9 Ottobre 2024

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Agguato a Piscopio, è morto uno dei giovani feriti

Non ce l’ha fatta Salvatore Battaglia, il giovane di 21 anni ferito a colpi di arma da fuoco l’altra notte a Piscopio, frazione di Vibo Valentia. Il ragazzo è deceduto lunedì mattina all’ospedale di Catanzaro dopo le gravi ferite riportate in un agguato in cui è rimasto ferito anche Giovanni Zuliani, di 23 anni, colpito alle gambe ma non in pericolo di vita.

I carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia, coordinati dalla procura, ora indagano per omicidio e tentato omicidio. Le indagini sono ad ampio raggio, sebbene la pista privilegiata pare sia quella riconducibile ad un regolamento di conti all’interno della criminalità locale. L’agguato, avvenuto dopo mezzanotte tra venerdì e sabato, ha tutte le modalità di una esecuzione mafiosa.

La vittima era cugino di Rosario Battaglia, ritenuto il capo della cosca cosiddetta dei “Piscopisani”, attualmente detenuto perché condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio del boss di Stefanaconi, Fortunato Patania.

Giovanni Zuliani è invece il fratello di Antonio Zuliani, condannato per l’omicidio di Francesco Fiorillo, avvenuto nel 2015 a Vibo Valentia.

Referendum elettorale, presentato il quesito in Cassazione

La delegazione di esponenti di 8 regioni in Cassazione per presentare il quesito referendario. Al centro Calderoli (Lega)

Una delegazione rappresentativa di otto regioni, guidata dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli (Lega), ha depositato presso la Corte di Cassazione il quesito per proporre un referendum sulla legge elettorale. La richiesta prevede di abrogare la parte proporzionale del Rosatellum, trasformando la legge elettorale in maggioritario puro.

A sostegno dell’iniziativa referendaria i consigli regionali di Veneto, Sardegna, Lombardia, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria e Basilicata, tutte guidate dal Centrodestra. Secondo l’articolo 75 della Costituzione per proporre un referendum abrogativo o di modifica di una legge dello Stato ci vogliono o 500mila firme oppure l’approvazione da parte di 5 regioni.

La volontà di presentare il quesito referendario era stata espressa dal leader della Lega Matteo Salvini per evitare “inciuci di palazzo” dopo la formazione del governo giallorosso: “Chi prende un solo voto in più governa per 5 anni”, aveva detto l’ex vicepremier parlando della necessità di fare il maggioritario puro. Forza Italia, che nutre perplessità sull’abolizione della quota proporzionale, alla fine ha trovato convergenza con gli alleati del centrodestra.

Se dovesse andare in porto il referendum, con l’ammissione della Corte, (Calderoli in una intervista si dice certo, ndr) c’è da riordinare i collegi elettorali anche sulla scorta del taglio dei 345 parlamentari proposto dal M5s e che sarà in discussione alla Camera il prossimo 7 ottobre.

Il senatore Calderoli ha postato delle foto dalla Corte: “Sono con i delegati delle otto regioni che hanno votato la richiesta di referendum abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale”, scrive sui social

“Non temo rifiuti dalla Consulta”, ha fatto sapere il senatore Roberto Calderoli. “Otto regioni che sono molto al di sopra delle cinque richieste soprattutto in rappresentanza di tutto il Nord del Paese, del Centro, del Sud e delle isole hanno deliberato la proposta di un referendum abrogativo della legge elettorale in modo tale che nasca un sistema completamente maggioritario – aggiunge -. Ovvero l’elettore sceglie chi andrà a governare e chi perde andrà all’opposizione”.

Successo a Cosenza per il raduno degli Alpini

Il cuore di Cosenza batte per gli alpini. E la testimonianza di affetto della città è venuta fuori nel grande entusiasmo con il quale i cosentini hanno salutato il passaggio degli Alpini delle tante sezioni italiane che hanno sfilato questa mattina per le vie della città dopo essersi concentrati alle 10 di stamani sul Ponte di Calatrava. Il Ponte intitolato a San Francesco di Paola ha offerto un magnifico colpo d’occhio man mano che i gonfaloni delle sezioni dell’ANA, dei Comuni, della Provincia e della Regione e soprattutto il labaro nazionale del corpo degli alpini prendevano posto nel lungo corteo.

A guidarlo, il gonfalone della città di Cosenza, preceduto dai ragazzi della scuola primaria degli Istituti comprensivi “Zumbini” e “Negroni”. La città dei Bruzi ha ospitato per tre giorni il raduno del IV raggruppamento Centro Sud e Isole, promosso dalla sezione di Napoli Campania Calabria e fortemente sostenuto dall’Amministrazione comunale con in testa il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore Francesco Caruso che ha seguito passo dopo passo le diverse fasi organizzative, con il supporto importante e significativo del gruppo alpini di Cosenza e Castrovillari.

