9 Ottobre 2024

Home Blog Pagina 467

Droga in camera e nella vasca da bagno, arrestato

Commissariato Polizia PaolaAveva in camera da letto dosi di cocaina e marijuana e nella vasca da bagno due piante di cannabis. Così un giovane ventiduenne, M.G., è stato arrestato in flagranza dagli agenti di Polizia del Commissariato di Paola al termine di una perquisizione.

I poliziotti, insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine, nel corso dei controlli nell’abitazione del giovane hanno anche rinvenuto oggetti usati per il confezionamento degli stupefacenti: cellophane, un bilancino di precisione ed altro materiale utilizzato nei laboratori chimici, nonché la somma di 400 euro in banconote da piccolo taglio.

Il 22enne è stato posto ai domiciliari su disposizione del pm di turno della locale procura. Dovrà rispondere di produzione e possesso di droga ai fini di spaccio.

Russiagate, Conte disponibile a essere ascoltato dal Copasir

Il Premier Giuseppe Conte
Il Premier Giuseppe Conte (Ansa)

“Il Presidente del Consiglio ha già espresso in più occasioni la propria disponibilità a riferire al Copasir, nei tempi che lo stesso Comitato parlamentare riterrà opportuni. In quella occasione il Presidente del Consiglio, nella massima trasparenza, informerà il Copasir, e solo successivamente gli organi di informazione e l’opinione pubblica”. Lo spiegano fonti di palazzo Chigi a proposito del Russiagate.

“In questi giorni sulle pagine dei quotidiani si continuano a leggere molteplici ricostruzioni e retroscena che coinvolgono la figura del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la nostra intelligence”.

“Si tratta di ricostruzioni nella maggior parte dei casi destituite di fondamento, come da ultimo quella apparsa oggi sul Messaggero secondo cui Palazzo Chigi avrebbe informato il Quirinale in merito alle presunte richieste giunte all’Italia dall’Amministrazione Usa sul caso Russiagate -spiegano le stesse fonti-. O come quella apparsa sempre oggi su Repubblica, in cui vengono attribuiti al Presidente del Consiglio presunti virgolettati sulla figura del direttore del Dis Gennaro Vecchione, mai pronunciati, e in cui si parla di fantomatiche riunioni segrete tra Conte e Vecchione a Chigi. Circostanza, quest’ultima, che rasenta il ridicolo, in considerazione del fatto che periodicamente il premier riceve a Palazzo Chigi il direttore del Dis”.

“Ogni giorno la Presidenza del Consiglio sarebbe costretta a smentire numerosi articoli che – attraverso ricostruzioni fantasiose e spesso non verificate – veicolano notizie infondate, addirittura contraddittorie rispetto a quelle pubblicate il giorno precedente, alimentando intorno a questa vicenda un clamore mediatico che genera disinformazione e getta discredito sulle nostre istituzioni, e che pertanto Palazzo Chigi non intende assecondare”, sottolineano le fonti di palazzo Chigi.

Il Colle si smarca su Russiagate
“Non risulta alcuna informativa al Quirinale – spiegano intanto fonti del Colle – sul caso in argomento, anche perché il Quirinale non riceve abitualmente notizia di singole operazioni di collaborazione in corso tra Paesi alleati”. Si replica così, riporta il “Messaggero.it”, su una presunta informativa che sarebbe giunta da Palazzo Chigi sulle richieste dell’amministrazione Trump al governo italiano. Il quotidiano romano ha pubblicato un articolo dal titolo: “Palazzo Chigi: il Quirinale informato delle richieste Usa”.

Intanto, come presidente del Copasir è stato eletto Raffaele Volpi, ex sottosegretario e parlamentare della Lega. La sua elezione è avvenuto dopo l’indicazione del centrodestra che ha sul leghista ha trovato la quadra.

Raid della Turchia in Siria. Erdogan: “Obiettivo terroristi del PKK”

Agenzia Anadolu

Sono iniziati i raid della Turchia in Siria. L’operazione militare contro le forze curde nel nord-est è stata annunciata su Twitter dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L’azione di forza dopo che il presidente Usa Donald Trump ha ritirato i soldati americani dal nord-est.

“Le forze armate turche, insieme all’esercito nazionale siriano, hanno appena lanciato #OperationPeaceSpring contro i terroristi del PKK / YPG e Daesh nella Siria settentrionale. La nostra missione è impedire la creazione di un corridoio terroristico attraverso il nostro confine meridionale e portare la pace nell’area”, scrive il presidente turco.

L’artiglieria turca, riferisce l’agenzia turca Anadolu, ha iniziato a colpire obiettivi delle forze curde dell’Ypg a Tal Abyad – ritenuta da Ankara un’ala terroristica vicina al PKK – l’altro punto da cui l’esercito turco intende entrare in Siria oltre a Ras al-Ayn, già bombardata oggi dai caccia.

Che cos’è l’operazione militare “Operation Peace Spring”

Diverse esplosioni sono avvenute nella località siriana di Ras al-Ayn, alla frontiera con la Turchia, nell’area in cui è iniziata l’operazione militare turca contro le forze curde. Lo riferiscono le tv locali, mostrando le immagini di una fitta coltre di fumo che si leva dalla parte siriana del confine.

