15 Ottobre 2024

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Da oggi via alle domande per il Reddito. Di Maio: “E’ una rivoluzione”

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La home page del sito Redditodicittadinanza.gov.it

Via, da oggi 6 marzo, alla presentazione delle domande per il Reddito di cittadinanza (o pensione di cittadinanza). Le domande è possibile presentarle, già scaricate, stampate e compilate, presso i Centri di assistenza fiscale (Caf), gli Uffici postali oppure telematicamente sul sito del Ministero del Lavoro www.redditodicittadinanza.gov.it. In quest’ultimo caso va compilato online.

Dopo essersi autenticati con lo SPID (identità digitale rilasciata da un provider: PosteID è uno di questi), si può rispondere a tutti i quesiti, barrare le caselle di accettazione delle clausole e il gioco è fatto. Il sistema automaticamente assegnerà un numero di pratica. Non c’è bisogno di allegare nulla. Sarà la piattaforma ad associare il nominativo del richiedente al DSU/ISEE dell’Inps.

Coloro che non hanno la dimestichezza di farsi uno “Spid”, possono andare alle Poste o presso i Caf e lì presentare l’istanza. In questi casi si troveranno code ma non c’è da allarmarsi: inutile affollare gli uffici, poiché fanno sapere dal Ministero, c’è tempo fino a fine mese per presentare le domande e così dopo il sesto giorno di ogni mese (ovviamente per chi ha già presentato la documentazione non deve più rifarlo mese per mese, ndr). In ogni caso alle Poste si procede in ordine alfabetico. In ogni ufficio si troveranno indicazioni.

Chi presenta prima la domanda dovrà attendere sempre fine aprile, inizio maggio per vedersi riconosciuto il primo pagamento (sempre che tutto vada a buon fine).

Esulta Di Maio: “E’ una rivoluzione”

Sul reddito di cittadinanza “oggi manteniamo una promessa, lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici. Da oggi 5 milioni di persone potranno potenzialmente accedere” a questa misura. Così il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, a Rtl: “E’ una rivoluzione. Ci ho lavorato tanto”, sottolinea. Voglio assumere 6 mila persone a livello centrale come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l’impiego mentre le regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale”. Lo afferma Di Maio parlando del navigator. L’obiettivo, spiega, è l’accordo con le Regioni.

In giro armato di coltello aggredisce i carabinieri, arrestato tunisino

carabinieri crotoneSe ne andava per le strade di Scandale (Crotone)  armato di coltello con andatura e sguardo sospetto, fin quando qualcuno preoccupato ha allertato i carabinieri. Giunti in Via Mattia Preti, i militari hanno invitato l’uomo alla calma e ha consegnare l’arma, ma lui, un tunisino 46enne è andato in escandescenza costringendo il personale dell’ Arma ad una colluttazione.

Dopo momenti concitati i militari sono riusciti a immobilizzare il tunisino, cosi da evitare ulteriori conseguenze, e ad arrestarlo. Su disposizione del pm di turno, il tunisino è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale.

‘Ndrangheta in Canada, condannato Ursino, narcos di Gioiosa

Carabinieri del Ros

Il Giudice canadese Brian O’Marra, della Corte Superiore di Giustizia dell’Ontario, ha condannato Giuseppe (Pino) Ursino, nato a Gioiosa Ionica (RC) il 12.04.1953, a 11 anni e mezzo per traffico di sostanze stupefacenti riconoscendo giudiziariamente per la prima volta l’esistenza in Canada della ‘Ndrangheta.

Il Giudice, grazie alla fondamentale testimonianza di un ufficiale del ROS resa innanzi al Tribunale canadese, che ha spiegato come la ‘Ndrangheta sia un’organizzazione criminale internazionale altamente strutturata e gerarchica con base in Calabria e ramificazioni in Svizzera, Germania, Stati Uniti d’America, Australia e Canada (con Locali in Toronto e Thunder Bay), ha riconosciuto che Giuseppe Ursino è un elemento di vertice della ‘Ndrangheta in Canada e lo ha condannato con la citata sentenza.

