10 Ottobre 2024

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Revocato il divieto di dimora a Riace per ex sindaco Lucano

Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano arriva in tribunale a Locri
L’ex sindaco di Riace Domenico Lucano

Il Tribunale di Locri ha revocato il divieto di dimora a Riace che era stato disposto nei confronti dell’ex sindaco Domenico Lucano, nell’ambito dell’inchiesta “Xenia” sui presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti.

La revoca è stata disposta in accoglimento dell’istanza presentata dai difensori di Lucano, gli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua. (Ansa)

Conte bis, Lega, FI e FdI all’attacco: “Di Maio dà la Famiglia al PD”

Giorgia Meloni e Matteo Salvini (Archivio/Ansa)

“Il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei non avrà vita lunga. Opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e… si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l’onore dei ministeri”. Così il leader della Lega Matteo Salvini commenta sui social la nascita del nuovo governo giallorosso di Giuseppe Conte.

E, ai microfoni di Radio anch’io, aggiunge: “E’ il primo governo italiano che nasce a Bruxelles, con un ministro dell’Economia (Roberto Gualtieri, PD, ndr), professore di storia, che arriva direttamente da Bruxelles, con un ministro della Salute (Roberto Speranza di Leu) senza nessuna esperienza di sanità, con un ministro dei Trasporti (Paola De Micheli, Pd) senza nessuna esperienza di trasporti e con un ministro dell’Istruzione  (Lorenzo Fioramonti, M5s) che ha detto che per aumentare gli stipendi dei professori bisogna tassare le merendine e le bibite gasate: ecco, se partiamo dalla tassa sul chinotto, ci sarebbe da sorridere se non ci fossero di mezzo gli italiani”. “Contro questo governo – avverte Salvini – faremo opposizione in parlamento e in Italia, dove siamo maggioranza, con i nostri sindaci e governatori”.

A chi gli chiede poi come mai non sarà in piazza con Fratelli d’Italia, l’esponente leghista risponde: “Quando ci sarà la fiducia ci saremo. Poi saremo a Pontida domenica 15 settembre e a Roma sabato 19 ottobre. Ci saremo. Hai voglia che ci saremo. Noi non siamo i centri sociali, noi portiamo le mamme e i papà in piazza, non i delinquenti di sinistra che tirano le molotov ai poliziotti. Noi siamo un’altra roba”.

Critici con il governo sono anche il portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, soprattutto per quanto riguarda il dicastero della Famiglia: “Com’era quella del “partito di Bibbiano”? – scrive su twitter Mulè – Ah, sì: “Io col partito che in Emilia toglieva alle famiglie i bambini con l’elettroshock per venderseli non voglio avere nulla a che fare”. Lo diceva Di Maio: ha dato al Pd il ministero della Famiglia. Buongoverno!”.

“Il M5S regala il Ministero della famiglia al Pd. Ma non erano il “partito di Bibbiano”?”, scrive invece su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Paoalo Gentiloni verso la nomina a Commissario UE

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
L’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (Archivio/Ansa)

L’Italia ha indicato l’ex premier Paolo Gentiloni come candidato alla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. La comunicazione è avvenuta nella serata di ieri. Lo apprende l’Ansa da fonti a Bruxelles.

Secondo quanto apprende l’agenzia dalle stesse fonti, a Bruxelles è arrivata l’indicazione di un unico nome, quello di Paolo Gentiloni, esponente del PD, ex premier ed ex ministro degli Esteri.

L’ultima esponente italiana nel “governo” europeo è stata Federica Mogherini, indicata a suo tempo dal Pd a guida Matteo Renzi, nella Commissione guidata da Juncker.

Conte bis, il governo giura al Quirinale. Lunedì la fiducia

Il governo Conte bis dopo il giuramento (Ansa)

Il governo Conte ha giurato al Quirinale, nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al termine del giuramento, Mattarella e Conte hanno lasciato il tavolo e hanno raggiunto i ministri, per la foto di rito.

Conte ha giurato per primo e ha firmato con la propria penna, che ha estratto dal taschino della giacca, e non utilizzando quella a disposizione sul tavolo. Conte, e come lui tutti i ministri, ha pronunciato la formula del giuramento, che è: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.

Il primo ministro a giurare è il stato ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. A seguire tutti gli altri. Alfonso Bonafede, confermato titolare della Giustizia, giura da ministro con la mano sul cuore davanti al presidente della Repubblica.

Il presidente del Consiglio sarà alla Camera per chiedere la fiducia la mattina di lunedì 9 settembre. Nel primo pomeriggio di ieri, il premier è salito al Colle per sciogliere la riserva e comunicare al Presidente della Repubblica i nomi della squadra del nuovo governo, sostenuto da una maggioranza composta da PD, M5S e LEU.

Salvini: “Nasce governo dei riciclati, ma non durerà. Io non mollo”
“Il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei non avrà vita lunga.
Opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e… si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l’onore dei ministeri”, ha scritto il leader della Lega Matteo Salvini sui social.

Traffico illegale di farmaci, 9 arresti. Coinvolti un medico e farmacisti

I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) hanno eseguito 9 ordinanze agli arresti domiciliari a carico di altrettante persone accusate di avere gestito uno smercio illegale di farmaci oppioidi e 4 interdizioni per un anno dall’esercizio della professione di un medico e 3 farmacisti.

