11 Ottobre 2024

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Rubavano auto col metodo del ‘cavallo di ritorno’, arrestati

Tribunale Lamezia Terme

I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno arrestato tre persone con l’accusa di avere commesso una serie di furti di veicoli e di avere estorto somme di denaro ai proprietari dei mezzi allo scopo ottenere la restituzione dei mezzi rubati.

Due degli arrestati sono stati condotti in carcere, mentre il terzo è stato posto ai domiciliari. Per una quarta persona coinvolta nei fatti oggetto dell’indagine, un minorenne, è stata disposta la collocazione in una comunità.

I provvedimenti eseguiti dai carabinieri sono stati emessi dal Gip di Lamezia Terme e dal Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica.

L’indagine che ha portato agli arresti, denominata “Redemptio” (Riscatto), ha consentito di documentare la reiterata commissione da parte di alcune persone appartenenti alla comunità Rom di Lamezia di furti di autovetture, furgoni e scooter, ricettazioni ed estorsioni con la tecnica del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Le attività investigative sono state avviate nello scorso mese di aprile sulla base della denuncia presentata ai carabinieri da una persona al quale era stata rubata l’automobile.

Alcune ore dopo il furto l’uomo aveva ricevuto sul cellulare una telefonata con cui gli era stata rivolta una richiesta estorsiva per ottenere la restituzione del mezzo rubato. L’episodio ha dato lo spunto ai carabinieri di accertare numerosi altri fatti perpetrati con lo stesso “modus operandi” in tutto il territorio di Lamezia Terme dallo stesso gruppo di persone.

Frontale tra auto e moto sulla 106, muore un ventinovenne

Un giovane di 29 anni, Raffaele Varano, è morto nel Catanzarese a causa delle conseguenze dello scontro frontale tra la moto che stava guidando, e sulla quale viaggiava anche la fidanzata ventiduenne, ed un’automobile.

L’incidente si è verificato lungo la statale 106 ionica, nel territorio di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Varano, che risiedeva nel vicino centro di Isca sullo Ionio, è deceduto nel pronto soccorso dell’ospedale di Soverato.

La giovane che era con lui sulla moto è stata trasferita in elisoccorso nell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, dove è stata ricoverata con prognosi riservata. I rilievi sul luogo dell’incidente sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Soverato.

Naufragio veliero Bayesian, 5 i corpi recuperati, tra cui Lynch e Bloomer

I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno rinvenuto i corpi di cinque persone nello yacht Bayesian colato a picco nella notte di lunedì al largo di Porticello, nel palermitano. Tra questi ci sono il magnate della finanza britannica Mike Lynch, l’avvocato americano Chris Morvillo e il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer. Da identificare le altre vittime mentre resta una persona dispersa, la 18enne Hannah Lynch, figlia del tycoon.

Dei ventidue a bordo, 15 si erano salvati mentre il cuoco è stato ritrovato morto lunedì mattina. Sei erano le persone disperse.

I corpi senza vita sono stati estratti dallo scafo dopo essere stati individuati in una cabina all’interno dell’imbarcazione. Quattro sono già stati identificati. I primi ed essere stati estratti dalle cabine sono stati l’avvocato Chris Morvillo, il presidente della Morgan Stanley Jonathan Bloomer. Non si conosce l’identità del quinto.

I cadaveri sono stati prima portati sul gommone dei vigili del fuoco e poi sbarcati a terra. L’operazione è stata portata avanti per gradi, a causa della complessità delle manovra e dei tempi di decompressione dei sub. Dopo il recupero, infatti, è stata effettuata una prima sosta a venti metri di profondità, poi sommozzatori hanno portato in superficie i corpi.

Una volta giunti sulla banchina i cadaveri sono trasferiti in un capannone e successivamente caricati su un’ambulanza e portati verosimilmente nella camera mortuaria di un ospedale, dove saranno effettuate le procedure di riconoscimento e l’autopsia legata all’inchiesta giudiziaria in corso condotta dalla Procura di Termini Imerese.

Dopo avere sentito il comandante della Bayesian, James Cutfield, in queste ore i pm di Termini Imerese e i militari della Capitaneria di Porto stanno sentendo gli altri membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti.

Le loro testimonianze sono fondamentali per cercare di ricostruire quanto successo nel corso del naufragio della barca a vela nel mare di Porticello. Da chiarire cosa sia successo e che cosa abbia provocato l’inabissamento della nave in pochissimi istanti.

Intanto per le ricerche sono arrivati altri sub compresi i sommozzatori che hanno preso parte alla ricerche della strage della Concordia, la nave da crociera avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. In questo modo potranno essere intensificate le immersioni per cercare di raggiungere le cabine che si trovano nella parte bassa dello scafo.

I corpi delle persone recuperate saranno trasferiti all’obitorio di Palermo dove verrà eseguita l’autopsia, sotto la supervisione della procura della Repubblica di Termini Imerese che ha avviato un’inchiesta sull’accaduto.

Un operaio muore mentre pota alberi

archivio

Un operaio di 53 anni, di nazionalità romena, è morto a San Donato di Ninea, nel Cosentino, mentre stava potando alcuni alberi. Il fatto è accaduto stamattina. Si ipotizza un malore.

La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo sulla morte dell’operaio, disponendo anche l’autopsia per accertare le cause del decesso. Per questo motivo la salma è stata trasferita nell’ospedale di Rossano, dove l’esame sarà eseguito nella giornata di domani.

I rilievi sul luogo in cui è morto l’operaio sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari.

