13 Ottobre 2024

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Playout Serie B, Cosenza-Brescia 1-0. In rete Nasti e i Lupi accarezzano la salvezza

Il Cosenza batte 1-0 il Brescia nella gara d’andata dei playout di Serie B, giocata ieri sera allo stadio Marulla. In rete per i calabresi Nasti al 70′. Dopo un batti e ribatti sotto porta spunta il centroavanti che di testa incorna la palla che supera di poco la linea di porta. L’arbitro assegna grazie al Goal Line Technology e i 15 mila tifosi rossoblù impazzano di gioia. Partita nervosa con le due squadre che, soprattutto nel primo tempo, hanno fatto attenzione a non scoprirsi.

Nella ripresa il Cosenza è apparso più determinato ed è passato appunto in vantaggio con il calciatore in prestito dal Milan. Le rondinelle hanno reagito con forza ma non sono riuscite a trovare il pareggio, fermate da alcuni ottimi interventi del portiere Micai e da una traversa. Il ritorno è in programma il 1 giugno a Brescia. Chi perde la sfida nel corso delle due gare retrocede in serie C.

Il tabellino della partita:

COSENZA: Micai, Brescianini, Rigione, D’Urso (38′ st Vaisanen), D’Orazio, Meroni, Nasti, Martino, Marras (15′ pt Zilli, 38′ st Finotto), Florenzi, Voca (27′ st Calò)
A disposizione: Marson, Rispoli, Kornvig, Praszelik, Venturi, La Vardera, Arioli, Cortinovis
Allenatore: Viali

BRESCIA: Andrenacci, Karacic, Huard (25′ st Adorni), Rodriguez, Aye (20′ st Bianchi), Mangraviti, Cistana, Labojko (20′ st Van De Looi), Bjorkengren (34′ st Olzer), Bisoli, Listowski (34′ st Adryan)
A disposizione: Lezzerini, Ndoj, Adryan, Niemeijer, Scavone
Allenatore: Gastaldello

ARBITRO: Sig. Aureliano Gianluca di Bologna ASSISTENTI: Sig. Imperiale Davide di Genova, Sig. Baccini Giovanni di Conegliano IV UFFICIALE: Sig. Volpi Manuele di Arezzo VAR: Sig. Nasca Luigi di Bari AVAR: Sig. Sozza Simone di Milano

MARCATORI: 25′ st Nasti (C)

NOTE: Spettatori presenti: 14201 Incasso: 64208€ Ammoniti: 35′ pt Labojko (B), 42′ pt Huard (B), 45+3′ pt Voca (C); 17′ st Karacic (B), 31′ st Van De Looi (B), 43′ st D’Orazio (C) Espulsioni: Recupero: 3′ pt; 5′ st.

Rende, uomo cade da un ponteggio e muore

Un uomo di 62 anni, Pietro Mazzuca, è morto per le ferite riportate in un incidente sul lavoro a Rende. Secondo quanto si è appreso, l’uomo era impegnato in alcuni lavori di tinteggiatura in un’azienda nella zona industriale di rende.

L’uomo si trovava su un ponteggio quando, per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato nel vuoto da un’altezza di tre metri. Sul posto, sono giunti immediati i soccorsi e il lavoratore è stato portato nell’ospedale di Cosenza dove è morto poco dopo il ricovero.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviate le indagini per stabilire le cause dell’incidente.

Presidente Russia: “L’Unione economica eurasiatica centro del mondo multipolare”

“L’Unione economica eurasiatica (EAEU) sta diventando uno dei centri del mondo multipolare in evoluzione, ha affermato giovedì il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass.

“Prendo atto con fiducia che la cooperazione all’interno del quadro dell’Unione Eurasiatica continua a radicarsi e la nostra associazione sta costantemente assumendo la posizione di uno dei centri indipendenti e autosufficienti del mondo multipolare in evoluzione”, ha affermato il capo dello Stato.

L’interazione tra le nazioni membri dell’EAEU “è sempre costruita su principi di mutuo vantaggio, considerazione degli interessi reciproci e con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico sostenibile e aumentare il benessere dei residenti di tutti i paesi” nell’Unione, il russo Presidente ha sottolineato.

Inchiesta Malarintha: chiuse le indagini per 42 indagati, tra cui Manna e Artese

La sede del comune di Rende

La procura di Cosenza ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per 42 persone coinvolte nell’inchiesta Malarintha che nel novembre scorso ha interessato il comune di Rende.

Tra i destinatari figurano il sindaco attualmente sospeso di Rende Marcello Manna e l’ex vicesindaco Annamaria Artese.

L’indagine, coordinata dal procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo e dai pubblici ministeri Margherita Saccà e Giuseppe Visconti e condotta dai carabinieri della Compagnia di Rende e dai finanzieri del Gruppo di Cosenza, coinvolge amministratori, dirigenti, imprenditori ed esponenti della forze dell’ordine, indagati, a vario titolo, per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato, abuso in atto d’ufficio.

