Paura all’alba nella Marche. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata alle ore 5:11 con epicentro a 2 chilometri da Muccia, in provincia di Macerata.
Secondo l’stituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma è stato localizzato a 9 km di profondità. Non si segnalano al momento danni a cose o persone, ma l’evento è stato distintamente avvertito dalla popolazione che si è riversata in strada.
Oltre che nelle Marche, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria. La Protezione civile è in contatto con i sindaci delle zone terremotate che al momento non hanno segnalato danni.
In poche ore sono state decine le scosse con magnitudo superiore a 2. Secondo l’elenco dell’Ingv, sono state due le scosse con magnitudo 3.5, mentre le altre sono comprese da 2 a 2.6. Ma lo sciame sismico ha visto anche una trentina di scosse di minore intensità, tra lo 0,9 e l’1,9.
Questo terremoto, come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, – spiega l’Ingv – ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo Mw 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (RI) e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5 . Tale sequenza si è gradualmente sviluppata interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di circa 1200 km2, estesa per circa 80 km in direzione NNW-SSE e larga circa 15-20 km, dalla provincia di Macerata, nelle Marche, alla provincia dell’Aquila, in Abruzzo.
La scossa “ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano”. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae (soluzioni abitative, ndr), 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti.