7 Ottobre 2024

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Rinascita-Scott, plauso di Wanda Ferro (FdI) a Dda e Carabinieri

Wanda Ferro Camera dei deputati

Il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro (Fratelli d’Italia) ha rivolto il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell’operazione “Rinascita-Scott”, straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi.

“Come Fratelli d’Italia – dice Wanda Ferro – non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell’ordine – 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno – tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso”.

“Il ‘progetto’ avviato dal procuratore Gratteri, – spiega ancora Ferro – che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull’entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti – conclude la parlamentare – stanno dimostrando l’ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della ‘ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato”.

Abusi sessuali sulla nipote, arrestato un uomo nel Cosentino

La caserma dei carabinieri della compagnia di Rende

Da quando aveva dieci anni avrebbe subìto le attenzioni morbose e i presunti abusi dello zio. Solo oggi, che ha 19 anni, una ragazza ha raccontato di essere stata molestata sessualmente dal marito della sorella del padre, oggi settantenne, che è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale su minore. E’ accaduto a Torano Castello, nel cosentino.

A notare lo strano comportamento della ragazza è stata un’insegnante alla quale ha raccontato di “qualcosa di molto brutto” che l’aveva portata ad evitare di uscire di casa proprio per non vedere quell’uomo.

La ragazza, che ha raccontato i tanti episodi di abuso subiti dal parente “orco”, è stata ascoltata dai carabinieri e da un magistrato della Procura di Cosenza molti dei quali consumati all’interno di un garage.

I carabinieri, coordinati dalla Procura, hanno immediatamente ascoltato testimoni e verificato con cura le dichiarazioni trovando riscontri a quanto raccontato dalla vittima anche a seguito sopralluoghi negli ambienti teatro delle violenze.

Rinascita, nei guai un ufficiale dell’Arma: “Passava notizie segrete a Pittelli”

Giorgio Naselli, 52 anni, il tenente colonnello dell’Arma dei carabinieri arrestato stamane nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro “Rinascita Scott”, aveva preso possesso del comando provinciale carabinieri di Teramo il 19 settembre 2017, proveniente dal Comando del reparto operativo di Catanzaro.

L’accusa gli contesta di aver passato, quando era nel capoluogo calabrese, notizie riservate in particolare all’avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia, aderente alla massoneria, finito in manette insieme ad oltre 300 persone. Pittelli, dicono i magistrati guidati da Nicola Gratteri, metteva poi le sue “conoscenze” a disposizione delle cosche di ‘ndrangheta.

Tarantino di Castellaneta, formazione all’Accademia, Naselli – scrive l’Ansa – nella sua carriera ha all’attivo il servizio nel Battaglione di Bari e nel nucleo o operativo della Compagnia di Bagheria nel Palermitano. Un ufficiale abituato a gestire situazioni delicate e complesse indagini contro ‘Ndrangheta e cosche mafiose siciliane.

Il saluto alla cittadinanza l’aveva consegnato alla stampa pochi giorni prima dello scorso 19 ottobre, quando aveva preso servizio come nuovo vice comandante del Gruppo Sportivo Carabinieri, il nucleo organizzativo dell’Arma nel settore sportivo con compiti di addestramento e agonistici nelle diverse discipline olimpiche.

Libro nero, la Cassazione annulla ordinanza, torna in libertà Romeo

Sebi Romeo

Torna in libertà Seby Romeo, ex capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Calabria, arrestato e posto ai domiciliari il 26 luglio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Libro nero” della Dda di Reggio Calabria. La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Gip di Reggio Calabria con la quale il consigliere regionale era finito ai domiciliari, provvedimento recentemente tramutato in divieto di dimora in Calabria, con l’accusa di tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

Secondo l’accusa Romeo, difeso dagli avvocati Armando Veneto e Natale Polimeni, avrebbe tentato di informarsi su indagini a suo carico attraverso un sottufficiale della Guardia di finanza in servizio alla sezione di Polizia giudiziaria della Procura reggina.

Anche per il sottufficiale, Francesco Romeo, la suprema corte ha disposto l’annullamento dell’ordinanza. Romeo, che non aveva alcuna imputazione relativa alla mafia, era stato sospeso dalla carica di consigliere regionale e alla luce della decisione della Cassazione è nelle condizioni di essere reintegrato nell’incarico sebbene ormai la legislatura sia ormai scaduta e non siano previste sedute della massima Assemblea calabrese.

Incidente sull’A2 nel Cosentino, muore un ragazzo

ambulanza

E’ di un morto il bilancio di un incidente sull’Autostrada A2 del Mediterraneo, tra gli svincoli di Rogliano e Cosenza. Per cause sono in corso di accertamento, un’autovettura ed un furgone si sono scontrati, e per un ragazzo di 19 anni, Mattia Albace, non c’è stato nulla da fare.

Il traffico è rimasto bloccato. Per tutti i veicoli è stata disposta l’uscita obbligatoria presso lo svincolo di Falerna mentre per i soli mezzi locali il transito è consentito fino allo svincolo di Rogliano-Piano Lago.

Sul posto sono intervenute le squadre Anas, 118 e forze dell’ordine per la gestione del traffico e per consentire la riapertura della strada in piena sicurezza e nel più breve tempo possibile.

‘Ndrangheta, le conoscenze di Pittelli a disposizione delle cosche

Giancarlo Pittelli

L’avvocato Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Fi, “avrebbe messo sistematicamente a disposizione dei criminali il proprio rilevante patrimonio di conoscenze e di rapporti privilegiati con esponenti di primo piano a livello politico-istituzionale, del mondo imprenditoriale e delle professioni, anche per acquisire informazioni coperte dal segreto d’ufficio e per garantirne lo sviluppo nel settore imprenditoriale”. E’ quanto riferiscono gli investigatori dei carabinieri in relazione alla posizione del legale, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Rinascita-Scott”.

Dalle indagini sarebbero emersi anche i rapporti diretti tra Pittelli, iscritto al Grande Oriente d’Italia, e Luigi Mancuso, uno dei boss dell’omonima cosca.

Tra gli arrestati c’è anche Pietro Giamborino, ex consigliere regionale del Pd, ritenuto “formalmente affiliato alla locale di Piscopio”. Il politico, secondo l’accusa, avrebbe intessuto legami con alcuni dei più importanti appartenenti alla ‘ndrangheta vibonese per garantirsi voti ed appoggi necessari alla sua ascesa politica, divenendo, di fatto, “uno stabile collegamento dell’associazione con la politica calabrese, funzionale alla concessione illecita di appalti pubblici e di posti di lavoro per affiliati o soggetti comunque contigui alla consorteria”.

Il sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, eletto con il Pd ma poi uscito dal Pd e recentemente avvicinatosi al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di FI, al quale ha espresso il suo sostegno alla candidatura alle prossime regionali, secondo l’accusa, grazie al suo ruolo politico ed amministrativo, avrebbe tenuto condotte amministrative illecite e favorevoli alle cosche, garantendo ad alcuni indagati benefici nella gestione di attività imprenditoriali.

Tra gli arrestati figurano anche Filippo Nesci, comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia, ritenuto responsabile di episodi di corruzione in favore di esponenti dell’associazione, ed Enrico Caria, all’epoca dei fatti comandante della Polizia locale di Pizzo che, in concorso con Callipo, avrebbe agito nell’interesse dei Mazzotta, egemoni sul territorio, adottando condotte perlopiù omissive.

‘Ndrangheta, arrestato Gianluca Callipo presidente dell’Anci Calabria

Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e presidente dell'Anci Calabria
Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e presidente dell’Anci Calabria

Oltre all’ex parlamentare di Forza Italia, l’avvocato Giancarlo Pittelli, accusato di associazione mafiosa, tra gli arrestati nell’operazione “Rinascita-Scott”, della Dda di Catanzaro, c’è il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, del Pd.

A Callipo, misura in carcere, i magistrati contestano pesanti accuse perché in relazione al suo ruolo politico ed amministrativo, avrebbe tenuto condotte amministrative illecite e favorevoli al sodalizio, garantendo ad alcuni indagati benefici nella gestione di attività imprenditoriali.

In concorso con Enrico Caria, all’epoca dei fatti Comandante della Polizia Locale di Pizzo, Gianluca Callipo, avrebbe agito nell’interesse dei “Mazzotta”, egemoni sul territorio, adottando condotte per lo più omissive.

Arrestati anche l’ex consigliere regionale del Pd Pietro Giamborino (in carcere) e il segretario del Psi calabrese Luigi Incarnato (ai domiciliari), segretario regionale del Psi e commissario della Sorical, la società di gestione degli acquedotti calabresi.

Il gip ha imposto il divieto di dimora in Calabria per l’ex parlamentare ed ex assessore regionale del Pd Nicola Adamo, indagato per traffico di influenze.

Tra gli arrestati c’è anche l’ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro Giorgio Naselli, adesso comandante provinciale a Teramo.

‘Ndrangheta, Gratteri: “E’ il più grande blitz dopo maxi processo di Palermo”

Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

“E’ la più grande operazione dopo il maxi processo di Palermo”. Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri sintetizza l’operazione che ha portato a 334 arresti tra i quali politici, avvocati, commercialisti e massoni. “Abbiamo disarticolato completamente le cosche della provincia di Vibo – ha aggiunto – ma ha interessato tutte le regioni d’Italia, dalle Alpi alla Sicilia.

“Nell’ordinanza ci sono 250 pagine di capi di imputazione. E’ stato un grande lavoro di squadra fatto dai carabinieri del Ros centrale, di quello di Catanzaro, e del Comando provinciale di Vibo Valentia. Alla fase esecutiva dell’operazione hanno preso parte circa 3000 militari con tutte le specialità, dal Gis al Tuscania ai Cacciatori, tutte le sezioni Ros d’Italia e tutti i carabinieri della Calabria”.

Solo pochi giorni fa, il neoprocuratore di Vibo che si è insediato ieri Camillo Falvo, salutando i colleghi della Procura di Catanzaro – dove per la Dda seguiva l’area di Vibo – aveva detto “ora o mai più”. “Se era un riferimento a oggi? Anche” ha detto Gratteri.

“L’indagine – spiega ancora – nasce il giorno del mio insediamento quando ho detto che dovevamo lavorare in modo radicale nei territori dove andiamo”. Tutte le persone coinvolte, tra “politici, avvocati, commercialisti, funzionari pubblici, cancellieri del Tribunale, è tutta gente – ha detto Gratteri – che aveva un lavoro non aveva bisogno di mettersi al servizio dell’ndrangheta. Le cosche non sono in grado di fare riciclaggio sofisticato, per farlo hanno bisogno di professionisti i quali si sono messi a disposizione”. In manette anche un ufficiale dell’Arma.

‘Ndrangheta, maxi retata contro i clan vibonesi: arresti eccellenti. NOMI E INCHIESTA

Imponente operazione contro la ‘ndrangheta in Calabria e in altre regioni d’Italia. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, con il supporto di altri reparti hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di 334 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa d’asta, traffico di influenze e corruzione. Dei 334 indagati sottoposti alla misura cautelare, 260 sono stati ristretti in carcere, 70 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti al divieto di dimora.

I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in Calabria e in varie province della Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, nonché in Svizzera, Germania e Bulgaria.

Nella medesima giornata si è dataesecuzione anche a un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.