“Caccia turchi hanno lanciato raid su aree civili. C’è grande panico fra la popolazione nella regione”, ha twittato un portavoce dei combattenti curdi nel nord della Siria. I raid dei jet turchi sull’area di Ras al-Ayn sono confermati anche da fonti militari di Ankara, che sostengono di prendere di mira obiettivi delle forze curde dell’Ypg.

Trump, Stati Uniti non appoggiano attacco turco in Siria
“Gli Stati Uniti non appoggiano l’attacco turco in Siria e hanno detto chiaramente alla Turchia che questa operazione è una cattiva idea”, ha affermato il presidente Donald Trump in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. Trump si aspetta che la Turchia, dopo aver “invaso” la Siria, rispetti “tutti i suoi impegni”, tra cui “proteggere i civili, le minoranze religiose, inclusi i cristiani, e assicurare che non ci sarà alcuna crisi umanitaria”. “Inoltre la Turchia è ora responsabile nel garantire che tutti i combattenti dell’Isis catturati restino in prigione e che l’Isis non rinasca in nessun modo o forma”, aggiunge. “Noi li richiameremo ai loro impegni”, afferma il presidente Usa, e “monitoreremo strettamente la situazione”.

Calci e schiaffi alla compagna, arrestato giovane violento

I carabinieri della Stazione di Cosenza hanno arrestato a Casali del Manco D.M.S., di 22 anni, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della compagna del giovane che, esasperata per l’ennesima aggressione, ha deciso di recarsi in caserma, dove è stata sentita da personale specializzato nella sala riservata per le audizioni protette.

La donna ha riferito delle continue aggressioni del compagno – da cui ha avuto una bimba che ora ha pochi mesi – iniziate ad aprile. In particolare, in diverse occasioni documentate, il giovane l’avrebbe percossa colpendola con calci e schiaffi e insultandola pesantemente, a volte anche in presenza di amici e parenti.

Il culmine è stato raggiunto il 3 ottobre scorso, giorno in cui la vittima ha subito una pesante aggressione riportando lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Il peggio è stato scongiurato dall’intervento del padre, aggredito a sua volta il giorno successivo.

Peculato, chiesta condanna per ex pm Antonio Ingroia

L’ex pubblico ministero, Antonio Ingroia (Ansa)

Il pm Piero Padova ha chiesto la condanna a quattro anni di carcere in abbreviato nei confronti dell’ex magistrato della procura del capoluogo siciliano Antonio Ingroia. Ingroia è accusato di peculato: si sarebbe appropriato di indennità non dovute quando era liquidatore della società partecipata regionale Sicilia e servizi.

“Mi aspettavo un grazie e invece mi sono ritrovato sotto processo. La richiesta della procura non mi sorprende dato l’accanimento e l’evidente ostilità nei miei confronti. Quello che è importante è che io so di aver operato nel giusto e di avere la coscienza a posto. Ho capito che c’è un’interpretazione alla rovescia dei fatti”. Così Antonio Ingroia ha commentato con l’Adnkronos la richiesta di una condanna a 4 anni per peculato avanzata dalla procura di Palermo.

Ingroia, sotto processo col rito abbreviato dinanzi al gup Maria Cristina Sala, è accusato di essersi appropriato di somme – 117mila euro – non dovute durante il periodo in cui era liquidatore della società Sicilia e-servizi, incarico ricevuto dall’ex presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

In particolare, secondo l’accusa, l’ex pm avrebbe ricevuto nel 2013 l’indennità spettante come amministratore e non al liquidatore e per soli tre mesi di attività si sarebbe fatto pagare il compenso spettante per l’intero anno.

“Mi aspettavo un grazie per il lavoro che ho svolto e mi aspettavo che le mie denunce avessero un seguito e invece ho assistito a un rovesciamento della verità – prosegue – I crimini e le cose veramente gravi dentro Sicilia e-servizi sono state fatte prima che io arrivassi e le ho puntualmente denunciate. Peccato però che le mie denunce si sono dissolte nel nulla”.

Ingroia, che adesso fa l’avvocato, crede comunque nella giustizia. “Sono fiducioso che alla fine la verità verrà a galla. Ora che faccio l’avvocato ho visto tanti casi di mala giustizia per l’Italia ma credo anche che i giudici sapranno riconoscere la verità. Io – ripete – ho la coscienza a posto”.

Servizi segreti, il leghista Raffaele Volpi presidente del Copasir

Raffaele Volpi (Ansa)

Raffaele Volpi, ex sottosegretario alla Difesa e parlamentare della Lega è il nuovo presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui Servizi segreti. Volpi è stato eletto dopo l’accordo a tre nel centrodestra, Salvini, Meloni e Berlusconi. La presidenza del comitato bicamerale spetta in genere all’opposizione. Volpi succede a Lorenzo Guerini, diventato un mese fa ministro del governo tra Pd e M5s.

Pavese, Raffaele Volpi, 60 anni il prossimo febbraio, ha iniziato la carriera politica a livello locale (consigliere nel Comune di Capriolo, nel bresciano), per essere poi eletto alla Camera nel 2008, nella circoscrizione Lombardia 2. Da allora, è sempre rimasto in Parlamento, con una parentesi al Senato nella precedente legislatura, prima di tornare alla Camera in quella attuale.

