7 Ottobre 2024

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Maltempo, allagamenti e disagi nel Reggino e a Lamezia. Treno bloccato in galleria

Le piogge intense in corso in tutta la Calabria stanno provocando allagamenti e disagi in varie zone della regione, dove per oggi è prevista l’allerta rossa. I vigili del fuoco sono stati impegnati in numerosi interventi per soccorrere automobilisti in difficoltà e liberare locali invasi dall’acqua.

Maggiormente interessate dagli allagamenti la città di Reggio Calabria e il comprensorio di Lamezia Terme. Strade come fiumi nella città dello Stretto con i cassonetti della differenziata che galleggiano. Disagi in zona stadio dove l’acqua ha coperto del tutto le automobili, come mostrano alcune immagini.

A Cosenza, come ovunque, piove a dirotto, ma al momento non si segnalano gravi disagi. In tutti i comandi dei vigili del fuoco della Calabria è stato disposto l’incremento dei dispositivi di soccorso, con il richiamo al lavoro del personale libero dal servizio per fronteggiare le criticità che vi sono.

Dopo mezzogiorno,  sulla tratta ferroviaria Lamezia Terme – Catanzaro, in una galleria nel comune di Marcellinara, un  treno con circa quindici passeggeri a bordo, a causa di una grossa quantità di acqua presente sui binari, è rimasto bloccato. I vigili del fuoco intervenuti hanno contattato le Ferrovie dello Stato che hanno inviato sul posto due locomotori per trainarlo in stazione, ma non si è riusciti a causa della massa di detriti e fango nel tunnel. I passeggeri, nessuno dei quali è rimasto ferito, uno alla volta sono stati trasbordati sul convoglio delle Fs. La tratta è rimasta chiusa il tempo necessario per le verifiche del caso.

AGGIORNAMENTO – La strada statale 106 “Jonica” è chiusa in entrambe le direzioni ad Amendolara,  in provincia di Cosenza, a causa di un albero caduto sulla carreggiata per il maltempo che sta interessando la zona in queste ore. Le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e il personale Anas sono intervenuti sul posto per ripristinare la circolazione appena possibile.

Sono 12 le squadre impegnate ininterrottamente da questa mattina per fronteggiare le numerose richieste di intervento pervenute presso la sala operativa del comando dei pompieri di Catanzaro.

Allagamenti, piccoli smottamenti e verifiche di infiltrazioni d’acqua nelle abitazioni.
Impegnate inòtre le squadre dei distaccamenti volontari di Girifalco, Taverna e Martirano per interventi di prosciugamento e rimozione ostacoli su sede stradale.

Una squadra del Nucleo speleo alpino fluviale sta operando nel comune di Gimigliano in prossimità della Basilica Santuario della Madonna di Porto per soccorrere alcune persone rimaste bloccate dall’esondazione del fiume Corace.

Nel comune di Lamezia Terme, il cedimento di un muro di contenimento in prossimità di una abitazione ma fortunatamente nessun danno a persone.

Disagi per allagamenti anche nella zona industriale di Martelletto nel comune di Settingiano dove i vigili del fuoco, in collaborazione con i volontari dell’associazione Diavoli Rossi di Tiriolo, stanno operando per ripristinare le normali condizioni di sicurezza.

Ultranovantenne da Reggio evade dai domiciliari per andare a Parigi

Con l’accusa di evasione, nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri della Stazione Reggio Calabria-Aeroporto hanno arrestato in flagranza Antonino Infantino, reggino della veneranda età di 92 anni, pensionato, con precedenti penali e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa.

L’uomo – riferiscono i carabinieri -, partito dalla sua abitazione con autobus di linea e dopo aver effettuato check-in online per il volo aereo Alitalia Reggio Calabria – Milano Linate, con coincidenza Linate-Parigi, è stato fermato e controllato dai militari dell’Arma poiché tentava di superare i controlli alla porta di ingresso del aeroporto reggino “Tito Minniti” forzando la porta dedicata all’uscita dei passeggeri.

La modalità utilizzata è stata particolarmente “scaltra” – riferisce sempre l’Arma -, poiché l’uomo, seppur 92enne, ha evitato l’ingresso principale e ha utilizzato quello secondario adibito ai passeggeri in uscita dalla sede aereo-portuale per evitare i primi controlli.

Il 92enne al momento del fermo aveva con sé una valigetta 24ore, contenente pochi effetti personali, un formaggio e alcuni medicinali.

I carabinieri, dopo gli accertamenti, lo hanno dichiarato in stato d’arresto e sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria reggina. Dovrà rispondere di questo nuovo reato.

Tenta il suicidio dandosi fuoco al cimitero, è gravissimo

pronto soccorso ambulanzaUn uomo N.A., di 58, anni si è dato fuoco dopo essersi cosparso di benzina stamani a Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, e versa in gravissime condizioni.

Il fatto è avvenuto all’interno del cimitero comunale del paese. Il 58enne, dipendente comunale, ha riportato gravi ustioni in gran parte del corpo e si trova attualmente ricoverato in un centro specializzato a Catania. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini.

Il motivo del gesto sarebbe legato a non meglio precisate circostanze sull’attività lavorativa, forse anche una pratica di lavoro non evasa. L’uomo, responsabile dell’ufficio finanziario del Comune, poco prima di tentare il suicidio ha inviato una serie di messaggi attraverso i quali si sarebbe scusato per non aver evaso una pratica di lavoro.

Sono state alcune persone presenti nel Camposanto a soccorrere per primi il 58enne, sposato e padre di tre figli, gettandogli addosso dell’acqua.

Estorsione a ristoratore, due arresti nel Catanzarese

Sandro Ielapi

I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Catanzaro in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Girifalco hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due persone girifalcesi, accusati di estorsione in concorso continuata ed aggravata dal metodo mafioso. In manette sono finiti Sandro Ielapi, di 44 anni, e Salvatore Conte, di 53, zio del primo.

L’ordinanza è stata emessa su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell’ambito di una inchiesta diretta dai pm Debora Rizza e Pasquale Mandolfino, coordinati dal procuratore capo Nicola Gratteri e dall’aggiunto Vincenzo Luberto.

L’indagine, durata poco più di un anno originata dalla denuncia di un ristoratore del luogo, il quale da circa due anni e mezzo, secondo l’accusa, era costretto, sotto minacce esplicite ed implicite, a versare con cadenza semestrale una somma di denaro di 1.500 euro agli indagati.

La vittima, stremata a livello emotivo ed economico, con il tempo ha maturato la decisione, vincendo paure e resistenze, di chiedere aiuto ai Carabinieri, i quali, sotto la direzione della Procura di Catanzaro hanno condotto le indagini che hanno permesso di riscontrare quanto denunciato e giungere all’ordinanza odierna emessa dal Giudice per le indagini preliminari.

I due uomini dopo esser stati arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Catanzaro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Maltempo, domani allerta rossa in Calabria. Previsti peggioramenti al Nord

Prosegue l’ondata di maltempo che sta attraversando l’Italia: persistono piogge su nord-ovest e sono in arrivo temporali centro-sud. Per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse per domani, domenica 24 novembre, con una allerta rossa in Calabria e su alcuni settori di Piemonte e Liguria. Valutata allerta arancione su settori di Piemonte e Veneto, su gran parte dell’Emilia-Romagna, sull’area centro-meridionale delle Marche, sul Lazio meridionale, sul versante costiero della Campania, in Puglia, su gran parte di Basilicata e Sicilia. Allerta gialla, inoltre, in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, su alcuni settori della Lombardia, sull’area meridionale del Friuli Venezia Giulia, sui restanti territori di Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia.

Regionali in Calabria, il docente Francesco Aiello candidato presidente del M5S

Francesco Aiello, candidato per il M5s alle Regionali in Calabria (fb)

Sarà il docente universitario Francesco Aiello il candidato governatore del M5S alle prossime elezioni regionali in Calabria di gennaio 2020.

La proposta è stata ufficializzata dai vertici romani pentastellati dopo una serrata interlocuzione con il professore dell’Unical.

Aiello, docente di Politica economica all’Università della Calabria e fondatore del portale di economia “Open Calabria”, si è preso qualche giorno per sciogliere la riserva sull’accettazione della proposta di candidatura.

Il nome di Aiello già circolava da settimane e ed è stato avanzato dopo il voto sulla piattaforma Rousseau in cui gli attivisti hanno dato il via libera alla partecipazione alle tornate in Emilia Romagna e Calabria.

Il Movimento sarà dunque presente in Calabria con liste civiche collegate e nessuna alleanza con il Partito democratico, come più volte ribadito dopo la disfatta in Umbria.

