6 Ottobre 2024

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Lite tra fratelli finisce a fucilate: ucciso un uomo. Arrestato presunto autore

carabinieri scientifica

Un uomo di 81 anni, Giuseppe Bellantone, è stato ucciso stamani in località Ferrito di Villa San Giovanni da un colpo di fucile sparato da un fratello al culmine di una lite familiare.

Il presunto autore, Antonio Bellantone, di 75 anni, avrebbe aggredito i tre fratelli per dissidi di vicinato e confini di terreni. Ad un certo punto l’uomo ha imbracciato un fucile da caccia ed ha sparato alcuni colpi contro i fratelli, uno dei quali ha centrato Giuseppe Bellantone uccidendolo sul colpo. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri.

Prefetta arrestata oggi dal Gip. I punti che non tornano nel caso Galeone

Paola Galeone

Sarà ascoltata oggi dal gip Paola Galeone, l’ormai ex prefetto di Cosenza finita ai domiciliari qualche giorno fa con l’accusa di aver intascato 700 euro da Cinzia Falcone, imprenditrice e presidente di un’associazione che si occupa di violenza di genere e di migranti. La donna è difesa dagli avvocati Sammarco e Carratelli. Solo oggi si saprà come la Galeone si difenderà dalle accuse della Procura di Cosenza. L’interrogatorio in giornata.

L’alto funzionario del ministero dell’Interno il 23 dicembre scorso avrebbe chiesto alla Falcone di emettere una fattura fittizia di 1220 euro con l’intento di dividere con l’imprenditrice il residuo del fondo destinato ai prefetti per le spese di rappresentanza istituzionale, altrimenti la somma sarebbe tornata al ministero: Secondo l’accordo 700 euro sarebbero dovuti andare alla prefetta, il resto, di cinquecento euro, alla Falcone.

La donna, che in un primo momento non ha detto di no, ha meditato prima di rivolgersi alla Polizia per denunciare il presunto patto corruttivo proposto dalla più alta carica della città. La Squadra mobile ha così organizzato una “trappola”: ha segnato le banconote e si è preparata al “blitz” dell’anno, registrando la dazione di denaro.

Nel primo pomeriggio del 28 dicembre, la Falcone, d’intesa coi poliziotti, ha chiamato la prefetta per lo “scambio”: “Ci vediamo per un caffè?”. Risposta affermativa. Le due si sono recate in un bar di fronte la prefettura. Sorrisi e gesti cordiali, come sempre. Secondo quanto intercettato, la Falcone avrebbe consegnato alla Galeone una busta contenente i settecento euro pattuiti. Plico che il prefetto avrebbe riposto nella sua borsa, ignara del trappolone.

All’uscita del locale, gli agenti hanno chiesto al prefetto di aprire la borsa e all’interno hanno rinvenuto la busta con la somma da loro preventivamente segnata. L’alto dirigente, a quel punto è diventata pallida e di scatto ha guardato smarrita la Falcone, intuendo di essere stata incastrata.

L’accusatrice ha poi fatto sapere che era suo dovere denunciare il patto scellerato propostole dalla rappresentante del governo. Ma sono tanti i punti che non tornano in questa storiaccia di fine anno.

Su tutti, occorre capire qual è stato, se c’è stato, l’elemento di “rottura” tra la Falcone e la Galeone. Tra le due, a dire di molti, c’era un ottimo rapporto di stima e amicizia, non solo quindi un distinto legame istituzionale per via dell’attività professionale della Falcone, che con la sua associazione “Animed” gestisce anche un centro per migranti a Camigliatello Silano, attività in cui, per il tramite della Prefettura confluiscono i contributi del ministero dell’Interno per l’accoglienza, settore al centro delle cronache locali e nazionali per l’enorme business che ci ruota intorno.

Solo a fine novembre le due erano insieme sul palco di un teatro per una iniziativa della prefettura rivolta ai giovani alla quale era presente il ghota delle istituzioni cosentine. A moderare l’incontro, a titolo gratuito, è stata l’imprenditrice. Cosa sia successo nelle scorse settimane tra le due donne resta un mistero, altrimenti perché restare incastrati per una manciata di spiccioli?

Si parla infatti soli 700 centoni, non di decine o centinaia di migliaia di euro. Una cifra ridicola se si pensa agli oltre 150 mila euro l’anno che guadagna un prefetto, oltre 15 mila euro al mese, oltre 500 ogni giorno. Cifre da capogiro che fanno sorgere seri interrogativi sul reale bisogno della Galeone di fare la cresta al fondo del Viminale.

Va comunque detto, per evitare equivoci, che il gesto o il reato, a prescindere dalle somme in ballo, resta grave lo stesso. Ma perché scendere a livelli così bassi? E’ questo che lascia davvero perplessi e rende la vicenda per certi versi grottesca. Quì c’è in gioco la credibilità delle istituzioni, in questo caso la più alta e importante in una città. Il prefetto rappresenta il governo di un paese, mica un’associazione o una proloco.