Altrettanto importante l’apporto dell’Assessore alla scuola Matilde Lanzino, presente insieme al Sindaco Occhiuto e al collega di giunta Caruso alla sfilata conclusiva. Sono venuti a Cosenza da ogni dove gli alpini che la città dei Bruzi ha praticamente adottato. E lo hanno sottolineato i continui battimani e le attestazioni di affetto con cui è stato accompagnato su Corso Mazzini il loro passaggio fino a Piazza Bilotti dove era in programma la parte conclusiva dello “sfilamento” e il passaggio della stecca tra le sezioni di Napoli e quella di Firenze di cui fa parte Assisi, la città che dal 25 al 27 settembre del 2020 ospiterà il prossimo raduno. In Piazza Bilotti hanno sfilato gli alpini di tutta Italia. C’erano le sezioni di Cuneo, Genova, Milano, Monza, Vicenza, Vittorio Veneto, Trento, quella delle Alpi Apuane (Massa Carrara), di Pisa, Lucca, Livorno, la sezione Marche che ha partecipato al corteo tenendo in evidenza lo striscione con su scritto “L’Italia ha bisogno degli Alpini”. E poi la sezione Abruzzi, inconfondibile per l’aquila sul vessillo, e che ha dato al raduno la sua prestigiosa fanfara che ha scandito, con il suo accompagnamento musicale, le diverse fasi del corteo, insieme al coro dell’ANA di Roma e il Coro Tridentina che ieri sera si sono esibiti al Teatro Rendano insieme ai ragazzi dell’Orchestra dell’Istituto comprensivo “Zumbini”.

A sfilare sotto il palco di Piazza Bilotti, alla presenza di una rappresentanza di sindaci dei comuni della provincia di Cosenza, anche la sezione alpini di Roma, quella di Latina, gli alpini della Protezione civile, pronti ad accorrere per primi in ogni situazione di emergenza, piccola o grande che sia, e le sezioni di Puglia, Basilicata e Sicilia, quest’ultima orgogliosa di avere tra le sue fila l’alpino Andrea Adorno, medaglia d’oro al valore per l’impegno dimostrato durante la missione in Afghanistan nel 2010. A tenere il labaro nazionale dell’ANA, scortato dal Presidente Sebastiano Favero, c’era poi la prima donna in assoluto ad essere arruolata nelle truppe alpine e la prima ad entrare a far parte dell’ANA.

Il suo nome è Loredana Petitto e, dato importante, è calabrese, di Catanzaro. Al termine della sfilata, il cerimoniale ha introdotto il rituale del passaggio della stecca dalla sezione di Napoli dell’ANA a quella di Firenze. A solennizzarlo, la presenza, accanto al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, città che ha ricevuto il testimone e che ospiterà il raduno nel settembre del prossimo anno. Un momento che viene preceduto da brevi interventi dei due Sindaci.

“La città di Cosenza – dice il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto – è orgogliosa e onorata di aver ospitato il raduno degli alpini”. Occhiuto ha ringraziato tutti i partecipanti e, in particolare, il Presidente nazionale dell’ANA Favero “per aver sottolineato l’importanza dello stare insieme e di fare cordata. Lo stare insieme e lo spirito di accoglienza – ha aggiunto Occhiuto – sono da sempre caratteristiche significative della nostra città. Le città – ha aggiunto il Sindaco di Cosenza – sono invenzioni straordinarie perché gli uomini hanno bisogno di stare insieme. E qui abbiamo provato a costruire una città delle persone e non delle macchine”. Agli alpini ha detto grazie perché “avete dato molto alla nostra città. E’ stata una fortuna avervi qui e siete un esempio da seguire per le giovani generazioni perché i vostri principi si fondano sul dare sempre al prossimo senza ricevere nulla in cambio”.

E ha annunciato, infine, il proposito di stringere un patto di amicizia con la città di Assisi fondato anche sulla rispettiva devozione per due figure importantissime come San Francesco d’Assisi e San Francesco di Paola. Un assist colto al volo da Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, che ha avuto parole di sincero apprezzamento per Cosenza. “Una città meravigliosa. E’ stato per me un onore condividere questi momenti insieme a voi”. E ha concluso con un arrivederci ad Assisi nel settembre del prossimo anno. “Vi accoglieremo a braccia aperte”.

Piscopio, festa patronale “blindata” dopo l’agguato di ieri notte

Ansa

Festa patronale “blindata” a “Piscopio” di Vibo Valentia dopo il duplice tentato omicidio di cui sono rimasti vittime, nella tarda serata di venerdì scorso, in un parco pubblico della cittadina, due giovani, Salvatore Battaglia, di 21 anni, e Giovanni Zuliani, di 23, rimasti entrambi feriti.

Il concerto di Anna Tatangelo, che ha concluso la festa, si è svolto ugualmente, malgrado quanto é accaduto venerdì sera, ma in presenza di un massiccio spiegamento di forze dell’ordine.

“Il personale della Questura di Vibo Valentia – ha detto il questore Annino Gargano – ha presidiato la piazza principale di Piscopio per garantire la sicurezza dei tanti partecipanti”. Lo spettacolo si è svolto regolarmente in presenza di alcune centinaia di persone, che hanno riservato ad Anna Tatangelo una calorosa accoglienza.

Intanto, sono serrate le indagini dei carabinieri di Vibo sul tentato duplice omicidio di ieri notte in cui sono rimasti feriti i due giovani, Battaglia e Zuliani. Nessuna pista viene al momento esclusa, anche se le ipotesi degli investigatori si concentrano su un possibile regolamento di conti all’interno della criminalità locale.