L’operazione, denominata “Ricettopoli”, ha portato alla scoperta di un giro illegale di farmaci oppioidi a base di ossicodone, alimentato da innumerevoli prescrizioni da parte del medico di base e dalla compiacenza dei farmacisti.

Il sistema, che andava avanti dal 2015, ha determinato, a detta di inquirenti ed investigatori, una consistente truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale. Nell’ambito dell’operazione sono in corso perquisizioni e sequestri in alcune farmacie di Cosenza.

I reati contestati a vario titolo sono prescrizioni abusive, detenzione e cessione di stupefacenti, truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale e falsità ideologica.

L’indagine – condotta dai militari della Sezione operativa della Compagnia di Cosenza di concerto con il Nas, e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, e dal pm Margherita Saccà – scaturisce da una segnalazione inviata dall’Asp all’Arma in ordine ad un esponenziale incremento delle prescrizioni di un farmaco oppioide a base di ossicodone, utilizzato per le cure palliative e del dolore severo in patologie neoplastiche o degenerative, in quanto caratterizzato da una molecola del tutto simile a quella dell’eroina, per cui in grado di innescare forme di dipendenza analoghe a quelle delle droghe pesanti.

Il medico, titolare dei ricettari utilizzati per le prescrizioni di medicinali a favore dei coindagati, per giustificare la propria condotta dinanzi ai responsabili dei competenti Uffici di medicina di base, aveva riferito di essere stato vittima del furto di 10 ricettari, precisando che avrebbe poi formalizzato la denuncia in ordine a quanto accaduto. Tuttavia, da accurate verifiche, non risultava essere stata effettivamente presentata alcuna denuncia da parte del dottore.

L’indagine ha consentito di accertare che si era soltanto trattato – secondo l’accusa – di un mero e maldestro tentativo di occultare la propria condotta illecita, nel frattempo perpetrata, senza soluzione di continuità, anche nei successivi anni. Gli accertamenti hanno abbracciato un arco temporale particolarmente ampio, focalizzando l’attenzione sulle prescrizioni dallo stesso emesse a partire dal 2015.

Ecco dunque che questo farmaco dagli effetti stupefacenti è divenuto il motore della presente indagine che ha fatto emergere l’esistenza, sul territorio cosentino, di un mercato di smercio di sostanza stupefacente apparentemente legale, ma parallelo a quello clandestino di spaccio dell’eroina.

Le condotte illecite vedono coinvolto il citato medico di base cosentino, il quale, dietro richiesta di alcuni pazienti, si è reso disponibile a prescrivere innumerevoli ricette del farmaco-stupefacente, pur in assenza di patologie sofferte dai destinatari, i quali potevano così ottenere illecitamente confezioni in quantità spropositate ed incompatibili anche con l’uso raccomandato dall’Aifa per singolo paziente, come confermato in una perizia redatta da un consulente tecnico del pubblico ministero.

Nel corso delle attività investigative, i Carabinieri hanno potuto rilevare, in un arco temporale tra il 2015 e il 2019, ben 2.360 illecite prescrizioni, per un totale di 4.720 confezioni del farmaco in argomento contenenti, ciascuna, 28 compresse aventi un dosaggio compreso tra 20 e 80 mg.

Una condotta, quella del medico, caratterizzata da una chiara consapevolezza dell’illiceità del proprio agire, come emerso nettamente da alcune conversazioni con i pazienti indagati, riportati nell’ordinanza del GIP, in cui lo stesso asserisce “Tu non hai titolo a prendere (ndr segue la denominazione del farmaco)”, o ancora, in un altro incontro, “Ma ti rendi conto che sono anni, che fate ste cose…?.. Anni…!!.. No giorni…!!.”.

Lo stesso medico, cosciente delle conseguenze nefaste potenzialmente derivanti dall’assunzione incontrollata del farmaco, appare anche incurante dello stato di salute riferito da alcuni assuntori. Infatti, in alcune intercettazioni captate, il dottore, preoccupato per l’abbassamento delle difese immunitarie di uno di essi, spiega allo stesso come a causare il disturbo possa essere stato l’eccessivo consumo del farmaco, cedendo comunque alle continue richieste di prescrizione dello stesso prodotto.

Quanto rilevato circa la piena consapevolezza del potenziale altamente nocivo per la salute dei suoi pazienti connesso con il consumo eccessivo del farmaco in assenza di ragioni cliniche, è apparso ancora più chiaro allorquando lo stesso, nel ribattere ad uno dei pazienti, ha sostenuto “Nooo che ti ammazzi solo con tutte queste medicine..”.

Alquanto singolare l’esternazione di un altro paziente, durante uno degli incontri registrati presso lo studio, in cui a fronte delle preoccupazioni del medico circa le verifiche sull’esenzione dal ticket, risponde, noncurante, “Tanto paga lo Stato!”.

Le indagini hanno evidenziato una truffa in concorso ai danni del Servizio Sanitario Nazionale ad opera del medico di base, di tre farmacisti e degli intestatari delle ricette, consistente nel far ricadere i costi dei medicinali a carico del Ssn per un ammontare di quasi 176 mila euro.

