9 Ottobre 2024

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A Ostia c’è mafia: tre ergastoli nella famiglia Spada

Carmine Spada, detto ‘Romoletto’ (Ansa)

Ad Ostia, il quartiere di Roma che affaccia sul mare, era attivo un clan mafioso. E’ quanto ha sancito la Corte d’assise di Roma che ha condannato 17 appartenenti ed affiliati al clan degli Spada, infliggendo anche tre ergastoli a quelli che per la Procura di Roma sono i capi indiscussi del sodalizio: Carmine Spada, detto Romoletto, Roberto Spada, già condannato per la vicenda della testata ad un giornalista della Rai, e Ottavio Spada, detto Marco.

In totale i giudici, dopo oltre 10 ore di camera di consiglio, hanno disposto condanne per complessivi 147 anni di carcere e assolto 7 imputati. I reati contestati vanno dall’associazione di stampo mafioso, all’omicidio, all’estorsione all’usura.

Tra le condanne, inflitti 16 anni a Ottavio Spada, detto Maciste, 9 anni Nando De Silvio, detto Focanera e 8 anni a Ruben Alvez del Puerto, coinvolto anche lui nell’aggressione al giornalista Rai. Assolti, invece, Armando Spada, Enrico Spada, Roberto Spada detto Ziba omonimo del condannato all’ergastolo, Francesco De Silvio, Sami Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.

Regionali, Salvini: “Il candidato? Guardo avanti. Prima del nome il progetto”

Il leader della Lega Matteo Salvini nel suo comizio a Cosenza

“I giornalisti mi stanno chiedendo”: ‘ma chi sarà il candidato (del centrodestra) alle prossime elezioni regionali in Calabria?’. “E’ l’ultima delle mie preoccupazioni. Prima il progetto, il programma, la squadra e alla fine i nomi”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini nel suo comizio al teatro Morelli a Cosenza.

“Se dovessi esprimere un mio desiderio – ha sottolineato Salvini -, vorrei guardare avanti, e non indietro”. Tuttavia, spiega, “ragioneremo, l’importante è mandare a casa la sinistra senza ricommettere però gli errori della sinistra. Non basta vincere, bisogna vincere e governare bene per cinque anni mantenendo le promesse, possibilmente senza avere problemi extra politici”.

Una posizione, quella espressa da Salvini che fa capire quanto sia ancora in salita la trattativa su chi dovrà guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni, tornata che si terrà probabilmente a metà dicembre.

In corsa, al momento, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, indicato da Forza Italia che da mesi è già in campagna elettorale. Un passo, giudicato da molti esponenti nella coalizione “più lungo della sua gamba”. E quella chiosa del leader leghista al Morelli “senza avere problemi extra politici” potrebbe essere un riferimento proprio a Occhiuto, coinvolto in alcune vicende giudiziarie.

Prima di arrivare a Cosenza, in una conferenza stampa a Lamezia Salvini aveva lanciato l’idea di un candidato estraneo ai partiti. E sulla data delle elezioni dice: “Aspettiamo di capire quando si voterà in Calabria. In Emilia si andrà alle urne a gennaio. L’obiettivo è quello di includere. Più soggetti, più liste, sindaci, liste civiche, liste del presidente, gente nuova. Anche in Calabria mi chiedono di cambiare. Ed io non posso riproporre la stessa roba di vent’anni fa”, ha concluso.

Oliverio incontra Speranza: “Chiesto di sbloccare le assunzioni”

“Utile e proficuo”. Così il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha definito l’incontro che ha avuto a Roma con il Ministro alla Salute, Roberto Speranza. “Al Ministro – prosegue Oliverio – ho posto l’improcrastinabile necessità di fare una seria valutazione sulla fallimentare esperienza decennale del commissariamento della sanità calabrese al fine di assumere le misure necessarie per consentire il ripristino dei poteri ordinari della Regione, magari con misure di affiancamento e sostegno dello Stato centrale”.

