7 Ottobre 2024

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Le ramificazioni della ‘ndrangheta anche in Umbria, diversi arresti

blitz polizia reggio

La ‘ndrangheta è riuscita a radicarsi in maniera compiuta nel tessuto economico dell’Umbria, investendo ingenti somme di denaro, puntando anche al condizionamento della pubblica amministrazione e gestendo lo spaccio di droga e le estorsioni. Una vera e propria filiale che dalla Calabria è stata allestita e Perugia e nell’hinterland. E’ questo lo spaccato che emerge dall’operazione “Infection” e “Core Business” portate a termine dalla Polizia di Stato attraverso il coordinamento delle Direzioni distrettuali antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria, con l’impegno delle Squadre Mobili di Catanzaro, Reggio Calabria e Perugia, e del Servizio centrale operativo.

L’indagine ha portato all’emissione di 27 ordinanze di custodia cautelare, quattro per Reggio Calabria e il resto per Catanzaro (tre sono agli arresti domiciliari), con 51 indagati in tutto e il sequestro di beni per un valore di circa dieci milioni di euro.

Al centro delle indagini le cosche Trapasso e Mannolo di San Leonardo di Cutro (Crotone) e Commisso di Siderno (Regio Calabria). I reati contestati sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, minacce, violenza privata, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno del sistema bancario.

La figura centrale sarebbe quella di Cosimo Commisso, alias “U guagghia”, uscito dal carcere lo scorso mese di gennaio. Sarebbe stato lui a gestire gli affari dell’organizzazione mafiosa in Umbria, diventando un vero e proprio punto di riferimento non solo per le cosche, ma anche per professionisti e cittadini che si rivolgevano alla mafia calabrese per superare problemi.

La custodia cautelare in carcere è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Paola Ciriaco, nei confronti di: Giuseppe Benincasa, 66 anni, nato a Cerenzia (Kr) e residente a Perugia; Calli Illirjan 42, albanese domiciliato a Umbertide (Pg); Arapi Scherif, 29, albanese residente a Bastia Umbra; Mario Cicerone, 62, residente a Rieti; Fabrizio Conti, 45, residente a Perugia; Mario De Bonis, 60, residente a Roma; Antonio De Franco, 53, nato a Cirò Marina (Kr) e residente ad Assisi; Mario Falcone, 65, di San Leonardo di Cutro; Luigi Giappichini, 47, residente a Perugia; Giuseppe Mannolo, 26, residente a Cutro; Pasquale Nicola Profiti, 55, nato a Vibo Valentia e domiciliato a Monza; Antonio Ribecco, 58, nato a Cutro e residente a Perugia; Francesco Ribecco, 53, nato a Cutro e residente a Suzzana (Mn); Natale Ribecco, 30, nato a Catanzaro e residente a Perugia; Francesco Procopio, 51, residente a Fieri di Belcastro; Giovanni Rizzuti, 45, di Petronà; Emiliano Regni, 31, di Perugia; Pietro Scerbo, 62, di San Leonardo di Cutro; Francesco Valentini, 44, residente a Cannara (Pg); Leonardo Zoffreo, 49, di Cutro.

Agli arresti domiciliari: Antonio Costantino, 37, di Isola Capo Rizzuto; Giuseppe Costantino, 42, di Isola Capo Rizzuto, ed Emanuele Regni, 40, di Perugia.

Il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha, invece, disposto il carcere nei confronti di Cosimo Commisso; Francesco Commisso; Antonio Rodà; Giuseppe Minnici. Le indagini sono state seguite dalle Procure distrettuali di Catanzaro e Reggio Calabria.

Vessa e perseguita l’anziana madre, arrestata

Avrebbe perseguitato la madre ottantaseienne per ottenere soldi e l’utilizzo della casa di proprietà dell’anziana. Una donna quarantenne è stata arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri di Rocca Imperiale con l’accusa di atti persecutori e furto aggravato. Il gip di Castrovillari dopo avere convalidato l’arresto ha disposto, per la quarantenne, il divieto di avvicinamento e comunicazione con la madre.