Al centro delle indagini presunte irregolarità nella gestione dell’ente, finito nel mirino degli investigatori per alcuni affidamenti diretti nonché per appalti che, secondo la Procura, sarebbero stati alterati attraverso condotte irregolari.

Leggi l’inchiesta

Tsunami al Comune di Rende, 72 indagati e 3 arresti. Misura per Manna e Artese

Deputato M5s rinviato a giudizio per frode

Tribunale di Vibo Valentia

Il deputato vibonese del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, è stato rinviato a giudizio insieme ad altre tre persone, con l’accusa di frode nell’ambito di una indagine della Guardia di finanza coordinata dalla Procura di Vibo Valentia che, a gennaio del 2021, aveva portato anche ad un sequestro preventivo di beni per oltre 800 mila euro.

Dopo numerosi rinvii, oggi il gup ha disposto il processo a carico di tutti gli indagati fissando la prima data del dibattimento all’11 luglio prossimo.

Insieme al parlamentare sono imputati il cugino, Adriano Tucci, di 37 anni, di Ionadi, Domenico Garcea, di 36, di Ionadi, e Vincenzo Schiavello, di 48 anni, di Vibo.

Le accuse sono, a vario titolo, di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e emissione di fatture per operazioni inesistenti. Secondo gli investigatori, Tucci ha ricoperto il ruolo di legale rappresentante della “Assistenza servizi telematici satellitari – Società Cooperativa Sociale” fino al 19 marzo del 2018, quindi prima dell’inizio della sua attività parlamentare, e “al fine di evadere le imposte – si legge nel decreto di sequestro – aumentando i costi da portare in deduzione del reddito e in detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, dopo aver fatto annotare nella contabilità della società” una fattura del 10 marzo 2015, emessa dalla “‘Autoelettrosat Srl’, relativa ad operazioni oggettivamente inesistenti, la utilizzava nelle dichiarazioni delle imposte dirette e dell’Iva dell’anno 2015, evadendo, in tal modo, le imposte per un ammontare pari a 9.900 euro (di cui 5.500 di Ires e 4.400 di Iva”.

Secondo gli accertamenti, gli indagati avrebbero presentato per le annualità dal 2011 al 2018 dichiarazioni dei redditi fraudolente. La presunta frode fiscale si sarebbe basata su un complesso meccanismo volto a consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti emesse da imprese qualificabili come “cartiere”, create dal rappresentante legale della società sottoposta a verifica. L’indagine avrebbe accertato l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 3 milioni di euro.

Frode fiscale, cinque indagati a Vibo. Sequestro per quasi 850mila euro

Evade dai domiciliari per picchiare la compagna, in carcere

I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno arrestato un uomo di 47 anni, A.C., dopo che è evaso dai domiciliari per andare a picchiare la compagna. L’episodio è avvenuto la scorsa notte nella centralissima Via Roma.

Una pattuglia in servizio perlustrativo è stata attirata dalle urla provenienti dall’abitazione di un condominio di via Roma dal quale, pochi istanti più tardi, usciva una donna in lacrime, con il viso insanguinato e varie ecchimosi sul corpo.

La donna riferiva di essere stata poco prima picchiata violentemente, con uno sgabello ed una stampella, dal suo compagno 47enne che, nella serata precedente, si era introdotto presso la sua abitazione, nonostante il provvedimento degli arresti domiciliari al quale lo stesso era stato sottoposto – qualche settimana fa – presso un’abitazione sita in tutt’altra parte della città.

L’uomo è stato trovato dai carabinieri ancora in casa della donna. Una volta bloccato, è stato tratto in arresto e, su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Crotone, dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la casa circondariale pitagorica in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di evasione, oltre che di lesioni e maltrattamenti.

La donna, invece, è stata medicata dal 118 e trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” per gli accertamenti e le necessarie cure sanitarie.

Continua incessante l’attività della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Crotone, diretta dal Maresciallo Leonardis.

La Nave Diciotti arriva a Reggio con 671 migranti

È arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave “Diciotti” della Guardia costiera con a bordo 671 migranti soccorsi nelle ultime ore in mare. Gli immigrati sono stati intercettati sulla rotta libica e viaggiavano su un’imbarcazione raggiunta dalla Guardia costiera.

Si tratta di 613 uomini, 6 donne, 41 minori e 11 minori non accompagnati. I migranti sono di nazionalità siriana, egiziana, afgana e pakistana. Su 671 persone, 471 stanno sbarcando a Reggio Calabria mentre 200 resteranno sulla nave “Diciotti” e raggiungeranno il porto di Messina. Le procedure sono coordinate dalla prefettura.

Le condizioni dei migranti sono complessivamente buone anche se si registrano alcuni casi di scabbia. Tre di loro sono stati accompagnati in ospedale.

