10 Ottobre 2024

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Legge elettorale, Salvini: “Referendum per maggioritario”

Il leader della Lega Matteo Salvini a Milano (Ansa)

“Il traditore Conte parla di proporzionale per garantirsi l’inciucio a vita. Il maggioritario significa che vincono gli elettori”. Lo ha detto Salvini che a Milano ha incontrato 500 amministratori locali e 10 governatori del Carroccio.

“Vediamo di mandarli a casa il prima possibile”, ha aggiunto scommettendo che “il primo oppositore al Governo Conte-Monti sarà Renzi” e invitando i sindaci a dire “un rispettoso no” all’accoglienza dei migranti.

“Se cinque regioni lo approvano entro settembre si va al referendum in primavera”: il segretario della Lega ha così proposto un referendum per cambiare la legge elettorale e renderla “totalmente maggioritaria come quella per i sindaci”.

Intanto, il leader della Lega torna ad attaccare le Ong e il permesso del governo alla Ocean Viking a cui è stato concesso di approdare a Lampedusa. “Ora che i porti sono aperti, care Ong, godeteveli questi porti, perché noi al governo ci torniamo e torneremo a difendere i confini come si fa in un paese normale”, ha detto Matteo Salvini, parlando ai giovani leghisti a Pontida, dove domani ci sarà la consueta manifestazione annuale.

Terrorismo, espulsi magrebini radicalizzati. Inneggiavano a Isis

miliziani isisSono cinque i magrebini radicalizzati o a rischio radicalizzazione, che inneggiavano all’Isis, rimpatriati dalla Questura di Imperia, dall’inizio dell’anno. L’ultimo è un 30enne marocchino, detenuto in carcere a Sanremo.

Era arrivato in Italia ai primi del 2000, come clandestino, poi regolarizzato aveva “collezionato” arresti per spaccio e reati contro il patrimonio, commessi soprattutto in provincia di Savona. Nel 2016 è stato indagato dalla Polizia Postale di Imperia, perché sospettato di attività di proselitismo per lo Stato Islamico.

Tra gli altri stranieri rimpatriati c’è un tunisino di 47 anni, che aveva cercato di “sanare” la sua condizione di clandestinità sposandosi con una cittadina italiana. Detenuto in diverse carceri pare abbia fatto propri i dettami del Daesh, come dimostrato dai disegni rinvenuti nella sua cella. Gli altri sono due tunisini di 26 e 33 anni e un pachistano trentenne, tutti radicalizzati durante la detenzione.

Migranti, governo cambia rotta e riapre i porti. Ocean Viking a Lampedusa

L’Italia ha assegnato il “place of safety”, il porto sicuro, alla Ocean Viking, la nave con 82 migranti a bordo delle Ong Sos Mediterranea e Medici senza frontiere. Il “porto sicuro” assegnato è Lampedusa (Agrigento).

Gli 82 migranti, che sono a bordo da 6 giorni della nave, sono attesi nel pomeriggio a Lampedusa. Il gruppo verrà trasferito all’hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono soltanto 2 persone, non trasferite nei giorni scorsi per un problema sanitario: hanno un principio di scabbia e vengono tenute sotto cure mediche. Tutti gli altri immigrati presenti nella struttura, nel corso della settimana sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle.

La Ocean Viking non entrerà nel porto: gli 82 migranti a bordo verranno trasferiti sull’isola a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Secondo quanto si apprende la decisione sarebbe stata presa per non limitare l’operatività sia del porto che dell’aeroporto di Lampedusa.

“Noi siamo pronti ad alzare la voce e non sarà una voce di pace. Accoglienti sì ma idioti no”. Lo afferma il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello commentando all’Adnkronos la decisione delle autorità italiane di assegnare un porto sicuro alla nave Ocean Viking e di scegliere proprio Lampedusa. “La nave Ocean Viking – spiega Martello – era molto più vicina alle coste siciliane che a Lampedusa. Perché la scelta di assegnare come porto sicuro proprio Lampedusa?”.

Intanto, Francia e Germania sarebbero disposti ad accogliere il 50% dei migranti che sbarcano in Italia, il 25 percento per paese. Anche se sulle modalità del ricollocamento è ancora mistero. Molti sono scettici tra le fila del centrodestra, Lega in primis, che ricordando le “promesse tradite” in passato da Parigi e Berlino sulla ricollocazione, sta chiedendo lumi sul fatto che i due paesi alla fine prenderanno soltanto una minima parte di migranti che hanno diritto d’asilo, mentre gli altri rimarranno da clandestini in Italia.

