5 Ottobre 2024

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Serie B, la Salernitana batte il Cosenza 2-1

Finisce 2-1 per la Salernitana la gara interna con il Cosenza. I Lupi all’Arechi sono andati in goal per primi ma non hanno saputo capitalizzare il vantaggio, facendosi (con errori) agganciare e vincere in pochi minuti. La sfida di Serie B tra le squadre di Braglia e Ventura si è chiusa tutta nel primo tempo. E’ la terza sconfitta consecutiva per la squadra calabrese.

Al 6’ granata pericolosi con un diagonale di Gondo che termina di poco a lato. Al 14’ c’è il vantaggio degli ospiti: cross di Bruccini e colpo di testa vincente di Asencio.

Al 27’ grande occasione per la Salernitana con Djuric che da posizione favorevole si fa ipnotizzare da Perina. Al 31’ arriva la rete della Salernitana con una conclusione di Lombardi che fulmina Perina e vale l’1-1.

Al 44’ raddoppio dei granata con una azione personale di Akpa Akpro che calcia dal limite e trova l’angolino vincente. Il primo tempo si chiude con la Salernitana avanti di un gol. Al 21’ della ripresa la Salernitana si rende pericolosa con un’azione personale di Lombardi, che da buona posizione calcia alto.

Al 38’ ospiti pericolosi con una conclusione di Riviere che termina di poco a lato. Finisce 2-1 per i granata, che possono festeggiare la seconda vittoria consecutiva.

Per il Cosenza è ora crisi profonda, dopo la sconfitta immeritata nel derby al Marulla contro il Crotone. Una svista arbitrale ha infatti compromesso l’esito della partita. I Lupi per ora sono inchiodati al terzultimo posto in classifica, con le ultime che devono ancora giocare.

Salernitana: Micai, Migliorini, Djuric, Kiyine, Di Tacchio, Gondo, Karo (1’ st Aya), Akpa Akpro, Jaroszynski, Lombardi (38’ st Kalombo), Dziczek. All. Gian Piero Ventura
A disposizione: Vannucchi, Billong, Curcio, Jallow, Morrone, Maistro, Heurtaux, Giannetti.

Cosenza: Perina, Corsi, Capela, Idda, Broh, Asencio (30’ st Baez), Machach, Legittimo (33’ pt D’Orazio), Trovato (1’ st Monaco), Bruccini, Riviere. All. Piero Braglia
A disposizione: Quintiero, Saracco, Pierini, Carretta, Schiavi, Sciaudone, Greco, Bittante.

Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza. Assistenti: Marcello Rossi (sez. Novara) – Mattia Scarpa (sez. Reggio Emilia). IV Uomo: Giovanni Ayroldi (sez. Molfetta).

Marcatori: 14’ pt Asencio (C), 31’ pt Lombardi, 44’ pt Akpa Akpro (S).

Ammoniti: Karo, Akpa Akpro (S), Riviere, Idda (C).

Angoli: 3 – 7
Recupero: 1’ pt, 4’ st.
Spettatori: 8175

De Raho: “Mafia e ‘ndrangheta cresciute grazie alla massoneria”. Il Goi: “Esternazioni gravi”

De Raho: Mafia e ndrangheta cresciute grazie alla massoneria
Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho

“È la massoneria che comanda, che ha la forza di andare avanti e sviluppare la nostra economia. È ormai documentato attraverso numerose indagini che Cosa Nostra e la ‘Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria”. Così il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, che ha descritto la massoneria come “quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. Ci sono tutte le categorie”.

“L’economia e la politica – ha aggiunto il procuratore De Raho – si sono incontrate con le mafie in quei salotti ed è lì che hanno dato corpo, che hanno effettivamente costituito quel comitato d’affari che ha poi determinato infiltrazioni negli appalti, acquisizioni di vari settori e l’esclusione di chi si muove nel rispetto delle regole e oggi – ha concluso – ci troviamo di fronte a una situazione in cui dobbiamo stare molto attenti”.

“Il patto Stato-mafie – ha detto De Raho a margine dell’incontro ‘Le masso- mafie nell’età contemporanea’ al Teatro Mercadante di Napoli – è un patto su cui bisogna svolgere tutti gli approfondimenti necessari perché in determinati momenti ci sono stati depistaggi e deviazioni da parte di quei servizi paralleli e illegali che hanno operato per coprire stragi in danno della collettività e dello Stato. È là che si deve trovare la verità – ha aggiunto – perché fino a quando non si troveranno quelle verità non si potrà recuperare a pieno la nostra democrazia”.

