8 Ottobre 2024

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Serie B, il Crotone pareggia 1-1 a Pisa e vola al secondo posto

Quarto risultato utile consecutivo per il Crotone che dopo tre successi di fila ottiene un pareggio in casa del Pisa al termine di una gara dominata ancora dall’inizio alla fine.

Stroppa conferma l’undici vittorioso contro l’Entella due settimane fa e in avvio di gara è un monologo degli squali che però non riescono a trovare il guizzo vincente nonostante i tentativi dei vari Messias, ancora una volta tra i migliori in campo, Benali e Crociata. I padroni di casa si fanno vivi solo una volta con Masucci che trova pronto alla gran respinta Cordaz, oggi alla 200ima in B. Al 30’ però i nerazzurri passano a sorpresa in vantaggio con De Vitis bravo a colpire di testa su un corner dalla sinistra di Pinato. I pitagorici reagiscono subito e forse vanno anche a segno con Simy al 31’ ma per l’arbitro la palla non ha oltrepassato la linea e dunque lascia proseguire.

Nella ripresa la musica non cambia e sono sempre gli squali a fare la partita e ad andare alla ricerca costante del gol del più che meritato pareggio. Ci provano ancora Barberis, Benali, Crociata e diverse volte Messias, ma la porta di Gori sembra stregata. Stroppa manda in campo Vido, che sfiora subito la rete, e Nalini, per quest’ultimo si tratta di un felice ritorno dopo un lungo infortunio. Al 71’ arriva il meritatissimo pareggio grazie al colpo di testa di Golemic che sfrutta una smanacciata di Gori su cross dalla sinistra di Mazzotta, e firma l’1 a 1. Stroppa manda in campo anche Mustacchio, alla 300ima tra i professionisti, ma all’80’ resta in dieci per l’espulsione diretta rimediata da Gigliotti. Nonostante l’inferiorità numerica sono gli ospiti a sfiorare il vantaggio in almeno altre 2 occasioni nitide, come quella capitata sul sinistro di Messias col Pisa salvato dal proprio portiere con l’aiuto del palo.

Termina 1-1 e il Crotone vola al momentaneo secondo posto solitario in attesa del risultato dell’Empoli: prossimo impegno sarà sabato, allo Scida, contro il Venezia.

IL TABELLINO

PISA: Gori; Aya, De Vitis (66’ Ingrosso), Benedetti; Belli, Verna, Gucher, Siega, Pinato (57’ Birindelli); Marconi, Masucci (76’ Fabbro). A disp. Perilli (GK), Izzillo, Moscardelli, Di Quinzio, Minesso, Meroni, Marin, Liotti, Asencio. All. D’Angelo

CROTONE: Cordaz; Golemic, Marrone, Gigliotti; Molina, Benali, Barberis, Crociata (61’ Vido), Mazzotta (80′ Mustacchio); Messias, Simy (68’ Nalini). A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Spolli, Panza, Cuomo, Evan’s, Rutten, Gomelt, Zanellato. All. Stroppa

Arbitro: Minelli di Varese

Reti: 30’ De Vitis (P), 71’ Golemic (C)

Ammoniti: 27’ Crociata (C), 40’ Masucci (P), 69’ Benedetti (P), 72’ Aya (P), 73’ Messias (C), 74’ Verna (P), 86’ Benali (C), 86’ Fabbro (P), 90’+4 Vido (C), 90’+6 Siega (P)

Espulso: 80’ Gigliotti (C)

Omicidio a Lamezia Terme, ucciso ex agente della Penitenziaria

Omicidio a Lamezia Terme, ucciso ex agente della Penitenziaria Angelo Pino
Archivio

Omicidio nella notte a Lamezia Terme. Un ex agente di polizia penitenziaria in congedo, Angelo Pino, di 52 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco esplosi da una persona al momento ignota.

L’omicidio è avvenuto poco dopo l’una nella notte tra sabato e domenica, in località Sambiase. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto riverso al posto di guida in un’auto, in via Francesco Costabile.

A trovarlo i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, allertati da una telefonata al 112. Sul posto oltre ai militari, i colleghi della Scientifica per i rilievi del caso. A coordinare le indagini sul delitto la Procura di Lamezia Terme.

Via Costabile omicidio Angelo Pino
Via Costabile a Lamezia, la strada dov’è stato trovato ucciso il 52enne Angelo Pino (Street view)

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Angelo Pino sarebbe stato colpito da almeno tre colpi di arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata che hanno raggiunto organi vitali. Gli investigatori al momento escludono che il movente dell’omicidio possa essere riconducibile alla criminalità organizzata. Sebbene si indaghi ad ampio raggio, non si esclude la pista passionale.