“Senza gli attivisti che votano e chi lavora sul territorio noi non saremmo a Roma, nell’Europarlamento e nei Consigli regionali”, dice Luigi Di Maio commentando il voto sulla piattaforma Rousseau.

“Avevo già detto che il M5S sta attraversando una fase di transizione e anche Di Maio ha detto che ha bisogno di un rinnovamento interno. Dunque dobbiamo dare un attimo di tempo al movimento per completare questa fase di transizione”, dice il premier Giuseppe Conte sulle difficoltà nei Cinquestelle.

Mercoledì prossimo assemblea dei parlamentari M5s con il leader Luigi Di Maio, il quale ha assicurato che la scelta emersa dalla piattaforma Rousseau non avrà “nessuna ripercussione sul governo”.

Donna trovata col cranio sfondato in una roulotte, fermato un calabrese

carabinieri-ris-scientifica

I Carabinieri di Lucca hanno arrestato a San Nicola Arcella, centro dell’Alto Tirreno Cosentino, Graziano Zangari, quarantaseienne calabrese, con la pesantissima accusa di omicidio aggravato ed occultamento di cadavere. Il decreto di fermo è stato emesso dalla procura Toscana.

L’uomo, operaio presso una ditta edile di Viareggio, è ritenuto l’autore dell’omicidio di Chiara Corrado, quarantenne originaria di Pisa, il cui corpo è stato trovato in avanzata decomposizione all’interno di una roulotte la sera di domenica scorsa 17 novembre.

Il cadavere, nascosto in un telo di plastica sigillato con del nastro adesivo, aveva le mani ed il collo legati con delle corde e presentava una frattura del cranio.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Lucca e condotte dai militari del Nucleo investigativo di Viareggio, supportati dalla scientifica, hanno consentito di identificare la vittima sul cui corpo sono stati riscontrati particolari elementi distintivi che hanno permesso di risalire al presunto autore dell’efferato delitto, avvenuto presumibilmente tra la fine di luglio e la prima metà dello scorso mese di agosto.

Secondo i primi esami, la donna è stata colpita alla testa con un oggetto contundente che ne hanno causato il decesso. Il movente del delitto, stando alle prime indagini, sarebbe riconducibile ad un relazione conflittuale tra i due. Zangari, dopo il delitto, avrebbe celato il cadavere di Chiara Corrado nella roulotte, che ha poi chiuso con un lucchetto.

All’interno del box in uso all’indagato, i militari hanno rinvenuto in un sacco, delle corde e dei guanti del tutto simili a quelli presenti sulla roulotte, nonché un cuscino intriso di sangue e vari oggetti ed indumenti femminili.

Botte da orbi alla moglie, poi fa impiccare la figlia. Arrestato uomo brutale

Botte da orbi alla moglie e fa impiccare la figlia, arrestato uomo brutaleAvrebbe dato botte da orbi alla moglie provocandogli gravi danni alla mandibola e la perdita di un dente, a furia dei pugni e dei calci sferrati in faccia. E con la stessa ferocia avrebbe picchiato anche i figli minori, inducendo una di loro a suicidarsi. Un gesto tentato che ha ridotto la ragazza in gravissime condizioni, dal momento che si trova ancora oggi in uno stato vegetativo e per questo ricoverata all’ospedale Sant’Anna di Crotone.

Il “bruto”, un pakistano di 46 anni residente nella città pitagorica, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Crotone dopo serrate indagini sulle costanti violenze dietro le mura domestiche. L’arresto, autorizzato dal giudice su proposta della Procura di Crotone, è avvenuto all’aeroporto di Fiumicino, dopo che l’uomo è rientrato dal Pakistan dove si era recato nelle scorse settimane.

L’uomo, che evidentemente non accettava che moglie e i figli conducessero una vita cosiddetta “all’occidentale”, ogni giorno picchiava violentemente la consorte in presenza dei figli minori, una delle quali, una adolescente, è stata sottoposta per anni a gravi maltrattamenti e costretta a vivere in uno stato perenne di timore, poste le minacce e le denigrazioni quotidiane anche per il fatto che la giovane portava un apparecchio dentale.

Il culmine, secondo le indagini della Polizia, è arrivato nel giugno scorso quando la ragazza è stata indotta ad impiccarsi, stanca delle continue derisioni e angherie del padre. Un gesto estremo da cui si è salvata ma ne è scaturita una lesione gravissima che le ha provocato lo stato vegetativo ed è ancora in coma.