Austria, trionfa Kurz. Crollo della Sinistra e populisti dopo l’Ibiza-gate. Boom dei Verdi

Secondo le prime proiezioni, le elezioni politiche in Austria le stravince il partito popolar-conservatore (Oevp) del cancelliere uscente Sebastian Kurz che supera il 37% dei consensi. Gli ex alleati del Freedom party (Fpoe), partito nazionalista, crollano dal 27 al 16 percento per effetto dello scandalo che ha coinvolto l’ex vice cancelliere Heinz Christian Strache.

Peggior risultato di sempre per i Social-democratici che raccolgono attorno al 22 percento, lasciando sul campo circa 5 punti percentuali, mentre i Verdi che nel 2017 non avevano superato la soglia di sbarramento, ottengono un risultato storico: oltre il 13%.

Le elezioni politiche in Austria sono state indette dopo lo scandalo “Ibiza-gate” che ha travolto il partner della coalizione di estrema destra di Kurz a maggio, dopo soli 18 mesi di governo insieme.

Adesso c’è sempre il rebus del governo. Kurz, secondo gli analisti austriaci, potrebbe ancora una volta allearsi con il Partito della Libertà (FPOe) ma con una rivisitazione della squadra che ha segnato il precedente governo tra popolari e populisti. Stando agli osservatori, appare lontana l’ipotesi di una grande coalizione tra conservatori di Kurz e la sinistra del Spoe, allargata ai Verdi.

A smorzare l’ipotesi di una riedizione governativa tra i popolari di Kurz e i populisti è tuttavia lo stesso segretario generale del partito nazionalista Harald Vilimsky che a caldo ha affermato: “Il nostro partito necessita di una ripartenza. Di certo non posso suggerire di continuare sulla strada del governo, non alla luce di questo risultato”.

Cosenza, “Invasione” di fan per Mahmood. Occhiuto: “Città per grandi eventi”

Tante persone a Cosenza hanno assistito sabato sera al concerto di Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019, in occasione della chiusura del tradizionale Festival delle Invasioni.

“Fra le tante buone cose che quest’amministrazione comunale è riuscita a realizzare, compare certamente la complessa attività organizzativa dei grandi eventi, nella quale, specie in presenza delle nuove normative, il successo della scelta artistica deve andare di pari passo con una scrupolosa attenzione alla sicurezza dei cittadini. Cosenza, in questo, può dirsi un’eccellenza”.
È quanto afferma il sindaco Mario Occhiuto, in una nota, in merito alla serata di chiusura in piazza Bilotti della sezione ‘Beni suonati’ del ‘Festival delle Invasioni 2019”, manifestazione cofinanziata dalla Regione Calabria tra gli eventi storicizzati nell’ambito dei Fondi PAC annualità 2019.
“Per tale motivo – aggiunge il sindaco Occhiuto – mi sento ancora più orgoglioso dell’energia contagiosa che abbiamo respirato per tutta la città in occasione del concerto di Mahmood, ultimo di una serie di appuntamenti musicali apprezzatissimi. Ringrazio in particolar modo l’artista italo-egiziano – sottolinea il sindaco – così come pure il nostro giovane talento calabrese Giovanni Segreti Bruno che per primo, sabato, è salito sul palco. E ancora le maestranze, gli stewart che hanno presidiato i varchi e le vie di fuga, i volontari Ensi Calabria con Sante Blasi e tutte le associazioni che ci hanno supportato nella macchina organizzativa. Un grazie speciale lo rivolgo al mio vice e assessore alla Cultura, Jole Santelli, insieme ai nostri validissimi staff, a Eva Catizone, ai dirigenti Giampaolo Calabrese e Francesco Converso, al Comandante della Polizia municipale Giuseppe Bruno chiamato al suo primissimo impegno di responsabilità, all’ispettore Giacomo Fuoco ed a tutti gli agenti locali, che mai si risparmiano in tali circostanze. Come sempre, poi, un ringraziamento lo indirizzo all’assessore Carmine Vizza per il tempestivo servizio di pulizia che è stato esaltato anche stamattina da più parti, data la presenza in città di migliaia di alpini. Nelle concomitanti manifestazioni di questo week end, accomunate dalla partecipazione di una moltitudine di persone che hanno invaso le nostre strade, tutto è andato per il verso giusto anche grazie all’opera di collaborazione con il prefetto Paola Galeone, con il questore Giovanna Petrocca, con la dirigente del servizio sicurezza della Polizia di Stato Teresa Bonfiglio, con il comandante provinciale dei Carabinieri Piero Sutera, con i Vigili del fuoco, con la Commissione provinciale di vigilanza, il Corpo forestale dello Stato, la Guardia di Finanza e gli operatori del 118. Da sindaco – conclude Occhiuto – sono felice di archiviare nel migliore dei modi una straordinaria edizione del Festival delle Invasioni, che ricorderemo a lungo attraverso le emozionanti immagini di una festa collettiva che ha diffuso nell’intera città, nelle vie e nei locali, una gioia dilagante nel segno dei mix musicali e delle contaminazioni contemporanee. Grazie, davvero, ai nostri fantastici giovani che di tutto ciò si sono confermati motore principale”.

Cadavere trovato a Ferragosto è del giovane scomparso a Bisignano

Luigi Fumarola (fb)

Appartiene a Luigi Fumarola, il venticinquenne scomparso a luglio, il corpo ritrovato senza vita a Ferragosto, in contrada Serricella, tra i territori di Acri e Bisignano. Lo riporta la Gazzetta del Sud.

