14 Ottobre 2024

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Morte passeggero in incidente a Strongoli, indagato per omicidio il conducente

Morte passeggero in incidente a Strongoli, indagato per omicidio il conducenteI carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cirò Marina (Crotone) hanno denunciato in stato di libertà un 47enne, P.B., ritenuto responsabile di omicidio colposo stradale.

L’uomo, lo scorso 16 marzo 2019, a Strongoli (Crotone), mentre conduceva un veicolo, è rimasto coinvolto in un incidente stradale autonomo, a seguito del quale il passeggero, Vincenzo Mangione, di 58anni, è rimasto gravemente ferito e ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale civile Annunziata di Cosenza, dove pochi giorni dopo è deceduto.

Duplice omicidio a Durazzano, fermato il presunto killer

Duplice omicidio a Durazzano, fermato il presunto killerE’ stato rintracciato e fermato l’uomo ritenuto l’autore del duplice omicidio a Durazzano, centro del Beneventano, dove domenica pomeriggio sono stati uccisi Mario Morgillo, di 68 anni, residente a Durazzano, e il genero di quest’ultimo, Andrea Romano (49) di Arienzo (Caserta) freddati con alcuni colpi di fucile.

Si tratta di Francesco D’Angelo, di 52 anni. Secondo gli inquirenti sarebbe lui il presunto assassino. D’Angelo, dopo essere stato catturato dai carabinieri nel cortile di casa, a pochi metri dal luogo del delitto, è stato trattenuto per tutta la notte nella caserma della compagnia dei carabinieri di Montesarchio.

Avvalendosi della facoltà di non rispondere, D’Angelo è stato comunque sottoposto a fermo di indiziato di delitto per gravi elementi di prova a suo carico con l’accusa di duplice omicidio volontario e detenzione abusiva di armi. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Benevento, retta da Aldo Policastro, che coordina le indagini.

Al momento non è chiaro il movente che avrebbe spinto l’uomo a uccidere i due uomini. Da quanto riportano alcuni media potrebbero esserci stati vecchi dissidi tra presunto killer con una delle due vittime.

Controlli su locali di scommesse, sequestrate slot-machine taroccate

Controlli su locali di scommesse, sequestrate slot-machine taroccateNuova tornata di controlli da parte delle Fiamme Gialle di Scalea a tutela del Monopolio statale del gioco e delle scommesse. Quattro esercizi pubblici controllati, tredici slot-machine sequestrate e 140.000 euro di sanzioni. E’ questo il bilancio dell’ultima operazione della Guardia di Finanza dell’alto Tirreno cosentino.

Di ogni genere le violazioni in cui si sono imbattuti i militari, ma il caso più eclatante ha riguardato un bar all’interno del quale è stato rinvenuto un apparecchio manipolato con il sistema della “doppia-scheda”; in pratica, – spiegano i finanzieri -, attraverso un telecomando il gestore del bar poteva riprodurre un gioco diverso da quello per cui era autorizzato, le cui puntate non venivano tracciate dalla rete dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Sono stati sequestrati anche due “totem”, apparecchi che consentono di giocare online su piattaforme prive di titolo concessorio. Altre slot machine sono risultate illegali in quanto non collegate alla rete telematica e prive di “nulla osta” da parte degli uffici Aams.

Il rispetto della normativa di settore ed il collegamento al sistema di controllo dell’Agenzia, oltre a rispondere ad esigenze di pubblica sicurezza e a garantire il pagamento delle imposte dovute in relazione al volume delle giocate, è posto anche a tutela dei consumatori dal momento che consente di monitorare il rispetto della percentuale minima destinata alle vincite (il cosiddetto pay-out).

I titolari degli esercizi segnalati, oltre alle sanzioni, rischiano anche la sospensione della licenza fino ad un mese.

Macabro nel Catanzarese, trovato cadavere con la testa mozzata

cadavere scientifica carabinieriIl cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione e decapitato è stato rinvenuto domenica in un zona impervia di località Grecìa, nel comune di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. A fare la macabra scoperta un escursionista che ha subito allertato i carabinieri.

Sul posto sono giunti i militari della scientifica per i rilievi del caso. Secondo i primi esami e allo stato conservativo del corpo, la persona, ancora da identificare, sarebbe deceduta da qualche settimana, forse un mese o due. Sul posto anche il magistrato di turno della Procura di Catanzaro.