In particolare, dall’attività di monitoraggio svolta dai Carabinieri è stato possibile rilevare come i farmacisti, nonostante le stringenti prescrizioni di legge in materia, avessero dispensatoi predetti farmaci in quantità spropositate ed incompatibili con l’uso di un singolo paziente, poi presentando le ricette per il successivo rimborso.

Gli stessi, in alcuni casi, venendo meno ai loro obblighi, hanno favorito la condotta illecita dei richiedenti, talvolta anche mediante la consegna dei farmaci incriminati presso il loro domicilio. Addirittura, come viene anche sottolineato nell’ordinanza del Gip, alcuni farmacisti, animati da interessi di natura economica, in più occasioni, invogliavano l’indagato ad ottenere ulteriori prescrizioni abusive, segnalando allo stesso la disponibilità presso la farmacia del medicamento contenente l’ossicodone.

Particolarmente significative, per non dire allarmanti, appaiono le conversazioni in cui una farmacista offre ulteriori confezioni di farmaco ad uno degli indagati, rispetto a quello che lo stesso aveva richiesto ed in relazione alle quali aveva riferito di essere in possesso delle necessarie prescrizioni, così, di fatto, invogliandolo a procurarsi, per il tramite del suo canale di fiducia, ulteriori prescrizioni aventi ad oggetto farmaci stupefacenti.

Analoghe condotte alquanto anomale sono state riscontrate anche a carico di altri farmacisti destinatari di interdittiva, i quali, in assenza di alcun controllo ed in violazione della normativa che disciplina l’erogazione di farmaci così delicati, hanno consegnato a domicilio il predetto farmaco ad uno degli indagati, anche se quest’ultimo non fosse l’intestatario della ricetta.
Gli stessi hanno mantenuto, lungo l’arco investigativo, un contegno alla stregua di un qualsiasi commerciante su cui, a differenza del farmacista, sicuramente non gravavo gli obblighi professionali di controllo e, in ultimo, di rifiuto di consegnare il farmaco illecitamente richiesto.

Obblighi sicuramente necessari per dei professionisti, volti soprattutto a prevenire il pericolo che farmaci siffatti entrino nella disponibilità di soggetti non titolati, con conseguenti pericoli di danni alla salute e di dipendenza dai predetti farmaciper gli stessi e per i terzi, potenziali cessionari.

Inoltre, i Carabinieri hanno avviato le procedure volte al sequestro preventivo della somma di € 175.947,96 nei confronti dei tre farmacisti destinatari delle misura interdittiva. In particolare, tale importo ècalcolato quale rimborso corrisposto dal S.S.N. alla medesima farmacia per la dispensazione delle ricette intestate ad un singolo indagato nell’arco temporale a decorrere dal 2015.

Dal monitoraggio degli indagati è stato accertato cheil farmaco, ottenuto a seguito della presentazione delle prescrizioni presso le farmacie di Cosenza, veniva in parte impiegato per uso personale ed in parte ceduto a terze persone dietro pagamento di un corrispettivo come documentato nel corso di mirati servizi culminati nel sequestro complessivo di 419 compresse.

Particolarmente significativo il quantitativo rinvenuto nel corso di una perquisizione domiciliareavvenuta il 6 marzo 2019, presso l’abitazione di uno degli indagati, in cui i Carabinieri rinvenivano 279 compresse a base di ossicodone e diverse ricette aventi ad oggetto le prescrizioni di tale farmaco, numero sicuramente sproporzionato per la cura di un singola persona.

Un altro aspetto che viene imputato agli odierni arrestati è quello relativo all’ulteriore falsificazione materiale delle ricette ricevute dal medico. E’ stato accertato che gli indagati erano soliti farsi prescrivere il farmaco avente un dosaggio da 20 mg ed, alcune volte, da 40 mg. Una volta ottenuta la ricetta, al fine di ottenere un farmaco con un principio attivo più elevato, modificavano manualmente il numero “20” in “80”.

Da quanto documentato, non risulta che il medico fosse pienamente consapevole della successiva condotta di falsificazione materiale tenuta dagli indagati, anche se dal contenuto delle conversazioni captate è emerso come il dottore avesse avuto il sospetto di una siffatta evenienza ma che, ciononostante, avesse ugualmente perseverato nella propria condotta.

Contestualmente all’esecuzione delle predette misure cautelari i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione domiciliare nei confronti dei 4 titolari delle altre farmacie coinvolte, con contestuale notifica di informazioni di garanzia in ordine al reato di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale per un ammontare complessivo di 130.699,46 euro, in relazione all’ abusiva erogazione di ulteriori 2.258 confezioni del medesimo farmaco.

Le indagini, d’intesa con la Procura della Repubblica di Cosenza, continuano alacremente per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti facenti parte del circuito criminale in argomento nonché per individuare, attraverso ulteriori approfondimenti,eventuali condotte illecite da parte di altre farmacie insistenti in questa provincia.

Sono in tutto 13 misure le cautelari personali (di cui 6 agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, 3 agli arresti domiciliari, nonché 4 misure interdittive dall’esercizio della professione), nonché il sequestro preventivo delle somme di denaro per un totale di 175.947,96 euro.

