7 Ottobre 2024

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Cosenza-Empoli 1-0, Braglia: “Siamo sulla strada giusta”

 

“Abbiamo un punto in più rispetto alla fine del girone d’andata dell’anno scorso. Quando si vince lo si fa tutti insieme. I ragazzi hanno interpretato bene la gara, abbiamo peccato d’ingenuità solo in un paio di occasioni”. A dirlo l’allenatore del Cosenza Piero Braglia dopo la partita al Marulla contro l’Empoli, battuto 1-0 con un goal di Baez.

“Grande impegno da parte dei miei, – sottolinea il tecnico – siamo sulla strada giusta per continuare a crescere. Alcuni elementi non erano brillantissimi ma ci sta per gli impegni ravvicinati. Questo è lo spirito giusto per tirarsi fuori dai guai e togliersi qualche soddisfazione. La mia squadra non ha paura, ha iniziato a tirare fuori gli artigli. Quello che serve per mantenere la categoria. Sicuramente qualcosa è cambiato, il segnale più importante è l’aggressività e lo spirito di sacrificio di questa squadra”.

“Tutte qualità che prima si intravedevano a sprazzi. Abbiamo vinto una partita contro un avversario non facile, dobbiamo essere felici di quello che stiamo facendo. Machach è stato stellare a Pisa, oggi non si è ripetuto. Deve crescere mentalmente, il talento certamente non gli manca. Siamo contenti di lui perchè è un bravo ragazzo, si fa voler bene. Da quanto il Cosenza non aveva un attaccante che a pochi metri dal giro di boa ha realizzato già sette reti? Godiamoci quello che abbiamo. Lo stadio oggi ribolliva di entusiasmo, ce lo siamo meritato!”

Serie B, seconda vittoria consecutiva del Cosenza. Empoli battuto 1-0

Natale sereno in casa rossoblu’,seconda vittoria consecutiva per il Cosenza che con 6 punti in 4 giorni compie un grosso salto in avanti dopo settimane di magra e delusione. Sale a 20 punti in classifica e guadagna una posizione, raggiungendo lo Spezia e scavalcando il Venezia sconfitto in casa. A decidere la gara del San Vito-Marulla, giocata davanti ad oltre 8000 spettatori, è stata una zampata di Jaime Baez (foto) al 12′ su assist di Emmanuelle Riviere sempre piu’ punto di riferimento dell’attacco rossoblu’, sulle orme di Alan Baclet.

Specie nella ripresa i lupi hanno dovuto resistere alle offensive toscane portate da La Gumina e Mancuso. Al 24′ ci prova Mirko Bruccini, sfera alta sulla traversa. A 10 dal termine la squadra di Muzzi rimane in 10 per il doppio giallo a Laribi, ma trova ugualmente la forza di sfiorare il pareggio. Al 37′ splendida parabola di Ricci, liberatosi al tiro, il suo destro è pregevole, si stampa all’incrocio dei pali e si insacca in porta ma poi esce e l’arbitro non convalida la rete.

Al 41′ Brignoli miracoloso sul piattone ravvicinato di Pierini che poteva chiudere definitivamente la gara. Al 42′ super Perina sul colpo di testa di Mancuso. Al 44′ bolide di Broh fuori misura. Nel recupero il Cosenza rischia tantissimo quando D’Orazio si fa infilare in velocità ma il perfido tirocross di Stulac si perde sul fondo. Dopo 6′ di extratime il Cosenza puo’ festeggiare il secondo successo di fila mentre l’Empoli protesta per la rete di Ricci non convalidata. Braglia puo’ respirare, il Cosenza ha ricominciato a correre.
(Fonte RTC Sport)

TABELLINO

COSENZA: Perina; Idda, Monaco (39′ st Capela), Legittimo; Corsi (33′ st Bittante), Bruccini, Broh, D’Orazio; Machach (20′ st Pierini), Rivière, Baez. A disp.: Saracco, Lazaar, Litteri, Schiavi, Sciaudone, Greco, Trovato. All. Braglia.

EMPOLI: Brignoli; Pirrello, Nikolaou, Romagnoli, Veseli; Ricci, Fantacci (23′ st Laribi), Frattesi (43′ pt Dezi); Bajrami (33′ st Stulac); La Gumina, Mancuso. A disp.: Perucchini, Provedel, Donati, Piscopo, Merola, Cannavò, Matteucci. All. Muzzi.

ARBITRO: Ivano Pezzuto di Lecce (Robilotta – Cipressa). IV UOMO: Giovanni Ayroldi di Molfetta.

MARCATORI: 12′ pt Baez.

NOTE: Giornata soleggiata, temperatura di circa 15°C. Terreno di gioco in ottime condizioni. Presenti 8.044 spettatori di cui 76 ospiti (6.231 paganti + 1.739 abbonati). Ammoniti: 29′ pt Bruccini (C), 34′ pt Monaco (C), 34′ pt La Gumina (E), 38′ pt D’Orazio (C), 39′ pt Pirrello (E), 26′ st Laribi (E). Espulso: al 35′ st Laribi (E) per doppia ammonizione. Angoli: 4-6 (pt 1-4). Recupero: 4′ + 1′ pt; 6′ st.

