9 Ottobre 2024

Home Blog Pagina 475

Altro sbarco in Calabria, 41 migranti nella Locride

Archivio

Quarantuno migranti di nazionalità irachena e iraniana sono stati intercettati e bloccati su una barca a vela dalla Guardia costiera alla periferia di Brancaleone, nella Locride. Tra i migranti anche quattro donne e cinque minori tra cui due bambini di sei anni.

I migranti sono arrivati sulle coste calabresi a bordo di una imbarcazione di una quindicina di metri che è stata bloccata dai militari della Guardia costiera a poche decine di metri dalla riva.

Subito dopo lo sbarco, i carabinieri della Compagnia di Bianco e personale del commissariato di Siderno della Polizia hanno posto in stato di fermo due cittadini ucraini ritenuti gli scafisti.

Nel corso della notte i 41 migranti sono stati trasferiti in un centro di prima accoglienza di Roccella Ionica messo a disposizione dal Comune e gestito dalla locale sezione della Protezione civile.

Umbria, dietrofront di Di Maio. La candidata è Francesca Di Maolo

Francesca Di Maolo

Dietrofront di Luigi Di Maio sul nome del candidato presidente in Umbria. Quando tutto sembrava fatto sul nome di Stefania Proietti, sindaco di Assisi, annunciato dal capo politico ieri mattina, in serata Pd e M5s hanno trovato la quadra su Francesca Di Maolo, avvocato e presidente del Serafico di Assisi, ente ecclesiastico senza scopo di lucro per la riabilitazione dei disabili.

A meno di altri colpi di scena, dovrebbe essere dunque Di Maolo, 48 anni, a guidare la corazzata giallorossa per conquistare la regione Umbria, la cui giunta a guida Pd è caduta nei mesi scorsi per via dell’inchiesta sulla sanità che aveva portato agli arresti di alcuni esponenti dem per presunte assunzioni pilotate nel comparto.

Il “patto” tra le due forze politiche è stato validato ieri dagli iscritti grillini su Rousseau e dovrebbe essere sostenuto da liste civiche, ossia senza simboli di partito. Anche la giunta, ha fatto sapere Di Maio, dovrebbe essere “civica”. Una giunta che si immagina sarà presentata prima delle elezioni, anche perché non è detto che questa nuova coalizione possa portare a una vittoria di M5s e Pd. Dall’altra parte c’è agguerrito Matteo Salvini, che sulla conquista dell’Umbria sta puntando tutto “dopo decenni di potere della sinistra”.

Per il centrodestra la candidata presidente sarà Donatella Tesei, donna indicata dalla Lega di Salvini che in Umbria tenta appunto il successo dopo lo scandalo nella sanità umbra. Salvini, che sta girando la regione in lungo e in largo, è convinto di vincere, anche in presenza di un patto tra grillini e democrat. “Lo facciano, non lo temiamo”. Si vedrà il 27 ottobre come andrà a finire. I giochi sono tutti aperti.

Prima del patto tra alleati di governo a Roma, da alcuni sondaggi il centrodestra guidato dalla Tesei era nettamente in testa in Umbria. Bisognerà attendere qualche giorno per capire ora l’orientamento dell’elettorato dopo l’unione tra M5s e Pd.

Rousseau approva il patto civico tra M5S e PD in Umbria

Il 60,9% dei votanti sulla piattaforma Rousseau ha dato il via libera al “patto civico” per l’Umbria annunciato da Luigi Di Maio. I votanti sono stati 35.036: i sì sono stati 21.320, i no 13.716, pari al 39,1%. La votazione era aperta a tutti gli iscritti M5S sul territorio nazionale.

“Molto bene il risultato su Rousseau. Ora chiudiamo sul nome del candidato presidente e liberiamo l’Umbria dalla sola politica. I partiti facciano un passo indietro e gli umbri facciano un passo in avanti” sottolineano fonti pentastellate.

“Sull’Umbria sono fiducioso” ha commentato il segretario Pd Nicola Zingaretti. “Ci sono le condizioni con lo sforzo di tutti – ha aggiunto – per arrivare a una forte candidatura, unitaria e competitiva per il bene di quella bellissima terra orgoglio di tutta l’Italia”.

Secondo fonti della maggioranza il candidato sul quale Pd e M5S starebbero cercando una convergenza è la presidente del centro di riabilitazione per disabili “Serafico” di Assisi, Francesca Di Maolo.