Da quanto emerso, inoltre, il presunto patto corruttivo sarebbe stato proposto nell’ufficio dell’alto rappresentante di governo; una stanza blindata dove per entrare c’è da passare “filtri” e dell’assenso del prefetto in persona. E allora perché accettare di fare lo “scambio” in un locale pubblico, in bellavista, quando Galeone poteva benissimo invitare la Falcone nel suo ufficio per stare lontani da sguardi indiscreti?

In un WhatsApp la Falcone invita la prefetta a prendere un caffè. Per la Galeone era davvero solo un caffè con “un’amica” o si erano accordati prima? Come e dove, per telefono o in altri luoghi? Si era messa d’accordo per ricevere la bustarella al bar oppure ha ricevuto nelle mani il plico ignara di cosa ci fosse all’interno? Mistero.

Per adesso c’è la prova provata della dazione di denaro che la signora ha intascato. Quanto basta per finire agli arresti, benché non in flagranza poiché in Procura volevano fare ulteriori approfondimenti. Bisogna attendere in giornata le risposte che la Galeone fornirà al giudice per avere un quadro più chiaro.

Dino Granata

Soleimani, milioni di persone a funerali. Khamenei: “Vendetta contro Usa”

La Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei vuole che qualsiasi rappresaglia per l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani da parte degli Usa sia un attacco diretto e proporzionato contro interessi americani, eseguito apertamente dalle forze iraniane.

Lo scrive il New York Times citando tre fonti iraniane presenti ad un incontro del consiglio per la sicurezza nazionale dove Khamenei ha dettato la linea di “vendetta” contro gli Stati Uniti per l’uccisione del suo numero due.

Intanto una folla immensa, si è radunata a Kerman per la sepoltura del generale Soleimani, la cui salma è nella città dell’Iran sudoccidentale. Gli abitanti di Kerman sono arrivati in massa nel centro della città natale del generale Soleimani, dove è prevista la sepoltura. La mobilitazione appare delle stesse dimensioni di quelle organizzate domenica e lunedì a Teheran.

Iraq, consiglio sicurezza Onu condanni raid – L’Iraq ha chiesto lunedì in una lettera all’Onu che il Consiglio di Sicurezza condanni il raid con cui venerdì scorso gli Usa hanno ucciso all’aeroporto di Baghdad il generale iraniano Qassam Soleimani e il suo vice Abou Mehdi al-Mouhandis, affinché “la legge della giunga” non domini le relazioni internazionali.

L’operazione americana, si legge nella missiva dell’ambasciatore iracheno alle Nazioni Unite, “rappresenta una aggressione contro il popolo e il governo dell’Iraq, una violazione flagrante delle condizioni legate alla presenza delle forze americane in Iraq e una escalation pericolosa che potrebbe condurre ad una guerra devastatrice in Iraq, nella regione e nel mondo”. Baghdad chiede al consiglio di sicurezza di “adempiere alle sue responsabilità e di vigilare in modo tale che siano chiamati a rispondere coloro che commettono tali violazioni, che non violano solo i diritti umani ma anche il diritto internazionale, facendo prevalere la legge della giungla in seno alla comunità internazionale”.

Ragazza di 16 anni muore di meningite in Calabria

Una ragazza di 16 anni è morta di meningite a Reggio Calabria

Una ragazza di 16 anni è morta di meningite a Reggio Calabria. A darne notizia è la Direzione aziendale del Grande ospedale metropolitano, secondo cui il decesso “si è verificato per Sepsi Meningococcica microbiologicamente accertata, malattia ad elevatissima mortalità anche se opportunamente e tempestivamente trattata”.

La Direzione rivolge un appello “ad evitare ogni allarmismo, visto che il contagio si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall’infezione”.

Aiello (M5s) lamenta la chiusura degli impianti in Sila, nonostante un metro di neve

“È assurdo che gli impianti sciistici di Lorica siano fermi e possano riprendere il servizio soltanto nella seconda metà di gennaio, a stagione inoltrata. Ciò, che dipende da questioni burocratiche da tempo risolvibili, comporta un grosso e imperdonabile danno per gli operatori turistici e l’intero territorio”. E’ quanto osserva Francesco Aiello, candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza della regione Calabria sulle criticità che si stanno registrando sugli impianti sciistici silani, non ancora in funzione, nonostante un metro di neve.

“Mi sono recato di persona – ha spiegato Aiello – presso gli impianti di risalita di Lorica e di Camigliatello Silano e presso il centro di sci da fondo di Carlomagno, per verificarne le condizioni e incontrare i vari addetti. Anche il centro di sci da fondo di Carlomagno è chiuso, benché ben innevato. Il motivo si deve a bisticci amministrativi sulla competenza degli enti interessati circa lo sgombero della strada di accesso, ancora piena di neve”.