La prossima settimana il Comitato si riunirà per mettere in calendario l’audizione del premier Giuseppe Conte sul cosiddetto Russiagate che ha creato non pochi imbarazzi al presidente del Consiglio – che ha la delega sui servizi -, dopo che il ministro della Giustizia americano William Barr è venuto segretamente in Italia per incontrare due volte i vertici degli 007 italiani per capire non solo delle presunte ingerenze dei russi nelle elezioni di Donald Trump nel 2016, ma soprattutto il ruolo dei clintoniani per impedire l’elezione del tycoon alla Casa Bianca: protagonisti un suo consulente, George Papadopoulos e Joseph Mifsud​, docente della Link Campus University, oggi sparito nel nulla, dopo la notizia delle famose email compromettenti su Hillary Clinton. Un intreccio perverso che sarebbe stato in parte orchestrato dai Democratici Usa per mettere in difficoltà Trump.

Maltempo, arrivano temporali in Calabria

vento temporali pioggiaProviene dal Nord Africa la perturbazione che oggi continuerà a determinare tempo instabile al Sud, in particolare sui settori jonici di Sicilia e Calabria dove sono attesi temporali. Domani pomeriggio prevista attenuazione. Lo indica un’allerta meteo della Protezione civile.

Dal primo pomeriggio di oggi, dunque, ci saranno temporali sulla Calabria centro-meridionale e sulla Sicilia orientale, con particolare riferimento ai settori jonici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Scoperta proteina che “uccide” il tumore del colon-retto

(ANSA) – TORINO, 9 OTT – Arriva dall’Istituto di Candiolo, l’unico Irccs piemontese, l’ultima scoperta nella lotta ai tumori del colon-retto. In collaborazione con il Sanger Institute di Cambridge, l’equipe dei professori Livio Trusolino e Andrea Bertotti ha identificato una proteina responsabile della crescita dei tumori di tipo MSI, un’incidenza del 10% per il colon (53 mila nuove diagnosi l’anno in Italia) e quasi un quarto tra le neoplasie allo stomaco.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature. “Quando la proteina WRN viene disattivata, il tumore regredisce fino a morire”, spiega Trusolino, che a Candiolo dirige il laboratorio di oncologia traslazionale.

La cura si è dimostrata efficace anche nei casi in cui l’immunoterapia fallisce: “In un malato su due ripristinare le funzioni immunitarie non basta. E se si hanno dei risultati, dopo qualche mese la malattia riparte. La nostra speranza – conclude Trusolino – è che i farmaci contro la proteina WRN possano funzionare anche per questi pazienti”.

Fallimento Multiservizi e GST, sequestrati 2 milioni a professionisti

Somme di denaro per circa due milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria ad alcuni professionisti nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della Multiservizi e della GST che nei giorni scorsi è culminata con alcuni arresti. Il provvedimento è stato emesso d’urgenza dalla Procura della Repubblica nelle persone del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e del sostituto procuratore Andrea Sodani.

I destinatari sono indagati a vario titolo per il reato di bancarotta fraudolenta, in quanto secondo l’accusa avrebbero distratto il patrimonio della società Gestione Servizi Territoriale Srl in danno ai creditori, provocandone il fallimento.

L’attività segue la recente esecuzione della misura di custodia cautelare nei confronti di Pietro Cozzupoli, 81 anni, Lauro Mamone (62) Giuseppe Rocco Giovanni Rechichi (61), Antonino Rechichi (34), Giovanni Rechichi (34), Rosario Giovanni Rechichi (58) Michelangelo Tibaldi (52), Michele Tibaldi (31).

Durante l’operazione “Mala Gestio” erano state sequestrate disponibilità finanziarie per circa 5 milioni di euro, nei confronti delle imprese “Brick s.r.l.”, “Ingg. Demetrio, Pietro e Domenico Cozzupoli s.r.l.”, “Rec.Im. s.r.l.”, nonché degli amministratori Michelangelo Tibaldi e Pietro Cozzupoli.

Il provvedimento è scaturito dagli esiti delle indagini che hanno permesso di accertare come le vicende fallimentari che hanno colpito le società “Multiservizi S.p.a.” e “GST S.r.l.” – dichiarate fallite tra il 2014 e il 2015 –  erano da ricondursi ad un ingegnoso meccanismo fraudolento messo a punto da coloro i quali avevano ricoperto contemporaneamente cariche sociali nelle due imprese fallite e in altre ditte a favore delle quali venivano svolte le distrazioni di risorse economiche mediante il riconoscimento di compensi ancorati agli utili anziché alle prestazioni rese.

Tale sistema fraudolento, spiegano gli investigatori, ha reso possibile l’accaparramento di svariati milioni di euro che, liquidati dal Comune di Reggio Calabria (unico finanziatore della Multiservizi di cui deteneva la quota del 51 % del capitale sociale), prima venivano introitati nelle casse della G.S.T. s.r.l. e poi da queste, confluivano nelle tasche degli indagati, alcuni dei quali ritenuti contigui a cosche di ‘ndrangheta operanti nel centro cittadino quali “Condello”, “Libri”, “Tegano” e “De Stefano”.

Ulteriori condotte distrattive sono state scoperte in capo ad un’impresa di costruzioni edili (A.C. S.r.l.) – in persona dell’amministratore C.F. – ed a 6 professionisti che – secondo l’accusa – hanno ricevuto in maniera non dovuta e privilegiata, somme di denaro provenienti dalla fallita G.S.T. s.r.l.