Non si esclude che la testa mozzata sia da ricondurre al troppo tempo trascorso dal decesso e in condizioni “estreme”, dovute anche alla presenza di animali. Il cadavere è stato trovato tra i rovi, con la testa a qualche metro dal corpo.

Per saperne di più c’è da attendere l’autopsia che svelerà le cause della morte. Gli inquirenti stanno spulciano anche nell’elenco di persone scomparse e denunciate. Nessuna ipotesi è esclusa.

Omicidio a Nuoro, uccide l’ex compagna e ferisce il convivente. Ricercato

Via Napoli Nuoro
Via Napoli a Nuoro (street view)

Una donna cinquantenne, Romina Meloni, è stata uccisa domenica pomeriggio in un appartamento a Nuoro. Secondo le prime informazioni, l’autore del delitto sarebbe l’ex convivente della vittima, coetaneo della vittima, ora ricercato dalle forze dell’ordine.

L’omicidio è avvenuto in una casa di via Napoli dove la donna viveva con il nuovo compagno, che da quanto trapela sarebbe rimasto ferito ed è ora ricoverato gravemente in ospedale. Secondo le prime notizie il presunto killer si sarebbe presentato nell’appartamento e ha freddato la donna da distanza ravvicinata al culmine di una discussione.

A nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari del 118. Quando i medici sono giunti sul posto la donna era già morta. Indagini serrate dei carabinieri per rintracciare l’assassino. Oscuro il movente, ma non si esclude che la causa scatenante del delitto sia da ricondurre al fatto che l’uomo non accettava la fine della relazione, in particolare che lei frequentasse un altro uomo.

Duplice omicidio nel Beneventano, uccisi suocero e genero. Caccia al killer

carabinieri scientifica campagnaDue persone sono state uccise in un agguato domenica pomeriggio a Durazzano (Benevento). Le due vittime sono Andrea Romano (49 anni) di Arienzo (Caserta), e Mario Morgillo (68 anni), di Durazzano (Benevento). Il duplice omicidio, avvenuto in piazza Galilei con alcuni colpi d’arma da fuoco, secondo le prime notizie non avrebbe una matrice camorristica.

Secondo quanto appreso dall’Ansa, le vittime sarebbero suocero e genero uccisi da una terza persona, ora ricercata dai carabinieri. Alla base del duplice delitto pare ci siano dei vecchi dissapori tra il killer e una delle due vittime.

Contrariamente a quanto ricostruito in un primo momento, non si è trattato di un duplice omicidio scoppiato nel corso di una lite tra i due. Sul posto sono al lavoro i carabinieri che stanno effettuando le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, guidata da Aldo Policastro.

Tentò di uccidere la moglie a martellate, rimesso in libertà

tribunale di CastrovillariIl Tribunale di Castrovillari in composizione collegiale, su istanza dell’Avvocato Francesco Nicoletti, ha rimesso in libertà il 55enne rossanese T.S., tratto in arresto il 1 ottobre 2018 e sottoposto a misura cautelare con l’accusa di tentato omicidio aggravato ai danni della moglie.

LE ACCUSE Secondo la prospettazione accusatoria, l’uomo avrebbe colpito la moglie al capo con un martello per chiodi procurandole una ferita lacero contusa al cuoio capelluto, compiendo atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionarle la morte e non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà. All’imputato si contestano anche le aggravanti di aver commesso il fatto contro il coniuge e di aver agito per futili motivi sulla scorta di alcune dichiarazioni rese dallo stesso al momento dell’arresto effettuato dai carabinieri. Proprio i militari intervenuti sul posto, nel corso della perquisizione all’interno della camera da letto dei coniugi, avevano riscontrato la presenza di macchie, verosimilmente di sangue, e di un martello occultato individuato quale arma utilizzata per l’aggressione.

Nell’immediatezza la vittima veniva trasportata presso il Servizio di Pronto Soccorso del Centro Spoke di Corigliano Rossano – U.O.C. di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza – dove veniva visitata e refertata per trauma per riferita aggressione.