“Ho posto il problema – spiega Oliverio – dello sblocco immediato delle assunzioni, a partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari e dallo scorrimento e proroga delle scadenze delle graduatorie. I servizi sanitari devono essere garantiti e, per questo, è urgente immettere nelle strutture ospedaliere e territoriali medici, infermieri ed operatori sanitari. Il Ministro Speranza mi ha ascoltato con attenzione e sensibilità, impegnandosi ad approfondire le questioni poste e dare le necessarie risposte”.

Vertice di Malta sui migranti, Conte: “E’ svolta”. Salvini: “Solo promesse”

Il premier Giuseppe Conte promuove l’accordo di Malta sui migranti raggiunto da alcuni Paesi europei e lo definisce “una svolta” anche se non è “la soluzione finale”. “Sino ad oggi si stentava a tradurre il principio che chi arriva in Italia arrivava in Europa – sostiene – mentre il nuovo meccanismo di redistribuzione abbraccia tutti. In più si comincia ad affermare il principio che non può essere solo l’Italia il primo approdo, ma che ci deve essere una rotazione. Ora bisogna vedere quanti Paesi parteciperanno”.

In una serie di interviste, il premier ribadisce poi che il nuovo atteggiamento dell’Italia nei rapporti con gli altri Paesi paga e porta ad “aperture che una volta erano impensabili”. E avverte: il salvataggio in mare “non è delegato alle Ong. Conserveremo un atteggiamento rigoroso”.

Ma il leader della Lega Matteo Salvini attacca: “L’accordo di Malta è solo l’ennesima promessa dell’Europa. Tante parole ma fatti zero”.

La nave Ocean Viking con 182 migranti a bordo è giunta intanto a Messina dopo che il Viminale ha autorizzato lo sbarco. Anche su questo fronte, Salvini critica: “In meno di un mese gli sbarchi sono aumentati del 50 percento”.

Nell’accordo di Malta, non sono compresi gli sbarchi cosiddetti “fantasma”, ossia chi giunge sulle coste siciliane e calabresi autonomamente a bordo di velieri e altri natanti di piccole guidati dimensioni guidati dai trafficanti di esseri umani.

Truffa comunitaria, sequestrati 1,5 milioni a società farmaceutica

finanza catanzaroBeni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di 1,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catanzaro a una società operante nel settore farmaceutico e ai suoi rappresentanti legali, rispettivamente padre e figlio.

Il sequestro è stato operato su disposizione della Procura regionale della Corte dei conti per la Calabria, diretta dalla dottoressa Rossella Scerbo, ed arriva al termine dell’iter giudiziario che, su richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Davide Vitale, nel giugno scorso aveva portato alla condanna dei destinatari del sequestro, ritenuti responsabili di un danno erariale da oltre 1,5 milioni di euro per aver posto in essere una frode ai danni del ministero dello Sviluppo economico in relazione ad un finanziamento, da oltre 5 milioni di euro di fondi comunitari del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) concesso, negli anni 2005 – 2011, per un progetto di ricerca – sulla carta – finalizzato allo sviluppo industriale per l’impiego farmacologico delle proteine del latte.

Sulla base del ventilato progetto, erano stati assunti 14 tra dipendenti e collaboratori.
dalle indagini delle fiamme gialle è emerso che le assunzioni di cinque persone, parenti dei due amministratori, erano del tutto fittizie e consentivano di rendicontare attività di ricerca mai svolte. dei rimantenti nove lavoratori, quattro restituivano a padre e figlio una porzione della propria retribuzione.

Le investigazioni svolte dal Gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro hanno consentito di individuare responsabilità anche in capo ad un esperto tecnico dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile di Roma (Enea), referente per il progetto di ricerca, il quale ha inteso antecedentemente definire la propria posizione, attraverso un procedimento per rito abbreviato, così ammettendo le proprie colpe e rifondendo l’ente danneggiato per l’importo di sua competenza.