“A Camigliatello c’è invece la necessità di meglio organizzare il personale, potenziando l’organico, come in tempi remoti aveva raccomandato, purtroppo senza ascolto, il deputato M5S Paolo Parentela. Con questa disorganizzazione, frutto in primo luogo di miopia e irresponsabilità politica ostinate, l’Altopiano Silano non può sfruttare in pieno la stagione invernale”, dice ancora il pentastellato.

“Noi sappiamo come risolvere il problema e soprattutto ne abbiamo tutta la volontà, in primo luogo per il vero rilancio dell’economia delle aree interne della Calabria, penalizzate dall’improvvisazione, dalla sufficienza e dall’immobilismo della vecchia politica”, conclude Aiello

Sanità, Callipo: “Non possiamo rimetterla in mano a chi l’ha affossata”

Pippo Callipo

«Quando si ragiona dei problemi della sanità, così gravi da mettersi le mani nei capelli, sembra quasi che non ci siano responsabili, che ad averci ridotti così sia stato il destino cinico e baro e non, invece, chi ha governato la Regione nei decenni scorsi utilizzando la sanità per fini elettoralistici e piegando il merito e la competenza alle clientele e alle tessere di partito». È quanto dichiara il candidato alla Presidenza della Regione Pippo Callipo dopo aver visitato l’ospedale di Rogliano, nel Cosentino.

«Dobbiamo dirlo con estrema franchezza: molti dei pacchetti elettorali che ancora vengono piazzati sul “mercato” della vecchia politica calabrese – ha aggiunto – sono stati confezionati a scapito del buon funzionamento del sistema sanitario pubblico. Non possiamo affidare il compito di riorganizzare la sanità agli stessi politici che hanno contribuito ad affossarla. Io sono al fianco dei tantissimi medici e operatori sanitari coraggiosi che vanno avanti tra mille difficoltà. Oggi – ha detto ancora Callipo – ne ho incontrati alcuni all’ospedale di Rogliano dove non ho certo prospettato la soluzione a tutti i mali, ma ho garantito che porterò nei territori una task force di professionisti calabresi che studierà le possibili soluzioni per garantire il diritto alle cure senza far lievitare i costi. Se c’è la volontà politica le risorse si trovano, senza fare tagli illogici, specie sui territori disagiati. Mi sto sforzando di capire le logiche che ci hanno portato fin qui, ma proprio non ci riesco».

Sempre a Rogliano, Callipo ha poi incontrato la cittadinanza, affiancato dal sindaco Giovanni Altomare, da diversi esponenti dell’amministrazione comunale e da Arturo Crispino (candidato al Consiglio regionale con la lista “Io resto in Calabria”) per discutere dell’emergenza rappresentata dall’esodo dei giovani calabresi costretti a lasciare la loro terra per realizzarsi altrove. «Voglio fare la mia parte», ha detto Crispino, imprenditore divenuto noto per il brand “Calabria food” che al fianco di Callipo è alla sua prima esperienza in politica. «Prima – ha aggiunto – esportavamo manodopera, ora intelletto. Io resto, ma non a guardare. La nostra rivoluzione è già cominciata perché stiamo dimostrando che si può fare politica senza promesse e senza scendere a compromessi». Callipo ha accolto con favore le parole di Crispino e ha rilanciato i temi a lui cari: «Sono venute da me persone che si vantavano di avere migliaia di voti nel cassetto, ma con me non hanno avuto nessuno spazio. A chi fa notare che ho la metà delle liste dei miei competitor rispondo che è una questione di qualità e non di quantità. L’onestà e la credibilità hanno un peso che va ben oltre quello dei numeri. Oggi siamo sottomessi, la meritocrazia è stata calpestata, ma non possiamo più lamentarci e piagnucolare, è il momento di alzare la testa. Dal 27 gennaio ci sarà un’aria nuova».

Santelli: “Le donne non cercano il potere, risolvono i problemi”

Una giornata ricca di appuntamenti quella della candidata alla Presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, Jole Santelli.

Dopo l’incontro a Bagnara con i pescatori dove ha fatto propria l’esigenza di sottoporre alle istituzioni europee la questione delle quote tonno e i partecipati appuntamenti con i cittadini di Palmi, Locri, Caulonia, Rosarno, oggi una full immersion nelle tematiche più stringenti per la città dello Stretto.

Dalla sicurezza alla legalità, dalla sanità al commercio, Jole Santelli ha incontrato i rappresentanti dei sindacati, di alcuni ordini professionali, delle attività produttive, un gruppo di giovani che hanno avuto modo di esporre le loro preoccupazioni e al tempo stesso le necessità dei singoli settori.

In serata un partecipato incontro con le donne: “La capacità delle donne di fare rete deve essere messa a disposizione della nostra terra. Ciascuna, nel proprio ruolo, è chiamata a fare la sua parte da protagonista”, ha detto Jole Santelli rispondendo alle loro domande. Tra i temi emersi quelli attinenti il welfare, la conciliazione dei tempi vita-lavoro, il diritto allo studio. Tante di loro sono infatti impegnate nel mondo della ricerca e dell’università.