La replica di Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: “Esternazioni gravi”
“Rispettiamo il dottor Cafiero De Raho e siamo completamente vicini a lui sul piano della legalità e della lotta alle mafie ed al malaffare, ma crediamo che certe sue dichiarazioni, rilasciate a Napoli, ed in cui attribuisce alla Massoneria addirittura ‘un ruolo di comando’ definendola altresì ‘quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. E’ la Massoneria che comanda’, risultino particolarmente pesanti e siano andate ben oltre ogni ragionevole limite e dubbio”. Lo ha detto Stefano Bisi Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, commentando le parole del procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho.

“Ci dispiace – ha aggiunto Bisi – che un così alto ed apprezzato magistrato, tra l’altro nella sua delicata funzione di Procuratore nazionale Antimafia, si lasci andare a esternazioni così gravi e generiche. Addirittura si è passati dalla Massoneria infiltrata da forze e comitati di affari con fini illegali a quella che ‘comanda’ queste forze. Il Grande Oriente d’Italia non può accettare che si spari pericolosamente nel mucchio e si scateni l’ennesima ingiusta e inqualificabile caccia al massone”.

“Il procuratore nazionale antimafia sa bene che la responsabilità è sempre personale e che questo principio giuridico vale per tutti – ha concluso Bisi – . Ribadiamo la nostra estraneità al quadro da lui descritto e lo esortiamo a evitare facili sentenze mediatiche che possono portare grave danno all’immagine e pericolo per l’incolumità di tanti onesti cittadini liberi muratori”.

Armi, munizioni e droga scoperte e sequestrate nel reggino

Armi, munizioni e mezzo chilo di canapa indiana, nascoste all’interno di un tubo, sono state scoperte e sequestrate dai carabinieri dietro un muretto a secco in località Vena a Ciminà.

I militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio alla ricerca di armi, materiale esplodente e droga, hanno individuato l’involucro contenente oltre alla sostanza stupefacente, anche una doppietta a canne mozze clandestina, una carabina, una canna di fucile, circa 300 munizioni di vario calibro, una radio ricetrasmittente, un chilo di inneschi per cartucce e 30 chili di palle e pallini per cartucce.

Il materiale posto sotto sequestro è stato repertato e sarà inviato al Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma per gli accertamenti del caso.

Tentato di rapinare carro attrezzi con trattore, arrestati

Simbario (Vibo Valentia) – Hanno inseguito e bloccato un carro attrezzi – aggredendo anche il conducente – che trasportava un trattore risultato rubato e sequestrato dai carabinieri. Padre e figlio, Alberto e Vittorio Emanuele, di 65 e 35 anni, sono stati arrestati per rapina e posti ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno.

I carabinieri Forestale di Serra hanno trovato un trattore risultato rubato in Sicilia nel 2007 ed hanno fatto intervenire un carro attrezzi. Il mezzo con sopra il trattore ha iniziato il viaggio ma l’autista è stato fermato dal conducente di una Panda – poi identificato in Alberto Emanuele – che gli ha intimato con minacce e strattonamenti di restituire il trattore perché lo riteneva di sua proprietà.

Il conducente del carro attrezzi non potendo dare il mezzo all’uomo, ha avvertito i carabinieri ed ha ripreso la marcia ma poco dopo è stato bloccato dalla stessa Panda e da un’altra auto, una Tiguan, sulla quale si trovava Vittorio Emanuele. L’Emanuele padre, secondo l’accusa, ha quindi iniziato a colpire l’autista con un bastone ma è stato bloccato dai carabinieri.

Procurò incidente mortale a Melicucco, arrestato per omicidio stradale

E’ stato arrestato per omicidio stradale il conducente di una vettura che il 19 gennaio scorso, a Melicucco, si è scontrata frontalmente con una Lancia Y condotta da Chiara Fava, di 27 anni, che è deceduta per le ferite riportate. L’uomo, G.I., di 42 anni, di nazionalità romena, è rimasto gravemente ferito nello scontro. Feriti anche gli altri due occupanti della vettura condotta da lui.

