15 Ottobre 2024

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Il Riesame libera la mamma e il papà di Matteo Renzi

Laura Bovoli e Tiziano Renzi, genitori dell'ex premier Matteo
Laura Bovoli e Tiziano Renzi, genitori dell’ex premier Matteo

Il tribunale del riesame di Firenze, accogliendo la richiesta della difesa, ha revocato la misura degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, disposta il 18 febbraio scorso dal gip nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta e fatturazioni per operazioni inesistenti.

Nei confronti dei coniugi Renzi il tribunale ha disposto la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale per 8 mesi.

Omicidio nella notte a Crotone, ucciso un 54enne

Coppia uccisa a Mazara del Vallo, suicida tunisino. Sarebbe l'assassinoUn uomo Stefano D’Arca, di 54 anni, con precedenti per piccoli furti e droga, è stato ucciso a colpi di pistola nella notte a Crotone. L’omicidio è avvenuto nella zona dei portici di piazza Pitagora, nel centro della città.

La vittima era davanti ad un locale pubblico quando è stata raggiunta da almeno sette colpi. D’Arca è morto sul colpo. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato che ha avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto. Il delitto, secondo quanto emerso, sarebbe avvenuto intorno alla mezzanotte.

Sequestrato un panificio ad uomo contiguo al clan Chirico

carabinieri ReggioI Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro, finalizzato alla confisca, dei beni di Filippo Giordano, 48enne di Reggio Calabria, frazione di Rosalì, con precedenti, ritenuto contiguo alla cosca “Chirico” di Gallico.

Il provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria discende dalla misura cautelare personale adottata nei confronti di Giordano il 10 novembre 2017, quando è stato arrestato nell’ambito dell’indagine che ha permesso di scoprire i mandanti e gli esecutori dell’omicidio di Giuseppe Canale, avvenuto a Gallico il 12 agosto 2011.

Le risultanze prodotte dal Nucleo investigativo reggino, sulle quali il provvedimento si fonda, hanno permesso di accertare illecite accumulazioni patrimoniali per un valore di circa 650 mila euro. Nella circostanza sono stati sottoposti a sequestro un’impresa di produzione di pane e svariati rapporti bancari e polizze assicurative.

Omicidio Barbieri, indagate l’ex fidanzata di Antonio e la madre

Antonio Barbieri
La vittima Antonio Barbieri

Prenderanno il via il prossimo giovedì 14 marzo le operazioni peritali sui telefoni di Antonio Barbieri, il ventisettenne ucciso a gennaio, e della ex fidanzata, M.D.S, 20 anni, indagata. Per l’omicidio erano stati arrestati il 27enne Cristian Filadoro e il 33enne Vincenzo Fornataro.

Nella giornata di ieri, alla presenza dell’avv. Francesco Nicoletti e, tra gli altri, del legale di Fornataro, il Sostituto procuratore di Castrovillari Giovanni Tedeschi, titolare del fascicolo, ha conferito incarico al proprio consulente ing. Fausto Colosimo per gli accertamenti tecnici irripetibili sui telefoni cellulari e l’estrapolazione di tutti i dati utili ai fini dell’indagine.

L’inchiesta, nata dall’uccisione del giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio scorso all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano e deceduto poi presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, vede indagati: il 27enne Cristian Filadoro e il 33enne Vincenzo Fornataro con l’accusa di omicidio in concorso; l’ex fidanzata di Antonio Barbieri, la ventenne M.D.S, e la madre di quest’ultima, la 47enne A.Z., per favoreggiamento personale.

Come disposto dal Pubblico Ministero, il CTU dovrà effettuare accertamenti tecnici sul cellulare in uso alla ventenne e su quello appartenuto ad Antonio Barbieri per estrapolare tutti i dati in essi contenuti, ivi inclusi quelli cancellati e recuperabili.

Nello specifico, dovranno essere estrapolati tutti i contatti sms e/o conversazioni effettuati dai due apparecchi telefonici sui canali di messaggistica con le utenze telefoniche in uso ai quattro indagati e alla vittima, con particolare riferimento ai giorni immediatamente precedenti e successivi al 12 gennaio 2019.

Le operazioni peritali avranno inizio il prossimo 14 marzo 2019 alle ore 10,30 e l’esito sarà depositato entro 60 giorni.