Stando alle prime informazioni, Angelo Pino era celibe ed aveva lavorato in varie carceri della Calabria prima di andare in congedo anche per motivi di salute. Per accertare il movente dell’omicidio, i carabinieri stanno scandagliando la vita privata della vittima.

A uccidere Pino potrebbe essere stata una persona incontrata casualmente mentre l’uomo procedeva alla guida della sua auto, oppure con cui aveva un appuntamento. L’omicida avrebbe sparato mentre era in piedi all’esterno dell’auto della vittima, che è stata trovata col finestrino lato guida abbassato.

Circostanza che avrebbe consentito all’assassino di infilare il braccio armato nella vettura e sparare contro l’ex agente praticamente a bruciapelo, tanto che i bossoli dei colpi sono stati trovati nell’abitacolo.

Incidente sulla 106 a Isola Capo Rizzuto, due feriti

Incidente stradale all’alba di stamane sulla statale 106 a Isola Capo Rizzuto. Due auto, per cause da accertare, si sono scontrate tra loro. Il bilancio è di due feriti. Il sinistro è avvenuto attorno alle 6 di domenica.

Sul posto i Vigili del fuoco del comando provinciale di Crotone che hanno estratto il conducente di una delle autovetture rimasto incastrato tra le lamiere. L’uomo è stato consegnato ai sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale di Crotone. Un’altra persona è ferita in modo lieve. Sul posto i carabinieri.

Dissesto, l’opposizione attacca Occhiuto: “Fine del modello Cosenza”

palazzo dei bruzi comune di cosenza“La fine del modello Cosenza è evidente, così come il modello Reggio Calabria. E’ la fine di quei modelli che hanno portato ad un’espansione della spesa pubblica comunale senza le dovute coperture”. Lo ha detto sabato mattina, nel corso di una conferenza stampa promossa per discutere del dissesto del Comune, Carlo Guccione, Consigliere comunale di minoranza del Comune di Cosenza. “Pur avendo avuto le risorse per ripianare i debiti delle vecchie amministrazioni ha accumulato ulteriori debiti per 250 milioni di euro, – ha detto Guccione parlando del sindaco Mario Occhiuto – portando il totale a 350 milioni di euro ai quali si aggiungono debiti occulti per 30 milioni di euro. Un quadro preoccupante che secondo noi nasconde altro”.

“A livello locale e anche nazionale ci batteremo per una via d’uscita per evitare che comuni come Cosenza possano rimanere schiacciati da debiti – ha aggiunto Guccione – e perché la favola che per i cittadini non cambia nulla è veramente una favola: anzi, conosceranno una serie di misure lacrime e sangue”.

Presente alla conferenza stampa anche Enrico Morcavallo, capogruppo a Palazzo dei Bruzi della lista “La Grande Cosenza”. “Occhiuto, inevitabilmente, sarà ricordato come il sindaco del dissesto di Cosenza. Dovrebbe prendere atto del suo fallimento – ha detto Morcavallo – e rimettere il mandato”.

“L’iter procedurale da parte della Corte dei Conti è stato già avviato e dopo aver decretato il dissesto stabilirà a chi attribuire le responsabilità. Inoltre, – ha aggiunto Morcavallo – secondo la legge per gli amministratori individuati come responsabili da parte della Corte del dissesto, sono incandidabili per 10 anni”.

Molesta ex compagna e lancia sassi alla finestra di casa, arrestato

atti persecutori stalkingHa inviato all’ex compagna, tramite il telefono cellulare, messaggi e telefonate minacciandola di morte per poi recarsi sotto l’abitazione della donna dove è arrivato al punto di lanciare dei sassi contro le finestre.

Un uomo di 53 anni è stato arrestato, a Diamante, dai carabinieri della Compagnia di Scalea in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per stalking emessa dal Gip del Tribunale di Paola su richiesta della Procura.

Il cinquantatreenne, nonostante un precedente arresto e una misura a suo carico di divieto di avvicinamento alla ex, ha continuato a molestare la donna. Dinanzi all’ultimo episodio, il lancio di sassi contro le finestre di casa, la donna si è rivolta ai carabinieri che sono intervenuti immediatamente ma non sono riusciti a bloccare lo stalker che, nel frattempo, si era allontanato facendo perdere le proprie tracce. Successivamente l’uomo è stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato.

Incendiarono auto a ex assessore di Catanzaro, tre misure cautelari

Carabinieri CatanzaroTre persone sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché ritenuti responsabili di atti persecutori nei confronti dell’ex assessore all’ambiente del Comune di Catanzaro Giampaolo Mungo.