“Le liste del centrodestra – è scritto in una nota – mai come in questa tornata elettorale sono ricche di presenze femminili, in netta superiorità numerica rispetto a tutte le altre coalizioni: una donna candidata alla Presidenza della Regione Calabria; 25 donne nelle liste. Mai si era vista una tale percentuale di presenza femminile a queste latitudini”.

“Ho tenuto particolarmente a una presenza importante nelle liste che mi sostengono e spero che saranno presenti in consiglio. Come fatto normale, non come eccezione. Le donne non cercano il potere, risolvono i problemi”, ha concluso Jole Santelli.

Tansi: “La vera emergenza della Calabria è l’emigrazione”

La stazione dei bus a Cosenza

“5 gennaio 2020, 5 gennaio 2000, 5 gennaio 1990 e, forse, anche prima. L’immagine di Piazza Autostazione (a Cosenza) piena all’inverosimile rimbalzata sui social, ripresa dai Tg e da tutti i giornali online, è un pugno nello stomaco alla Calabria, alla dignità di nuove e vecchie generazioni, costrette ad “emigrare” perché questa terra, irresistibilmente bella, è stata divorata da una classe politica che non ha saputo offrire risposte, soluzioni, alternative”. Lo scrive in una nota Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

“È colpa di una politica fatta di convenienze, clientelismi e poca, pochissima, lungimiranza – continua. È una politica che ha barattato la passione, l’entusiasmo, la laboriosità di intere generazioni con la conservazione dei propri interessi, con la difesa ad oltranza dei propri, immeritati, privilegi. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi, alle generazioni di ieri, di dieci, venti, trenta anni fa, voglio chiedere scusa. Così come voglio chiedere scusa alla mia Calabria per come è stata ridotta”, conclude Carlo Tansi.

Strage in Alto Adige, muore una ferita. Il bilancio sale a 7 vittime

Sale a sette il bilancio delle vittime della tragedia avvenuta in Valle Aurina, in Alto Adige, dove nella notte tra sabato e domenica un gruppo di ragazzi tedeschi è stato investito da una vettura il cui conducente è stato trovato con un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito. La settima vittima è una ragazza di 21 anni che era ricoverata in gravi condizioni nella Clinica universitaria di Innsbruck, in Austria.

Intanto è stato portato nel carcere di Bolzano l’investitore, il 27enne di Chienes, Stefan Lechner che era stato dimesso in mattinata dall’ospedale di Brunico. L’accusa per lui è omicidio stradale e lesioni. Rischia fino a 18 anni di carcere, secondo la legge italiana.

La dinamica del drammatico incidente – Verso le ore 1.15 un’auto ha centrato a grande velocità un gruppo di persone che si trovava sul bordo della strada. Le vittime sono tutti giovani cittadini tedeschi fra i 20 ed i 25 anni di età. Dopo aver passato la serata in un locale, la comitiva si trovava accanto a un pullman turistico quando è stata centrata in pieno da un’automobile.

Quattro persone sono in terapia intensiva, di cui due ancora in pericolo di vita, mentre migliorano le condizioni di altre sette ricoverate con ferite meno gravi. Due dei pazienti sono in terapia intensiva nella Clinica universitaria di Innsbruck, un altro nell’Ospedale di Bolzano e il quarto nell’Ospedale di Brunico. I più gravi sono i ricoverati di Bolzano e Innsbruck.

“Le notizie che giungono dall’Alto Adige sono sconvolgenti. Una serata allegra è finita in una catastrofe”, afferma la cancelliera tedesca Angela Merkel in un tweet diffuso dal portavoce del governo. “Sono in lutto con coloro che la scorsa notte hanno perso figli, fratelli e amici”, aggiunge Merkel che augura ai sopravvissuti “forza e pronta guarigione”.

Maltempo, il vento danneggia copertura della tribuna dello stadio Scida

Il forte vento che da domenica 5 gennaio spira incessantemente a Crotone ha parzialmente danneggiato la copertura della tribuna dello stadio Ezio Scida. In particolare le raffiche hanno scardinato la tettoia della tribuna laterale che affaccia su via Giovanni Paolo II.

Per questo motivo la Polizia locale ha disposto la chiusura al transito della corsia stradale che costeggia lo stadio. L’interdizione della carreggiata resterà in vigore fino a quando saranno ripristinate le condizioni di sicurezza nella zona dove in questo momento, considerato il forte vento, è impossibile intervenire per riparare il danno.

Nessuna ripercussione, comunque, sull’agibilità della struttura, considerato anche che il campionato di serie B è attualmente in pausa e che il Crotone tornerà a giocare allo Scida il 26 gennaio prossimo. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone. Anche il commissario prefettizio del Comune, Tiziana Costantino, ha voluto prendere personalmente visione dell’accaduto.