La certezza è arrivata dall’esame del Dna. Le causa del decesso secondo alcuni media sarebbero di natura violenta, ma al momento non è chiaro se siano state utilizzate armi da fuoco o oggetti contundenti. Sulla morte di Fumarola indagano i carabinieri della compagnia di Rende coordinati dalla procura di Cosenza.

Il giovane, appassionato di arti marziali, era scomparso lo scorso 10 luglio. Scattato l’allarme dopo la denuncia dei familiari, le ricerche sono risultate vane. Dopo più di un mese, nel giorno di Ferragosto, il suo cadavere in decomposizione avanzata è stato rinvenuto in una scarpata in località Mucone. Giorno 1 ottobre è stata organizzata una fiaccolata alla memoria del giovane.

Serie B, 1-1 tra Frosinone e Cosenza. Braglia: “Punto importante”

Frosinone Cosenza 1-1Finisce in parità, 1-1, tra Frosinone e Cosenza nella sesta partita di Serie B. Un punto fuori casa che alza il morale tra i calabresi dopo tre sconfitte consecutive e, con quello di oggi, tre pareggi.

Braglia oggi ha dovuto fare a meno di Kanoutè ma ha avuto dalla sua un grande Perina che si è opposto più volte alle offensive dei giocatori di Nesta. Reti di Ciano al 24′ su rigore. Carretta agguanta il pareggio rossoblù al 5′ della ripresa. Il rigore, molto dubbio, ha suscitato le proteste del Cosenza, che in avvio si è visto annullare un goal di Legittimo segnalato in fuorigioco.

“Il Cosenza – ha detto Piero Braglia nel post partita – sta pagando la condizione fisica precaria di qualche ragazzo che si è aggregato dopo. Anche i cambi di oggi sono stati un po’ forzati però sono contento perché la squadra ci teneva a non perdere. Se non corri in serie B fai fatica. Questo è un punto importante per ripartire, serve a far capire che cambiando diversi elementi si possono ottenere comunque buoni risultati. Le porte dell’undici titolare sono aperte a tutti. Oggi si giocava contro una signora squadra. Noi non siamo partiti bene in questo campionato, abbiamo però giocatori di valore che daranno quel quid in più per ripetere i risultati della scorsa stagione. Tiriamoci fuori dai guai quanto prima, divertendoci e divertendo perché abbiamo le qualità per esprimere un buon calcio. Auguro ogni bene al Frosinone anche per l’affetto che mi lega alla dirigenza, qui io sono stato benissimo”.

PRIMO TEMPO

3′ Parte forte il Frosinone che colleziona due calci d’angolo nei primi minuti di gioco

8′ Annullata una rete a Legittimo per presunta posizione di fuorigioco al momento del colpo di testa di Monaco respinto da Iacobucci

10′ Bolide di D’Orazio dalla grande distanza, non va

14′ Si fa vedere Citro in area di rigore ma lo stop non è un granché e la conclusione è sbilenca

23′ Rigore concesso al Frosinone per un contatto molto dubbio tra Bittante e Ciano. Ammonito l’esterno rossoblù.

24′ Ciano trasforma il penalty spiazzando Perina.

26′ Pierini non riesce a girare con forza verso la porta sul cross effettuato da Bittante.

38′ Carretta rientra sul sinistro e calcia dal vertice dell’area di rigore, Iacobucci blocca senza problemi.

39′ Pierini entra pericolosamente in area e prova a concludere. Respinta della difesa giallazzurra in corner.

41′ Cartellino giallo per D’Orazio.

44′ Bittante ha un’occasione d’oro ma calcia sul fondo da ottima posizione.

45′ L’arbitro concede 2 minuti di recupero.

47′ Squadre al riposo sul risultato di 1-0 per i padroni di casa.

SECONDO TEMPO

Doppia sostituzione nelle file dei rossoblù in avvio di ripresa: Baez e Idda rilevano Rivière e Capela.

Riprende il gioco.

1′ Iacobucci costretto alla parata miracolosa sulla puntata ravvicinata di Carretta.

3′ Scintille tra Kone e Paganini, ammoniti entrambi.

5′ PAREGGIO DEL COSENZA! Carretta approfitta di un’ingenuità della difesa frusinate e in spaccata trafigge Iacobucci!

9′ Trotta si fa trovare solo di fronte a Perina ma spara alto.

14′ Altra buona iniziativa dei rossoblù con conclusione di Bittante, la sua battuta viene respinta in corner.

15′ Cambio nel Frosinone: entra Novakovich al posto di Ciano.

18′ Terza e ultima sostituzione operata da mister Braglia: Corsi dà il cambio a D’Orazio.

19′ Tiro pericoloso di Paganini murato dalla retroguardia rossoblù.

22′ Baez fallisce l’occasione del possibile vantaggio calciando sull’esterno della rete.

23′ Cambio nel Frosinone: fuori Trotta, dentro Rohden.

23′ Giallo per Brighenti.

26′ Anche Nesta esaurisce i cambi: Vitale dolorante lascia il posto a Tribuzzi.

27′ Conclusione telefonata di Tribuzzi dalla distanza, Perina abbranca in presa.

29′ Perina risponde presente sulla conclusione a giro di Novakovich.

35′ Salvi impatta di testa su azione da calcio d’angolo, palla alta.

38′ Perina chiude lo specchio della porta a Citro.