Nel corso del processo sono state utilizzate conversazioni registrate da un agente sottocopertura della polizia canadese ritenute fondamentali. In modo particolare, Giuseppe Ursino aveva organizzato l’importazione in Canada di circa 100 kilogrammi di cocaina occultata in un container trasportato da una nave proveniente dal Centro America; il traffico di droga non si realizzò grazie all’intervento della polizia.

Giuseppe Ursino, cittadino canadese e fino ad oggi incensurato in Canada, in Italia ha precedenti penali per associazione per delinquere ed estorsione ed è ritenuto elemento apicale della cosca Ursino di Gioiosa Ionica (RC).

La sentenza odierna rappresenta, spiegano gli inquirenti, una tappa fondamentale nella lotta alla ‘Ndrangheta poiché, grazie anche alla stretta collaborazione tra il R.O.S. e la polizia canadese, dimostra che l’organizzazione criminale si è radicata anche in Canada ove gestisce diverse attività illecite, dal traffico di droga, alle estorsioni, fino all’accaparramento dei fondi pubblici e ai reati in materia elettorale.

Scoperta centrale di droga e spaccio nel Cosentino, 5 arresti

carabinieri paola acquappesaUna centrale di spaccio di sostanze stupefacenti attiva nella zona del Tirreno cosentino è stata smantellata dai carabinieri della Compagnia di Paola che hanno arrestato e posto ai domiciliari cinque ventenni, tutti incensurati, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, durante un servizio di controllo del territorio lungo la statale 18 tra i comuni di Torremezzo e Falconara Albanese, hanno notato la presenza sospetta di un giovane vicino ad un’abitazione apparentemente disabitata.

Il successivo intervento ha permesso di stabilire che il ragazzo era una “vedetta” impegnata a garantire la sorveglianza sulle attività confezionamento delle dosi di cocaina e marijuana che gli altri quattro arrestati svolgevano all’interno dell’appartamento. I carabinieri hanno fatto irruzione sorprendendo in flagranza i quattro che si stavano occupando di preparare le dosi per la vendita.

Ospedale di Vibo con carenze igieniche, denunciato commissario

I Carabinieri di Vibo Valentia e gli specialisti del Nas hanno denunciato in stato di libertà il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Angela Caligiuri, di 63 anni, per le “gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate in ogni reparto dell’ospedale Iazzolino”.

I militari hanno adottato il provvedimento al termine di un’ispezione che rientra nei controlli avviati nelle varie strutture sanitarie della provincia e dopo avere passato al setaccio le unità operative di Utic/Cardiologia, Rianimazione, Chirurgia ostetricia, e ginecologia. Al commissario straordinario vengono contestate “gravi carenze di condizioni igienico strutturali”.

Da domani possibile presentare domanda per il Reddito di Cittadinanza

Code posteDa domani via libera alle domande per il tanto agognato e atteso Reddito di Cittadinanza. Dal 6 marzo sarà infatti possibile presentare le domande recandosi alle Poste, a un Caf o telematicamente sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it e attendere poi la risposta di accettazione o diniego da pare dell’Inps che valuterà ogni singola domanda. Sul Sito dell’Inps è già disponibile copia della domanda.

Poste suggerisce dei “turni per lettera”, in ordine alfabetico, per presentarsi allo sportello a fare domanda del reddito di cittadinanza. Il meccanismo, ha spiegato l’ad di Postepay Marco Siracusano, “è uno strumento pensato per dare un beneficio al cittadino, che può scaglionare la sua andata all’ufficio postale” senza “affollarsi il primo giorno”.

Si tratta di una suddivisione in una decina di giorni che però è appunto suggerita per rendere più fluido un afflusso che nel primo giorno sarà “sicuramente straordinario”.

Con la comunicazione formale dell’Inps dell’accettazione della domanda per il reddito di cittadinanza “abbiamo preparato una procedura” via “sms o mail” con l’indicazione “precisa di luogo e data in cui potrà recarsi” all’ufficio postale “per andare a ritirare la carta” che sarà consegnata insieme al Pin, dice ancora Siracusano, in audizione alla Camera sul decretone.