Secondo Bruxelles sono stati fatti passi avanti verso la creazione di quel “meccanismo temporaneo” di ripartizione a cui sta lavorando la Commissione europea e sul quale punta il nuovo Governo Conte per gestire senza crisi gli arrivi delle navi delle Ong.

Salvini: “Questi sono matti, significa resa”

“Questi sono matti: il segretario della Lega Matteo Salvini è partito da questo per commentare l’arrivo a Lampedusa della Ocean Viking. “Questa è la resa. Fra le promesse di Conte all’Europa c’era anche questa”, ha aggiunto convinto che si voglia fare dell’Italia “un campo profughi”. Le quote di migranti che Francia e Germania sono disposti ad accogliere sono solo di quelli che hanno diritto d’asilo “che sono il 20%”. “Noi – ha concluso – siamo qui con i nostri amministratori per preparare il no”.

“Da voi mi aspetto un rispettoso no. Noi non ci siamo, prima vengono i cittadini italiani”: dal palco dell’assemblea dei segretari della Lega Salvini ha chiesto ai sindaci di dare questa risposta quando dalle prefetture arriveranno richieste di ospitare rifugiati. Un invito che arriva nel giorno in cui “dopo 14 mesi per la prima volta torna in un porto italiano, senza che il governo dica nulla, la nave di una ong. Attenzione”. “Vi chiedo – ha proseguito fra gli applausi – il coraggio dei sì e anche il coraggio dei no”.

Di Maio: “Da Ue impegno a prendersi gran parte immigrati”

“Credo ci sia un grande equivoco sul porto sicuro alla Ocean Viking: le è stato assegnato un porto perché l’Ue ha aderito alla nostra richiesta di prendere gran parte dei migranti”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di un’iniziativa di Rousseau. “Detto questo mi impegnerò a lavorare sulla cooperazione internazionale per migliorare le condizioni economiche dei paesi di provenienza e sugli accordi sui rimpatri che sanciscono il principio che chi non può stare qui deve tornare indietro e chi può stare qui sta in Europa e non in Italia”.

Regionali in Calabria, Salvini annuncia: “Presto sarò a Cosenza”

Matteo Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini sarà presto a Cosenza, nella prossima settimana, dal 23 settembre in poi. Ad annunciarlo ieri in una diretta video sui social lo stesso Salvini che ha riferito che si sta cercando “la sala più grande” nella città dei Bruzi, dalla quale manca da tempo. La data non è ancora stata fissata e verrà comunicata quando è tutto pronto.

L’ex vicepremier e ministro dell’Interno è impegnato in queste settimane in un tour elettorale per le imminenti elezioni regionali in Umbria, che va al voto il 27 ottobre; in Emilia-Romagna e Calabria, le cui elezioni non sono state ancora fissate e che potrebbero essere a gennaio 2020, se non prima. Emilia e Calabria erano andate alle urne il 24 novembre 2014.

Nel centrodestra non è ancora stato sciolto il nodo delle candidature alla presidenza della regione. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto è il candidato ufficiale di Forza Italia, ma al momento non sarebbe condiviso da Lega e Fratelli d’Italia, che potrebbero mettere sul piatto altre personalità. Tra queste, da tempo si vocifera di un nuovo possibile impegno della parlamentare meloniana, Wanda Ferro, già concorrente di Mario Oliverio alle passate elezioni, poi sconfitta per le evidenti divisioni nella coalizione azzurra. La Ferro, da quanto si apprende, sarebbe disponibile alla sfida, a patto di avere “garanzie” e non mandata al “massacro” come nel 2014.

Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa locale, uno dei nomi spendibili per la regione, è Vincenzo Sofo, europarlamentare leghista di origini calabresi eletto (ma sospeso) a giugno nella circoscrizione Sud. Sofo, fidanzato con la nipote di Marine Le Pen, la politica francese Marion Marèchal, è uno dei tre eletti italiani che entreranno a far parte dell’europarlamento dopo che usciranno i parlamentari inglesi a Brexit compiuta.

