Raganello, capo Protezione civile: “Non si può ignorare un’allerta meteo”

Tragedia "che non doveva esserci" ha spiegato Borrelli a Civita. "Dobbiamo fare in modo di prendere spunto da quanto accaduto e migliorare"

Carlomagno
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli a Civita
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli a Civita

“Un’altra tragedia che non doveva esserci. C’era un’allerta gialla che è stata ignorata”. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che stamani ha compiuto un sopralluogo sulle Gole del Raganello dove sono morte dieci persone, torna a ribadirlo.

“A me – ha aggiunto – interessa evitare il ripetersi di tragedie. Dobbiamo fare in modo di prendere spunto da quanto accaduto e migliorare. Di queste cose ho parlato con il premier Conte”.

Il sindaco di Civita Alessandro Tocci, tuttavia, ha sostenuto che “mai nessun cittadino e/o associazione hanno segnalato situazioni di pericolo all’interno delle gole”. “E’ una tragedia che lascia un segno profondo – ha commentato il presidente della Regione Mario Oliverio, anche lui a Civita – ma credo che adesso non sia il momento di prodigarsi in polemiche strumentali perché c’è bisogno solo di silenzio e rispetto per le vittime”.

Il prefetto di Cosenza Paola Galeone, nel corso dell’incontro a Civita ha rilevato che “vogliamo che il turismo continui in quest’area, in sicurezza”. La procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto sulla tragedia un fascicolo contro ignoti in cui si ipotizzano i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissioni d’atti d’ufficio.