I militari hanno avviato accertamenti sulla vicenda scoprendo che l’anziana donna, più volte, aveva dovuto cedere alle minacce e alle angherie della figlia, elargendo diverse centinaia di euro a suo favore. Nei mesi scorsi l’ottantaseienne, esasperata dalle continue richieste, aveva denunciato la figlia per le violenze subite.

Recentemente la quarantenne, con l’inganno, secondo i carabinieri, era riuscita a farsi aprire la porta di casa e una volta dentro aveva iniziato a urlare contro la madre impossessandosi del cellulare e delle chiavi dell’abitazione.

Si assentava dal lavoro, arrestato sindaco del Cosentino

Guardia di finanza paola cosenza

Il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, impiegato dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, é stato arrestato dalla Guardia di finanza con l’accusa di essersi assentato arbitrariamente dal posto di lavoro. Tre dipendenti dell’Asp sono stati sospesi perché sarebbero stati suoi complici. L’operazione che ha portato all’arresto del sindaco di Scalea é stata denominata “Ghost work”.

A Licursi, che è stato posto agli arresti domiciliari, viene contestato il reato di truffa aggravata. Nei confronti del primo cittadino i finanzieri della Tenenza di Scalea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta del Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni, e del sostituto procuratore Maurizio De Franchis, che hanno coordinato l’inchiesta. Sarebbero oltre 650 ore di assenze ingiustificate dal posto di lavoro del sindaco Licursi.

Salvini inaugura sede Lega Calabria: Qui per cambiamento

Ansa

“Siamo qui per il cambiamento”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, inaugurando a Catanzaro la nuova sede della Calabria della Lega.

“Non commento – ha aggiunto Salvini – i problemi locali e nazionali dei Cinque Stelle. È evidente che hanno perso la bussola. Ma ognuno è padrone del suo destino. Chiunque sarà il candidato del centrodestra, noi vinciamo e per la prima volta nel Consiglio regionale ci sarà la Lega a portare un bel cambiamento. Il nome arriverà a breve e non mi toglie il sonno.

Abbiamo solo chiesto che rappresenti il cambiamento. Che sia uomo o donna, di Cosenza o di Catanzaro ci interessa poco. Per il candidato in Calabria utilizzeremo il telefono. O le riunioni le facciamo in aereo, ma poi mi indagano.

Comunque al telefono è più facile”. Salvini ha escluso un vertice dei leader di centrodestra per il candidato. “Il problema qui in Calabria – ha aggiunto – non è vincere, ma dare vita a cinque anni di governo tosto, visti i tanti problemi che ci sono”.

Rintracciati in Sila due minorenni francesi

COSENZA – I Carabinieri della Stazione di Bianchi hanno rintracciato ieri, nel cuore della Sila, 2 minorenni che, il 29 novembre scorso, si erano allontanate volontariamente da Vence, un piccolo centro abitato a pochi chilometri da Nizza, in Francia, a bordo dell’automobile di proprietà della nonna di una di loro.

Un viaggio durato più di 11 giorni, percorrendo in macchina quasi 2.000 chilometri: valicata la frontiera italo – francese a Ventimiglia, le due sono riuscite, guidando a turno, a raggiungere Roma, dove hanno trascorso alcuni giorni facendo ricorso a tutti i loro risparmi, quindi si sono rimesse in cammino verso sud nel tentativo di raggiungere la Sicilia.

Questa è l’impresa, è il caso di dirlo, che 2 ragazze 14enni francesi hanno compiuto per poter vivere serenamente il proprio amore, fortemente ostacolato dalle rispettive famiglie, e che le ha portate, ormai esauste, affamate ed infreddolite, nel piccolo centro montano di Bianchi, nel cuore dell’altopiano della Sila.