L’uomo, di cui sono state diffuse solo le iniziali, M.R., è stato preso in consegna dalla Polizia di Frontiera a Fiumicino è tradotto presso il carcere di Civitavecchia. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni gravissime e istigazione al suicidio, tutti reati aggravati.

Sospesi 5 commercialisti nel Cosentino, sequestrati beni per 3,5 milioni

guardia di finanza di paola cosenzaAvrebbero apposto visti di conformità su dichiarazioni Iva consentendo la compensazione di crediti inesistenti per il pagamento di contributi, imposte, ritenute e cartelle esattoriali. Cinque misure interdittive di divieto temporaneo della professione emesse dal Gip del Tribunale di Paola su richiesta della Procura sono state eseguite dalla Guardia di finanza nei confronti di altrettanti commercialisti. Eseguiti nei confronti dei professionisti sequestri preventivi per equivalente per oltre 3 tre milioni 450 mila euro.

I reati contestati ai diversi indagati, vanno dal concorso nel reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici a quello di indebita compensazione. L’attività d’indagine è partita dalle risultanze dell’operazione “Matassa”, che aveva portato all’arresto di 14 persone.

Le indagini hanno consentito di disarticolare un sistema fraudolento che vedeva la partecipazione continuativa di professionisti abilitati impedendo loro la reiterazione dei reati.

31 migranti in barca a vela su costa crotonese, fermati due scafisti

I mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle della Calabria,, hanno intercettato un veliero dedito al traffico illegale di migranti
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Una barca a vela con a bordo 33 persone, 31 dei quali migranti, è stata intercettata dalla sezione operativa di Crotone del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia della Guardia di finanza al largo di Capo Cimiti.

Fermati due sospetti scafisti di nazionalità russa che erano a bordo. Ad avvistare l’imbarcazione è stato l’equipaggio di un guardacoste in servizio di pattugliamento che, avvicinatosi al veliero, ha notato che il natante procedeva con i fanali di navigazione spenti per poi accenderli alla vita della Finanza.

I militari hanno abbordato l’imbarcazione, battente bandiera Usa, individuando i due presunti scafisti e 31 migranti sotto coperta tra cui due donne e diversi minori di etnia curdo-irakena e curdo-iraniana. Il veliero è stato condotto nel porto di Crotone.

Gli scafisti avrebbero caricato i migranti a Bodrum (Turchia) navigando 6 giorni nel tentativo di raggiungere le coste italiane di notte. I migranti sono stati portati nel Centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

In auto con 10 kg di marijuana, arrestato

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Viaggiava a bordo della propria auto con dieci chili di marijuana. Un uomo, Francesco Fiumara, di 46 anni, residente a Rosarno, è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile di Vibo Valentia con l’accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti.

Il quarantaseienne è stato bloccato dai militari, nei pressi di un’area di servizio lungo l’Autostrada del Mediterraneo, nella tarda serata di ieri.

Durante i controlli, i carabinieri hanno trovato la droga che era nascosta all’interno della vettura. Fiumara, una volta conclusi gli adempimenti, è stato portato nel carcere di Catanzaro. (Ansa)

Bagnara: cinquantunenne ucciso a fucilate, indagini

Polizia scientificaUn uomo di 51 anni, Salvatore Condina, è stato ucciso a Bagnara Calabra, nel reggino. Il corpo senza vita di Condina è stato trovato nella tarda serata di ieri, ma se n’è avuta notizia soltanto oggi, nei pressi dell’abitazione dell’uomo, nella frazione “Pellegrina”.

Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, il 51enne sarebbe stato ucciso con alcuni colpi di fucile. Condina, secondo quanto ha riferito la Questura di Reggio Calabria, era già conosciuto alle forze dell’ordine per pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Le indagini sull’omicidio vengono condotte dal Commissariato di Villa San Giovanni e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. Riguardo il movente, al momento, non si esclude alcuna ipotesi.

Derubava anziane, arrestato ladro seriale a Catanzaro

Controlli dei Carabinieri, week end sicuro a Catanzaro

I carabinieri della Stazione di Catanzaro hanno arrestato un uomo di 33 anni, U.R., con l’accusa di furto e utilizzo indebito di carte di credito. L’uomo sarebbe il responsabile di sette furti, accomunati dalle stesse modalità, tra agosto e ottobre scorsi commessi a Catanzaro, Soverato, Squillace e Pentone.