Riace non è più il “paese dell’accoglienza”. Sostituito il pannello

Riace non più “Paese dell’accoglienza”, come recitava il cartello stradale collocato all’ingresso del vecchio borgo, ma diventa il “paese dei Santi Cosma e Damiano” come è scritto sul pannello, nuovo di zecca, che è stato installato all’ingresso del paese.

A disporre la nuova indicazione, che ha suscitato polemiche, è stato il sindaco del centro della locride, Antonio Trifoli, che con tanto di fascia tricolore, assieme ai due sacerdoti della cittadina, don Giovanni Coniglio e don Giovanni Piscioneri, ha collocato e benedetto la nuova insegna che archivia simbolicamente il “modello di accoglienza” Riace.

Una decisione, che secondo l’amministrazione comunale eletta la scorsa primavera, non ha alcuna motivazione polemica ma si collega ad una ricorrenza religiosa, i 350 anni dall’arrivo in paese delle reliquie dei Santi Medici cui nella cittadina è stato dedicato un Santuario e la cui festa con pellegrinaggi si celebra in due momenti, a maggio, e dal 25 al 27 settembre di ogni anno.

Domani Salvini a Cosenza, Questura nega piazza a contestatori

La Questura di Cosenza ha negato l’autorizzazione alla manifestazione di dissenso che era stata organizzata per domani nei confronti di Matteo Salvini in occasione della visita in città del leader della Lega.

La manifestazione contro Salvini, preavvisata ma negata per motivi di ordine e pubblica sicurezza, era stata organizzata in Piazza dei Valdesi, vicinissima al teatro Morelli, dove martedì alle 18.30 è in programma il comizio dell’ex vicepremier.

“I promotori della manifestazione – dicono le autorità – sono invitati a comunicare alla Questura il luogo ove svolgere una manifestazione in forma statica che non interessi in alcun modo Piazza dei Valdesi, Piazza XI Settembre e vie adiacenti, Piazza dei Bruzi, Via Montesanto e i siti interessati dall’altra manifestazione politica precedentemente autorizzata”.

Da giorni in città sono apparsi manifesti contro la visita dell’ex ministro dell’Interno. Domenica in piazza 11 Settembre alcune attivisti dei centri sociali si sono avvicinati al banchetto della Lega strappando un manifesto del gazebo dove era organizzata una raccolta di firme che il Carroccio ha avviato in tutta Italia.

Secondo quanto reso noto attraverso i social, i promotori della manifestazione “Stutamu Salvini” (“Spegniamo Salvini”) si raduneranno comunque in piazza dei Bruzi alle ore 17 “per un corteo – é scritto in una nota – colorato, pacifico e determinato”.

“La risposta del questore Petrocca alla mobilitazione di migliaia di cosentini – afferma il centro sociale Rialzo in un post su facebook – è un immotivato e provocatorio diniego. Questo prevede la democrazia, a cui fintamente si appellano le istituzioni di questa città? Prefetto e Questore stanno costruendo una vergognosa e blindata passerella, in vista delle prossime regionali, per il sindaco Mario Occhiuto e Matteo Salvini. Non possiamo accettare tutto ciò. Con ancor maggiore determinazione rivendichiamo la libertà di manifestare”.

Nuovo rimpasto nella giunta Raggi, via i “tecnici”, dentro politici

Rimpasto nella giunta Raggi. Secondo quanto si apprende, per dare avvio ad una fase politica, escono dall’esecutivo capitolino quattro “tecnici” per fare posto ad assessori di estrazione politica.

Via Laura Baldassarre, Flavia Marzano, Rosalba Castiglione e Margherita Gatta. Entrano Pietro Calabrese che guiderà l’Assessorato ai Trasporti, Valentina Vivarelli al Patrimonio e Politiche abitative mentre al Sociale arriva Veronica Mammì.