A supportare il quadro accusatorio anche le dichiarazioni di una vicina di casa, che nell’immediato sentì la donna urlare “Mi ha ammazzato, mi ha ammazzato” e intervenne per tamponare la ferita in attesa dei soccorsi, la quale riferì che almeno due o tre volte a settimana sentiva i due coniugi litigare pur non essendo in grado di indicarne i motivi.

LE MISURE Sottoposto inizialmente alla custodia cautelare in carcere, il Gip aveva poi disposto il regime dei domiciliari. Ora, in accoglimento dell’istanza della difesa, residua all’imputato un divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla parte offesa.

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Prende a martellate la moglie dopo lite, arrestato per tentato omicidio

Serie B, Carpi-Crotone: 1-2. Ci pensa Simy a dare ossigeno agli squali

Carpi-Crotone
Simy nel suo secondo centro in Carpi-Crotone

Il Crotone espugna il Cabassi di Carpi in uno scontro delicato per la classifica, ottiene la seconda vittoria consecutiva in trasferta e il quinto risultato utile di fila in campionato.

Primo tempo completamente di marca rossoblù con gli uomini di Stroppa che creano gioco e passano al 19’ con Simy che va in doppia cifra (10 centri in campionato) con una perfetta esecuzione dal dischetto, rigore decretato per netto fallo di mani di Buongiorno su cross di Sampirisi.

Ottenuto il vantaggio gli squali hanno subito la chance per raddoppiare con Zanellato su invito dalla sinistra di Firenze, ma la sua spaccata termina di poco fuori. Il Carpi si fa vedere solo al 32’ dalle parti di Cordaz con un colpo di testa di Mustacchio che finisce fuori.

Altre due opportunità per raddoppiare per i rossoblù: al 34′ sugli sviluppi di un corner dalla destra è Buongiorno a salvare sulla linea, a 2′ dal termine della prima frazione è invece Benali ad andare vicinissimo alla marcatura e questa volta occorre un grande intervento di Piscitelli per negare la gioia della rete al numero 10 di Stroppa.

Avvio di secondo tempo scoppiettante con il Crotone che nel giro di pochi minuti si rende pericolosissimo per ben due volte, ancora con Benali: al 46’ il suo tiro è respinto con le mani ma l’arbitro non ravvisa gli estremi per il rigore, al 52’ supera anche Piscitelli ma il tiro termina sulla base del palo esterno.

Il Carpi prova a reagire ma è sempre la squadra di Stroppa a creare insidie e potrebbe chiudere la gara già al 57’ con l’ex Machach la cui conclusione è respinta con i piedi da Piscitelli. Al 63’ serve un super Cordaz sul gran destro di Concas, solo un minuto dopo invece arriva il raddoppio dei pitagorici ancora con Simy, bravo a sfruttare un bell’assist di Zanellato e a superare in uscita Piscitelli depositando la palla in fondo al sacco per la gioia dei numerosi tifosi rossoblù presenti.

Al 68’ però i padroni di casa dimezzano subito lo svantaggio con Poli che sugli sviluppi di un corner dalla sinistra si ritrova a dover solo spingere la palla in porta ravvivando il finale di partita. I padroni di casa restano in dieci all’84’ per l’espulsione di Concas e subito dopo il Crotone va vicinissimo al gol della tranquillità con un bel colpo di testa di Simy e, sopratutto, con una doppia occasione di Pettinari fermato prima dal portiere e poi dalla traversa.

Ma le emozioni sembrano non voler finire mai: prima è capitan Cordaz a difendere ancora il risultato con un grande intervento su Mustacchio e infine è Simy ad avere il clamoroso matchball in contropiede, ma la difesa dei padroni di casa si salva in qualche modo. Finisce così 1-2 con gli squali che mettono in cascina tre punti preziosissimi.