Siracusano ha ricordato che “l’ok o il ko sono anticipati via sms o mail” e ha sottolineato che “il 97% degli italiani ha un cellulare, il 77% ha uno smartphone, oltre il 60% usa la mail” e che quindi “questo tipo di facilitazione nella ricezione anticipata del messaggio circa l’ok rientra ormai nei rapporti correnti” con la pubblica amministrazione. Siracusano ha ricordato anche che Poste si limita a ricevere e inoltrare le domande all’Inps che, verificati i requisiti, informa i cittadini dell’esito della pratica e invia a Poste il flusso degli esiti fornendo la lista dei beneficiari, gli importi da caricare sulla Card e i limiti di prelievo.

Per avere il reddito di cittadinanza già ad aprile c’è tempo per presentare la domanda da domani fino al 31 marzo, precisa il Ministero del Lavoro spiegando che “il periodo di presentazione delle domande per essere inseriti nel programma dal mese di aprile, è compreso tra il 6 e il 31 marzo e che non c’è un criterio temporale per l’ammissione della domanda”.

“È importante ricordare – si legge in una nota – che, prima della presentazione delle domande, sarà indispensabile aver richiesto l’ISEE ed esserne già in possesso. Infatti, questo indicatore è uno degli elementi fondamentali per verificare il diritto al beneficio che è legato anche a requisiti su cittadinanza, patrimonio immobiliare e finanziario e reddito dichiarato. “Entra dunque nel vivo – conclude la nota – il provvedimento fortemente voluto dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, il cui obiettivo è dare un aiuto per formarsi, trovare lavoro e per tornare attivi nella società”.

Violenze e abusi su braccianti agricoli, arresti

blitz carabinieri reggio
È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare nei confronti di cinque persone ritenute responsabili di intermediazioni illecita e sfruttamento del lavoro, violenza sessuale, estorsione e istigazione alla corruzione.

Tre delle persone coinvolte nell’operazione sono state arrestate, mentre le altre due sono state sottoposte ad obbligo di firma. Dalle indagini, secondo quanto riferiscono i carabinieri, è emerso che gli indagati hanno impiegato negli ultimi due anni cittadini romeni e un maliano come braccianti in due aziende agricole dell’area pre-aspromontana, retribuendoli con paghe irrisorie (in media, meno di un euro per ogni ora di lavoro) e in totale e continuata violazione della normativa sul lavoro. Nel corso delle indagini sono stati accertati anche due episodi di violenza sessuale ai danni di due braccianti romene

Incendio mortale al Tonnina’s pub, condannato Fiorentino

pubIncendio Pub Tonninas Catanzaro Lido incendiato catanzaro lidoÈ stato condannato a 9 anni e 5 mesi di reclusione Gennaro Fiorentino, di 47 anni, collaboratore e cognato del titolare del pub Tonnina’s pub del quartiere Lido di Catanzaro, accusato di essere il mandante dell’incendio che nella notte tra il 4 e il 5 aprile 2018 ha distrutto quasi interamente il locale e causato la morte dei due esecutori materiali, i trentenni Giuseppe Paonessa ed Eugenio Sergi.

Il gup Giacinta Santaniello ha comminato una condanna superiore a quella chiesta dal pm Chiara Bonfadini. Fiorentino è accusato di incendio doloso e morte come conseguenza di un altro delitto con l’aggravante che le morti sono state più di una.

Fiorentino era stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Catanzaro con i quali aveva ammesso di avere commissionato il rogo a Sergi e Paonessa per “recuperare qualche soldo con l’assicurazione” visti che il locale aveva problemi economici. L’assicurazione era intestata a Pietro Villi, gestore del Tonnina’s, estraneo, ha detto l’imputato, al piano criminale.