Di Maio in mattinata aveva lanciato il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, eletta nel 2016 col sostegno del PD. Una candidatura con una forte connotazione politica che evidentemente non è stata condivisa dai dem.

Striscioni contro visita di Salvini, botta e risposta tra Rende e Staine

Uno striscione anti-Salvini in piazza dei Valdesi a Cosenza. Nei riquadri a destra Emma Staine, a sinistra Bianca Rende

“Salvini, Cosenza vecchia non ti vuole” e “Cosenza non si lega”: sono alcuni degli striscioni che stanno comparendo nella città dei Bruzi in vista della visita di Matteo Salvini, prevista per martedì prossimo. A Cosenza il leader della Lega, nell’ambito del suo tour in vista degli appuntamenti elettorali per le elezioni regionali, incontrerà Mario Occhiuto, candidato presidente indicato da Forza Italia, e i rappresentanti del centrodestra, ma l’incontro si preannuncia molto contestato.

Su Facebook è nato anche il gruppo “Stutamu Salvini” – dal dialetto cosentino “spegniamo Salvini” – al quale sono iscritte oltre quattromila persone. Tra i sostenitori del gruppo anche Bianca Rende, consigliere comunale del Pd, che ha scritto: “Penso che la deriva Salviniana, che va oltre Salvini stesso e che ormai attraversa la società cosentina, vada arginata in ogni modo. Martedì, chi può, deve contestare in piazza, non solo Salvini, ma anche chi lo invita per mere ragioni opportunistiche”.

A replicare a Bianca Rende l’ex candidata al parlamento per la Lega, Emma Staine, che su fb scrive: “Bianca Rende è una consigliera comunale di Cosenza che da anni ci dà lezioni di femminismo e democrazia. A modo suo ovvio. Perché nella sua testa se non si vota come dice lei vi è pericolo di fascismo. Interessante. È altresì interessante – prosegue Staine – il suo incitamento all’odio, in un gruppo fb di facinorosi. Ovviamente se ne assumerà la responsabilità. Assumersi le responsabilità è un concetto che evidentemente le sfugge, inebriata com’è dal suo spirito sessantottino e dal suo credersi unta dal Signore. Dica alla sua area politica di riferimento di confrontarsi con il voto, unico strumento democratico. Quanta tenerezza. Un tempo scendevano in piazza a rivendicare i diritti di noi donne. Ora si sono ridotte a fare le leonesse da tastiera”, chiosa Emma Staine.

Salvini, già nei giorni scorsi in una delle sue dirette video, nell’annunciare il suo arrivo nella città dei Bruzi, ha parlato dei contestatori in città: “Chi se ne frega…”, ha tagliato corto l’ex vicepremier e ministro dell’Interno. Il leader della Lega terrà un incontro pubblico martedì 24, alle ore 18.30, al teatro Morelli, nel centro storico di Cosenza.

Aggrediscono e rapinano reggino, in cella due immigrati

I carabinieri della Stazione di Reggio Calabria Principale hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Procura, Sangare Bangali, di 28 anni, ivoriano con precedenti, già detenuto per altra causa, e Mohamed Bashir Diallo (22), originario della Guinea, incensurato, senza fissa dimora, con l’accusa di rapina e lesioni.

I provvedimenti sono giunti a conclusione di indagini avviate dopo la denuncia presentata nel marzo scorso da un 48enne reggino che ha denunciato di essere stato aggredito da due uomini mentre si trovava vicino ad un negozio di distributori automatici del centro storico e di essere stato rapinato del telefono cellulare e di alcune banconote.

L’uomo riportò alcune fratture ossee e lesioni lacero-contuse ritenute guaribili in 25 giorni. Ai due arrestati, i carabinieri sono giunti grazie ai filmati del sistema di videosorveglianza del posto oltre alla conoscenza diretta di Bangali. I due sono stati associati presso il carcere Arghillà.

Rubano un’auto e asportano tre quintali di alimenti, arrestati

carabinieri petilia policastroI carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno arrestato tre persone del luogo con l’accusa di furto aggravato, ricettazione e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

Nello specifico, i militari notando la presenza di un’autovettura sospetta lungo la provinciale 24 che collega la statale 107 con il comune di Santa Severina, hanno intimato l’alt ma il conducente ha proseguito senza fermarsi. Scattato un inseguimento, dopo diverse centinaia di metri i carabinieri sono riusciti a bloccare i tre soggetti accertando che il veicolo era stato rubato la sera prima a Petilia Policastro.