CARPI-CROTONE 1-2 – IL TABELLINO

CARPI: Piscitelli; Rolando, Sabbione, Poli, Buongiorno (51’ Arrighini); Concas, Coulibaly, Di Noia (67’ Vitale), Piscitella (67’ Crociata); Vano, Mustacchio. A disp.: Serraiocco (GK), Sambo (GK), Suagher, Marcjanik, Pezzi, Marsura, Romairone, Jelenic, Saric. All. Castori

CROTONE: Cordaz; Curado, Vaisanen, Golemic; Sampirisi, Benali, Barberis, Zanellato (74’ Molina), Firenze (65’ Valietti); Machach (61’ Pettinari), Simy. A disp: Festa (GK), Latella (GK), Cuomo, Tripaldelli, Tripicchio, Gomelt, Kargbo, Marchizza, Mraz. All. Stroppa

ARBITRO: Ghersini di Genova

MARCATORI: 19’ su rigore e 64’ Simy (Cr), 68’ Poli (Ca)

AMMONITI: 28’ Firenze (C), 36’ Concas (Ca)

ESPULSO: 84′ Concas (Ca) per doppia ammonizione

Il deputato Cristian Invernizzi guiderà la Lega Calabria

Cristian Invernizzi

Sarà Cristian Invernizzi, deputato leghista eletto a Bergamo la nuova guida della Lega di Matteo Salvini in Calabria. Lo scorso 25 marzo Invernizzi è sbarcato a Lamezia Terme, nella sede regionale della Lega calabrese, per i primi contatti con i quadri locali del movimento.

L’obiettivo, dopo l’azzeramento dei commissari provinciali e dei direttivi territoriali, è quello di formare il nuovo organigramma della Lega in Calabria, soprattutto in vista delle prossime elezioni Europee e amministrative.

Cristian Invernizzi, che viene considerato esponente del “cerchio magico” salviniano avrà quindi il compito di mettere in piedi un’organizzazione efficiente, in linea con le direttive di Milano. Per farlo si avvarrà della collaborazione del collega calabrese Domenico Furgiuele e di un tesoriere (non ancora nominato). Seguiranno poi i congressi delle sezioni provinciali e locali.

Cosenza-Palermo, Braglia soddisfatto per la prestazione dei Lupi

Piero Braglia in Cosenza Palermo
Piero Braglia in Cosenza Palermo

“Secondo me è un ottimo risultato anche per il Palermo, noi abbiamo sbagliato sul gol subito”. Lo dice il tecnico Piero Braglia al termine di Cosenza Palerno finita allo stadio San Vito Marulla per 1-1. “Io sono felice – ha aggiunto l’allenatore rossoblù – per i ragazzi, che hanno fatto una buona gara. Ottimo possesso palla, diverse occasioni, non abbiamo concesso quasi nulla ad una grande squadra”.

“Avrei detto lo stesso anche se avessimo perso. Dagli errori si impara, i miei ragazzi posso solo ringraziarli, non vedo l’ora che ritornino tutti a disposizione per avere maggiore scelta”. “Contro una squadra fisica come la loro bisognava – osserva Braglia – mantenere alto il livello di attenzione. Torno a ripetere che Maniero in questa squadra è un valore aggiunto, deve capire che per noi può essere molto ma molto importante. Io da lui mi aspetto tanto”.

“Embalo si è allenato pochissimo negli ultimi tempi, l’ho messo in campo quando lo ritenevo opportuno”, spiega il tecnico. “E’ un altro ragazzo che ci darà tanto se sta bene perché anche lui viene da un periodo di inattività. Anche Bittante, ottimo primo tempo ma nel secondo ha fatto un po’ fatica. Il problema è che prima questi giocatori venivano impiegati poco. Ora pensiamo al Lecce, altra ottima squadra, sarà un impegno difficilissimo. Dovremo cercare di rompergli le scatole, sperando di riuscirci. Se faremo una grande partita anche loro, come tutti, soffriranno”, ha concluso Piero Braglia.

Serie B, finisce 1-1 tra Cosenza e Palermo. Lupi a quota 35

Sciaudone goal Cosenza Palermo
Il tiro e goal di Sciaudone in Cosenza Palermo

E’ finita 1-1 la partita tra Cosenza e Palermo valida per la trentesima giornata del campionato Serie B. Ospiti in vantaggio con Nestorovski al 19’, i Lupi di Braglia sono riusciti ad agguantare il pareggio al 36′ del primo tempo con Sciaudone.

Rossoblù che non sfigurano contro una squadra che è seconda in classifica, ma qualche errore li ha penalizzati. Cosenza subito vicino al goal con Maniero che su cross dalla destra stacca di testa e colpisce la traversa.