I provvedimenti scaturiscono da un’articolata attività investigativa condotta dal Raggruppamento e dal Comando Provinciale di Vibo Valentia in direzione del contesto ‘ndranghetistico vibonese, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Le indagini hanno consentito di ricostruire con completezza gli assetti di tutte le strutture di ‘ndrangheta dell’area vibonese e fornito un’ulteriore conferma dell’unitarietà della ‘ndrangheta, al cui interno le strutture territoriali (locali/ ‘ndrine) godono di un’ampia autonomia operativa, seppur nella comunanza delle regole e nel riconoscimento dell’autorità del Crimine di Polsi.

Infatti, le risultanze della SCOTT-RINASCITA hanno documentato:

  • l’esistenza di strutture quali società, locali e ‘ndrine, in grado di controllare il territorio di riferimento e di gestirvi capillarmente ogni attività lecita o illecita;
  • lo sviluppo di dialettiche inerenti alle regole associative, nello specifico, sulla legittimità della concessione di doti ad affiliati detenuti e sui connessi adempimenti formali;
  • l’utilizzo di tradizionali ritualità per l’affiliazione e per il conferimento delle doti della società maggiore, attestato dal sequestro di alcuni pizzini riportanti le copiate;
  • l’operatività di una struttura provinciale – il crimine della provincia di Vibo Valentia – con compiti di coordinamento delle articolazioni territoriali e di collegamento con la provincia di Reggio Calabria e il crimine di Polsi, quale vertice assoluto della ‘ndrangheta unitaria.

A capo della citata struttura si sono alternati, negli anni, esponenti della cosca “MANCUSO”, quali MANCUSO Giuseppe (cl.1949), MANCUSO Pantaleone (cl.1961) e, da ultimo, MANCUSO Luigi (cl. 1954), che proprio in tale ruolo di vertice ha governato gli assetti mafiosi della provincia, riuscendo anche a ricomporre le fibrillazioni registrate negli anni tra le varie consorterie.

Oltre ad acclarare l’esistenza del citato crimine della provincia di Vibo Valentia, le investigazioni hanno consentito di censire l’esistenza della:

  • locale di Limbadi, egemonizzata dalla già menzionata cosca “MANCUSO”, avente quale capo MANCUSO Luigiche, anche durante la sua detenzione, impartiva le disposizioni o comminava agli altri sodali le sanzioni, curava i rapporti con le altre articolazioni vibonesi, dirimeva i contrasti interni ed esterni e curava, talora anche personalmente, la conduzione delle varie attività criminali. I principali collaboratori del MANCUSO Luigi sono stati individuati in GALLONE Pasquale, GIAMBORINO Giovanni e nella coppia MOLINO Gaetano-FERRANTE Gian-Franco;
  • locale di Vibo Valentia città, la quale riunisce le ‘ndrinedei:
  • “LO BIANCO-BARBA”, che ha tra i suoi elementi apicali LO BIANCO Paolino,CATANIA Filippo, LO BIANCO Antonio, BARBA Vincenzo e FRANZÈ Raffaele, inseriti nella società maggiore di Vibo Valentia. Gli ultimi due fungevano anche da contabili della ‘ndrina;
  • “CAMILLÒ-PARDEA Ranisi”, operante nei quartieri cittadini di Cancello Rosso e di San Leoluca, capeggiata fino al maggio 2016 da MANTELLA Andrea, poi divenuto collaboratore di Giustizia;
  • “PUGLIESE Cassarola”, al cui vertice è risultato PUGLIESE Rosario detto Saro;
  • locale di Filandari e Ionadi, capeggiata daSORIANO Leone e Giuseppe, dell’omonima cosca;
  • locale di Mileto, sotto l’egida della cosca “PITITTO-PROSTAMO-IANNELLO-MESIANO”. Un suo componente, MANGONE Giuseppe, curava il collegamento con la locale diLimbadi e si occupava della compravendita e gestione di terreni;
  • locale di Piscopio di Vibo Valentia, diretta da GALATI Salvatore Giuseppe che annovererebbe tra gli affiliati anche l’esponente politico GIAMBORINO Pietro, che avrebbe anche mantenuto i rapporti con membri di altre articolazioni della ‘ndrangheta (segnatamente i “FIARÈ”, i “RAZIONALE” ed i “GASPARRO”) e curato le relazioni con settori della pubblica amministrazione e delle professioni per la risoluzione dei problemi dell’organizzazione;
  • locale di San Gregorio d’Ippona, guidata dalle cosche “FIARÈ-RAZIONALE-GASPARRO”.

Elementi apicali sono risultati RAZIONALE Saverio e GASPARRO Gregorio, il primo anche con compiti di gestione economico-finanziaria della struttura.

RAZIONALE Saverio è anche ritenuto componente del crimine dell’intera area vibonese, in stretto rapporto con esponenti di primo piano di altre articolazioni della ‘ndrangheta, compresi MANCUSO Luigi e ACCORINTI Giuseppe Antonio, nonché con colletti bianchi, quale l’avv. PITTELLI Giancarlo, massone ed ex-parlamentare;

  • locale di Stefanaconi, capeggiata da PATANIA Salvatore, elemento dell’omonima cosca, in rapporti stabili con i “LO BIANCO-BARBA” di Vibo Valentia;
  • locale di Sant’Onofrio, diretta dal capo societàBONAVOTA Pasquale, dell’omonima cosca, coadiuvato da BONAVOTA Domenico e Nicola, nonché da CUGLIARI Domenico. Le indagini hanno anche documentato un summit, avvenuto nel maggio 2017, finalizzato a ricomporre pregressi dissidi tra i “BONAVOTA” ed i “MANCUSO”, con conseguente riavvicinamento alla società di Sant’Onofrio al crimine In tale circostanza, gli affiliati hanno discusso anche sulle doti e sulle cariche e sulle procedure di formalizzazione di una locale.

Nella sfera d’influenza santonofriese sono state ricondotte anche la ‘ndrinadi Pizzo e quella di Filogaso e Maierato, diretta da MAZZOTTA Salvatore Francesco che tra l’altro gestiva, anche direttamente, le attività imprenditoriali d’interesse, intestate a prestanome e manteneva rapporti con l’amministrazione comunale di Pizzo, convogliando i pacchetti di voti sui candidati vicini alla ‘ndrina;

  • locale di Zungri, sotto l’influenza delle cosche “ACCORINTI-BARBIERI-BONAVENA” e diretta dal citato ACCORINTI Giuseppe Antonio, esponente apicale anche a livello provinciale. Subordinate all’articolazione zungrese sono risultate le ‘ndrinedi Briatico Cessaniti e Vibo Marina;
  • ‘ndrina di Tropea, attiva anche a Ricadi, ove è stato accertato il ruolo di co-dirigenza esercitato da LA ROSA Antonio e LA ROSA Francesco in costante collegamento con la consorteria dei “MANCUSO” di Limbadi.

 In merito alla cosca “MANCUSO”,oltre al ruolo dipolo di riferimento dell’ampia rete delle strutture ‘ndranghetiste vibonesi, è chiaramente emersa anche la sua rilevanza a livello extraprovinciale, dimostrata sia dagli attuali e strutturati rapporti, finalizzati al mutuo soccorso ed allo scambio di favori criminali, instaurati, tra gli altri, con i “DE STEFANO” di Reggio Calabria e i “PIROMALLI” di Gioia Tauro, sia dai rapporti intrattenuti con esponenti di cosa nostra, databili all’epoca pre-stragista.

Per quanto concerne la pluralità di condotte delittuose individuate nel corso delle indagini, è stato accertato in particolare:

  • l’ormai consolidata capacità di infiltrazione nell’imprenditoria, operata con meccanismi sempre più sofisticati, grazie al contributo di professionisti collusi e dimostrata dalle numerose fittizie intestazioni documentate dalle indagini e da svariate operazioni di riciclaggio svolte nella provincia vibonese (acquisto di strutture turistico-alberghiere, bar, ristoranti, imprese operanti nel settore alimentare e della distribuzione, e con investimenti nel settore immobiliare svolti da soggetti prestanome, nonché con la partecipazione ad aste pubbliche per l’acquisto di terreni, immobili, autovetture di pregio, tramite terzi soggetti), a Roma (creazione di una rete di negozi operanti nel settore calzaturiero e l’apertura di una fabbrica, attraverso un circuito societario facente capo a società di diritto britannico controllate da articolazioni dell’associazione), a San Giovanni Rotondo (acquisto di una struttura turistico-alberghiera in società con imprenditori lombardi in difficoltà economiche), all’estero (Regno Unito) tramite la creazione di reti societarie, necessarie a simulare operazioni commerciali per ripulire il denaro di provenienza delittuosa, successivamente investito in imprese operanti nel territorio italiano;
    • l’accaparramento di terreni rurali nella provincia vibonese ottenuto con modalità estorsive;
    • la sistemica pressione estorsiva svolta nei confronti dei commercianti e degli imprenditori, costretti, in cambio della protezione, a garantire la consueta messa a posto ammontante, di massima, al 3% del valore dei lavori svolti, l’assunzione di personale segnalato dalle cosche e l’imposizione di forniture;
    • l’usura svolta in modo massivo nei confronti di commercianti ed imprenditori in difficoltà;
    • il traffico di sostante stupefacenti;
    • la commissione di danneggiamenti perpetrati tramite incendi ed esplosioni di colpi d’arma da fuoco;
    • il controllo mafioso dei servizi funerari;
    • la consumazione, nel periodo 1996-2017, dei seguenti 4 omicidi e di 3 tentati omicidi:
      • omicidi di LO GIUDICE Antonio e di SORIANO Roberto, uccisi a Filandari (VV) il 6.8.1996 ad opera degli indagati RAZIONALE Saverio e ACCORINTI Giuseppe Antonio, in concorso con altre persone non identificate. Il duplice omicidio sarebbe stato deciso da RAZIONALE in risposta ad un tentativo di omicidio subito ad opera del SORIANO, derivante da dissidi insorti tra lo stesso RAZIONALE e MANCUSO Giuseppe, detto Mbrogghia;
      • omicidio di LO BIANCO Nicola, ucciso a Vibo Valentia, in data prossima al 3.05.1997, ad opera dell’indagato FERRANTE Gianfranco, in concorso con altre persone n.m.i.. Il movente sarebbe da ricondursi a dissidi in ordine al narcotraffico;
      • omicidio di CRACOLICI Alfredo, esponente apicale dell’omonima ‘ndrina, inteso Lele Palermo, avvenuto a Vallelunga (VV) il 8.2.2002, ad opera di IERULO Antonio e BONAVOTA Domenico, in una strategia espansionistica della cosca “BONAVOTA”.
      • tentato omicidio di FRANZE’ Antonio e PUGLIESE Carmelo, avvenuti a Vibo Valentia, rispettivamente il 27 ed il 28 settembre 2017, ad opera dell’indagato MACRI’ Domenico, detto Mommo. Entrambi gli episodi sono stati ricondotti ad uno scontro interno alla locale di Vibo Valentia città tra esponenti delle ‘ndrine dei Ranisi e dei Cassarola, alimentato dal tentativo di MACRÌ (appartenente ai Ranisi), di assurgere ad un ruolo verticistico;
      • tentato omicidio di SICARI Alessandro, avvenuto a Vibo Valentia il 21.01.2018 ad opera degli indagati MACRI’ Domenico e FERRARO Marco che volevano punire la vittima, anch’ella legata allo stesso contesto criminale, per la sottrazione di una pistola.