Dopo l’incidente sono intervenuti sul posto gli agenti del Distaccamento della Polizia stradale di Siderno. Dalla ricostruzione fatta è emerso che la vettura Mitsubishi Pajero condotta da G.I., a causa dell’alta velocità, invadeva la corsia opposta scontrandosi frontalmente con la Lancia Y.

Dagli accertamenti etilometrici fatti sugli occupanti del Pajero è emerso che il conducente aveva un tasso alcolemico pari a 3 grammi per litro, mentre gli altri due trasportati di 2 gr/l. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza e adesso il Gip del tribunale di Palmi ha convalidato l’arresto disponendo la custodia in carcere. Secondo le norme sull’omicidio stradale l’uomo rischia fino a 18 anni di reclusione.

Regionali, insediati i seggi elettorali in Calabria ed Emilia-Romagna

Sono stati insediati alle ore 16 i seggi elettorali in vista delle elezioni di domani in Calabria e in Emilia Romagna. Nei seggi si provvederà quindi alla autenticazione delle schede per la votazione, mediante apposizione della firma dello scrutatore, alla apertura del plico contenente il bollo della sezione ed all’apposizione del timbro nell’apposito spazio.

Sono circa un milione e 800 mila in Calabria e poco più di 3,5 milioni in Emilia Romagna gli elettori chiamati domani a eleggere il presidente della Giunta e i componenti dell’Assemblea legislativa nelle due Regioni.

Virus, l’epidemia si estende, i morti sono 41. Xi Jinping: “Cina può debellarlo”

La Cina può “vincere la battaglia” contro il coronavirus. Lo ha assicurato il presidente Xi Jinping, nel suo secondo intervento pubblico dall’inizio della crisi. “Finché avremo fiducia costante, lavoreremo insieme, con prevenzione e cure scientifiche e politiche precise, saremo sicuramente in grado di vincere la battaglia”, ha detto Xi in una riunione del comitato permanente dei vertici del Politburo.

Xi Jinping, dopo aver cercato di infondere fiducia alla popolazione cinese, ha ammesso che la situazione è “grave” e l’epidemia del coronavirus “accelera”. “Di fronte alla grave situazione di un’accelerazione della diffusione del nuovo coronavirus, è necessario rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato centrale del Partito”, ha detto Xi nel corso di una riunione d’emergenza del governo.

Continua a crescere il numero dei contagi da coronavirus. Le autorità cinesi hanno riferito di 1.396 casi a livello mondiale. Nella Cina continentale ci sono 1.359 casi, inclusi i 41 morti, 39 dei quali nella sola provincia di Hubei, dove c’è la città di Wuhan, focolaio del virus. Una vittima è stata registrata nella provincia settentrionale di Heilongjiang, un’altra a Hebei, vicino a Pechino. Lo riferisce la Cnn.

“Stiamo seguendo molto da vicino gli sviluppi della situazione sul coronavirus e ho convocato per lunedì una riunione del Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Ue”. Lo ha annunciato su Twitter la commissaria europea alla salute, Stella Kyriakides, sottolineando che l’incontro di lunedì servirà a “discutere le opzioni di risposta e i bisogni degli Stati membri”.

Gli Stati Uniti hanno avviato un’operazione per far evacuare a partire da domani cittadini e diplomatici americani da Wuhan, l’epicentro dell’epidemia del coronavirus. Lo riferisce il Wall Street Journal. Nella città cinese ci sono circa 1.000 americani e l’ambasciata li sta contattando per organizzare il trasporto aereo che li riporterà in Usa. Il personale medico americano sarà a bordo per trattare i casi sospetti.

A partire da lunedì tutti i servizi per i tour di gruppo all’estero forniti dalle agenzie di viaggio cinesi, comprese le prenotazioni alberghiere e dei biglietti aerei, saranno sospesi. Lo riferito la tv di Stato Cctv, aggiungendo che i tour organizzati all’interno della Cina sono stati sospesi ieri.

Pechino ha esteso il cordone sanitario volto a circoscrivere l’infezione, i provvedimenti riguardano ora 56 milioni di persone. Tra le quasi 40 province, regioni e municipalità speciali che compongono amministrativamente il Paese, solo il Tibet risulta ancora privo di casi.

Wuhan e altre 13 città della provincia sono state isolate in uno sforzo senza precedenti per contenere il micidiale virus respiratorio che intanto si va diffondendo in altre aree della Cina e in altri Paesi.