Al 19′ il Palermo va in vantaggio con Nestorovski: un lungo lancio del portiere del Palermo raggiunge nell’altra metà campo Puscas che entra in area cosentina e con un retropassaggio serve il calciatore macedone che in diagonale batte Perina, sotto lo sguardo dell’anticipato Capela.

Gelo sugli spalti del Marulla, ma un quarto d’ora dopo arriva il pari con Sciaudone: triangolazione in area palermitana e la palla finisce sul destro del centrocampista che tira e con una leggera deviazione di Murawski spiazza il portiere rosanero. E il pari.

Nella ripresa diverse occasioni per il Cosenza ma si va negli spogliatoi con un punto che porta la squadra di Braglia a quota 35 mentre il Palermo è a 50. Prossima gara mercoledì a Lecce.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

COSENZA: Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante (29′ st Baez), Bruccini, Palmiero (40′ st Mungo), Sciaudone, D’Orazio; Maniero (20′ st Embalo), Tutino. A disp.: Quintiero, Saracco, Schetino, Trovato, Garritano, Hristov. All. Braglia.

PALERMO: Brignoli; Rispoli, Bellusci, Rajkovic, Aleesami; Moreo, Jajalo, Murawski (1′ st Haas), Trajkovski (49′ st Fiordilino); Puscas (29′ st Lo Faso), Nestorovski. A disp.: Pomini, Alastra, Accardi, Gunnarsson, Ingegneri, Szyminski, Mazzotta. All. Stellone.

ARBITRO: Volpi di Arezzo (Robilotta – M.Rossi). IV UOMO: Meleleo di Casarano.

MARCATORI: 19′ pt Nestorovski (P), 36′ pt Sciaudone (C)

NOTE: Giornata di sole leggermente ventilata, temperatura di 15° C. Spettatori presenti 9708 di cui 359 ospiti (7730 paganti + 1538 abbonati). Ammoniti: Dermaku (C), Jajalo (P), Bellusci (P), Moreo (P), Murawski (P), Rajkovic (P), Sciaudone (C), Nestorovski (P). Espulso: Nestorovski (P) al 45′ st. Angoli: 3-1 (pt 2-0). Recupero: 2′ pt; 5′ + 3′ st.

Sgominata all’estero banda nigeriana con base nel Cara di Mineo

Una decina di cittadini nigeriani, tutti latitanti in Italia e considerati appartenenti ad un’organizzazione criminale che per diverso tempo ha operato in Sicilia, sono stati arrestati in Francia e Germania dalla Polizia in collaborazione con le forze di polizia francesi e tedesche. Il soggetto ritenuto a capo dell’organizzazione, Happy Uwaya, e un’altra persona, sono stati arrestati a Parigi, mentre gli altri sono stati bloccati a Nancy, Marsiglia, Nizza e, in Germania, a Ratisbona.

I nigeriani sono tutti destinatari di un mandato di arresto europeo in seguito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catania il 26 gennaio scorso perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di droga, violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo.

Secondo le indagini della squadra mobile di Catania e dello Sco apparterrebbero ad un’organizzazione criminale nigeriana diffusa in vari paesi europei ed extraeuropei, di matrice cultista chiamata “Vkings” o “Supreme Vikings Confraternity”.

I dieci avrebbero tutti fatto parte della cellula siciliana che operava a Catania e nella provincia e aveva la base nel Cara di Mineo. Nel centro, stando alle indagini, più volte ci sarebbero stati degli scontri con altri gruppi per mantenere il predominio tra le comunità straniere.

Grave incidente stradale sulla 107, nel Crotonese: sono 2 i morti

incidente 107 crotoneGravissimo incidente stradale sabato mattina sulla statale 107 “Silana Crotonese”, nel tratto tra Crotone e Scandale, dove nel violento impatto tra due auto sono morte due giovani.

La prima vittima, Marianna Origlia, di 23 anni, di Crotone, è deceduta sabato subito dopo il suo trasporto nell’ospedale pitagorico. La seconda vittima è morta nella serata: si tratta di Daniele Lacco, 32enne, di Cetraro (Cosenza).

Per cause in corso di accertamento una Fiat Bravo ed una Matiz si sono scontrate frontalmente. La ragazza è rimasta gravemente ferita e trasportata in elisoccorso nel locale nosocomio non ce l’ha fatta, mentre il trentaduenne era rimasto gravemente ferito. Purtroppo nella notte è deceduto anche lui a causa delle gravi ferite riportate.