Nel dettaglio, la quantificazione degli illeciti profitti conseguiti – che variano da euro 28.000 a circa 1 milione – riguardano plurime operazioni dissipative del patrimonio della G.S.T. S.r.l. –  assimilabili a “…una vera e propria donazione di denaro…” –  tutte concluse a condizioni svantaggiose, in quanto la fallita – nella persona di Michelangelo TIBALDI – si obbligava a corrispondere ai citati professionisti, somme predeterminate e calcolate in base ad una percentuale dei ricavi della G.S.T. s.r.l., prescindendo dal valore delle prestazioni fornite dai predetti professionisti.

Al riguardo, è stata contestata alla AnnadueCostruzioni. S.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore Filippo Catalano, 81enne, una condotta distrattiva posta in essere nel 2010 “…allorché la G.S.T. s.r.l., in persona di Michelangelo TIBALDI, stipulava un contratto preliminare di acquisto mediante il quale (la fallita) si impegnava ad acquistare, entro il 31.12.2010 dalla società A.C. s.r.l., l’immobile sito a Reggio Calabria … per un valore di 3.400.000 € (IVA esclusa). Tale preliminare di vendita non veniva mai trascritto nei registri immobiliari e l’immobile oggetto della promessa di acquisto era costituito da una palazzina di quattro piani fuori terra e di un seminterrato. All’atto del preliminare G.S.T. s.r.l. versava un acconto di € 240.000, dei quali 40.000 € a titolo di IVA, senza che poi a detto preliminare facesse seguito la conclusione del contratto definitivo e senza che gli amministratori della GST si attivassero per richiedere la restituzione dell’anticipo”.

Inoltre, nei confronti dei professionisti, vengono complessivamente contestate operazioni di natura distrattiva per circa 1.800.000 euro, di cui gli stessi si sono avvantaggiati in modo consapevole – a vario titolo – attraverso l’affidamento di incarichi amministrativi, giuridici, finanziari e societari, con corrispettivo mensile predeterminato a monte, quale percentuale (tra l’1 e l’8%) dei ricavi annui di G.S.T., a prescindere dal servizio effettivamente prestato.

Le investigazioni hanno permesso di appurare che “non veniva eseguita alcuna attività di controllo finalizzata alla verifica della effettività delle prestazioni rese, tanto che la GST srl effettuava il pagamento delle fatture nello stesso giorno della loro emissione e/o, addirittura, con un giorno di anticipo”. 

Emblematico, al riguardo, un contratto stipulato in relazione all'”elevato profilo e alla specifica esperienza professionale” di un avvocato, che, a quella data, non era iscritto all’albo.

Ed invero, come si legge negli atti d’indagine, si trattava di compensi relativi a consulenze delle quali non appare chiaro il reale oggetto, talvolta relative ad attività del tutto inutili o già svolte da personale della G.S.T. o dalla Multiservizi, per le quali non veniva esplicitato quali fossero i termini e le modalità di adempimento delle prestazioni d’opera.

In tale contesto, evidenziano le Fiamme gialle, come lo stesso giorno della risoluzione della convenzione con la Multiservizi S.p.A. ed a distanza di pochi giorni dall’emissione dell’interdittiva antimafia, in un momento in cui era chiaro che la G.S.T. s.r.l. si sarebbe sciolta e non avrebbe più avuto la possibilità di riscuotere altre somme dal suo unico cliente (Multiservizi), il relativo Consiglio di Amministrazione, su proposta di TIBALDI Michelangelo, votava di provvedere al pagamento di individuate somme di denaro in favore di alcuni dei citati professionisti.

Nel dettaglio, si riportano gli ingenti compensi riconosciuti ai predetti professionisti, negli anni:

– al commercialista PENSABENE Domenico, euro 978.521;
– all’architetto TROMBETTA Corrado, euro 475.056;
– all’avvocato PELLEGRINO Alessandro, euro 133.643;
– all’’avvocato GIUFFRÈ Francesco euro, 28.000;
– all’’avvocato BARBARO Lidia euro, 52.000;
– al ragioniere ROGOLINO Antonio Francesco, euro 104.196.

Alla luce di quanto sopra, la locale Procura della Repubblica, ha emesso nei confronti dei predetti un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza sulle disponibilità finanziarie a questi riconducibili per una somma pari a circa 2 milioni di euro.

Nell’ambito dell’operazione le disponibilità finanziarie sottoposte a sequestro preventivo, quali illecito profitto derivante da operazioni dissipative, raggiungono la somma complessiva di oltre 7 milioni di euro.

Cosenza, ragazzo gioca a calcetto e muore. Il cordoglio del sindaco

pronto soccorso ambulanzaDramma ieri a Cosenza. Un diciottenne di Cosenza, Salvatore Figliuzzi, è deceduto a seguito di un malore avuto durante una partita di calcetto con gli amici.

Il ragazzo si trovava in un campetto di calcio nei pressi del Municipio di Cosenza quando si è accasciato sul manto di gioco. Inutile la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Annunziata dove è morto.

Il cordoglio del sindaco di Cosenza
“A distanza di tre giorni dal fatale incidente stradale che ha ucciso quattro giovani vite, l’ennesima disgrazia ci porta via un altro ragazzo della nostra città. Cambiano le circostanze, non il dolore”.