Dopo lo sbarco, i migranti saranno condotti nel centro di prima accoglienza allestito nella palestra dell’ex scuola “Boccioni”, a Gallico, nella periferia nord della città dove i profughi saranno identificati dalla polizia in attesa di essere trasferiti, nei prossimi giorni, in altre regioni d’Italia secondo il piano di riparto stabilito dal ministero dell’Interno.

La nota della Guardia Costiera

“Nella giornata di ieri Nave Diciotti della Guardia Costiera ha svolto un’attività di soccorso a circa 16 miglia dalle coste della Sicilia, nelle acque SAR nazionali, in favore di 423 migranti che si trovavano a bordo di un peschereccio. Le persone soccorse sono state in parte poi trasferite nei porti di assegnazione anche grazie all’impiego della motovedetta CP320 e della Nave di Frontex “MAI 1107”. E’ quanto si legge in una nota della Guardia Costiera.

“Questa notte, – prosegue il corpo marittimo – nuovo intervento da parte di Nave Diciotti, con il supporto di nave Dattilo, a favore di un barcone con 671 migranti a bordo, avvistato a 49 miglia a sud-est di Siracusa, in area SAR italiana. Le operazioni di trasbordo, con l’ausilio della motovedetta CP320, sono state ultimate questa mattina”.

“In relazione alle dichiarazioni apparse su alcune Agenzie di stampa, circa una terza imbarcazione in difficoltà ed il presunto “respingimento” di 27 persone, si precisa che il Centro di Coordinamento e soccorso marittimo di Roma nella notte scorsa ha cooperato, conformemente a quanto previsto dalle vigenti Convenzioni internazionali sul soccorso marittimo, con l’omologo Centro di coordinamento marittimo della Guardia Costiera libica, nell’ambito di un evento occorso all’interno dell’area di responsabilità di quel Paese”.

“Le unità mercantili coinvolte in questa attività di soccorso, sebbene inizialmente contattate dal Centro di soccorso italiano, hanno successivamente ricevuto le istruzioni direttamente dall’Autorità libica, competente per il soccorso marittimo in quell’area, che ne ha, pertanto, legittimamente assunto il coordinamento”, conclude il comunicato.

Legalità, Simona dalla Chiesa a Diamante

“In quest’opera c’è l’immagine di mio padre che amo di più perché unisce l’autorevolezza della sua divisa con la dolcezza del suo sorriso, e lui sembra dirci ‘dai forza ce la facciamo, il mondo è vostro”. Lo ha detto Simona dalla Chiesa questa mattina a Diamante, rivolgendosi agli studenti e dopo aver ammirato il murale dedicato alla figura del padre realizzato da Agostino Cirimele.

Una visita che ha dato vita a una mattinata di testimonianza civile e ricca di emozioni, voluta dall’Amministrazione Comunale, e dedicata alla figura del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa.

“Un altro tassello nel percorso dedicato alla legalità che stiamo portando avanti dall’inizio della consiliatura e dedicato soprattutto alle scuole”, ha detto il Sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.

Simona dalla Chiesa dopo aver visitato il murale che capeggia sul lungomare cittadino si è recata all’istituto comprensivo e poi all’I.I.S.S. dove ha incontrato gli studenti per portare la sua testimonianza e rispondere alle loro numerose domande.

L’incontro all’I.I.S.S. che ha visto i ragazzi dedicare, oltre alle domande, loro testi e canti al Generale Dalla Chiesa, è stato moderato dalla giornalista Marianna De Luca. Presenti tra le autorità, il Presidente della Commissione regionale antindrangheta, Pietro Molinaro, il Vicesindaco di Belvedere Francesca Impieri , il Sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, il Vicesindaco Giuseppe Pascale, l’Assessore Francesca Amoroso, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza. Presenti le associazioni, Centro Sociale Immacolata Concezione e Giovane Territorio.

Nomine Rai, Chiocci direttore del TG1, Preziosi al TG2. Annunziata si dimette

Il Consiglio di Amministrazione della Rai, riunito oggi a Roma sotto la presidenza di Marinella Soldi, ha deliberato l’aggiornamento dell’assetto organizzativo aziendale e ha formulato il parere di competenza relativamente alle nomine dei Direttori di Generi e di Testata, proposte dall’Amministratore Delegato Roberto Sergio. Lo fa sapere una nota di Viale Mazzini.

L’assetto organizzativo illustrato dall’AD, unitamente alla indicazione dei responsabili dell’area Corporate, introduce nuove aree organizzative, tra cui la Direzione Coordinamento iniziative strategiche quale punto di riferimento strutturato e di coordinamento delle attività riferite in particolare al Piano Industriale, al Piano di Sostenibilità e al Contratto di Servizio; nell’area editoriale radiofonica è stata creata una nuova Direzione denominata Radio digitali specializzate e podcast.

Per quanto riguarda le Testate giornalistiche, Gian Marco Chiocci sarà il nuovo direttore del Tg1; al Tg2 va Antonio Preziosi, che lascia Rai Parlamento, dove si insedia Giuseppe Carboni; a guidare il Giornale Radio e Radio1 arriva Francesco Pionati, mentre Jacopo Volpi diventa Direttore di Raisport e del relativo Genere.