Tutto è comunque rimandato agli equilibri interni nel centrodestra, per cui non si esclude potrebbe alla fine spuntarla Occhiuto, sindaco cosentino di Forza Italia, anche se a molti dirigenti di Lega e Fratelli d’Italia non è piaciuta la sua “fuga in avanti”. Si vedrà l’aria che tira durante la visita di Salvini a Cosenza.

Sul fronte del centrosinistra, dopo il niet del M5s ad alleanze locali con il Pd, c’è ancora stallo. Dal canto suo, il governatore uscente Mario Oliverio, già da mesi si è auto-candidato per un eventuale bis, ma dal suo stesso partito, il Pd, sono giunti ripetuti no, ultimo in ordine da parte del commissario dem Stefano Graziano che ha parlato di “ennesima forzatura” da parte di Oliverio, il quale appare sempre più isolato all’interno del partito di Zingaretti che invoca discontinuità, soprattutto dopo le vicende giudiziarie del presidente calabrese.

Oliverio, per scavalcare le resistenze all’interno dei dem, ha tuttavia fissato per il prossimo 20 ottobre le primarie istituzionali pubbliche, finanziate dalla regione, con cui punta a una investitura popolare che possa superare i diktat della dirigenza Pd.

Sbarco di 56 immigrati a Crotone, in cella tre scafisti

Archivio

Tre persone, due ucraini e un russo, sono stati fermati dalla Polizia di Crotone e dalla Guardia di finanza poiché ritenuti gli scafisti dello sbarco con 56 migranti a bordo giunti sulle coste ioniche lo scorso 11 settembre e poi fatti sbarcare nel porto pitagorico. Sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I tre – riferisce la Questura -, secondo quanto dichiarato nell’immediatezza dai migranti, una volta giunti in prossimità della costa, si erano allontanati a bordo di un tender e, nella mattinata del 12 settembre, sono stati rintracciati nelle vicinanze del bar “Nettuno”, mentre, muniti di regolare biglietto, erano in procinto di partire in autobus alla volta di Napoli.

Le ulteriori dichiarazioni rese da alcuni miranti hanno consentito di acclarare la responsabilità dei soggetti in merito alla ipotesi di reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

I tre individui sono stati pertanto sottoposti a fermo di indiziato di delitto ed associati in carcere su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Crotone.

La cosentina Orrico (M5s) nominata sottosegretaria ai Beni culturali

Anna Laura Orrico

La parlamentare del M5s cosentina Anna Laura Orrico è stata nominata stamani sottosegretaria ai Beni culturali e al turismo. 38 anni, l’esponente pentastellata è l’unica calabrese entrata a far parte del governo Conte bis, nato dall’alleanza tra Partito democratico, Cinquestelle e Leu.

Imprenditrice nel settore dell’innovazione digitale e sociale, Anna Laura Orrico è stata eletta alla Camera dei deputati alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. E’ quindi alla prima legislatura.

Dal giugno 2018 è stata componente della X Commissione attività produttive, commercio e turismo. Orrico – che insieme alla collega Pd Lorenza Bonaccorsi affiancherà il neo ministro del Mibact Dario Franceschini -, giurerà lunedì insieme agli altri viceministri e sottosegretari.

Conte bis, dopo liti tra M5s e Pd nominati viceministri e sottosegretari

Dopo lo scontro degli ultimi giorni tra Movimento cinque stelle, Pd e Leu, seguendo il “manuale Cencelli” di antica memoria, è stata trovata la quadra sui viceministri e sottosegretari del governo Conte. In tutto i posti di sotto governo sono 42, tra cui 14 donne. Ventuno sono andati al M5s, 18 al Partito democratico, 2 a Leu, e uno al Maie.

Dei quarantadue 10 sono viceministri e il resto sottosegretari. Il Movimento grillino conserva una maggioranza di sottosegretari e anche di vice: ne avrà 6, mentre quattro vanno al Partito democratico. I 42 esponenti del governo giallorosso dovrebbero giurare lunedì.

Ecco i 42 sottosegretari del Conte bis

Due nuovi sottosegretari alla presidenza del Consiglio Mario Turco (M5s) alla Programmazione economica e investimenti e Andrea Martella (Pd) all’Editoria.

Non risulta assegnata la delega ai Servizi, che dovrebbe tenere il premier Giuseppe Conte.