Un secondo ospedale per la cura dei pazienti affetti dal coronavirus sarà costruito a Wuhan e si aggiungerà all’altra struttura che è in fase di costruzione a Wuhan e dovrebbe essere pronta entro 10 giorni. Hong Kong ha dichiarato l’epidemia del coronavirus “un’emergenza” – il livello di allarme più alto della città.

Al momento sono 38 i casi accertati di coronavirus al di fuori della Cina continentale, dove si registrano quasi 1.400 contagi e 41 morti. Cinque casi sono stati registrati a HONG KONG. La maggior parte erano passati da Wuhan, focolaio dell’epidemia. Due casi nella regione autonoma di MACAO, tra loro una donna d’affari arrivata tre giorni fa dalla città di Zhuhai. Tre i casi nell’isola di TAIWAN. Rimanendo in Asia, la THAILANDIA ha confermato cinque casi, quattro cinesi di Wuhan ed un thailandese proveniente dalla stessa città. Si tratta del primo paese fuori dalla Cina in cui è stato segnalato il virus. Due i casi in COREA DEL SUD, il primo un cinese arrivato in aereo dalla provincia di Wuhan. Due casi in VIETNAM, entrambi cinesi: si tratta di un uomo arrivato nel Paese da Wuhan e del figlio che abita a Ho Chi Minh City. Un caso si registra in NEPAL. Tre i casi in MALAYSIA, arrivati via Singapore. A SINGAPORE tre casi. Lo stesso numero di contagi si registra in GIAPPONE, uno proveniente da Wuhan e due abitanti della città cinese. Superando i confini continentali, in AUSTRALIA oggi sono stati accertati quattro casi. Tutti erano stati in Cina e a Wuhan di recente. Negli STATI UNITI ci sono due contagi, entrambi americani di rientro da Wuhan. In FRANCIA al momento si registrano gli unici casi di contagio in Europa: sono tre, uno a Bordeaux e due a Parigi. Anche in questo caso, tutti erano stati in Cina da poco. Due di loro comunque sono in via di guarigione, secondo quanto riferiscono i medici.

Tra i milioni di cittadini isolati, ci sono anche una ventina di italiani, tra residenti, studenti e turisti, che si trovano a Wuhan. Tra loro, Lorenzo Di Berardino, studente abruzzese rimasto bloccato dentro un campus universitario, che racconta all’Ansa di una città spettrale, letteralmente deserta.

Il virus 2019-nCoV è arrivato all’uomo dai serpenti: sarebbero questi gli animali nei quali il virus, trasmesso dai pipistrelli, si sarebbe ricombinato e poi passato all’uomo. Lo indica l’analisi genetica pubblicata sul Journal of Medical Virology da Wei Ji, Wei Wang, Xiaofang Zhao, Junjie Zai, e Xingguang Li, delle università di Pechino e Guangxi. La ricerca è stata condotta su campioni del virus provenienti da diverse località della Cina e da diverse specie ospiti.

Come già accaduto con l’aviaria e la Sars, anche questa volta l’indice è puntato sui mercati di animali vivi, molto comuni in Cina dove, accanto agli animali allevati, si vendono animali selvatici come, appunto, serpenti e pipistrelli. E ora è quindi chiaro che il 2019-nCoV è un mix di un coronavirus proveniente dai pipistrelli e di un altro che arriva dai serpenti e che da questi ultimi sarebbe passato agli esseri umani, adattandosi al nuovo ospite e acquisendo la capacità di trasmettersi da uomo a uomo.

Sono almeno cinque i team internazionali coinvolti nell’impresa di mettere a punto un vaccino contro il nuovo virus cinese, con l’obiettivo di ottenere il prima possibile quello che normalmente richiede almeno due o tre anni di lavoro. I primi test sull’uomo potrebbero arrivare in tempi record, “meno di tre mesi, a fronte dei 20 del vaccino sperimentale per la Sars”. A dirlo è uno dei massimi esperti di immunologia, Anthony S. Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (Niaid) del National Institutes of Health, l’agenzia del governo degli Stati Uniti responsabile della ricerca e della salute pubblica.