Quando i Militari della locale Stazione le hanno notate sdraiate sui sedili a bordo dell’autovettura “presa in prestito” dalla nonna, in sosta in un parcheggio pubblico, le due, che si sono inizialmente dichiarate maggiorenni e, prive di documenti, hanno comunque cercato di eludere il controllo fornendo generalità fasulle, hanno dichiarato di trovarsi lì per riposare alcune ore in attesa di riprendere la propria vacanza.

I Carabinieri però si sono insospettiti e hanno deciso di condurle presso la propria Stazione per svolgere ulteriori accertamenti: in caserma, mentre erano in corso verifiche relative alla loro posizione, i Militari hanno preparato loro anche un frugale pasto. Reperita poi un’interprete francese, la verità è inevitabilmente emersa quando i Militari hanno contattato i loro genitori mediante i numeri di telefono rinvenuti sui cellulari delle giovani: appena compreso di cosa si trattasse, il pianto liberatorio al telefono della madre di una delle minorenni.

Finalmente le loro figlie erano state rintracciate dopo che di loro non si era saputo più nulla dal 29 novembre e, anche se era chiaro che si fosse trattato di un allontanamento volontario, avendo trovato dei veri e propri biglietti di addio nelle rispettive camerette, le due coppie di genitori iniziavano a temere davvero il peggio.

Contattate entrambe le famiglie dai Militari, i genitori delle due 14enni si sono precipitati a Bianchi, dove sono giunti nel pomeriggio di ieri e, presso la locale Stazione dei Carabinieri, hanno potuto finalmente riabbracciare le giovani.

Nella giornata trascorsa a Bianchi le due minorenni avevano trovato alloggio presso l’abitazione del Sindaco del paese, Prof. Pasquale Taverna la cui moglie aveva fatto loro da interprete, e sono state oggetto di una vera e proprio gara di solidarietà che ha visto partecipi il curato e molti altri cittadini.

Finalmente oggi, terminate le formalità di rito ed avvisati i colleghi della Gendarmeria d’oltralpe, entrambe le famiglie, finalmente riunite, hanno potuto intraprendere il viaggio di ritorno a casa, ben più sereno di quello di andata.

Regionali, Santelli si dimette per candidarsi. L’ira di Occhiuto: “Manovra misera”

Da sinistra Jole Santelli e Mario Occhiuto

La deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, indicata come possibile candidato alla presidenza della Regione Calabria per la coalizione di centrodestra, si è dimessa dalla carica di vicesindaco di Cosenza. A renderlo noto è stata la stessa parlamentare.

Il nome di Santelli, numero due del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, sulla cui candidatura la Lega ha posto un veto, sarebbe già emerso nel corso del vertice che si è svolto ad Arcore venerdì scorso al quale hanno partecipato Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Ieri Mario Occhiuto aveva scritto un post sul proprio profilo Facebook in cui lamentava che, sulla sua candidatura, si era scatenata “una manovra di palazzo” aggiungendo “il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti”.

Segrega, picchia e minaccia anziano, arrestata una badante violenta

Avrebbe vessato, picchiato a schiaffi e pugni e ripetutamente minacciato un uomo di 82 anni, gravemente malato, facendogli angherie di ogni tipo, arrivando persino a sputargli in faccia, e rubando denaro dalla carta per ricattarlo.

Protagonista una cittadina rumena 52enne, di professione badante, che aveva in assistenza l’anziano. La donna è stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Cosenza, città dove il fatto è avvenuto. Le accuse contestate dal tribunale di Cosenza che ha emesso la misura ai domiciliari sono di lesioni personali aggravate, sequestro di persona, minaccia continuata, furto aggravato, tentata estorsione e maltrattamenti nei confronti di persona convivente.

L’indagine dei carabinieri ha avuto inizio la mattina dello scorso 22 novembre, quando una donna di origini bulgare ha segnalato nella caserma della stazione “Paolo Grippo”, di aver appreso da terze persone che un anziano era tenuto segregato all’interno di un appartamento sito in via della Repubblica.