“Oggi avviamo una nuova fase politica che rafforzerà il lavoro della Giunta di Roma per la città”. Così la sindaca Virginia Raggi commenta il rimpasto di giunta che vede di fatto l’uscita di tecnici in favore di assessori politici.

“Dopo aver ristrutturato le fondamenta della macchina amministrativa, benché resti ancora molto da fare, imprimiamo un’accelerata decisiva per portare a compimento il programma politico sulla base del quale i cittadini ci hanno eletto”, ha detto la sindaca.

Truffa in una stazione di servizio, sequestro e 4 indagati

Carabinieri radiomobile TaurianovaBeni mobili ed immobili per 150 mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Taurianova a quattro persone A.R., di 36 anni, D.F (33), D.S. (46)e S.D. di 35, indagati per appropriazione indebita, ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito.

I quattro, tre dei quali dipendenti per diverso tempo di una stazione di servizio di Polistena avrebbero attuato un sistema di pagamenti fraudolenti per appropriarsi di circa 200 mila euro. In particolare la truffa sarebbe stata realizzata attraverso 240 transazioni fittizie utilizzando carte di credito “multicard” intestate alla società per la quale lavorava un complice simulando l’acquisto di carburanti, lubrificanti e altri prodotti.

I documenti contabili giornalieri delle società venivano falsati modificando voci di spesa e incasso e nascondendo i contanti. Così si facevano risultare solo le transazioni con la “multicard”. Sequestrate 5 auto, 2 immobili, un terreno e rapporti finanziari.

In Umbria altra giravolta da Pd e M5s. Ora candidano un imprenditore

Vincenzo Bianconi

Altro dietrofront di M5s e Pd sul candidato presidente della Regione Umbria nelle elezioni che si terranno il prossimo 27 ottobre. Il prescelto ora è Vincenzo Bianconi, imprenditore di Norcia e presidente di Federalberghi. Dopo un primo annuncio di Di Maio sul sindaco di Assisi, Proietti, era stato lanciato il nome di Francesca Di Maolo, presidente del Serafico, che pare abbia rinunciato, sebbene nella sua visita del capo Cinquestelle ad Assisi i bene informati riferiscono che la donna aveva accettato. Bisognerà capire se Bianconi sia il nome definitivo. Dopo l’ennesima giravolta tra cinquestelle e dem non è così scontato.

“E’ ora di ricostruire il futuro dell’Umbria perché è una regione straordinaria e civile che ha bisogno di fortissimi cambiamenti”. Con queste parole il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi accoglie l’invito a candidarsi a presidente dell’Umbria. “Invito che – spiega – tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto”. “Ogni giorno con la schiena dritta, con determinazione e passione – sostiene Binaconi -, cerco di migliorare le cose che mi circondano. Non mi sono mai tirato indietro dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto”.

In Umbria si va alle elezioni dopo che la giunta Pd guidata da Catiuscia Marini si è dimessa in seguito allo scandalo sulla sanità umbra, la cui inchiesta fatta scattare dalle denunce dei Cinquestelle, è culminata con l’arresto di esponenti dem, tra cui il segretario regionale Gianpiero Bocci. Dopo l’alleanza giallorossa a Roma, Pd e M5s hanno lanciato un “patto civico” stretto per competere insieme nella regione contro il centrodestra e la Lega di Matteo Salvini. Una scelta mal digerita da molti militanti grillini e non solo che bollano l’intesa come “incoerente” e “per conquistare qualche poltrona”. Alcuni sui social lo definiscono “Patto Cinico”.

Tasse su bibite, merendine e voli. Di Maio frena: “Dobbiamo ridurle”

Giuseppe Conte e Luigi Di Maio al Senato (Ansa)

E’ scontro nel governo dopo che il ministro dell’istruzione Fioramonti aveva proposto di tassare merendine e bibite gassate, ma anche introdurre una tassa per ogni passeggero in volo per l’Italia e all’estero. La proposta era stata rilanciata anche dal premier Giuseppe Conte ma è stata subito bocciata dal capo politico dei Cinquestelle e ministro degli esteri Luigi Di Maio che ha frenato su questa ipotesi. Esponenti del governo avevano fatto sapere che dall’introduzione di queste tasse nelle casse dello Stato sarebbero potuti entrare 2 miliardi di euro.