Regionali, Berlusconi scrive ai fratelli Occhiuto: Fate un passo indietro

Silvio Berlusconi scrive una lettera ai fratelli Occhiuto per convincerli a non correre da soli alle regionali in Calabria – con Mario candidato – e ad appoggiare la candidata del centrodestra Jole Santelli. “Mi auguro – anzi conoscendo il Vostro amore disinteressato per la Calabria mi permetto di dire che sono certo – dice il leader di Forza Italia – che pur nella comprensibile amarezza personale vorrete continuare il Vostro percorso con noi, per un centrodestra unito e rinunciando a scelte che avvantaggerebbero solo i nostri avversari”.

“Caro Mario e caro Roberto, in un momento così delicato e decisivo per il futuro della Calabria, con importanti ripercussioni anche a livello nazionale, sento il dovere di fare appello alla Vostra passione civile, all’amore disinteressato per la Vostra terra che avete tante volte dimostrato, alla coerenza di un percorso politico che non può essere messa in discussione – scrive il leader di Forza Italia nella lettera -. So bene quello che Voi rappresentate per la Calabria. Mario Occhiuto è un grande sindaco di Cosenza, il migliore nella storia recente della Vostra città. Ha fatto e sta facendo grandi cose per rendere Cosenza non solo più vivibile ma anche più bella. Roberto dal canto suo è oggi uno dei nostri parlamentari più stimati e autorevoli, dopo un’importante esperienza in Consiglio Regionale, ed ho avuto tante volte occasione di apprezzarne la competenza e l’amore per la sua regione”.

“Per questo – prosegue la lettera – sono convinto che, per ragioni diverse, sia Mario che Roberto sarebbero stati ottimi Presidenti della Regione Calabria. Purtroppo questo non è stato possibile per ragioni che non dipendono da noi. Tuttavia vi sono dei momenti nei quali un leader deve assumersi responsabilità anche dolorose, nei confronti di amici stimati. In questo caso, ho dovuto far prevalere la necessità di tenere unita la coalizione, pensando al bene dell’Italia, di Forza Italia, della coalizione di centro-destra e soprattutto della Calabria, la terra che Voi tanto amate. E’ troppo importante imprimere una svolta, cambiare il futuro di una Regione costretta all’immobilismo da anni di cattiva gestione che hanno trasformato una terra splendida, con una popolazione straordinaria, in una delle zone più profondamente disagiate del nostro Paese. Solo il centrodestra unito può determinare questa svolta”.

“Per la Calabria abbiamo individuato un ottimo candidato Presidente – si legge ancora nella missiva – e intorno a lei vogliamo costruire una squadra di grande livello. Il Vostro contributo in questo sarà prezioso non solo per vincere le elezioni ma per governare finalmente la Calabria come merita. Abbiamo ancora un lungo tratto di strada da percorrere insieme, tante battaglie di libertà da combattere, un futuro da costruire per un centro-destra nel quale l’area della tradizione liberale, cattolica, riformatrice deve avere pari dignità con la destra sovranista. Vorrei che foste entrambi coinvolti con ruoli importanti in questa grande scommessa sul futuro”.

Incidente stradale a Polistena, un morto e due feriti

È di una vittima e due feriti, il bilancio di un incidente stradale avvenuto attorno alle 3,15 di questa notte sulla statale Jonio-Tirreno, all’altezza dello svincolo di Polistena.

A causa dell’impatto tra due autovetture, si è reso necessario l’intervento della squadra dei vigili del fuoco del locale distaccamento che, oltre ad estrarre il corpo dell’uomo deceduto, del quale non si conoscono le generalità, ha provveduto a mettere in sicurezza le autovetture. Sul posto i sanitari del 118 e carabinieri per i rilievi del caso.

Governo, si è dimesso il ministro dell’Istruzione Fioramonti

Lorenzo Fioramonti

Il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti ha rassegnato si è dimesso, in contrasto con la linea politica del governo giallorosso.

Lo ha fatto consegnando la lettera di dimissioni al premier Giuseppe Conte. Secondo quanto riferiscono diverse fonti di maggioranza, Fioramonti potrebbe lasciare il M5s per fondare un gruppo parlamentare autonomo ma “filogovernativo”, come embrione di un nuovo soggetto politico.

“La verità è che sarebbe servito più coraggio da parte del Governo – ha scritto su Fb l’ormai ex ministro dell’Istruzione -, per garantire quella” linea di galleggiamento” finanziaria di cui ho sempre parlato, soprattutto in un ambito così cruciale come l’università e la ricerca. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c’è la volontà politica”.

15 anni fa lo tsunami a Sumatra che causò 250 mila morti

Il 26 dicembre di 15 anni fa il terremoto di Sumatra: una scossa di magnitudo 9.1 generò un violentissimo tsunami che causò circa 250 mila morti. L’impatto di quel fenomeno devastante è stato così forte che da allora è cambiato il sistema di monitoraggio e allerta dei maremoti, anche in Italia.