Tra i vari interventi dei vigili del fuoco non è mancato un incendio di macchia mediterranea fuori stagione che ha tenuto impegnata una squadra per oltre tre ore al bivio Le Castella. Inoltre il vento ha divelto cornicioni e lamiere, rimossi poi dai pompieri.

Il vento spira forte da ieri sera anche a Cosenza. Le raffiche, proseguite per tutto il giorno della Befana, hanno divelto alberi è qualche tettoia, ma senza danni alle persone. Una lamiera pericolante è stata rimossa a Roges di Rende. Una decina in tutto gli interventi dei vigili del fuoco di Cosenza.

Befana, i Carabinieri-Forestali negli ospedali pediatrici di Cosenza, Castrovillari e Cetraro

Anche quest’anno la Befana ha accompagnato i Carabinieri Forestali all’interno di numerosi reparti pediatrici di strutture ospedaliere presenti in tutta Italia. Uomini e donne del Raggruppamento Biodiversità si sono recati in 32 strutture per trascorrere con i più piccoli una giornata dedicata all’educazione ambientale, alla solidarietà e alla conoscenza e tutela della natura.

Anche nella Provincia di Cosenza, come accade da anni, questa iniziativa è stata presente all’interno di alcune strutture ospedaliere. In Provincia di Cosenza il personale del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza, accompagnati dal tenente colonnello Gaetano Gorpia e dal maggiore Angela Polillo, hanno fatto visita ai reparti di Pediatria dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza , affiancati dai volontari dell’associazione Gianmarco De Maria di Cosenza, e al reparto di pediatria di Cetraro.

Visita effettuata anche al reparto di Pediatria del nosocomio di Castrovillari con la collaborazione dei militari della locale stazione Carabinieri Forestale. Una giornata particolare, accolta con entusiasmo dal personale ospedaliero, che ormai si ripete da anni.

C’è sempre molta attenzione da parte dei Carabinieri Forestale riguarda l’educazione ambientale, vera e propria “mission” dell’attività del Reparto Biodiversità molto attivo sul territorio cosentino con una serie di iniziative e progetti rivolti al mondo scolastico che riscuotono sempre un grande impatto emozionale e aiutano i più piccoli a conoscere e vivere ad ampio raggio la natura. Durante la visita ai reparti sono stati donati ai bambini un sacchetto contenente un calendario, colori, matite, copie grafiche dedicate alle attività dell’Arma, una borraccia termica ed altri gadget.

Incendi nel Catanzarese, in fiamme due appartamenti e un capannone. Un ferito

Questa mattina squadra del distaccamento di Lamezia Terme è intervenuta in via Antonello da Messina per un incendio in un’abitazione posto al piano terra. Il rogo sprigionatosi dal caminetto ha coinvolto il divano posto nelle vicinanze propagandosi successivamente all’interno dei locali dell’appartamento. Le fiamme sono state spente.

Il proprietario, nel tentativo di una prima opera di spegnimento, si è procurato delle ustioni ad una gamba. L’uomo è stato trasportato dal personale medico del 118 in ospedale per le cure del caso. L’immobile, riferiscono i vigili, non ha riportato danni strutturali.

I Vigili di Sellia Marina sono impegnati nel comune di Botricello in via Bologna per un incendio in una abitazione strutturata su due livelli. L’incendio ha interessato i locali del piano terra. Da una prima ricostruzione, è stato originato dalla canna fumaria della stufetta a legna. Danni per annerimento delle pareti al piano superiore dovuti al fumo denso originatosi dalla combustione. Non si registrano danni a persone.

Squadre della sede centrale di Catanzaro e del distaccamento volontario di Girifalco con supporto di due autobotti sono impegnate dalle prime ore di questo pomeriggio per un incendio divampato all’interno di una ditta che produce Pellet nel comune di Amato (Catanzaro). Le fiamme hanno interessato cataste di materiale posto all’esterno del capannone della ditta.

Le fiamme successivamente si sono propagate in un locale adibito a magazzino di attrezzature. L’intervento dei vigili del fuoco è valso a circoscrivere il rogo all’interno del magazzino evitando il propagarsi delle fiamme nei reparti del capannone.

Lorenzo Cesa Mercoledì in Calabria per presentare i candidati dell’Udc

Prima uscita ufficiale del segretario nazionale dell’Unione di Centro, Lorenzo Cesa, in provincia di Cosenza per presentare la Lista dell’UDC che, nella circoscrizione Nord, in coalizione con il Centro Destra e a sostegno del candidato presidente Jole Santelli, concorrerà alle prossime elezioni regionali 2020. Appuntamento con sostenitori e simpatizzanti, il prossimo Mercoledì 8 Gennaio, alle ore 17.30, nella sala convegni dell’Hotel San Francesco a Rende. Sarà presentato il nuovo progetto politico inclusivo che la Segreteria nazionale del partito ha voluto realizzare in Calabria. 