“L’obiettivo – ha detto Di Maio da New York – è abbassare le tasse, non aumentarle”. Il ministro ha sottolineato come “sulle tasse siamo d’accordo”. “Se poi c’è un progetto per disincentivare alcune fonti dannose, lo dobbiamo fare con un progetto di largo respiro. Non si possono fare balzelli per fare cassa”, ha spiegato, “auspicando una legge di bilancio che migliori la qualità di vita degli italiani e aiuti le aziende ad assumere di più, abbassando il cuneo fiscale”.

“L’Italia vuole la leadership nel mondo e il primato sul tema del Green new Deal”: questo il messaggio che il premier Giuseppe Conte invierà all’Assemblea generale dell’Onu. “Questo – ha spiegato il premier appena giunto a New York – non significa ovviamente tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse, ma significa però creare incentivi per riorientare tutto il sistema in quella direzione”.

Per quanto riguarda la tassa sulle merendine “non è deciso ancora nulla, la valuteremo insieme, ci ragioneremo e ci confronteremo”, ha spiegato Conte. “E’ prematuro dire se decideremo di sì, tra le ipotesi che ho ventilato c’è anche questa possibilità, un’iniziativa che rappresenta un nuovo approccio in termini di cultura alimentare e per la salute dei nostri bambini”.

La Ocean Viking con 182 migranti verso Messina

(Archivio/Ansa)

La Ocean Viking sbarcherà a Messina i 182 migranti soccorsi in tre diverse occasioni davanti alla Libia. Secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministero ha assegnato oggi pomeriggio alla nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere il porto sicuro di Messina.

Dalla nave era arrivata nel pomeriggio una nuova richiesta di “place of safety” (porto di sbarco) a Italia e Malta. La nave si trova ad est di Linosa con a bordo 182 migranti soccorsi sei giorni fa. Dalle nave umanitaria la prima richiesta di Pos a Italia e Malta risale a venerdì.

Intanto domani la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese volerà a La Valletta per il suo primo summit da ministro, insieme ai colleghi di Malta, Francia, Germania e Finlandia (quest’ultima ha la presidenza di turno dell’Unione). Le priorità che porterà saranno, tra l’altro, redistribuzione automatica verso Paesi ‘volonterosi’ dei migranti soccorsi in mare, con sanzioni verso gli Stati che si chiamano fuori, rotazione dei porti di sbarco, rimpatri a carico dell’Europa, tramite Frontex, per chi non ha diritto all’asilo. (Ansa)

Asp di Cosenza, Guccione lancia l’allarme dissesto

Carlo Guccione
Carlo Guccione

di Carlo Guccione *

“Il buco finanziario dell’Asp di Cosenza rischia di trascinare il sistema sanitario calabrese in un punto di non ritorno. Dopo le note vicende dell’Asp di Reggio Calabria, e lo scioglimento dell’Asp di Catanzaro per infiltrazioni mafiose, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza potrebbe rappresentare un vero e proprio crack finanziario visto che gestisce un bilancio annuale di circa un miliardo e 200 milioni.

Ancora non si è riusciti ad approvare il bilancio consuntivo 2018: nessun responsabile dell’Asp ha voluto apporre la propria firma sui documenti. E forse qualcuno dovrebbe chiedersi il perché…

Se venisse confermata la notizia che, nel primo semestre 2019, il disavanzo avrebbe sfiorato di oltre 35 milioni di euro, la situazione sarebbe ancora più allarmante. Si tratta di una cifra sottostimata visto che in questi mesi l’Asp di Cosenza si è trovata in una situazione di stallo senza alcun commissario o direttore generale facente funzioni. E tutto ciò non ha fatto altro che bloccare ancora di più i pagamenti.