Per i generi Stefano Coletta lascia l’Intrattenimento Prime Time a Marcello Ciannamea e ne prende il posto alla Distribuzione. Angelo Mellone dirigerà l’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini l’Approfondimento; Adriano De Maio guiderà Cinema e serie Tv, Maurizio Imbriale dirigerà Contenuti Digitali.

Per i canali radio, a capo di Radio 2 va Simona Sala e Marco Lanzarone assume la responsabilità della nuova Direzione Radio digitali specializzate e podcast. Infine, Monica Maggioni si insedia alla Direzione Editoriale per l’Offerta informativa.

Nel corso della seduta, il Consiglio ha anche deliberato il rinnovo dei CdA delle società controllate, i cui organi sociali erano in scadenza: a Rai Cinema vengono confermati Paolo Del Brocco nel ruolo di Amministratore Delegato e Nicola Claudio come Presidente; Sergio Santo è nominato Amministratore Delegato di Rai Com, mentre Claudia Mazzola si insedia come Presidente. Andrea Vianello viene designato Direttore generale di San Marino RTV.

Sul TG3 pare che Mario Orfeo sia stato confermato alla guida della testata. Intanto, la giornalista Lucia Annunziata che conduceva sui Rai3 il programma domenicale “Mezzora in più” ha rassegnato le dimissioni dall’azienda. “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni”, scrive Annunziata nella lettera inviata ai vertici della Rai, in cui annuncia le “dimissioni irrevocabili”.

“Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi – aggiunge -. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.

Le dimissioni della Annunziata arrivano dopo la girandola di nomine e soprattutto dopo l’addio di Fabio Fazio da Rai3. Al conduttore di “Che tempo che fa”, che migra sul Nove, non sarebbe stato rinnovato il contratto.

Rombolà nuova responsabile Coldiretti Donne Impresa per Catanzaro, Crotone e Vibo

Francesca Rombolà titolare dell’Azienda Apistica “I Giardini di Aristeo” a Brattirò di Drapia (Vibo Valentia) sarà, per il prossimo quinquennio, la nuova responsabile di Coldiretti Donne Impresa interprovinciale Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia. Lo fa sapere in una nota Coldiretti Calabria.

La neo eletta sarà affiancata dalle due vice, Emanuela Cittadino e Bruno Angelina e dalle componenti del coordinamento Interprovinciale: Toraldo Irene, Mascaro Maria Antonietta, Mazzotta Stefania, Talarico Lina, Scalise Angela e Chiarella Daniela. Francesca appassionata e tenace apicoltrice, è al timone, in una ottica anche multifunzionale, del primo apiario olistico in Calabria, dove la bontà del miele e dei suoi derivati si uniscono intelligentemente alla ricettività turistica per chi cerca relax e il benessere dell’Apiaromaterapia.

L’assemblea si è svolta, nel suggestivo palazzo Pingitore di Serrastretta (Catanzaro), è stata dedicata alla tematica “Fattorie didattiche, la vetrina rosa dell’agricoltura”, una realtà che calamita ogni anno l’interesse di tanti visitatori e in particolare le scolaresche. Nella nostra Regione – evidenzia Coldiretti Donne Impresa – in base all’ultimo censimento ISTAT ci sono 94 Fattorie Didattiche e 32 dedicate all’agricoltura sociale, senza contare che anche gli agriturismi hanno spazi aperti e contatto con la natura e gli animali.

All’evento hanno portato il saluto il sindaco di Serrastretta Antonio Muraca e la vice presidente della Pro Loco Rosa Maria Mancuso. A coordinare i lavori dell’assemblea sono stati la coordinatrice di Donne Impresa CZ-KR-VV Denise Paone e il direttore Pietro Bozzo.

“Noi imprenditrici agricole siamo con i piedi ben piantati sulla terra – ha commentato Francesca Rombolà – dimostriamo tutti i giorni, con le nostre famiglie, l’importanza di fare sempre meglio per offrire prodotti sempre più salutari e sostenibili. Rigettiamo qualsiasi tentativo di sostituire il cibo ottenuto tramite il lavoro degli agricoltori con prodotti di laboratorio, sminuendo il loro lavoro e spingendo i consumatori verso un modello alimentare omologante che non valorizza la tradizione, la diversità, la ricchezza, la qualità e le specificità di ogni territorio. Guidiamo le nostre aziende con senso di responsabilità, anche conciliando i tempi del lavoro con quelli della famiglia, perché sappiamo che dal nostro lavoro dipende il futuro della collettività”. Il presidente Interprovinciale di Coldiretti Fabio Borrello si è detto entusiasta della partecipazione e del protagonismo delle donne alla vita dell’associazione, esse, ha affermato “rappresentano la punta avanzata di un’imprenditoria agricola di grande qualità”.