Sul posto i Vigili del fuoco, gli operatori del 118 e squadre Anas che sono state impegnate nella gestione della viabilità. Le Forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi per accertare la dinamica del sinistro. [Aggiornato Domenica 31 Marzo 2019]

Botte ai bimbi di una materna a Lamezia, arrestate maestra e bidella

maltrattamenti materna lamezia terme
Un frame video diffuso dalla Polizia di Stato

Un’insegnante, C.R. di 59 anni, e una collaboratrice scolastica di 63 anni, P.M., entrambe di Lamezia Terme, sono state arrestate e poste ai domiciliari perché ritenute responsabili di maltrattamenti aggravati nei confronti degli alunni di una scuola dell’infanzia in un quartiere lametino.

Ad eseguire la misura cautelare, gli agenti del Commissariato di Lamezia che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale lametino, Emma Sonni su richiesta della locale Procura.

Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Salvatore Curcio e dal Sostituto Emanuela Costa, hanno avuto inizio a seguito delle denunce presentate separatamente da due madri che avevano esternato ai poliziotti lametini il sospetto che i loro figli, frequentanti la scuola dell’infanzia, fossero vittime di maltrattamenti ad opera di un’insegnante.

Gli accertamenti effettuati dall’Ufficio Anticrimine del Commissariato, anche attraverso attività tecnica che si è protratta per quasi due mesi, oltre a riscontrare ampiamente quanto denunciato dalle due madri, consentivano di acquisire ulteriori e significativi elementi circa i maltrattamenti perpetrati ai danni dei bambini non solo ad opera della docente C. R., ma anche da parte della collaboratrice scolastica P. M.

Le captazioni ambientali infatti hanno consentito di disvelare quello che era l’abituale modus operandi da parte delle due donne nei confronti dei piccoli allievi dell’asilo. Dalla visione e dall’ascolto dei filmati è emerso il clima di vero e proprio terrore che la maestra imponeva nell’aula, con urla spropositate ed immotivate, punizioni esemplari, percosse e frasi offensive.

I poliziotti dell’Ufficio Anticrimine hanno ripreso in diverse immagini i piccoli alunni mentre, per lunghi periodi di tempo, spesso superiori ai 30 minuti ed anche più volte nell’arco della stessa mattinata, venivano costretti a rimanere immobili, seduti su di una panca, nel mentre la maestra gli urlava contro, o sbatteva con forza una bacchetta di legno sulla cattedra, in modo che, spaventati, non osassero muoversi.

Le indagini hanno documentato la maestra mentre strattonava da un braccio una bimba e mentre un altro bimbo veniva, per punizione, costretto a stare in piedi ed esposto al sole dinanzi alla finestra.

Il complesso delle indagini ha fatto emergere il ricorso sistematico alla violenza, sia psicologica che fisica, da parte della maestra e della collaboratrice scolastica, in danno degli allievi loro affidati, bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni, assunto quale usuale metodo educativo: costrizioni ad assumere cibo, strattonamenti, percosse, minacce, anche con il ricorso ad una bacchetta di legno sbattuta energicamente sulla cattedra, gravi ed immotivate punizioni inflitte agli allievi, costretti a stare seduti o isolati dagli altri compagni.

Le prove raccolte, a seguito della lunga e complessa attività di indagine svolta dal Commissariato di Lamezia Terme, hanno indotto la Procura della Repubblica a chiedere l’emissione di idonea misura cautelare che, disposta dal Gip, è stata eseguita nel tardo pomeriggio di ieri.

Forte scossa di terremoto in Grecia, paura e gente in strada

terremoto in GreciaUna forte scossa di terremoto di magnitudo 5.3 è stata registrata alle ore 12:46 (un’ora in meno in Italia) di sabato 30 Marzo 2019, nella Grecia centrale, con epicentro sulle coste del Golfo di Corinto.

Secondo i rilevamenti effettuati dall’istituto italiano di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’evento sismico è stato localizzato a 20 chilometri di profondità. Moltissime le segnalazioni pervenute al sito Emsc. Panico tra la popolazione che è scesa in strada. Al momento non vi sono segnalazioni di danni a persone o cose.