In particolare, i tre – un 55enne, il figlio 31enne ed un 38enne – venditori ambulanti, avrebbero insultato e minacciato più volte Mungo, fino ad arrivare ad incendiargli l’auto il 16 dicembre del 2017, come ritorsione per l’adozione di alcuni provvedimenti presi dall’amministratore in materia di aree di sosta degli ambulanti.

Ad individuare i tre sono stati i carabinieri della Compagnia di Catanzaro che hanno poi eseguito le misure cautelari emesse dall’autorità giudiziaria.

Incendiata l’auto di un ex assessore di Catanzaro, si indaga

Leopolda, da Renzi no a Quota 100. Boschi: “PD partito delle tasse”

Torna sulla vicenda quota 100 il leader di Italia Viva, Matteo Renzi in apertura della seconda giornata della Leopolda 10. “Quando diciamo che Quota 100 non va bene non stiamo attaccando gli anziani: dico che 20 miliardi di euro messi tutti insieme su 100mila persone o 190mila come dice Salvini, 20 miliardi per 150mila persone sono un’assurdità”.

“Gli 80 euro valgono 10 miliardi e vanno a 10 milioni di persone, i 20 miliardi di Quota 100 vanno a 150mila persone, ed è una ingiustizia”, ha osservato Renzi, secondo cui “non abbiamo niente contro quelli di Quota 100”, però “il punto vero per me che bisogna pensare a domani”.

“Il Pd sta diventando il partito delle tasse”, mentre “noi non siamo il partito delle tasse, noi le abbiamo sempre abbassate e vogliamo evitare che aumentino”, ha attaccato Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva, a margine dei lavori.

Il Family Act “ci permetterà di far ripartire l’Italia, e avere un’Italia che abbia il coraggio di dirsi più felice”. Lo ha affermato Elena Bonetti, ministro della Famiglia e delle pari opportunità, illustrando dal palco di Leopolda 10 le linee guida del futuro piano a favore delle famiglie: per definirlo nel dettaglio, la ministra ha annunciato l’avvio di una consultazione che durerà un anno. Fra le prime idee figurano la realizzazione di più asili nido e centri polifunzionali per le famiglie, ma anche un assegno universale mensile per i figli, l’istituzione di ‘Family bond’ per investire in servizi alle famiglie, congedi parentali estesi ai padri, un piano casa a favore delle giovani coppie, l’introduzione di un credito di imposta sulle attività formative. “Diamoci un anno di tempo – ha detto la ministra – per specificare le misure, scegliere la concretezza delle idee: andate nei territori, chiamate aziende e imprenditori, il terzo settore, fatevi dare idee, creeremo un luogo, il Family Hub, dove tutto questo sarà costruito”. (Ansa)

Centrodestra, 200mila in piazza per l’avviso di sfratto a Conte, Pd e M5s

Circa duecentomila persone hanno riempito nel pomeriggio Piazza San Giovanni a Roma per lanciare il guanto di sfida al governo giallorosso. Una “prova di forza” voluta dalla Lega di Matteo Salvini in una manifestazione cui hanno partecipato gli altri leader del centrodestra, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, uniti nel dare l’avviso di sfratto al premier Conte e ribadire che questo esecutivo “è nato nei palazzi ma non ha nessun collante con gli italiani”, tranne quello che “li tiene attaccati alle poltrone”, hanno rimarcato sul palco dove campeggiava la scritta “Orgoglio Italiano”.

Una piazza gremita quella che “un tempo veniva riempita dalla Cgil”, e che ora, invece, “è stracolma” di militanti, elettori e simpatizzanti dei tre partiti maggiori della coalizione guidata da Salvini. Ma anche “operai, persone che una volta votavano a sinistra”. Perché, sottolinea il leader nel suo intervento (prima anche la Meloni) “alle manifestazioni del Pd e della sinistra vanno ormai solo i banchieri e i finanzieri”. Per dire, che “il popolo” sta con loro, fuori dai palazzi e dal potere e che non aspetta altro che “tornare al voto per mandarli a casa”. “Raccoglieremo migliaia di firme per l’elezione diretta del capo dello Stato”, annunciano Salvini e Meloni indicando i gazebo ai margini della piazza dove sventolano bandiere tricolori, ma pure quelle di partito.

Stesso motivo negli interventi della leader di Fratelli d’Italia e di Silvio Berlusconi il quale bolla questo governo come quello delle “cinque sinistre”, se a “M5s, Pd, Leu e Renzi”, si somma quella sinistra che per lui “ha più potere”: “quella giudiziaria”, dice il cavaliere ricordando i suoi “88 processi e le oltre 3.700 udienze” da quando scese in campo nel ’94.