Sorpreso con una pistola clandestina, arrestato un poliziotto

Questura di CosenzaUn agente di polizia, Maurizio Mirko Abate, di 46 anni, in servizio a Cosenza, è stato arrestato da suoi colleghi con l’accusa di detenzione di arma da guerra e munizioni e ricettazione. Nel corso di servizi di controllo del territorio, personale della Squadra mobile ha effettuato una serie di perquisizioni.

Durante una di queste, in uno scantinato in uso all’agente, è stata trovata tra i vestiti una pistola Beretta, in uso alle forze dell’ordine, calibro 9×19 parabellum con la matricola abrasa, completa di caricatore con 15 cartucce ed altre 23, tutte 9×19.

Abate, in servizio prima alla Stradale e adesso alla Aliquota della Polizia in Prefettura a Cosenza, è stato ristretto nel carcere di Cosenza. Sono in corso accertamenti per stabilire se l’arma sia stata utilizzata in azioni delittuose.

Scoperte a Gioia Tauro 10 tonnellate di sigarette di contrabbando

Contrabbando di sigarette a Teverola
Archivio

Dieci tonnellate di sigarette contraffatte sono state sequestrate nel porto di Gioia Tauro dai finanzieri della prima Compagnia e dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli.

Nel corso di controlli, i militari hanno individuato un container di tabacchi lavorati esteri, proveniente dalla Slovenia e destinato in Libia, contenente 53.050 stecche di sigarette, per un totale di circa 10.610 chili, con marchio “Business Royals”.

Vista la particolare natura del carico, sono state avviate le attività di controllo per verificare l’autenticità del prodotto interpellando l’azienda detentrice del marchio che ha confermato la contraffazione dei prodotti. Il carico di sigarette, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato circa 1.500.000 di euro.

L’esportatore è stato denunciato per la violazione delle disposizioni in materia dei diritti di proprietà intellettuale comunitarie e nazionali. Il sequestro ha anche impedito l’introduzione di sigarette potenzialmente pericolose per la salute.

Cadaveri nel Crotonese potrebbero essere di padre e figlio scomparsi

Rosario Manfreda Salvatore Manfreda
Da sinistra padre e figlio Rosario e Salvatore Manfreda

Potrebbero essere di Rosario e Salvatore Manfreda, di 68 e 35 anni, padre e figlio, i due allevatori scomparsi il giorno di Pasqua, i cadaveri trovati ieri mattina dai carabinieri in località “Vardaro” di Mesoraca, nel crotonese.

Anche se le condizioni di avanzato stato di decomposizione dei due cadaveri non consentono, al momento, in questo senso, alcuna certezza, dalle indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro sono emersi alcuni elementi che rendono credibile l’ipotesi che i due corpi senza vita siano di Rosario e Salvatore Manfreda.

I due corpi potrebbero essere stati lanciati nel burrone in cui sono stati trovati dopo essere stati nascosti in un sacco. Nel lancio, uno dei due cadaveri potrebbe essere fuoriuscito dal sacco, mentre l’altro è rimasto all’interno.

Elementi utili sul ritrovamento dei due corpi e potranno emergere dall’autopsia disposta dal pm di turno della Procura di Crotone e dall’esame del Dna.

A inizio luglio la Procura di Crotone aveva disposto il fermo di due persone in relazione al duplice omicidio dei Manfreda. In manette erano finiti Salvatore Emanuel Buonvicino, di 20 anni, e Pietro Lavigna (50). Ricercato Pasquale Buonvicino (52), padre di Salvatore Emanuel, che si trova all’estero.

Padre e figlio, secondo l’ipotesi dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro, sarebbero stati uccisi a colpi di fucile. Il movente sarebbe da ricercare in dissidi per problemi di confine.

Conte bis, Salvini all’attacco: “Governo nato tra Parigi e Berlino”

Salvini comizio SanremoIl leader della Lega Matteo Salvini attacca a testa bassa il nuovo governo di Giuseppe Conte. Si tratta, osserva Salvini commentando la squadra annunciata dal premier al Quirinale, di un Esecutivo “nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona”, di un governo “senza dignità e senza ideali” composto da “persone sbagliate al posto sbagliato”.

E in particolare Salvini se la prende con la decisione di affidare la Farnesina a Luigi Di Maio: “Ma come si fa? Come si fa a passare da un ministero con 150 crisi aziendali aperte agli Esteri? E nel giro di un mese…”.

“Lavoriamo come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi”, scrive il leader della Lega su Fb.

Trovati due cadaveri nel Crotonese, è giallo

carabinieri pronto intervento petiliaI cadaveri di due persone sono trovati dai carabinieri a Mesoraca, nel crotonese. Uno dei corpi era stato già scoperto stamattina. Successivamente ne è stato trovato un altro, in avanzato stato di decomposizione, che era nascosto in un sacco.

I due corpi sono stati trasferiti nell’obitorio dell’ospedale di Crotone per essere sottoposti ad esame autoptico al fine della loro identificazione e dell’accertamento delle cause della morte.

I primi accertamenti eseguiti con l’ausilio del medico legale, intervenuto sul posto, hanno consentito di stabilire che il primo cadavere rinvenuto è di una persona di sesso maschile di circa 30-40 anni.