Se poi a tutto questo aggiungiamo pignoramenti, somme vincolate presso il tesoriere dell’Asp e procedure in atto in molti Tribunali italiani, la cifra sfiorerebbe – come abbiamo avuto modo di constatare attraverso la documentazione in nostro possesso e denunciato in un dettagliato dossier – euro 783.947.089,32. E sarebbe una cifra prudenziale visto che l’ex Revisore dei conti in carica fino al 31 dicembre 2018, in una recente dichiarazione affermò che “l’importo comprensivo del contenzioso, al 31 dicembre 2016, supererebbe il miliardo di euro”.

Un fiume di denaro pubblico che doveva servire a curare i cittadini è stato invece utilizzato per interessi per ritardato pagamento, parcelle a professionisti, spese legali e in alcuni casi la stessa fattura è stata pagata due o addirittura tre volte, come testimoniano le dettagliate denunce presentate nel corso di questi anni alla Procura della Repubblica e alle autorità competenti. Un sistema collaudato che ha saccheggiato le risorse pubbliche della sanità calabrese.

Un esempio eclatante della “rapina” di denaro pubblico è rappresentato da due delibere del commissario ad acta, nominato dal prefetto di Cosenza, contro l’Asp di Cosenza a favore della banca Isif Spa. Con delibera numero 20 del 29 aprile 2019 ha riconosciuto a fronte di euro 1.076.319,44 in sorte capitale, interessi di ritardato pagamento per euro 2.337.173,65 e euro 182.424,38 per rimborso di spese legali; con un’altra delibera, numero 12 del 24 luglio 2019, a fronte di euro 1.038.874,15 in sorte capitale ha riconosciuto quali interessi per ritardato pagamento euro 4.387.988,58. Solo in queste due procedure – sono centinaia quelle in essere – l’Asp di Cosenza ha dovuto pagare tra interessi per ritardato pagamento e spese legali circa 7 milioni di euro. Soldi sottratti alla gestione territoriale e ospedaliera della sanità cosentina.

Questo è solo un piccolo spaccato di quello che accade quasi quotidianamente all’Asp di Cosenza. E nel frattempo l’ufficio legale dell’Azienda sanitaria provinciale è stato depotenziato, in particolare per gli effetti del blocco del turn over e quota 100. Per non parlare poi del sistema delle gare. Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di denunciare la gara riguardante il servizio di ristorazione, arrivata a 12 anni di prorogatio continua. Così come le gare per la gestione delle Rsa di Caloveto e San Nicola Arcella che durano anni e, tra i vari cambi di commissione, ancora oggi non sono riusciti ad aggiudicare servizi importantissimi per il territorio. In particolare, a Caloveto dove la Rsa risulta non funzionante ed erano previsti circa 60 posti letto.

In questo contesto gli squilibri di Bilancio dell’Asp di Cosenza rischiano di provocare il definitivo dissesto finanziario, paralizzando l’intero servizio sanitario calabrese. Una gestione irresponsabile del denaro pubblico a danno della salute dei calabresi. La situazione si è ulteriormente aggravata dopo il Decreto Calabria che di fatto ha creato una vacatio all’Asp di Cosenza, solo recentemente colmata con la nomina della dottoressa Erminia Pellegrini. Ci saremmo aspettati da parte della Regione e dei vari commissari decisioni tesi a combattere l’illegalità e l’allontanamento dei responsabili dalla cattiva gestione del denaro pubblico, a favore della garanzia di esigibilità dei Lea e dell’utilizzo corretto delle risorse destinate alla sanità”.

* Consigliere regionale

In auto con due chili di droga, arrestato

I Carabinieri della Stazione di Guardavalle (Catanzaro) hanno arrestato in flagranza Saverio Montillo, 26enne di Montepaone, per detenzione di droga ai fini di spaccio.