A 83 anni compiuti, il presidente di Forza Italia non tradisce le aspettative e si presenta sul palco di San Giovanni per dare testimonianza e spronare gli “eredi” della coalizione che ha fondato che “solo uniti si vince”.

Non sono mancati gli strali al sindaco di Roma Virginia Raggi “responsabile del caos” nella capitale. Così come pure al M5s “incoerente e traditore” per essersi alleato in Umbria con “lo stesso Pd” protagonista dello scandalo nella sanità.

“E’ il governo delle tasse” ma anche quello che vuole “oscurare l’identità” italiana, è stato detto, con riferimento al ministro dell’Istruzione Fioramonti che vuole togliere i crocifissi nelle scuole. Ma, dice Meloni, “io mi chiamo Giorgia, sono italiana e sono cristiana”, afferma ricordano il motto “Dio Patria e Famiglia”, l’opposto del principio di “genitore uno e genitore due”.

La leader di Fratelli d’Italia non ha risparmiato bordate a Beppe Grillo, fondatore dei Cinquestelle: “Grillo è passato dal Vaffaday contro il Pd, al Vaffaday contro chi non governa con loro”. La piazza si scalda e in modo corale grida “Grillo, grillo, vaffa…”.

La diretta di Piazza San Giovanni

“I cinquestelle – ricorda Meloni – qualche anno fa volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno; ora sono stipati come sardine in salamoia”, dice in riferimento all’alleanza di governo col Pd.

Salvini ha detto tra l’altro, che in piazza non ci sono estremisti “ci sono sono uomini normali, c’è il popolo contro l’elite, piazza contro palazzo. Siamo 200 mila, e duecentomila grazie”, ha affermato tra gli applausi.

“Sorrido quando sento Beppe Grillo che vorrebbe togliere il voto agli anziani…Oggi tocca a loro, poi lo faremo con i disabili”, ha detto Salvini. E ancora dalla piazza si solleva il coro del “vaffa” al comico.

“Siamo orgogliosi di essere italiani”, ha ribadito i leader del Carroccio auspicando di mandare a casa la sinistra in tutte e nove le regioni che sono chiamate al voto, Umbria, Calabria e Emilia-Romagna in primis. Sulla questione dei migranti ha sottolineato: “Al governo abbiamo gente con le mani sporche di sangue” dice in riferimento ai migranti morti nel Mediterraneo per la politica dei “porti aperti” che “incentivano le partenze”.

Incendio di rifiuti speciali e trattamento illecito di inerti, denunce

cof

Combustione illecita di rifiuti. E’ il reato contestato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza all’amministratore di un impresa edile ed un suo dipendente. Alla denuncia dei due si è giunti dopo un controllo effettuato nell’area periferica di Cosenza a seguito di una segnalazione di alcuni cittadini al 112, infastiditi da diverso tempo dal fumo prodotto dalla combustione di materiale plastico ed altro nella zona. Giunti sul posto i militari hanno notato un colonna di fumo levarsi dai margini dell’alveo del Torrente Cardone e nell’aria la percezione di un odore acre tipico della combustione di materiale plastico.

I militari sono intervenuti nell’area limitrofa alla sede operativa di una impresa edile del luogo dove hanno accertato la presenza di un cumulo di rifiuti speciali, posto sulla riva del torrente Cardone, che era stato dato alle fiamme, attività questa che rende lo smaltimento illecito, veloce ed economico.

L’area oggetto dell’illecito smaltimento era accessibile attraverso la sede operativa di un’impresa edile dove stavano prestando attività lavorativa diversi dipendenti. Dal controllo effettuato e dal tipo di rifiuti oggetto della combustione si è risalito al responsabile dell’attività, un dipendente della stessa azienda con la corresponsabilità del titolare dell’impresa. Il cumulo dei rifiuti è stato posto sotto sequestro unitamente ad alcuni reperti presenti tra i residui della combustione ritenuti necessari per l’accertamento fatti.

Sequestrato impianto lavaggio inerti a Crosia
A seguito di un controllo lungo il fiume Trionto avvenuto nei giorni scorsi, i Carabinieri Forestale di Rossano hanno posto sotto sequestro nel comune di Crosia un vecchio impianto di lavaggio inerti oramai non più a norma. Durante il controllo della zona i militari hanno colto in flagranza un uomo del luogo mentre lavorava del materiale inerte all’interno di un impianto fatiscente, con conseguente riversamento, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da liquido e solido che provenivano dal processo di trattamento.

Si è quindi proceduto al sequestro dell’impianto di lavaggio di località Trionto Sorrento di Crosia realizzato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, dell’invaso realizzato sul terreno e prodotto dal processo di lavorazione dell’impianto, del gruppo elettrogeno usato per alimentare l’impianto e del materiale inerte rinvenuto sul posto. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per scarico di reflui industriali non autorizzato, e stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti provenienti dal processo di lavorazione degli inerti.