Naufragio del maga-yacht Bayesian, tutti i punti che non tornano

A sinistra il veliero Bayesian di Mike Lynch prima dell’affondamento (foto dal web – ph. La Bianca)

Può una tempesta di poco tempo spazzare via e affondare una imbarcazione di oltre 500 tonnellate, quasi 60 metri di lunghezza e circa 12 metri in larghezza? Può nelle stesse condizioni meteo essere affondato uno yacht mentre le imbarcazioni vicine restano intatte senza subire danni? Può essere affondata una barca delle dimensioni dello “Bayesian” con lo scafo apparentemente intatto e l’albero in alluminio alto 75 metri integro? Tutto è possibile, anche l’errore umano, ma ci sono tanti interrogativi che frullano nella testa di chi indaga e approfondisce i dettagli del naufragio di lunedì a largo di Porticello in cui, oltre al morto accertato ed ai 15 in salvo, restano misteriosamente dispersi il magnate della finanza londinese Mike Lynch, sua figlia Hannah, il direttore della banca d’affari Morgan Stanley, Jonathan Bloomer, socio in affari del tycoon; sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, e il legale di Lynch, Chris Morvillo, con la moglie Nada Morvillo.

Ciò che sappiamo finora sul naufragio è che nella notte tra domenica e lunedì 19 Luglio il lussuoso yacht si trovava nelle acque siciliane di Porticello, piccolo centro a pochi chilometri da Palermo. Era ancorato a mezzo miglio dal piccolo porto, quando all’improvviso, intorno alle 4 del mattino una burrasca ha spezzato i sonni tranquilli dei passeggeri e dell’equipaggio. Nemmeno il tempo di rendersi conto cosa stesse succedendo che in una manciata di secondi, pare un minuto, lo scafo è stato inghiottito dal mare, finendo sui fondali ad una cinquantina di metri di profondità. Hanno fatto in tempo a mettersi in salvo quindici persone dei ventidue a bordo poiché si sono trovate vicino alla scialuppa di salvataggio che al contatto con l’acqua si è gonfiata.

Fa impressione la testimonianza citata dai media, di un capitano di un’imbarcazione vicina al ‘gigante’ di Linch, il quale ha dichiarato che quando il vento si è alzato ha acceso il motore per mantenere il controllo della sua imbarcazione ed evitare una collisione con la Bayesian, ancorata accanto al mega yacht. “Siamo riusciti a mantenere la nave in posizione e, una volta finita la tempesta, abbiamo notato che la nave dietro di noi era sparita”, è stato detto. “Sparita”. Mentre nelle immediate vicinanza, non soltanto quella del capitano citato, altre imbarcazioni più piccole sono rimaste lì, a ondeggiare tranquille sul mare mosso.

Il maga yacht Bayesian in mare in una foto d’archivio

C’è più di qualcosa che non torna nel naufragio del “Bayesian”, a cominciare dagli importanti esponenti a bordo per finire all’agghiacciante coincidenza (più che sospetta), della morte di tale Stephen Chamberlain, a Cambridgeshire, a nord di Londra, a circa 2mila km di distanza in linea d’aria dal naufragio in Sicilia. Un’auto, guarda il caso, sabato lo ha falciato, uccidendolo, mentre faceva jogging.

Linch, ormai è noto, era un potente magnate della City di Londra. Operava nel mondo delle nuove tecnologie informatiche, in ‘Big Tech’, per intenderci. Lynch era stato a capo di “Autonomy”, una società fondata agli inizi degli anni ’90 che realizza software nell’ambito della sicurezza informatica o cybersecurity, quindi in contatto con specialisti del settore, servizi segreti, forze di polizia e apparati di intelligence a tutto tondo. Lo chiamavano il “Bill Gates” del Regno unito, un matematico, precursore di quella che oggi conosciamo come “intelligenza artificiale”. L’ex vicepresidente di Autonomy, si badi appunto la curiosa circostanza, era l’ex socio morto in Inghilterra il giorno prima: Stephen Chamberlain.

“Autonomy” era stata al centro di una disputa legale durata molti anni. Questa società era stata acquisita dal colosso americano Hewlett-Packard per oltre 11 miliardi di dollari, ma ad affare fatto e miliardi versati sui conti di Lynch, la multinazionale con sede in California si rende conto di aver preso una “sola”. Dalle ricostruzioni giornalistiche pare che il valore sarebbe stato gonfiato da Lynch di diversi miliardi, intorno a 3 miliardi di dollari di surplus rispetto agli oltre undici ricavati. Hp riteneva che il valore del “pacco” fosse tra 7 e otto. Il tycoon della City venne così accusato di frode, estradato e processato negli Usa dove ha pure scontato una pena domiciliare. E udienze dopo udienze, dopo oltre 12 anni di “calvario”, lo scorso giugno Mike Lynch e il coimputato Stephen Chamberlain vengono prosciolti.

Non vi è solo l’Autonomy tra le società fondate da Lynch ceduta poi ad HP coi risvolti giudiziari che sono noti. Vi è, fra le altre, anche la Darktrace “Tracce oscure”, (già il nome è tutto un progetto nel mondo dell’informatica…); società – come la prima – che tratta di sicurezza informatica e cybersecurity in cui graviterebbero apparati di intelligence israeliani e inglesi, o comunque 007 occidentali. Insomma, Lynch era un uomo d’affari, potente e influente, e se doveva trattare con servizi di intelligence e governi non si faceva certo scrupoli: era suo “pane” quotidiano.

Dopo il proscioglimento il miliardario è tornato nel Regno unito a seguire i suoi affari e a badare alla sua famiglia. Probabilmente per festeggiare l’assoluzione, lui, la sua famiglia, il suo legale e i suoi più cari amici hanno intrapreso un lungo e lussuoso viaggio nel misterioso Mediterraneo, il “Mare Magnum” che cela segreti, abissi impenetrabili e “tracce oscure”, come la sua Darktrace, zeppa di servizi.

In questa storia tutto appare inquietante, dai presunti ruoli di ‘spie’ incarnati dai protagonisti principali (tutti morti, guarda il caso) a quelli “paralleli” rappresentati da “comparse” che conducono in un’unica scia di “trame” e segreti inconfessabili.