I militari si sono subito recati presso l’abitazione indicata al fine di verificare se tutto era vero. Al loro ingresso nella casa, il personale dell’Arma ha trovato l’anziano disteso su un lettino di fortuna posizionato in un angolo angusto della cucina, il quale alla vista dei carabinieri ha esclamato con grande commozione: “Che dio vi aiuti, siete venuti a salvarmi!”. Da quelle parole, esternate con profonda riconoscenza e sollievo, l’uomo ha iniziato il suo triste racconto, riferendo le angherie ed i soprusi che è stato costretto a subire nell’ultimo mese, quando, a seguito di una caduta e privo di assistenza, era stato accompagnato a casa di quella che sarebbe dovuta essere la sua badante.

L’uomo ha denunciato che la donna con continue minacce e vessazioni, usava violenza fisica e verbale, proferendo parole ingiuriose, sputandogli in viso, picchiandolo con pugni in testa e schiaffi violenti sul viso.

In particolare, il 20 novembre lo avrebbe picchiato in faccia con gli anelli, provocando una copiosa fuoriuscita di sangue ed al contempo lo aveva minacciato di morte con un coltello, dicendogli di stare zitto altrimenti lo avrebbe rinchiuso in un manicomio.

La donna, inoltre, si era anche impossessata del suo bancomat e relativo codice Pin da cui aveva prelevato, indebitamente, somme per un importo di 3.500 euro, e pretendeva per la sua restituzione la consegna di una somma di 5 mila euro in contanti. Per tutto il periodo in cui è stato segregato, all’uomo veniva dato pochissimo da mangiare, l’indispensabile per la sua sopravvivenza.

L’anziano, dopo l’intervento dei Carabinieri dello 22 novembre, è stato affidato alle cure di una famiglia cosentina. La donna è invece finita in manette su disposizione del giudice che ha accolto le richieste della Procura bruzia che ha coordinato le indagini.

Paura in Toscana ed Emilia, scossa nella notte di magnitudo 4.5

Paura nella notte in Toscana ed Emilia Romagna dove una forte scossa di terremoto ha svegliato migliaia di persone facendole precipitare in strada in preda al panico. Il sisma più forte, di magnitudo 4.5 è stato registrato alle 4.37, preceduto e seguito da uno sciame di almeno settanta scosse con potenza fino al 3.4.

L’epicentro è stato localizzato tra Scarperia e Barberino del Mugello, avvertito chiaramente in almeno due regioni e diverse città come Firenze, Prato, Pistoia, Imola e Bologna. Lo sciame sismico ha avuto inizio domenica sera. Al momento la protezione civile sta verificando eventuali danni alle strutture. Non risultano danni alle persone.

Al momento “non c’è nessuna situazione di allarme, non ci sono danni a persone” e quelli registrati in alcuni immobili “non sono particolarmente gravi”. Più “delicato” il capitolo del traffico ferroviario, in seguito al blocco delle linee del nodo di Firenze per accertamenti tecnici. Così il prefetto di Firenze Laura Lega in merito alla situazione in Mugello per la sequenza sismica. Lega è in contatto da stanotte con i vari sindaci del territorio. Inoltre stamani alle 7 la Sala Integrata di Protezione civile della Città Metropolitana e della Prefettura di Firenze ha aperto il Centro coordinamento soccorsi che tornerà a riunirsi a mezzogiorno. Secondo quanto spiegato dal prefetto al momento sarebbero oltre 25 gli interventi dei vigili del fuoco per crepe in alcune abitazioni. Decisa la chiusura delle scuole in tutto il Mugello a scopo precauzionale. Verifiche tecniche anche negli altri edifici pubblici, compresi gli ospedali e lungo le arterie stradali.