Ai Rapporti con il Parlamento andranno Simona Malpezzi (Pd) e Gianluca Castaldi (M5s).

Agli Affari europei Laura Agea (M5s).

Agli Esteri, con i viceministri Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5s), ci saranno da sottosegretari Ivan Scalfarotto (Pd), Manlio Di Stefano (M5s), Riccardo Merlo (Maie).

All’Interno con Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5s), andranno Achille Variati (Pd) e Carlo Sibilia (M5s).

Alla Giustizia Vittorio Ferraresi (M5s) e Andrea Giorgis (Pd). Alla Difesa Angelo Tofalo (M5s) e Giulio Calvisi (Pd).

All’Economia, con i viceministri Antonio Misiani e Laura Castelli andranno Pierpaolo Baretta (Pd), Alessio Villarosa (M5s) e Cecilia Guerra (Leu).

Al Ministero dello Sviluppo Economico sarà viceministro Stefano Buffagni (M5s) e sottosegretari Alessandra Todde (M5s), Mirella Liuzzi (M5s), Gianpaolo Manzella (Pd), Alessia Morani (Pd). Alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate (M5s).

All’Ambiente Roberto Morassut (Pd), alle Infrastrutture e Trasporti viceministro sarà Giancarlo Cancelleri (M5s), sottosegretari Roberto Traversi (M5s) e Salvatore Margiotta (Pd).

Al Lavoro Stanislao Di Piazza (M5s) e Francesca Puglisi (Pd). All’Istruzione Lucia Azzolina (M5s) e Anna Ascani (viceministro Pd). Giuseppe De Cristofaro (Leu).

Alla Cultura Anna Laura Orrico (M5s) e Lorenza Bonaccorsi (Pd).

Alla Salute viceministro M5s Pierpaolo Sileri e sottosegretario Pd Sandra Zampa.

Di Maio: “Pronti a dare il massimo”
“Adesso la squadra di governo è al completo, pronta a dare il massimo per il Paese! Ringrazio i sottosegretari uscenti che continueranno ad essere una grande risorsa per il MoVimento”, commenta il ministro degli Esteri e capo politico del M5S Luigi Di Maio. “Lunedì – aggiunge -giurerà la nuova squadra che sarà composta da 21 esponenti del MoVimento 5 Stelle, di questi 6 saranno vice ministri. Per noi questo significa: tanto lavoro da fare e maggiori responsabilità. Noi siamo pronti!”.

Salvini: “Spartizione vergognosa”
“Continua la vergognosa spartizione di posti e poltrone di Pd e M5s. Festeggiate e mangiate finchè siete in tempo tanto prima o poi gli italiani vi manderanno a casa”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini commentando la nomina dei sottosegretari e vice ministri del governo.

Ponte Morandi, arresti per falsi report sui viadotti di Autostrade

Il ponte Morandi crollato visto dall'elicottero

Nuova svolta nelle indagini sul disastro del Ponte Morandi di Genova. La Guardia di finanza ha eseguito arresti, misure interdittive, perquisizioni e sequestri nell’ambito di un secondo filone dell’inchiesta della procura di Genova sul disastro di agosto 2018, in cui morirono 43 persone.

L’inchiesta bis è centrata sui report “ammorbiditi” e sulle false manutenzioni dei viadotti da parte di Spea, la società “sorella” di Autostrade per l’Italia del gruppo Atlantia. Coinvolti dirigenti, manager, tecnici e anche un professionista esterno che avrebbero “edulcorato” i report sulle strutture per evitare costosi e celeri interventi da parte del concessionario autostradale”.

Sono in tutto 9 le misure cautelari che riguardano anche il divieto di esercitare la professione. A emettere i provvedimenti il giudice delle indagini preliminari Angela Nutini, su richiesta del pm Walter Cotugno.

L’inchiesta bis era partita dopo il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, e aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea.

Sconvolgente ad Andria, ucciso per una precedenza davanti a moglie e figlio

Un giovane di 28 anni, Giovanni Di Vito, originario di Trani, è stato ucciso a coltellate da un automobilista dopo un litigio per una mancata precedenza. L’omicidio è avvenuto ieri sera a una rotatoria poco distante dal centro di Andria, in Puglia, sotto gli occhi atterriti della moglie e del figlio piccolo della vittima.