L’uomo, secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri, fermava autovetture condotte da donne anziane proponendosi di aiutarle a sostituire una gomma che lui riteneva essere sgonfia o bucata. Nelle fasi di sostituzione, approfittando della distrazione, asportava i portafogli delle vittime dall’abitacolo.

In una circostanza l’indagato era anche riuscito a procurarsi le chiavi dell’abitazione di una delle vittime e ad entrarvi, appropriandosi di monili in oro. In un paio di casi, inoltre, aveva utilizzato il bancomat e le carte di credito trovate nei portafogli per ritirare del contante. Il provento dei furti commessi dall’arrestato ammonta, complessivamente, a 14 mila euro.

Omicidio Loris, Cassazione conferma 30 anni per Veronica Panarello

Veronica Panarello

E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna a 30 anni di reclusione nei confronti di Veronica Panarello, la giovane mamma accusata di aver ucciso il figlioletto di 8 anni, Loris Stival, occultandone poi il cadavere. Il delitto avvenne il 29 novembre 2014 nell’abitazione di famiglia a Santa Croce Camerina (Ragusa).
(Ansa)

Omicidio giornalista a Malta, arrestato importante imprenditore

La giornalista uccisa a Malta Daphne Caruana Galizia (Ansa)

E’ stato arrestato il businessman Yorgen Fenech, uno dei principali imprenditori di Malta, perché coinvolto nelle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, la cronista fatta saltare in aria nel 2017 a Malta con una bomba piazzata nella sua auto e fatta deflagrare a distanza. L’uccisione è avvenuta dopo diverse inchieste giornalistiche in cui la Galizia denunciava la corruzione nel governo maltese.

L’uomo era a bordo del suo yacht, intercettato e bloccato dalle forze armate maltesi (Afm) mentre cercava di uscire dalle acque territoriali. Lo riferisce il Times of Malta citato dall’Ansa. Fenech è anche il titolare del fondo segreto 17 Black, denunciato dalla Caruana.

Anche il figlio della giornalista ha confermato l’arresto del controverso Yorgen Fenech, proprietario del maltese Tumas Group che ha sviluppato l’area della movida maltese col maxi progetto di Portomaso che comprende casinò, alberghi ed un porto privato ed ha forti interessi anche nel gioco online. Matthew Caruana Galizia, su Twitter ha scritto: “Confermato: Yorgen Fenech era sulla barca e cercava di scappare da Malta. Questo è l’uomo il cui ruolo era quello di fare i pagamenti della corruzione al capo di gabinetto di Muscat. E che è tuttora il suo capo di gabinetto”. Il riferimento è a Keith Schembri che – secondo i documenti pubblicati dal “progetto Daphne” – era uno dei beneficiari di fondi transitati dalla 17 Black assieme al ministro del turismo, Konrad Mizzi.

Secondo fonti vicine alle indagini citate dal Times of Malta, il mandato di arresto è stato firmato da un magistrato su richiesta del team che indaga sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia “di gran fretta, in relazione al tentativo di fuga”.

Il primo ministro Joseph Muscat ha definito l’arrestato come “una persona di interesse” per le indagini, ma non ha ancora voluto confermare che l’arresto sia avvenuto in quanto sospetto mandante dell’omicidio della giornalista. Ieri lo stesso Muscat aveva annunciato di aver deciso di promettere il perdono per tutti i reati commessi da una persona che, dopo essere stata arrestata giovedì scorso per una vicenda estranea all’omicidio e legata al riciclaggio di denaro, si è definita “l’intermediario” tra il mandante e gli autori materiali del delitto del 16 ottobre 2017.

LA SVOLTA NELLA VICENDA – Dalla palude del riciclaggio di denaro, da una inchiesta condotta da polizia maltese e Interpol, una delle tante che si aprono a Malta da quando l’isola ha cominciato a rispondere alle richieste europee e americane e quindi a risanare i settori più controversi della sua economia di servizi finanziari innovativi, è improvvisamente emerso l’uomo chiave nell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista fatta saltare in aria col tritolo il 16 ottobre 2017.