All’incontro, che sarà presieduto dal presidente, Lorenzo Cesa, interverranno Jole Santelli insieme ai nove candidati che compongono la lista dello “Scudo crociato”

«Presenteremo la nostra lista ed i nostri programmi – commenta il segretario Cesa – che con determinazione abbiamo voluto per costruire un progetto nuovo, inclusivo, sicuramente riformista, per una Calabria che con coraggio deve approntare un’azione di governo mirata a politiche concrete che diano vero sostegno ai cittadini e ponga fine alla stagione degli sprechi e della stasi amministrativa. E lo faremo con una forza elettorale importante all’interno del centro destra e di fianco a Jole Santelli. In particolare nella Circoscrizione Nord, l’UDC ha svolto un lavoro intenso per aggregare al progetto inclusivo altri due movimenti politici che in Calabria hanno forti radici: Il Coraggio di Cambiare l’Italia e Italia del Meridione. Questo processo di aggregazione ha favorito l’ingresso nella nostra lista di due candidati espressione dei rispettivi movimenti, Giuseppe Graziano e Rosalbino Cerra».

«La composizione della lista – aggiunge Cesa – è stata articolata in modo omogeneo per rappresentare al meglio il territorio della Circoscrizione Nord, infatti l’area tirrenica esprime le candidature di Emira Ciodaro e Maurizio Arci, l’area del Pollino la candidatura di Eugenio Salerno, l’area dell’Esaro è rappresentata da Ignazio Iacone, già sindaco di Roggiano Gravina. Grande attenzione, inoltre, è stata riservata anche alle prospettive politiche di Corigliano-Rossano, dove l’UDC ha voluto la candidatura, da capolista, di Giuseppe Graziano che è stato estensore e promotore della legge regionale sulla fusione che ha favorito proprio la nascita della terza città della Calabria. Ottima rappresentanza, infine, anche per l’area dello Jonio sud che esprime le candidature di Mario Ferraro ed Antonio De Luca, infine l’area urbana di Cosenza che sarà rappresenta dai candidati Rosalbino Cerra e Antonio Gerace».

«In questo modo – chiosa il segretario Lorenzo Cesa – il nostro partito ha voluto aggregare le forze politiche che condividono gli stessi valori, programmi ed obiettivi che si muovono lungo il percorso tracciato dal Partito Popolare Europeo. La lista, così strutturata, rappresenta certamente un valido riferimento per i tanti elettori moderati e contribuirà – conclude – in modo determinante al successo di Jole Santelli alla guida del prossimo governo della Regione Calabria».

Omaggio a De Crescenzo, Laurito e Gleijeses in “Così parlò Bellavista”

Martedì 7 gennaio e Mercoledì 8 gennaio, ore 20.30, Marisa Laurito e Geppy Gleijeses saranno i protagonisti di “Così parlò Bellavista”. Un omaggio doveroso a Luciano De Crescenzo. Lo spettacolo ripropone le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud, Cazzaniga.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato – sull’avviso pubblico, spiega una nota, per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inotre, il supporto dell’amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 15 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Così parlò Bellavista – Nato nel 2018 in occasione dei 90 anni di Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista arriva come una sorta di omaggio, dopo la morte dell’ingegnere-filosofo napoletano. Geppy Gleijeses è regista e protagonista, insieme a Marisa Laurito, di questo spettacolo prodotto dalla star di Benvenuti al Sud Alessandro Siani. Un omaggio a De Crescenzo, ma anche un grande affresco corale, celebrazione della umanissima ed esilarante napoletanità. Sullo sfondo dell’eterna diatriba, di carattere etnico/sentimentale, tra uomini d’amore (napoletani) e uomini di libertà (milanesi), tema dell’iconica lezione del Professore, rivivono, in un perfetto meccanismo teatrale. Con Gleijeses un cast eccezionale: Marisa Laurito, la migliore amica di Luciano ed eterna Miss Simpatia, sarà la moglie di Bellavista; Benedetto Casillo, nel ruolo che interpretò nel film; Nunzia Schiano, grande caratterista napoletana, e ancora Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo e tanti altri, con la partecipazione di Gianluca Ferrato nel ruolo di Cazzaniga, il direttore dell’Alfasud. La scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall’alto).

Aiello (M5s): “Ritorno Sanità a Regione preoccupa se gestita dai soliti noti”

Dopo il commissariamento durato una decina d’anni, “si va verso il ritorno della sanità calabrese in mano al presidente della Regione. Nel nuovo Patto per la salute c’è un impegno per la cessazione del commissariamento. L’ho ricordato al Cine-teatro Metropolitano di Reggio Calabria, con il senatore M5S Fabio Auddino, durante la presentazione dei nostri candidati nella circoscrizione Sud”. Lo ha scritto sui social Francesco Aiello, candidato del M5s alla presidenza della Regione Calabria.