Gli agenti del commissariato di polizia, dopo serrate indagini, hanno fermato nella notte un uomo di 50 anni ritenuto l’autore del delitto. A mettere la polizia sulle tracce del fermato alcune persone presenti che lo avevano visto allontanarsi a bordo di una Mercedes. Dalle testimonianze e dalla visione dei filmati delle telecamere i poliziotti sono risaliti all’uomo.

Il presunto assassino, con precedenti di polizia, e la vittima hanno iniziato a litigare per una mancata precedenza. Degenerata la lite, il 50enne avrebbe estratto un coltello colpendo in parti vitali Di Vito che si è accasciato a terra. La moglie, disperata, insieme ad altre persone, ha tentato di soccorrerlo ma per il marito non c’era purtroppo più nulla da fare.

Aveva armi e munizioni senza permesso, denunciato

CATANZARO – I carabinieri di Marcellina nel corso di controlli relativi alle autorizzazioni dei soggetti detentori di armi e munizioni, hanno denunciato un 56enne, M.G., poiché durante le verifiche è risultato essere in possesso due fucili, una pistola ed una cinquantina di munizioni senza alcuna autorizzazione di polizia.

Armi e munizioni sono state poste sotto sequestro. Il cinquantaseienne dovrà rispondere dei reati di detenzione abusiva di armi e munizioni.

Proseguono le indagini dei militari volte a chiarire la provenienza delle armi in questione e verificare se le stesse risultano essere state utilizzate per eventuali azioni criminali.

Scoperta piantagione di marijuana nel Cosentino, due arresti


PAOLA (COSENZA) – Una vasta piantagione di marijuana è stata scoperta dai carabinieri della Compagnia di Paola a Cetraro, coadiuvati dai cacciatori di Calabria e dai colleghi di Guardia Piemontese e forestali. Due persone del posto, un 40enne e 28enne, sono finite in manette con l’accusa di produzione dei sostanze stupefacenti.

La coltivazione è stata scoperta in Contrada Mancheio ed era composta da quasi 800 piante dislocate in un’area di circa cinquemila metri quadrati. Le piante, di altezza fino a 2,5 metri, una volta lavorate e immesse sul mercato della droga, avrebbero potuto fruttare ingenti somme di denaro.

L’attività dei militari, è stata coordinata dal sostituto procuratore Maria Francesca Cerchiara, e da Pierpaolo Bruni, procuratore capo della Procura di Paola. In mattinata presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Cosenza si terrà una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione.

‘Ndrangheta, colpo a clan del Lametino, 28 arresti

I Carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme sono impegnati in un’operazione contro la ‘ndrangheta della piana lametina. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 28 persone, tra persone ritenute affiliate e contigue della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, gruppo criminale operante nel traffico di stupefacenti nonché già responsabile, tra l’altro, di una aggressiva e violenta attività estorsiva nei confronti di commercianti e imprenditori di Lamezia Terme. L’operazione è denominata “Crisalide 3“.

Il provvedimento cautelare è stato emesso su richiesta della Procura del capoluogo calabrese, diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri.

Gli arrestati
In manette sono finiti Francesco Gigliotti, Davide Belville, (alias Trachino); Salvatore D’Agostino, (alias Cirillo e Cirino); Antonio Gullo, Luigi Vincenzini, (alias Cosimo e Cosimino); Piero De Sarro, Flavio Bevilacqua, Salvatore Fiorino, (alias Turuzzu); Antonio Grande, Gianluca Adone, (alias Blob); Antonio La Polla, Carlo Sacco, Filippo Sacco, Alessandro Trovato, Pasquale Mercuri, (detto u Lupu); Pasquale Butera, Nicholas Izzo, Ottorino Raineri, Francesca Falvo, Pasquale Gullo, Cristian Greco, Giovanni Torcasio, (alias “u Craparu”, “Pallone” e “padre di Vincenzo”); Nicola Gualtieri (detto Craparu); Pasquale Cerra, (alias Ciancimino); Nino Cerra, Antonio Paradiso, (alias zu Totò); Giuseppe Gullo, (alias Pino e Pinuzzo); e Giuseppe Galluzzi.

‘Ndrangheta, il Consiglio dei ministri scioglie l’Asp di Catanzaro

Asp di CatanzaroIl Consiglio dei ministri, su proposta del neo Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria.

Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm. “La situazione della sanità in Calabria – ha affermato il neo ministro alla Salute Roberto Speranza dopo la decisione del Consiglio dei ministri – è molto seria. Il rispetto rigoroso del principio di legalità sarà essenziale per aprire una stagione in cui il diritto alla salute venga effettivamente garantito”.

Lo scioglimento è scaturito dall’inchiesta “Quinta Bolgia” della Dda di Catanzaro, che a novembre 2018 culminò con 24 arresti, tra esponenti dei clan lametini, politici e  dirigenti dell’Asp catanzarese. Secondo l’inchiesta emersero pesanti condizionamenti della ‘ndrangheta nell’ospedale di Lamezia Terme e di altri distretti dell’azienda sanitaria.

Agli inizi del dicembre scorso il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino aveva nominato la Commissione di accesso antimafia presso l’Asp del capoluogo. Accesso la cui relazione ha portato il governo a procedere allo scioglimento.

Il prefetto all’indomani del provvedimento del Cdm, ha nominato la commissione, che è composta dall prefetto Domenico Bagnato, già esperto di carica commissariale, del viceprefetto Franca Tancredi e del dirigente Salvatore Gullì.

“Agli stessi – ha spiegato la prefettura – sono affidate le attribuzioni dell’organo di direzione generale nonché ogni altro potere ed incarico connesso, nelle more del perfezionamento dell’iter procedurale con emanazione del Decreto di scioglimento”. (aggiornato il 13 settembre 2019)

Primarie in Calabria, Graziano (PD) attacca Oliverio: “Da lui altra forzatura”

Primarie istituzionali, Graziano: da Oliverio forzatura
Da sinistra il commissario PD Calabria Stefano Graziano e Mario Oliverio

E’ scontro nel PD calabrese dopo che il governatore Mario Oliverio ha indetto le primarie istituzionali tra i partiti per il prossimo 20 ottobre. “Strumento” aperto a tutti i partiti e ai cittadini, attraverso cui il presidente uscente vorrebbe essere investito a candidato dem e del centrosinistra alla presidenza della Regione alle prossime regionali. All’interno dei democrat vi sono da tempo molti malumori per una sua ricandidatura.

Il commissario del partito di Zingaretti, Stefano Graziano, che più volte ha parlato di “cambiamento”, facendo intuire di non voler ricandidare l’attuale presidente, dice oggi che quella di Oliverio è una “forzatura”, sebbene, va detto, che Oliverio ha fissato le primarie istituzionali in base a una legge del 2009, con cui cerca l’investitura pubblica e non solo del suo partito. Cinque anni fa nessun partito partecipò a questo tipo di primarie, che sono, va ricordato, interamente finanziate dalla Regione.

“Mario Olivero – attacca Graziano – dovrebbe fissare la data delle elezioni regionali ed essere parte attiva del percorso di rinnovamento che il Partito democratico ha deciso di avviare in Calabria. Siamo di fronte all’ennesima forzatura del presidente uscente, che rischia di far pagare ai calabresi la sua ostinazione”.

“Si stima, infatti, – prosegue il commissario – che in caso di svolgimento le primarie istituzionali costeranno oltre un milione di euro. Ribadisco che per noi non ci sono le condizioni per il ricorso alle primarie. Serve lealtà e responsabilità e non una conta che rischia soltanto di aumentare le spaccature esistenti all’interno del partito”, conclude Graziano.

Sul fronte delle alleanze, alle prossime regionali, il PD vorrebbe ripetere al livello locale l’alleanza di governo fatta a Roma tra Pd-M5s e Leu. Ma dai vertici pentastellati stanno giungendo pareri negativi, chiudendo di fatto ogni ipotesi di accordi sul territorio.

Picchia la nonna per avere soldi, 17enne in comunità

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito ieri una misura cautelare della detenzione in comunità disposta dal Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica dei Minorenni, nei confronti di un 17enne di Cassano all’Ionio, ma domiciliato a Villapiana, per i reati di estorsione e lesioni personali aggravate.

Tutto iniziava a seguito della denuncia presentata dalla nonna del ragazzo ai militari di Villapiana, che delineava un quadro allarmante. La signora, 67enne del posto, subiva da quasi due anni ricatti, minacce e percosse dal nipote, che la stessa si era presa per amore del ragazzo in affidamento presso la sua abitazione, dopo la separazione dei genitori e il rifiuto di questi di tenerlo con loro.