Putin: “Il modello neocoloniale del mondo sarà un ricordo del passato”

“La Russia, insieme ad altri paesi, raggiungerà sicuramente un giusto ordine mondiale, mentre il modello in base al quale alcuni paesi si sviluppano a spese di altri diventerà un ricordo del passato”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato da Tass, salutando i partecipanti all’11° Incontro Internazionale di funzionari di alto livello responsabili per le questioni di sicurezza.

“Sono fiducioso che, insieme, raggiungeremo la formazione di un mondo più equo e multipolare, mentre l’ideologia dell’eccezionalismo così come il sistema neocoloniale, che ha sostenuto lo sfruttamento delle risorse del mondo intero, si ritireranno inevitabilmente in passato”, ha osservato.

Putin ha assicurato ai funzionari della sicurezza estera che la Russia era pronta a impegnarsi nel più stretto livello di interazione con tutti i paesi interessati negli sforzi per contrastare le minacce comuni e affrontare le sfide che l’umanità sta affrontando oggi.

“Apprezziamo molto il fatto che la Russia abbia numerosi alleati e partner in diverse regioni e continenti. Apprezziamo sinceramente i nostri legami storicamente forti, amichevoli e genuinamente basati sulla fiducia con i paesi asiatici, africani e latinoamericani e continueremo a fare tutto possiamo rafforzarli”, ha assicurato al suo pubblico.

A beneficio di tutte le nazioni
Separatamente, Putin ha parlato del significato della conferenza per la situazione globale, osservando che, nel corso degli anni, interazioni regolari tra funzionari della sicurezza volte a condividere le loro competenze e valutazioni hanno dimostrato la loro utilità e rilevanza e sono state determinanti per risolvere questioni chiave di sicurezza regionale e globale nonché stabilità strategica.

Il presidente russo ha anche osservato che l’ordine del giorno della conferenza è molto intenso e sostanziale. I partecipanti all’incontro discuteranno soprattutto dell’attuale situazione globale e delle prospettive del suo ulteriore sviluppo, oltre ad analizzare le minacce contemporanee più pressanti. “Tra questi ci sono il terrorismo internazionale, l’estremismo, il traffico illegale di armi e droga, la criminalità transnazionale e l’immigrazione clandestina. E, naturalmente, questioni relative alla sicurezza alimentare e dell’informazione”, ha spiegato il leader russo.

Putin ha auspicato che l’incontro sia costruttivo e produca risultati utili, contribuendo nel contempo a determinare nuovi metodi e aree per una cooperazione pratica “a beneficio di Paesi e popoli, e nell’interesse della pace e della stabilità del pianeta”.

Invia messaggi intimidatori e minacce di morte all’ex, arrestato

Stalking atti persecutori

Giovedì pomeriggio agenti della Polizia di Stato della Questura di Cosenza hanno arrestato un uomo di 57 anni residente in provincia, in quanto ritenuto responsabile del reato stalking nei confronti di una sua ex fidanzata.

Nei primi giorni del mese di maggio, una donna, ormai esasperata e terrorizzata dal suo ex, si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, decisa a raccontare ai poliziotti il dramma che stava vivendo e subendo ormai dallo scorso mese di novembre.

La donna, visibilmente intimorita e preoccupata, ha raccontato ai poliziotti di aver avuto, diversi anni orsono, una relazione con un uomo che ha poi rivisto lo scorso anno e con il quale, nell’occasione, ha scambiato il proprio numero di cellulare al solo scopo di continuare a sentirsi per semplice amicizia.

Dopo un breve periodo di tempo, però, l’uomo ha trasformato il rifiorire di una nuova amicizia in una ossessione per la donna. I messaggi, inviati attraverso un’applicazione di messaggistica istantanea, si sono ben presto trasformati in uno strumento di ingiurie e di minacce di azioni violente e perfino di morte. Le forti preoccupazioni della donna sono poi aumentate dopo aver subito alcuni danneggiamenti ed un tentativo di incendio presso la propria abitazione.

L’escalation persecutoria ha trovato il suo epilogo lo scorso 13 maggio, quando l’uomo, sempre attraverso la stessa applicazione, ha inviato alla donna una foto ritraente una pistola e sullo sfondo il quartiere presso cui la stessa abita. Prontamente segnalato l’evento al numero di emergenza 113, sono scattate le ricerche e l’uomo, rintracciato in prossimità della propria abitazione, è stato trovato in possesso di una pistola a salve, custodita in auto, e di 35 cartucce di arma comune da sparo, detenuta illegalmente, rinvenute in casa.

L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia della donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore capo Mario Spagnuolo, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia.

Atto intimidatorio in cantiere della nuova 106, incendiata una gru

gru ribaltata
Archivio

Nuovo atto intimidatorio in un cantiere per i lavori del terzo macrolotto della Statale 106 Ionica nel tratto Sibari – Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza.

Nella notte persone non identificate hanno dato fuoco a un mezzo meccanico, una gru cincolata, parcheggiato in un cantiere in contrada Fornara del comune di Cassano allo Ionio dove è in corso di realizzazione uno dei viadotti che comporranno il nuovo tracciato stradale della strada statale.