43′ Allontanati dal terreno del gioco il vice allenatore rossoblù Occhiuzzi e il team manager dei padroni di casa Milana.

45′ Perina sbarra la strada a Citro da posizione ravvicinata.

45′ Traversa colpita da Tribuzzi.

45′ Concessi 6 minuti di recupero.

49′ Ammonito Ariaudo.

50′ Espulso Paganini per doppia ammonizione.

51′ Triplice fischio finale. Il Cosenza porta a casa un buon pari dallo “Stirpe”.

IL TABELLINO

FROSINONE: Iacobucci; Salvi, Brighenti, Ariaudo, Zampano; Paganini, Vitale (26′ st Tribuzzi), Haas; Ciano (15′ st Novakovich); Citro, Trotta (23′ st Rohden). A disp.: Bastianello, Salvati, Capuano, Gori, Beghetto, Matarrese, Krajnc, Eguelfi . All. Nesta.

COSENZA: Perina; Capela (1′ st Idda), Monaco, Legittimo; Bittante, Bruccini, Kone, D’Orazio (18′ st Corsi); Carretta, Rivière (1′ st Baez), Pierini. A disp.: Quintiero, Saracco, Broh, Sciaudone, Machach, Greco, Trovato. All. Braglia.

ARBITRO: Rapuano di Rimini (Rossi – Avalos). IV UOMO: Robilotta di Sala Consilina.

MARCATORI: 24′ pt (rig.) Ciano (F), 5′ st Carretta (C).

Schianto contro un albero dopo la discoteca, morti tre giovani

Le vittime da sinistra: Giulio Nali, Miriam Berselli e Manuel Signorini (Ansa)

Tre giovani tra i 21 e i 29 anni sono morti dopo che l’auto con cui tornavano da una discoteca si è schiantata contro un albero. L’incidente è avvenuto attorno alle 2.30 a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara. Un quarto ragazzo che era alla guida del mezzo è rimasto ferito.

Il guidatore, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, sarebbe stato ubriaco ed ora è indagato per omicidio stradale plurimo. Dalle analisi, aveva un tasso alcolemico di 1,30, sensibilmente superiore ai limiti di legge. E’ ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non appaiono gravi.

I ragazzi stavano tornando da un locale quando, stando ai primi rilievi, il giovane che era alla guida, all’altezza di un rettilineo, ha perso il controllo dell’auto che è finita fuori strada per poi schiantarsi contro uno dei platani al bordo della carreggiata.

Nessun altro veicolo è stato coinvolto nell’incidente. Il pubblico ministero di turno, dopo i rilievi delle forze di polizia per ricostruire la dinamica dell’incidente, ha disposto il trasporto delle salme all’istituto di Medicina legale e ordinato l’autopsia.

Le vittime due ragazzi e una ragazza: si tratta di Giulio Nali, 28 anni, di Occhiobello (Rovigo), Manuel Signorini, 23 anni, di Salara (Rovigo), e Miriam Berselli, 21 anni di Ferrara. I tre lavoravano tutti insieme in un supermercato di Ferrara.

Agguato nel Vibonese, feriti due giovani

Agguato nel Vibonese, feriti due giovaniAgguato nella notte nel Vibonese. Una persona al momento ignota, a Piscopio, ha  sparato diversi colpi di arma da fuoco contro due giovani del posto di 21 e 23 anni, Salvatore Battaglia e Giovanni Zuliani, il primo ferito gravemente, mentre il secondo centrato alle gambe. Entrambi sono ricoverati negli ospedali di Catanzaro e Vibo.

Dalle prime informazioni l’agguato è avvenuto intorno all’una di notte nei pressi della villa comunale. Sul tentato duplice omicidio indagano i carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Vibo Valentia.

Battaglia e Zuliani, già noti alle forze dell’ordine, sarebbero imparentati tra loro e in passato coinvolti in indagini sulla criminalità del posto. Secondo quanto scrive “Il Vibonese”, i due feriti sono entrambi cugini di Rosario Battaglia e Rosario Fiorillo, ritenuti ai vertici del clan dei Piscopisani ed attualmente detenuti in quanto condannati in primo grado all’ergastolo per l’omicidio (settembre 2011) del boss di Stefanaconi Fortunato Patania, e poi per l’operazione antimafia “Rimpiazzo”, scattata nell’aprile scorso contro il “locale” di ‘ndrangheta dei Piscopisani.

Secondo quanto scrive l’Ansa, Giovanni Zuliani è il fratello di Antonio Zuliani, condannato per l’omicidio di Francesco Fiorillo, avvenuto nel 2015 a Longobardi, frazione di Vibo Valentia. Sul movente dell’agguato i carabinieri, al momento, non escludono alcuna ipotesi.

Scoppia ordigno artigianale, muore un 67enne

ambulanzaUn uomo di 67 anni, Antonio Foresta, è morto nel Catanzarese a causa dello scoppio di un ordigno rudimentale. La tragedia è avvenuta a Taverna intorno alle 7 di sabato.

Secondo le prime informazioni, l’uomo, un pensionato, nell’androne di casa avrebbe maneggiato l’ordigno artigianale quando all’improvviso c’è stata una forte deflagrazione che lo ha colpito in pieno. Inutili i soccorsi prestati dai sanitari del 118. Sull’accaduto indagano i carabinieri.