La conseguente perquisizione veicolare e personale a carico dei tre uomini ha permesso di rinvenire strumenti di effrazione e circa 3 quintali di genere alimentari di varia natura, accertata essere stata asportata poco prima da un esercizio commerciale di Roccabernarda.

Gli strumenti di effrazione sono stati posti sotto sequestro mentre la refurtiva è stata
restituita al commerciante. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, su disposizione della competente autorità giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso in attesa dell’udienza di convalida.

Fanno “shopping” senza pagare, arrestati due studenti

Due studenti incensurati sono stati arrestati dai Carabinieri della stazione di Catanzaro Santa Maria per furto aggravato. I due, residenti in città, ieri sera erano appena usciti con occhi guardinghi da un centro commerciale. I militari che erano in zona, insospettiti dal loro atteggiamento, hanno deciso un controllo e ispezionando gli zaini dei due hanno trovato merce rubata, probabilmente sfuggita ai sistemi di controllo interni.

L’esame delle telecamere di videosorveglianza del negozio ha permesso di accertare come i due soggetti già negli scorsi giorni avevano in più occasioni asportato diversa merce.

Estesa una perquisizione nell’abitazione in uso ai due, è stata rinvenuta altra merce per un valore di circa 1.500 euro di cui i giovani non hanno saputo dare spiegazioni. Il tutto è stato sottoposto a sequestro e per i due sono scattate le manette. Terminate le formalità di rito sono stati condotti presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Patto civico in Umbria, Di Maio sceglie sindaco Assisi del PD

Da sinistra l’ex governatrice Pd in Umbria e Stefania Proietti, sindaco di Assisi seconda da destra

Giornata di voto oggi sulla piattaforma Rousseau dove gli iscritti del M5s sono chiamati scegliere se dare vita o meno al “patto civico” per l’Umbria, regione che va al voto anticipato il 27 ottobre dopo gli scandali nella sanità che ha coinvolto in pieno il Pd. In serata dovrebbe esserci il responso.

Dopo l’alleanza governativa a livello nazionale con la sinistra, il movimento guidato da Di Maio tenta una alleanza locale con i dem che passi attraverso il “civismo”, cioè escludendo personalità politiche direttamente legate ai due partiti.

Lo scandalo della sanità in Umbria (assunzioni pilotate di parenti e amici), è scoppiato dopo le denunce del M5s che hanno fatto scattare una inchiesta della magistratura culminata con l’arresto di esponenti del Pd e la caduta della giunta guidata da Catiuscia Marini.

La decisione di fare un patto civico per l’Umbria aperto al Pd, ritenuto responsabile dello scandalo, è molto criticato dall’elettorato grillino che da giorni sui social sta prendendo di mira i vertici. “Il M5s ha perso proprio la bussola, prima fa arrestare esponenti Pd e poi stringe un’alleanza con gli stessi responsabili dello scandalo nella sanità…”, è il sunto di diversi messaggi che giungono sotto i post di Grillo, Di Maio e altri.

Intanto, il capo politico Luigi Di Maio ha fatto sapere che il nome “che abbiamo proposto come candidata presidente è l’attuale sindaca di Assisi, Stefania Proietti, un’amministratrice locale molto attiva e una docente universitaria molto apprezzata”. Adesso “ci aspettiamo (dal Pd, ndr) una risposta, perché non c’è più tempo”, conclude Di Maio in un post sul blog delle Stelle.

Stefania Proietti, ingegnere di 44 anni, è stata eletta sindaco di Assisi a giugno 2016 in una coalizione guidata dal Partito democratico. Con oltre il 53 percento la professionista prevalse al ballottaggio sul rivale ed ex sindaco Bartolini, che guidava una coalizione di centrodestra. Al primo turno il M5s con il suo candidato Fabrizio Leggio racimolò oltre l’11 percento.

Si assentavano dal lavoro per fare shopping, sospesi per un anno

Tre dipendenti della Città metropolitana di Reggio Calabria sono stati sospesi dal lavoro per dodici mesi per assenteismo. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Locri su richiesta della locale procura. Sei in tutto gli indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata e continuata, falsa attestazione della presenza in servizio e peculato d’uso continuato.