Dino Granata

Bambina ingoia un nocciolo di frutta e muore soffocata

Una bambina di 6 anni di origini curdo-irachene, è morta soffocata a causa del nocciolo di un frutto. La tragedia si è consumata a Bisignano, in provincia di Cosenza,

Secondo quanto riporta l’Ansa, la piccola avrebbe ingerito un nocciolo di pesca che, probabilmente, si è fermato all’altezza della trachea non consentendole di respirare.

I genitori della piccola, ospite con la famiglia di un progetto di accoglienza del Comune, si sono recati subito nella farmacia del centro storico per chiedere aiuto e immediatamente è stato allertato il personale del 118.

I sanitari giunti sul posto hanno tentato in tutti i modi di salvare la piccola assieme all’equipe dell’elisoccorso che era arrivata nel frattempo e che l’ha poi trasportata nell’ospedale di Cosenza.

Tutti i tentativi, però, sono risultati vani e per la piccola non c’è stato nulla da fare. La Procura della Repubblica di Cosenza ha comunque disposto l’autopsia sul corpo della piccola.

Mosca accusa: “Mercenari americani nella regione russa di Kursk”

Mosca punta il dito ufficialmente contro Washington per l’attacco ucraino sul suolo russo di Kursk, affermando di avere le prove che mercenari americani partecipano all’offensiva e avvertendo che potrebbe bombardarli.

E intanto ristruttura i comandi militari per potenziare le difese ai confini, con il ministro della Difesa Andrei Belousov che annuncia di assumersi le responsabilità per le decisioni più importanti.

Belousov ha detto di aver nominato come suo vice nel Consiglio per la sicurezza delle regioni di confine il generale e vice ministro della Difesa Yunus-Bek Yevkurov. Quest’ultimo ha già dato prova della sua efficienza come coordinatore delle forze russe in Africa, specie in Mali, Niger e Burkina Faso, territori abbandonati dalle forze francesi dopo i colpi di Stato che negli ultimi due anni hanno portato al potere governi più vicini a Mosca.

La Russia raggiungerà i suoi obiettivi contro gli ucraini che “commettono crimini nella regione di Kursk” così come ha raggiunto i suoi obiettivi nella lotta al terrorismo, e “su questo non ci possono essere dubbi”, ha affermato il presidente Vladimir Putin incontrando a Beslan le madri dei bambini uccisi nell’attacco terroristico e la presa di ostaggi in una scuola di questa città del Caucaso Settentrionale nel 2004. Secondo fonti militari di Kiev citate dalla testata Rbc, il capo del Cremlino avrebbe dato ai suoi militari l’ordine tassativo di espellere le truppe ucraine entro il primo ottobre, ma non di ritirare a questo fine le forze dalle aree chiave del Donbass, nell’Ucraina orientale, dove i russi sono all’offensiva da mesi. Proprio l’alleggerimento della pressione su questo fronte sarebbe stata tra gli obiettivi che Kiev intendeva raggiungere con l’attacco a Kursk, secondo osservatori ucraini. Ma questo non sembra essere avvenuto, dato il ritmo impresso dai comandi di Mosca all’avanzata, in particolare nella regione di Donetsk, dove la situazione per le forze ucraine è “difficile”, ha ammesso il presidente Volodymyr Zelensky.

La pressione russa si fa sentire in particolare sulle cittadine di Pokrovsk e Toretsk, ha precisato Zelensky.

E il ministero della Difesa di Mosca ha detto che nelle ultime ore i suoi soldati hanno conquistato la località di New York (chiamata dai russi Novgorodsksoe), che ha definito “uno dei più grandi insediamenti nell’agglomerato di Toretsk e importante polo logistico”.

Per quanto riguarda le posizioni occidentali riguardo all’offensiva ucraina nel Kursk, l’Unione Europea ha ribadito, attraverso il portavoce della Commissione Peter Stano, che Kiev ha “il diritto di difendersi”, e che l’offensiva “è solo il risultato e la conseguenza delle azioni illegali di Putin contro l’Ucraina”. Quindi ha il diritto di attaccare il territorio russo. Più prudente la posizione degli Usa. Soltanto otto giorni dopo l’inizio dell’offensiva, scattata il 6 agosto, il presidente Joe Biden l’ha commentata per dire che essa “sta creando un vero dilemma” per Putin. Ma ora Mosca chiama in causa Washington denunciando “il coinvolgimento degli Stati Uniti come partecipanti diretti nel conflitto”.

L’incaricata d’affari dell’ambasciata statunitense a Mosca, Stéphanie Holmes, è stata convocata al ministero degli Esteri per ricevere una nota di protesta riguardante non solo la presenza di reporter americani nella regione di Kursk, che hanno attraversato il confine dall’Ucraina senza autorizzazione, ma anche per quella che viene denunciata come la partecipazione all’offensiva di “corpi privati militari” statunitensi. La diplomazia russa ha quindi avvertito gli Usa che “tutti gli ‘specialisti’ e i mercenari stranieri che attraversano illegalmente il confine” russo “diventano automaticamente un legittimo bersaglio militare per le forze della Federazione Russa”.

Sul fronte diplomatico, c’è da segnalare infine l’arrivo a Mosca del primo ministro cinese Li Qiang, che ha tra l’altro in programma un incontro con il presidente Putin. (Ansa)

Il Veliero del miliardario Lynch affonda a Palermo. Un morto, dispersi e…misteri

Un veliero di grandi dimensioni è affondato al largo delle coste palermitane con ventidue persone a bordo, compreso l’equipaggio. Si tratta del “Bayesian”, una imbarcazione a vela lunga 56 metri, battente bandiera britannica.

Il bilancio provvisorio è di un morto e sei dispersi. Il proprietario del lussuoso yacht è Mike Lynch, 59 anni, imprenditore e magnate britannico molto noto agli ambienti finanziari del mondo e del Regno Unito, uno dei “number one” nella City londinese.

La tragedia è successa all’alba presso il porticciolo di Porticello, località siciliana dove il veliero era ormeggiato. Dalle prime notizie pare che a provocare l’affondamento sarebbe stata una tromba d’aria.

