6 Ottobre 2024

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A Nardodipace la prima uscita di Callipo. “La rinascita deve iniziare da qui”

Pippo Callipo

«Non vengo qui a chiedere voti e non scopro certo oggi la realtà di Nardodipace. Ma ho voluto partire proprio da qui, dal cuore verde e spirituale della Calabria, per far capire a tutti che non è più possibile sopportare l’indifferenza della politica verso l’entroterra, verso la montagna abbandonata». È quanto ha detto Pippo Callipo a Nardodipace, centro montano del Vibonese da dove il candidato del Centrosinistra alla Presidenza della Regione, alla prima uscita pubblica dopo la presentazione delle liste, ha lanciato un messaggio augurale a tutti i calabresi. «Ho voluto cominciare da qui – ha aggiunto Callipo – perché questo è un luogo simbolo di tantissimi altri paesi che sono abbandonati come Nardodipace. Giusto per fare un esempio: da quindici giorni qui sono senza linee telefoniche. Significa che questi cittadini non hanno gli stessi diritti di altri che vivono in altre zone della regione».

A Nardodipace Callipo ha incontrato il sindaco Antonio De Masi assieme ad alcuni consiglieri e dipendenti comunali e ai cittadini. «Abbiamo difficoltà a farci ascoltare. Questa comunità – è l’allarme lanciato da De Masi – si sta sgretolando. Ma oggi la scelta di Callipo ci incoraggia, vuol dire che qualcuno insieme a noi tenta di sfidare le avversità per raggiungere il riscatto. Sono convinto che ce la faremo perché la Calabria ha bisogno di uomini come Callipo e noi sosterremo la sua idea di cambiamento».

L’aspirante governatore ha poi aggiunto: «La Calabria subisce un inarrestabile spopolamento: negli ultimi 10 anni sono andate via 180mila persone e tra 20 anni il rischio è che si perdano 500mila abitanti. Un depauperamento scandaloso che se non arrestato con provvedimenti urgenti e adeguati e con l’utilizzo dei fondi disponibili, come quelli della Strategia per le aree interne, ci predispone un futuro assai triste. Lo svuotamento dei luoghi interni ha serie conseguenze a livello antropologico, sociale, economico. Costituisce anche un vuoto di memorie. Noi dobbiamo riuscire a capovolgere questa tendenza. Ho vissuto sempre i territori, non ho trascorso gli ultimi decenni nei palazzi del potere, conosco bene le sofferenze di chi vive e lavora nell’entroterra. Nessuno ha mai ascoltato queste persone. Per questo non me la sono sentita di girarmi dall’altra parte e mi sono candidato. Il cambiamento è partito, lo abbiamo già dimostrato con le liste. Ma è solo l’inizio. L’augurio è che da qui, dal cuore della Calabria, inizi la nostra rinascita».

Maltempo in Calabria, chiesto lo stato di emergenza

Maltempo, mareggiate e temporali

La Giunta regionale della Calabria, nel corso della riunione di fine anno per l’adozione di atti dovuti, svoltasi sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha deliberato la richiesta al Governo del riconoscimento dello stato di emergenza per il maltempo dei giorni scorsi.

La richiesta è da mettere in relazione, in particolare, “agli eccezionali avversi eventi meteorologici che hanno interessato il territorio calabrese tra il 21 e il 24 dicembre scorsi”, dove si sono abbattute piogge intense, vento e mareggiate che hanno provocato non pochi danni.

Incidenti stradali sulla 106 a Corigliano, feriti

ambulanza 118Due incidenti stradali si sono verificati sulla strada statale 106 Jonica nella zona di Corigliano Rossano. Coinvolte in totale 5 auto con diversi feriti. Probabili cause il maltempo che imperversa, con forti piogge e vento sostenuto. Intorno alle ore 14:00 il primo scontro tra due auto, che ha provocato il ferimento in modo grave di una persona.

Dopo pochi minuti, un altro incidente ha coinvolto tre mezzi e provocato il ferimento di diverse persone, per fortuna in maniera non grave. Critiche le condizioni del traffico nella zona. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, anche le pattuglie della polizia stradale e personale dell’Anas.

Capodanno, Coldiretti: La spesa per il cenone sale a 94 euro a famiglia

Per il cenone di fine anno saranno destinati alla tavola 94 euro in media a famiglia, con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del Capodanno per il quale si prevede che più di sette italiani su dieci (71%) consumeranno il cenone di fine anno nelle case, proprie o di parenti e amici mentre gli altri si divideranno tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi, per una media complessiva a tavolata di 9 persone.