Le indagini hanno consentito di documentare, anche mediante attività tecnica di videoripresa e monitoraggio satellitare dei veicoli, la sistematica abitudine degli indagati di allontanarsi indebitamente dal luogo di lavoro, traendo in inganno l’ente pubblico di cui sono dipendenti, così conseguendo l’ingiusto profitto della percezione della retribuzione per prestazioni non effettuate.

Si tratta, in particolare, di cinque cantonieri della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il compito principale di vigilanza delle strade provinciali, sorpresi dagli investigatori a frequenti e sistematiche interruzioni del servizio, anche dopo poche ore di lavoro (generalmente un paio), per dedicarsi ad attività personali con l’autovettura di servizio: spesso si recavano in centri commerciali, negozi di abbigliamento, aziende agricole o andavano a prendere il figlio a scuola o, semplicemente, tornavano a casa.

E’ stato calcolato che i cantonieri indagati hanno complessivamente causato un danno patrimoniale alla Città Metropolitana di Reggio Calabria per circa 10.000,00 euro, corrispondente alla svariate ore di lavoro retribuite ma non effettuate.

Inoltre, nel corso delle investigazioni sono state accertate analoghe condotte fraudolente commesse da una dipendente della Regione Calabria in servizio presso la sede di Bovalino del Centro per l’Impiego di Locri, ripresa dalle telecamere mentre, in più occasioni, si allontanava dall’ufficio senza attestare l’interruzione del servizio.

Nello zaino con oltre un chilo e mezzo di cocaina, arrestato

Un chilo e 600 grammi di cocaina sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che hanno anche arrestato il corriere, V.G., di 25 anni, del reggino.

Le unità cinofile della Compagnia Pronto impiego di Reggio, durante controlli al terminal degli aliscafi per il collegamento veloce Reggio-Messina, hanno trovato in un bagno della sala d’aspetto, uno zaino contenente due panetti di cocaina.

Sono state subito visionate le immagini del circuito di videosorveglianza ed i finanzieri sono così risaliti al corriere. Una volta accertato che non si era imbarcato, i militari hanno iniziato le ricerche individuato il 25enne nelle strade adiacenti il porto di Reggio Calabria. Il giovane, dopo la convalida dell’arresto, è stato posto ai domiciliari.

Cosenza: spari contro serranda negozio, c’è l’ombra del racket

controllo polizia cosenzaAtto intimidatorio, la notte scorsa, ai danni di un negozio di illuminazione e materiale elettrico a Cosenza. Ignoti hanno esploso tre colpi di pistola, presumibilmente di grosso calibro, contro la saracinesca di un’attività commerciale di via Marconi, nel pieno centro della città.

Uno dei proiettili ha perforato la lamiera infrangendo la vetrina. L’intimidazione è stata scoperta stamani dal proprietario che ha presentato denuncia alla Polizia.

Non è la prima volta che il negozio viene preso di mira. Secondo quanto si è appreso, infatti, il titolare, in passato, aveva denunciato richieste estorsive.

Indagato per traffico di influenze ex presidente fondazione Open

guardia di finanza Traffico di influenze. E’ questa l’ipotesi di reato per la quale risulta indagato a Firenze l’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open, la fondazione-cassaforte per le iniziative di Matteo Renzi, tra cui la Leopolda.
Lo studio di Bianchi a Firenze, da quanto si è appreso, è stato anche perquisito ieri alla presenza del procuratore aggiunto del capoluogo toscano Luca Turco, il magistrato titolare dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza.
Massimo riserbo sulle indagini da parte degli inquirenti. Ha invece confermato che c’è un’inchiesta in corso il legale di Bianchi, l’avvocato Nino D’Avirro. “L’avvocato Alberto Bianchi è indagato per una ipotesi di reato fumosa qual è il traffico di influenze per prestazioni professionali a mio avviso perfettamente legittime”, ha spiegato.
D’Avirro ha anche detto che Bianchi “ha messo a disposizione degli inquirenti la documentazione richiesta nella convinzione di poter chiarire al più presto questa vicenda che – precisa il legale – lo sta profondamente amareggiando”. (Ansa)

Riciclaggio e truffa per milioni di euro, 7 arresti

I Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 7 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla truffa per diversi milioni di euro.

L’operazione, in codice “Cabriolet” è condotta nelle provincie di Sassari, Nuoro, Reggio Emilia, Modena, Parma e Milano. In corso anche decine di perquisizioni.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Sassari, su richiesta della Procura sarda che ha coordinato le indagini. Maggiori dettagli saranno resi noti in mattinata.