I militari hanno controllato l’uomo sulla provinciale 141, mentre viaggiava a bordo dell’autovettura di proprietà della madre. Sin da subito è emerso che il mezzo era sprovvisto di copertura assicurativa, ma gli operanti, insospettiti dalla persistenza dell’atteggiamento nervoso e sospetto del giovane, hanno deciso di effettuare verifiche più accurate, procedendo a perquisizione personale e veicolare.

Nell’abitacolo sono state rinvenute 2 grosse buste in plastica, contenenti 2 chilogrammi di marijuana. Per Montillo, già gravato da precedenti specifici, sono scattate le manette. Posto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, la Prima sezione penale presso il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per tre volte alla settimana.

Crotone, sbarcati 58 pakistani giunti su un veliero

Veliero sequestrato crotoneCinquantotto persone, di nazionalità pakistana, sono state soccorse e condotte al porto di Crotone da una unità della Guardia di Finanza della sezione navale di Vibo Valentia. I migranti – tutti uomini, tra loro solo un minore – si trovavano a bordo di una imbarcazione a vela intercettata al largo della costa calabrese la scorsa notte.

L’imbarcazione è stata scortata dalla Guardia di Finanza fino a Crotone dove le operazioni di sbarco – coordinate dalla Prefettura di Crotone – sono avvenute poco dopo le 2 del mattino. I sanitari del Suem 118 hanno accertato le condizioni di salute dei migranti. La Croce Rossa ha provveduto all’accoglienza ed al loro trasferimento nell’Hub regionale di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto.

E’ il quinto sbarco in meno di un mese sulle coste crotonesi. Nei giorni precedenti erano avvenuti tre sbarchi : 52 persone a Le Castella il 3 settembre, 57 a Cirò il 6 settembre, 39 su un veliero il 9 settembre, 56 migranti l’11 settembre.

Mark Zuckerberg non vende Whatsapp e Instagram

Mark Zuckerberg (Ansa)

Mark Zuckerberg respinge l’ipotesi di vendere Whatsapp e Instagram. Lo ha reso noto il senatore repubblicano Josh Hawley, uno dei critici più accesi di Facebook, dopo un incontro con il suo proprietario.

“L’ho sfidato – ha aggiunto Hawley – a fare due cose per mostrare che Facebook è seria sulla questione dell’imparzialità, della protezione dei dati personali e della concorrenza: vendere WhatsApp e Instagram e sottomettersi a un controllo indipendente ed esterno sulla questione della censura. Ha risposto di no a entrambe”.

Terremoto in Albania, diversi crolli e oltre 50 feriti

E’ di oltre 50 feriti e diversi crolli il bilancio provvisorio dei due forti terremoti registrati domenica pomeriggio in Albania. Secondo fonti mediche a Tirana tra le persone ferite e ricoverate ci sono molti bambini e adolescenti. Due persone sarebbero in gravi condizioni.

Sia il governo albanese che il sindaco di Tirana hanno mobilitato uomini e mezzi di soccorso per andare incontro alla popolazione colpita. La protezione civile è sul campo per verificare i danni. Diversi edifici presentano lesioni importanti, mentre in altre strutture sono crollati cornicioni che hanno provocato danni a diverse autovetture.

Le due scosse, di magnitudo 5.8 e 5.3, registrate nell’arco di una decina di minuti l’una dall’altra, hanno avuto epicentro vicino Durazzo. Tantissima la gente che si è riversata per le strade in preda al panico.

I due eventi sismici sono stati avvertiti anche in Puglia, in particolare nel Brindisino e nel Barese. L’onda sismica si è propagata fino alla Calabria dove il terremoto è stato avvertito in modo sensibile.

Serie B, Benevento-Cosenza 1-0. Lupi sconfitti nel recupero

Dopo il duro colpo subito in casa col Pescara, il Cosenza è stato battuto in trasferta per 1-0 contro il Benevento, con la squadra di Inzaghi che riesce a strappare tre punti al 92′ con un gol di Armenteros. Sconfitta immeritata per i lupi, con gli undici di Occhiuzzi (Braglia è squalificato) che nei primi minuti di gara si fanno notare con un bravo Kanouté.