L’allarme è scattato intorno alle 23. Da quanto si è appreso la gru cingolata data alle fiamme sarebbe un mezzo a noleggio in dotazione alla ditta che sta realizzando i lavori.

Sull’ennesimo atto intimidatorio consumatosi su uno dei cantieri del terzo macrolotto dell’arteria in costruzione indagano i carabinieri della compagnia di Cassano allo Ionio.

Dal Senato ok definitivo al Ponte sullo Stretto. Il decreto è legge. Esulta Salvini

Via libera alla conversione in legge del decreto sul ponte sullo Stretto di Messina. L’aula del Senato l’ha approvato il testo con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti.

Presente il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Dai banchi del centrodestra è partito un applauso.

Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce, tra l’altro, l’assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione. Nel 2024 dovrebbero essere avviati i lavori.

Salvini: “Il Ponte sarà un orgoglio italiano nel mondo”

Il ponte sullo Stretto “sarà un orgoglio italiano nel mondo. Verranno da tutto il mondo a studiare, a visitare e a cercare di copiare”. L’ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini nel suo intervento al Senato durante la discussione sul decreto-ponte.

Sull’iter ha ricordato che “è in corso, da parte dei tecnici di Fs, lo studio sui flussi. Sono in corso tutte le valutazioni e verranno ovviamente rispettate tutte le normative su impatto ambientale e impatto paesaggistico, la progettazione è in corso. Anzi, nel nome del buon utilizzo del denaro pubblico, ripartire col progetto del ponte ci metterà al riparo anche dai contenziosi miliardari che -questi sì- pendono da anni sulle nostre teste. Quindi, aspetto il contributo di tutti, però l’importante è scindere i due ruoli. Il ponte lo fanno gli ingegneri, lo curano i geologi e gli architetti, lo realizzeranno migliaia di operai. Le stime parlano, nell’arco del tempo, a lavorazione ultimata, di 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria. Non redditi di cittadinanza dati una tantum ma 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria”.

E ha aggiunto: “Siamo in grado di contrastare le infiltrazioni mafiose? Sì, io mi fido della magistratura, delle forze dell’ordine e anche dei giornalisti di inchiesta italiani. A chi ci dice che facciamo il ponte quando manca tutto il resto -ha detto ancora Salvini- dico che noi ragioniamo di insieme: facciamo il ponte che dà un senso a tutto il resto, perché se sto spendendo 11 miliardi per arrivare in treno più velocemente da Palermo a Messina e altri 11 miliardi per arrivare più velocemente da Salerno a Reggio Calabria e poi mi fermo, smonto il treno, lo metto sul traghetto, inquino, arrivo dall’altra parte, rimonto il treno e riparto e perdo due ore, non ha senso quello che stiamo facendo”. Poi riferendosi agli investimenti, citati poco prima, dei 28 miliardi di investimenti infrastrutturali messi in cantiere o che saranno cantierati in Sicilia e altrettanti in Calabria, ha aggiunto: “Senza tutti questi 28 più 28 miliardi, è vero, il ponte da solo non serviva. Confermo. L’unicum lì in mezzo, senza strade, metropolitane e ferrovie non serviva. Ma finalmente si muove tutto il resto, perché fare tutto il resto per arrivare velocemente e poi fermarsi a Villa San Giovanni o a Messina non ha senso”.

E’ morta Tina Turner, leggenda della musica. Aveva 83 anni

Addio a Tina Turner, la leggenda della musica che aveva 83 anni: scompare dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht, vicino a Zurigo, in Svizzera.

E’ difficile trovare una storia come quella di Tina Turner, una vita talmente piena di eventi, drammi, tragedie, violenza, ascesa, caduta, rinascita da sembrare scritta da uno sceneggiatore.

E invece, Ann Mae Bullock, da Nutbush, Tennessee, infine cittadina svizzera, nata il 26 novembre del 1939 lascia il mondo dopo che un biopic, due musical, un paio di scioccanti autobiografie e tante canzoni indimenticabili, l’hanno da tempo consegnata alla leggenda.

Tina è stata una delle più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è stato un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle “rubato” il modo di stare in scena, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner.

Le loro performance insieme, a cominciare da quella a Live Aid, sono pagine di storia. Un’icona di bellezza senza tempo, un fascino irresistibile, probabilmente le gambe più belle della storia della musica (e non solo). Una voce inconfondibile, graffiante, immersa nella storia della black music ma perfetta per il pop da classifica, la capacità di resistere a un’esistenza che racchiude almeno tre vite, una naturale empatia sono gli elementi che ne hanno fatto una delle artiste di maggior successo di sempre.

Qualche anno fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni. Ultimo colpo di una vita piena di drammi: Ike Turner, il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock’n’roll e che l’ha resa famosa, si rivelò un uomo violento, una sorta di schiavista domestico, che, nonostante il clamoroso successo di brani come “Proud Mary”, “Nutbush CityLimit s” e “River Deep Mountain High”, trasformò la vita di Tina in un incubo.