“Avendo ucciso oltre 200 mila persone e fatto danni per parecchie decine di miliardi di dollari, quell’evento ha stimolato la comunità scientifica e gli apparati governativi a dotarsi di strumenti di monitoraggio e allerta per il rischio da maremoti” ha detto all’Ansa il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni.

“Anche a seguito di quell’evento, in Italia – ha aggiunto – è stato istituito presso l’Ingv di Roma, in accordo con la Protezione Civile Nazionale, il Centro Allerta Tsunami che ha la sala operativa h24 e sorveglia il Mediterraneo e il Nord Atlantico dal rischio maremoto”. La scossa, che si verificò alle 7.59 (ora locale) del 26 dicembre 2004, è stata la terza più potente degli ultimi 60 anni, dopo il terremoto in Cile nel ’60 (magnitudo 9.5) e quello dell’Alaska del ’64 (9.2).

L’epicentro fu nell’Oceano indiano, al largo dell’isola indonesiana di Sumatra, dove il fondale marino si sollevò, generando onde anomale che viaggiarono per migliaia di chilometri, raggiungendo le coste di 14 Paesi di 3 continenti, compresa l’Africa. Nella tragedia morirono anche 40 italiani, tra Thailandia e Sri Lanka.

Quel sisma, ha osservato il presidente dell’Ingv, “è stato una lezione da ogni punto di vista, sia scientifico che sociale: ci ha insegnato molto sul fenomeno tsunami, che è stata la parte più drammatica per il grande numero di vittime”. Inoltre, ha proseguito, “abbiamo studiato, come mai era avvenuto in passato quando la rete di sismometri era più rarefatta e mancavano i dati satellitari, un terremoto di dimensioni catastrofiche rare, come ne accadono ogni 10-30 anni, di magnitudo superiore a 9, che ha rotto un piano di faglia lungo oltre 1200 chilometri, a una velocità di circa 2 chilometri al secondo, impiegando quasi 10 minuti per completarsi. Banchi corallini sulla costa si alzarono oltre il pelo dell’acqua anche di mezzo metro. Le onde dello tsunami raggiunsero altezze che in alcuni punti superarono anche i 20 metri. Dopo 25 minuti raggiunsero Sumatra, due ore dopo la Thailandia”.

Regionali, Callipo: “Avrò l’ultima parola sulle liste. Sconti a nessuno”

Pippo Callipo

«Non dovrebbe essercene bisogno perché sono cose che abbiamo sempre detto, ma se serve a tranquillizzare le tante persone che credono nel nostro progetto per una nuova Calabria lo ribadisco una volta di più: la missione che abbiamo intrapreso è improntata all’etica e al rinnovamento e su questo non molliamo di un millimetro. Le nostre liste risponderanno rigorosamente ai criteri di legalità, trasparenza e rottura col passato». È quanto dichiara il candidato alla presidenza della Regione Pippo Callipo, che aggiunge: «Non ci saranno sconti per nessuno e non ci sarà spazio per ambiguità e compromessi».

Callipo vaglierà «personalmente» ogni proposta e avrà «l’ultima parola» su ogni candidato. Non ci sarà nessuno spazio per corrotti, corruttori e per quanti siano anche lontanamente in odore di mafia. E nemmeno per i professionisti della politica: non dovranno essere candidati coloro che hanno già fatto tre legislature tra Consiglio regionale e Parlamento.

«Il nostro progetto – aggiunge l’aspirante governatore – nasce su questi principi, che non sono e non saranno mai in discussione. La nostra missione è perseguire unicamente gli interessi della collettività, di affermare la legalità e di concretizzare una netta svolta di cambiamento per il futuro. Adopereremo tutti i metodi che la legge consente per attuare questi imprescindibili propositi e, una volta vinte le elezioni regionali del prossimo 26 gennaio, porteremo avanti dei protocolli di collaborazione con le Procure della Repubblica e con le Prefetture per debellare ogni ingerenza nella cosa pubblica da parte di affaristi, ‘ndranghetisti e lobbisti».

Regionali, colpo a sorpresa di Oliverio: “Mi ritiro”. Strada in salita per Santelli

Oliverio report
Mario Oliverio

Colpo di scena in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 in Calabria. Mario Oliverio si è ritirato dalla corsa per la presidenza della Regione. Lo ha annunciato lo stesso Oliverio in una lettera indirizzata al segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

“Pur ritenendo di avere tutte le ragioni del mondo, – scrive Oliverio, attuale il governatore della Calabria – non faccio dividere il bambino a metà. Di altri sono e saranno le responsabilità. La Storia si incaricherà di fare giustizia di tutto, presto o tardi. Io faccio un passo indietro per non consentire che venga distrutto e dilaniato un patrimonio che è la mia storia politica”.