Sbarco migranti a Roccella, in carcere due scafisti ucraini

Due cittadini ucraini sono stati fermati dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e da agenti del Commissariato di Siderno, perché ritenuti gli scafisti dello sbarco di 74 migranti avvenuto sabato scorso a Roccella Jonica. L’accusa per loro è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Tra i cittadini iracheni ed iraniani, tra i quali 5 donne e 11 minori, sbarcati dalla barca a vela, che si presume provenisse dalla Grecia, gli investigatori della Polizia di Stato hanno immediatamente individuato i due ucraini che dopo le formalità di rito sono stati fermati. Il gip ha convalidato il fermo disponendo per i due il carcere.

Salvini a Cosenza martedì 24. Cena con Occhiuto a Roma

Salvini a Cosenza martedì 24. Cena con Occhiuto a Roma
A destra Salvini e Occhiuto insieme a una cena a Roma

L’ex vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini sarà a Cosenza martedì 24 settembre nel tour per le regionali in alcune regioni, tra cui la Calabria che andrà al voto tra qualche mese. L’appuntamento è al cinema teatro Morelli alle 18.30. Il giorno dopo, l’ex ministro dell’Interno sarà a Lamezia Terme, città dell’unico deputato leghista nonché ex coordinatore del movimento in Calabria, Domenico Furgiuele.

Ancora non è stato sciolto il nodo delle candidature nel Centrodestra. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto è già in corsa dopo il via libera di Forza Italia, ma al momento non pare esserci convergenza da parte degli alleati di Lega e Fratelli d’Italia.

La coordinatrice regionale della Meloni, Wanda Ferro, ha avuto modo di spiegare che quella di Occhiuto non è l’unica candidatura sul tavolo. Si vedrà con la visita di Salvini a Cosenza se ci sarà il via libera della Lega al sindaco azzurro. Prima del comizio al Morelli, Occhiuto accompagnerà Salvini in giro per la città per fargli “toccare con mano” opere e cambiamenti a Cosenza.

Intanto, l’altra sera a Roma, Salvini e Occhiuto sono stati immortalati insieme durante una cena in un prestigioso palazzo della capitale. Secondo quanto si è appreso, a organizzare l’incontro il critico Vittorio Sgarbi – ex assessore di Occhiuto nella città dei Bruzi -, che spinge per una candidatura del primo cittadino alle regionali cercando di superare le resistenze negli ambienti sia leghisti che meloniani.

‘Ndrangheta, confiscati beni per oltre un milione a condannato

Beni per oltre un milione di euro sono stati confiscati dai carabinieri di Reggio Calabria Giovanni Battista Cacciola, 55enne di Rosarno, già condannato in processi contro i clan del reggino e attualmente in carcere.

L’uomo, riferisce l’Arma, si è macchiato in più occasioni di gravi reati, sia contro il patrimonio che la persona; è stato condannato per porto e detenzione di armi, ricettazione, associazione a delinquere, associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e riduzione in schiavitù.

Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa denominata “Mauser”, formulata all’esito di una più ampia indagine denominata “Scacco Matto”, che ha messo in luce l’esistenza di un sodalizio criminale rosarnese, dedito alla commercializzazione di sostanza stupefacente con ramificazione anche nel nord Europa.

Le risultanze investigative prodotte dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Calabria e sul quale il provvedimento si fonda, derivano dalla condanna in primo grado a 18 anni di reclusione, per poi essere ridimensionata a 16 anni di reclusione dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria e infine essere stata confermata in Cassazione nel 2019.

Inoltre, nel luglio 2018 è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “Ares”, nella quale viene accusato di aver fatto parte di un’associazione di stampo mafioso all’interno della cosca “Cacciola”, inizialmente unitaria e successivamente disarticolata in due contrapposizioni.

Nella circostanza sono stati confiscati un’azienda agricola e un bar entrambi ricadenti nel territorio di Rosarno, quattro immobili di cui uno a Rosarno e tre a Candidoni, alcuni terreni oggetto di sovvenzione comunitaria nell’ambito della Pac (Politica agricola comune), quattro rapporti bancari, alcuni prodotti finanziari, per un valore complessivo di un milione e cento mila euro circa.