Infine, a dimostrazione dell’elevato livello di pericolosità dell’associazione, oltre al sequestro – in più occasioni – di numerose armi comuni e da guerra (complessivamente sono state sequestrate 11 tra pistole e revolver, 12 tra fucili, carabine e mitragliatori, nonché  abbondante munizionamento di vario calibro), è emersa la costante ricerca di contatti con esponenti politici, massoni, influenti professionisti, rappresentanti delle istituzioni e dell’imprenditoria, finalizzati al perseguimento degli illeciti fini sociali, in taluni casi conseguiti.

Particolarmente significative, al riguardo, sono risultate le posizioni di:

  • PITTELLI Giancarlo (in carcere), avvocato catanzarese, già Parlamentare della Repubblica, iscritto al G.O.I., che – ritenuto partecipante all’associazione mafiosa – avrebbe messo sistematicamente a disposizione dei criminali il proprio rilevante patrimonio di conoscenze e di rapporti privilegiati con esponenti di primo piano a livello politico-istituzionale, del mondo imprenditoriale e delle professioni, anche per acquisire informazioni coperte dal segreto d’ufficio e per garantirne lo sviluppo nel settore imprenditoriale. Le indagini hanno documentato i rapporti diretti tra PITTELLI e MANCUSO Luigi;
  • GIAMBORINO Pietro (in carcere), già consigliere della Regione Calabria, ritenuto formalmente affiliato alla locale di Piscopio, il quale avrebbe intessuto legami con alcuni dei più importanti appartenenti alla ‘ndrangheta vibonese per garantirsi voti ed appoggi necessari alla sua ascesa politica, divenendo – di fatto – uno stabile collegamento dell’associazione con la politica calabrese, funzionale alla concessione illecita di appalti pubblici e di posti di lavoro per affiliati o soggetti comunque contigui alla consorteria.

In tale ambito, è stata ricostruita anche la vicenda che ha portato alla contestazione del reato di traffico d’influenze a carico del predetto GIAMBORINO, nonché di ADAMO Nicola (per l’ex consigliere della Regione Calabria è stato disposto il divieto di dimora), CAPIZZI Giuseppe (amministratore unico del “Consorzio progettisti e costruttori”) e VALIA Filippo;

  • STILO Francesco (in carcere), avvocato lametino, che avrebbe fornito all’organizzazione criminale uno stabile contributo, reperendo notizie coperte dal segreto istruttorio e garantendo il flusso di notizie proveniente da esponenti di vertice detenuti;
  • CALLIPO Gianluca (in carcere), all’epoca dei fatti Sindaco del Comune di Pizzo Calabro, il quale, proprio in relazione al suo ruolo politico ed amministrativo, avrebbe tenuto condotte amministrative illecite e favorevoli al sodalizio, garantendo ad alcuni indagati benefici nella gestione di attività imprenditoriali;
  • NESCI Filippo (domiciliari), Dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Vibo Valentia e Comandante della Polizia Municipale del capoluogo, ritenuto responsabile di episodi di corruzione in favore di esponenti dell’associazione;
  • CARIA Enrico (in carcere), all’epoca dei fatti Comandante della Polizia Locale di Pizzo (VV), in concorso tra gli altri con CALLIPO Gianluca, avrebbe agito nell’interesse dei “MAZZOTTA”, egemoni sul territorio, adottando condotte perlo più omissive.

Questo l’elenco delle persone arrestate:

  • ACCORINTI Ambrogio, alias “SCIMUSCA” nato a Zungri (VV) il 29.04.1963, ivi residente;
  • ACCORINTI Angelo, nato a Tropea (VV) il 06.12.1991, res. Zungri;
  • ACCORINTI Giuseppe Antonio, alias “SCIMUSCA” detto Peppone, nato a Zungri il 27.03.1959, ivi res.;
  • ACCORINTI Pietro, alias “SCIMUSCA” nato a Zungri (VV) il 04.05.1961, ivi residente;
  • AIELLO Domenico Rosario, nato a Vibo Valentia il 07.10.1995 ivi residente;
  • ALESSANDRIA Serafino, alias “Pill A”, nato a Tropea il giorno 11.08.1995, res. a Zungri;
  • AMABILE Francesco, nato a Tropea il 20.09.1984, residente a Parghelia;
  • ANGELIERI Francesco, nato a Catanzaro il 23.07.1999 e residente a Ionadi;
  • ARTUSA Mario, nato a Vibo Valentia il giorno 11.10.1966, residente in Milano;
  • ARTUSA Umberto Maurizio, nato a Vibo Valentia (VV), il 03.10.1968, ivi residente;
  • BALDO Manuele Michele, nato in Francia il 29.05.1966 e residente in Ionadi;
  • BARBA Bruno, nato a Vibo Valentia il 22.04.1984, ivi res.;
  • BARBA Francesco, nato a Vibo Valentia il 23.04.1962, ivi res.
  • BARBA Nicola, nato a Vibo Valentia il 07.04.1952 e ivi res., Frazione Bivona;
  • BARBA Raffaele Antonio Giuseppe, detto “Pino Presa” nato a Vibo Valentia il 06.01.1968, e ivi res.;
  • BARBA Vincenzo, alias “U Musichiere”, nato a Vibo Valentia il 14.04.1952 e ivi residente;
  • BARBIERI Antonino, alias “Camera”, nato a Cessaniti il 02.10.1959, ivi res.;
  • BARBIERI Francesco, detto “Ciccione o Cartiera”, nato a Cessaniti (VV) il 21.02.1965;
  • BARBIERI Francesco, nato a Tropea (VV) il 10.03.1988, residente a San Calogero (W);
  • BARBIERI Giuseppe, alias “Pepparijeu”, nato a Tropea il 22.04.1992, domiciliato a Rombiolo;
  • BARBIERI Giuseppe, alias “Padre Pio”, nato a Vibo Valentia il 23.07.1973 res. a Sant’Onofrio;
  • BARBIERI Michelangelo, nato a Vibo Valentia il giorno 08.10.1993 e residente a Cessaniti;
  • BARBIERI Onofrio, alias “38”, nato a Vibo Valentia il 10.01.1980 e ivi residente Fraz. Vena;
  • BARONE Antonio, nato a Vibo Valentia il 30.09.1972, residente in Mileto;
  • BASILE Antonio Paolo Michele, nato a Vibo Valentia il 09.06.1963, ivi residente;
  • BATTAGLIA Michele, nato a Cinquefrondi (RC), 11 23.03.1981, residente in Nicotera;
  • BELSITO Luca, nato a Sant’Onofrio in data 28.03.1949 ivi residente;
  • BELSITO Luca, nato a Vibo Valentia il 25.04.1990 e residente a Pizzo (VV);
  • BELSITO Rocco, nato a Vibo Valentia il giorno 11.10.1982 e residente a Sant’Onofrio;
  • BELVEDERE Lucio detto “Luciano”, nato a Vibo Valentia il 72 12.1981 ed ivi residente;
  • BIANCO Attilio, nato a Grassobbio (BG) il 05.09.1951, residente in Scandiano (RE);
  • BOGNANNI Francesco, nato ad Alessandria il 06.09.1973, residente a Vibo Valentia;
  • BONAVOTA Domenico, nato a Vibo Valentia il giorno 01.06.1979 e residente a Sant’Onofrio;
  • BONAVOTA Michele, nato a Sant’Onofrio il 27.02.1967;
  • BONAVOTA Nicola, nato a Vibo Valentia il 15.06.1976 e residente in Sant’Onofrio;
  • BONAVOTA Pasquale, nato a Vibo Valentia il 10.01.1974 e residente a Roma;
  • BONAVOTA Salvatore, alias “Tore”, nato a Vibo Valentia il 06.12.1988 e residente a Sant’Onofrio;
  • CALLIPO Gianluca, nato a Catanzaro il 14.06.1982 e residente a Pizzo;
  • CAMILLO’ Domenico detto “Mangano”, nato a Vibo Valentia il 17.11.1994, ivi residente;
  • CAMILLO’ Domenico, nato a Vibo Valentia il giorno 01.09.1941, ivi residente;
  • CAMILLO’ Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 30.11.1974, ivi residente;
  • CAMILLO’ Michele, nato a Vibo Valentia il 22.11.1982, ivi residente;
  • CANNATA’ Francesco, nato a Vibo Valentia il 04.10.1976 e ivi residente;
  • CANNATA’ Gaetano Antonio, alias “Sapituttu”, nato a Vibo Valentia il 03.01.1974, ivi residente;
  • CAPOMOLLA Cristian Domenico, nato a Soriano Calabro il 22.10.1988 e residente a Reggio;
  • CARA’ Filippina, nata a Vibo Valentia il 12.12.1989, domiciliata in Zungri WV);
  • CARCHEDI Paolo, nato a Vibo Valentia il 16.08.1963, ivi residente in Via Terravecchia;
  • CARIA Enrico, nato a Pizzo il 10.07.1956 ivi residente;
  • CARNOVALE Francesco, nato a Vibo Valentia il 17.07.1968, residente a Fiumicino (RM);
  • CATANIA Filippo, nato a Vibo Valentia il 15.12.1951, ivi residente;
  • CAVALLARO Gianluigi, nato a Cinquefrondi (RC) il 30.12.1986, residente in Nicotera;
  • CERASO Fortunato, nato a Vibo Valentia il 02.09.1972, ivi res.;
  • CHIARELLA Carmelo, nato a Vibo Valentia il 21.02.1991, ivi residente;
  • CICHELLO Domenico, nato a Vibo Valentia il 05.12.1972 e residente a Filandari;
  • CICHELLO Giacomo, nato a Vibo Valentia il 06.08.1987 e residente in Filandari (VV);
  • CICHELLO Rocco, nato a Vibo Valentia il giorno 11.04.1989 e residente a Filandari;
  • CICONTE Luca, nato a Soriano Calabro il 23.10.1992 e domiciliato in Filandari (VV);
  • COLLOTTA Francesca, nata a Palermo (PA), il 18.01.1978, residente in Polia (VV);
  • CONTARTESE Salvatore, nato a Vibo Valentia (VV), il 25.10.1977, residente in Limbadi;
  • CRACOLICI Domenico, nato a Vibo Valentia il 21.04.1982 e residente a Maierato;
  • CRACOLICI Francesco, nato a Vibo Valentia il 10.01.1976 e residente a Filogaso;
  • CRISTELLI Chiarina, nata a Mangone (CS) i114.01.1964 residente in Pizzo (VV);
  • CRUDO Antonio, nato a Vibo Valentia il 12.11.1969, res. a Zungri;
  • CRUDO Domenico, nato a Vibo Valentia il 02.07.1997, ivi residente frazione Vena Superiore;
  • CUGLIARI Domenico, detto “Scric”, nato a Vibo Valentia il 02.04.1982 e residente a Sant’Onofrio;
  • CUGLIARI Domenico, alias “Micu i Mela”, nato a Sant’Onofrio il 09.08.1959 e residente a Carmagnola;
  • CUGLIARI Giuseppe, nato a Carmagnola (TO) il 15.03.1993, residente a Sant’Onofrio;
  • CUGLIARI Raffaele, nato a Vibo Valentia il 13.09.1976 e residente a Sant’Onofrio;
  • CURELLO Antonio Emiliano, nato a Vibo Valentia il 19.01.1973, residente Sant’Onofrio;
  • CURELLO Nazzareno Antonio, nato a Vibo Valentia il 30.08.1961, ivi residente;
  • CURELLO Saverio, nato a Vibo Valentia (VV) il giorno 01.09.1978, residente in Sant’Onofrio;
  • D’ANDREA Carmelo Salvatore, alias “Coscia d’Agneiju” nato a Vibo il 04.06.1958 e ivi residente;
  • D’ANDREA Giovanni Claudio, nato a Vibo Valentia il 27.10.1986 e ivi residente;
  • D’ANDREA Giuseppe, alias “Pino Coscia d’Agneiu” nato a Vibo Valentia il 20.03.1961, ivi residente;
  • D’ANDREA Pasquale Antonio, nato a Vibo Valentia il 27.04.1989 e residente a Vibo;
  • DE CARIA Paola, nata a Pizzo Calabro il 10.11.1971 e ivi residente;
  • DE DOMENICO Paolo, nato Messina il 27.02.1969, ivi residente;
  • D’URZO Onofrio, nato a Vibo Valentia il 31.01.1993, residente in Sant’Onofrio;
  • DE RITO Mario, nato a Vibo Valentia il 18.10.1974, resid. Ionadi;
  • DE STEFANO Orazio, nato a Reggio di Calabria (RC), il giorno 11.02.1959, ivi residente;
  • DE VITA Massimiliano, nato a Lamezia Terme (CZ) il 27.11.1981, residente a Pizzo (VV);
  • DE VITO Cinzia nata a Vibo Valentia il 13.06.1986 ivi residente. fraz. Piscopio;
  • DELFINO Antonino, nato a Reggio Calabria il 30.10.1974, residente a Roma;
  • DELFINO Rocco alias “u Rizzu”, nato a Gioia Tauro (RC) il 25.07.1962, residente a Satriano;
  • DI MICELI Filippo nato a Vibo Valentia il 04.02.1971 ivi residente fraz. Piscopio
  • DOMINELLO Michele, nato a Vibo Valentia il giorno 08.06.1991, ivi residente;
  • FEBBRARO Domenico, nato a Vibo Valentia il 26.03.1993 e residente a Sant’Onofrio;
  • FEDERICI Luigi, nato a Vibo Valentia 11 30.06.1998. ivi resid.;
  • FEROLETO Giuseppe, nato a Crotone il 21.03.1991, residente a Pizzo Calabro;
  • FERRANTE Gianfranco, nato a Cetraro (CS) il 05.04.1964, residente Vibo Valentia;
  • FERRARO Marco, nato a Vibo Valentia il 18.03.1997 ed ivi residente;
  • FIORILLO Michele detto “Zarrillo”, nato a Vibo Valentia il 12.03.1986 ivi res., fraz. Piscopio;
  • FIUMARA Maurizio, nato a Francavilla Angitola (VV) il giorno 01.02.1956 residente a Pizzo;
  • FORTUNA Francesco, nato a Vibo Valentia il 03.09.1996, ivi residente;
  • FORTUNA Francesco Salvatore, nato a Tropea (VV) il 27.08.1980 e residente a Sant’Onofrio;
  • FORTUNA Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 18.10.1963 ivi residente;
  • FORTUNA Giuseppe, nato a Tropea il 24.09.1977 residente a Filogaso (VV);
  • FRANZE’ Giovanni, nato a Stefanaconi il 18.11.1962 e residente a Stefanaconi;
  • FRANZE’ Nazzareno detto “Paposcia”, nato a Vibo Valentia il 05.07.1962, ivi residente;
  • FRANZONE Domenico detto “Chianozzo” nato a Vibo Valentia 1’11.07.1957, ivi residente;
  • FUOCO Antonio, nato a Cosenza il 05.02.1957 e residente a Vibo Valentia;
  • FURLANO Salvatore, nato a Vibo Valentia il 23.10.1968 ivi res;
  • FUSCA Nicola, nato a Cessartiti (VV) il 13.03.1972, e domiciliato a Mileto (VV);
  • FUSCA’ Filippo, nato a Vibo Valentia 11 25.03.1981, ivi res.;
  • GALATI Michele, nato a Vibo Valentia (VV) il giorno 01.11.1980, residente in Mileto;
  • GALLONE Cristiano, nato a Vibo Valentia (VV), il 06.11.1970, residente in Nicotera (VV);
  • GALLONE Francesco, nato a Vibo Valentia (VV), giorno 11.07.1983, residente in Nicotera;
  • GALLONE Pasquale, nato a Nicotera il 30.8.1960, residente frazione Nicotera Marina;
  • GANINO Sandro, nato a Vibo Valentia il 30.08.1984 e residente ad Acquaro;
  • GARISTO Pantaleo Maurizio, nato a Carate Brianza il 21.11.1982 e residente a Zungri;
  • GAROFALO Luigi, nato a Rende (CS) il 26.01.1956, residente a Rombiolo;
  • GASPARRO Francesco, nato a Vibo Valentia il 02.10.1971, res. San Gregorio d’Ippona;
  • GASPARRO Gregorio, nato a San Gregorio d’Ippona (VV) 11 06.07.1971, ivi residente;
  • GENTILE Emilio nato a Vibo Valentia il 26.07.1970 ivi residente;
  • GENTILE Sergio, nato a Vibo Valentia i114.06.1979, ivi residente;
  • GIAMBORINO Giovanni, nato a Vibo Valentia (VV), il 13.10.1961, residente in Roma;
  • GIAMBORINO Pietro, nato a Vibo Valentia il 04.02.1957, ivi res;
  • GIARDINO Gabriele, nato a Cinquefrondi (RC) il 30.07.1996, residente in Rizziconi;
  • GIARDINO Girolamo, nato a Rizziconi (RC) in data 05.02.1964, ivi residente;
  • GIARDINO Michele, nato a Polistena (RC) il 04.12.1991, residente in Rizziconi;
  • GIOFRE’ Gregorio, nato a San Gregorio d’Ippona (VV) il 09.12.1963, ivi residente;
  • GRECO Leonardo, nato a Vibo Valentia il 30.07.1979 e residente a Pizzo (VV);
  • GRILLO Filippo nato a Vibo Valentia il 14.10.1993 e residente a Nerviano (MI);
  • IANNARELLI Alessandro, nato a Roma il 16.04.1974, residente a Marino (RM);
  • IANNELLO Antonio nato a Vibo Valentia il 20.10.1980, ivi residente;
  • IANNELLO Francesco, nato a Vibo, il 22.08.1980, res. in San Gregorio D’Ippona;
  • IERULLO Antonio, nato a Vibo Valentia il 12.08.1969 e residente a Vallelonga;
  • INZILLO Davide, nato a Soriano Calabro il giorno 11.10.1993 ivi residente;
  • IONADI Roberto, nato a Vibo Valentia il giorno 08.03.1999 e ivi residente;