I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e del Comando provinciale di Crotone stanno indagando sulla recente scomparsa di persone in provincia di Crotone nell’ipotesi di un collegamento con i cadaveri trovati a Mesoraca.

Conte bis, Di Maio agli Esteri e Gualtieri all’Economia. Ecco la lista dei ministri

La squadra di Giuseppe Conte in foto larga. 1 fila da sinistra: Riccardo Fraccaro, Luigi Di Maio, Paola Pisano, Dario Franceschini, Nunzia Catalfo. 2 da sx: Roberto Gualtieri, Giuseppe Provenzano, Fabiana Dadone, Federico D’Incà, Lorenzo Fioramonti 3 da sx: Luciana Lamorgese, Alfonso Bonafede, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, Enzo Amendola
4 da sx: Elena Bonelli, Vincenzo Spadafora, Sergio Costa, Paola De Micheli, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli, Lorenzo Guerini (Combo Ansa)

Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha sciolto la riserva al Quirinale elencando la sua squadra di ministri. Domattina la squadra, 21 ministri (nel governo gialloverde erano 19), giurerà al Colle e nei prossimi giorni si presenterà alle Camere per la fiducia.

Questi sono i ministri del Governo Conte bis:

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro (M5S)

Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese (esterna)

Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede (M5S)

Ministro alla Difesa, Lorenzo Guerini (PD) 

Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (PD)

Ministro per gli Affari Esteri, Luigi Di Maio (M5S)

Ministero per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5S)

Ministro per l’Agricoltura, Teresa Bellanova (PD)

Ministro per l’Ambiente, Sergio Costa (M5S)

Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia (PD)

Ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli (PD)

Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano (PD)

Ministro per l’Innovazione tecnologica, Paola Pisano (M5S)

Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone (M5S)

Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti (PD)

Ministro per i Rapporti con il Parlamento Vincenzo D’Incà (M5S)

Ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola (PD)

Ministro per il Lavoro Nunzia Catalfo (M5S)

Ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S)

Ministro per le Attività Culturali con delega al Turismo Dario Franceschini (PD)

Ministro per la Salute Roberto Speranza (LEU)

Ministro per i giovani e lo Sport Vincenzo Spadafora (M5S)

La prossima settimana la squadra dovrebbe essere completata con la nomina di viceministri e sottosegretari.

Governo, nasce il Conte bis. 21 ministri tra M5s e PD. Giovedì il giuramento

Giuseppe Conte al Quirinale (Ansa)

Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, è salito al Quirinale dove, sciogliendo la riserva, ha elencato la lista dei ministri che formano il nuovo governo PD-M5S. Giovedì alle 10 ci sarà il giuramento, nei prossimi giorni, il governo si recherà alle Camere per incassare la fiducia.

E’ una squadra di 21 ministri quella presentata da Conte. Al Movimento 5 stelle vanno 10 ministeri, al Partito democratico 9, a Liberi e uguali 1, Roberto Speranza. Sono sette le donne, dunque un terzo sul totale: tra queste il solo profilo tecnico del governo, Luciana Lamorgese che va al Viminale. Al M5s va anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, mentre Luigi Di Maio va agli Esteri e Roberto Gualtieri all’Economia.

“Vi tratterrò per pochi istanti. Sono qui per rivolgere un saluto a tutti voi, non per fare una dichiarazione”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai giornalisti dopo aver incontrato Conte. “Una volta che, in base alle indicazioni di una maggioranza parlamentare, si è formato un governo, la parola compete al Parlamento e al Governo”.

“Difatti – spiega il capo dello Stato – il Governo, nei prossimi giorni, si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il suo programma”.

“Vorrei aggiungere che per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina, sui giornali stampati oppure on-line, o ascoltare la sera in tv, le cronache e le interpretazioni dei fatti da diversi punti di vista”. “Questo confronto – ha concluso Mattarella – tra prospettive differenti, opinioni diverse e diverse valutazioni, è prezioso per me, come per chiunque. E, ancora una volta, sottolinea l’importanza e il valore della libera stampa”.

“Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo le nostre migliori energie, le nostre competenze la nostra passione a rendere l’Italia migliore nell’ interesse di tutti i cittadini”, ha detto il premier incaricato Giuseppe Conte dopo aver annunciato al Quirinale la lista dei ministri.

All’attacco il leader della Lega Matteo Salvini che ha ribadito come questo governo nasce “tra Berlino, Parigi e Bruxelles”, sede dei “Poteri forti”. “Hanno fatto un’operazione di palazzo, ma non possono sfuggire per sempre al voto degli italiani”.

La Dia sequestra beni per 10 milioni a imprenditore cosentino

Dia antimafiaBeni per oltre 10 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro a Luigi De Luca, di 47 anni, imprenditore cosentino con interessi economici, prevalentemente nel settore della Grande distribuzione alimentare, con punti vendita al dettaglio dislocati in diversi comuni della provincia cosentina.

Il provvedimento, emesso dalla Sezione penale presso il Tribunale di Catanzaro, è scaturito da una proposta dal Direttore della Dia, Giuseppe Governale, nella quale sono confluite le risultanze di accertamenti svolti in un arco temporale compreso tra il 1997 ed il 2016.