Il minorenne chiedeva incessantemente e periodicamente alla donna ingenti somme di denaro che la stessa non sapeva neppure come spendesse e qualora la 67enne non soddisfava le richieste del nipote questo la minacciava, anche di morte e più volte era arrivato a percuoterla con schiaffi.

Stessa sorte era talvolta capitata anche al compagno di lei, ogni qual volta era intervenuto in difesa della donna. La stessa non si era mai spinta a denunciare i fatti, sperando in un miglioramento della situazione ed in un ravvedimento del nipote, ma la situazione era, invece, peggiorata.

Infatti ad inizio settembre il ragazzo era arrivato a chiedere 600 euro in contanti alla nonna, che si era trovata costretta ad uscire per prelevare l’importo con il proprio bancoposta, dopo essere stata percossa sulle braccia ed essere stata minacciata di morte in caso non avesse seguito le indicazioni del nipote. Arrivata presso lo sportello la donna non riusciva a prelevare per un guasto dello stesso e per timore di tornare a casa a mani vuote ed in preda alla disperazione si era convinta a rivolgersi ai Carabinieri di Villapiana.

Le attività svolte dai militari hanno appurato la versione veritiera della vittima, anche con dichiarazioni del compagno e delineavano un quadro indiziario in cui l’indagato senza alcun scrupolo si era abbandonato a condotte violente e minacciose nei confronti della nonna che gli aveva fornito negli anni accoglienza, mosso dall’unico obiettivo di realizzare le sue pretese di guadagno senza alcuna forma di controllo dei propri impulsi.

Il protrarsi delle richieste estorsive e le allarmanti modalità delle stesse […]rendono concreto ed attuale il pericolo di reiterazione di ulteriori gravi condotte, ove si consideri la personalità dell’indagato che ha dimostrato di non aderire agli interventi educativi posti in essere nei suoi confronti –afferma il G.I.P. – rendendo necessaria come unica soluzione nei confronti del minorenne l’applicazione della misura cautelare detentiva presso la comunità ministeriale di Catanzaro, dove lo stesso è stato tradotto dai Carabinieri dopo le formalità di rito.

Coppia di anziani rapinata in casa, caccia ai banditi

Rapina a mano armata nella serata di ieri ai danni di due anziani a Simbario, nelle Serre vibonesi. I malviventi, dopo essersi introdotti nell’abitazione dei coniugi, sotto la minaccia di un’arma si sono fatti consegnare la somma di circa mille euro fuggendo subito dopo.

Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno che hanno avviato le indagini sentendo i due anziani rapinati e cercando di capire la via di fuga utilizzata dai rapinatori per far perdere le loro tracce.

Indette per il 20 ottobre le primarie istituzionali in Calabria

cittadella regione calabriaIl presidente della Giunta Regionale della Calabria Mario Oliverio, ha firmato oggi il decreto per la convocazione delle elezioni primarie per la data del 20 ottobre 2019.

“Si tratta – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – di un atto dovuto secondo le prescrizioni dell’art.5 della Legge Regionale n. 25 del 17 agosto 2009. Il mancato adempimento avrebbe potuto configurare una evidente omissione attuativa”.

“Dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Burc – conclude la nota – decorre il termine di 15 giorni previsti per la presentazione delle liste di candidati corredate dalla necessaria documentazione”.

Le primarie istituzionali, in Calabria, sono finanziate dalla Regione e vi possono accedere partiti e movimenti di qualsiasi schieramento. Anche cinque anni fa furono indette ma nessun partito ne fece uso.

Sbarco di migranti a Crotone, in manette gli scafisti

Archivio

Personale della Squadra mobile e della Guardia di finanza di Crotone ha eseguito un fermo nei confronti di due cittadini ucraini, S.O., di 31 anni, e Y.O., di 26, ritenuti gli scafisti dello sbarco avvenuto nel porto della città lunedì scorso.

Subito dopo lo sbarco di 39 uomini di nazionalità irachena, le indagini della Squadra mobile e della Sezione operativa navale di Crotone della Finanza si sono concentrate sui due ucraini, soprattutto per il fatto che erano gli unici di nazionalità diversa rispetto a quella dei migranti.