Mucche scorazzano sull’A2 nel Vibonese, sfiorati incidenti

Le mucche sull’autostrada (Ansa)

Incidente sfiorato sulla A2 Salerno-Reggio Calabria quando un gruppo di mucche incustodite ha invaso la carreggiata in direzione sud nel tratto tra Mileto e Rosarno al confine tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.

In tanti, tra automobilisti, motociclisti e conducenti di mezzi pesanti in transito, sono stati costretti a pericolosi slalom rischiando l’impatto con gli animali.

Appena scattato l’allarme sul posto sono giunti gli agenti della Polstrada che sono riusciti a far tornare le mucche nei campi che costeggiano l’autostrada. Indagini sono in corso per stabilire le responsabilità sulla mancata custodia delle mucche.

Oggi Centrodestra in piazza contro il governo. “Orgoglio italiano”

Attese decine di migliaia di persone oggi a Roma alla manifestazione di Piazza San Giovanni organizzata contro il governo giallorosso dalla Lega di Matteo Salvini. All’evento partecipano anche i leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e di Forza Italia Silvio Berlusconi.

“Lavori in corso in piazza San Giovanni! Vi piace? Siete pronti?”. Matteo Salvini si prepara alla manifestazione contro il governo, in piazza San Giovanni a Roma, e twitta i preparativi, accompagnando i cinguettii con l’hashtag #orgoglioitaliano.

L’espressione ‘Orgoglio italiano! Una patria da amare e difendere’ è infatti lo sfondo che farà da ‘quinta’ sul palco della manifestazione del centrodestra. Nel manifesto preparato per l’occasione, ai due estremi dello slogan, più piccoli ma ben visibili, spiccano il simbolo della Lega a sinistra e quello ‘Prima gli italiani’ a destra.

La manifestazione avrà inizio alle ore 15. Il leader leghista aveva fatto sapere che arriveranno nella capitale da nord a sud con “oltre 500 pullman e dieci treni speciali”. Non dovrebbero esserci bandiere di partito ma solo tricolori.

Intanto, per la prima volta, il presidente di FI Silvio Berlusconi, ha ufficialmente riconosciuto che il leader del Centrodestra unito è Matteo Salvini.

Catalogna, ancora scontri per l’indipendenza, feriti e arresti

Ansa/Epa

Proseguono gli scontri in Catalogna per l’indipendenza, proteste riprese dopo che Madrid sta frenando ogni ambizione catalana di autonomia sancita dal famoso referendum di qualche anno fa. Il bilancio dopo cinque giorni di scontri, è di 89 feriti e 31 arresti.

In piazza a Barcellona decine di migliaia di persone hanno fatto barricate e messo a ferro e fuoco la città, mentre la polizia spagnola tenta di contenere, anche con la forza, le manifestazioni di dissenso contro la linea del governo.

La polizia – riferisce la stampa spagnola – ha anche fatto uso per la prima volta di un camion idrante per farsi strada lungo le vie del centro invase di manifestanti e costeggiate di barricate in fiamme. Dopo la mezzanotte, dopo più di sette ore di combattimenti, le violenze sono diminuite di intensità. Per le vie del centro sono rimasti numerosi agenti e i sassi usati negli scontri.

Prima che la gran parte dei manifestanti lasciasse le vie del centro di Barcellona, il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska ha parlato dal palazzo della Moncloa per avvertire che il codice penale sarà applicato “con la massima determinazione” contro “l’indipendentismo violento”.

Marlaska ha indicato in 400 il numero di persone che si sarebbero rese responsabili degli atti vandalici di questi giorni. Ha poi precisato che 89 sono i feriti registrati in tutta la Catalogna nella giornata di ieri. Sessanta di questi a Barcellona, due di loro con gravi lesioni agli occhi.

Gli scontri di Barcellona si sono replicati anche in altre città, con lanci di pietre, barricate, mobilia gettata in strada, feriti e arresti. A Girona i Mossos, in borghese tra la folla dei manifestanti, hanno arrestato 11 persone.

Brexit, Boris Johnson chiede al parlamento UK di decidere

Boris Johnson alla Camera dei comuni (Ansa)

Il primo ministro inglese Boris Johnson ha chiesto al Parlamento di approvare l’accordo da lui raggiunto con l’Ue sulla Brexit e avverte la Camera dei Comuni che “ora è arrivato il tempo” di decidere.

Aprendo oggi il dibattito straordinario sul deal alla Camera dei Comuni, il primo ministro conservatore ha ricordato come l’aula non sia stata “in grado di trovare” una soluzione per oltre tre anni dopo il referendum del 2016. Johnson ha difeso il suo deal come “un nuovo accordo” che va ratificato per “riunire il Paese”.