“I progressi della tecnologia collegati alla Sars hanno notevolmente compresso i tempi per il suo sviluppo”, scrive Fauci nel suo ultimo saggio pubblicato sulla rivista scientifica Jama. Nel testo si sottolinea come gli attuali studi stiano sviluppando antivirali e test diagnostici per rilevare rapidamente l’infezione partita da Wuhan. E, soprattutto, come stiano adattando gli approcci utilizzati con la Sars, per lo sviluppo di vaccini candidati. La ricerca vede impegnate equipe di esperti del National Institutes of Health, dell’Università del Queensland, in Australia, e delle aziende statunitensi Moderna Therapeutics e Inovio Pharmaceuticals. Ognuno dei team principali verificherà un approccio diverso allo sviluppo del vaccino, mentre a finanziare gli studi è la Coalizione per la preparazione alle epidemie e l’innovazione (Cepi).

In un’iniziativa indipendente, anche Novavax, che ha già lavorato sulla Sars, si è messa al lavoro per studiare un’immunizzazione contro il coronavirus cinese. Così come ha dichiarato di essere intenzionata a fare anche l’Agenzia federale russa per la tutela dei consumatori e della salute. Per ora, il primo beneficio lo hanno avuto le aziende coinvolte, che hanno visto salire con percentuali a due cifre le loro quotazioni in Borsa. (Ansa)

Sequestro A2, chiusa carreggiata nord Cosenza-Rogliano. Doppia circolazione

Lavori AnasL’Anas ha istituito il doppio senso di circolazione sull’A2 “Autostrada del Mediterraneo” tra gli svincoli di Cosenza sud e Rogliano per la chiusura della carreggiata nord. Un provvedimento, è scritto in una nota, che si è reso necessario “per consentire tutti gli accertamenti tecnici non ripetibili e già programmati dalla Procura della Repubblica di Cosenza sul tratto di circa 8 km posto sotto sequestro a seguito di incidenti stradali”.

Il sequestro, disposto il 22 gennaio scorso, riguarda un tratto dove, solo nel 2019, ci sono stati 12 incidenti, tutti all’altezza della stessa curva. In quello che ha fatto scattare il provvedimento è morto un giovane di 19 anni, Mattia Albace, scontratosi con un furgone usato per lavori sull’A2.

Nell’inchiesta sono indagati alcuni funzionari e dirigenti Anas e i titolari di imprese che si sono occupate di manutenzione. Anas, nella nota, “ribadisce la propria disponibilità e piena collaborazione con l’Autorità giudiziaria per consentire l’esecuzione di tutte le verifiche necessarie”.

Processi aggiustati, Bonafede chiede sospensione per il giudice Marco Petrini

Marco Petrini

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha promosso l’azione disciplinare mediante richiesta di indagini al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione nei confronti del magistrato Marco Petrini, presidente di sezione presso la Corte d’appello di Catanzaro, nonché presidente della commissione provinciale tributaria, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari su ordine della Procura di Salerno.

Il Guardasigilli ha, inoltre, richiesto alla Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura che, in caso di revoca della misura cautelare, Petrini venga sospeso dall’esercizio delle funzioni, gli venga sospeso lo stipendio e che venga collocato fuori dal ruolo organico della magistratura.

Secondo il ministro della Giustizia le condotte messe in atto da Petrini, per cui è stata emessa la misura cautelare penale, sono per la loro gravità, incompatibili con l’esercizio delle funzioni giurisdizionali nelle condizioni di necessario prestigio.

Dal quadro indiziario “emerge, infatti – sottolinea una nota – la totale strumentalizzazione della funzione giurisdizionale esercitata da Petrini ai propri interessi illeciti di natura personale ed economica, perseguiti in spregio dell’interesse pubblico e dei principi di imparzialità e buon andamento della funzione giudiziaria”.

“Appare inconcepibile – si legge nel documento trasmesso al Csm e firmato da Alfonso Bonafede – anche se dovesse venir meno la cautela penale, un ritorno al proprio posto di Petrini, se non a prezzo di un inaccettabile vulnus al prestigio della magistratura”.

Secondo la tesi accusatoria il magistrato sarebbe intervenuto, in cambio di consistenti somme di denaro, oggetti preziosi e anche prestazioni sessuali per determinare sentenze e provvedimenti in favore dei corruttori. L’inchiesta è partita nel 2018 ed è stata condotta inizialmente dalla Procura di Catanzaro, per poi passare, per competenza, alla Procura di Salerno, proprio perché tra le persone indagate figurava il magistrato della Corte d’appello di Catanzaro.

Incendi intimidatori a Castrovillari, un arresto

I carabinieri della compagnia di Castrovillari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di Francesco Bevilacqua, di 43 anni, già ai domiciliari.