I fatti nel tardo pomeriggio del 12 gennaio quando Antonio Barbieri era andato nella panetteria dove lavorava l’ex fidanzata. Un incontro per un chiarimento passionale ma lei, M.D.S, ha subito informato il Filadoro, che forse frequentava. Il killer reoconfesso è giunto sul posto insieme a Fornataro, e ha freddato Barbieri in auto con due colpi di pistola alla testa. Il povero Antonio è morto due giorni dopo all’ospedale di Cosenza.

Si schianta ubriaco contro un muro, muore un ragazzo. Arrestato conducente

Incidente San Donato di NineaUn ragazzo di 16 anni, Francesco Pio Talarico, è morto la scorsa notte in un incidente stradale a San Donato di Ninea, nel cosentino, mentre viaggiava a bordo di un’auto insieme ad altri quattro giovani.

Il conducente della vettura, Francesco Fata, di 25 anni, risultato ubriaco, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di omicidio stradale. L’incidente é avvenuto lungo la strada provinciale 132, in località “Arcomano” di San Donato di Ninea. L’auto condotta da Fata e sulla quale viaggiava la vittima era un fuoristrada.

Il venticinquenne ha perso il controllo del mezzo, che é andato a finire a velocità sostenuta contro un muro. Francesco Pio Talarico é morto sul colpo, mentre gli altri quattro giovani che viaggiavano sul fuoristrada, compreso il conducente, sono rimasti feriti. Uno, in condizioni più gravi, é stato portato nell’ospedale Annunziata di Cosenza. Fata è risultato positivo al test alcoolemico. Rischia fino a 18 anni di carcere.

Rasa al suolo la baraccopoli, mille migranti in nuova tendopoli

Nuova tendopoliCompletati i lavori di demolizione della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Lo fa sapere il Viminale, ricordando che al 5 marzo, la presenza stimata degli immigrati era di 1.592 persone. Di queste, 200 sono state trasferite negli ex Sprar e Cas, circa 460 si sono spostate volontariamente e 932 restano nella (nuova) tendopoli.

La tendopoli, sottolinea il ministero, è attrezzata, con presenza di servizi igienici e presidi sanitari, ed è vigilata. Rappresenta una “alternativa civile e sicura per gli stranieri con contratto e che non vogliono allontanarsi”.

Soddisfatto il ministro Matteo Salvini: “è stata finalmente cancellata – ha detto una delle più vergognose baraccopoli d’Italia dove proliferavano degrado, illegalità e sfruttamento. Dopo anni di chiacchiere, ora sono arrivati i fatti”.

Reddito di cittadinanza: bando per i navigator, attesi 60.000 candidati

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Archivio

Sono circa 60.000 i candidati attesi alla selezione per i navigator, le persone che dovranno guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza nell’inserimento al lavoro. Lo si legge nel bando per l’organizzazione della selezione che parla di “Servizio relativo alla prova scritta per 60.000 candidati”.

La prova consiste nella somministrazione di un test a risposta multipla composto da massimo 100 quesiti su 10 materie: tra queste la cultura generale, la logica, l’informatica, il diritto del lavoro e le regole del diritto di cittadinanza.

“Oggi nel corso della Conferenza unificata chiederemo il rinvio del parere sul reddito di cittadinanza. Di Maio ci deve dire cosa vuole fare, se vuole che le Regioni esprimano un parere”, ha fatto sapere il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti.

“Ci aspettiamo che il governo ci faccia sapere nelle prossime ore quali sono le sue determinazioni e di arrivare a un’intesa. Ma al momento non sappiamo su cosa esprimerci perché non abbiamo il testo”, ha concluso Toti.

Quasi smantellatata la baraccopoli di San Ferdinando

sgombero tendopoliSono ripresi stamani e stanno proseguendo velocemente i lavori di abbattimento della baraccopoli di San Ferdinando. Nella struttura, ormai non vi è più nessuno.

I circa 200 migranti che, comunque, hanno trascorso la notte scorsa nelle vecchie capanne, stamani non ci sono più. Una parte è stata ospitata nella tendopoli gestita dal Comune che dista poche centinaia di metri, ed una cinquantina sono stati trasferiti in Cas della regione.

Anche stamani la zona è presidiata dalle forze dell’ordine – anche se in misura inferiore rispetto a ieri – ma la situazione è comunque tranquilla. I lavori di smantellamento della baraccopoli andranno avanti tutto il giorno e, presumibilmente, si concluderanno in serata.