“Lo spumante – sottolinea la Coldiretti – si conferma come il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (91%)”, seguito dalle lenticchie “presenti nell’82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze”. Tra le più note, cita la Coldiretti, “quelle del Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Altamura (Puglia), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito”.

L’interesse per le lenticchie è accompagnato dalla riscossa del cotechino e dello zampone “presenti sul 67% delle tavole”.

Si stima che siano serviti, sottolinea la Coldiretti, “circa 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi”. “Durante le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – vengono fatti sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp”, ma si rileva “anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali”.

Sulle tavole delle feste “è forte anche la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie con – conclude Coldiretti – il 66% degli italiani che ha assaggiato il salmone arrivato dall’estero, appena il 13% si è permesso le ostriche e il 15% il caviale spesso però di produzione nazionale che viene anche esportata”.

Inchiesta su ‘ndrangheta, Rosso si dimette da consigliere: “Scelta etica”

Roberto Rosso (Ansa)

Roberto Rosso, l’assessore regionale del Piemonte dimissionario dopo l’arresto con l’accusa di voto di scambio politico mafioso, ha rassegnato le dimissioni anche da consigliere regionale e da consigliere comunale di Torino. Una decisione personale, precisa il suo legale, l’avvocato Giorgio Piazzese, “maturata nella sua coscienza per il rispetto verso le Istituzioni e i cittadini”.

“Non era obbligato a dimettersi – precisa il difensore – la sua è stata una scelta etica autonoma per senso di responsabilità politica”. Rosso, sostiene il suo legale, è “consapevole della propria totale estraneità alla criminalità organizzata” e “auspica che la vicenda sia trattata nelle competenti sedi giudiziarie, le sole dove può e deve trovare soluzione”. Le dimissioni sono state ufficializzate sia in piazza Castello, sia a Palazzo di Città.

Istat: Nel 2018 oltre 5 milioni di poveri. Ma col Rdc del 2019 sarà diverso

Istat RomaNel 2018, in Italia le famiglie in condizione di povertà assoluta sono un milione 822 mila (7,0 per cento), per un totale di oltre 5 milioni di individui poveri. E’ quanto si legge nell’Annuario Statistico Italiano 2019, relativo allo scorso anno, messo a disposizione dall’Istat sul proprio portale.

Le famiglie che, rispetto al 2017, vedono peggiorare la loro situazione sono quelle dove è presente un solo genitore, (dal 9,1 per cento all’11,4 del 2018), soprattutto se con minori (dall’11,8 per cento al 16,8 del 2018).

L’incidenza della povertà assoluta rimane elevata fra i minori (12,6 per cento pari a un milione 260 mila minori) e raggiunge il minimo fra gli ultra 64enni (4,6 per cento), continua l’Istat.

Con il Reddito di Cittadinanza introdotto dal governo nel 2019 i numeri relativi alla povertà, secondo i pentastellati, dovrebbero diminuire drasticamente.

Dopo la manovra nessun ritocco a Reddito e Quota 100

Palazzo Chigi
Palazzo Chigi

“Dopo l’approvazione della manovra, non è all’ordine del giorno dell’agenda di governo alcuna revisione né di quota cento né del reddito di cittadinanza”. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi riportate da Adnkronos, smentendo le ricostruzioni odierne apparse sugli organi di stampa.

“Ancora una volta ci ritroviamo a leggere notizie infondate che riguardano il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Chiariamo subito una cosa: per il MoVimento 5 Stelle queste due misure non si toccano e non ci sarà nessuna modifica fino a che saremo al Governo. Abbiamo finalmente dato speranza e dignità a milioni di cittadini che per anni sono stati completamente abbandonati dalla politica, abbiamo dato ad anziani e famiglie la possibilità di pagare una visita specialistica, il riscaldamento e di fare la spesa”, si legge in un post del M5S, pubblicato sul Blog delle Stelle.

“Abbiamo dato il diritto di andare in pensione dopo anni di sacrifici a tutti quei lavoratori che sono stati ingannati da una legge ingiusta e dolorosa come la Fornero. Tutto questo era nel nostro programma con cui ci siamo presentati alle elezioni nel 2018, e noi le promesse le manteniamo. I voti del MoVimento 5 Stelle per cambiare o smantellare due conquiste sociali e di umanità come queste non ci saranno mai”, conclude il MoVimento.

Nevica nel Cosentino e nel Catanzarese, freddo polare

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Nevica in Calabria su diverse zone del Cosentino e del Catanzarese, anche a bassa quota. Nelle ultime ore i fiocchi bianchi sono arrivati anche alle porte di Cosenza, fino dai 200/300 metri, accompagnati anche da un gelido vento di tramontana.