Come è stato raccontato tante volte, da quell’orrore fuggì senza praticamente nulla, ricominciando da zero. Poi la sua seconda vita da super diva, costruita passo passo con una delle più celebri cover di “Let’s Stay Together” di Al Green, “Private Dancer”, “What’s Love Got To Do With It”, “The Best” in un crescendo clamoroso fatto di record di vendite (si parla di oltre 200 milioni di copie vendute), concerti clamorosi, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l’Acid Queen di “Tommy”, la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano “We Don’t Need Another Hero”).

Negli ormai trent’anni della sua nuova vita ha trovato conforto nel buddismo, è diventata cittadina svizzera trasferendosi sul lago di Lugano, si è sposata con Erwin Bach, un uomo più giovane di lei. Ma evidentemente il suo destino è stato sempre quello di dover ricominciare. Quando sembrava che finalmente potesse approdare alla serenità è stata la sua salute a cedere: prima un ictus, poi un tumore all’intestino, infine una grave insufficienza renale che l’ha messa di fronte alla scelta tra dialisi e trapianto.

Con la sua proverbiale sincerità, Tina ha ammesso di aver pensato anche al suicidio assistito. Poi il marito le ha donato un rene, restituendole qualche anno di un’esistenza serena. Ora, con la sua celebre collezione di parrucche, circondata dall’amore di un mondo che ha sempre tifato per lei, è arrivata al traguardo. La donna che visse tre volte non c’è più ma è stata fino all’ultimo una regina del rock. (Ansa)

Svolta nel caso Latella. Anziano non morì per un incidente ma fu ucciso. Arrestato un 45enne

Squadra mobile Polizia
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Non era morto accidentalmente per un incidente domestico, ma sarebbe stato ucciso e poi dato alle fiamme. Le indagini della Polizia hanno riscritto il caso del signor Giuseppe Latella, classe 1946, trovato morto carbonizzato nella notte del 14 settembre 2022 nella sua abitazione in vico Furnari, a Reggio Calabria.

Gli agenti della Questura reggina, dopo incessanti indagini, hanno arrestato ieri il cittadino filippino Roger Sagnip, di 45 anni, ritenuto il presunto autore del delitto. Il provvedimento, richiesto dalla Procura, è stato accolto dal giudice che ha disposto una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sagnip è accusato di omicidio e incendio doloso.

All’identificazione del filippino, gli investigatori della sezioni omicidi della Squadra mobile sono giunti attraverso una meticolosa attività investigativa consistita principalmente nell’acquisizione e l’analisi di numerosissime telecamere sia pubbliche che private, ma anche attraverso intercettazioni telefoniche ed analisi tabulati, che hanno permesso di raccogliere a carico dell’indagato un quadro indiziario ritenuto dal gip aderente a quello richiesto dai pm per l’emissione della misura.

Come evidenziato dallo stesso giudice, l’episodio, che in una primissima fase aveva fatto ipotizzare un incidente domestico, è stato successivamente sottoposto ad un rigoroso vaglio investigativo, che ha permesso, nel prosieguo delle indagini di accertare che sia la morte di Latella che il successivo incendio dell’abitazione erano, in realtà, frutto di un’azione dolosa. L’uomo sarebbe stato prima strangolato e poi dato alle fiamme nella casa da cui si sviluppò un incendio di vaste dimensioni con una potente esplosione.

In particolare – spiega una nota degli inquirenti – secondo gli approfondimenti medico legali la morte di Latella era da ricondurre ad una ostruzione meccanica delle vie respiratorie, che oltre a determinare il decesso per asfissia ha provocato anche delle microfratture maxillofacciali. Solo dopo la morte dell’uomo veniva quindi appiccato l’incendio, atteso che l’autopsia ha escluso presenza di fumo nei polmoni.

Sul piano investigativo, invece, l’analisi di numerosi dispositivi di videosorveglianza consentiva di ricostruire, quasi interamente, il percorso sia di andata che di ritorno dell’indagato Roger Sagnip, domiciliato, ai tempi, in via Carcere Nuovo, non molto distante dalla casa della vittima, che alla data del decesso aveva 76 anni.

Sempre secondo quanto ricostruito nella fase investigativa l’indagato conosceva la vittima e fece accesso alla sua abitazione utilizzando delle chiavi. Latella, infatti, era assistito da una badante, anche lei filippina, con la quale l’arrestato aveva un rapporto di conoscenza e frequentazione. La posizione della donna, anche lei iscritta nel registro degli indagati, è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono anche per individuare il movente alla base del grave delitto.  L’indagato è in cella in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Controlli antidroga della Gdf, due arresti e una denuncia

I Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone hanno attuato sull’intero territorio provinciale una serie di interventi finalizzati al contrasto ai traffici illeciti, con particolare riguardo allo spaccio di sostanze stupefacenti.