“Se dovesse vincere ancora il blocco unico e indistinto del centrodestra-centrosinistra, – è la preoccupazione di Aiello – la sanità calabrese sarà governata con gli stessi criteri e metodi degli ultimi 40 anni”.

“Noi vogliamo, in primo luogo, una sanità pubblica efficiente. Perciò riorganizzeremo l’intero sistema per garantire il diritto alla salute. Vogliamo ridurre l’emigrazione sanitaria e sappiamo come fare”, dice il candidato pentastellato e di Calabria civica.

“Tra le nostre priorità, ci sono l’occupazione, i trasporti locali, l’acqua pubblica e gli interventi sul disagio sociale. Abbiamo competenze, volontà e coraggio. E ovunque andiamo incontriamo volti, sguardi, animi che sono #liberidicambiare”, conclude Aiello.

Ieri il candidato del M5s è stato a San Giovanni in Fiore, grosso centro silano che secondo il candidato stellato è “riferimento di cultura con il suo prestigioso Centro internazionale di studi gioachimiti”.

“San Giovanni in Fiore – ha spiegato ancora – è anche il messaggio di speranza di Gioacchino da Fiore. Noi questo messaggio l’abbiamo colto, l’abbiamo fatto nostro e vogliamo tradurlo in fatti concreti, perché da questo comune e dall’intera regione non si emigri più per necessità”.

“Noi vogliamo trattenere soprattutto i giovani in Calabria, insieme alle loro famiglie. Per questo vogliamo creare lavoro e sviluppo, che sono la base per la vita e per i servizi, a partire da una buona sanità”.

Regionali, Mercoledì Zingaretti sarà a Lamezia e Cosenza

Il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, mercoledì 8 gennaio, torna in Calabria per sostenere la candidatura a Governatore di Pippo Callipo e i candidati del Partito Democratico al Consiglio regionale. Lo annuncia il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano.

La prima tappa, spiega il commissario, alle ore 15,00, sarà al centro regionale di Neurogenetica a Lamezia Terme. A seguire, alle 15,30, ci sarà una visita alla struttura Progetto Sud e una conferenza stampa di presentazione dei candidati democratici.

Alle 17,30 Zingaretti si sposterà a Cosenza dove è prevista una iniziativa pubblica al Cinema Modernissimo di corso Mazzini. In serata è prevista una cena di autofinanziamento della campagna elettorale con iscritti e simpatizzanti.

Due donne travolte e uccise da un ubriaco nelle Marche

Archivio

Due donne sono state investite e uccise nella notte sulla strada provinciale 360 “Arceviese”, nel territorio di Senigallia (Ancona). Le vittime sono di Pesaro, avevano 34 e 40 anni ed erano appena uscite dalla discoteca “Megà”.

Il fatto è avvenuto tra le 4 e le 5, tra Bettolelle e Casine di Ostra: dalle prime informazioni le due donne camminavano a bordo strada, probabilmente stavano raggiungendo la loro automobile, quando sono state travolte dal mezzo in transito e sono state sbalzate a qualche metro di distanza. Sarebbe stato lo stesso investitore a chiamare i soccorsi, risultati però inutili.

Il conducente, un uomo del posto, sarebbe risultato positivo all’alcoltest, quindi è stato arrestato dalla polizia stradale di Ancona intervenuta sul posto assieme al 118.

La nuova tragedia sulle strade segue quella di ieri notte in Alto Adige, dove un gruppo di persone è stato investito da un’auto a forte velocità. Il bilancio è stato drammatico: 6 giovani morti e 11 feriti. Il conducente, un 28enne, è stato arrestato per omicidio stradale perché è risultato positivo all’alcool test con un tasso di quasi 2 punti, quattro volte superiore a quello consentito. In Italia il limite e 0,5 grammi per litro. Rischia fino a 18 anni di reclusione.

Callipo: “Non faccio promesse roboanti, priorità liberare calabresi da sudditanza”

Pippo Callipo continua a percorrere la Calabria in lungo e in largo portando avanti la campagna di ascolto avviata già da tempo in vista delle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio. Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione ha trascorso tutta la giornata di domenica nella Sibaritide, iniziando il suo tour dalla storica sede dell’azienda Amarelli a Corigliano Rossano e visitando il Museo della liquirizia, una struttura unica al mondo che rappresenta «una di quelle eccellenze – ha commentato Callipo – che ci rendono orgogliosi della nostra terra».

L’aspirante governatore – spiega una nota – è poi partito alla volta del Parco archeologico di Sibari, dove ha visitato gli scavi – e poi il Museo – di una delle aree più importanti della Magna Graecia discutendo con la direttrice Adele Bonofiglio e con il sindaco di Cassano Gianni Papasso anche delle criticità che, nonostante il recente riconoscimento dell’autonomia da parte del Ministero dei Beni culturali, ancora affliggono un’area che avrebbe enormi potenzialità culturali.