In Sila, invece, dove nevica oramai da quasi due giorni, il manto bianco ha superato, in alcune zone, anche i 30 centimetri. Nel frattempo si lavora per l’apertura delle piste da sci sia a Camigliatello che a Lorica.

Nessun disagio invece per quanto riguarda le arterie stradale e la circolazione, con i mezzi spazzaneve e spargisale che lavorano ininterrottamente da 48 ore sia sulla statale 107 Silana Crotonese che sull’autostrada A2 del Mediterraneo, sia sul Pollino che nel tratto Cosenza – Rogliano – Altilia.

Imbiancati anche i comuni della Presila Catanzarese in particolare a Sersale, Cerva, Petronà, Magisano, Albi e nelle zone più alte di Taverna. A Catanzaro città neve nel quartiere Sant’Elia e sporadici fiocchi anche nel centro storico.

Sparano con una scacciacani per festeggiare, denunciati

Un video in cui è ripreso un uomo che spara dei colpi di pistola per festeggiare l’approssimarsi al nuovo anno, ballando a ritmo di musica davanti ad un bar di Palizzi Marina, è stato pubblicato in rete ed è ben presto diventato virale dividendo gli utenti tra sostenitori del gesto e coloro che lo hanno condannato.

I carabinieri della Compagnia di Bianco hanno svolto sull’episodio degli accertamenti scoprendo che l’arma usata era una scacciacani. I due, autore e protagonista del video, sono stati denunciati.

A carico delle due persone che hanno realizzato il video – un quarantottenne e un quarantunenne, rispettivamente cliente e gestore del bar teatro della vicenda – i militari hanno eseguito delle perquisizioni. La pistola scacciacani e i proiettili sono stati sequestrati e i due responsabili del fatto saranno proposti per l’applicazione di misure di prevenzione. Il locale pubblico in passato è stato al centro di episodi delinquenziali anche gravi. Chiesta la rimozione del video.

Lite con martello e bastone tra parenti, divieto di avvicinamento

Sono accusati di avere colpito con un palo ed un martello tre loro parenti nel corso di una lite per problemi di vicinato avvenuta la vigilia di Natale a Catanzaro. A due persone, una di 70 e l’altra di 47 anni, la polizia di Stato del capoluogo ha notificato un divieto di avvicinamento alle parti offese.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti i due, oltre a minacciare e molestare i parenti, avrebbero colpito un loro parente di 83 anni provocandogli lesioni giudicate guaribili in 30 giorni e per le quali si rendeva necessario un intervento chirurgico. Ad un’altra delle vittime, una donna di 76 anni, i colpi inferti avrebbero provocato un trauma cranico mentre ad un nipote dell’anziana, di 34, anni lesioni guaribili in 10 giorni. I dissidi tra i due nuclei familiari andavano avanti da anni e, nel tempo, avevano portato a denunce reciproche.

Regionali, i vescovi calabresi ai candidati: No al voto di scambio

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“Occorre rifuggire da pratiche deprecabili, oltre che illecite, a partire dal voto di scambio, sotto ogni sua forma, esercitando con matura espressione il proprio consenso: tutto ciò servirà a ricucire i rapporti tra politica e cittadini ed arginare la diffusione di fenomeni degenerativi di antipolitica, dannosi per la tenuta ed il funzionamento delle Istituzioni e l’integrità del tessuto sociale”. Lo si legge in un documento della Conferenza episcopale calabrese dei Vescovi.

“Affidiamo queste nostre considerazioni a tutti i calabresi – scrivono i vescovi e gli arcivescovi della regione – perché il benessere spirituale e socioeconomico della nostra amata Regione sia frutto della loro responsabilità, mentre auguriamo fin d’ora alla compagine che amministrerà la nostra terra l’esercizio di un mandato esemplare e apprezzato. Ogni appuntamento elettorale è occasione di forte partecipazione democratica ed esercizio di cittadinanza attiva”.

In particolare, è sottolineato nel documento, “in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del nuovo presidente della Giunta regionale, nel mentre si richiamano tutti e ciascuno ad assolvere con coscienza e libertà il proprio dovere di elettore, la Conferenza episcopale calabra auspica che forze politiche, movimenti ed associazioni sappiano orientare le loro scelte ai principi del bene comune e del senso di responsabilità, necessari e richiesti a gran voce da una terra martoriata – in specie nelle classi più povere – dalla pervasiva presenza della criminalità organizzata, dal dilagare della corruzione, dalla mancanza di infrastrutture, dalla ripresa dell’emigrazione, dalla scelta di un esodo senza ritorno dei giovani, dalla disoccupazione e, negli ultimi tempi, anche dalla grave crisi che attanaglia sempre più la sanità, vero problema tra i problemi, costringendo sempre più calabresi a cercare fuori regione anche i presìdi terapeutici”.