I controlli antidroga, avvenuti con l’impiego delle unità cinofile, hanno interessato, nelle diverse fasce orarie della giornata, i principali luoghi della città e le principali arterie stradali della provincia crotonese.

I Baschi verdi, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, hanno effettuato due distinti interventi, sottoponendo a sequestro circa 100 grammi di hashish, marijuana e cocaina, traendo in arresto due soggetti e denunciandone un terzo, ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze psicotrope.

Nel corso del primo intervento, l’infallibile fiuto dei pastori tedeschi antidroga ha permesso di “intercettare”, in uno dei luoghi di aggregazione più in voga tra i giovani, la cessione di un grammo di cocaina. Le conseguenti attività di polizia giudiziaria, sviluppate all’esito della rilevata “flagranza di reato” nei confronti del “pusher” e del cliente, hanno consentito di rinvenire, presso l’abitazione di quest’ultimo, circa 75 grammi di marijuana, oltre a diverso materiale per il confezionamento in dosi della droga ed, in particolare coltellini per il frazionamento, buste in cellophane e bilancino di precisione.

La droga rinvenuta e il materiale sono stati sottoposti a sequestro ed i due soggetti responsabili sono stati tratti in arresto.

In altra circostanza, il controllo stradale operato nei confronti di un’autovettura resasi protagonista di una manovra particolarmente sospetta, effettuata lungo la strada statale 106 nel territorio di Torre Melissa (Crotone), ha consentito di identificare un soggetto intento a trasportare, negli indumenti personali, oltre 20 grammi di hashish, occultati all’interno di un pacchetto di fazzoletti. Lo stesso è stato, pertanto, denunciato – in stato di libertà – alla Procura della Repubblica di Crotone per il reato di detenzione e trasporto di stupefacenti.

La sostanza sequestrata nel corso dei due interventi, se immessa nelle piazze di spaccio avrebbe fruttato centinaia di dosi e proventi illeciti per diverse migliaia di euro.

Protesta dei lavoratori Amaco da mesi senza stipendio. Poi la ripresa delle corse

Sono tornati a svolgere il loro lavoro gli autisti e i controllori di bordo dell’Amaco, l’azienda di trasporto urbano di Cosenza che stamane per protesta, avevano sospeso le loro attività. Il servizio di trasporto urbano in città sta lentamente tornando alla normalità.

Alcuni autobus hanno già ripreso la normale attività e il resto delle corse cittadine dovrebbe tornare a regime nelle prossime ore. I dipendenti che hanno inscenato la protesta, in accordo con i sindacati e la direzione dell’azienda, hanno richiesto e ottenuto un incontro operativo con il Comune e la Regione, per cercare di trovare soluzioni efficienti e celeri alle problematiche sollevate, in particolare il mancato pagamento di alcuni stipendi e la condizione dei mezzi di trasporto in servizio ormai vecchi e obsoleti.

Ponte crollato, Occhiuto: “Viadotto realizzato senza fondamenta”

Il viadotto “Ortiano 2” situato lungo la strada statale 177 a Longobucco, in provincia di Cosenza, un cui tratto è crollato il 3 maggio scorso in prossimità del pilone posto nell’alveo del fiume Trionto, “non aveva l’ancoraggio di 20 metri sotto il terreno, praticamente non aveva fondamenta”. Lo ha detto il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto intervenendo ad “Agorá”, su Rai 3.

“Ho fatto una verifica con gli uffici regionali – ha detto Occhiuto – perché era un ponte recente costruito soltanto 9 anni prima. La cosa assurda è che nella normativa del tempo, e probabilmente anche in quella attuale, non è previsto che i ponti con i piloni negli alvei, debbano avere necessariamente questo ancoraggio di 20 metri. E’ una cosa assurda e dimostra la scarsa attenzione che in questo Paese c’è stata sul tema della sicurezza delle opere pubbliche e anche sul tema della messa in sicurezza del territorio”.

Colosimi (FdI) nuovo presidente della Commissione Antimafia. D’Attis e de Raho vice

Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia, è stata eletta nuovo presidente della Commissione parlamentare Antimafia. I parlamentari dell’opposizione sono usciti dall’aula prima del voto, in segno di protesta dopo che il centrodestra ha deciso di sostenere la propria candidata sulla quale Pd, M5s e Autonomie avevano espresso la loro contrarietà. Colosimo è stata eletta con 29 voti, quelli della maggioranza.

Quattro preferenze sono andate a Dafne Musolino del gruppo Autonomie e c’è stato anche un astenuto. I voti del solo centrodestra sulla carta erano 30 ma uno di loro viene dato per assente. L’elezione è stata salutata da un applauso.

I vicepresidenti della commissione Antimafia sono Mauro D’Attis (Forza Italia) e Federico Cafiero de Raho (Movimento 5 stelle). Il primo è stato eletto con 29 voti, il secondo con 13. Ci sono state poi 4 schede bianche e una nulla.

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