Occupazioni abusive, accordo in prefettura: sgombero tra qualche mese

L'Hotel Centrale di Cosenza occupato da comitato "Prendocasa"
L’Hotel Centrale di Cosenza occupato da comitato “Prendocasa”

(ANSA) – COSENZA, 4 MAR – Non ci sarà nessuno sgombero degli stabili di Via Savoia e dell’Hotel Centrale di Cosenza, occupati abusivamente da un’ottantina di persone. Si è arrivati, infatti, ad una soluzione nell’incontro in Prefettura dove è emerso che per quanto riguarda lo stabile di Via Savoia, la Regione, che ne è proprietaria, ha concesso una proroga di ulteriori 6 mesi.

Per l’hotel Centrale si è arrivati ad un rinvio fino a fine maggio e, in seguito, alcuni degli occupanti saranno sistemati in uno stabile comunale e altri troveranno sistemazione in alloggi reperiti da palazzo dei Bruzi. Il comitato Prendocasa nei giorni scorsi aveva attuato una serie di proteste e occupazioni per sollecitare le istituzioni a trovare soluzioni ed evitare lo sgombero forzato.

Al tavolo, coordinato dal prefetto Paola Galeone, c’erano il questore Giovanna Petrocca, il sindaco Mario Occhiuto, le parlamentari Enza Bruno Bossio, Anna Laura Orrico e Jole Santelli, l’assessore regionale Roberto Musmanno e i rappresentanti di PrendoCasa.

Strattona una donna e le ruba la borsetta, acciuffato balordo

arresti Polizia CatanzaroHa aggredito una donna per rapinarla della borsetta, ma è stato arrestato poco dopo dalla polizia. Il fatto è successo nella serata di ieri a Catanzaro. La donna stava scendendo dalla sua auto per fare rientro a casa quando è stata avvicinata dall’uomo che con la scusa di chiederle un’informazione, l’ha strattonata impossessandosi della borsetta per poi fuggire.

La donna ha subito chiamato il 113. Gli agenti di una volante, dopo essersi fatti dare una descrizione dell’aggressore, hanno iniziato le ricerche individuando poco dopo un 44enne catanzarese, T.G. quale autore del fatto. Gli agenti hanno anche recuperato, in una strada vicina a quella dell’aggressione, la borsa della vittima.

Dopo l’arresto, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato posto ai domiciliari. La donna è dovuta ricorrere alle cure dei medici del 118, chiamati dalla polizia, che le hanno diagnosticato alcuni traumi riportati nella colluttazione e giudicato guaribili in 10 giorni.

Aggredisce dottoressa in ospedale, denunciata. Il precedente di Crotone

Ospedale Melito Porto SalvoAggredita e presa a calci e pugni. Nuova aggressione, in Calabria – come riporta la stampa locale – ai danni di un medico ospedaliero. E’ accaduto a Melito Porto Salvo dove una dottoressa in servizio nel reparto di Medicina dell’ospedale “Tiberio Evoli” è stata aggredita dalla nuora di un paziente che pretendeva per l’anziano, con problemi asmatici, l’immediato trasferimento, cosa che pare non fosse possibile per la mancata disponibilità di posti, in un altro nosocomio a Reggio Calabria o a Locri.

Sul posto, a seguito dell’aggressione, sono intervenuti i carabinieri. Per la donna, una quarantenne del posto, resasi responsabile dell’aggressione è scattata una denuncia per lesioni e violenza privata. La dottoressa è stata soccorsa e medicata dai colleghi del pronto soccorso che le hanno assegnato dieci giorni di prognosi. Indagini sono ancora in corso per fare piena luce su quanto accaduto.

Il precedente di Crotone

Il grave episodio è il secondo nel giro di pochi mesi in Calabria. Davanti all’ospedale di Crotone, un uomo accoltellò una dottoressa, ferendola gravemente, perché la riteneva responsabile della morte di una stretta congiunta. La dottoressa si era salvata per l’intervento tempestivo e decisivo di un marocchino ambulante che si è scagliato addosso all’aggressore bloccandolo e consegnandolo alle forze di Polizia. Per la malcapitata settimane di prognosi, per l’eroe che le ha salvato la vita una medaglia del Capo dello Stato mentre per il mancato killer guai giudiziari per tentato omicidio.