Armi e munizioni fra le piante del casolare, arrestati padre e figlio

armi padre figlio Niglia briaticoNascondevano pistole e munizioni in una buca ricavata fra le piante del giardino di un casolare. Padre e figlio di Briatico, Filippo e Salvatore Niglia, di 59 e 31 anni, già noti alle forse dell’ordine, sono finiti in manette dopo che i carabinieri di Vibo Valentia hanno scoperto stamane “l’armeria” clandestina rastrellando alcuni casolari, siti nella località di San Leo.

All’interno del giardino sono stati rinvenuti due pistole calibro 7,65, di cui una rubata a Parma nel 2008; 110 colpi calibro 7.65 e dieci cartucce di fucile calibro 12. Tutto detenuto illegalmente e sequestrato.

Il recupero delle armi è stato possibile anche grazie all’ausilio delle unità cinofile dello Squadrone Cacciatori che sono riusciti ad individuare, sotto alcune piante un vero e proprio “antro” sotterraneo all’interno del quale erano perfettamente custodite sia le armi che le relative munizioni.

Filippo e Salvatore Niglia sono stati posti ai domiciliari presso la loro abitazione in attesa del rito direttissimo che si celebrerà presso il Tribunale di Vibo Valentia questa mattina. Dovranno rispondere di detenzione di armi clandestine, munizioni e per ricettazione.

Commissione d’inchiesta sulle banche, il capo dello Stato ha firmato

Commissione d'inchiesta sulle banche, il capo dello Stato ha firmatoLa Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche è ufficialmente il nuovo organismo di Camera e Senato. Ieri il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge inviando ai presidenti delle Camere una lettera con la quale chiede di vigilare “con attenzione” che l’organismo non sconfini in attività che possano mettere a rischio l’autonomia del sistema bancario e in particolare della Banca d’Italia e del sistema creditizio, evitando di sovrapporsi ad altri organi di vigilanza.

La nuova Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, istituita da una legge approvata dal Parlamento in via definitiva lo scorso 26 febbraio con un voto quasi unanime dell’Aula della Camera (con 412 voti a favore, un voto contrario, tre astenuti) e promulgata venerdì dal Capo dello Stato, ha un ventaglio molto ampio di poteri, arrivando a toccare anche questioni relative alle autorità di vigilanza. Prevista anche la possibilità di ricevere documenti giudiziari.

Quaranta parlamentari i membri
La Commissione sarà composta da venti senatori e da 20 deputati, che dovranno dichiarare l’assenza di precedenti incarichi di amministrazione o di controllo o rapporti di collaborazione e di consulenza continuativa con gli enti creditizi e le imprese di investimento oggetto dell’inchiesta. Tutti i componenti sono vincolati al segreto.

Quali sono i compiti della Commissione sulle Banche
La commissione potrà analizzare i profili di gestione degli enti creditizi, le condizioni per l’istituzione di una procura nazionale per i reati bancari e finanziari, la normativa in materia di incompatibilità e conflitto d’interesse delle autorità di vigilanza, il recepimento e l’applicazione agli istituti di credito cooperativo della disciplina europea in materia di vigilanza e requisiti prudenziali ed anche il percorso dell’Unione Bancaria a livello europeo, la relativa disciplina, l’attività e le norme emanate dalle Autorità di vigilanza. Ma non solo. La commissione dovrà anche occuparsi del sistema dei confidi, delle agenzie di rating, dei sistemi di informazione creditizia, dell’utilizzo degli strumenti derivati da parte degli enti pubblici (anche territoriali), il debito pubblico (in relazione alla disciplina sulla cartolarizzazione delle sofferenze ed alla relativa garanzia statale), le fondazioni bancarie e le norme in materia di tutela del risparmio.

Nessun segreto d’ufficio o bancario. Documenti anche giudiziari
Alla Commissione non può essere opposto il segreto d’ufficio né il segreto professionale o quello bancario, fatta eccezione per il segreto tra difensore e parte processuale nell’ambito del mandato. Qualora gli atti o i documenti relativi all’oggetto dell’inchiesta siano sottoposti al vincolo del segreto da parte delle competenti Commissioni parlamentari di inchiesta, questo non può essere opposto alla Commissione che può inoltre ottenere copie di atti o documenti relativi a procedimenti o inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti. L’autorità giudiziaria può ritardare, con decreto motivato solo per ragioni di natura istruttoria, la trasmissione di copie degli atti e documenti richiesti. Una volta venute meno le ragioni del rinvio, l’autorità giudiziaria deve trasmettere i documenti.