L’emendamento pro rinvio presentato da deputati ex Tory ribelli guidati dall’ex ministro Oliver Letwin e dell’opposizione britannica è stato ammesso al voto nel dibattito sull’accordo sulla Brexit.

Johnson ha rivendicato i meriti dell’accordo, indicato come “un nuovo modo per andare avanti”. Accordo, ha detto, che “rimuove il backstop“, “ci ridà il controllo” e che in particolare garantisce sia l’intesa di pace irlandese del Venerdì Santo sia il legame fra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito. Il premier Tory ha notato inoltre come esso rispetti il referendum del 2016 e i sentimenti dei britannici: storicamente “scettici sull’Ue”, ma desiderosi di mantenere i legami con l’Europa.

Un rinvio sarebbe “insensato, costoso e corroderebbe profondamente la fiducia pubblica”, ha affermato. Un altro rinvio dopo tre anni e mezzo di attesa non ha senso, ha insistito, quando sul tavolo c’è “un nuovo grande accordo” che può essere approvato.

Rapinano tabaccaio mentre versa l’incasso in banca, presi

Agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza due persone con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Si tratta di Consolato Vitetta, di 32 anni e Antonio Scaramozzino, di ventisei.

I due sono ritenuti i presunti autori di una rapina in danno di un ragioniere dipendente di un bar-tabacchi che la mattina dello scorso 14 ottobre aveva segnalato al 113 di aver subìto una rapina a mano armata, durante la quale i malviventi gli avevano sottratto un borsello contenente 17.000 euro e documentazione bancaria.

La vittima, come era solito fare ogni mattina, aveva appena ritirato l’incasso della giornata precedente dall’esercizio commerciale per versarlo in banca, quando, mentre era in macchina, è stato bloccato da un’auto che lo precedeva e subito affiancato da due soggetti, travisati con caschi, che viaggiavano a bordo di una moto.

Da quando ricostruito, uno dei due occupanti dell’auto, sotto la minaccia di una pistola, avrebbe costretto la vittima a consegnare il borsello contenente il denaro. Subito dopo il compimento della rapina, i soggetti sopraggiunti a bordo della moto sono ripartiti ad alta velocità, seguiti dall’auto che aveva bloccato la macchina della vittima.

A seguito dei primi riscontri acquisiti anche attraverso le immagini di video-sorveglianza, i poliziotti sono riusciti ad individuare l’auto usata dai presunti rapinatori. Subito raggiunti gli agenti hanno proceduto a perquisizione l’utilizzatore dell’autovettura (Vitetta) e l’uomo che era in sua compagnia (Scaramozzino). Nel corso del controllo i poliziotti hanno rinvenuto una parte del denaro, oltre a tutta la documentazione bancaria sottratta.

L’attività investigativa ha consentito agli investigatori della Polizia di Stato di ricostruire un solido quadro indiziario a carico di Vitetta e Scaramozzino, che sono stati quindi arrestati e condotti presso il carcere di Arghillà.

A seguito della convalida dell’arresto, il Giudice presso il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto a carico dei predetti la misura cautelare della custodia in carcere, concordando pienamente con la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini.

Pittrice ritrae il Pino loricato sul Pollino che ha 1230 anni. Ora è arte

(ANSA) – TORINO, 18 OTT – L’albero più antico d’Europa è nel parco del Pollino – un pino loricato di 1230 anni – e una pittrice torinese, Mery Rigo, lo ha fatto diventare un’opera d’arte. “Ho partecipato a una residenza d’artista a Cosenza a settembre e prima – spiega Mery – ho fatto una ricerca sui parchi della Calabria. Ho letto della scoperta e della datazione di quest’albero da parte di uno studioso, Gianluca Piovesan.
Con l’aiuto di due guide sono riuscita a trovarlo. Il dipinto, 2 metri per 135, è stato inserito in modo digitale nella foto originale, che è di Piovesan. Il mio sguardo pittorico si è inserito nel suo sguardo scientifico”. L’opera, intitolata 1230, è stata donata al Bocs Art Museum di Cosenza. “Quell’albero potrebbe diventare il simbolo della battaglia per la protezione delle foreste”, spiega l’artista.
Mery, autodidatta, dipinge e fotografa da quando aveva 14 anni, due passioni che si sono sempre intrecciate. Ha fatto diverse mostre in Piemonte, a Milano e in Svizzera e ha ricevuto numerosi premi.

Serie B, prima vittoria del Cosenza: contro il Cittadella 1-3

Autentica impresa del Cosenza Calcio che vince in rimonta al “Tombolato” Cittadella e finalmente può gioire per il primo meritatissimo successo stagionale dopo tanti bocconi amari ingoiati.