Il sindaco Mario Occhiuto esprime profondo cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa di Salvatore Figliuzzi, 19 anni da compiere il prossimo novembre, che ieri sera si è accasciato per un malore durante una partita di calcetto e non si è più ripreso, smettendo di respirare per sempre.

“Resto sgomento per un evento che ha dell’assurdo e ci fa porre domande alle quali non sappiamo dare risposta – afferma il primo cittadino – Quando il sorriso e il futuro di un ragazzo vengono spenti così, si spegne qualcosa in ognuno di noi. Cosenza si stringe ai genitori e alla sorella di Salvatore nell’indicibile sofferenza. A loro e all’intera famiglia di questo povero ragazzo, giungano le condoglianze dell’amministrazione comunale, con un particolare pensiero di vicinanza al caro zio Franco Falcone, dipendente del Comune di Cosenza, e al cugino Gaetano Cairo, consigliere comunale”.

Carceri, il 50% dei detenuti ha disturbi mentali

In Italia il 50% delle persone detenute in carcere presenta una malattia o un disturbo mentale, e il 25% ha una dipendenza da sostanza psicoattiva. A fotografare il fenomeno sono gli esperti della Simspe, Società italiana di medicina e sanità penitenziaria, in occasione del XX Congresso nazionale “Agorà Penitenziaria” che si chiude oggi a Milano – in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia – e che ha riunito 200 partecipanti da tutta la Penisola.

Un appuntamento organizzato in collaborazione con Regione Lombardia e Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), presieduto da Roberto Ranieri, Coordinatore Sanità penitenziaria della Regione Lombardia.

«Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari – osservano gli specialisti Simpse – il tema della malattia mentale in ambito detentivo è divenuto un elemento di cronaca, trasformando un problema oggettivo, che necessita di una profonda riflessione di natura giuridica e legislativa, ancor prima che sanitaria e organizzativa, in aspetto sensazionalistico».

Afferma il presidente Simspe, Luciano Lucania: «C’è tanto, troppo, disagio mentale dentro le mura. C’è l’uomo recluso, c’è la cognizione del reato, ci sono condizioni detentive troppo spesso ai limiti, ci sono tante espressioni rivendicative di istanze, anche legittime, non soddisfatte. Ma tutto ciò che non piace, dentro le mura viene medicalizzato. Quindi si chiedono i numeri, i dati. Ma continua a mancare un Osservatorio epidemiologico nazionale».

Incidente mortale a Rende, positivo a test conducente ferito

E’ risultato positivo al test per la droga il conducente della vettura che nella notte tra sabato e domenica scorsi, a Rende, si è scontrata con un’altra vettura sulla quale viaggiavano 4 giovani tra i 18 ed i 19 anni che sono morti.

L’uomo, un 33enne è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza. La circostanza dovrà ora essere valutata dai magistrati della Procura di Cosenza alla luce della ricostruzione che sarà fatta dai periti nominati dal pm dal momento che potrebbe non essere stata determinante nello scontro.

Nell’incidente hanno perso la vita Alessandro Algieri, di 18 anni, Mario Chiappetta (19), Federico Lentini (18) e Paolo Iantorno (19) che viaggiavano su una Volkswagen Polo. L’auto si è scontrata con una Citroen C3 con a bordo il 33enne e la fidanzata, anche lei gravemente ferita. Domani, intanto, si svolgeranno i funerali di Alessandro Algieri, sul corpo del quale oggi è stata eseguita l’autopsia, essendo il conducente della Polo. (Ansa)

Cadavere carbonizzato nel Cosentino, forse fulminato

ambulanzaIl cadavere carbonizzato di un uomo, Vincenzo Gallo, di 35 anni, è stato trovato stasera in un terreno di sua proprietà a Malvito, nel Cosentino. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo potrebbe essere rimasto fulminato da un contatto con un cavo dell’alta tensione mentre era impegnato in lavori di potatura di alcuni alberi.

La corrente elettrica, tra l’altro, nella zona è saltata ed il corpo è stato trovato dopo che i vicini della vittima hanno chiamato i tecnici dell’Enel per riparare il guasto. Sulla dinamica, comunque, sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano.

Taglio parlamentari, risparmi risibili e dubbi. L’incognita Referendum

La Camera dei deputati è stata chiamata a votare la proposta di legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. Cosa cambierà dopo l’approvazione della proposta, come cambierà la rappresentanza – anche in un confronto europeo – e quali saranno i risparmi.

Cosa cambia

Quella della Camera è la quarta votazione della proposta di riforma della Costituzione. Il Senato ha infatti già votato due volte e la Camera una volta. Con il quarto “sì” delle Aule si è concluso l’iter parlamentare della riforma e la parola passerà ai cittadini che, in base all’articolo 138 della Costituzione, dovranno approvare in un referendum confermativo – senza quorum dunque – la proposta di legge costituzionale.

Se il referendum avrà esito positivo, la proposta di legge entrerà in vigore e saranno modificati gli articoli della Costituzione (56 e 57) che determinano il numero di deputati e senatori. I primi diminuiranno da 630 a 400 e i secondi da 315 a 200 (esclusi i senatori a vita). Il Parlamento nel complesso passerà così da 945 a 600 membri, più i senatori a vita.