Invia lettera per estorcere denaro, ma lascia impronte. Arrestato

Squadra Mobile PoliziaLa Squadra Mobile di Reggio Calabria ha arrestato e posto ai domiciliari un uomo di 40 anni, Matteo Iannò, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale reggino su richiesta della Dda, poiché accusato di tentata estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.

I fatti risalgono al 19 febbraio di quest’anno quando al titolare di un esercizio commerciale, è stata recapitata una lettera contenente una richiesta estorsiva di 1.000 euro al mese da destinare al sostentamento dei “carcerati”, con la minaccia dell’incendio del negozio in caso di inottemperanza.

Attraverso i primi accertamenti tecnici effettuati dalla Polizia Scientifica di Reggio Calabria è stato acclarato che, sia sulla busta che sulla lettera, erano presenti le impronte papillari dell’indagato, il quale annovera precedenti di polizia per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

Gli investigatori della Squadra Mobile hanno poi verificato, attraverso accertamenti specifici, che l’uomo, in quel periodo, non svolgeva alcuna attività lavorativa che giustificasse la presenza delle sue impronte sulla busta; d’altronde la presenza delle impronte di Iannò anche sulla lettera – secondo l’accusa – sarebbe sintomatica della sua partecipazione alla condotta volta ad estorcere alla vittima, con modalità tipicamente mafiose, una somma di denaro da destinare a soggetti detenuti.

Preparava pietanze da “sballo” a base di marijuana, arrestato chef

A volte capita d’imbattersi in storie che, tra il serio ed il faceto, stentano ad essere ritenute veritiere ma poi … la realtà supera la fantasia!

E’ quanto successo ai Carabinieri della Stazione di Pedara (Catania) che pensavano d’avere a che fare con un “comune” spacciatore di stupefacenti ed invece hanno conosciuto un 50enne di Trecastagni “Chef freelance”, almeno così egli stesso si è definito, ma andiamo per ordine.

I Carabinieri, nella loro attività di controllo del territorio, erano venuti a conoscenza che in quel paesino alle pendici dell’Etna un uomo coltivava marijuana ed era dedito allo spaccio, ragion per la quale, come innumerevoli altre volte per verificare la fondatezza della informazioni acquisite, si sono recati nell’abitazione in questione, presa in affitto dall’uomo in una zona “tranquilla”.

I militari quindi, alla presenza dell’interessato, hanno rinvenuto nascoste tra la vegetazione ed i panni stesi ad arte per occultarle alla vista 2 piante di marijuana di 2,5 metri d’altezza nonché, estesa la ricerca anche all’interno dell’abitazione, alcuni recipienti con le infiorescenze per l’essiccazione ed altri barattoli in vetro contenenti la medesima sostanza stupefacente per un totale di oltre mezzo chilo di marijuana e, soprattutto, tanti barattoli in vetro con all’interno alimenti a dir poco … speziati!

Effettivamente i militari sono stati attratti dalle etichette “Santa Caterina SballOlives”, poste su un barattolo contenente olive trattate alla marijuana, oppure da una bottiglia di vino “Kannamang” che potrebbe provocare particolari ubriacature ma non grazie all’alcol, oppure, anche, del caffè e del tonno aromatizzati alla cannabis.

L’uomo in particolare, con una non celata punta d’orgoglio, ha raccontato agli esterrefatti militari di considerarsi un “consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio”, nonché di operare nel settore gastronomico alla ricerca di nuovi gusti e aromi a beneficio dei palati sopraffini.

I Carabinieri però, di gusti culinari comuni, hanno preferito estendere la perquisizione anche all’automobile ed all’abitazione di residenza dello chef, rinvenendo ulteriori grammi di marijuana che, in considerazione delle quantità di sostanza stupefacente complessivamente rinvenuta e delle modalità di occultamento, hanno determinato il suo arresto.

L’uomo, inizialmente relegato ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è tornato in libertà in attesa di essere giudicato per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Serie B, il Crotone espugna Pescara. 0-3 grazie a Benali e Crociata

Seconda vittoria esterna su tre gare e quarta volta porta imbattuta su sei match disputati: sono numeri importanti per il Crotone che stasera ha espugnato l’Adriatico-Cornacchia battendo a domicilio il Pescara per 0-3 grazie alla doppietta di Benali ed al gol di Crociata.

Partita dominata dagli uomini di Stroppa che dopo aver trovato subito il vantaggio al 17’ con Benali, che riceve da Simy, supera un paio di avversari e incrocia con il destro superando Fiorillo, vanno vicinissimi al raddoppio in più di una circostanza ma il portiere di casa ci mette sempre una pezza. Il Pescara chiama solo una volta all’intervento Cordaz e ad un minuto dal termine colpisce l’incrocio dei pali con un gran destro da fuori di Machin.

Nel secondo tempo la musica non cambia e sono sempre i pitagorici a fare la gara trovando il raddoppio al 56’ ancora con l’ex Benali, questa volta bravo ad infilare di testa Fiorillo su corner dalla destra di Barberis. Il match prosegue in scioltezza per Cordaz e compagni che amministrano senza mai rischiare nulla e trovano anche la terza rete a 4 minuti dal termine con Crociata che dopo la respinta di Fiorillo sul suo primo tentativo, raccoglie la sfera e timbra lo 0-3 finale.