Molte le persone che via via hanno abbandonato le abitazioni e sono scese in strada, rifugiandosi nelle auto per proteggersi dalla pioggia. “La scossa di magnitudo 4.5 ha fatto davvero paura” ha raccontato il sindaco di Scarperia San Piero, Federico Ignesti che tranquillizza sulla presenza di danni: “Al momento non risultano ai carabinieri che hanno effettuato i primi sopralluoghi, né a me sono arrivate segnalazioni in merito. Intanto – conclude – è stato attivato il Centro operativo intercomunale di Protezione Civile”. Rimarranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado nei Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Vicchio. Filippo Carlà Campa, sindaco di Vicchio, ha reso noto che è stato aperto il centro operativo comunale presso il nuovo campo sportivo. Anche a Barberino aperta l’unità di crisi.

Liti per Callipo nel PD, Zingaretti commissaria sedi “ribelli” di Cosenza e Crotone

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha commissariato le federazioni di Cosenza e di Crotone del partito. Lo si apprende da fonti della segreteria nazionale del Pd. La decisione è stata presa con il parere favorevole unanime della Commissione nazionale di garanzia.

Alla base della decisione di Zingaretti ci sono i contrasti sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione, con il sostegno della due federazioni al Governatore uscente, Mario Oliverio, e non a Pippo Callipo, indicato del partito.

La reazione: “Metodi stalinisti”
“Abbiamo appreso dalla stampa la notizia secondo cui sarebbero state commissariate le Federazioni provinciali del Pd di Crotone e di Cosenza. Un atto senza precedenti e di una gravità inaudita, espressione della peggiore tradizione stalinista”. Lo sostengono, in una nota, i segretari delle Federazioni di Cosenza e di Crotone del Pd, Luigi Guglielmelli e Gino Murgi.

“Il commissariamento – aggiungono – è illegittimo oltre che sul piano sostanziale anche sul piano formale. Gli organismi di direzione politica eletti dal congresso ed i segretari provinciali di entrambe le federazioni non hanno violato alcuna norma statutaria. Anzi, hanno reiteratamente chiesto, a più riprese, il rispetto delle regole statutarie da parte del commissario regionale a tutela delle garanzie e delle procedure trasparenti e partecipate per la designazione del candidato alla presidenza della Giunta regionale. Abbiamo semplicemente chiesto che fossero i calabresi a decidere, attraverso il più ampio confronto, il candidato Governatore”.

“È un provvedimento liberticida, – spiegano ancora i dem “ribelli” – oggettivamente teso a sopprimere il dissenso politico. Un provvedimento, questo sì, di grave lesione dell’immagine del Partito democratico. Commissariare gli organismi vitali eletti democraticamente con il voto di migliaia di iscritti in un partito regionale già commissariato è una mortificazione per migliaia di uomini e di donne che hanno scelto liberamente la adesione al partito. È come se si volesse liquidare e cancellare l’insediamento politico e organizzativo del Pd sui territori. Non era mai accaduto nel Pd un simile colpo di mano da parte dei vertici romani, che hanno fatto ricorso ad una prova muscolare espressione di profonda debolezza e di autoritarismo. Il contrario della democrazia, del pluralismo e della ricchezza delle opinioni, che è invece la vera forza di una forza democratica qual è e deve essere il Pd”. “Ovviamente, oltre ad impugnare tale provvedimento nelle sedi competenti, comprese quelle giudiziarie – concludono Guglielmelli e Murgi – saranno promosse molteplici iniziative attraverso la mobilitazione di iscritti e simpatizzanti, affinché vengano ristabiliti i diritti degli iscritti e delle iscritte del Partito Democratico”.

Possedeva fucili clandestini, arrestato

I Carabinieri della stazione di Sant’Ilario dello Jonio assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno arrestato Rocco Renda, 23enne di Ciminà, accusato di detenzione di armi clandestine.

In particolare, nel corso di un rastrellamento e contestuale perquisizione nei terreni riconducibili al giovane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto due fucili, rispettivamente marca Franchi calibro 20 con matricola abrasa, e uno modello Beretta calibro 12 con matricola punzonata.