  • IRA IRA Luciano, nato a Vibo Valentia il 12.12.1990 e residente a Pizzo;
  • ISOLABELLA Francesco, nato a Pizzo (VV) il 05.08.1949, residente Francavilla Angitola;
  • LA BELLA Francesco, nato a Vibo Valentia il 04.01.1984 residente a Jonadi (VV);
  • LA MALFA Emanuele, nato a Vibo Valentia (VV), il 29.01.1987, residente in Limbadi (VV);
  • LA ROSA Antonio, nato a Tropea (VV) il 07.07.1962 ivi residente;
  • LA ROSA Francesco, nato a Tropea il 29.11.1971, ivi residente;
  • LACQUANITI Saverio, detto “Caramella” nato a Vibo Valentia il 24.04.1995, residente a San Gregorio D’Ippona;
  • LAGROTTERIA Andrea, nato a Vibo Valentia il 16.07.1994 e residente a Maierato;
  • LAGROTTERIA Daniele Nazzareno, nato a Vibo Valentia il 09.11.1995 e residente a SanGregorio d’Ippona;
  • LENZA Giovanni, nato a Pizzo (VV) il 14.01.1954, residente a Vibo Valentia;
  • LO BIANCO Antonino detto “Nino Crapina”, nato a Vibo Valentia 11 05.10.1960, ivi res.;
  • LO BIANCO Antonio, detto “Lorduni”, nato a Vibo Valentia il 21.05.1948, ivi residente;
  • LO BIANCO Carmelo detto “u Niru”, nato a Vibo Valentia il 07.10.1972, ivi residente;
  • LO BIANCO Domenico detto “Mimmo u Zazzu” nato a Vibo Valentia il 02.09.1978, ivi residente;
  • LO BIANCO Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 18.09.1972, ivi residente;
  • LO BIANCO Leoluca, detto “Luca” o “‘U Rozzu”, nato a Vibo il 17.01.1959, ivi residente;
  • LO BIANCO Michele, alias “Satizzu” nato a Vibo il giorno 01.07.1975 e ivi residente;
  • LO BIANCO Michele detto “u Ciucciu”, nato a Vibo Valentia il 18.10.1948, ivi residente;
  • LO BIANCO Michele, nato a Vibo Valentia 11 22.01.1999 e residente a Vibo;
  • LO BIANCO Michele nato a Vibo Valentia il 29.07.1967, ivi residente;
  • LO BIANCO Nicola, nato a Vibo Valentia il 21.09.1972, ivi residente;
  • LO BIANCO Orazio, nato a Vibo Valentia il 26.05.1974 e residente a Vibo Valentia;
  • LO BIANCO Paolino, nato a Vibo Valentia il 27.06.1963, ivi residente;
  • LO BIANCO Salvatore detto “u Gniccu”, nato a Vibo Valentia 11 09.09.1972, ivi residente;
  • LO GATTO Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 02.06.1981, ivi residente;
  • LO IACONO Elisabetta, nata a Siracusa il 17.07.1970, ivi residente;
  • LO RIGGIO Mario, nato a Vibo Valentia il giorno 01.01.1961, ivi residente;
  • LOPEZ Y ROVO Antonio, nato a Vibo Valentia (VV), il 12.05.1974, ivi residente;
  • LOPREIATO Giuseppe, nato a Soriano il 29.10.1994 e residente a Sant’Onofrio;
  • LO PREIATO Rosetta, nata a Vibo Valentia il 18.08.1969, residente Filandari;
  • LOSCHIAVO Gaetano, nato a Vibo Valentia il 13.07.1988, residente in Sant’Onofrio;
  • MACRI’ Antonio, nato a Vibo Valentia il giorno 08.06.1957, ivi residente;
  • MACRI’ Domenico, detto “Mommo” nato a Vibo Valentia il 12.08.1984 ivi residente;
  • MACRI’ Luciano, nato a Vibo Valentia il 30.06.1968 e residente a Vibo Marina;
  • MACRI’ Michele Pio Maximiliano, nato a Vibo Valentia il 31.05.1995 ivi residente;
  • MANCO Michele, nato a Vibo Valentia il 09.05.1988 ivi res.;
  • MANCUSO Giuseppe, nato a Vibo Valentia (VV), il 16.10.1990, residente in Limbadi (VV);
  • MANCUSO Luigi, nato a Limbadi (CZ) il 16.03.1954, ivi residente;
  • MANGONE Giuseppe, nato a Mileto (VV) il 13.02.1955, ivi res.;
  • MANTELLA Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 25.09.1986 e ivi residente;
  • MAZZEO Nicolino Pantaleone, nato a Vibo Valentia il 16.06.1970, residente in Filandari;
  • MAZZOTTA Salvatore Francesco, nato a Soriano Calabro il 21.03.1990 e residente a Pizzo;
  • MERCATANTE Giuseppe, nato a San Costantino Calabro (VV), il 09.12.1967, ivi res.;
  • MOISE’ Giuseppe, nato a Limbadi (VV) ii 22.05.1956, ivi residente;
  • MOLINO Gaetano, nato a Limbadi (VV), il 15.03.1959, ivi res.;
  • MORELLI Salvatore, alias “l’Americano”, nato a Vibo Valentia il 13.10.1983 ivi residente;
  • MORGESE Salvatore, nato a Vibo Valentia il giorno 08.10.1963, ivi residente;
  • MOSCATO Antonio, nato a Vibo Valentia il 26.09.1998, ivi residente;
  • MOSCATO Domenico Bruno, alias “Minim u Barun nato a Vibo Valentia il 19.11.1959 ed ivi residente;
  • MURMORA Nicola nato a Vibo Valentia il 26.12.1991 residente a Pizzo;
  • NASELLI Giorgio nato il 07.10.1967 a Piacenza, residente a Teramo;
  • NAVARRA Valerio, nato a Vibo Valentia il 26.05.1993, domiciliato a Montecatini Terme;
  • NIGLIA Gregorio, detto “Lollo” nato a Tropea il giorno 08.04.1983, residente a Briatico;
  • PAGLIANITI Domenico, nato a San Calogero (VV) il 09/11/1957, ivi residente;
  • PALAMARA Emiliano, nato a Parghelia il 30.05.1971, ivi resid.;
  • PALMISANO Giuseppe, nato a Vibo Valentia 11 19.10.1998, ivi residente;
  • PALMISANO Loris, nato a Palmi (RC) il 18.02.1996 e residente a Vibo Valentia;
  • PANETTA Costantino, nato a Vibo Valentia i117.04.1984, ivi residente;
  • PAPAIANNI Agostino, nato a Joppolo (VV) il 28.06.1951, residente in Voghera (PV);
  • PARDEA Domenico, nato a Vibo Valentia il 09.03.1967, residente a Pizzo;
  • PARDEA Francesco Antonio, nato a Tropea (VV) il 10.03.1986, residente a Vibo Valentia;
  • PARDEA Rosario, nato a Vibo Valentia il 16.10.1971 e ivi residente;
  • PARROTTA Francesco, nato a Vibo Valentia il 04.02.1983 e residente in Ionadi (VV);
  • PATANIA Alessio, nato a Vibo Valentia il 20.06.1998 e ivi residente;
  • PATANIA Antonio, nato a Cinquefrondi (RC) il 20.08.1985 residente a Sant’Onofrio;
  • PATANIA Francesco Michelino, alias “Ciccio Bello” nato a Vibo il 31.10.1951, ivi res.;
  • PATANIA Salvatore, nato a Stefanaconi (VV) il 10.05.1961, ivi residente;
  • PATERNO’ Francesco, detto “Cisca”, nato a Vibo Valentia il 28.03.1991 e ivi residente;
  • PETROLO Paolo, nato a Vibo Valentia il 18.09.1993 residente a Sant’Onofrio;
  • PITTELLI Giancarlo, nato a Catanzaro il 09.02.1953, ivi residente;
  • POLIMENO Lorenzo, nato a Reggio di Calabria (RC), il 04.10.1977, ivi residente;
  • POLITO Domenico Salvatore, nato a Vibo Valentia, il 09.10.1964, residente in Tropea;
  • PONTORIERO Fortunato, nato a San Calogero (VV) il 19.04.1949, ivi residente;
  • PREITI Domenico, nato a Tropea (VV) 11 18.02.1980, residente a San Calogero (VV);
  • PRESTANICOLA Alex, nato a Vibo Valentia 16.02.1991 residente a Filandari;
  • PRESTANICOLA Andrea, nato a Vibo Valentia (VV), il 29.11.1986, residente in Ionadi;
  • PRESTIA Antonio, nato a San Calogero (VV), il giorno 01.01.1968, ivi residente;
  • PRESTIA Domenico, nato a Vibo Valentia il 18.01.1970, ivi residente;
  • PROFETA Antonio nato a Vibo Valentia il 17.06.1978 ivi residente;
  • PUGLIESE CARCHEDI Michele, nato a Vibo Valentia il 18.02.1984 ivi residente;
  • PUGLIESE Francesco, detto “Willy” nato a Vibo Valentia il 07.09.1988 ed ivi residente;
  • PUGLIESE Michael Joseph, nato negli Stati Uniti d’America il 19.10.1960, res. a Vibo;
  • PUGLIESE Nazzareno Antonino, nato a San Costantino Calabro, il 11.06.1949, ivi res.;
  • PUGLIESE Rosario, alias “Sarò Cassarola”, nato a Vibo Valentia il 23.03.1966 ivi residente;
  • PULITANO Daniele, nato a Tropea il 03.01.1984 e residente in Pizzo;
  • PUNTORIERO Vincenzo detto “Enzo” nato a Rosarno (RC) il 26.06.1954, residente in Vibo;
  • RAZIONALE Saverio, nato a San Gregorio d’Ippona (VV) il 07.08.1961, res. a Roma;
  • REDI Agostino, nato a Limbadi (VV) il 18/12/1962, ivi residente;
  • RENDA Vincenzo Alberto Maria, nato a Vibo Valentia il 30.10.1971, ivi residente;
  • RIZZO Giovanni, nato a Cinquefrondi (RC), 29.10.1982, residente in Nicotera (VV);
  • RIZZO Giovanni, nato a Limbadi (VV), il 07.08.1972, residente in Nicotera;
  • RIZZO Giuseppe, nato a Cinquefrondi (RC), il 29.02.1984, residente in Nicotera;
  • RIZZO Salvatore, nato a Nicotera il 19.08.1956, ivi residente;
  • ROMANO Francesco, nato a Vibo Valentia il 25.01.1986, residente a Briatico;
  • ROMANO Giuseppe, nato a Briatico il 22.07.1959 e res. a Romano di Lombardia;
  • ROMANO Paolo, nato a Vibo Valentia il giorno 01.07.1980, res. in Briatico;
  • ROMANO Rosario Antonio, nato a Briatico (VV) il giorno 01.06.1952, residente a Briatico;
  • RUGGIERO Antonio nato a Vibo Valentia il 20.02.1977 ed ivi residente;
  • SACCHINELLI Saverio, nato a Vibo Valentia il 17.07.1982 e residente a Pizzoni;
  • SCORDAMAGLIA Michelino, nato a Gioia Tauro (RC) il 14.08.1975, di fatto domiciliato in Vibo Marina;
  • SCRIVA Giuseppe, nato a Reggio Calabria il 14.01.1960, residente a Roma;
  • SCRUGLI Antonio, nato a Vibo Valentia (VV), ivi residente;
  • SICARI Alessandro, nato a Vibo Valentia il giorno 11.12.1970, ivi residente;
  • SICARI Giovanni, nato a Vibo Valentia il 04.05.1994, residente a Briatico;
  • SILIPIGNI Graziella, nata a Rombiolo in data 06.11.1971 e residente in Filandari;
  • SIMONETTI Domenico, nato a Tropea il 22.03.1995 e residente a San Gregorio d’Ippona;
  • SORIANO Caterina, nata a Vibo Valentia in data 09.03.1990 e residente in Filandari (VV);
  • SORIANO Giuseppe, nato a Vibo Valentia in data 24.10.1991 e residente in Filandari;
  • SORIANO Leone, nato a Vibo Valentia il 21.11.1966 e residente in Filandari;
  • SPASARI Vincenzo, nato a Vibo Valentia (VV), il 26.03.1961, residente in Nicotera;
  • STARTARI Marco, nato a Vibo Valentia il 17.08.1989 ed ivi residente;
  • STILO Francesco, nato a Catanzaro il 16.04.1972, domiciliato in Vibo Valentia;
  • SURIANO Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 05/10/1994 e ivi residente;
  • TARZIA Francesco, nato a Vibo Valentia il 24.11.1982 e residente ad Acquaro;
  • TASSONE Vincenzo, nato a Polistena (RC) il 09.04.1981 e residente a Vibo Valentia;
  • TAVELLA Pasquale, nato a Vibo Valentia (VV),il 19.01.1986, residente in Briatico;
  • TAVELLA Rocco, nato a Vibo Valentia il 03.09.1952 e ivi residente;
  • TOMAINO Domenico, alias “il Lupo”, nato a Vibo Valentia 1110.10.1990 ivi residente;
  • TOMAINO Giuseppe Alessandro, nato a Vibo Valentia il 05.12.1995 e ivi residente;
  • TOMEO Antonio Giuseppe, nato a Nicotera (VV), il 09.03.1965, ivi residente;
  • TRIPODI Danilo Josè nato a Vibo Valentia il 18.06.1981 ed ivi residente;
  • TULOSAI Salvatore, nato a Vibo Valentia, il 07.05.1959, ivi residente;
  • VACATELLO Antonio, nato a Vibo Valentia il 16.03.1964, ivi residente;
  • VALENZISE Salvatore, nato a Torino il 02.08.1966, residente a Castiglione Olona (VA);
  • VANACORE Paolo nato a Vico Equense (NA) il 12.09.1971 e residente a Uboldo (VA);
  • VARDE’ Francesco, nato a Nicotera (VV) il 01/12/1952, ivi residente;
  • VECCHIO Giovanni, nato a Nicotera (CZ) il 07.09.1958, residente a Milano;
  • VENTURA Antonio, nato ad Altamura (BA) il giorno 01.05.1971 e residente a Vibo;
  • VITRO’ Luigi Leonardo, nato a Vibo Valentia il 06.11.1974 e residente a lonadi;
  • VONAZZO Francesco, nato a Vibo Valentia il 12.06.1995, ivi residente;
  • ZULIANI Luigi Francesco, nato a Vibo Valentia il giorno 01.04.1971, ivi residente.