Con questi numeri, come cambia la rappresentanza degli italiani? Andiamo a vedere i dettagli in un confronto europeo.

La rappresentanza in Italia a nel resto della Ue

Prima di procedere coi calcoli l’Agenzia Agi fa una premessa di metodo, che in questo caso è fondamentale.

“Possiamo scegliere se conteggiare deputati e senatori, indipendentemente da come vengono eletti e da quali funzioni ricoprono, o se guardare solo ai parlamentari eletti a suffragio universale e che danno la fiducia al governo”.

Il secondo metodo sembra quello più corretto. Non avrebbe infatti molto senso mettere sullo stesso piano i deputati italiani e i Lords inglesi, visto che i secondi appunto non sono eletti dai cittadini e non hanno funzioni legislative e di rapporto con l’esecutivo paragonabili ai primi. Ha senso invece equiparare senatori e deputati italiani.

Fatta questa premessa, un po’ di conti. Per calcolare il numero di abitanti l’Agi ha preso i dati, aggiornati al 2018, del database Eurostat. Per avere il numero di deputati e senatori dei vari Stati, con le rispettive caratteristiche, e consultato il database dell’Inter-Parliamentary Union (Ipu), un’organizzazione internazionale che riunisce i parlamenti di gran parte degli Stati del mondo.

I risultati riassunti in questa tabella 

L’Italia ha oggi, con 945 parlamentari eletti e 60,4 milioni di abitanti, un rapporto di 1 eletto ogni 64 mila persone. Passata la riforma costituzionale, con 600 parlamentari eletti, si ha un rapporto di un eletto ogni 101 mila persone.

Anche dopo la riforma costituzionale, avrebbero un rapporto “peggiore” – cioè con una minor rappresentanza – la Germania (1/117 mila), la Francia (1/116 mila) e l’Olanda (1/115 mila) e uno molto simile il Regno Unito (1/102 mila).

Gli altri Paesi hanno una rappresentanza “migliore”: la Spagna, considerando solo i senatori che vengono eletti dai cittadini (208 su 266 totali), ha un rapporto di un parlamentare ogni 84 mila abitanti, la Polonia 1/83 mila, il Belgio 1/76 mila e tutti gli altri Paesi Ue rapporti sempre più bassi, fino ad arrivare al record di Malta, che ha un parlamentare ogni 7 mila abitanti.

Ma quanto si risparmia?

Una questione su cui i promotori del taglio dei parlamentari hanno insistito molto è il risparmio per le casse dello Stato.

Se si considera che, in base a quanto riporta il bilancio della Camera, nel triennio 2018-2020 per pagare indennità e rimborsi a 630 deputati lo Stato spende ogni anno 144,9 milioni di euro, ricaviamo un costo annuo di 230 mila euro a deputato.

Una riduzione di 230 deputati, dunque, creerebbe un risparmio potenziale di 52,9 milioni di euro ogni anno.

Facendo lo stesso calcolo per il Senato – qui il suo bilancio 2018-2020 – si ottiene un costo annuo di 249.600 euro per senatore. Un taglio di 115 membri di Palazzo Madama creerebbe un risparmio potenziale di 28,7 milioni di euro ogni anno.

Tra Camera e Senato, quindi, i risparmi sarebbero 81,6 milioni di euro ogni anno (in 10 anni circa 816 milioni, e non un Miliardo l’anno come si tenta di far credere, ndr). Questa stima tuttavia è da considerarsi leggermente imprecisa, perché non tiene conto dei possibili risparmi che avrebbero le due Camere per il semplice fatto di dover ospitare 345 persone in meno.

Per dare un ordine di grandezza, anche arrotondando a 100 milioni i risparmi che si avrebbero ogni anno con il taglio dei parlamentari, questa cifra rappresenta lo 0,005 per cento scarso del debito pubblico italiano e un seicentesimo scarso di quanto spende l’Italia ogni anno di soli interessi su tale debito pubblico.

Conclusione

Il taglio dei parlamentari consiste nella riduzione da 945 eletti, tra deputati e senatori (esclusi quelli a vita), a 600. Con l’approvazione della Camera prevista per martedì 8 ottobre si concluderà l’iter parlamentare della riforma e mancherà solamente il referendum confermativo, in cui i cittadini saranno chiamati (senza quorum) ad approvare o respingere la modifica costituzionale.

Il taglio dei parlamentari causa un “peggioramento” della rappresentanza: porta cioè ad avere più cittadini rappresentati da un singolo eletto. Nel dettaglio, si passerebbe da un rapporto di 1/64 mila a un rapporto di 1/101 mila.

Questo però non ci porta fuori dalla “norma” dei grandi Paesi europei: Francia, Germania e Olanda hanno rapporti peggiori e il Regno Unito uno molto simile.

Per quanto riguarda i risparmi, le cifre sono piuttosto ridotte: si tratta di circa 80 milioni di euro all’anno. Anche arrotondando per eccesso a 100 milioni di euro all’anno, rispetto al bilancio complessivo dello Stato si tratta di una percentuale irrisoria.

Fonte: AGI

Taglio parlamentari, Salvini: “A differenza di Pd e M5s, la Lega non tradisce”

“A differenza del Pd e dei 5 stelle, la Lega non tradisce e mantiene la parola”. E’ questo il secco commento del leader della Lega Matteo Salvini dopo l’approvazione del taglio dei parlamentari in ultima lettura alla Camera su cui il Carroccio ha votato a favore per la quarta volta.