I soccorritori sono stati mobilitati e finora hanno recuperato il cadavere di un uomo, sembra il cuoco personale del miliardario. Sei sono i dispersi in mare. Tra questi proprio Mike Lynch e la figlia diciottenne Hannah Linch. Su ventidue persone a bordo quindici sono state salvate, tra cui la moglie di Lynch, Angela Bacares, e una bambina di un anno tratta in salvo dalla madre.

Secondo quanto riporta il Guardian, un portavoce di Lynch ha rifiutato di commentare l’accaduto. Un portavoce del Foreign Office del Regno Unito citato dal quotidiano ha affermato: “Stiamo fornendo supporto consolare a numerosi cittadini britannici e alle loro famiglie a seguito di un incidente in Sicilia e siamo in contatto con le autorità locali”. Mobilitata anche l’ambasciata inglese a Roma.

IL VIDEO DEI SOCCORSI

A metà degli anni ’90, Lynch è stato uno dei fondatori di Autonomy, un’azienda di software che è diventata una delle aziende più brillanti del panorama tecnologico del Regno Unito e non solo.

Un tempo descritto come il “Bill Gates” britannico, Lynch ha trascorso gran parte dell’ultimo decennio in tribunale a difendere il suo nome dalle accuse di frode relative alla vendita di Autonomy alla società tecnologica statunitense Hewlett-Packard per oltre 11 miliardi di dollari.

Il 59enne è stato assolto da una giuria a San Francisco a giugno, dopo aver trascorso più di un anno vivendo di fatto agli arresti domiciliari. Dopo la sua assoluzione, Lynch ha detto ai giornalisti: “Non vedo l’ora di tornare nel Regno Unito e di tornare a fare ciò che amo di più: la mia famiglia e l’innovazione nel mio campo”.

Tra i dispersi nel mare siciliano ci sono anche Jonathan Bloomer, 70 anni, direttore della Morgan Stanley international nonché presso la società Autonomy di Lynch, dove ha ricoperto il ruolo di presidente del comitato di revisione. Bloomer era stato ascoltato come testimone nel processo civile dell’Alta corte nel 2019 intentato contro Lynch da HP per l’acquisto di Autonomy. Bloomer è una figura nota e influente nella City e la sua carriera è durata un decennio presso il gruppo assicurativo Prudential, dove è stato amministratore delegato per cinque anni. Il “re” delle assicurazioni in Gran Bretagna, per intenderci.

L’agghiacciante Coincidenza: Il coimputato di Linch morto investito a poche ore dalla tragedia in Sicilia

Coincidenza agghiacciante (o caso sospetto?), è che il coimputato di Lynch in quel processo, Stephen Chamberlain, è morto dopo essere stato investito da un’auto mentre era fuori a correre nel Cambridgeshire. Chamberlain, ex vicepresidente finanziario di Autonomy, è stato travolto da un mezzo sabato mattina ed è stato sottoposto a terapia intensiva, ha riferito la Reuters. Poi è deceduto. Questa apparente tragedia è successa poche ore prima dell’affondamento del suo amico Lynch in Sicilia. Una stranissima circostanza che Agatha Christie avrebbe citato nei suoi romanzi gialli.

In una dichiarazione, l’avvocato di Chamberlain, Gary Lincenberg, ha affermato che Chamberlain è morto dopo essere stato “investito” da un’auto mentre era fuori mentre correva.

Lincenberg ha aggiunto: “Era un uomo coraggioso con un’integrità senza pari e ci manca profondamente. Ha combattuto con successo per riabilitare il suo buon nome, che vive attraverso la sua meravigliosa famiglia”.

Lynch è stato insignito dell’OBE per i servizi resi alle imprese nel 2006 e nominato nel 2011 nel consiglio scientifico e tecnologico dell’allora primo ministro Uk David Cameron. È stato eletto membro della Royal Academy of Engineering nel 2008 e della Royal Society nel 2014.

La guardia costiera italiana ha dichiarato: “Questa mattina verso le 5, a seguito di una violenta mareggiata, uno yacht di 56 metri battente bandiera britannica denominato Bayesian è affondato nei pressi di Porticello”. L’imbarcazione aveva un equipaggio di 10 persone e 12 passeggeri, ha aggiunto.

I sommozzatori stanno cercando di raggiungere lo scafo, affondato a circa una cinquantina di metri. Sull’incidente sta indagando la Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Dieci delle persone salvate, tra cui il bimbo di un anno, sono state trasferite in ospedale e sono tutte in condizioni stabili. Domenico Cipolla, primario dell’ospedale Di Cristina di Palermo, dove sono state ricoverate la bambina di un anno e la madre, ha dichiarato: “La bambina sta bene. Anche la madre è in buone condizioni, anche se con qualche piccola abrasione. Anche il padre verrà dimesso presto dall’ospedale.

“Hanno detto che la maggior parte di loro erano colleghi che lavoravano per Lynch. Sono profondamente traumatizzati. Col passare del tempo, si rendono sempre più conto che questa mattina hanno perso molti amici.”, spiega il medico.

La madre della bambina di un anno, Charlotte Golunski, 36 anni, avrebbe dichiarato di aver tenuto a galla la figlia tenendole le braccia tese verso l’alto per impedirle di annegare.

“Era tutto buio”, ha detto, secondo i media italiani. “In acqua, non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Stavo urlando per chiedere aiuto, ma tutto ciò che riuscivo a sentire intorno a me erano le urla degli altri”.

La donna ha dichiarato ai media italiani che i passeggeri, tutti colleghi di Lynch, erano diretti alle Isole Eolie, Milazzo e Cefalù.

La guardia costiera ha affermato che lo yacht è stato costruito dal costruttore navale italiano Perini nel 2008. L’imbarcazione di lusso aveva una struttura in alluminio, poteva raggiungere una velocità massima di 15 nodi e poteva trasportare 12 ospiti e un equipaggio fino a 10 persone, secondo i siti specializzati online di yacht. L’albero stesso, alto oltre 70 metri, era in alluminio. Ma sarebbe stato “spezzato” dalla violenza del vento. Strano anche questo.