Favorisce la prostituzione, arrestato 60enne

prostituzione Un 60enne è stato arrestato dai carabinieri di Siderno, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura di Locri, per sfruttamento della prostituzione. L’indagine è una prosecuzione dell’operazione “Stazione a Luci Rosse” che, il 14 dicembre 2016, tra di Siderno, Locri e Bovalino, portò all’arresto di 4 persone poi condannate nel 2018. In quell’occasione i carabinieri avevano scoperto contatti telefonici “sospetti” tra gli arrestati e il 60enne, che, da allora, è stato sottoposto a costante vigilanza e osservazione.

Le ulteriori indagini hanno consentito agli investigatori di accertare che l’arrestato era solito orbitare nei pressi della stazione di Siderno e nelle vicinanze dove venivano consumati rapporti sessuali con prostitute. Grazie a pedinamenti e appostamenti, i militari hanno documentato come le donne, quasi tutte dell’Est Europa, giunte alla stazione, venissero aiutate dall’uomo che si adoperava per metterle in contatto con potenziali clienti.

In “nero” per raccogliere la Cipolla di Tropea. Maxisanzione per imprenditore

controlli finanza campi cipolla

Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Tropea, sotto la direzione del Comando Provinciale di Vibo Valentia, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto al lavoro sommerso, hanno eseguito un intervento nel Comune di Briatico (Vibo Valentia), presso un campo di raccolta della “Cipolla Rossa di Tropea” coltivato da un’azienda agricola della zona.

L’intervento ha permesso di riscontrare la presenza di 12 lavoratori di nazionalità bulgara “in nero”, ovvero impiegati nella coltivazione in assenza di un regolare contratto di lavoro e pertanto senza adeguate garanzie, anche sotto il profilo della tutela della salute e della sicurezza.

Nei confronti dell’imprenditore verrà comminata la cosiddetta “Maxisanzione”, ovvero il pagamento di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 36.000 euro in aggiunta alle altre violazioni tributarie accertate.

Incidente sul Lungomare di Sellia Marina, 5 feriti

È di cinque feriti il bilancio dell’incidente avvenuto, per cause sconosciute, questa notte in prossimità del Lungomare nel comune di Sellia Marina, Catanzaro.

Coinvolte due autovetture: una Fiat Multipla ed una Ford Fiesta. In totale cinque passeggeri a bordo delle due vetture di cui tre, trasportati presso struttura ospedaliera per ulteriori controlli mentre i rimanenti due ricevano cure sul posto dal personale sanitario del suem 118.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina che hanno provveduto alla messa in sicurezza delle vetture in attesa del soccorso stradale.
Sul posto i carabinieri della locale stazione per gli accertamenti di competenza.

‘Ndrangheta, catturati due pericolosi latitanti a Madrid

Rosario Grasso E Giuseppe Di MarteSono stati catturati a Madrid, in Spagna, dai carabinieri di Reggio Calabria e dalla Polizia Nazionale spagnola i latitanti di ‘ndrangheta Rosario Grasso, di 37 anni e Giuseppe Di Marte, (31), ritenuti entrambi elementi di spicco della cosca di ndrangheta “Cacciola-Grasso” di Rosarno.

L’operazione è giunta ad esito di un’ininterrotta attività info-investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica reggina, avviata all’indomani dell’operazione di polizia denominata “Ares”, che il 9 luglio 2018 ha permesso arrestare, in più fasi, complessivamente 45 indagati in esecuzione di fermo di indiziato di delitto emesso dalla DDA e conseguente ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice di Reggio Calabria.

Grasso e Di Marte, entrambi sfuggiti alla cattura il 9 luglio e destinatari di mandato di arresto europeo emesso a seguito dell’operazione “Ares”, sono stati localizzati in un appartamento nel quartiere madrileno di Pozuelo de Alarcon. Al momento dell’irruzione, i due erano in possesso di documenti contraffatti e non erano armati.

L’operazione “Ares”, condotta dal Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro tra il 2017 ed il 2018 sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci e del pm Adriana Sciglio, aveva permesso di individuare per la prima volta due articolazioni territoriali della ‘ndrangheta, quella dei “Cacciola- Grasso” e dei “Cacciola”, contrapposte tra loro, radicate nella Piana di Gioia Tauro e riconducibili alla società di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria.

In particolare, le indagini hanno attribuito a Grasso Rosario un ruolo di assoluto vertice della cosca “Cacciola-Grasso”, comprovando altresì il suo particolare attivismo nell’importazione di sostanze stupefacenti in Europa, grazie ai contatti diretti con gli esponenti dei cartelli colombiani e venezuelani. Proprio per il ruolo di rilievo assunto al vertice della cosca, Rosario Grasso era stato inserito nell’elenco dei “Latitanti pericolosi” del Ministero dell’Interno.