L’uomo, insieme ad altre persone già arrestate, è ritenuto mandante in concorso di quattro incendi – in uno dei quali sono state distrutte 12 auto di un autosalone – ed almeno cinque atti intimidatori con l’utilizzo di bottiglie con benzina e proiettili verificatisi nell’ottobre scorso a Castrovillari. Il 29 ottobre i carabinieri hanno condotto l’operazione “Nerone” per l’esecuzione di 5 fermi emessi dalla Procura.

Bevilacqua è accusato di tentata estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, ricettazione e spaccio di droga. In una perquisizione i militari hanno trovato, nelle vicinanze dell’abitazione, una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e 11 proiettili del medesimo calibro e una busta con 380 grammi di marijuana.

Regionali, Salvini: “Domani avviso di sfratto per governo”. Iv: “Viola silenzio elettorale”

“Ovunque in Emilia-Romagna e in Calabria mi chiedono più sicurezza, mentre i vari Conte, Renzi e Zingaretti vogliono cancellare i Decreti Sicurezza… #domenicavotoLega”. E’ uno dei messaggi che il leader della Lega, Matteo Salvini, sta pubblicando su Twitter nel giorno del silenzio elettorale. “Prima li mandiamo a casa domenica – scrive Salvini in un altro tweet – e poi andiamo a dare l’avviso di sfratto anche al governo tasse, sbarchi e manette”.

Immediato l’intervento di Michele Anzaldi (Italia viva): “Gravissima violazione silenzio elettorale da parte di Salvini: in queste ore tweet e post a ripetizione di propaganda su voto Emilia Romagna e Calabria. Ex ministro dell’Interno che non rispetta leggi è doppiamente grave. Ennesimo tentativo di falsare competizione, dopo abusi Rai”, scrive su twitter.

Terremoto in Turchia: almeno 29 morti e oltre 1.200 feriti. Si scava sotto le macerie

Almeno 29 persone sono morte e oltre 1200 sono rimaste ferite dopo il potente terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito venerdì sera la provincia della Turchia orientale di Elazig.

“170 ambulanze aggiuntive sono state inviate nelle province di Elazig e Malatya. Anche le ambulanze aeree sono pronte ad aiutare le persone colpite”, ha dichiarato il ministro della sanità Fahrettin Koca.

“Le squadre di ricerca e salvataggio sono state inviate nella regione e ulteriori informazioni devono ancora arrivare”, ha detto Soylu citato dall’agenzia Anadolu, aggiungendo che alcuni edifici nel centro della città sono stati danneggiati.

Ha anche affermato che i villaggi rurali potrebbero aver subito un certo danno, senza fornire ulteriori dettagli.

Il ministro della Difesa Hulusi Akar ha dichiarato che l’esercito è pronto a intervenire in caso di necessità.

Il portavoce del parlamento turco Mustafa Sentop ha dichiarato: “La nostra più grande speranza è che il bilancio delle vittime non aumenti”.

Solidarietà e la disponibilità di aiuti logistici e umanitari stanno arrivando da tutto il mondo al presidente turco Erdogan.

Latitanza Matacena, condannato a due anni l’ex ministro Scajola. Pena sospesa

Claudio Scajola

Il tribunale di Reggio Calabria ha condannato l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola a due anni di reclusione, pena sospesa, nell’ambito del processo Breakfast, riguardo la vicenda dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e alla macchia in medio oriente. Il pm aveva chiesto 4 anni e mezzo.

Scajola, secondo l’accusa, avrebbe favorito la latitanza dell’ex armatore reggino, tutt’ora latitante a Dubai. I giudici hanno condannato anche ad un anno Chiara Rizzo, moglie di Matacena, anche per lei pena sospesa, che riceverà anche i beni che le erano stati sequestrati.

Assolti invece due ex collaboratori dell’ex parlamentare reggino. L’ex ministro ha dichiarato che rispetto alle accuse iniziali, “l’impianto si è sgonfiato”.

Regionali, Zingaretti ha chiuso la campagna a Reggio

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 24 GEN – “Sono contento di essere qui l’ultimo giorno di campagna elettorale. Mi raccomando, mettetecela tutta, pancia a terra. Salvate la Calabria perché, da non calabrese, conosco la potenza dei calabresi quando in tutta Italia, anche nel Lazio, in tutto il mondo, nella scienza, nell’arte, nel campo della giustizia, lavorano e spesso creano e fanno il valore aggiunto. E non è giusto che tutta questa ricchezza emigri perché in tanti sono costretti ad andarsene. Ora avete la possibilità di evitarlo”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, alla manifestazione svoltasi a Reggio Calabria in vista delle elezioni regionali di domenica.