Lavori sulla rete idrica, il 6 marzo Cosenza centro sarà senz’acqua

rete idricaIl Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza comunica che mercoledì 6 marzo, dalle ore 7, sarà sospesa l’erogazione idrica. E’ scritto in una nota di Palazzo dei Bruzi. La sospensione sarà necessaria per consentire una riparazione sulla rete di adduzione del Merone nei pressi di Saliano.

L’interruzione riguarderà il centro città. Per le esigenze dell’Ospedale civile si potrà utilizzare il bypass appositamente collocato sulla distributrice derivata dal serbatoio Merone. La fornitura dell’acqua, conclude la nota del comune, sarà ripristinata al termine dei lavori.

Primarie Pd, in Calabria oltre 70 mila i votanti

primarie pdSono stati oltre 70 mila i votanti in Calabria per le Primarie del Pd. Il dato è stato fornito da fonti del partito. Le operazioni elettorali si sono concluse regolarmente nei seggi allestiti in tutta la regione. Unica eccezione Cassano allo Jonio, dove il seggio è stato chiuso per il forfait dato da due scrutatori.

Palese la soddisfazione negli ambienti del partito calabrese per il notevole afflusso al voto, definito “un importante momento di partecipazione”. Secondo i primi dati, come altrove, pare che Zingaretti abbia abbondantemente superato i suoi due rivali, Martina e Giachetti.

 

Primarie PD, vince il “comunista” Zingaretti. Strada in salita per i dem

Nicola Zingaretti al voto
Nicola Zingaretti al voto (Ansa)

Alla fine ha vinto il “comunista” più convinto alle primarie del Pd. L’uomo della svolta, a sinistra, quella schiacciata in tutte le elezioni e che ha portato a scissioni interne laceranti ed epocali. Nicola Zingaretti trionfa tra gli oltre un milione e mezzo di voti espressi in migliaia di urne in tutta Italia per dare vita al nuovo corso del Partito democratico.

Rispetto ai competitors Giachetti e Martina, vere nullità politiche, del resto, il governatore del Lazio portava come “curriculum” (abbastanza gonfiato), il fatto che sia stato l’unico a resistere all’ondata antisistema degli ultimi anni, facendo addirittura il bis alle elezioni regionali: fu l’unico infatti a riaffermarsi alle ultime regionali nel momento in cui le roccaforti rosse crollavano l’una dietro l’altra. Indebolito Renzi, “ecco che anche un “brufolo” può farsi avanti per rivendicare il suo spazio”…, è stato il ragionamento delle simpatiche facce da pomodoro.

E così, messa in moto la macchina oleata delle primarie ecco affiorare il Partito democratico, quello “fuso a freddo” del 2007 tra i democristiani della Margherita e gli ex comunisti dei Ds, ed elegge con circa il 60% dei suffragi Zingaretti, l’uomo che dovrebbe dare la rotta politica a un partito ridotto al minimo storico dopo la dèbacle di un anno fa quando, Renzi, il dominus di quel momento, è sprofondato sotto il 18 percento.

Un lavoro molto duro, durissimo, per Zingaretti: da un lato cercare l’unità delle anime interne (con la spinosa componente renziana, soprattutto); dall’altro cercare una proposta politica con cui convincere gli italiani che le politiche del governo M5s-Lega – il più amato dal Popolo da tutti i tempi -, siano surclassabili con quelle del neo “lider Maximo”, che poi a meno di colpi di coda ideologici, ricalcano quelle dei governi tecnico-progressisti che hanno affossato e impoverito l’Italia negli ultimi decenni. Si vedrà presto quale sia la piega nuova di Zingaretti.

Dino Granata

Invade corsia, si scontra e stermina famiglia, arrestato marocchino drogato

La scena dell'incidente mortale a Porto Recanati
La scena dell’incidente mortale a Porto Recanati

Una coppia, Gianluca Carotti, 40 anni ed Elisa Del Vicario, 40, è morta, mentre i loro due figli sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale avvenuto la scorsa notte lungo la SS16 nel territorio di Porto Recanati, nel Maceratese, Marche.