L’imbarcazione ha lasciato il porto siciliano di Milazzo il 14 agosto ed è stata tracciata l’ultima volta a est di Palermo domenica sera, con uno stato di navigazione “all’ancora”, secondo l’app di tracciamento VesselFinder. Significa che lo yacht era ancorato, ormeggiato, fermo insomma, nonostante il mare per così dire agitato. Avrebbe potuto trovare riparo nel porto vicino, ma invece è rimasto fermo. Perché?

I resoconti dei media locali hanno detto che una tromba marina ha colpito la nave. Una tromba marina, che assomiglia più o meno a un mini-tornado. La stranezza è che secondo il resoconto di alcuni pescatori del posto non hanno trovato “nefaste” e “proibitive” le condizioni del mare. C’era burrasca ma nulla di così proibitivo. Imbarcazioni più piccole – è stato riferito da gente del posto -, sono rimaste intatte. E’ mistero.

Il dramma al largo delle coste palermitane somiglia molto alla tragedia dell’imbarcazione affondata sul Lago Maggiore dove, secondo alcuni media, vi era un vertice dei servizi segreti. Se sarà questo il caso, si scoprirà ben presto, anche alla luce della tragica morte del coimputato di Linch, Chamberlain. Ma le domande da porsi sono più di una: che ci facevano Lynch e Bloomber al largo della Sicilia? Avevano incontrato qualcuno o erano in procinto di incontrare qualcuno. Altro mistero.

Altri pescatori citati dai media locali hanno riferito di aver avvistato un piccolo tornado al largo della costa verso le 3.55 del mattino. Poco dopo, hanno assistito a un segnale di soccorso lanciato presumibilmente dall’imbarcazione. I pescatori si sono avvicinati ma hanno raccontato di aver visto solo “resti sparsi della barca a vela che galleggiavano nell’acqua”.

Temporali e forti piogge hanno colpito l’Italia negli ultimi giorni, con inondazioni e frane che hanno causato gravi danni nel nord del Paese dopo settimane di caldo torrido.

Il capitano di un’imbarcazione vicina ha dichiarato che, quando il vento si è alzato, ha acceso il motore per mantenere il controllo della sua imbarcazione ed evitare una collisione con la Bayesian, che era ancorata accanto alla sua.

“Siamo riusciti a mantenere la nave in posizione e, una volta finita la tempesta, abbiamo notato che la nave dietro di noi era sparita”, ha detto Karsten Borner. L’altra barca “si è sgonfiata sull’acqua e poi è affondata”, ha aggiunto.

Ha detto che il suo equipaggio ha poi trovato alcuni dei sopravvissuti su una zattera di salvataggio, tra cui tre gravemente feriti e una neonata con sua madre, e li ha presi a bordo prima che la guardia costiera li recuperasse.

Per restare alla drammatica conta, le persone ancora disperse sono il magnate britannico e proprietario del veliero, Mike Lynch, sua figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley, Jonathan Bloomer, insieme a sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, e il legale di Lynch, Chris Morvillo, con sua moglie Nada Morvillo, cognomi, gli ultimi due, di origini siciliani.

Trovato senza vita il corpo del giovane scomparso in mare

E’ stato trovato cadavere Gabriele Alessandria, il giovane di 23 anni di Portosalvo, frazione di Vibo Valentia, scomparso lo scorso 17 agosto. Il corpo del giovane, è stato recuperato stamane in mare dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia dopo una segnalazione.

A notare il cadavere, nello specchio di mare tra Vibo Marina e Bivona, alcune persone dalla riva che hanno visto una sagoma galleggiare sul pelo dell’acqua, facendo così scattare l’allarme. Sul posto si è recata una pattuglia della Guardia Costiera che ha recuperato il corpo in attesa del riconoscimento da parte dei familiari che si sono recati sul posto. Non sono chiare le cause del decesso: è probabile che sia stato colpito da un malore improvviso, e quindi annegato.

Uno degli ultimi avvistamenti del giovane era avvenuto nella zona di Bivona in sella ad una bicicletta. Altri avvistamenti lo avrebbero posto su un pedalò nel tratto di mare in cui è stamani avvenuto il ritrovamento. Dalle prime ricostruzioni pare che il ventitreenne avrebbe lasciato degli indumenti sugli scogli prima di prendere il pedalò col quale si è diretto in mare aperto.

L’allarme per la scomparsa del 23enne era scattato ad opera dei familiari la sera del 17 agosto scorso dopo che il giovane non aveva fatto ritorno a casa. Sui social network, poi, l’appello da parte del fratello, che ne aveva allegato la foto, chiedendo la massima condivisione nella speranza di dare maggiore impulso alle ricerche.

Gabriele lavorava nel ristorante “La Rosa dei Venti”, sito a Bivona e a quanto sembra già in una occasione aveva fatto perdere le proprie tracce per poi tornare a casa poche ore dopo. Questa volta, però, la preoccupazione dei suoi congiunti era stata dettata da una serie di circostanze che li avevano indotti a sporgere denuncia alle forze dell’ordine e a diramare l’appello sui social.

Cremlino: “Dopo l’invasione degli ucraini a Kursk stop a trattative con Kiev”

Dopo l’invasione delle truppe ucraine nella regione di Kursk non potranno più esserci trattative con Kiev. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato dai media russi.

“Il Presidente lo ha detto molto chiaramente. Dopo l’inizio dell’invasione del territorio della regione di Kursk, non si può parlare di negoziati”, ha detto in un’intervista al giornalista Pavel Zarubin.

In precedenza, il presidente russo Vladimir Putin, parlando della possibilità di negoziati con il regime di Kiev, aveva dubitato della possibilità di dialogo con coloro che colpiscono indiscriminatamente i civili.