L’indagine “Ares” ha altresì permesso di accertare il ruolo rivestito da Giuseppe Di Marte, narcotrafficante di fiducia del Grasso, a completa disposizione delle esigenze della cosca, in qualità di “promotore, organizzatore e co-finanziatore dell’organizzazione diretta dal Grasso e finalizzata all’importazioni di impressionanti partite di cocaina dalla Colombia”.

Le indagini si sono avvalse, per i profili di collaborazione internazionale, dell’apporto fornito dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga-DCSA e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia-SCIP. All’esito degli adempimentidi rito, gli arrestati rimarranno ristretti in Spagna in attesa del completamento delle procedure di estradizione.

Scippava spesso le vecchiette, finalmente in cella bandito seriale

Spacciavano in una casa di Rossano Scalo, arrestati due pusherEra diventato il terrore di un intero comprensorio con la sua attitudine a rapinare e scippare vecchiette. Negli ultimi mesi si era reso responsabile di diversi furti nella zona coriglianese. Nemmeno nelle ricorrenze più sacre si risparmiava. Sempre attivo. Sempre in agguato contro i più deboli. L’ultimo colpo gli è andato però male, perché è stato beccato dalla Polizia e spedito dritto in carcere.

Protagonista un balordo ventiduenne, gravato da numerosi precedenti, di cui sono state fornite solo le iniziali R.G., prima di andare dietro le sbarre, con l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria per altri svariati reati graziati dai giudice che gli hanno concesso benefici da bandito seriale a piede libero.

Il fatto nello specifico è che gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Corigliano Rossano, durante il normale servizio di controllo del territorio, transitando su viale Sant’Angelo notava delle persone che si agitavano nei pressi della Chiesa del Sacro Cuore in quel Viale perché era appena stato consumato, ai danni di una signora presente all’interno della stessa parrocchia, il furto di una borsa, con all’interno soldi documenti ed oggetti vari, nel mentre la signora unitamente al parroco e ad altre persone effettuava dei lavori di preparazione alla celebrazione delle Sante Ceneri.

I poliziotti, prese le prime descrizioni del balordo, si sono subito posti alla sua ricerca riuscendo ad individuarlo a poche centinaia di metri con ancora la borsa della signora in mano.

Il soggetto, in seguito identificato per R. G., alla vista della Volante della Polizia di Stato come un codardo è scappato cercando di disfarsi della borsa rubata, ma gli operatori di Polizia lo hanno inseguito e bloccato dopo pochi metri.

Il fermato è stato accompagnato presso questi Uffici e, dopo le formalità di rito, visti gli elementi di responsabilità raccolti e i numerosi precedenti specifici, è stato ammanettato con l’accusa di  furto aggravato e tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari per come disposto dal pm di turno presso la Procura di Castrovillari. Nella speranza ci resti per un bel pezzo.

Legittima difesa, via libera della Camera. Ora testo passa al Senato

Cartellone voto legittima difesa
Il voto sulla Legittima difesa (Ansa)

La Camera ha approvato il disegno di legge sulla legittima difesa. Il provvedimento è passato con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti. Al voto sono scoppiati gli applausi dei deputati di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Dal 26 marzo il provvedimento passerà al vaglio del Senato per la terza lettura.

Venticinque deputati di M5s non hanno votato la proposta di legge. E’ quanto risulta dai tabulati del voto. I cronisti hanno potuto osservare che un gruppo di deputati pentastellati è rimasto in Transatlantico entrando in aula solo dopo la proclamazione del voto.

“Che nessuno si metta in testa che con questa legge ci sarà il Far West. Ci sarà sempre un’indagine e spetterà sempre al giudice valutare la legittimità della difesa. Una cosa è certa – ha affermato all’Ansa il capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva -: è compito delle forze dell’ordine tutelare i cittadini e la loro sicurezza. Con questa legge di sicuro i processi sulla legittima difesa saranno più veloci”.

Sgombero e demolizione della baraccopoli di San Ferdinando

sgombero tendopoli  Si stanno svolgendo nella massima tranquillità e senza problemi per l’ordine pubblico le operazioni di sgombero della baraccopoli di San Ferdinando che sarà abbattuta subito dopo. Tutta la zona è cinturata da un contingente delle forze dell’ordine ma non ci sono segnali di tensione.