Questo l’elenco delle persone agli arresti domiciliari

Qui di seguito i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari. Per alcuni degli indagati il giudice ha emesso la misura solo relativamente ad alcuni (in alcuni casi uno solo) dei capi d’accusa ipotizzati dalla Procura.

  • ANELLO Domenico, detto “Andrea”, nato a Vibo Valentia (VV), il 06.05.1985, residente inCuringa (CZ);
  • ARTUSA Vittoria, detta “Mirella”, nata a Vibo Valentia (VV), il 04.09.1974, ivi residente;
  • BONAVENA Francesco, nato a Cessaniti il 18.02.1934 ivi residente;
  • CALABRETTA Giulio, nato il 24.10.1975 a Catanzaro, residente a Lamezia Terme;
  • CALABRETTA Giuseppe, nato a Davoli (CZ) il 01.01.1969, residente a Pineto (TE);
  • CIRIANNI Francesco, nato a Vibo Valentia il 03.12.1990 e residente a Carmagnola;
  • CUGLIARI Maria Teresa, nata a Vibo Valentia il 29.07.1964, residente a Sant’Onofrio;
  • CUOMO Pino, nato a Lamezia Terme (CZ) il 17.07.1980 ed ivi residente;
  • DE FILIPPIS Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 24.06.1971 ivi residente;
  • DELFINO Salvatore, nato a Palmi (RC) il 05.06.1990, residente a Satriano (CZ);
  • DE GAETANO Fabio, nato a Vibo Valentia il 12.03.1980, residente a Rombiolo;
  • DE GAETANO Nicola, nato a Vibo Valentia il 18.02.1988, residente a Rombiolo (VV);
  • DE LUCA Giuseppina, nata a Vibo Valentia il 24.03.1968 ivi residente;
  • DE MARCO Daniela nata a Lamezia Terme (CZ) il 19/11/1977 e residente a Filadelfia;
  • DIMITROVA ZHIVKA Taneva, nata in Bulgaria 11 30.03.1981, residente a Sant’Onofrio;
  • FAMA’ Matteo nato a Vibo Valentia il 15.06.1990 residente a Pizzo;
  • FIGLIANO Rosa, nata Sant’Onofrio 1119.11.1964 e ivi residente;
  • FORTUNA Luigi, nato a Vibo Valentia il 14.06.1966, ivi residente;
  • FUOCO Antonio, nato a Cosenza il 05.02.1957 e residente a Vibo Marina;
  • GALEANO Ornella, nata a Vibo Valentia il 04.11.1972, ivi residente;
  • GIAMBORINO Benedetta, nata a Vibo Valentia (VV), 1120.03.1992, ivi residente;
  • GIAMBORINO Pietro, nato a Vibo Valentia il 04.02.1957, ivi residente;
  • GIAMBORINO Rosa, nata a Vibo Valentia (VV), il 13.07.1986, ivi residente;
  • GIAMBORINO Salvatore, nato a Vibo Valentia il giorno 08.05.1985, residente a Forlì;
  • GRADIA Emanuela, nata a Vibo Valentia il 09.04.1976, residente a Rombiolo;
  • INCARNATO Luigi, nato a Cosenza il 10.08.1955, ivi residente;
  • ISOLABELLA Carmelita, nata a Pizzo (VV) il 15.05.1951, ivi residente;
  • LA PIANA Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 28.10.1983 e residente a Cessaniti;
  • LA TASSA Antonio Salvatore, nato a Mongiana (VV) il 14.04.1938, residente a Vibo;
  • LA TASSA Nazzareno, nato a Mongiana (VV) il giorno 11.11.1968, residente a Vibo;
  • LAGROTTERIA Mirko Francesco, nato a Vibo Valentia il 26.11.1993 residente a San Gregorio d’Ippona (VV);
  • LO BIANCO Alfredo Antonio, nato a Vibo Valentia il 15.09.1959 ivi residente;
  • LO BIANCO Maria Carmelina, nata a Vibo Valentia il 22.04.1964, ivi residente;
  • LO BIANCO Orazio, nato a Vibo Valentia il 26.05.1974 e ivi residente;
  • MALARA Salvatore, nato a Vibo Valentia il 23.12.1964, ivi residente;
  • MANDARADONI Giuseppe, nato a Vibo Valentia il 23.08.1988, ivi residente;
  • MANDARADONI Salvatore, nato a Vibo Valentia il 26.09.1956 ivi residente;
  • MAZZITELLI Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 06.09.1973, residente a Briatico;
  • MAZZOTTA Francesca, nata a Soriano Calabro il 15.05.1995, residente a Pizzo;
  • MAZZOTTA Mariangela, nata a Vibo Valentia il 28.05.1992, residente a Pizzo;
  • MENNITI Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 26.09.1988 e residente a Sant’Onofrio;
  • MILLITARI’ Vincenzo Francesco nato a Vibo Valentia il 21.11.1990 residente a Pizzo;
  • MURMORA Francesco nato a Vibo Valentia il 01.07.1985 residente a Pizzo (VV);
  • NASO Antonella, nata a Vibo Valentia il 02.08.1981 residente a Limbadi;
  • NASO Domenico Ubaldo, nato a Vibo Valentia il 28.09.1976, residente in Limbadi;
  • NASO Francesco, nato a Limbadi (VV), il 21.03.1943, ivi residente;
  • NASO Gregorio Giuseppe, nato a Vibo Valentia, il 04.06.1970, residente in Limbadi;
  • NASO Maria Teresa, nata a Vibo Valentia il giorno 01.03.1974, residente a Limbadi;
  • NESCI Filippo, nato a Soriano Calabro (VV), il 26.09.1971, residente in Vibo Valentia;
  • NIGLIA Francesco Giuseppe, alias “Pinu u cani”, nato a Briatico il 03.05.1948 ivi residente;
  • PETTINATO Caterina, nata a Lamezia Terme (CZ) il 14.04.1980, residente in Francavilla Angitola;
  • POLISTENA Filippo, nato a Tropea (VV) il 10.04.1976 ed ivi residente;
  • PROFITI Giovanna, nata a Sant’Onofrio il 17.10.1962 ivi residente;
  • PUGLIESE CARCHEDI Vincenzo, nato a Vibo Valentia 11 09.03.1931 ed ivi residente;
  • PUGLIESE Diana, nata a San Gregorio d’Ippona (VV), il giorno 08.06.1967, ivi residente;
  • PUGLIESE Tommaso Vitantonio, nato a Vibo Valentia il 25.08.1993 ivi residente;
  • RELLA Paola, nata a Roma il giorno 11.07.1962 residente a Vibo Valentia;
  • RESTUCCIA Angelo, nato a Rombiolo (VV) il giorno 11.09.1937, residente a Filandari (VV);
  • RITO Pasqualina, nata a Vibo Valentia il giorno 08.03.1969 e residente in Ionadi;
  • RUFFA Francesco, nato a Vibo Valentia il 19.08.1978, residente a S. Gregorio d’Ippona;
  • SALAMO’ Giuseppe Antonio, nato a Tropea il 23.06.1980 e residente a Zungri;
  • SERRATORE Giuseppe, nato a Sant’Onofrio il 14.06.1953 ivi residente;
  • SERRATORE Rosa, nata a Vibo Valentia il 05.05.1981 e residente a Sant’Onofrio;
  • STAROPOLI Gaetano, nato a Vibo Valentia il 27.12.1967 e residente in Ionadi;
  • STAROPOLI Michele, nato a Vibo Valentia il giorno 08.05.1992 e residente in Ionadi;
  • SURACE Cristian, nato a Vibo valentia il 05.04.1993, residente a Cessaniti;
  • TRIPOLINO Ilenia, nata il 04.05.1989 a Locri, residente a Marina di Gioiosa Ionica;
  • VALENTI Francesco, nato a San Calogero (VV) il 04.01.1939, ivi residente;
  • VALLONE Cristian nato a Vibo Valentia il 26.09.1991 residente a Pizzo;
  • VALLONE Olga, nata a Zungri il giorno 01.03.1956 e residente a Tropea;
  • VENTRICE Orsola, nata a Vibo Valentia il 15.04.1976, residente a Stefanaconi;
  • VOZZA Concetta nata a Vibo Valentia il 03.06.1974, ivi residente;
  • ZINNA’ Daniel, nato a Cinquefrondi (RC) il 18.08.1991, residente a San Nicola da Crissa.

Questi i destinatari del divieto di dimora in Calabria

È stato disposto il divieto di dimora in Calabria nei confronti di:

  • ADAMO Nicola, nato a Cosenza il 31/07/1957 ed ivi residente;
  • CAPIZZI Giuseppe, nato a Bronte (CT) il 03.07.1987, residente a Maletto (CT);
  • CUOMO Pino, nato a Lamezia Terme (CZ) il 17.07.1980 ed ivi residente;
  • MONTEMAGNO Maria Olga, nata a Scicli (RG) il 21.06.1963 residente a Latina;
  • VALIA Filippo, nato a Vibo Valentia il 25.09.1982, ivi residente.

Imponente operazione contro la ‘Ndrangheta: oltre 300 arresti

Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra i 334 arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, Pietro Giamborino ex consigliere regionale del PD e Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo. Divieto di dimora per Nicola Adamo.

L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata.

Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro.

Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.

‘Ndrangheta, centinaia di arresti. In cella politici e professionisti

Una maxi operazione dei Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip di Catanzaro su richiesta della Dda a carico di 334 persone. L’operazione ‘Rinascita-Scott’ ha disarticolato tutte le organizzazioni di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese e facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi. Complessivamente sono 416 gli indagati, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare, i carabinieri stanno notificando anche un provvedimento di sequestro beni per un valore di circa 15 milioni di euro. L’imponente operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d’Italia dove la ‘ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardi, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, Svizzera e Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Catanzaro.

Nell’operazione sono impegnati 2500 carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali che in queste ore stanno lavorando sul territorio nazionale supportati anche da unità del Gis, del Reggimento Paracadutisti, degli Squadroni Eliportati Cacciatori, dei reparti mobili, da mezzi aerei e unità cinofile.

Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione condotta all’alba dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Tra loro anche l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nell’operazione sono coinvolti anche esponenti politici fra cui Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro (VV) e presidente regionale dell’Anci. Fra gli arrestati anche l’ex consigliere regionale della Margherita e poi Pd, Pietro Giamborino.

I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella Procura della Repubblica di Catanzaro alla quale parteciperanno il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il comandante del Ros Pasquale Angelosanto e il comandante della Legione Carabinieri Calabria Andrea Paterna.

In auto con mezzo kg di cocaina, arrestato Agente di polizia penitenziaria

Un uomo, di 37 anni, G.F,  di Lamezia Terme, Agente della Polizia Penitenziaria in servizio alla casa circondariale di “Arghillà” di Reggio Calabria, è stato arrestato dalla polizia poiché sorpreso a trasportare cocaina, e trovato in possesso presso la propria abitazione di cannabis sativa e di materiale per il confezionamento.

Gli Agenti di Polizia del Commissariato di Gioia Tauro in servizio di controllo del territorio, hanno fermato un’autovettura il cui conducente, all’atto del controllo, ha mostrato un atteggiamento sospetto ed agitato, che ha destato l’attenzione degli operatori.

Gli operatori hanno pertanto proceduto a perquisizione personale estesa anche all’autovettura. L’atto di polizia giudiziaria ha consentito di rinvenire una busta di plastica occultata sotto il sedile del conducente, contenente diversi involucri di cocaina per un peso di circa 500 grammi. Altri due piccoli involucri della stessa sostanza sono stati rinvenuti nella tasca del giubbotto del fermato.

Data la gravità dei fatti, d’intesa con l’autorità giudiziaria, l’attività in argomento è stata estesa anche all’abitazione di residenza di Lamezia Terme e al luogo di lavoro. La condotta illecita dell’uomo è stata così riscontrata anche nell’abituale luogo di dimora, dove sono stati rinvenuti altri 21 grammi di cannabis sativa, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. All’interno della struttura carceraria reggina, invece, nella perquisizione non è stato trovato nulla. Quanto rinvenuto a bordo del veicolo e presso l’abitazione è stato sequestrato.

Arresti a Villa San Giovanni, sospeso il sindaco Giovanni Siclari

Prefettura di Reggio CalabriaIl prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani ha sospeso il sindaco di Villa San Giovanni Siclari avendo accertato la sussistenza della causa di sospensione in base alla legge Severino.