Con il passo indietro di Oliverio, a contendersi la poltrona di presidente alla Cittadella al momento saranno Pippo Callipo, imprenditore del tonno, sostenuto dal Pd e dal centrosinistra: Jole Santelli, parlamentare di Forza Italia sostenuta da FI, Lega, Fratelli d’Italia e Udc; Francesco Aiello, docente universitario, sostenuto dal Movimento 5 stelle e Carlo Tansi, dirigente regionale, in corsa con proprie liste civiche. Giuseppe Nucera, che aveva annunciato la sua candidatura a presidente, ha invece rinunciato per sostenere Santelli. Le liste dovranno essere presentate tra il 27 e il 28 gennaio.

Il ritiro di Oliverio dalla corsa a governatore mette ancora di più a rischio il Centrodestra che propone la parlamentare azzurra Jole Santelli, nonché gli altri competitor. Il bacino di voti delle liste che il presidente aveva già pronte, dovrebbe confluire infatti, in larga parte, per Callipo, che si candida da indipendente coi dem.

Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia corrono invece divisi. Se da una parte si mostrano apparentemente compatti sulla Santelli, candidatura che non risulta gradita alla base né a molti dirigenti del centrodestra, dall’altra c’è il sindaco forzista di Cosenza Mario Occhiuto che dopo l’esclusione per via del veto di Matteo Salvini, correrà da solo al momento con tre liste.

Secondo indiscrezioni, a volere l’esclusione di Occhiuto, sarebbero stati i fratelli Gentile i quali avrebbero convinto Denis Verdini, suocero del leader della Lega. Il motivo, al di là degli storici scontri tra i fratelli Gentile e gli Occhiuto, sarebbe riconducibile all’estromissione di Katia Gentile, figlia di Pino Gentile, dal posto di vicesindaco di Cosenza qualche anno fa. Secondo rumors Katia Gentile, dovrebbe trovare posto in una delle liste della Lega, a patto però, non ci fosse Occhiuto candidato presidente.

Le regionali in Calabria, prima che Salvini e Meloni accettassero la Santelli candidata presidente al posto di Occhiuto, erano del tutto appannaggio del centrodestra, preso atto delle divisioni dall’altra parte e del vento in poppa alla Lega.

I recenti sondaggi assegnavano un sostanziale testa a testa tra Callipo e Santelli, ma con Oliverio che viaggiava a gonfie vele, con sei 7 punti percentuali. Con la sinistra ricompattata, per Callipo, a meno di altri errori politici, potrebbe essere un gioco da ragazzi conquistare la cittadella. Un suicidio, quello del centrodestra che per molti versi somiglia molto a quello del 2014

Dino Granata

Rubavano ai villeggianti, arrestati i “Lupin” di Roseto

I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato due persone con l’accusa di furto aggravato. Si tratta di due baresi, un cinquantanovenne e la nipote trentenne. Il provvedimento è stato emesso dal giudice del Tribunale di Castrovillari.

Le indagini sono inziate all’indomani di diverse denunce presentate presso la locale Stazione Carabinieri durante l’estate 2018 da parte di alcuni villeggianti che si erano visti svaligiare le autovetture, dopo che le avevano parcheggiate nel rinomato lungomare della località dell’alto Jonio cosentino per recarsi sulla spiaggi.

Le indagini condotte dai militari di Roseto Capo Spulico sono state svolte con accurati sopralluoghi nei luoghi dove erano avvenuti i furti per rivenire telecamere che avessero potuto immortalare i ladri durante il loro operato.

Acquisite le immagini, i militari hanno individuato la scaltra coppia di “Lupin” che ripuliva le macchine dei villeggianti in pochi minuti. La tecnica era sempre la stessa: entrambi si vestivano da veri e propri bagnanti, in costume e telo da mare, poi la donna fungeva da palo, controllando che nessuno arrivasse e che i proprietari del veicolo fossero in spiaggia, il complice, avuto il via libera, svaligiava l’autovettura, dopo averla forzata, quindi, a colpo eseguito, entrambi fuggivano a bordo di una Nissan Micra.

Una volta individuati i soggetti, zio e nipote, residenti nel barese, i Carabinieri eseguivano una perquisizione presso le loro abitazioni, rinvenendo molti dei capi di abbigliamento utilizzati duranti i colpi.

Almeno tre furti accertati, dove la coppia portata via agli ignari villeggianti soldi, telefonini e quant’altro di valore avessero trovato all’interno dei veicoli.

Natale sicuro, la Finanza sequestra 300 mila articoli pericolosi

I finanzieri del Gruppo di Cosenza hanno sottoposto a sequestro oltre 300.000 tra luminarie, giocattoli ed adesivi natalizi, destinati alla libera vendita seppur carenti dei contenuti minimi informativi obbligatori per legge e pertanto potenzialmente pericolosi per i consumatori.

Quattro le attività commerciali coinvolte, situate nell’area urbana cosentina e nella
prima periferia, le quali si erano rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema non
conformi alle disposizioni normative vigenti, che esponevano i clienti a potenziali rischi per la salute in caso di utilizzo.