Tutto il materiale, in ottimo stato, è stato trovato all’interno della fitta vegetazione in un terreno nella disponibilità del Renda conservati in due custodie di cuoio.

Tale attività ha già consentito, dall’inizio dell’anno, di ritrovare numerose armi e munizioni e, in particolare nelle zone periferiche dei comuni del circondario di Locri.

Analoghi rinvenimenti erano stati effettuati negli ultimi mesi dai militari del Gruppo Carabinieri di Locri nei territori di Sant’Ilario dello Jonio, di Locri, e di Ardore, dove i militari avevano rinvenuto altre armi.

Caso Bergamini, protesta contro trasferimento di Facciolla, il pm che riaprì inchiesta

Donata Bergamini, sorella di Denis, alla manifestazione a sostegno del procuratore Facciolla

Si è svolta ieri, davanti al Tribunale di Cosenza, una manifestazione per chiedere “giustizia e verità” sulla morte di Denis Bergamini, il calciatore morto in circostanze mai chiarite nel 1989, ed a sostegno del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, trasferito a Potenza come giudice civile dal Csm perché indagato in un’inchiesta della Procura di Salerno, competente sui procedimenti riguardanti i magistrati del Distretto di Corte d’appello di Catanzaro.

Facciolla aveva riaperto l’inchiesta sulla morte di Bergamini prefigurando nuovi scenari sulla dinamica del decesso del calciatore, attribuito in un primo tempo a suicidio. L’ipotesi è di omicidio per cui sono indagate tre persone, tra cui l’ex fidanzata di Denis.

“Ci aspettavamo la chiusura delle indagini – ha detto Donata Bergamini, sorella di Denis, che ha partecipato alla manifestazione – non il trasferimento di Facciolla. Non voglio entrare nel merito della sua vicenda, ma per noi si tratta di un’ennesima fucilata. Chiedo che lascino l’inchiesta al procuratore Facciolla, una persona schiva e riservatissima”.

Regionali, Oliverio a Zingaretti: “Callipo è divisivo, ripensaci”

Nicola Zingaretti e Mario Oliverio in una foto di archivio

“Mi aspettavo da Zingaretti, segretario nazionale del mio partito, che rispetto alla mia chiara apertura a pervenire ad una candidatura unitaria e di reale rinnovamento, ci fosse, quantomeno, una disponibilità a verificarne la reale praticabilità. Zingaretti ha liquidato sbrigativamente la proposta dicendo che “ormai è troppo tardi”. Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

“Il tempo – aggiunge – è stato dettato dall’appello di Jasmine Cristallo, la referente del movimento calabrese delle “sardine”. Lei implora l’unità delle forze sinceramente democratiche per contrastare l’onda sovranista. E’ un grave errore politico non raccogliere questa sfida ed insistere su una candidatura divisiva. Insisto: ancora c’è tempo per porre rimedio”.

“Impegniamoci per unità ed innovazione – dice ancora Oliverio – in una competizione elettorale il cui esito non può essere il ritorno indietro”. Prima di tutto l’interesse della Calabria e dei calabresi”.

Truffe all’Inps, denunciate 458 persone, tra cui tra cui 12 imprenditori agricoli

Maxi truffa all'InpsI carabinieri di San Luca hanno denunciato in stato di libertà 458 persone, tra cui 12 imprenditori agricoli, alla Procura della Repubblica di Locri con l’accusa di truffa.

Dalle indagini, condotte tra febbraio del 2017 e lo scorso novembre, è emerso un presunto danno erariale per quasi sei milioni di euro a causa di fittizi rapporti di lavoro nel settore agricolo e la conseguente erogazione da parte dell’Inps in favore dei falsi braccianti di contributi previdenziali ed assistenziali cui, in realtà, non avevano diritto.

E’ risultato, inoltre che una parte delle persone coinvolte nell’indagine appartengono a famiglie legate alla criminalità organizzata della Locride.