Il provvedimento è stato adottato in seguito alla comunicazione da parte dell’autorità giudiziaria degli arresti domiciliari a Siclari, coinvolto oggi nell’operazione Cenide che ha portato all’arresto oltre che del sindaco di Villa, i vertici della società Caronte & Tourist, dipendenti del comune e alcuni professionisti, con l’accusa a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta e peculato in merito ad alcuni appalti.

Truffe online, quattro arresti a Bisignano

I Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, coadiuvati da agenti della Polizia Postale della Calabria, hanno arrestato 4 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe on-line. In carcere sono finiti Luca Meringolo, di 33 anni e Vincenzo Naccarato, di 35. Ai domiciliari sono finiti il trentacinquenne Mario Meringolo e Simona Rago, 26enne. Sono tutti di Bisignano, centro alle porte di Cosenza.

Gli arresti di stamattina sono stati eseguiti su mandato del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cosenza che ha accolto le richieste della locale Procura della Repubblica guidata da Mario Spagnuolo, che nel pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione.

L’attività di indagine, avviata nel mese di maggio 2018 dai militari della Stazione Carabinieri di Bisignano, a seguito di una segnalazione di truffa perpetrata da uno degli odierni arrestati, ha consentito di individuare i componenti del sodalizio, tutti italiani, dedito alla commissione di truffe telematiche sui principali siti di e-commerce (subito.it, kijiji.it, ebay.it).

L’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALLE TRUFFE ON-LINE.

E’ questo il reato contestato ai componenti dell’organizzazione criminale – composta da soggetti cosentini (tra cui una donna), su cui sono stati raccolti solidi elementi comprovanti la responsabilità in ordine a 60 truffe perpetrate, su tutto il territorio nazionale, in danno di altrettante vittime, per un danno complessivo stimato in circa 20.000 euro.

 L’ORGANIZZAZIONE

Un sodalizio organizzato e strutturato con una ben definita ripartizione dei compiti: dall’incaricato alla pubblicazione degli annunci sui principali siti di e-commerce, all’addetto alle trattative telefoniche (con tanto di accento tipico lombardo per convincere i malcapitati della genuinità dell’interlocutore), fino ad arrivare all’autista per accompagnare gli altri a prelevare il denaro provento delle truffe.

Secondo l’accusa, tutti gli indagati erano ben consapevoli delle modalità operative e delle finalità illecite del gruppo stesso condividendone gli scopi ed i metodi comuni. Un disegno criminoso architettato nei minimi dettagli per soddisfare le esigenze economiche di tutti gli appartenenti, tre dei quali, tra l’altro, percepivano il “reddito di cittadinanza”, motivo per il quale sono state informate le autorità competenti per la revoca del beneficio. Tra l’altro, in  una delle conversazioni captate, uno degli indagati diceva, in ordine al denaro disponibile per le varie esigenze personali e familiari, “ …ora devi finire questi (ndr soldi) del reddito di cittadinanza e poi ti metti a lavorare…”, affermazione cui facevano seguito delle risate da parte di entrambi gli interlocutori.

IL MODUS OPERANDI

La strategia operativa, ben collaudata, era sempre la stessa e si sviluppava nelle seguenti fasi:

  • reperimento delle immagini di reali annunci di vendita di veicoli di interesse storico da siti di e-commerce stranieri (con annesse foto delle vetture e dei relativi documenti di proprietà);
  • pubblicazione dell’annuncio e relativa trattativa telefonica con le vittime (riproducendo addirittura un accento tipico lombardo);
  • invio dei dati della poste-pay su cui effettuare il pagamento e della carta di identità di uno degli arrestati (in passato residente nel comune di Brembate di Sopra in provincia di Bergamo);
  • pressione psicologica sulle vittime finalizzata ad indurle a versare subito un acconto di qualche centinaia di euro a titolo di “caparra” (simulando la presenza di numerosi altri potenziali acquirenti);
  • rimozione dell’annuncio dal web una volta ricevuta la caparra (al fine di convincere la vittima della serietà del venditore e del buon esito della trattativa);
  • immediato prelievo del denaro contante, a seguito del quale i malviventi si rendevano irreperibili.

L’APPROCCIO CON LE VITTIME E IL GERGO UTILIZZATO.

Nella gran parte delle truffe l’incaricato alle trattative faceva intendere di essere particolarmente prudente nell’approccio con i potenziali acquirenti in quanto in diverse occasioni era stato “..fregato da alcuni farabutti..”, come nel caso della finta consegna di un mezzo pesante in Trentino Alto Adige.

Nello specifico caso, facendo intendere di dover sostenere ulteriori spese per portare il mezzo in visione al potenziale cliente,  i malviventi si facevano versare la somma di 250 euro quale anticipo sulle spese di trasporto a domicilio del mezzo, ma una volta incassato il denaro facevano perdere le proprie tracce.

In un’altra circostanza, invece, i malviventi si dicevano quasi “..dispiaciuti..” per aver raggirato una vittima che, pur di accaparrarsi un motociclo in vendita, dapprima faceva parlare il figlio con il finto venditore (atteso che il ragazzo sarebbe stato il destinatario del regalo) e successivamente si metteva in viaggio percorrendo quasi 500 km pur di avere il mezzo.

I sodali commentavano l’accaduto dicendo che “..era un peccato che si faceva tutti quei kilometri per nulla e che era il caso di richiamarlo e dire che il mezzo era stato venduto e di tornare indietro, ma non prima di aver prelevato le 200 euro di caparra..”.

Infine, per tutti i sodali la consumazione di truffe doveva intendersi come una sorta di vero e proprio “lavoro”, tanto è vero che il leader e promotore del sodalizio veniva in più circostanze chiamato durante le conversazioni “capo” o “datore di lavoro”. Paradossalmente, quando gli affari andavano male, commentavano dicendo che”.. il lavoro andava male e che se gli affari continuavano ad andare male dovevano andare a rubare..”.

La dimostrazione più evidente della consapevolezza dell’“impiego stabile” nella conduzione delle truffe on line si poteva desumere, altresì, da una conversazione nella quale una delle indagate raccontava al marito, anch’egli indagato quale promotore dell’associazione per delinquere, che la loro figlia minore aveva dovuto fare dei disegni a scuola raffiguranti le attività che facevano in famiglia. In tale circostanza la minore rappresentava il padre mentre era seduto in casa a lavorare sodo al computer. A tale affermazione l’interessato rispondeva “…io vendo…compro…vendo… che c’è di male…non vado in ufficio…però faccio sempre al computer…non faccio nulla di male”.

LA COOPERAZIONE CON IL COMPARTIMENTO DELLA POLIZIA POSTALE CALABRIA

Nel corso delle attività investigative i militari operanti, anche grazie all’importante ausilio di personale della Polizia Postale della Calabria – Sezione di Cosenza, riuscivano a risalire, tramite l’indirizzo IP (internet protocol), al personal computer utilizzato dal gruppo criminale per perpetrare le innumerevoli condotte illecite. Nel corso delle perquisizioni eseguite durante l’esecuzione delle misure, il personale della Polizia Postale ha proceduto, unitamente ai Carabinieri della Compagnia di Rende, a sequestrare il pc ed i telefoni cellulari in uso agli indagati.

“NON SUONATE SE CERCATE VINCENZO O LORENZO NON ABITANO QUI!”

E’ questo il disperato appello che un cittadino del comune di  Brembate di Sopra in provincia di Bergamo aveva appeso fuori dal citofono. In diverse occasioni, infatti, il malcapitato aveva ricevuto innumerevoli visite dalle persone che si presentavano per vedere i veicoli messi in vendita e, ancora peggio, dalle vittime delle truffe che con toni accesi si rivolgevano all’attuale proprietario dell’abitazione, la cui unica sfortuna era quella di dimorare in un’abitazione al medesimo numero civico ove in passato aveva risieduto uno dei sodali, come indicato nella vecchia carta di identità che era solito inviare via Whatsapp alle vittime per fornire loro garanzie circa la serietà dell’affare.

Una delle vittime, fortemente risentito di quanto subito, quale vendetta effettuava un acquisto su altro sito di e-commerce utilizzando il nominativo ed il documento a suo tempo ricevuto dal truffatore, nonché i dati relativi alla poste pay da questo utilizzata.

PROCURATORE SPAGNUOLO: “E’ LA NUOVA FRONTIERA DEL CYBERCRIME”
“Questa è la frontiera del cybercrime: reati che, singolarmente, non creano particolari allarmi, ma con comportamenti seriali comportano poi danni elevati”  ha detto Mario Spagnuolo, procuratore di Cosenza, che ha partecipato alla conferenza stampa per l’arresto di 4 truffatori che operavano online. Per il Colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei Carabinieri, “è un’attività d’indagine svolta interamente dalla stazione dei Carabinieri di Bisignano, e si è documentata l’esistenza di una vera e strutturata organizzazione”. Ha partecipato alla conferenza stampa anche il responsabile della Polizia postale calabrese, Vincenzo Cimino, il quale ha sottolineato che “online non si cancellano mai davvero tutte le tracce, ma è più complicato quando ci si incrocia con siti stranieri, come in questo caso, quando necessita una collaborazione internazionale con polizie e gestori delle piattaforme”.

Auto si ribalta e finisce in una scarpata, tre feriti a Catanzaro

È di tre persone ferite il bilancio dell’incidente stradale avvenuto questa mattina in Via A. Izzi De Falenta, nella zona sud di Catanzaro. Una Mercedes classe A, per cause in corso di accertamento, si è ribaltata finendo in una scarpata.

A bordo, insieme al conducente della vettura vi erano la mamma e la sorella. La donna, che occupava il posto anteriore lato passeggeri, riportava diverse ferite e contusioni ma comunque cosciente. Non sarebbe grave. Gli altri due hanno riportato ferite più lievi.

I tre malcapitati, sono stati trasportati in ospedale per ulteriori accertamenti e controlli. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina, che hanno operato per la messa in sicurezza della vettura. Sul posto Polizia locale per i rilievi e accertare le cause del sinistro autonomo.

Spacciava droga in piazza Autolinee, preso un giovane gambiano

Spacciava droga in piazza Autolinee a Cosenza ma colto sul fatto dai carabinieri, si è subito dileguato non senza qualche tensione. Protagonista un giovane del Gambia di 19 anni, con precedenti, che oggi è stato arrestato e tradotto in carcere su ordine del giudice presso il tribunale di Cosenza che ha accolto le richiesta della locale Procura. L’accusa per lui è di detenzione di droga ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

I fatti si sono svolti lo scorso 16 ottobre. Nel corso di un sevizio coordinato i militari della compagnia bruzia guidati dal capitano Giuseppe Merola hanno perlustrato l’area, una piccola “zona franca” ad alta concentrazione di immigrati, ed hanno intravisto strani movimenti che li hanno insospettiti.

Avvicinatisi, hanno notato in particolare il giovane africano con atteggiamento guardingo. Una volta raggiunto, il personale in divisa ha tentato di bloccarlo e fermarlo, ma il giovane è riuscito a darsi alla fuga sbracciando con forza, opponendo quindi resistenza al controllo.

In quell’occasione il fuggitivo ha perso un giubbino, all’interno del quale sono state rinvenute 13 dosi termosigillate di hashish del peso complessivo di quasi 24 grammi, sei dosi di marijuana per una decina di grammi nonché 20 compresse di ansiolitici.