Arrestato per omicidio stradale un marocchino di 34 anni con precedenti per droga. Era alla guida di una Audi, che ha invaso la corsia opposta, andando a scontrarsi con la Peugeot della famigliola. In auto con lui c’erano due connazionali, rimasti feriti.

Nell’incidente sono rimasti coinvolti tre automezzi. I vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere le due vittime e i due bambini. La coppia deceduta stava viaggiando su una Peugeot, con i bambini seduti sul sedile posteriore.

Ora i bambini, se si salveranno, saranno orfani e vivranno tutta la loro esistenza senza i loro preziosi genitori per colpa di uno che ha ha alzato il gomito o peggio si è messo alla guida drogato.

Gizzeria, vandali distruggono la statua della Madonna

Distrutta da vandali statua Madonnina a GizzeriaVandali in azione a Gizzeria, centro tirrenico del Catanzarese. Persone non identificate hanno colpito, utilizzando presumibilmente un corpo contundente, la statua della Madonnina collocata sul lungomare, distruggendola e facendola cadere dal piedistallo su cui era stata posizionata.

Sono state avviate indagini per identificare i responsabili del gesto sacrilego. Sdegno e stupore tra i fedeli per un gesto considerato incomprensibile e frutto di stupidità.

Primarie Pd, in Calabria alto afflusso di votanti

Code ai seggi in uno scatto apparso sul profilo fb del dirigente dem Luigi Guglielmelli
Code ai seggi in uno scatto apparso sul profilo fb del dirigente dem Luigi Guglielmelli

Si sono aperti regolarmente i seggi allestiti in Calabria per le Primarie del Partito democratico. In tutta la regione si registra già un consistente afflusso per il voto. In alcuni seggi è necessario fare la fila per votare.

La città in cui è stato allestito il più alto numero di seggi è Reggio Calabria, con 15. A Catanzaro i seggi sono 5 ed a Cosenza 3. Tra i militanti calabresi del Pd c’è particolare attesa per l’esito delle Primarie anche per gli sviluppi che ne potranno conseguire per la situazione del partito nella regione, commissariato dal gennaio scorso dopo che è scaduto il mandato del segretario regionale, Ernesto Magorno. (Ansa)

Morte Coriolano Martirano, Occhiuto: “Scompare un pezzo della città”

Lo storico cosentino Coriolano Martirano con il sindaco Mario Occhiuto in una foto di qualche tempo fa
Lo storico cosentino Coriolano Martirano con il sindaco Mario Occhiuto in una foto di qualche tempo fa

“Con la scomparsa di Coriolano Martirano scompare un pezzo della città di Cosenza, una grande personalità, dall’ineguagliabile spessore umano e culturale, che ha attraversato il secolo scorso vivendo sempre sospinto dalla sete della conoscenza”.

Così il sindaco Mario Occhiuto e il suo vice Jole Santelli esprimono profondo cordoglio per la morte dello storico decano dell’Accademia cosentina.

“Coriolano Martirano apparteneva a quella Cosenza attenta e intelligente, colta, la città di Telesio e della tradizione dell’Accademia cosentina, di cui era una presenza costante e identificativa. Non si può fare a meno di ricordarne le doti di marito e padre esemplare, un cittadino autentico che resterà nel cuore di Cosenza. Quella Cosenza antica in cui è nato e che nel tempo non ha mai abbandonato”.

“Custode della memoria e dell’identità collettiva di una comunità che ha amato profondamente, come ha amato il Centro storico e i luoghi che è riuscito a narrare con sapienza. Di Coriolano Martirano ci mancheranno lo sguardo sul nostro micro-mondo e l’inconfondibile arguzia storico-culturale. Giungano alla moglie Maria Cristina, amica carissima, e ai due figli Ada e Luigi le condoglianze più sentite da parte dell’intera amministrazione comunale e dei cosentini a cui il professore Martirano lascia in eredità testi di valore incommensurabile”.