Aveva fiutato giusto Piero Braglia, il quale nella conferenza stampa alla vigilia era apparso fiducioso e sentiva che la “svolta” poteva essere vicina. E’ finalmente arrivata. E se si pensa a come era iniziata la gara, l’impresa assume valore doppio.

Gia’ al 2′, infatti, passavano in vantaggio i veneti con la rete di Vita. Sembrava il solito incubo. Il Cittadella è andato vicinissimo alla seconda rete che poteva essere fatale, la traversa ha salvato Perina. 1 a 0 all’intervallo.

Nella ripresa il Cosenza morde. Pareggia con Mirko Bruccini al 58′. Sorpassa ancora con Bruccini 5′ dopo su calcio di rigore. Rete definitiva di Baez al 71′ per il tripudio rossoblu’. Dopo 6′ di recupero finisce la gara.

I tifosi calabresi possono finalmente gioire per la prima vittoria stagionale. L’aveva detto Braglia: “A questa squadra mancava solo la vittoria”. Ecco, finalmente è arrivata. Puo’ essere la svolta. (Fonte: RTC Sport)

IL TABELLINO

CITTADELLA: Paleari; Ghiringhelli, Perticone, Camigliano, Benedetti; Vita, Iori (16′ st Pavan), Branca; Luppi (29′ st Panico); Diaw (38′ st Bussaglia), Celar. A disp.: Maniero, Mora, Adorni, Proia, D’Urso, Rizzo, Rosafio, Ventola. All. Venturato.

COSENZA: Perina; Corsi (1′ st Bittante), Monaco (9′ st Capela), Idda, Legittimo; Sciaudone, Kanouté (39′ st Greco), Bruccini; Carretta, Rivière, Baez. A disp.: Quintiero, Saracco, Broh, Pierini, Litteri, D’Orazio, Trovato, Kone. All. Braglia.

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina (Cangiano – Lanotte). IV UOMO: Sacchi di Macerata.

MARCATORI: 2′ pt Vita (CI), 12′ st e 19′ st rig. Bruccini (CO), 25′ st Baez (CO).

Ruba un un computer da un’auto ma viene sorpreso e arrestato

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno arrestato in flagranza un 29enne cosentino con l’accusa di tentato furto.

I militari della pattuglia hanno sorpreso con le mani nel sacco il giovane, mentre si impossessava di un computer portatile custodito all’interno di un’autovettura parcheggiata a bordo strada.

Per rubare il laptop, il ladro aveva forzato lo sportello dell’auto con uno strumento di effrazione. Grazie alla celerità ed alla professionalità dei militari, il ventinovenne è stato subito bloccato e ammanettato, mentre la refurtiva è stata restituita al proprietario.

Il soggetto, che risulta già avere dei precedenti penali specifici a carico, a completamento degli accertamenti è stato posto ai domiciliari. Processato per direttissima, il giudice ha convalidato l’arresto.

Manovra, la maggioranza si spacca: Ci vogliono modifiche

Tropea come Corleone: comune sciolto per mafia da Palazzo Chigi
Palazzo Chigi

La manovra agita ancora la maggioranza, con M5s e Italia Vera che mirano a modifiche in Parlamento. Il premier Giuseppe Conte, dopo avere appreso dei malumori all’interno dei due partiti, ha detto che è disponibile a sedersi attorno a un tavolo per valutare miglioramenti.

Renzi attacca su Quota 100: “Domattina – dice l’ex premier – partiamo con la presentazione del Family Act, con Elena Bonetti. E spiegheremo perché secondo noi quella misura, che investe 20 miliardi in tre anni guardando solo ai pensionandi, è ingiusta: quei soldi dovrebbero andare ai giovani, alle coppie, alle famiglie, agli stipendi e ai servizi. Noi voteremo un emendamento per cancellare Quota 100 e dare quei soldi alle famiglie e agli stipendi: vediamo che cosa faranno gli altri”.

Da Bruxelles replica il premier Conte: “È un pilastro della manovra” e rassicura sui pagamenti digitali: andremo ad azzerare le commissioni o a ridurle sensibilmente”.