Il tabellino della gara

PESCARA: Fiorillo; Zappa, Campagnaro, Bettella, Del Grosso; Memushaj, Kastanos, Machin; Galano (46’ Di Grazia), Maniero (67’ Brunori), Cisco (78’ Borrelli). A disp: Farelli (GK), Scognamiglio, Ciofani, Drudi, Masciangelo, Busellato, Ingelsson, Bocic, Crecco. All. Zauri

CROTONE: Cordaz; Golemic, Marrone, Gigliotti; Molina, Benali (63’ Mustacchio), Barberis, Crociata, Mazzotta (84’ Gomelt); Messias, Simy (57’ Maxi Lopez). A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Bellodi, Panza, Rutten, Zanellato, Gomelt, Vido, Nalini. All. Stroppa

ARBITRO: Prontera di Bologna

MARCATORI: 17’ e 56’ Benali, 86’ Crociata

AMMONITI: Del Grosso (P), Crociata

Cosenza, bus Amaco in una voragine di una strada appena asfaltata

Momenti di apprensione a Cosenza dove un bus di linea dell’Amaco nel tardo pomeriggio è “sprofondato” in una voragine che si è improvvisamente aperta in via Caloprese, in un tratto dove appena due giorni fa erano stati effettuati dei lavori di ripristino dopo una perdita di acqua.

L’autobus, che stava facendo la sua consueta tratta con alcuni passeggeri a bordo, all’altezza di piazza Loreto, è stato costretto a fermarsi per un grosso cedimento nell’asfalto. In un video postato in diretta sui social da Francesco D’Ambrosio, ex consigliere comunale, si vede la ruota posteriore del mezzo sprofondare nella voragine che si allargava sempre di più.

Nessuno è rimasto ferito, ma restano gli interrogativi su come sia stato possibile che un tratto di strada appena riparato e asfaltato possa cedere in questo modo e a distanza di pochi giorni.

L’amministrazione comunale di Cosenza: “Colpa della Regione Calabria”
“Il cedimento improvviso, in serata, di un tratto di asfalto in una via del centro, per come è emerso dai primi rilievi, dipende da alcuni lavori eseguiti non correttamente dalla Regione Calabria”. Lo precisa l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Caruso, aggiungendo che l’amministrazione comunale si è innanzitutto sincerata che non ci fossero persone ad aver subito danni e si è subito adoperata predisponendo il ripristino immediato e a perfetta regola d’arte dell’area interessata dallo spiacevole episodio”.

Lo scorso anno in Corso Umberto una copiosa perdita della rete idrica aveva provocato una grossa voragine in cui è finita un’automobile con disagi pazzeschi per gli automobilisti. Anche in quel caso, fortunatamente non vi furono feriti.

Regionali in Calabria, annullate le primarie istituzionale. Stallo nei partiti

Niente primarie istituzionali in Calabria. Nessuna candidatura è stata presentata in vista delle consultazioni, la cui scadenza era stata fissata per oggi, che si sarebbero dovute tenere il prossimo 20 ottobre.

Il decreto che stabiliva i termini di svolgimento delle consultazioni istituzionali era stato firmato dal Presidente della Regione Calabria lo scorso 12 settembre.

La fissazione delle primarie istituzionali, secondo quanto prevede la normativa regionale, costituisce un atto dovuto previsto dall’art. 5 della Legge regionale numero 25 del 17 agosto 2009 ed è facoltà dei partiti e delle coalizioni parteciparvi.

Le consultazioni primarie sono finanziate dalla Regione e vi possono accedere partiti e movimenti di qualsiasi schieramento. Anche in occasione della conclusione della precedente legislatura regionale furono indette, ma nessun partito le utilizzò.

Sul fronte delle candidature, per le elezioni regionali non ancora indette dal governatore Mario Oliverio, c’è da registrare la posizione ferma della Lega che dopo le parole di Salvini a Cosenza, non vorrebbe candidare il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, già in campo da mesi dopo l’investitura di Forza Italia. Candidatura al momento non condivisa non solo dal Carroccio ma anche da Fratelli d’Italia.

Poche speranze, a questo punto, per una candidatura di Oliverio nelle fila del Pd e del centrosinistra “unito”. Il presidente della regione, saltate le primarie istituzionali, potrebbe comunque mettersi a capo di liste civiche e candidarsi autonomamente facendo a meno del suo partito, che potrebbe convergere con il M5s su un candidato civico come è stato fatto in Umbria. Il commissario dem Graziano ha già più volte espresso la volontà di una discontinuità con la gestione Oliverio.

L’assemblea dei circoli PD
Intanto, è iniziata a Catanzaro l’assemblea dei Circoli e degli amministratori del Pd per chiedere al segretario Nicola Zingaretti che si svolgano le primarie (di partito) per chi debba essere designato candidato alla presidenza per le prossime regionali.

Molti militanti presenti al Teatro comunale hanno invitato Oliverio a non mollare. Erano presenti oltre 150 i circoli presenti e più di cento sindaci. Tra i partecipanti anche la parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio.

Altro grave incidente sulla statale 18, un morto e un ferito grave

incidenteUn altro drammatico incidente oggi sulla statale 18, all’altezza del territorio di Sangineto, in provincia di Cosenza. Una persona è morta e un’altra è rimasta gravemente ferita in uno scontro tra un’auto e un autobus.