Sequestrarono e malmenarono commerciante per rapinarlo, arrestati

Carlo Raso e Anouar Azzazi
Da sinistra Carlo Raso e Anouar Azzazi

I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, a Reggio Calabria e Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura nei confronti di Carlo Raso, reggino, classe 1972, e Anouar Azzazi, marocchino, classe 1984, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di rapina, sequestro di persona, lesioni personali, porto e detenzione di arma clandestina, ricettazione e furto.

L’odierno provvedimento giunge all’esito di intensa attività investigativa sviluppata dalla Compagnia di Melito Porto Salvo e coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, scaturita dopo l’arresto in flagranza di reato, eseguito a Melito Porto Salvo il 28 agosto 2017, di un minorenne ucraino, accusato, in concorso con gli odierni arrestati, del sequestro di persona di un commerciante locale, eseguito a mano armata per sottrargli un’ingente somma di denaro, corrispondente all’incasso di alcuni giorni maturato da un suo esercizio commerciale.

Le indagini hanno permesso di far luce sulla dinamica dei fatti successi la mattina del 28 agosto 2017. I malviventi, lungo la statale 106, all’altezza del bivio per Marina di San Lorenzo, utilizzando un’autovettura appena rubata, bloccarono, costringendolo contro il guardrail, il veicolo condotto dall’imprenditore e, sotto la minaccia di un fucile a canne mozze, gli intimarono di consegnare il denaro.

La vittima non poté far altro che consegnare i pochi soldi contenuti nel portafoglio non avendo con sé, come erroneamente presupposto dai malviventi, l’incasso dell’esercizio commerciale. Non convinti dalla versione fornita dall’imprenditore, controllarono a fondo il veicolo e, non rinvenendo il denaro, decisero di portare la vittima in una zona isolata di Melito Porto Salvo, per malmenarlo e minacciarlo ulteriormente sino ad indurlo a riferire dove custodiva il denaro.

I malviventi, a tal punto, scelsero di mandare il complice minorenne unitamente all’imprenditore nel luogo indicato. Una pattuglia in abiti civili, parte di un più ampio dispositivo di ricerca immediatamente messo in atto dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, permise di intercettare l’autovettura dell’imprenditore e di arrestare il minorenne che, poco prima di essere controllato, aveva cercato maldestramente di occultare indosso alla vittima la somma di denaro appena sottrattagli.

Fra gli elementi raccolti, l’intercettazione dei dialoghi fra gli indagati, l’esame dei filmati registrati dagli impianti di sorveglianza presenti nelle vicinanze dei luoghi teatro dell’evento, insieme alle prove scientifiche derivanti dall’esaltazione delle impronte digitali dei malviventi sull’autovettura usata per commettere il delitto, hanno permesso di delineare un grave e concordante quadro indiziario a carico degli odierni arrestati, interamente recepito nel provvedimento restrittivo appena eseguito.

Il marocchino Anouar Azzazi è stato raggiunto dal provvedimento presso il carcere di Cosenza, dove è attualmente ristretto per altri motivi, mentre al termine degli adempimenti di rito Carlo Raso, agli arresti domiciliari anche lui per altra causa, è stato tradotto presso il carcere reggino di Arghillà.

La Malaysia cerca aereo caduto 5 anni fa con 239 persone a bordo

Malaysia Missing Plane
Ansa/Ap

Il ministro dei trasporti della Malaysia ha affermato che il governo è pronto a vagliare nuove proposte da parte dell’azienda Usa Ocean Infinity o altre per la riapertura delle ricerche del volo Malaysia Airlines MH370 partito da Kuala Lumpur ed era diretto a Pechino misteriosamente scomparso con 239 persone a bordo l’8 marzo 2014. L’annuncio nel giorno delle commemorazioni per il quinto anniversario.

Il ritrovamento di detriti approdati sulle sponde orientali dell’Oceano Indiano aveva aiutato a circoscrivere la zona su cui la Ocean Infinity aveva concentrato le sue ricerche, non furono però trovate prove consistenti. La missione dell’azienda Usa era cominciata un anno dopo che le ricerche ufficiali condotte da Malaysia, Australia e Cina non avevano portato a nulla.

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