Capodanno in Calabria tra cenoni e feste in piazza

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Le piazze calabresi si preparano ad accogliere gli eventi promossi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, ma la protagonista principale resta la tavola con le tante offerte enogastronomiche basate principalmente sui prodotti tipici. Per quanto riguarda gli eventi, sono molte le offerte previste sia in piazza che in locali privati. I concerti più importanti sono quelli di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia, a cui si aggiungono anche Cassano allo Ionio e Palmi.

A Cosenza, in piazza XV Marzo, vicino al Teatro Rendano, i festeggiamenti per l’arrivo del 2020 prevedono l’esibizione del rapper Clementino che salirà sul palco attorno all’1.30; prima di lui l’esibizione della band funky pop cosentina 911. Fino all’alba, poi, il programma del dj set. Concerto di Capodanno anche nel centro storico di Catanzaro: apriranno l’attesa del nuovo anno gli Opera Dance Music, il gruppo che unisce la musica elettronica con quella sinfonica e lirica. Subito dopo si esibiranno Stefano Gagliardi e il soprano cinese Lingwei Guo. Quindi, l’atteso concerto di Briga, Sud Sound System e Nesli. A Vibo Valentia sarà Scarda, cantautore di livello nazionale, balzato al successo dopo aver scritto e cantato la colonna sonora del film “Smetto quando voglio”, a festeggiare il 2020 con i vibonesi.

A Cassano Ionio la prima edizione del Capodanno in piazza con il concerto dei Stash e The Kolors, insieme a Marvin & Prezioso e alla musica etno-popolare dei Catrum sound e Secret guest dj. A Palmi cabaret e musica con il concerto degli Hostaria Numero 4, in programma nel palaeventi, la struttura installata in piazza per ospitare gli spettacoli e le attività del Natale Palmese. A seguire il DjSet di Dj Double Esse e Rocco Rizzitano, per ballare e cantare insieme fino al mattino.

Per quanto riguarda la scelta del cenone, tutto esaurito in agriturismi e ristoranti che hanno organizzato cene a base di pesce e carne, quasi sempre con menù legati alle tradizioni locali. Per chi ha scelto di rimanere in casa spazio ai piatti e ai dolci tipici della cucina calabrese, preparati in gran parte con prodotti locali a base di pesce, carne, frutta secca e molto altro. Immancabili le lenticchie come “portafortuna” per il nuovo anno. E per iniziare nel migliore dei modi il 2020 sono stati programmati anche quest’anno gli eventi del tuffo in mare, la mattina di Capodanno, su diverse spiagge della Calabria.

Serie B, il Crotone strapazza il Trapani 3-0 e balza al terzo posto

L’anno del Crotone si chiude nel segno del tre: 3-0 al Trapani, per la terza vittoria consecutiva che assicura la riconquista del terzo posto solitario con 31 punti.

Rispetto alla trasferta di Frosinone, Stroppa recupera Crociata dalla squalifica. Mazzotta non è al meglio, dunque Molina torna sulla fascia e Gomelt viene schierato per la prima volta dal primo minuto. Messias torna in avanti al fianco di Simy.

Gli squali partono col piede a tavoletta sull’acceleratore e sfiorano subito la rete con Barberis: respinta di Carnesecchi raccolta da Mustacchio ma la difesa ospite riesce a salvarsi, seppur con affanno. In campo sembrano esserci solo i rossoblù, che al 17’ reclamano un calcio di rigore per un fallo di mani di Pagliarulo con l’arbitro che lascia proseguire.

Al 21’ un super Carnesecchi prima, e il legno dopo, negano la gioia del gol a Mustacchio. Gli ospiti si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Cordaz al 26’ con l’ex Pettinari e serve un grandissimo intervento del capitano per mantenere il risultato invariato. A due minuti dal riposo è Crociata a sfiorare l’incrocio dei pali con uno spettacolare tiro a giro.

Si riparte con lo stesso leit-motiv della prima frazione, ma i ragazzi di Stroppa riescono subito a sbloccare il risultato con Junior Messias che di testa, su perfetto invito di Crociata, sigla l’atteso primo gol in serie B. La timida risposta della squadra di Castori è affidata al sinistro di Evacuo che termina abbondantemente fuori. Ma è monologo-Crotone: prima Messias ha sul sinistro l’occasione per raddoppiare ma Carnesecchi salva i suoi con un grande intervento in uscita, poi ancora Carnesecchi a mettere una pezza sul sinistro a giro di Mustacchio, e ancora Simy di testa su cross di Mustacchio dalla destra con la palla che sorvola la traversa.