I migranti che ancora vivevano nella baraccopoli stanno lasciando la struttura con le loro cose, dirette ai pullman – ve ne sono 18 – per essere trasferiti nei centri Cas e Sprar della Calabria.

“Come promesso, dopo anni di chiacchiere degli altri, noi passiamo dalle parole ai fatti”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando lo sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria.

Taglio abusivo di centinaia di alberi, denunciati

Taglia e trafuga legna da Parco delle Serre, arrestatoTre persone sono state denunciate in stato di libertà dai carabinieri forestali di Scalea (Cosenza) per taglio abusivo aggravato, realizzazione di pista abusiva e furto in area demaniale e privata. I militari, durante un controllo in località Sant’Anario di Grisolia, hanno accertato che i lavori di taglio non erano stati eseguiti correttamente.

In particolare, le tre persone che hanno effettuato il taglio avevano sconfinato in altre proprietà private e lungo una zona a margine del fiume Abatemarco, area di proprietà demaniale e vincolata.

Sono state tagliate abusivamente 301 piante di specie di Ontano, Cerro, Orniello e Leccio. Inoltre è stata aperta abusivamente una pista per l’esbosco del materiale legnoso di 400 metri. L’area è stata posta sotto sequestro e sono stati elevati 24.600 euro di sanzione amministrativa.

Incendio a Villaggio Palumbo, distrutti diversi negozi

Incendio distrugge cinque negozi nel crotonese, indagini dei carabinieriUn incendio, la cui origine non è stata ancora accertata, si è sviluppato nella notte in uno stabile di circa duemila metri quadrati, che ospita una serie di negozi nella località turistica silana di Villaggio Palumbo, nel territorio di Cotronei.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Crotone, Petilia Policastro e San Giovanni in Fiore, che hanno trovato l’incendio in stato avanzato. Il loro intervento ha evitato che il rogo si propagasse ulteriormente. Cinque negozi, però, sono andati ugualmente distrutti. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per bonificare l’intera zona interessata dall’incendio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Petilia Policastro e di Cotronei che hanno avviato le indagini per risalire all’origine del rogo.

Reddito di cittadinanza, in Calabria poca ressa ma tanto interesse

coda ufficio postaleNessuna ressa o file in Calabria, ma tanto interesse e richieste di informazioni ai Caf per la giornata di esordio del reddito di cittadinanza. Giovani inoccupati, donne, pensionati perfino qualche famiglia: si sono presentati alla spicciolata davanti allo sportello del Caf Cisl Magna Graecia di Catanzaro. “C’è interesse – dice un’operatrice – ma molti chiedono solo ulteriori chiarimenti sui requisiti. Del resto c’è tempo fino a fine marzo per presentare la domanda”.

“In questi giorni – spiega Francesco Mingrone, segretario generale Cisl Magna Graecia che comprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia – consultando le nostre banche dati su base Isee, abbiamo conteggiato circa duemila nuclei familiari potenzialmente interessati al reddito di cittadinanza, 1.200 a Vibo e 600 a Catanzaro. Dati analoghi, più o meno, per Cgil e Uil”. Tutt’altra atmosfera nelle Poste centrali del capoluogo. Deserti gli sportelli e scarso lavoro per le due impiegate in servizio. (Ansa)

Crotone, un malore mentre guida e muore

incidente mortale crotoneUna persona è morta stamane in un incidente stradale autonomo avvenuto prima delle 8 in via delle Conchiglie, a Crotone. La vittima, di cui non si conoscono al momento le generalità, ha improvvisamente perso il controllo dell’auto che ha finito la sua corsa fuori strada. Sul posto sono intervenuti i sanitari, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco del Comando provinciale che hanno messo in sicurezza la zona interessata. Dai primi accertamenti pare che l’uomo è deceduto per un malore.

Pistola e munizioni nell’armadietto, arrestato 46enne

armi munizioni pelleCon l’accusa di detenzione abusiva di armi e munizioni, i Carabinieri della Stazione di Antonimina (Reggio Calabria), assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Antonio Pasqualino Pelle, 46enne del posto, autista, con precedenti di polizia.

Nel corso di una perquisizione all’interno di un casolare in uso a Pelle, sito in contrada San Nicola di Antonimina, i militari dell’Arma hanno rivenuto in un armadietto di legno, un revolver calibro 32 privo di matricola nonché numerose cartucce dello stesso calibro ed una maschera antigas.

Il materiale rinvenuto, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro mentre l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari. Dopo la convalida dell’arresto, Antonio Pasqualino Pelle è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, cosi come disposto dall’autorità giudiziaria.

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