I successivi approfondimenti di indagine hanno consentito ai militari della Sezione radiomobile di ricostruire le dinamiche criminali poste in essere dal 19enne, il quale è risultato avere una fitta rete di contatti e di clienti che si rifornivano da lui per acquistare droga e pasticche.

In virtù dello sforzo investigativo dei militari, sotto il coordinamento dei magistrati cosentini, è stato dunque delineato un solido quadro indiziario a carico dell’africano.

Il giovane è stato rintracciato e catturato all’interno di uno stabile del centro condiviso con altri stranieri. Espletate le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Cosenza.

Arresti a Villa San Giovanni, procuratore Bombardieri: “Quadro desolante”

Giovanni Bombardieri
Giovanni Bombardieri

“L’inchiesta ‘Cenide’ fa emergere un quadro desolante di gestione dell’ufficio tecnico del comune di Villa San Giovanni e tutto ruota sulla figura centrale del dirigente, Francesco Morabito”. Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri incontrando i giornalisti sull’operazione che ha portato agli arresti il sindaco di Villa Giovanni Siclari, i vertici della Caronte & Tourist, oltre a dipendenti comunali e professionisti.

“Intendo chiarire – ha detto Bombardieri – che in questa indagine non è coinvolto il sen. Marco Siclari, di Forza Italia, fratello del sindaco, e la vicenda riguarda la gestione quasi privatistica di un ufficio pubblico, diretto da Morabito, sempre pronto a soddisfare le richieste della società di navigazione in cambio di favori, di assunzioni, anche con promesse fatte ad un consigliere di minoranza (Villa San Giovanni è guidata da una maggioranza di centrodestra, ndr) di assumergli un figlio in cambio di un ammorbidimento delle posizioni politiche”.

L’inchiesta, avviata anche a seguito di numerose segnalazioni di cittadini e di associazioni, ha riguardato i lavori di adeguamento di un grande piazzale di cui era proprietaria l’Anas, ceduto poi al comune, su cui la Caronte e Tourist aveva realizzato un’area di sosta e una biglietteria automatica, secondo l’accusa, non rispettando la legge urbanistica e senza i pareri tecnici comunali.

“Le intercettazioni sono davvero allarmanti – ha sottolineato ancora Bombardieri – e consentono di delineare un quadro di convenienze, di “do ut des”, tra Morabito e il suo vice, Giancarlo Trunfio, da una parte, e la società di navigazione dall’altra.

Per agevolare i lavori di ammodernamento del piazzale e la realizzazione della biglietteria, infatti, i vertici della società si erano impegnati ad assumere uno dei figli di Trunfio, Gianluca, ottenendo dall’ufficio tecnico del comune di Villa San Giovanni un provvedimento autorizzativo illegittimo per la rapida esecuzione dell’opera. Rimanendo in questo ambito sono state registrate ulteriori condotte corruttive, attraverso cui i manager indagati sono riusciti ad asservire la pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione”.

Nasce il quarto colosso di auto al mondo, via a fusione Fca-Psa

I gruppi Fca e Psa hanno raggiunto l’accordo per la fusione. La nuova società sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro.

Il gruppo genererà sinergie annuali che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti in conseguenza dell’operazione e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.

Il nuovo gruppo avrà “una solida struttura di governance”, con John Elkann alla presidenza e Carlos Tavares ceo. Il Cda avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Sarà consigliere anche Tavares con mandato iniziale di 5 anni.

Al perfezionamento dell’operazione il consiglio di amministrazione della nuova società includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di Fca e del gruppo Psa.

“La solida struttura patrimoniale congiunta – sottolinea la nota di Fca e Psa – offre significativa flessibilità finanziaria e ampi margini sia per implementare piani strategici che per investire in nuove tecnologie, per tutto il ciclo”.

Il nuovo gruppo avrà una presenza bilanciata e attività redditizie a livello globale, con un portafoglio di brand iconici e altamente complementari a copertura di tutti i principali segmenti dal luxury al premium, dai veicoli passeggeri mainstream fino ai suv, ai truck e ai veicoli commerciali leggeri. Questo grazie alla forza di Fca in Nord America e in America Latina e alla solidità di Psa in Europa.

Il nuovo gruppo avrà una presenza geografica molto più bilanciata, con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, sulla base dell’aggregazione dei dati 2018 delle due società. L’aggregazione fornirà anche al nuovo gruppo l’opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni.

Appalti pilotati a Villa, inchiesta dalle dichiarazioni di un pentito GLI INDAGATI

Ci sono alcuni appalti pilotati in cambio di utilità, come assunzioni e altro, al centro dell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria culminata stamani con l’arresto del sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari e dei vertici della “Caronte & Tourist”, la società di traghettamento nello Stretto di Messina, oltre a diversi dipendenti comunali e professionisti.

L’indagine, in codice “Cenidi”, condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, avrebbe svelato un presunto intreccio corruttivo che avrebbe dovuto portare utilità ad alcuni dipendenti del comune in cambio di alcune concessioni.

I nomi degli indagati

In carcere sono finiti Francesco Sincero Antonio Morabito, di 61 anni (attuale responsabile del Settore Tecnico Urbanistico del Comune di Villa San Giovanni); Giancarlo Trunfio, di 65 anni (dipendente del Comune e facente funzioni di responsabile del Settore Tecnico Urbanistico del Comune di Villa San Giovanni),

Ai domiciliari Giovanni Siclari, di 49 anni (Sindaco del Comune di Villa San Giovanni); Antonino Repaci, di 78 anni (Presidente del Consiglio di Amministrazione della società di navigazione “Caronte & Tourist S.p.A.”); Calogero Famiani, di 54 anni, (Amministratore Delegato della società di navigazione “Caronte & Tourist S.p.A.”); Vincenzo Bertuca, di 64 anni (pensionato, già agente della Polizia Municipale del comune di Villa San Giovanni);

Gaetano Bevacqua, di 59 anni (imprenditore nel settore della ristorazione); Giovanni Marco Morabito, di 30 anni (ingegnere); Alessandro Taverriti, di 60 anni (ingegnere); Tindara Orsina, di 51 anni (architetto); Antonio Artino, di 52 anni (architetto);

I seguenti indagati, tutti dipendenti del comune di Villa San Giovanni, sono stati destinatari di misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblici ufficio servizi per la durata di 12 mesi. Si tratta di Francesca Gangemi, di 64 anni; Giovanna Tedesco, di 45 anni; Mario Pitasi, di 63 anni; Vincenzo Cama, di 58 anni; Rocco Messina, di 66 anni; Alessandro Iacono, di 40 anni (ingegnere), infine, è stato destinatario di misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di ingegnere per la durata di mesi 12.

L’inchiesta 

L’attività investigativa, coordinata dai sostituti procuratori distrettuali Walter Ignazitto e Gianluca Gelso, prende le mosse dal riscontro delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Vincenzo Cristiano.

La figura centrale emersa nell’ambito dell’indagine, denominata “Cenide”, è quella dell’ingegnere Francesco Morabito, attuale responsabile del Settore Tecnico Urbanistico del Comune di Villa San Giovanni, il quale nel periodo delle investigazioni – secondo l’accusa – si sarebbe reso responsabile di plurime condotte illecite integranti ipotesi di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato.

La principale vicenda corruttiva su cui è stata posta attenzione investigativa è stata l’esecuzione del “progetto per la riorganizzazione dell’area Villa AGIP con la realizzazione di un nuovo impianto di bigliettazione e connessa automazione” ad opera della società Caronte & Tourist S.p.A.

Tale vicenda ha visto da un lato il coinvolgimento di Antonino Repaci e di Calogero Famiani, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato della società Caronte & Tourist S.p.A., e dall’altro il diretto interessamento di Francesco Morabito e del geometra Giancarlo Trunfio, i quali avrebbero agevolato, con atti contrari ai propri doveri d’ufficio, la realizzazione dei lavori di ammodernamento della nuova biglietteria automatica.

In particolare, in cambio della promessa di assunzione di Gianluca Trunfio, figlio del Giancarlo, da parte della Caronte & Tourist S.p.A., Francesco Morabito e Giancarlo Trunfio avrebbero adottato un provvedimento autorizzativo illegittimo a firma del Trunfio al fine di consentire alla “Caronte & Tourist S.p.A.” la rapida realizzazione dell’opera, in assenza di un regolare titolo edilizio.

Sempre nell’ambito dell’esecuzione di questa opera, sarebbero state registrate ulteriori condotte corruttive, attraverso cui i manager indagati, avrebbero promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio avrebbero asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione.

Nello specifico, Antonino Repaci si sarebbe mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Giovanni Siclari, al fine di assicurarsi l’affidamento dell’area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione dei lavori, area che tuttavia risultava di proprietà ANAS.

Le investigazioni hanno accertato anche un altro episodio corruttivo che ha visto protagonista ancora una volta Francesco Morabito, il quale avrebbe agevolato l’iter procedimentale delle pratiche edilizie di Gaetano Bevacqua, noto imprenditore operante nell’ambito della ristorazione e gestore della sala ricevimenti “Villa Chiringuito”, sita in località Cannitello di Villa San Giovanni. Tutto ciò, spiega l’accusa, in cambio di ingiusti vantaggi economici, quali cene gratuite o con rilevanti sconti economici per sé e per altri.

L’indagine ha inoltre consentito di constatare come l’ingegnere Francesco Morabito avrebbe illecitamente indirizzato l’aggiudicazione dell’appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva per le opere di riqualificazione del lungomare Fata Morgana di Villa San Giovanni in favore del raggruppamento temporaneo di professionisti, in cui ha inserito anche suo figlio Giovanni Marco, neo laureato in ingegneria.

Con le medesime modalità illecite, l’ingegnere Morabito, in concorso con Vincenzo Cristiano, secondo gli inquirenti avrebbe turbato la gara per conto del Comune di Villa San Giovanni per l’aggiudicazione in favore della Cooperativa Sociale Pandora degli appalti relativi all’affidamento del “servizio di pulizia locali edificio comunale” negli anni 2014 e 2016.

In particolare Morabito avrebbe concordato con Lucia Bertuca e Vincenzo Bertuca (la prima quale amministratore unico e rappresentante legale della cooperativa e il secondo quale titolare di fatto dell’azienda) la presentazione dell’offerta, predeterminando modalità ed entità del ribasso e garantendo loro, preventivamente, l’aggiudicazione dell’appalto. Tale contestazione risulta aggravata dalle  modalità mafiose, perché commessa in concorso con Vincenzo Cristiano, oggi collaboratore di giustizia e all’epoca appartenente alla cosca di ‘ndrangheta Bertuca, operante nel mandamento di Reggio Calabria.

55 migranti giunti su un veliero a Corigliano

Un veliero con a bordo circa 55 migranti di nazionalità irachena e iraniana, è approdato nel porto di Corigliano Rossano, area urbana di Corigliano.

L’imbarcazione è stata intercettata dalla Guardia di finanza al largo della costa ionica e scortata fino al porto di approdo. Sul posto ci sono la Polizia di Stato, che sta effettuando le procedure di sbarco e di identificazione, le autorità portuali, i carabinieri, la Guardia di finanza e la Croce rossa.

All’interno del gruppo di profughi ci sono quattro donne e otto minori. Il veliero intercettato dalla Guardia di finanza e scortato fino allo sbarco si chiama “Amsterdam”.

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