La vittima è Marco Aloe, 48 anni, di Bonifati. L’autista del bus è stato invece trasportato con l’elisoccorso nell’ospedale di Cosenza. Feriti in maniera lieve anche due dei passeggeri dell’autobus, che sono stati trasferiti nell’ospedale di Cetraro.

Oltre ai sanitari, sul posto le Forze dell’Ordine per l’accertamento della dinamica e le squadre Anas per la gestione della viabilità. La circolazione è rimasta temporaneamente bloccata per i veicoli pesanti, mentre i veicoli leggeri sono stati deviati sulla viabilità locale.

‘Ndrangheta, estradato in Italia Santo Rumbo

L'aeroporto di Fiumicino
l’aeroporto di Fiumicino

E’ stato consegnato all’autorità giudiziaria italiana Santo Rumbo, di 30 anni, arrestato il 9 agosto scorso in Lussemburgo perché coinvolto nell’operazione “Canadian ‘ndrangheta connection”, eseguita dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria.

Scortato da personale del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza, Rumbo è giunto nell’aeroporto di Fiumicino ed è stato portato nel carcere di Rebibbia.

L’indagato è il figlio di Riccardo Rumbo, di 57 anni, detenuto in regime 41 bis e ritenuto elemento di vertice della cosca “Commisso”.

Nell’operazione “Canadian ‘ndrangheta connection”, coordinata dal Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, sono state coinvolte, complessivamente, 28 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale ed armata, esercizio abusivo del credito, usura e favoreggiamento personale, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Nell’operazione sono stati colpiti presunti appartenenti e prestanomi delle ‘ndrine “Muià” e “Figliomeni” federate alla potente cosca di ‘Ndrangheta“ Commisso” di Siderno, operante a Siderno ed in Canada, dove è nota come “Siderno Group of Crime”. Inoltre, ha consentito di tracciare ulteriormente, in linea con le acquisizioni di altri procedimenti definiti della Dda reggina, l’operatività di strutture a carattere intermedio con funzioni di coordinamento e supervisione, quali la “commissione” o “camera di controllo” di Toronto, istituita ed operante nell’ambito del Crimine di Siderno, come articolazione intermedia di ‘ndrangheta distaccata dal mandamento ionico reggino nella macro area ruotante attorno alla Regione dell’Ontario in Canada, ma indissolubilmente legata, in una sorta di “blockchain criminale”, alla provincia di Reggio Calabria.

Le indagini hanno avuto origine dall’omicidio di Carmelo Muià cl. 1972 detto “Mino” – assassinato a Siderno a colpi d’arma da fuoco il 18 gennaio 2018. L’uomo era ritenuto il luogotenente del boss Giuseppe Commisso alias il Mastro ed era collocato al vertice dell’omonima ‘ndrina di contrada Ferraro di Siderno.

Appicca focolai per incendiare macchia mediterranea, preso piromane

Ha appiccato dei focolai con lo scopo di scatenare l’inferno su una vasta area di macchia mediterranea, ma è stato bloccato e ammanettato dai carabinieri. E’ successo a Rocca Imperiale, nel Cosentino, dove i militari della locale stazione dipendente della compagnia di Corigliano hanno sventato un incendio di vaste proporzioni e arrestato il piromane: si tratta di P.B., un 26 anni di Trebisacce ma residente in zona. Dovrà rispondere di incendio boschivo.

I carabinieri durante un servizio notturno lungo la provinciale 150 “Fondo-Valle”, hanno notato il giovane a bordo di una Fiat Panda che si è fermato a bordo strada e subito dopo ripartire a velocità sostenuta. Giunti sul quel punto, il personale dell’Arma ha visto divampare le fiamme che hanno subito divorato le sterpaglie secche a limite della carreggiata.

I militari hanno così deciso di seguire l’automobilista a debita distanza. Il conducente è stato visto appiccare altri focolai in altri due punti. Appurata la volontà incendiaria del piromane, i militari hanno deciso di intervenire per impedire che il ventiseienne potesse causare altri roghi e ben più gravi conseguenze. Alla vista della gazzella il giovane ha tentato la fuga ma è stato subito bloccato. Perquisito, aveva in tasca un accendino con cui aveva appiccato i focolai e in auto un coltello.

Per domare gli incendi sono stati allertati i vigili del fuoco. Le fiamme, spinte dal forte vento, si erano già propagate per circa un ettaro di macchia mediterranea e zone erbose. Ci è voluta oltre un’ora di lavoro per spegnere i roghi e bonificare completamente la zona.

Il giovane su disposizione del pm di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato con rito direttissimo presso le aule del Tribunale di Castrovillari.

Trovati quasi tre chili di droga nelle campagne di Rosarno

Oltre due chili di marijuana e più di mezzo chilo di cocaina sono stati scoperti nelle campagne di Rosarno dai carabinieri della compagnia di Gioia Tauro e dai colleghi “Cacciatori” di Vibo Valentia, nell’ambito di estesi controlli antidroga disposti dal gruppo carabinieri di Gioia.

La marijuana già essiccata, era suddivisa in 4 buste sigillate occultate tra la fitta vegetazione di un fondo agricolo abbandonato; mentre un panetto da oltre mezzo kg di cocaina, era nascosto all’interno di un bidone in plastica sotterrato in un terreno attiguo ad alcune abitazioni e nascosto dalla vegetazione circostante. Indagini sono in corso per risalire ai responsabili.

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