La merce in sequestro, in apparenza di discreta qualità, ad un esame più accurato è
risultata difforme rispetto agli standard qualitativi previsti dal Codice del Consumo.

I prodotti in sequestro risultavano sprovvisti delle più elementari informazioni utili alla
tutela del consumatore, quali la provenienza, le modalità di utilizzo, le indicazioni
merceologiche nonché l’eventuale presenza di materiali o sostanze pericolose.

Nel corso degli interventi sono stati anche identificati tutti i dipendenti delle attività
commerciali ed in particolare 5 di questi sono risultati lavorare “in nero”, ovvero privi di un regolare contratto di lavoro e di copertura assicurativa.

A conclusione dell’operazione, oltre al sequestro della merce si è proceduto a segnalare i responsabili delle attività commerciali alle Autorità amministrative competenti per l’accertamento delle violazioni e per la confisca dei beni sequestrati.

Festival a Spoleto, chiesto il processo per Oliverio

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della regione Calabria Mario Oliverio nell’ambito dell’inchiesta su presunte irregolarità nell’uso di fondi per la promozione del turismo in Umbria.

Chiesto il processo anche per Mauro Luchetti, legale rappresentante della “Hdrà”, società romana che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi e per l’ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello. L’accusa è peculato.

L’udienza dal gup è stata fissata per il 25 febbraio 2020. L’inchiesta è relativa alle risorse utilizzate per finanziare, nel luglio 2018, un’iniziativa a Spoleto, al Festival dei Due Mondi, che secondo l’accusa avrebbe perseguito finalità privatistiche di promozione politica dello stesso Oliverio.

L’evento era il format giornalistico “I dialoghi di Paolo Mieli”, tenutosi a margine del festival. Per la Procura, in quel contesto “non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si realizzavano le interviste tipiche di un talk show”.

Aggredito giudice Greco a Cosenza, indagini

tribunale di cosenza(ANSA) – COSENZA, 23 DIC – Il giudice Giuseppe Greco, in servizio all’ufficio Gip-Gup del Tribunale di Cosenza, è stato aggredito nella serata di ieri nel seminterrato del garage della propria abitazione.

Ad aggredirlo sono state due persone armate di bastoni e col volto travisato. Greco ha riportato lievi. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile. Sull’episodio vice uno stretto riserbo.

La sottosezione Anm di Cosenza, dopo aver appreso dell’aggressione, “intende esprimere tutto il proprio sconcerto e sdegno per il grave episodio verificatosi, rappresentativo evidentemente di una subcultura della violenza che merita di essere censurata pubblicamente e perseguita penalmente”.

Alla guida ubriaco, investe e uccide due ragazze. “Duplice omicidio”

Fiori e messaggi per Gaia e Camilla, le due ragazze sedicenni che hanno perso la vita dopo essere state investite su Corso Francia, Roma 23 dicembre 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Gaia e Camilla, le due ragazze morte investite lo scorso fine settimana, sono decedute per lo sfondamento della scatola cranica causato dall’impatto con l’auto guidata da Pietro Genovese. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia svolta oggi.

Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento il che farebbe supporre che le due ragazze, che sono morte sul colpo, non sarebbero state colpite da altre auto. Alcuni presunti testimoni dell’investimento avevano ipotizzato, ieri, che dopo la prima auto le due ragazze fossero state colpite anche da altre vetture sopraggiunte.

La Procura di Roma ha infatti affidato l’incarico per effettuare l’autopsia sui corpi di Camilla e Gaia, le due minorenni morte la notte tra sabato e domenica perché travolte da una auto mentre attraversavano Corso Francia. L’atto istruttorio è stato disposto dal pm Roberto Felici, titolare del fascicolo in cui è indagato per omicidio stradale Pietro Genovese che era al volante dell’auto.

Intanto è comparso uno striscione che recita “Gaia e Camilla sempre con noi” sul viadotto della tangenziale a pochi metri dal punto di Corso Francia in cui sono morte le due sedicenni. Decine i mazzi di fiori lasciati sul luogo dell’investimento.

I risultati degli accertamenti tossicologici svolti su Pietro Genovese, il giovane di 20 anni indagato per omicidio stradale duplice per la morte di Gaia e Camilla, hanno rilevato un tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro) e la non negatività ad alcune sostanze stupefacenti.

“Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l’incidente che avevo subito”, ha affermato il padre di Gaia, una delle due ragazze morte investite la notte tra sabato e domenica in Corso Francia parlando con il suo legale, l’avvocato Giovanni Maria Giaquinto.

“Voglio giustizia, non vendetta”, ha invece riferito la mamma di Camilla, al suo legale, l’avvocato Cesare Piraino. “Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto – spiega il penalista -. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell’esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto”.

“Lanciamo un appello a tutti: chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia Gaia lo consegni alle forze dell’ordine”. A dirlo la mamma di Gaia Von Freymann, che si è recata sul luogo dell’incidente a Corso Francia dove due notti fa la figlia e l’amica Camilla Romagnoli sono morte investite. “E’ un iphone 8 rosso, con la cover rossa – ha aggiunto – purtroppo Gaia quella sera non aveva con se’ la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni”.