Il Tribunale, che ha formulato per l’uomo un giudizio di “pericolosità sociale”, sottolinea il coinvolgimento di De Luca nelle operazioni “Plinius” e “Plinius 2” (blitz antimafia scattati tra il 2013 e il 2015, nell’Alto Tirreno cosentino), in cui avrebbe riportato due condanne; nella prima indagine pena di 8 mesi di reclusione, nella seconda 8 anni e 6 mesi (sentenze emesse dal Tribunale di Paola), pena questa poi ridotta di tre mesi in Appello. L’uomo era imputato
per estorsione e turbativa d’asta, reati aggravati dall’aver agevolato la criminalità organizzata.

Secondo gli accertamenti, spiega la Dia, è emersa una rilevante sproporzione tra beni individuati e redditi dichiarati da Luigi De Luca, nonché sufficienti elementi per ritenere gli stessi di origine illecita.

Il sequestro riguarda l’intero compendio aziendale e capitale sociale della ditta individuale “LD Discount di De Luca Luigi”, costituita nel 2010. Il capitale sociale ed intero compendio aziendale della società “Risanamento Immobiliare Srl”, costituita nel 2010. Il capitale sociale ed intero compendio aziendale della società “Calabra Distribuzione Srl”, costituita nel 2010; l’intero complesso aziendale dell’impresa individuale denominata Rinaldi Maria Antonietta, avviata il 2011.

Inoltre sono stati sottoposti a sequestro 21 terreni e fabbricati, costituenti anche il compendio delle società sopra indicate; sequestrati infine 4 rapporti finanziari e tre autoveicoli.

Traffico di droga, smantellato clan. Boss insegna “mestiere” a figlio di 8 anni


Dalle prime ore di questa mattina è in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti numerose persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L’organizzazione, che aveva base nel territorio della piana di Gioia Tauro, era strutturata in modo capillare ed in grado di rifornire di marijuana e cocaina le importanti piazze di spaccio calabresi.

A testimonianza della spregiudicatezza criminale di uno degli arrestati, sono le risultanze investigative che hanno rivelato lo sconcertante coinvolgimento, in alcuni aspetti, delle attività illecite di un bambino di 8 anni, figlio di un arrestato.

I dettagli dell’operazione saranno resi nel corso della conferenza stampa che il Procuratore distrettuale, Giovanni Bombardieri, terrà in mattinata.

Maltempo, allerta arancione in Calabria. In arrivo temporali

temporali mareggiateLa perturbazione atlantica, responsabile del maltempo sui versanti adriatici centro-meridionali, porterà in nottata un deciso peggioramento delle condizioni meteo sulla Calabria, con temporali intensi, più diffuso sui versanti jonici. Lo indica un’allerta della Protezione civile.

Valutata per domani allerta arancione per rischio idrogeologico sul versante ionico meridionale della Calabria; allerta gialla sul resto della Calabria e su gran parte della Sicilia per rischio idraulico e temporali.

Cinquanta kg di hashish in auto, in cella due corrieri

Droga: bloccati su Salerno-Reggio Calabria con 50 chilogrammi di hashish, due arresti della polizia

Due persone, di cui sono state rese note soltanto le iniziali, C.S, di 40 anni, e P.S., di 44, sono state arrestate dalla polizia di Stato dopo essere state sorprese, nel territorio di Candidoni, nel Reggino, mentre viaggiavano lungo la carreggiata sud dell’A2, l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, a bordo di un’automobile in cui erano stati nascosti 50 chilogrammi di hashish, divisi in 50 panetti.

L’operazione che ha portato ai due arresti é stata condotta dal personale del Commissariato di Gioia Tauro nell’ambito del dispositivo di controllo del territorio “Petrace”. La droga era nascosta nel vano portabagagli della vettura sulla quale viaggiavano C.S e P.S, che sono stati arrestati con l’accusa di detenzione e trasporto illeciti di sostanza stupefacente, con l’aggravante dell’ingente quantitativo. Per i due arrestati la Procura della Repubblica di Palmi ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Governo PD-M5s, via libera degli iscritti stellati: l’80% per il Sì

Con oltre il 79 percento dei “sì” gli iscritti del Movimento 5 stelle hanno dato il via libera al governo tra PD e M5s. L’esito del voto sulla piattaforma Rousseau è stato dato dal capo politico Luigi Di Maio dopo circa un’ora di ritardo sulla scaletta programmata.

“Dalle 9 alle 18 hanno espresso la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194 iscritti” annuncia l’Associazione Rousseau. I SI sono stati 63.146 (79,3%), i NO 16.488 (20,7%).

Il voto era “vincolante” alla formazione del nuovo esecutivo che sarà guidato da Giuseppe Conte, il quale già nelle prossime ore potrà salire al Quirinale per sciogliere la riserva, probabilmente già con la lista dei ministri che comporranno la squadra. Presentata la squadra, ci sarà il giuramento e poi il voto di fiducia alla Camera e al Senato.

Nell’accordo di programma – ha detto Di Maio in una conferenza stampa alla Camera -, “ci sono tutti i punti proposti dal M5s” (oltre una ventina) al presidente incaricato, tra questi il taglio dei parlamentari, le politiche ambientali e la riduzione delle tasse.