“So chi è il mandante della bomba della Caruana” ha detto l’uomo dopo l’arresto legato ad un’altra indagine, spiegando agli inquirenti di essere stato lui “l’intermediario” tra chi aveva deciso che Daphne doveva morire ed i tre presunti autori materiali, arrestati già due mesi dopo l’assassinio (Vincent Muscat ed i fratelli Alfred e George Degiorgio).

I suoi avvocati nei giorni successivi hanno fatto sapere che avrebbe parlato in cambio di un condono tombale di tutti i suoi reati, da ottenere tramite una grazia presidenziale che a Malta soltanto il primo ministro ha il potere di raccomandare al Presidente della Repubblica. Ed il premier Joseph Muscat, dopo una consultazione con Procuratore generale e capo della polizia, ha annunciato di aver “deciso da solo”, ovvero senza consultazione del gabinetto, per il sì: ha proposto la grazia, ma “a condizione” che l’uomo avesse fornito elementi decisivi e prove certe valide in tribunale, per l’incriminazione del mandante dell’assassinio della giornalista.

Ufficialmente il nome dell’aspirante “gola profonda” è secretato e l’uomo è tenuto sotto massima protezione in una località segreta: si tratterebbe di un tassista maltese con cospicui precedenti nel campo dell’usura. Quali siano le ramificazioni della sua attività, in un campo, quello del riciclaggio, in cui a Malta sono risultati coinvolti esponenti legati a un po’ tutte le mafie d’Italia, sono tutte da verificare.

Rapina ad autotrasportatore, arrestati i presunti autori

Carabinieri Gioia TauroI Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, col supporto dei colleghi di Frascati, hanno arrestato Manuele Mazzotta, di 25 anni e Domenico Mercuri, (29), poiché ritenuti responsabili di una rapina ai danni di un autista dipendente di una ditta di autotrasporti.

Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturisce da una indagine condotta dai militari a seguito di una rapina avvenuta nel primo pomeriggio del 7 Novembre 2018 a Melicucco, quando l’autista della ditta, operante nel settore della distribuzione di prodotti alimentari a livello locale e regionale, giunto allo svincolo di Melicucco sulla Strada di Grande Comunicazione Ionio-Tirreno, alla guida del suo furgone, era stato avvicinato da due persone che, con il volto travisato, lo avevano minacciato simulando di voler utilizzare un’arma, riuscendosi a farsi consegnare l’incasso della giornata pari a 4.500 euro, per poi darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce a bordo di un veicolo.

Durante le indagini sono stati ascoltati testimoni, visionati i filmati di videosorveglianza e analizzati i tabulati telefonici nonché il traffico sulle celle; investigazioni che hanno permesso di raccogliere elementi a carico degli indagati che, secondo l’accusa, sarebbero riusciti a portare a compimento il colpo utilizzando un’auto a noleggio affittata da una donna residente a Nettuno (Roma), ma di fatto in uso ad uno degli indagati probabilmente per sviare le indagini.

Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri nell’arco di pochi mesi hanno quindi consentito alla Procura della Repubblica di Palmi di richiedere all’Ufficio del giudice per le indagini preliminari l’emissione di provvedimenti restrittivi in carcere a carico dei due indagati.

Sono in corso ulteriori indagini volte a verificare l’eventuale coinvolgimento dei due arrestati in analoghi episodi verificatisi nel territorio della Piana di Gioia Tauro nei mesi antecedenti e successivi al Novembre 2018.

Regionali, il M5s si affida a Rousseau se competere alle elezioni

La decisione sulla partecipazione del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Emilia Romagna ed in Calabria sarà presa dagli iscritti con il voto sulla Piattaforma Rousseau. Lo annuncia il blog del Movimento.

“Ci siamo confrontati” e “abbiamo consultato le persone che portano dalla prima ora sulle spalle questo Movimento e tutti concordano che serva un momento di riflessione, di standby. Ma decidiamo insieme. È quindi il momento di chiederci – spiega il post – se questa grande mobilitazione di crescita e rigenerazione sia compatibile con le attività elettorali. Per questo abbiamo deciso di sottoporre agli iscritti la decisione riguardante la partecipazione alle imminenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria”.

“Partecipare alle elezioni – prosegue la nota sul blog -richiede uno sforzo organizzativo, anche nazionale, e di concentrazione altissimo. Ciascuno di noi deve interrogarsi, con la massima responsabilità, sul contributo che sente di dare nei prossimi mesi, su dove sente più giusto che i suoi portavoce dirigano il proprio impegno”.