Litiga con la famiglia e la stermina: sei morti in Germania

Il luogo della strage in Germania (foto da Bilde.de)

Sparatoria nella località tedesca del Baden Wuerttemberg, Rot am See: Il bilancio è di sei morti. Ci sarebbero anche alcuni feriti. È stato fermato il presunto responsabile degli spari: si tratta di un giovane di 26 anni che ha usato una pistola semiautomatica.

La sparatoria è avvenuta in un edificio del piccolo centro da 5.200 abitanti e dietro il fatto, stando alle prime verifiche degli inquirenti, vi sarebbe un dramma familiare. È quello che twitta la polizia di Aalen. Oltre all’uomo fermato, inoltre, non ci sarebbero altri sospettati.

Il dramma, scrive Bilde.de, si è consumato nei pressi della locanda “Imperatore tedesco”, a Rot am See, centro tra Stoccarda e Norimberga. Due vittime sono state trovate nel ristorante, altre 4 fuori dal locale. Tra i morti ci sarebbero i parenti dello sparatore, tra cui il padre e la madre. Il movente sarebbe riconducibile a dissidi familiari.

Durante la sparatoria il giovane ha minacciato con la pistola, detenuta legalmente, due minorenni che hanno assistito alla scena.

Fortissima scossa di terremoto magnitudo 6.8 in Turchia. Crolli, morti e feriti

Almeno quattro persone sono morte, altre due sono rimaste ferite dopo il violento terremoto di magnitudo 6,8 che ha scosso venerdì sera la Turchia orientale. Lo scrivono i media locali citando le autorità di polizia.

Una fortissima scossa di terremoto di magnitudo 6.8 si è verificata nella Turchia orientale. Il sisma, registrato dagli istituti di geofisica alle 21.55 ora locale (le 18:55 in Italia), è stato localizzato a bassa profondità tra i Distretti di Sivrice e Malatya, a 5 km da Doganyol, a 180 km dal confine con la Siria e a quasi seicento dalla capitale Ankara. Al momento non si hanno notizie di danni a cose o persone. Dopo la prima potente scossa, ce ne sono state altre minori fino a 5,4 di magnitudo. L’evento è stato avvertito in Iraq, in Egitto e altri paesi del medio oriente.

Secondo diverse testimonianze lasciate sul sito Emcs il sisma è stato violentissimo. Un utente ha trenta km dall’epicentro ha detto che la sua casa danneggiata, mentre un altro a oltre cento km ha scritto che non si poteva nemmeno fuggire perché si barcollava e si cadeva ad ogni tentativo di camminare. Altri parlano di edifici che oscillavano.

L’agenzia turca Anadolu riferisce che la Protezione civile dedicata ai disastri del paese è mobilitata per verificare nell’area eventuali crolli e danni alle persone.

Parlando con i giornalisti, il ministro degli Interni turco Suleyman Soylu ha affermato che finora non ci sono vittime, aggiungendo che due persone sono rimaste ferite. Il ministro, fanno sapere i media locali, ha anche detto che diversi edifici sono crollati o hanno subito danni dopo la scossa.

La Turchia è tra i paesi più sismicamente attivi in ​​quanto si trova su diverse linee di faglia attive e ogni giorno si verificano decine di piccoli terremoti e scosse di assestamento. La faglia più potenzialmente devastante è la faglia dell’Anatolia settentrionale (NAF), dove si incontrano le piastre anatoliche ed eurasiatiche.

Il quotidiano turco Daily Sabah ricorda che più di 17.000 persone furono uccise e oltre 43.000 rimasero ferite quando un terremoto di magnitudo 7,4 scosse la regione di Marmara per 37 secondi nelle prime ore del 17 agosto 1999, con il suo epicentro situato nella provincia di Golcuk, a circa 75 chilometri a sud-est del Bosforo.

Tre mesi dopo, il 12 novembre 1999, 845 persone furono uccise e quasi 5.000 ferite quando un terremoto di magnitudo 7,0 colpì la provincia di Duzce, a circa 120 chilometri a nord-est di Golcuk.