Nipote boss tenta di portare la Madonna, bloccato e allontanato

(ANSA) – SAN LUCA (REGGIO CALABRIA), 2 SET – Il nipote di un boss di ‘ndrangheta di Bagnara Calabra (Reggio Calabria), che fu arrestato nell’operazione “Crimine”, ha tentato di infiltrarsi tra i portatori della statua della Madonna di Polsi, durante la festa che si è svolta oggi, ma è stato subito individuato ed allontanato dai carabinieri impiegati nei servizi di ordine pubblico.

Il giovane ha tentato di approfittare della confusione provocata dall’elevato numero di fedeli accorsi al Santuario e di intrufolarsi tra i portatori, violando le prescrizioni imposte dagli organizzatori dei festeggiamenti e dalla Diocesi di Locri finalizzate ad evitare indebite intromissioni, ma è stato subito bloccato dai carabinieri e condotto nel presidio istituito dall’Arma proprio a Polsi.

Nei suoi confronti, comunque, dopo i controlli di rito, non è stato adottato alcun provvedimento.

S’insedia nuova sub-commissaria Sanità in Calabria

Maria Crocco

Il nuovo sub commissario della sanità calabrese, Maria Crocco, ha iniziato lunedì 2 settembre la sua attività nella sede del Dipartimento regionale Tutela della Salute. Crocco, nominata il 19 luglio dal Consiglio dei ministri, affiancherà il commissario Saverio Cotticelli, a sua volta nominato dal governo nazionale il 7 dicembre 2018.

Manager nel campo sanitario con esperienze maturate soprattutto nella Regione Abruzzo, Maria Crocco subentra al precedente sub commissario, Thomas Schael, che si era dimesso lo scorso primo luglio.

Di Maio in un angolo rinuncia a fare il vice di Conte, fiducia in bilico

Luigi Di Maio (Ansa)

Luigi Di Maio rinuncia a fare il vicepremier in un governo M5s-PD guidato da Giuseppe Conte. “Non esiste più il problema”, ha detto in una diretta video. “Anche il Pd ha fatto passo indietro, ora ministri non inquisiti né condannati”. Domani l’ultima parola agli oltre centomila iscritti che dovranno esprimersi a favore o contrari all’accordo con i dem. Un eventuale esito negativo farebbe saltare tutto, ma se ci fosse il via libera al Conte bis con il PD, si presenta l’incognita dei franchi tiratori per la fiducia in Senato.

“Noi – dice DI Maio – non svendiamo le nostre idee e come capo politico sento sempre il dovere difendere la dignità mia e degli eletti Avevamo due strade, la prima tornare al voto, la seconda provare a verificare se c’era qualcuno a realizzare il nostro programma. Abbiamo guardato alle soluzioni, non alle poltrone”.

“Devo dire che personalmente la sensazione avuta è che mentre noi passavamo giornate a lavorare sul programma qualcun altro le passava a colpire me. Invidio il loro tempo, perché io tutto questo tempo di pensare agli altri non ce l’ho. In questi giorni si è fatto un gran parlare del tema della vicepresidenza e si è detto che la trattativa si è bloccata per questo. Ma non è vero, tanto è vero che i tavoli sul programma sono andati avanti. Il concetto era semplice: Giuseppe Conte era un premier super partes, per questa ragione se ci fosse stato un vicepremier del Pd era giusto ci fosse anche un vicepremier del M5S, così che avessero pari rappresentanza. Abbiamo saputo che il Pd ha rinunciato e il problema non esiste più. Se ci avessero pensato prima non ci sarebbe stato neanche questo inutile dibattito, un po’ come i lunghi giorni trascorsi dal “no” a Conte al “si” a Conte”, sottolinea Di Maio.

Intanto, il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte ha incontrato a Palazzo Chigi i capigruppo di M5s e Pd. “Oggi ai responsabili politici – ha detto Conte – ho chiesto di restare esclusivamente concentrati sui problemi che impediscono ai cittadini di avere una vita migliore. I cittadini ci chiedono di non distrarci. Con Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti abbiamo oggi una grande opportunità, migliorare l’Italia e fare il bene del Paese. Abbiamo grandi e buone idee. Voglio consentirvi di seguire con la massima trasparenza queste ore di intenso lavoro”.

“Ho accettato con riserva – spiega – l’incarico di formare il governo perché mi è sembrato responsabile prendermi alcuni giorni per valutare se ci sono le premesse e la piena convinzione di dar vita a un progetto politico serio, sostenibile, che possa essere davvero utile per il Paese. Abbiamo grandi e buone idee da realizzare con questo Paese. Nelle consultazioni con le forze politiche ho registrato una consonanza tra Cinque stelle, Pd e altre forze di centrosinistra sugli obiettivi da raggiungere. Non mi sfuggono le ragioni di perplessità, penso agli elettori 5 Stelle. A voi ricordo che il M5S ha detto in modo sempre chiaro che, se non avesse avuto maggioranza, avrebbe lavorato con le forze disponibili a farlo portando avanti il programma. A voi dico di non tenere nel cassetto queste idee, questi sogni”.