“Deve chiedersi se pensa che siamo capaci, tutti insieme, in un grande lavoro di rete di condivisione e divisione degli incarichi, di essere utilmente presenti su diversi fronti. Qualsiasi cosa sceglieremo, la affronteremo come sempre con tutta la dedizione di cui siamo capaci”. Le votazioni si apriranno alle 12 di domani (21 novembre) e si chiuderanno alle 20.

Topi in una scuola di Crotone, disposta la chiusura per derattizzare

Resterà chiuso per tre giorni, da domani a sabato, a causa della presenza di topi, il plesso “Codignola” dell’istituto comprensivo “Vittorio Alfieri” di Crotone. Lo ha disposto, con una specifica ordinanza, il vicesindaco, Benedetto Proto, al fine di consentire la derattizzazione interna ed esterna della scuola.

A segnalare la presenza dei topi è stato il dirigente dell’istituto. Sarà il Dipartimento igiene e salute pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ad eseguire la derattizzazione della scuola.

Traffico e spaccio di droga, sgominata organizzazione: 10 arresti

finanza reggio calabriaGestivano in house la coltivazione e il confezionamento di marijuana che poi provvedevano anche a spacciare al consumo. Un’organizzazione dedita alla produzione ed al traffico di droga è stata smantellata dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti 10 soggetti, tutti reggini. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di droga e di illecita detenzione, spaccio e produzione di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’operazione è stato fatto anche il sequestro preventivo di beni. Complessivamente sono 13 le persone coinvolte.

Un vero e proprio business “a km 0”. Così la Guardia di finanza definisce il giro messo in piedi da un’organizzazione che coltivava piante di marijuana – ne sono state trovate 200 – nel giardino di un’abitazione e in altri due terreni tra i quartieri di Pellaro, San Cristoforo e centro città, per poi lavorarla e venderla direttamente sul mercato.

Dieci gli arresti eseguiti dai finanzieri, 9 in carcere ed uno ai domiciliari. Al vertice, secondo l’accusa, ci sarebbero stati Domenico Di Grande, detto “Mimmone”, di 60 anni, e Valentino Buzzan (59). Gli altri arrestati sono Roberto Bevilacqua (35), Giuseppe Simone (45), Domenico Genoese Zerbi, detto “Nico” (48), Fabio Puglisi (40), Carmelo Tommasini (32), Fedele Zaminga (43), Sebastiano Trunfio (37) e Carmelo Gatto (30), quest’ultimo posto ai domiciliari. (Ansa)

Esplode una bombola di gas a Reggio, feriti 4 Vigili e sei poliziotti

Quattro Vigili del fuoco e sei poliziotti sono rimasti feriti a Reggio Calabria nell’esplosione verificatasi in una negozio nel quale era divampato un incendio. I vigili hanno riportato fratture, contusioni e ustioni ma non sono in pericolo di vita.

La squadra è intervenuta per spegnere le fiamme ed erano all’interno del locale quando sono stati investiti da un’esplosione causata da una bombola di gas. Coinvolti anche gli agenti all’esterno, feriti lievemente. L’esplosione è avvenuta in una macelleria in via Santa Lucia, nella zona di Sant’Antonio, parte alta della città. Vigili e agenti sono stati portati al pronto soccorso del Grande Ospedale Metropolitano per le cure del caso.

L’esplosione, molto violenta, ha danneggiato anche il camion dei Vigili del fuoco. Solo alcune settimane fa a Quargnento, in provincia di Alessandria, nell’esplosione in una cascina, sono morti tre vigili del fuoco tra i quali Antonino Candido che era di Reggio Calabria.

E’ stato accidentale, provocato da un corto circuito, l’incendio all’origine dell’esplosione. Lo riferisce la Polizia. In seguito all’incendio, sul posto, in via santa Lucia al Torrente, sono intervenuti un’autobotte dei vigili del fuoco e gli equipaggi di tre volanti, per mettere in sicurezza la zona e procedere ad eventuali evacuazioni delle abitazioni limitrofe.

Durante l’attività dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio che si stava propagando all’interno del locale, si è verificata l’esplosione che ha investito sia gli stessi vigili che i 6 poliziotti. Tutti, riferisce la polizia, hanno riportato ustioni e contusioni, più e meno gravi in base alla vicinanza alla saracinesca, ma nessuno è in pericolo di vita, e non vi sono feriti tra i residenti.

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