“Il nemico, con l’aiuto dei suoi padroni occidentali, esegue la sua volontà e con l’aiuto degli ucraini l’Occidente combatte con noi… si sforza di migliorare le sue posizioni negoziali in futuro”, aveva osservato Putin la scorsa settimana. Allo stesso tempo, il leader russo dubitava della possibilità stessa di negoziati con Kiev.

“Ma di che tipo di negoziati possiamo parlare con persone che colpiscono indiscriminatamente civili, infrastrutture civili o cercano di creare minacce agli impianti di energia nucleare? Di cosa puoi parlare con loro?”, ha sottolineato Vladimir Putin.

In precedenza, il Ministero della Difesa russo aveva dichiarato che “il regime di Kiev aveva perso più di 1,6 mila militari durante i combattimenti in direzione di Kursk”.

Mosca: “Nessun dubbio che dietro i sabotaggi del Nord Stream ci siano gli Stati Uniti”

Il Nord Stream (Ansa/Afp)

Nessuno ha più dubbi sul fatto che dietro le esplosioni nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 ci sia Washington. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in onda sulla televisione Rossiya-1, citato dalla Tass.

“Gli Stati Uniti sono dietro le esplosioni del Nord Stream, che hanno lasciato l’Europa senza il combustibile russo a basso costo e di conseguenza senza una base sostenibile per lo sviluppo economico”, ha sottolineato il ministro.

Il 27 settembre 2022, Nord Stream ha segnalato “danni senza precedenti” su tre serie di gasdotti offshore del sistema di condotte sottomarine. Successivamente, i sismologi svedesi hanno affermato di aver identificato due esplosioni sul percorso dei gasdotti Nord Stream il 26 settembre 2022. A seguito dell’incidente, l’ufficio del procuratore generale russo ha avviato un procedimento penale con l’accusa di terrorismo internazionale.

Lo stesso Biden, ben prima dell’operazione speciale lanciata da Putin per liberare il Donbass (24-2-22), aveva affermato pubblicamente che gli Stati Uniti era capaci di mettere fuori uso i gasdotti nel Baltico: “Le garantisco che siamo in grado di farlo”, ha risposto sicuro a una giornalista che gli chiedeva al riguardo.

Pochi giorni fa la procura tedesca di Berlino che indaga sul caso, insieme ad altri paesi, ha spiccato un mandato di arresto europeo nei confronti di Volodymyr Zhuravlov, 44enne ucraino, ritenuto tra gli autori materiali delle esplosioni in fondo al mar Baltico che hanno distrutto parti importanti delle condotte che portano il gas russo alla Germania e da quel paese a tutta l’Ue.

Messo fuori uso il sistema di condotte, adesso l’Ue è costretta a comprare il Gas liquefatto dagli Stati Uniti al costo triplicato, con l’aggravio di spese per la rigassificazione e la distribuzione.

Media: “Israele è governato da traditori, tra cui Netanyahu”

“Israele” è governato da individui che stanno tradendo le proprie posizioni e il Primo Ministro Benjamin Netanyahu lo sta portando nell’abisso, ha affermato il quotidiano israeliano Haaretz nel suo editoriale di lunedì.

L’articolo pubblicato dal quotidiano israeliano riflette la divisione interna e la frammentazione dell’occupazione israeliana e sottolinea l’incapacità dei suoi leader di gestire il regime in tempo di guerra.

Analizza inoltre i danni che ogni leader israeliano sta infliggendo a “Israele”, a partire dal ministro dell’Istruzione israeliano Yoav Kisch.

Secondo il quotidiano, Kisch “ha una missione importante, ovvero garantire l’ inizio dell’anno accademico come di consueto”, ma non è riuscito a portarla a termine, il che lo rende responsabile dell’istruzione di quasi 2,5 milioni di studenti.

“L’indifferenza di Kisch per il destino dell’istruzione pubblica, il sistema più grande e primario in Israele, rispecchia il suo totale impegno nel canalizzare ingenti somme di denaro nell’istruzione Haredi, parallelamente alla distruzione di una corretta amministrazione e dell’opportunità di un futuro equo”.

Haaretz ha aggiunto che questo rappresenta la distorta gerarchia di priorità del governo di occupazione di Netanyahu . Come Netanyahu, ha detto il giornale, Kisch sta cercando di eludere ogni responsabilità e rendicontazione.

Il giornale ha accusato Kisch di essere così concentrato nel fornire sussidi e borse di studio all’istruzione Haredi “al punto che non c’è più né tempo né denaro per prendersi cura degli studenti nell’istruzione formale”.

Kiev utilizza armi della NATO a Kursk, in Russia. Ecco i documenti

Forze ucraine hanno usato mezzi militari forniti direttamente dai Paesi Nato pochi giorni prima dell’incursione nella regione di Kursk. Lo dimostrano documenti mostrati da Ria Novosti e citati da altri media. In rete sono apparsi anche blindati italiani sul suolo russo, ma a questo proposito non sono state trovate conferme.

Per l’operazione nella regione russa di Kursk, Kiev ha utilizzato mezzi blindati forniti dai membri dell’Alleanza Atlantica immediatamente prima dell’attacco, riporta l’agenzia di stampa russa riferendosi ai documenti requisiti dalla 810° brigata della fanteria navale delle forze armate russe.

Il blindato Roshel Senator (modello Ford F-559 Senator APC), utilizzato dalle forze armate ucraine, secondo il tagliando di immatricolazione del veicolo, è stato registrato il 26 luglio 2024 ed è stato ispezionato per la prima volta il 27 luglio, ovvero 10 giorni prima dell’avvio dell’operazione militare nella regione di Kursk da parte dell’Ucraina, lo scorso 6 agosto.

Secondo documenti ottenuti dall’810ª Brigata dei Marines delle forze armate russe, l’Ucraina ha impiegato equipaggiamenti militari ricevuti di recente dagli stati membri della NATO nel suo recente attacco alla regione di confine russa di Kursk. Lo riferisce , che cita i documenti.