Zingaretti a Rende per Callipo: “Meglio lui che l’accozzaglia dall’altra parte”

“Per i calabresi è meglio Pippo Callipo che quell’accozzaglia di differenze che si mette insieme sempre per la gestione del potere”. A dirlo il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti oggi a Rende per un incontro con i giovani dell’Unical insieme a Pippo Callipo.

“Callipo – ha aggiunto – è il simbolo di quella Calabria che combatte, che ha combattuto e sarà un ottimo presidente. Perchè votare il Pd? Innanzitutto i calabresi devono votare Callipo e poi quel partito che insieme a Pippo ha fatto una grande scommessa di rinnovamento, di rilancio, di difesa della dignità calabrese e di lotta alla ‘ndrangheta senza se e senza ma e di libertà.

“In Callipo ho trovato – spiega il segretario dem – la più grande sfida da affrontare per i calabresi: fare sì che ragazze e ragazzi non siano più costretti ad andarsene dalla Calabria”.

Zingaretti si è poi chiesto “come può una persona moderata stare zitta e assecondare l’estremismo che viene dall’altro campo. Mai visto che la cultura dell’odio produca lavoro. E’ esattamente l’opposto”.

Sversava reflui del frantoio nel torrente, inquinandolo. Denunciato il proprietario

I Carabinieri Forestale di Acri hanno denunciato all’autorità giudiziaria il proprietario di un frantoio di San Demetrio Corone per violazioni alla normativa ambientale.
Durante un controllo nel frantoio sito in località “Sofferetti” i militari hanno accertato, che le acque provenienti dalla molitura delle olive del frantoio oleario venivano smaltite illecitamente.

In particolare le acque sporche, dopo essere confluite in due vasche di calcestruzzo, mediante una tubatura in pvc venivano dirottate e sversate lungo l’argine del torrente “Canalicchio” provocando una colorazione nerastra e un cattivo odore che ha prodotto una contaminazione delle acque per quasi un chilometro dal punto di sversamento.

Le acque di vegetazione presentano alte concentrazioni di composti organici e pertanto non possono essere trattati negli impianti di depurazione convenzionali. Si è pertanto proceduto al sequestro delle condutture e delle vasche di accumulo del materiale proveniente dal frantoio e al deferimento del proprietario, un imprenditore agricolo della zona.

In auto con oltre 2 kg di marijuana, in manette

I Carabinieri della sezione radiomobile di Locri, hanno arrestato Cosimo Multari,  35enne di Bovalino, con precedenti di Polizia, accusato di detenzione di sostanza stupefacente. L’arresto risale a martedì ma è stato reso pubblico oggi.

I militari dell’Arma, durante un normale controllo alla circolazione stradale, hanno fermato il 35enne mentre era a bordo della sua Fiat Panda. L’uomo, che sin da subito si è mostrato agitato ed insofferente al controllo, ha destato nei militari il sospetto che potesse avere qualcosa da nascondere.

Scattata una perquisizione personale e veicolare, all’interno del bagagliaio della sua auto  i militare hanno trovato 4 involucri in plastica con all’interno oltre 2 Kg di marijuana.

Dichiarato in stato di arresto, Multari è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la droga è stata sottoposta a sequestro.

Abramo revoca le deleghe ad assessori dimissionari: “Nuovo capitolo dopo regionali”

Il sindaco Sergio Abramo
Il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo

“Preso atto della sfiducia politica manifestata nei miei confronti, tramite un documento pubblicato sulla stampa, dagli assessori riconducibili al partito di Forza Italia, e prendendo inoltre atto delle già formalizzate dimissioni dell’ormai ex assessore Modestina Migliaccio Santacroce, ho deciso di avocare a me le deleghe finora detenute dai firmatari dello stesso documento. Mi riferisco a quelle fin qui detenute da Ivan Cardamone, Domenico Cavallaro, Alessio Sculco e Lea Concolino. Chiuso questo capitolo, subito dopo le elezioni regionali mi farò promotore di un incontro, che ritengo assolutamente necessario, finalizzato a riportare chiarezza nell’ambito della coalizione di centrodestra e per scongiurare il rischio di un commissariamento del Comune”. Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dopo la decisione di Forza Italia di uscire dalla maggioranza. In precedenza anche alcuni consiglieri comunali di opposizione avevano rassegnato le dimissioni.

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