita la trattativa su chi dovrà guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni, tornata che si terrà probabilmente a metà dicembre.

In corsa, al momento, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, indicato da Forza Italia che da mesi è già in campagna elettorale. Un passo, giudicato da molti esponenti nella coalizione “più lungo della sua gamba”. E quella chiosa del leader leghista al Morelli “senza avere problemi extra politici” potrebbe essere un riferimento proprio a Occhiuto, coinvolto in alcune vicende giudiziarie.

Prima di arrivare a Cosenza, in una conferenza stampa a Lamezia Salvini aveva lanciato l’idea di un candidato estraneo ai partiti. E sulla data delle elezioni dice: “Aspettiamo di capire quando si voterà in Calabria. In Emilia si andrà alle urne a gennaio. L’obiettivo è quello di includere. Più soggetti, più liste, sindaci, liste civiche, liste del presidente, gente nuova. Anche in Calabria mi chiedono di cambiare. Ed io non posso riproporre la stessa roba di vent’anni fa”, ha concluso.