“Una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere. Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni. Per l’Italia è una giornata storica”. Così il premier Conte, su Fb, dopo il via libera definitivo della Camera al taglio dei parlamentari.

Entusiasti i pentastellati sulla riforma costituzionale che riduce i deputati dagli attuali 630 a 400 e i senatori dai 315 attuali a 200. “Volevo dire ai cittadini italiani che questa è una grandissima vittoria del popolo e dei cittadini italiani” dice Luigi Di Maio ai cronisti che lo attendono davanti a Montecitorio.

“È il giorno che aspettiamo da sempre – dice il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro – Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent’anni di promesse mancate finalmente il taglio di deputati e senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini e le risposte concrete alle loro istanze”.

Anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede parla all’Adnkronos di “giornata storica che abbiamo inseguito in anni di battaglie nella convinzione che fosse giusto avvicinare le istituzioni ai cittadini. Oggi è un passo in avanti in questa direzione”.

Il PD, che pure aveva votato contro nelle altre tre letture, a differenza della Lega, oggi ha votato a favore per non scalfire il rapporto coi Cinquestelle, alleati di governo. Il provvedimento è infatti in cima alle “priorità” dell’esecutivo giallorosso.

MAGGIORANZA BULGARA
I voti favorevoli al “taglio” sono stati 553 su 567 votanti, 14 i contrari e due astenuti. Una maggioranza “bulgara” quella che ha dato il via libera definitivo alla riforma del numero dei parlamentari.

I 14 no vengono tutti dal gruppo Misto oltre a quello di Marzia Ferraioli di FI: Sara Cunial, Veronica Giannone, Carmelo Lo Monte, Fausto Longo, Vittorio Sgarbi, Gloria Vizzini, Silvia Benedetti, Catello Vitiello, Alessandro Fusacchia, Riccardo Magi, Alessandro Colucci, Maurizio Lupi e Renzo Tondo. Due gli astenuti: Bruno Tabacci del Misto e la dem Angela Schirò. Per quanto riguarda le singole forze politiche, nei 5 Stelle risultano in missione 5 deputati (Francesca Businarolo, Andrea Colletti, Federica Dieni, Maria Marzana e Leda Volti) mentre non hanno partecipato al voto: Sebastiano Cubeddu, Massimiliano De Toma, Paolo Giuliodori, Stefania Mammì e Roberto Rossini.

Mentre nel Pd non hanno partecipato al voto Micaela Campana, Paolo Gentiloni e Francesca La Marca. Nessun deputato dem in missione. Due deputati di Italia Viva non hanno partecipato al voto (si tratta di Nicola Carè e Massimo Ungaro) e poi Rossella Muroni di Leu. La più corposa compagine dei non partecipanti al voto è quella azzurra con 25 deputati, i leghisti sono 8 (Virginio Caparvi, Luis Di San Martino Lorenzato, Cristian Invernizzi, Donatella Legnaioli, Augusto Marchetti, Carlo Piastra, Tiziana Piccolo e Adolfo Zordan), uno di Fdi (Salvatore Caiata).

L’incognita referendum – L’entrata in vigore della riforma non avverrà prima di gennaio 2020, in quanto bisognerà attendere i tre mesi previsti dalla Carta per consentire, a chi lo ritiene necessario, di richiedere lo svolgimento del referendum confermativo.

Se si dovesse svolgere la consultazione popolare, l’entrata in vigore slitterebbe di diversi mesi e sarebbe comunque subordinata alla vittoria dei sì. Dopodiché serviranno circa due mesi per ridisegnare i collegi.

Micro cellulare scoperto nel carcere di Cosenza

Il cortile del carcere di Cosenza (Ansa)

Un micro cellulare è stato scoperto all’interno del carcere di Cosenza dalla polizia penitenziaria. Lo rendono noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.

L’operazione, che si è svolta nella giornata di sabato, ha permesso il rinvenimento del minuscolo telefonino che era occultato nelle parti intime da un detenuto e che poteva essere usato per comunicazioni non autorizzate con l’esterno.

Nella casa circondariale di Cosenza, lo scorso 30 settembre, erano presenti 236 detenuti di cui 69 stranieri. “Questo episodio – affermano i sindacalisti – riporta all’attenzione la problematica, peraltro comune a tutti gli istituti penitenziari, dell’introduzione e del possesso di micro cellulari, che oramai hanno dimensioni sempre più ridotte, da parte dei detenuti. Ci auguriamo che al più presto, il personale del Corpo di polizia penitenziaria venga dotato di apposite strumentazioni per contrastare questo fenomeno”.

La Camera approva “in massa” il taglio dei parlamentari. Spiazzato il M5s

Il voto alla Camera sul taglio dei parlamentari (Ansa)

Il disegno di legge di riforma costituzionale sul taglio di 345 parlamentari è stato approvato a Montecitorio. Hanno votato sì 553 deputati, 14 sono stati i no, e 2 gli astenuti. A favore, fra gli altri: M5s, Lega, Pd, FI e FdI.

Quella di oggi era la quarta ed ultima lettura parlamentare del testo, bandiera del Movimento 5 stelle. Perché la riforma – che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315 -, fosse definitivamente approvata, trattandosi di un ddl costituzionale, viene richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti.