Inoltre, nella tarda serata di martedì, è stata recuperata l’imbarcazione impiegata per lo sbarco consentendo agli investigatori di acquisire ulteriori elementi a carico dei due che, insieme alle testimonianze di alcuni migranti, hanno permesso di giungere al provvedimento di fermo.

Tragedia del lavoro nel Pavese, morte 4 persone

Soccorritori sul luogo della tra ad Arena Po (Ansa)

Dramma del lavoro in Lombardia. Quattro persone sono morte in un incidente sul lavoro avvenuto dopo mezzogiorno in un’azienda agricola di Arena Po (Pavia). Si tratta di due operai e di due titolari dell’azienda. I quattro sono morti inghiottiti in una vasca di liquami.

Due corpi sono stati recuperati in breve tempo, per gli altri due è stato necessario svuotare la vasca di decantazione dove tutti e 4 erano precipitati. Le 4 vittime, tutte di origini indiane, sono due fratelli, che erano i titolari dell’azienda (un allevamento di bovini) e due dipendenti.

I carabinieri stanno cercando di ricostruire l’accaduto e di capire come siano finiti nella vasca di decantazione. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma e ai tecnici della Asst, sono arrivati alcuni familiari delle vittime.

Scoperto complesso di vulcani sottomarini nel Tirreno Cosentino

Rappresentazione grafica del complesso vulcanico nel Tirreno Cosentino (Ingv)

Scoperto un nuovo complesso vulcanico sottomarino nel Mar Mediterraneo, a 15 chilometri dalle coste tirreniche della Calabria: è composto da tre montagne principali, chiamate Diamante, Enotrio e Ovidio, di cui quest’ultimo formato a sua volta da cinque vulcani, di cui uno un po’ più grande del Vesuvio.

Pubblicato sulla rivista Earth & Space Science News, il risultato si deve ai ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Rispetto al complesso di 15 vulcani sottomarini scoperto nel 2017 tra la costa Sud di Salerno e quella calabra, “si tratta della stessa catena a livello geologico, ma di vulcani nuovi, con caratteristiche diverse.

E’ infatti più vicino alla costa, ha un’estensione maggiore e diversi vulcani hanno forme arrotondate”, spiega Riccardo De Ritis, primo autore dell’articolo. Ciò vuol dire che i vulcani “erano a livello del mare e sono stati erosi nel corso delle glaciazioni”. E’ uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani che si è sviluppato nel periodo compreso tra 780.000 e 20.000 anni fa e oggi non più attivo.

“Il complesso vulcanico individuato nel Mar Tirreno – prosegue De Ritis – è stato suddiviso in due porzioni. Una parte occidentale, più distante dalla costa, i cui edifici vulcanici presentano un aspetto più accidentato e deformato da strutture tettoniche”.

La parte orientale, più vicina alla costa, ha invece edifici vulcanici arrotondati dalla sommità pianeggiante. “La nostra ricerca – conclude l’autore – getta nuova luce sull’esistenza di importanti complessi vulcanici sul fondale marino, a distanze dalla costa decisamente inferiori a quanto non si conoscesse in precedenza”.

L’Ingv: Sviluppato in quasi 800 mila anni
E’ stato selezionato come ResearchSpotlight del mese di settembre della rivista EOS – Earth & Space Science News lo studio “Magmatism Along Lateral Slab Edges: Insights From the Diamante‐Enotrio‐Ovidio Volcanic‐Intrusive Complex (Southern Tyrrhenian Sea)”, cui ha preso parte l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

La ricerca, recentemente apparsa sulla prestigiosa rivista “Tectonics” dell’AGU (American Geophysical Union), ha permesso di individuare a soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre.

Tale complesso vulcanico, costituito dai vulcani Diamante, Enotrio e Ovidio, si sarebbe formato nell’arco degli ultimi 780.000 anni. Il lavoro si basa sull’utilizzo di diverse tecniche geofisiche: batimetria sonar multibeam, sismica a riflessione, anomalie magnetiche e tomografia sismica. L’analisi dei dati ha messo in chiara evidenza la presenza di un’ampia area caratterizzata da numerosi corpi magmatici solidificati a diverse profondità che risalgono finoal fondale marino formando edifici vulcanici.

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