Regionali, Santelli: “Io voluta dal destino. Pronta a fare il presidente”

La presentazione di Jole Santelli

“Sono pronta a diventare Presidente della Regione, con una squadra perfetta che cambierà il pronome “io” in “noi”. Lo ha detto stamane la parlamentare di Forza Italia Jole Santelli nella conferenza stampa di presentazione della sua candidatura tenuta in un albergo nei pressi di Catanzaro.

“Sono uscita fuori grazie al fato – ha detto la candidata del Centrodestra – e questo dimostra che non c’è volontà di potere nella nostra proposta. La parola che vogliamo cancellare è speranza – ha aggiunto Santelli – Perché ci dà l’immagine di una Calabria disperata che vogliamo respingere”.

“Questa regione – ha poi detto – deve riacquistare il senso della normalità perché i diritti devono essere ordinari. Non mi sentirete parlare mai del termine legalità perché la legalità è una precondizione della politica”.

Regionali, Nucera ritira la sua candidatura per sostenere Santelli

Giuseppe Nucera

Giuseppe Nucera, l’imprenditore reggino che aveva annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione con la lista “la Calabria che vogliamo”, si ritira per appoggiare la candidata del centrodestra, Jole Santelli alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020.

“L’appello dell’On. Santelli – dichiara – di condividere lo stesso percorso alle prossime elezioni regionali calabresi, in considerazione del fatto che la volontà di imprimere un cambiamento della nostra regione parte da idee e proposte convergenti, ha coinvolto i soci e i dirigenti de ‘La Calabria che vogliamo’ in una riflessione approfondita”.

“In merito alla proposta della candidata della coalizione di centrodestra, tutti insieme – spiega – abbiamo deciso di accettare tale l’invito, e per questa ragione sarò presente lunedi 23 dicembre in occasione della presentazione delle liste e dei simboli dell’On. Santelli”.

“La Calabria che vogliamo” – conclude – intende affrontare questa sfida con gli stessi propositi e obiettivi alla base della nascita del movimento. La Calabria che vogliamo è dentro di noi, liberiamo le nostre energie e creiamo una Calabria Nuova, Pura, Forte”.

Maltempo, mareggiate sul Tirreno. Danni su ferrovia e nel Vibonese

Le mareggiate che stanno interessando la costa tirrenica calabrese stanno provocando disagi alla circolazione ferroviaria con ritardi, fino a 50 minuti.

Il moto ondoso, infatti, segnala Rfi, ha danneggiato impianti e l’infrastruttura ferroviaria in più punti, fra Cannitello e Bagnara, Rosarno e Mileto, Mileto, Vibo e Pizzo, dove le onde hanno spazzato l’antico molo, e nella stazione di Gioia Tauro.

Riprogrammato, con riduzioni nell’offerta di trasporto, è scritto in una nota, il servizio ferroviario da Reggio Calabria a Rosarno, in attesa dell’evolversi delle condizioni meteo.

I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), conclude la nota, sono al lavoro per verificare le condizioni dell’infrastruttura e ripristinare le normali condizioni di circolazione.

Intanto, il forte vento e le piogge hanno provocato allagamenti, danneggiamenti agli stabilimenti balneari e cartelloni crollati. Una trentina gli interventi dei vigili del fuoco.

Sotto monitoraggio i corsi d’acqua, il cui regolare deflusso alla foce è ostacolato dal mare in tempesta. Un grande cartellone pubblicitario è caduto sulla Statale 18 in prossimità del cimitero di Vena.

A Tropea le violente raffiche di vento hanno generato onde alte alcuni metri che si stanno abbattendo sulle spiagge spazzando via gli stabilimenti balneari, mentre il lungomare, ricostruito pochi mesi fa, è completamente sommerso.

A Vibo Valentia, i tendoni installati a protezione delle antiche mura di età magnogreca, sono stati danneggiati dalle raffiche di vento, mentre a Vibo Marina è le acque hanno invaso il lungomare e sommerso i giochi per bambini recentemente installati dal Comune. Per monitorare la situazione, il Comune ha attivato il Centro operativo comunale.

Violenta mareggiata a Pizzo, cede l’antico molo

Una violenta mareggiata ha colpito stamani la costa tirrenica del Vibonese causando il cedimento della parte finale dell’antico e caratteristico Molo della Marina di Pizzo. La mareggiata dei giorni scorsi aveva fortemente lesionato il tratto conclusivo del pontile, facendo sorgere numerose crepe nel cemento, ma il violento moto ondoso di questa notte ha inferto il colpo di grazia. Una vasta porzione del Molo ha infatti ceduto di schianto.

L’area interessata dalle lesioni era stata già chiusa dall’amministrazione comunale con un’apposita ordinanza dopo l’ultimo nubifragio che aveva trasformato il vicino lungomare in una piscina bloccando alcune persone all’interno delle auto. Non molto tempo fa il pontile era stato oggetto di lavori per la pavimentazione nuova.