Spacciavano droga nei vagoni del treno, arrestati due nigeriani

Polizia reggio piazza Garibaldi

Agenti delle Polizia di Stato di Reggio Calabria, nel corso di controlli sul territorio, hanno arrestato per possesso ai fini di spaccio di droga due cittadini nigeriani fermati all’interno di un vagone ferroviario nell’area della linea ferrata adibita a deposito dei treni.

I poliziotti delle Volanti, nel pomeriggio di ieri, hanno notato nei pressi del ponte Calopinace un cittadino rumeno, già noto alle forze di polizia, che si dirigeva a piedi, con fare sospetto verso la linea ferroviaria.

Gli operatori di polizia hanno pertanto deciso di seguire da lontano il cittadino rumeno e contestualmente hanno chiesto ausilio alla sala operativa della Questura che ha immediatamente inviato un altro equipaggio delle Volanti.

L’uomo, a piedi, è stato pedinato sino alla zona del deposito treni delle Ferrovie dello Stato e, dopo essersi incontrato con un altro soggetto, è salito a bordo di un convoglio ferroviario. Gli Agenti a questo punto, hanno fatto irruzione nel treno dove erano presenti, oltre al cittadino rumeno, due cittadini nigeriani.

Alla vista degli uomini della Polizia di Stato un uomo che si trovava all’interno del vagone è riuscito a fuggire calandosi da un finestrino. I nigeriani sono stati immediatamente bloccati e condotti in Questura.

Nella disponibilità degli arrestati sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati tre involucri in cellophane contenenti 123,7 grammi di marijuana, nonché la somma di 80 euro in banconote da 10 e da 20.

Informato dell’accaduto, il magistrato di turno ha disposto che gli arrestati fossero associati presso il carcere di Arghillà. In attesa della convalida del provvedimento provvisorio di polizia da parte del giudice, l’ufficio immigrazione della Questura sta provvedendo alla verifica della documentazione del cittadino nigeriano irregolare al fine di emettere, previo nulla osta delle autorità l’eventuale provvedimento di espulsione.

Roccabernarda, furti e ricettazioni: 10 Indagati

Roccabernarda, furti e ricettazioni: 10 Indagati
I Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e quelli della Stazione di Roccabernarda hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone nell’ambito del procedimento penale iscritto a seguito di uno stralcio dell’operazione «Trigarium» (eseguita lo scorso 30 luglio e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro), a dieci indagati, di cui cinque già detenuti nell’ambito della citata operazione antimafia.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Crotone, ha evidenziato l’esistenza, sul territorio di Roccabernarda di un’associazione per delinquere parallela a quella di tipo mafioso, che, tra luglio e novembre 2014, ha commesso numerosi furti e ricettazioni di bestiame, prodotti e attrezzature agricole, ai danni di 13 agricoltori e tre aziende.
Secondo l’accusa a capo delle associazioni, pur distinte, ci sarebbe Antonio Santo Bagnato.

Al via a Verona il congresso sulla Famiglia: “Da aborto 6 milioni di bimbi uccisi”

Congresso sulla Famiglia VeronaCritiche alla legge 194 sull’aborto dal leader del Family day Gandolfini a margine del congresso mondiale delle famiglie in corso per tre giorni a Verona e promosso dalle associazioni cattoliche. “Dal 1978 ad oggi uccisi sei milioni di bambini e salvati 200mila. – dice – Lo Stato ha tradito se stesso”.

Sulla 194, il senatore leghista Pillon dice che va applicata soprattutto nella prima parte, che parla di tutela della donna e della gravidanza. E resta la tensione fra M5s e Lega, con il sottosegretario M5s alla famiglia Spadafora che precisa: “al congresso temi mai nell’agenda di governo”. Ma la senatrice del M5S Tiziana Drago si presenta a sorpresa “violando” il diniego alla partecipazione all’incontro pronunciato dal vicepremier Luigi Di Maio che sulla questione, abbastanza spinosa, si è sfilato.

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