Le persone coinvolte nell’indagine sono accusate a vario titolo, oltre che di truffa aggravata, di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità in scrittura privata. Le somme illegalmente percepite dall’Inps hanno riguardato indennità relative a malattia, disoccupazione e maternità.

Regionali, un centinaio di sindaci disponibili a candidarsi con Oliverio

Mario Oliverio
Mario Oliverio

Oltre cento sindaci e amministratori locali calabresi hanno sottoscritto la loro disponibilità a candidarsi nelle elezioni regionali del 26 gennaio a sostegno di Mario Oliverio, candidato Presidente.

Quella che si profila è la formazione di almeno due liste di amministratori locali tra le cinque annunciate ieri dalla coalizione di centrosinistra a fianco del Presidente uscente.

“Noi – affermano i sindaci in un documento – ci mettiamo la faccia, dichiarando la nostra piena disponibilità a candidarci. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta al presidente Oliverio di confermare la sua discesa in campo al fine di portare a compimento il ciclo di governo avviato”.

“Il nostro intento, – spiegano ancora – ovviamente, non è dettato dall’aspirazione ad essere eletti consiglieri regionali, ma dalla volontà di supportare e sostenere, con autentico spirito di servizio, lo sforzo e l’impegno inedito che Mario Oliverio ha profuso per affermare una forte innovazione istituzionale nella vicenda storica del regionalismo calabrese”.

Portatori abusivi a Polsi, 4 fogli di via, tra cui i parenti di un “boss”

I Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno notificato il foglio di via obbligatorio a quattro persone originarie di Bagnara Calabra che lo scorso 2 settembre, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna di Polsi, si erano intrufolate tra i portatori della statua, venendo sorpresi e allontanati.

Due di loro, secondo quanto è emerso dalle indagini, erano il figlio ed il nipote di un uomo arrestato nell’operazione “Crimine”, ritenuto elemento di spicco della ‘ndrangheta di Bagnara.

Anche quest’anno, come di consueto, la confraternita di Bagnara Calabra si era offerta di portare la statua mariana, fornendo un elenco dei portatori al Rettore del Santuario, don Tonino Saraco.

Il giorno della processione si erano però presentati numerosi portatori non inseriti nell’elenco, tra cui il figlio ed il nipote del presunto boss. Le quattro persone destinatarie dei fogli di via, sulla base del provvedimento, non potranno presentarsi per tre anni a San Luca.

Scontro frontale sulla statale 107, 5 feriti nel Crotonese

Cinque persone, tra le quali due minori, sono rimaste ferite in modo grave in un incidente avvenuto sulla strada statale 107 in prossimità dell’incrocio per località Corazzo di Scandale, nel Crotonese. I cinque sono stati portati in ospedale in codice rosso ma, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, non sarebbero in pericolo di vita.

Nell’incidente si sono scontrate frontalmente due vetture, un Suv Hyundai con una persona a bordo che procedeva in direzione sud e una Fiat Bravo che trasportava un’intera famiglia composta da quattro persone, tra le quali i due minori.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Crotone, che hanno estratto la passeggera della Bravo dalle lamiere. La persona ferita è stata soccorsa dai sanitari, giunti sul posto con tre ambulanze del 118 e della Misericordia. Sul posto, per i rilievi e per ricostruire la dinamica, sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale ed i carabinieri.

Regionali, vertice del Centrodestra ad Arcore: c’è l’intesa sui candidati

Salvini, Meloni e Berlusconi
Salvini, Meloni e Berlusconi (Ansa)

“Con grande spirito di coesione e di collaborazione, dopo un lungo e costruttivo confronto tra i leader, i tre partiti hanno raggiunto un accordo sui profili dei candidati governatori e sulla composizione delle liste per le Regioni che andranno al voto e che sarà perfezionato nei prossimi giorni”. Lo riferisce una nota congiunta dei leader di Lega, Matteo Salvini, Fi, Silvio Berlusconi e Fdi, Giorgia Meloni diffusa dopo il vertice di oggi ad Arcore.