Al 78’ arriva il meritato raddoppio grazie a Mazzotta, entrato da 4 minuti in campo al posto di Gomelt: cross dalla destra dell’instancabile Mustacchio e colpo di testa vincente del numero 23 rossoblù al secondo gol in tre giorni (ancora il tre!). Ma il punto esclamativo lo mette Simy all’82’ siglando il 3-0 su rigore, assegnato per fallo di Pagliarulo su Molina.

TABELLINO DELLA PARTITA

CROTONE: Cordaz; Cuomo (87’st Bellodi), Marrone, Golemic; Mustacchio, Gomelt (74’ Mazzotta), Barberis, Crociata, Molina; Messias (85’ Zak), Simy. A disp: Festa (GK), Rutten, Gigliotti, Rodio, Curado, Evan’s, Itrak, Vido, Nalini. All. Stroppa
TRAPANI: Carnesecchi; Fornasier, Pagliarulo, Moscati; Candela, Luperini, Corapi (74’ Scaglia), Colpani (63’ Aloi), Grillo; Evacuo (56’ Biabiany), Pettinari. A disp: Bruno (GK), Dini (GK), Da Silva, Cauz, Minelli, Canino, Tulli. All. Castori
ARBITRO: Maggioni di Lecco
MARCATORI: 48’ Messias (C), 78’ Mazzotta (C), 82’ Simy (C) su rigore
AMMONITI: Fornasier (T), Simy (C), Messias (C), Pagliarulo (T)

Il premier Conte non si ritirerà: “Non vedo un futuro senza politica”

Giuseppe Conte durante il suo discorso

“Dopo questo mio intenso coinvolgimento, non vedo un futuro senza politica”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un colloquio con Repubblica annuncia un impegno a lungo termine. Precisa di pensare “al presente e non al mio futuro”, perché “iniziare a ragionare sul proprio futuro quando si ha un incarico così rilevante rischia di creare una falsa e distorta prospettiva”, “come un tarlo” che “finisce per distrarre o peggio per condizionare le scelte e le decisioni che si è chiamati ad assumere”, ma aggiunge: “Non mi vedo novello Cincinnato che mi ritraggo e mi disinteresso della politica”.

“La politica – riflette il premier – non è solo fondare un partito o fare il leader di partito o fare competizioni elettorali. Ci sono mille modi per partecipare alla vita politica e dare un contributo al proprio paese”. Infine, per rassicurare i partner della coalizione, ribadisce: “Qualsiasi contributo mi troverò a dare sarà comunque in linea con la mia inclinazione che sabato ho esplicitato: sono un costruttore, non sono divisivo”.

Sarà la giustizia, e in particolare la prescrizione, la prima tappa dello slalom di gennaio di Giuseppe Conte. Tappa spinosissima, perché M5S, Pd e Iv viaggiano su binari lontanissimi e il rischio è che lo stallo sulla riforma Bonafede inquini sul nascere il confronto nel governo dal quale il presidente del Consiglio vuol far ripartire la sua agenda.

Del resto, nonostante nella conferenza di fine anno abbia dato un suo netto imprinting alla direzione del governo giallorosso, la maggioranza resta fragile. Con l’ombra del nuovo gruppo alla Camera che, nonostante l’appello del premier a non destabilizzare, resta un’ipotesi sul tavolo. Il capo del governo arriverà al vertice sulla giustizia previsto il 7 gennaio probabilmente dopo aver completato l’insediamento di nuovi ministri alla Scuola e all’Università e Ricerca Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi.

La scelta dello spacchettamento, a livello numerico, avvantaggia il Pd e, allo stesso tempo, frena la possibile richiesta di un mini-rimpasto da parte dei Dem dopo le Regionali. Il Movimento, dal canto suo, si consola con la promozione del suo sottosegretario, la deputata Azzolina. La sua indicazione trova il gradimento dei vertici e forse scontenta l’ala ortodossa (tra i papabili c’era anche il presidente della commissione Cultura Luigi Gallo) ma non dovrebbe creare ulteriori crepe in un Movimento dove, da giorni, è in atto un tutti contro tutti.