I dem, che pure erano contrari al taglio, hanno votato a favore per mantenere saldo il contratto di governo tra Cinquestelle e Pd. La proposta era invece stata votata dalla Lega nelle precedenti tre letture.

L’approvazione “di massa” della proposta pentastellata spazza via le polemiche politiche come ogni alibi a Luigi Di Maio (oggi spiazzato dall’opposizione) di poter criticare in particolare la Lega di Salvini sul paventato “attaccamento alle poltrone”.

Il capo politico del M5s aveva sfidato il leader leghista: “Con il voto alla Camera vedremo chi è davvero attaccato alle poltrone”, aveva detto Di Maio riferendosi all’ex alleato quando il ddl era stato calendarizzato alla Camera per il 7 e 8 ottobre.

Sequestrati a Lamezia oltre 1.500 articoli pericolosi

sequestro articoli scuola pericolosi
Archivio

(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 8 OTT – Oltre 1500 tra giocattoli ed apparecchiature elettriche non in regola con i requisiti di sicurezza previsti dal Codice del consumatore, e da particolari norme in materia di tecniche costruttive dei giocattoli, sono stati sequestrati dalla Polizia Locale di Lamezia Terme.

Nel corso di un controllo in un negozio gestito da un cittadino di nazionalità cinese, gli agenti hanno trovato esposti giocattoli assemblati in maniera tale da rendere facilmente asportabili parti piccolissime, tali da essere ingerite dai piccoli fruitori, oltre a depilatori, luci, vaporizzatori di essenze, fornetti per manicure senza istruzioni in italiano, oltre che privi della marcatura di sicurezza CE. All’esercente, oltre al sequestro della merce, sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 4.000 euro.

Turchia pronta a raid in Siria. Curdi assediati. Trump: “Non li abbandono”

L’artiglieria turca avrebbe colpito nella notte la regione nord-orientale siriana al confine con l’Iraq. Lo riferisce la Sana, l’agenzia governativa di Damasco, che mostra foto e video dei bombardamenti avvenuti nei pressi del valico frontaliero di Simalka, tra Iraq e Siria, e corridoio vitale per i rifornimenti militari e logistici della Coalizione anti-Isis a guida Usa e per le forze curdo-siriane. Questa notizia non ha trovato conferma da parte turca né dalle autorità curdo-siriane.

Intanto la Turchia risponde agli Usa “non cediamo alle minacce di nessuno”. “Il nostro messaggio alla comunità internazionale è chiaro. La Turchia non è un Paese che agisce sotto minaccia”. Lo ha detto il vicepresidente turco, Fuat Oktay, riferendosi alle parole di Donald Trump su eventuali choc all’economia turca in caso il governo di Recep Tayyip Erdogan superi “i limiti” nell’imminente operazione militare contro le milizie curde dell’Ypg nel nord-est della Siria. Quando si tratta della sua “sicurezza, la Turchia segue la propria strada” e lo fa “a qualunque prezzo”, ha aggiunto Oktay, intervenendo a una cerimonia di apertura dell’anno accademico ad Ankara.

Trump: “Non lasceremo soli i Curdi”
“Lasciamo la Siria, ma non abbandoniamo i curdi”. Lo dice il presidente Usa Trump dopo l’annuncio di un ritiro delle truppe nel nord del Paese, che aprirebbe la strada a un’offensiva turca contro i combattenti curdi.

“Se la Turchia interverrà sul nostro territorio sarà un tradimento dell’Occidente. Vorrà dire che la coalizione era sul territorio solo per l’Isis, non per la libertà di tutti”. Così Issa, comandante delle milizie femminili curde in visita in Italia. E invita a impegnarsi per “una conferenza di pace”.

Oggi il voto per il taglio dei parlamentari. In Calabria 11 seggi in meno

Via libera della Camera per la riduzione dei parlamentari

E’ il giorno decisivo alla Camera per il taglio dei parlamentari, bandiera del Movimento cinque stelle. E’ la quarta e ultima seduta utile per dare il via libera definitivo alla riforma costituzionale. Se tutto procede come annunciato dalle varie forze politiche verranno tagliati 345 parlamentari tra Camera e Senato; a Montecitorio 230 mentre a palazzo Madama 115.

A favore dovrebbero votare i maggiori partiti: M5s, Lega, Pd, Fratelli d’Italia e Forza Italia. I dem, che erano contrari al taglio, sono chiamati a rispettare il “patto” coi stellati, al primo punto del nuovo contratto di governo giallorosso. La Lega di Salvini aveva già votato per tre volte la decurtazione dei seggi. FI a sorpresa ha annunciato che voterà a favore del taglio. Dopo la riforma a Montecitorio i seggi saranno in tutto 400, mentre 200 al Senato.

In Calabria via 11 seggi. Sette deputati e quattro senatori in meno. Sono queste le conseguenze che determinerà in Calabria la riforma costituzionale che dispone il taglio dei parlamentari su cui la Camera è chiamata ad esprimere il voto finale. Il taglio, in particolare, prevede la riduzione da 20 a 13 dei deputati eletti nella regione (meno 35%), mentre i senatori diminuiranno da 10 a 6 (meno 40%).

NOTIZIE DALLA CALABRIA

ITALIA E MONDO