“Serve un governo forte – prosegue Conte – un governo stabile: io sarò il primo responsabile di questa nuova esperienza di governo. Abbiamo l’occasione per una nuova stagione riformatrice, siamo in una fase cruciale, se l’affrontiamo con determinazione potremo avere una società diversa, migliore. Abbiamo grandi e buone idee da realizzare per questo Paese” a partire da “una manovra economica con obiettivi chiari: stop all’aumento dell’Iva, salario minimo orario, taglio del cuneo fiscale, maggiore potere d’acquisto per i lavoratori, sostegno alle famiglie”. Per fare quel che si propone di fare il nuovo governo “non servono i supereroi che tanto piacciono a mio figlio, basta essere persone normali ma responsabili e determinate, persone che amano davvero il proprio paese sopra ogni cosa”.

Il leader Di Maio stamane aveva detto che la nascita del nuovo governo dipenderà dal voto degli iscritti M5s in programma domani sulla piattaforma Rousseau. “In questi giorni – ha detto – Salvini mi aveva proposto di fare il premier per provare a ricucire. Io credo che Giuseppe Conte sia il premier migliore che l’Italia possa avere in questo momento e penso che la Lega abbia avuto l’occasione di governare con noi e ha deciso di sprecare un’occasione storica. Io adesso guardo avanti, a un governo nel quale, se saranno rispettate i temi e i programmi, potremo fare bene per l’Italia. Io credo che si possa andare alle elezioni in qualsiasi momento in Italia, la verità é che chi oggi ha fatto cadere il governo e sta chiedendo le elezioni é perché sta scappando dalle promesse elettorali che aveva fatto. Queste sono persone, sono partiti, che avevano promesso, come la lega, una flat tax da 30 o 40miliardi, e quando hanno scoperto che non avevano i soldi hanno fatto cadere il governo per rimandare questa cosa. Il voto è sempre una grande espressione di democrazia, ma non può essere lo strumento per scappare dagli impegni presi con i cittadini. Noi non scappiamo dagli impegni presi con i cittadini. Penso che al di là delle differenze di stile in questo momento l’Italia abbia delle forze politiche che chiedono tutte un cambiamento all’Ue. Tutti rappresentiamo l’interesse dell’Italia. Ora, in passato qualcuno non lo ha fatto bene, speriamo che il M5S nella compagine di Governo possa migliorare i risultati. Certo, nel raggiungere dei risultati a volte ci sono delle relazioni anche franche, difficili con la Ue, ma l’obiettivo è molto chiaro, è restare nell’Unione Europea e nell’euro, ma con un’Italia protagonista”. Soffermandosi poi sul tema immigrazione Di Maio spiega: “io credo che in questi anni sia stato l’unico tema su cui destra e sinistra riuscivano ancora a dividersi, e non credo che ci sia stato l’interesse fino in fondo di risolvere questo problema, perché in realtà era l’unico che li differenziava. Risolverlo significa Europa solidale; Europa solidale significa modifica del regolamento di Dublino e una procedura di emergenza affinché quando arriva una nave in Italia possano essere redistribuite le persone a bordo negli altri paesi europei e stabilizzazione della Libia”.

C’è una forte indecisione sull’esito del voto sulla piattaforma Rousseau. E gli attivisti M5s lanciano in rete due hashtag a favore di Luigi Di Maio: #dimaiovicepremier e #dimaiononmollare. Il sottosegretario del M5s Manlio Di Stefano annuncia il sì nel voto sulla piattaforma Rousseau. “Ve lo dico in modo davvero chiaro: non sono affatto sereno in nessuno scenario possibile, perché ho conosciuto il Pd di Governo e so cosa possa significare. Ma so anche che un futuro governo, senza il M5S, farà al 100% tutte quelle politiche che noi, invece, contrastiamo da anni. Oggi esserci è fondamentale e con un sistema elettorale proporzionale l’esserci sarà sempre condizionato da accordi pre-formazione del Governo. Accordi che in questo caso ci sono e sembrano positivi. A voi quindi la scelta, la mia è di votare sì” su Rousseau, scrive su facebook il penstastellato. Terminato il vertice del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Chigi, a cui ha partecipato il leader del partito, Luigi Di Maio con esponenti di governo e parlamentari del movimento. Al termine il sottosegretario Carlo Sibilia ha dichiarato: “Per Di Maio chiediamo un ruolo di primo piano: è il nostro capo politico ed è giusto così”. Alla domanda se Di Maio potrebbe rinunciare alla carica di vicepremier, Sibilia ha risposto affermativamente: “Per quello che mi riguarda sì. Per noi la priorità è risolvere i problemi dei cittadini, e tutto, anche le poltrone, è subordinato a quell’obiettivo”.

E intanto si apre un altro fronte. Andrea Crippa, vicesegretario della Lega fa sapere: “Mi hanno contattato nove senatori del M5s dicendomi che loro e altri senatori e deputati M5s non vogliono votare la fiducia a questo governo Conte e sono pronti a dire No se gli garantiamo un seggio”. “Gli ho detto che non siamo un’assicurazione per la vita su nessuno ma valuteremo caso per caso i parlamentari che hanno mostrato ampia condivisione su temi portanti come tasse, autonomia, immigrazione, legittima difesa. Le porte della Lega non sono chiuse ma aperte”.

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