Intanto, parte la sfida delle Regionali del 26 gennaio in Emilia-Romagna e Calabria. Bonaccini presenta la lista a Imola con il sindaco di Milano Sala: ‘Se vinciamo, da qui parte la riscossa per l’Italia’. Mentre Salvini a Bologna attacca Conte. ‘Vive male, è ossessionato da me. La sua maratona si fermerà al primo chilometro’. Attesa per il quinto discorso di fine anno che il presidente della Repubblica Mattarella pronuncerà martedì sera dal Quirinale. (Ansa)

Serie B, Juve Stabia Cosenza 1-0, Braglia: “Abbiamo perso per ingenuità”

Il Cosenza, dopo le splendide performance a Pisa e in casa con l’Empoli, cede con la Juve Stabia, che allo scadere ha vinto a Castellammare con un calcio di rigore segnato da Fonte. I Lupi precipitano nuovamente al terz’ultimo posto in classifica e chiude il girone di andata con venti punti.

Braglia: “Partita persa per una ingenuità”
“Non eravamo brillantissimi oggi, però non mi sembra di aver subito così tanto. Abbiamo gestito male il pallone nell’occasione del corner da cui è scaturito il gol della Juve Stabia”. Lo ha detto Piero Braglia, tecnico del Cosenza, nel post gara con la Juve Stabia.

“Anche noi – ha spiegato – abbiamo avuto l’occasione di passare in vantaggio ad inizio secondo tempo. Dispiace perché a mio avviso era una partita da zero a zero. Sotto il profilo dell’impegno non ho niente da dire ai miei ragazzi. Abbiamo cercato di contenerli nel primo tempo per poi giocarcela nella ripresa. La nostra partita l’avevamo fatta, per l’ennesima volta paghiamo il primo errore madornale”.

“La squadra non mi è dispiaciuta, bisogna prendere quello di positivo che c’è stato oggi senza piangerci addosso e andare avanti. Lì davanti Rivière e Machach non erano in giornata di grazia e noi dipendiamo molto da giocatori del genere. Stiamo crescendo, nelle ultime tre partite abbiamo conquistato sei punti. Io sono tranquillo. Le ingenuità a questi livelli però le paghi. I nostri tifosi hanno grande passione e un attaccamento unico ai colori”.

LA CRONACA

Primo tempo

11′ Perina toglie dall’incrocio il calcio piazzato battuto da Forte.

16′ Pericolo per la difesa rossoblù, una palla vagante passa in mezzo ad una selva di gambe rischiando di insaccarsi nella porta difesa da Perina.

26′ Cross insidioso di Baez, non arriva nessuno sul pallone.

27′ Ammonito Sciaudone.

38′ Cartellino giallo anche per Legittimo.

39′ Addae di prima intenzione sugli sviluppi di un calcio piazzato, palla alta di poco.

45′ Fine primo tempo.

SECONDO TEMPO

9′ Sul cross basso di Baez il centravanti rossoblù Rivière arriva con un attimo di ritardo e l’occasione sfuma.

16′ Cambio nella Juve Stabia: fuori Buchel, dentro Mallamò.

18′ Seconda sostituzione nelle file dei padroni di casa: Cissè prende il posto di Canotto.

19′ Addae stacca di testa sugli sviluppi di un corner, palla fuori.

24′ Cartellino giallo per Ricci.

28′ Il direttore di gara sventola un giallo per Calò.

28′ Cambio nei Lupi: Lazaar rileva D’Orazio.

33′ La Juve Stabia sostituisce Bifulco con Rossi.

33′ Ammonito il capitano rossoblù Angelo Corsi.

35′ Mister Braglia richiama in panchina Machach e lo sostituisce con Pierini.

38′ Ultimo cambio nei rossoblù: Greco per Baez.

43′ Fallo di mani di Capela in area rossoblù e penalty per i padroni di casa. Ammonito il numero 4 dei Lupi.

45′ Forte trasforma il calcio di rigore e porta in vantaggio i padroni di casa.

45′ Concessi 5 minuti di recupero.

47′ Ammoniti Lazaar e Cissè.

51′ Lazaar mette in mezzo un pallone pericolosissimo ciccato clamorosamente da Idda a porta totalmente sguarnita.

IL TABELLINO

Juve Stabia (4-3-1-2): Russo; Vitiello, Troest, Fazio, Ricci; Calò, Addae, Buchel (dal 16’ st Mallamo); Bifulco (dal 32’ st Rossi; Forte, Canotto (dal 18’ st Cisse). Allenatore: Fabio Caserta. A disposizione: Branduani, Lia, Boateng, Melara, Rossi, Di Gennaro, Izco, Todisco, Cisse, Del Sole, Germoni, Mallamo.

Cosenza (3-4-3): Perina; Idda, Capela, Legittimo; Corsi, Sciaudone, Broh, D’Orazio (dal 29’ st Lazaar); Riviere, Machach (dal 35’ st Pierini), Baez (dal 38’ st Greco). Allenatore: Piero Braglia. A disposizione: Saracco, Lazaar, Pierini, Litteri, Schiavi, Greco, Trovato, Bittante.