Pippo Callipo ha poi fatto visita, accompagnato da Francesco Madeo (candidato al Consiglio regionale con “Io resto in Calabria”) ad alcune delle famiglie che a Corigliano Rossano hanno subìto gravi danni dall’esondazione del fiume Crati e che «continuano a vivere – ha detto l’aspirante governatore – nella costante paura che altri eventi simili, come quelli che mi raccontano siano avvenuti fino a poche settimane fa, minaccino le loro abitazioni e le loro attività economiche».

Dopo un confronto con gli amministratori dell’azienda agricola di Corigliano Rossano guidata da Natalino Gallo, un’altra eccellenza del territorio, la giornata si è conclusa con un affollato incontro pubblico a cui Callipo ha partecipato affiancato dal sindaco di Trebisacce Franco Mundo, candidato al Consiglio regionale nella lista “Io resto in Calabria”.

«Fare il sindaco e servire la propria comunità – ha affermato Mundo in una sala gremita di cittadini e amministratori locali – è la cosa più bella del mondo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma il bello deve ancora arrivare. I nostri paesi sono una risorsa inestimabile ma finora sono rimasti ai margini, ora dobbiamo difenderli».

Pippo Callipo ha definito «emozionante» il calore con cui è stato accolto a Trebisacce. «Per creare sviluppo e lavoro – ha detto l’aspirante governatore – il primo passo è dialogare con i territori, ascoltare la gente e recepirne i problemi. E persone come Franco Mundo sono le migliori per rappresentare le esigenze del territorio nelle istituzioni regionali. Ai calabresi non sono riconosciuti i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. Per questo – ha concluso Callipo – io non faccio promesse roboanti, una delle mie priorità è liberare i calabresi dalla sudditanza e farli vivere finalmente in una regione normale».

Danni mareggiate, Santelli chiede incontro tra gli euro-deputati e i pescatori calabresi

“Serve subito un incontro tra i parlamentari europei e i pescatori calabresi. Lo organizzeremo qui a Bagnara”. Lo ha detto Jole Santelli partecipando questa mattina ad un incontro con i pescatori di Bagnara presso il porto della cittadina tirrenica, gravemente danneggiato da una mareggiata.

“In Calabria – spiega la candidata alla presidenza della regione Calabria  – i problemi non devono diventare emergenza. Nell’elenco delle priorità dei primi giorni di governo in Regione è premiante la questione porti: messa in sicurezza subito e potenziamenti. L’economia di questi luoghi, intere famiglie dipendono da queste infrastrutture”.

“Appare oggettivamente incredibile – ha concluso Jole Santelli -, che una regione con oltre 800 chilometri di costa e con marinerie tra le più importanti del Mediterraneo, ad esempio, non sia titolare di alcuna quota della pesca del tonno e abbia limiti su altre specie nella cornice europea”.

Di Stefano (M5s): “Avanti con revoca delle concessioni autostradali ai Benetton”

Manlio Di Stefano

“Pensate davvero che ci fermeremo nella revoca delle concessioni autostradali ai Benetton solo perché Matteo Renzi e Matteo Salvini (i gemelli della politica) si oppongono?” Lo scrive in un post su Facebook il sottosegretario agli Esteri e deputato M5S Manlio Di Stefano.

“Questa è e sarà – spiega – la nostra priorità perché non è accettabile che la nostra sicurezza sia lasciata nelle mani di chi ci ha già traditi provocando 43 morti a Genova. I Matteo se ne facciano una ragione e trovino altri finanziatori, con noi al governo non l’avranno mai vinta”.

“Da quando siamo andati al governo nel 2018 – osserva Di Stefano – ci descrivono come gli eterni perdenti, quelli che non contano nulla, eppure nel governo con la Lega li abbiamo portati a votare insieme a noi il Reddito di Cittadinanza, la riforma della prescrizione, per 3 volte il taglio di 345 parlamentari, la cancellazione dei vitalizi e delle pensioni d’oro e la legge anticorruzione (solo per citare quelle cui erano contrari in origine). Poi ci hanno dati per perdenti anche nel governo col PD, eppure li abbiamo portati a votare definitivamente il taglio dei parlamentari e le manette ai grandi evasori e confermare il reddito di cittadinanza, quota 100 e il mantenimento della riforma sulla prescrizione (solo per citare quelle cui erano contrari in origine)”.

“Tutto questo da spacciati, da perdenti. Pensate quindi davvero che ci fermeremo nella revoca delle concessioni autostradali ai Benetton solo per Matteo Renzi e Matteo Salvini (i gemelli della politica) si oppongono? Questa è e sarà la nostra priorità perché non è accettabile che la nostra sicurezza sia lasciata nelle mani di chi ci ha già traditi provocando 43 morti a Genova. I Matteo se ne facciano una ragione e trovino altri finanziatori, con noi al governo non l’avranno mai vinta”, conclude il post.

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