Truffa allo Stato, indagati un consulente e un imprenditore. Sequestri

blitz guardia di finanza CosenzaI militari del Comando provinciale Guardia di finanza di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari interdittive, emessa dal gip del locale Tribunale a carico di 2 persone (un consulente aziendale ed un imprenditore), per i reati di malversazione a danno dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Contestualmente, i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria Cosenza hanno sottoposto a sequestro preventivo per equivalente, a carico di complessivi 13 indagati, beni immobili, quote societarie e conti correnti bancari e postali, per un importo di 2,1 milioni di euro, pari al valore complessivo dei contributi pubblici indebitamente percepiti.

Nello specifico, all’esito di articolate indagini di polizia giudiziaria, coordinate da questa Procura della Repubblica ed eseguite anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche, appostamenti, accertamenti bancari e minuziose ricostruzioni contabili e documentali, sono emersi anomali ed ingenti flussi di denaro intercorrenti tra una rete di società “cartiere”, create ad hoc – ad opera del professionista – al fine di ottenere, anche mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti emesse dall’imprenditore colpito dalla misura interdittiva, indebiti finanziamenti erogati da Fincalabra e Invitalia, sia per l’assunzione di nuovo personale, che per l’avvio di nuove attività produttive.

Dalle indagini è emerso che, dopo l’iniziale accredito degli importi finanziati sui conti societari di destinazione, tali somme venivano “girate” su altri conti correnti personali o carte prepagate, per poi essere prelevate in contanti ed utilizzate per scopi diversi da quelli delle attività d’impresa.

Le indagini hanno consentito di disarticolare un sistema fraudolento, ideato e orchestrato dal consulente, con la compiacenza e fattiva collaborazione degli altri indagati, titolari di fatto e di diritto di nr. 11 società beneficiarie dei finanziamenti indebitamente percepiti, per un importo complessivo di oltre 2,1 milioni di euro, oggetto di sequestro per equivalente.

I Gentile dietro l’esclusione di Occhiuto. Convinsero Verdini, suocero di Salvini

Da sinistra Tonino e Pino Gentile, Jole Santelli, Denis Verdini e Matteo Salvini

A suggerire il veto di Salvini su Mario Occhiuto nella corsa a governatore della Calabria sarebbero stati esponenti della “vecchia politica calabrese” che avrebbero chiesto a un “mediatore”, parente di Salvini (il suocero Denis Verdini), la sua esclusione. E’ questo il retroscena, secondo quanto circola, che si sarebbe consumato a Settembre durante una cena a Roma tra i fratelli Gentile e lo stesso Verdini, fondatore di Ala (i “responsabili” per Renzi, ndr), il quale, tra una pietanza e l’altra, avrebbe accordato anche una candidatura ad uno dei fratelli, si parla di Pino, o la figlia Katia, ex vice di Occhiuto, nella lista della Lega guidata dal genero Salvini, a patto però che non ci fosse Mario (e Roberto) Occhiuto candidato presidente (sono noti gli scontri tra i fratelli Occhiuto e i Gentile), bensì una figura “nuova immacolata” che rispondeva al nome di Jole Santelli, fino a pochi giorni fa vicesindaco di Occhiuto e oggi ufficialmente in corsa per la Cittadella con il lasciapassare del leader del Carroccio e della stessa Meloni, a capo di Fratelli d’Italia.

Occhiuto, a quei tempi, era stato già indicato da Forza Italia quale candidato di FI alla presidenza della Regione Calabria, ma ha trovato Salvini che memore delle indicazioni del suocero, iniziava a porre incomprensibili veti e sulla sua persona, in primis a Cosenza, quando al teatro Morelli spiegava che per il candidato presidente bisognava “guardare avanti”, che occorreva un “radicale rinnovamento” con una persona “nuova immacolata”. Poi dopo mesi di tira e molla dal cilindro spuntò la persona “nuova e immacolata”, la Santelli appunto, che con una “manovra misera”, parole del sindaco di Cosenza, gli ha di fatto strappato la candidatura. Berlusconi, che ha tenuto finché ha potuto su Occhiuto, alla fine ha dovuto concedere al vecchio amico Denis e l’alleato Salvini l’alternativa Santelli, gradita ai Gentile, senza l’apporto dei quali, si sono convinti a Roma, in Calabria il centrodestra non avrebbe mai potuto competere contro Callipo, candidato del Pd.

Salvini e Meloni si ritrovano dunque a sostenere politici calabresi che calcano il palcoscenico da trenta o 40 anni che hanno sempre occupato posti di potere di primo piano in Calabria, – i socialisti Gentile e la Santelli – con l’idea professata di cambiarla, ma i dati statistici nei decenni mostrano al contrario un declino pauroso. Pino Gentile, oggi vicepresidente del Consiglio regionale, è stato agli inizi degli anni ’80 sindaco di Cosenza per poi fare il consigliere regionale nonché più volte l’assessore sempre di spessore.