Reti: Forte (JS) rig. 45’ st

Ammoniti: Sciaudone (CO) 27’ pt, Legittimo (CO) 39’ pt, Ricci (JS) 25’ st, Caló (JS) 28’ st, Corsi (CO) 33’ st, Capela (CO) 44’ st

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.

Stufa killer a Corigliano, muore un pensionato

ambulanzaUn pensionato di 85 anni, Giuseppe Curia, è morto oggi nella sua abitazione sita a  contrada Fossa di Corigliano Rossano, pare a causa delle esalazioni sprigionatesi da una  una stufa a gas alimentata da una bombola.

A dare l’allarme sono stati i vicini di casa che, non vendendo uscire Curia, che dopo la morte della moglie viveva solo, hanno avvertito il 118 e la Polizia di Stato. Ad entrare in casa sono stati gli agenti del Commissariato di Corigliano-Rossano, che dopo avere forzato la porta hanno trovato il corpo senza vita del pensionato.

Regionali, Santelli: “Ho sempre stimato Callipo. In nostre liste no riciclati”

Jole Santelli

“La campagna elettorale è nata su due capisaldi fondamentali: Pippo Callipo è persona che ho sempre stimato e rispettato, oggi è avversario politico non certo un nemico, entrambi sapremo condurre la nostra battaglia con civiltà ed amore per la Calabria”. Lo scrive su fb Jole Santelli, candidata del Centrodestra alla presidenza della Regione Calabria.

“L’altro caposaldo – spiega Santelli – è la presenza di liste forti, dove ci sono donne ed uomini in grado di fare la differenza per la loro qualità. Liste corali che offrono ai calabresi la possibilità di scegliere e dove non ci sono riciclati, ma persone che vivono le loro comunità con grande passione civile”.

Scienza, ricostruiti 11.700 anni di spostamenti del Polo Nord

Ansa/Ingv

Gli spostamenti del Polo Nord magnetico negli ultimi 11.700 anni sono stati ricostruiti per la prima volta grazie alla ricerca italiana pubblicata sulla rivista Quaternary Science Reviews e nata dalla collaborazione fra Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs). Insieme hanno analizzato le carote di sedimenti marini prelevate nella regione artica al largo delle isole Svalbard.

Dopo i dati relativi allo spostamento rapidissimo del Polo Nord magnetico verso la Siberia, rilevati nel febbraio 2019, la mappa indica che fin dall’inizio dell’attuale epoca geologica, chiamata Olocene, gli spostamenti del Polo Nord magnetico sono sempre stati variabili e imprevedibili. La ricerca indica che per secoli la posizione dell’antico Polo Nord geomagnetico e’ stata sostanzialmente stabile, confinata in regioni piuttosto limitate. In altri periodi, invece, si e’ registrata ha subito un’accelerazione significativa, coprendo in poco tempo regioni molto estese.

Gli spostamenti del Polo Nord geomagnetico: 3.200 anni fa ha raggiunto la Russia europea e, dopo una pausa di 4 secoli, 2.000 anni fa ha raggiunto il Nord America (fonte: Ansa/Ingv)

L’alternanza di questi periodi di quiete e di attivita’, si rileva nella ricerca, e’ una conseguenza dei complessi processi che avvengono all’interno della Terra, nella zona al confine tra il mantello terrestre e il nucleo esterno fluido nel quale ha origine il campo magnetico terrestre. Si tratta di informazioni preziose per comprendere quanto sta avvenendo oggi, con la brusca accelerazione del Polo Nord magnetico verso la Siberia e, in Antartide.

Traffico di droga, estradato in Italia un latitante

Nei giorni scorsi, al termine delle procedure di estradizione, le autorità francesi hanno consegnato a quelle italiane l’ex latitante rosarnese Rocco Elia, di 39 anni, arrestato il 20 novembre 2018, nella Guyana Francese, dalla locale Gendarmeria che ha operato in collaborazione con i militari del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro.

Rocco Elia, indagato nell’operazione Ares, aveva trascorso diversi mesi di latitanza tra l’Europa ed il Sudamerica, poiché le indagini condotte nei suoi confronti avevano consentito di ricomprenderlo nel novero degli elementi di rilievo di un’associazione finalizzata al traffico internazionale delle sostanze stupefacenti, riconducibile all’articolazione territoriale della ‘ndranghetadella cosca “Grasso”, radicata nella Piana di Gioia Tauro e riferibile alla società di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria.

