Vendetta della Russia come rappresaglia all’attacco terroristico sul Ponte che collega la Russia alla Crimea. Il presidente Vladimir Putin, che avrebbe avuto prove che l’attacco sia stato attuato da Kiev, ha ordinato un attacco missilistico su tutta l’Ucraina, compresa la capitale, per colpire edifici militari, strutture energetiche e delle comunicazioni.
Oltre duecento missili sono stati lanciati dal Mar Caspio e dal Mar Nero da unità navali russe, oltre che da aria e terra. E’ la prima volta dal 24 febbraio che l’operazione militare speciale russa nel Donbass si estende a tutta l’Ucraina. E’ escalation militare.
Distrutte diverse infrastrutture strategiche. In diverse città, tra cui Kiev, manca l’energia elettrica e l’acqua. Nell’attacco si registrano un numero non quantificato di vittime e feriti. Colpito l’edificio dei Servizi segreti ucraini (Sbu), ritenuto responsabile dell’attacco sul ponte di Crimea, nello stretto di Kerch.
“Su suggerimento del ministero della Difesa russo, la mattina del 10 ottobre è stato effettuato un massiccio attacco con armi a guida di precisione contro le infrastrutture militari ucraine, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin citato da Ria Novosti.
Ecco cosa ha detto Putin al Consiglio di sicurezza della Federazione russa (traduzione in italiano a cura dell’Ambasciata russa in Italia)
Colpiti anche il comando militare e le strutture energetiche. Il 10 ottobre, una serie di esplosioni hanno tuonato nelle grandi città dell’Ucraina. Questo è successo a Kiev, Lvov, Ternopil, Odessa, Kharkov, Dnipro e altre regioni. Testimoni oculari riferiscono che la centrale termica di Kiev è stata avvolta dalle fiamme. Nelle clip realizzate si possono vedere sbuffi di fumo nero che si diffondono”.
Durissima la reazione di Usa e Ue che hanno rilasciato dichiarazioni di sdegno contro l’attacco russo sull’Ucraina.