Al 31′ prima vera occasione del Benevento. Improta scatta sul filo del fuorigioco, si presenta di fronte a Perina ma non inquadra lo specchio della porta. In contropiede ancora Kanouté fa tremare la difesa avversaria ma il suo tiro da fuori termina fuori. Al 36′ è Baez che entra in area ma svirgola la palla. Facile presa per Manfredini.

All’8′ del secondo tempo occasione per i rossoblu, sugli sviluppi di un’azione Monaco colpisce di testa ma Manfredini salva miracolosamente. Seguiranno altre azioni, alcune pericolose, da una parte e dall’altra. Proteste del Benevento per un presunto fallo di mano in area calabrese.

L’arbitro Dionisi concede 6′ di recupero. Armenteros, entrato qualche minuto prima al posto di Sau, porta in vantaggio i padroni di casa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E’ l’1-0. Un Cosenza sfortunato inchiodato a un punto in classifica nella quarta di campionato. La prossima gara è al Marulla contro il Livorno. Si gioca martedì 24 settembre alle ore 21.

IL TABELLINO DELLA GARA

BENEVENTO
Manfredini, Letizia, Caldirola, Coda, Viola, Maggio (K), Volta (46′ Antei), Improta (71′ Kragl), R. Insigne, Hetemaj, Sau (81′ Armenteros).
A disp: Montipò, Gori, Del Pinto, Kragl, Tello, Tuia, Basit, Gyamfi, Di Serio, Antei, Vokic, Armenteros.
Mr. Inzaghi

COSENZA
Perina, Corsi (K), Idda, Machach (59′ Pierini), Legittimo, Greco, Bruccini, Monaco, Riviere, Kanoute (78′ Sciaudone), Baez.
A disp: Saracco, Lazaar, Capela, Broh, Pierini, Carretta, D’Orazio, Sciaudone, Trovato, Bittante.
Mr. Occhiuzzi

Arbitro: Federico Dionisi di L’Aquila.
Assistenti: Lombardo – Perrotti.

Marcatori: 90’+3 Armenteros (B)

Ammoniti: Riviere (C), Kanoute (C), Idda (C), Perina (C), Greco (C), Coda (B).

 

 

Due forti scosse di terremoto in Albania, magnitudo 5.8 e 5.3. Si temono danni

Due forti scosse di terremoto di magnitudo 5.8 e 5.3 sono state registrate nel pomeriggio dopo le 16 sulla costa settentrionale dell’Albania.

Secondo i siti di geologia e vulcanologia europei i terremoti sono stari localizzati a una ventina di km di profondità.

Gli eventi sismici, avvertiti distintamente anche in Puglia e Calabria, hanno scatenato il panico tra la popolazione albanese, in particolare a Durazzo e Tirana. Avvertiti anche negli stati confinandi con l’Albania.
In molti si sono riversati in strada. Non si hanno al momento notizie di danni a cose o persone, ma si temono crolli.

Sull’A2 con oltre 10 chili di cocaina, arrestato corriere a Cosenza

Archivio

Un trentenne di Locri, con precedenti, è stato arrestato dalla Polizia stradale di Cosenza nei pressi dello svincolo nord dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, poiché trasportava in auto oltre dieci chili di cocaina.

Fermato dagli agenti quando transitava a bordo di una Mercedes classe A, l’uomo, D.M., si è subito mostrato insofferente. Scattati i controlli, gli agenti hanno notato un doppio fondo posto sotto il sedile anteriore lato passeggero, dove erano nascosti 10 panetti confezionati e sigillati contenenti cocaina, per un peso complessivo di 10,5 kg. La droga è stata posta sotto sequestro mentre per il trentenne sono scattate le manette.

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