Tonino, è nato nel Psi e dopo Tangentopoli fiutò bene l’aria dopo la scesa in campo di Berlusconi. Con gli azzurri è stato più volte parlamentare e sottosegretario di Stato all’Economia in uno dei governi Berlusconi. Poi dalla scissione tra Alfano e il cavaliere, il senatore decise di seguire l’ex guardasigilli nell’avventura del Nuovo centro destra, partito che si trovò a sostenere prima il governo Letta, poi quello di Matteo Renzi che lo nominò sottosegretario alle Infrastrutture.

Il caso “l’Ora della Calabria”, quotidiano che stava per pubblicare una indagine sul figlio Andrea (mai andata in stampa per volontà dell’editore Citrigno che avrebbe ricevuto pressioni dai Gentile), gli costò quella seconda nomina quando la stampa nazionale dopo aver sentito gli audio registrati dall’ex direttore dell’Ora, fece una pressione tale su Renzi da costringerlo a tornare sui suoi passi. Passata l’ondata di sdegno per quella vicenda, l’ex premier lo ripropose in uno dei rimpasti e Tonino Gentile diventò sottosegretario allo Sviluppo economico.

Jole Santelli, cosentina come i Gentile, fin dalla nascita di Forza Italia, nel ’94, entrò subito nel cerchio magico di Berlusconi. Eletta in Parlamento nel 2001, dove si trova tutt’ora, è stata sottosegretaria di Stato alla Giustizia nel secondo e terzo governo Berlusconi, nonché sottosegretario al Lavoro nel Governo Letta.

Insomma, Salvini alla “rivoluzione in Calabria”, ha preferito seguire vecchie logiche politiche, le stesse che da decenni hanno affossato la regione. Va da sé che il centrodestra è staccato; gli Occhiuto, che come i Gentile pure hanno i loro voti, hanno deciso di correre da soli col rischio concreto che il Centrosinistra prevalga nuovamente come nel 2014. Una replica della missione suicida di allora? Pare di sì. Leggi lo scontro tra i fratelli Gentile e i fratelli Occhiuto

Dino Granata

Serie B, il Crotone batte il Livorno 2-1

Torna al successo il Crotone e lo fa battendo allo Scida il Livorno per 2 a 1. Stroppa, rispetto alla gara di Salerno, deve fare a meno anche dello squalificato Golemic e dell’infortunato Spolli. In avanti spazio alla coppia Messias-Simy, quest’ultimo oggi alla centesima in rossoblù.

La prima grande chance del match arriva già al 10’ con Messias, che riceve un’ottima palla da Mustacchio ma Plizzari compie un miracolo. Passano 2 minuti ed arriva invece il vantaggio degli ospiti: Agazzi intercetta palla, filtrante per Marras che con un diagonale destro supera l’incolpevole Cordaz.

Gli squali provano subito a reagire con Crociata, sinistro fuori, e Simy, colpo di testa alto. Al 23’ arriva il pareggio dei pitagorici con Cuomo che sugli sviluppi di un calcio di punizione, di testa, manda la palla dove Plizzari non può arrivare. Primo gol per il numero 3 scuola Crotone. Passano altri 3 minuti e gli squali ribaltano il risultato con un eurogol di Crociata che con un gran destro a giro manda la sfera sotto il sette.

Nella ripresa gli ospiti si rendono pericolosi solo in avvio con il solito Marras, sinistro respinto da Cordaz. Al 60’ Tramezzani passa al 4-4-2 operando un doppio cambio: dentro Braken e Delprato, fuori Rocca e Morelli. Stroppa risponde al 70’ con Vido per Simy.

I rossoblù amministrano bene il risultato senza mai correre rischi e vanno vicini alla terza rete con Mazzotta all’80’ ben servito da Vido, ma Morganella si immola e salva i suoi. Passano altri 3 minuti e questa volta è Plizzari a salvare sul destro di Vido, sulla ribattuta a botta sicura di Mustacchio respinge Porcino. Nel recupero non accade più nulla e gli squali volano a 25 punti in classifica.

TABELLINO DELLA GARA

CROTONE: Cordaz; Cuomo, Marrone, Gigliotti; Mustacchio (87’ Rutten), Molina, Barberis, Crociata, Mazzotta (94’ Gomelt); Messias, Simy (70’ Vido). A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Bellodi, Rodio, Curado, Nalini, Evan’s, Itrak. All. Stroppa

LIVORNO: Plizzari; Boben, Gonnelli, Morelli (60’ Delprato); Morganella, Rocca (60’ Braken), Luci, Agazzi (78’ Pallecchi), Porcino; Marras, Mazzeo. A disp: Zima (GK), Ricci (GK), Marie Sainte, Coppola, Ruggiero, Viviani, Rizzo, D’Angelo, Raicevic. All. Tramezzani

Arbitro: Minelli di Varese

Reti: 12’ Marras (L), 23’ Cuomo (C), 26’ Crociata (C)

Ammoniti: Morganella (L), Marrone (C), Morelli (L), Simy (C), Cuomo (C), Braken (L), Mazzotta (C)

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