I documenti indicano che il veicolo blindato Roshel Senator utilizzato durante l’offensiva, è stato prodotto all’inizio di quest’anno, è stato immatricolato il 26 luglio e sottoposto a un’ispezione tecnica il giorno seguente.

“In seguito a una battaglia di breve durata, i Marines dell’810° Brigata hanno completamente distrutto un gruppo mobile delle forze armate dell’Ucraina, che si muoveva in un convoglio attraverso la regione di Kursk a bordo di veicoli blindati dei paesi della NATO”, ha detto a Sputnik un ufficiale dell’unità dei Marines, aggiungendo che il convoglio comprendeva “due veicoli blindati americani HMMWV (Hummer), diversi veicoli blindati canadesi Roshel Senator e un veicolo blindato pesante Cougar prodotto negli Stati Uniti sono stati distrutti”.

Scoperta una borsa termica con mezzo chilo di eroina, indagini

Una borsa termica contenente circa mezzo chilo di eroina è stata scoperta e sequestrata dalla Polizia di Stato a Crotone.

Gli agenti, nell’ambito dei servizi mirati al contrasto dello spaccio di droga che hanno interessato il quartiere di Fondo Gesù, dopo avere notato movimenti sospetti in una via del quartiere, hanno proceduto ad una accurata ispezione dei luoghi, trovando la borsa termica, nascosta tra i rifiuti, con all’interno dieci involucri di cellophane contenenti eroina del peso di 500 grammi circa.

La sostanza stupefacente è stata sequestrata con una inchiesta della procura a carico di ignoti. Indagini dei poliziotti sono in corso per risalire all’identità del detentore della droga.

Finora uccisi a Gaza 207 membri dell’Agenzia Onu per i rifugiati

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che 207 membri del suo team sono stati uccisi a Gaza durante la guerra tra Israele e Palestina.

In un post su X, l’agenzia delle Nazioni Unite ha celebrato la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario rendendo omaggio a coloro che sono stati uccisi nella Striscia dal 7 ottobre. I volontari e dipendenti sono stati uccisi anche mentre erano in servizio.

“Erano ingegneri, insegnanti, personale medico. Erano operatori umanitari. Su #WorldHumanitarianDay e ogni giorno li ricordiamo e rendiamo omaggio a tutti loro”, spiega una nota apparsa sulla piattaforma social.

Intanto, lunedì il Segretario di Stato Antony Blinken incontrerà il Primo Ministro Benjamin Netanyahu a porte chiuse a Gerusalemme Ovest. Blinken è a Tel Aviv, per la sua nona visita dal 7 ottobre. Lo riferisce Al Jazeera.

Prima del suo incontro con il Presidente israeliano Isaac Herzog, Blinken ha detto che questo era un “momento decisivo” per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con Hamas e riportare a casa i prigionieri.

La visita di Blinken avviene mentre Israele continua a insistere nel rimanere nel Corridoio di Filadelfia, l’intera area di confine tra Gaza ed Egitto, un punto di contesa nei negoziati di cessate il fuoco in corso.

Le autorità palestinesi affermano che almeno 40.099 persone sono state uccise e 92.609 ferite nella guerra di Israele a Gaza. Si stima che 1.139 persone siano state uccise in Israele durante gli attacchi guidati da Hamas del 7 ottobre e più di 200 sono state prese prigioniere.

Ordigno sul Ponte di Kursk, Mosca accusa Kiev e Stati Uniti

La Russia ha accusato l’Ucraina di aver utilizzato razzi occidentali, probabilmente fabbricati negli Stati Uniti, per colpire un ponte strategico sul fiume Seym nella regione di Kursk, uccidendo i volontari che cercavano di evacuare i civili.

Venerdì le forze ucraine hanno colpito il ponte nel distretto di Glushkovsky di Kursk, mentre avanzavano nella loro incursione nel territorio della Russia occidentale.

“Per la prima volta, la regione di Kursk è stata colpita da lanciarazzi di fabbricazione occidentale, probabilmente HIMARS americani”, ha detto venerdì sera su Telegram Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo.

“A seguito dell’attacco al ponte, la struttura è stata completamente distrutta e i volontari che stavano aiutando la popolazione civile evacuata sono stati uccisi”.

L’agenzia di stampa russa Tass ha diffuso i nomi di due volontari che, a suo dire, sono stati “assassinati” nell’attacco. Anche i funzionari russi hanno affermato che la distruzione del ponte ostacolerà l’evacuazione dei civili dalla zona.

L’incursione dell’Ucraina a Kursk avviene solo pochi mesi dopo che gli Stati Uniti e diversi suoi alleati della NATO avevano dichiarato a maggio di aver autorizzato Kiev a usare le loro armi per attaccare obiettivi all’interno della Russia.

Alex Gatopoulos, caporedattore della sezione Difesa di Al Jazeera, ha affermato che il bombardamento del ponte di venerdì renderà difficile per le forze russe difendere la zona dall’avanzata ucraina e accedere ai rifornimenti.

“Le unità russe lì sono prese tra il fiume e il martello, non ci sono molti posti dove andare al momento”, ha detto.

“Ora, ci sarà un problema per i russi perché se non riusciranno a fornire a queste unità le munizioni di cui hanno bisogno – e il carburante – allora queste unità saranno costrette a ritirarsi oltre il fiume”.

Condannato per omicidio scappa, preso dai carabinieri

Un latitante è stato arrestato dai carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano. L’uomo, di 40 anni, di Salerno, era stato condannato all’ergastolo per omicidio dalla Corte d’assise di Salerno ed essendo imminente la pronuncia della Cassazione si è sottratto alla misura cautelare di obbligo di firma con permanenza notturna a casa rendendosi latitante.

A bloccarlo sono stati i carabinieri di Cariati, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio, che gli hanno anche contestato i reati di falsa attestazione sull’identità personale e possesso di documenti di identificazione falsi.

Ad attirare l’attenzione dei militari è stato il comportamento anomalo di un turista che da qualche giorno era arrivato nel centro abitato di Cariati.