“Abbiamo trovato candidati vincenti in tutte le Regioni. Entro la settimana ci sarà il quadro su tutto”, ha detto il leader della Matteo Salvini arrivando alla presentazione di un libro a Milano, a chi gli ha chiesto se è stato raggiunto l’accordo sul nome del candidato in Calabria dopo il vertice del centrodestra ad Arcore.

Picchiano e deridono un disabile, un arresto e tre denunce

Archivio

Sarebbero entrati con la forza in casa di un uomo con disabilità psicofisica che vive insieme al fratello, anche lui con ritardi mentali, in uno stato di abbandono e degrado sociale, e dopo averlo schernito l’hanno percosso e preso a schiaffi. Così quattro giovani sono stati individuati dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro: uno finito in manette altri tre sono stati denunciati. L’accusa è di tortura aggravata e violazione di domicilio.

Un 19enne, A.E.S., è stato arrestato e posto ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del Gip di Castrovillari, mentre sono stati segnalati all’autorità giudiziaria altri tre giovani di età compresa tra i 19 ed i 26 anni, due di Corigliano ed uno romeno.

Dalle indagini è emerso che la vittima è stata percossa e schernita in almeno due occasioni. Il 19enne aveva anche pubblicato le foto delle violenze sul suo profilo Instagram. I carabinieri, dopo una perquisizione in casa del giovane, hanno sequestrato il suo cellulare attraverso il quale sono risaliti ai tre corresponsabili delle torture.

Zingaretti fa visita a Callipo: “Con lui è possibile voltare pagina”

Zingaretti e Callipo a Maierato (Ansa)

“Dobbiamo voltare pagina. In Calabria è tempo del lavoro e del riscatto. Nel mondo tantissimi figli di questa terra stanno creando ricchezza e prosperità e questa credo sia una grande forza che rappresenta la novità di una personalità come Pippo Callipo che è il simbolo di questa terra e di chi ha scelto di rimanere per creare ricchezza e lavoro”. Lo ha detto il segretario del PD Nicola Zingaretti in visita a Maierato nello stabilimento per la lavorazione del tonno dall’imprenditore candidato alla presidenza della regione con il centrosinistra.

“Callipo – ha aggiunto – non è il candidato del Pd, è un candidato che sosteniamo perché aderiamo alla sua idea di allargare il campo e garantire alla Calabria un futuro di crescita, sviluppo, lavoro e legalità. L’appello che faccio, non solo a Mario Oliverio, ma a tutte le forze che sostengono il Governo, è all’unità perché non possiamo regalare una terra bellissima alle destre. Il problema non è Tizio o Caio ma creare le condizioni per mettere in campo una proposta credibile, quella che intorno a Callipo è possibile”.

Maltratta la moglie davanti ai figli piccoli, cosentino allontanato da casa

MaltrattamentiMaltrattava la moglie, anche davanti ai figli di 7 e 4 anni. Per questo motivo un 39enne cosentino è stato sottoposto al provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Il provvedimento è stato adottato dalla Procura di Cosenza dopo l’intervento degli agenti delle volanti della Questura in un appartamento dopo una segnalazione anonima su una violenta lite in famiglia. Attivate le procedure del “codice rosso”, gli agenti hanno accertato che si trattava di un ennesimo atto di violenza consumato da A.R. nei confronti della moglie alla presenza dei figlioletti.

Rinfrancata dalla presenza dei poliziotti, la donna ha denunciato le angherie alle quali sarebbe stata sottoposta nel corso degli anni, concretizzatesi con percosse, minacce, ingiurie e limitazioni della propria libertà personale. Acquisita anche la testimonianza di un’altra persona gli agenti hanno arrestato l’uomo nei cui confronti è stato poi adottato l’allontanamento da casa.

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