Cambio della guardia al Comando Legione Carabinieri Calabria

Cambio della guardia al Comando della Legione carabinieri della Calabria. Nuovo comandante è il Generale di brigata Andrea Paterna, che subentra all’omologo Vincenzo Paticchio.

Alla cerimonia di avvicendamento a Catanzaro ha presenziato, insieme alle autorità politiche, civili e militari della regione ed ai vertici della magistratura calabrese, il Comandante della Divisione interregionale “Culqualber”, Generale di Corpo d’armata Luigi Robusto.

Presente anche il generale Saverio Cotticelli, attuale Commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario. Il generale Paticchio ha ringraziato tutti per la collaborazione ricevuta, augurando ai calabresi “di realizzare i loro sogni”, mentre il generale Paterna ha affermato che il suo lavoro seguirà il percorso tracciato dai suoi predecessori, “i cui risultati – ha detto l’alto l’ufficiale – rappresentano un patrimonio cui non si può rinunciare e devono costituire traccia fondamentale per il futuro. Per questo bisogna lavorare lungo la stessa direttrice”.

Patriarca di Costantinopoli a Lungro: “Amore fraterno”

Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I

(ANSA) – LUNGRO (COSENZA), 18 SET – “Con sua Santità il Papa di Roma, Francesco, che vive e si comporta in modo degno del nome che porta, ci unisce un amore fraterno stretto e universale dall’amicizia che entrambi desideriamo vedere estesa tra il clero e i fedeli delle nostre Chiese sorelle”. Lo ha detto Bartolomeo I, patriarca ecumenico delle Chiese Ortodosse, a Lungro, sede dell’Eparchia di rito bizantino-greco in Calabria istituita nel 1919, per una visita di due giorni, intervenendo durante la messa del vespro officiata nella cattedrale di San Nicola di Mira. “Lo abbiamo incontrato appena ieri – ha aggiunto il patriarca – e abbiamo avuto un caloroso colloquio sempre con la piena unione della fede. Desideriamo inviargli anche da qui un caloroso abbraccio e il nostro saluto cordiale con tanto amore”.
Alla celebrazione religiosa hanno partecipato il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della congregazione delle Chiese Orientali e il presidente della Cei card. Gualtiero Bassetti.

Sul furgone con 55 chili di marijuana, arrestato corriere

Viaggiava sulla statale 106 con 55 chili di marijuana suddivisi in 10 sacchi, nascosti in un furgone con del materiale edile. Un 47enne di Catania è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Corigliano con l’accusa di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

L’arresto è avvenuto nel corso di un normale posto di controllo che i carabinieri di Villapiana hanno espletato lungo la statale 106. I militari hanno fermato un furgone Renault Traffic condotto da A.C, di 47 anni, di Catania, che ha detto di essere un muratore e di trasportare materiale edile verso la Sicilia.

I militari, muovendo il materiale posto sul cassone, hanno notato dei grossi involucri da cui proveniva odore di marijuana. I carabinieri hanno quindi approfondito il controllo portando il mezzo in caserma e sono stati trovati i dieci sacchi con la marijuana. Secondo i militari, se venduta, la sostanza avrebbe fruttato oltre 300 mila euro.

A Catanzaro giura nuovo procuratore aggiunto Novelli

“Per me è un onore collaborare con la Procura di Catanzaro, con il procuratore Gratteri, uno dei magistrati più stimati del Paese che ha fatto tanto, sia con l’attività investigativa che con l’attività di testimonianza civile”. Così il procuratore aggiunto di Catanzaro Giancarlo Novelli si è presentato alla stampa nel giorno del suo giuramento.

“Il mio – ha aggiunto – sarà un impegno di servizio perché ritengo che oggi collaborare alla direzione di un ufficio significa soprattutto mettere in condizione i colleghi di di lavorare nelle migliori condizioni possibili”.

“Certamente – ha spiega Novelli – se verrà chiesto un consiglio, verrà dato, ma il mio obbiettivo è fare in modo che i colleghi, giovani, entusiasti, energici e volenterosi, abbiano le condizioni per lavorare in serenità per dare una risposta di giustizia”.

Il procuratore Nicola Gratteri ha definito “un beneficio per la collettività” avere Novelli. “Siamo molto contenti – ha detto – è un magistrato molto preparato, serio, grande lavoratore. È un ottimo acquisto”.

NOTIZIE DALLA CALABRIA

ITALIA E MONDO