L’atteggiamento dell’uomo, che non usciva dalla propria abitazione e che evitava qualsiasi tipo di rapporto con l’esterno, ha fatto insinuare il dubbio che potesse nascondere qualcosa.

Per questa ragione, ieri pomeriggio, i carabinieri, ricorrendone i presupposti di legge, hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione affittata per il periodo estivo dall’uomo e dalla sua compagna.

Al controllo l’uomo si è mostrato calmo ed ha presentato un documento risultato poi falso, che avrebbe potuto trarre in inganno i militari. Questi ultimi, però, hanno fatto ulteriori controlli dai quali è emerso che il numero di serie del documento risultava essere associato ad un’altra identità e, per questa ragione, l’uomo è stato fotosegnalato.

L’esito dell’accertamento è stato determinante per identificare il soggetto in questione, risultato essere un salernitano già noto alle forze dell’ordine, sul conto del quale risultava pendente una misura cautelare e che da un mese era stato dichiarato latitante.

L’arrestato è stato portato nel carcere di Castrovillari a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

Nuovo massacro israeliano a Gaza, diversi morti. Sterminata un’intera famiglia

E’ salito da 11 ad almeno 16 il bilancio dei morti nei raid aerei israeliani compiuti la scorsa notte sulla Striscia di Gaza: lo scrive l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti mediche.

Almeno 15 i morti ad Al-Zawaida, dove oltre alle tende con gli sfollati sono state colpite anche delle case. Un secondo corpo è stato inoltre recuperato da sotto alle macerie nel quartiere Sheikh Radwan a nord di Gaza City, aggiunge la Wafa, aggiornando il bilancio provvisorio per tutta la Striscia di Gaza.

In un lancio precedente, la Wafa aveva riferito di almeno 10 vittime in un raid di caccia israeliani che ha colpito “tende che alloggiavano gli sfollati” nella cittadina di Al-Zawaida, nella parte centrale della Striscia. Colpito anche il quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, dove è stato colpito un edificio residenziale con almeno un morto accertato.

Uccise 15 persone appartenenti alla stessa famiglia
I raid compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza la scorsa notte hanno ucciso 15 persone appartenenti alla stessa famiglia, tra cui nove bambini e tre donne. Lo affermano i servizi di soccorso della Striscia.

Il portavoce Mahmud Bassal ha precisato all’Afp che è stata sterminata la famiglia Ajlah, la cui casa è stata colpita dagli israeliani. Secondo l’agenzia Wafa, il bilancio degli ultimi attacchi è finora di 16 morti, tra Al-Zaweida, dove sarebbero state colpite tende di sfollati e abitazioni, e Sheikh Radwan, a nord di Gaza City.

“L’aggressione israeliana in corso a Gaza dall’ottobre 2023 ha causato finora 40.005 vittime palestinesi documentate e oltre 92.401 feriti”, è il resoconto diffuso dai media arabi. 

Si teme che migliaia di vittime possano essere rimaste intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle squadre di emergenza e di protezione civile a causa degli attacchi israeliani.

Sei civili, tra cui due bambini, uccisi in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza centrale

Sei civili, tra cui due bambini, sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano su una casa a ovest del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riferisce sempre l’agenzia Wafa.

Fonti locali hanno riferito che gli aerei d’occupazione hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Abu Maala a ovest di Nuseirat, provocando la morte di almeno sei civili, tra cui due bambini, e il ferimento di altri.

Fonti mediche hanno riferito che 21 civili sono rimasti uccisi nella serie intensa di attacchi aerei nella Striscia di Gaza centrale e meridionale iniziata all’alba di oggi.

Frontale sulla Statale 106 nel cosentino, un morto e due feriti

archivio

Un uomo di 57 anni, Roberto Abbruzzese, è morto e due persone – tra le quali la moglie della vittima – sono rimaste ferite gravemente nello scontro frontale tra due auto avvenuto sulla strada che dalla Statale 106 conduce al complesso nautico dei Laghi di Sibari, a Cassano allo Ionio. I due feriti, comunque, non sarebbero in pericolo di vita.

L’incidente si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì ed ha coinvolto una Porsche Cayenne e una Mercedes alla cui guida c’era il 57enne, che per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Cassano allo Ionio, si sono scontrate frontalmente. Sul posto sono arrivati i carabinieri e tre ambulanze del 118.

Per estrarre i feriti dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Corigliano.

Mosca: “La Nato e i servizi occidentali hanno aiutato attacco ucraino a Kursk”

La Nato e “i servizi speciali occidentali” sono direttamente coinvolti nella pianificazione dell’attacco dell’Ucraina alla regione russa di Kursk, secondo quanto asserisce il principale consigliere di Vladimir Putin, Nikolai Patrushev, citato da Tass.

“E’ stato l’Occidente a portare al potere la giunta criminale in Ucraina. I Paesi Nato hanno inviato armi e istruttori militari in Ucraina, continuano a fornire informazioni d’intelligence e controllano le azioni dei gruppi neonazisti. E l’operazione nella regione di Kursk è stata pianificata con la partecipazione della Nato e dei servizi speciali occidentali”, ha detto Patrushev.

L’amministrazione militare di Kiev afferma che le difese aeree della capitale ucraina hanno respinto stanotte con successo un attacco di droni partiti dalla regione russa di Kursk, teatro di un’offensiva delle forze del presidente Volodymyr Zelensky.

In un post su Telegram citato dai media di Kiev, le autorità ucraine specificano che non si registrano danni o vittime in seguito all’attacco russo sulla capitale.

Il Ministero della Difesa russo afferma che le difese aeree e le forze della sua marina militare hanno distrutto stanotte nel Mar Nero cinque droni aerei e due marini ucraini che tentavano di avvicinarsi alla Crimea. I media di Kiev parlano da parte loro di esplosioni in diverse città della penisola contesa, con un incendio segnalato in particolare vicino Kerch.

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