Elia si era sottratto al fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia  di Reggio Calabria diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, nell’ambito del quale era ritenuto responsabile di aver fatto parte di un’associazione finalizzata al traffico internazionale delle sostanze stupefacenti, reato aggravato perché posto in essere in maniera funzionale alle attività criminali del sodalizio mafioso di riferimento.

 Secondo l’accusa, l’uomo risulta avere avuto un ruolo assolutamente centrale nelle dinamiche criminali della cosca Grasso per quanto concerneva l’importazione dei carichi di Cocaina dal Sudamerica.

Il suo era un incarico essenzialmente di raccordo nella filiera ideata per riversare impressionanti quantitativi di Cocaina nel territorio nazionale, tanto che le accuse mosse nei suoi confronti attengono alle mansioni che questo espletava per l’importazione della droga. L’ex ricercato avrebbe avuto il compito di curare l’approvvigionamento della sostanza stupefacente, il conseguente confezionamento e la successiva commercializzazione nel territorio nazionale.

La cattura del ricercato, eseguita in un paese dell’America Latina, è stata determinata dalla   manovra investigativa avviata all’indomani dell’operazione di polizia denominata Ares, condotta dai militari di Gioia Tauro sotto la direzione della locale Dda, con il coordinamento del procuratore aggiunto Gaetano Calogero Paci e del pm Adriana Sciglio, chenel luglio del 2018 ha consentito di sottoporre a fermo di indiziato di delitto 32 soggetti, ritenuti essere gli elementi di spicco delle articolazioni territoriali della ‘ndrangheta “Cacciola” e “Cacciola-Grasso”, entrambe attive in Rosarno e, poco dopo, di dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 45 soggetti, con ruoli di rilievo nel perseguimento degli interessi illeciti delle due cosche rosarnesi.L’ex latitante si muoveva tra l’Europa ed il Sudamerica utilizzando dei documenti falsi.

Rimpastino per il dopo Fioramonti: Azzolina alla Scuola e Manfredi alla Ricerca

I neo ministri Gaetano Manfredi e Lucia Azzolina (Ansa)

Lucia Azzolina sarà la nuova ministra della Scuola dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti; Gaetano Manfredi, presidente della Conferenza dei rettori, andrà all’Università e alla Ricerca: lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno. Lucia Azzolina, dirigente scolastico, è attualmente sottosegretario alla Scuola in quota M5S.

Gaetano Manfredi è rettore dell’Università Federico II di Napoli. “Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l’ho già detto, di rilanciare il comparto della università. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso alla Agenzia nazionale delle Ricerche. Ora fare qualche sforzo in più, penso a aumentare i fondi sul diritto alla studio. Sono convinto che la cosa migliore per potenziare il settore sia separare la scuola dall’Università”, ha affermato il premier. L’ultima separazione nel 2008.

“Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare”. Così in un post la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina designata dal premier Conte. “Guidare il Ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che – aggiunge – provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato”.

Università e ricerca diventino “fattori di sviluppo e crescita” per il Paese, ma anche elementi “unificanti”, per fare in modo che “i giovani abbiano le stesse opportunità in qualunque parte d’Italia”. Sono due degli obiettivi di Gaetano Manfredi, indicato come ministro per l’Università e la Ricerca, in una dichiarazione all’ANSA. “Se mettiamo al centro la qualità delle persone non possiamo sbagliare. E’ la strada che intendo percorrere: su questo a volte mi si considera un po’ rigido, ma è un tema su cui non faccio negoziati”. “In condizioni sicuramente complicate – ha aggiunto – cercherò di fare il massimo per il nostro sistema”.

Decreto e giuramento, il timing per Azzolina-Manfredi – Prima il decreto per lo spacchettamento, poi la nomina da parte del presidente della Repubblica e il successivo giuramento. È questo il timing che attende Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi, i ministri indicati dal premier Giuseppe Conte per il post-Fioramonti: il primo sarà a capo del ministero della Scuola, il secondo titolare dell’Università e della Ricerca. ù

Per l’ufficialità, tuttavia, a quanto spiegano fonti di governo, si dovrà attendere qualche giorno, quasi certamente i primi giorni di gennaio. Anche perché l’iter richiede più tappe. Innanziutto è necessario un decreto-legge (ipotesi altamente più probabile di un Dpcm) che spacchetti le competenze assegnate all’attuale Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca, che tra l’altro è un dicastero con portafoglio. Dopo che il Cdm darà il via libera il presidente Sergio Mattarella, su indicazione di Conte, potrà procedere alla nomina. Quindi, già nelle ore successive, i ministri nominati potranno salire al Quirinale per il giuramento.

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