Renzi: “Dalla Leopolda un no al partito delle tasse” – “Sarà una Leopolda che assomiglierà molto a quelle delle origini. Una Leopolda di sfida, in cui vengono le persone che vogliono arrivare e non quelle che sono già arrivate, in cui non c’è garanzia per nessuno. Una Leopolda dei pionieri. Tipo quella del 2012, quando ci eravamo già fatti conoscere, ma ancora eravamo, tutto sommato, outsider”. A dirlo è Matteo Renzi, leader di Italia viva, in un’intervista al Quotidiano nazionale. “Evitare l’aumento dell’Iva – spiega a proposito della manovra – era ed è un dovere politico. Per le famiglie inizieremo a fare quello che fino ad adesso non è stato fatto. La ministra Bonetti è bravissima, la vedrete all’opera”. Renzi spiega anche che cosa non lo convince: “Tutti i microbalzelli: dalla sugar tax alle tasse sulle transazioni immobiliari. Le cancelleremo in Aula. Su questo infatti la pensiamo come i Cinquestelle. La copertura passa dal taglio degli sprechi”.

Il lungo post sul Blog delle Stelle dal titolo e i dubbi sulle misure per la lotta all’evasione fiscale: “Le intese ancora non ci sono, serve un vertice di maggioranza”. “Massima fiducia” nel premier Conte “ma siamo in una Repubblica parlamentare, dove è il Parlamento a decidere”.

In posizione di attacco il leader della Lega Matteo Salvini che fa sapere che “questa maggioranza litiga su tutto e lo fa anche dopo aver approvato la manovra. E’ il governo delle tasse e delle poltrone”, ribadisce.

Berlusconi, auguri a Renzi ma non giocheremo mai assieme – “Tanti auguri a Renzi che la sua Leopolda si svolga bene, auguri al suo nuovo partito che possa avere successo ma nell’altra metà campo dove noi non giocheremo mai”. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso della sua passeggiata al centro di Perugia.

Sentenze pilotate, arresti in Campania, c’è un manager Rai

C’è anche il manager televisivo Casimiro Lieto tra gli arrestati nell’operazione della Guardia di Finanza sulle sentenze pilotate nella Commissione tributaria di Salerno.

Lieto – autore del programma di Rai2 ‘La domenica ventura’ e in passato autore di ‘La prova del cuoco’ e ‘La vita in diretta’ – è accusato di concorso in corruzione. “Un sistema consolidato che sembrava essere unicamente la punta di un iceberg ben più profondo”: così il Gip tratteggia nell’ordinanza l’intero sistema corruttivo.

All’interno di questo ingranaggio si inserisce anche il nome di Antonio Mauriello, già giudice tributario, attualmente membro del Consiglio Nazionale della Giustizia Tributaria a Roma.

Mauriello, secondo l’accusa ha più volte ha “ostentato rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega Nord” che utilizzava per fare in modo che i giudici tributari di Salerno dessero seguito alle sue richieste. Lo scrive il gip nell’ordinanza, citando le dichiarazioni rese dal “giudice tributario corrotto Ferdinando Spanò”.

La Rai “ha avviato l’iter per la risoluzione del contratto di collaborazione di Casimiro Lieto, autore della trasmissione ‘La Domenica Ventura’”. Lo annuncia Viale Mazzini, dopo l’arresto dell’autore tv nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza di sulle sentenze pilotate nella Commissione tributaria di Salerno. (ANSA)

Falsa cieca ci vedeva benissimo. Sequestro per 263mila euro e denuncia

finanza catanzaroEra perfettamente in grado di vedere ma percepiva dal 1998 la pensione e l’indennità di accompagnamento riservate agli invalidi civili riconosciuti quali “ciechi assoluti”.

Per questo motivo, i militari del gruppo della Guardia di finanza di Catanzaro hanno eseguito nei confronti di un’anziana signora di 84 anni un decreto di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 263 mila euro, ovvero quanto indebitamente sottratto alle casse pubbliche dalla falsa invalida in ben 21 anni.

La misura cautelare patrimoniale, disposta dal gip del tribunale di Catanzaro su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Pasquale Mandolfino, è l’epilogo di un’indagine avviata nel 2018, nel corso della quale i finanzieri, dopo svariati appostamenti effettuati nell’hinterland di una cittadina collinare catanzarese, sono riusciti ad accertare che la donna era perfettamente in grado di vedere ed addirittura di apporre la firma in uno spazio delimitato senza alcun ausilio ottico.

Nei confronti della falsa invalida, così, è scattata la denuncia da parte delle Fiamme gialle catanzaresi per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello stato.

Durante le attività di sequestro, i finanzieri hanno accertato che nel corso degli anni la donna era riuscita ad accumulare disponibilità finanziarie liquide per oltre 200.000 euro, ripartite su due distinti istituti bancari, prontamente vincolate per finalità di giustizia.

Permane alto il livello di attenzione operativa della Guardia di finanza di Catanzaro nel contrasto alle indebite percezioni delle erogazioni del sistema previdenziale nazionale, a garanzia che le risorse pubbliche siano elargite a coloro che ne hanno realmente bisogno.

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