5 Ottobre 2024

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Callipo: “Sconfitta amara, ma non mi rassegno e sarò in campo a lottare”

Pippo Callipo

“Il popolo calabrese si è espresso e la volontà popolare va rispettata, sempre e comunque. Il dato dell’astensionismo deve indurre a una riflessione profonda perché rappresenta una sconfitta di tutti, un pessimo segnale per la democrazia”. Lo afferma Pippo Callipo, candidato alla presidenza del centrosinistra dopo la sconfitta rimediata da Jole Santelli. “Non siamo riusciti – aggiunge Callipo – a smuovere i troppi calabresi delusi da decenni di cattiva politica, ma abbiamo riacceso la speranza in 245 mila calabresi che vorrei ringraziare uno ad uno, come ringrazio chi mi ha affiancato in questa battaglia, dai candidati a chi non ha mai fatto mancare il suo sostegno anche al di fuori delle liste”.

“Sono abituato – spiega l’imprenditore – ad assumermi la responsabilità delle mie scelte e lo faccio anche di fronte alla sconfitta. Lo faccio a testa alta, perché nessuno può negare che, dopo una vita di lavoro, abbia fatto un sacrificio senza stare lì a fare tanti calcoli. Avevo tutto da perdere ma mi sono comunque messo al servizio della Calabria. Abbiamo detto no ai portatori di pacchetti di voti e sapevamo che ciò avrebbe prodotto delle conseguenze, ma siamo orgogliosi di aver rifiutato determinate logiche. Non era mai successo”.

“Ovviamente – prosegue – c’è amarezza per il risultato, ma chi spera che io lasci il campo libero può rassegnarsi: non finisce qui. Faremo opposizione seria e costruttiva, saremo comunque vigili sull’operato del nuovo governo regionale. Non arretreremo di un millimetro e non daremo tregua ai potentati che opprimono la Calabria. Abbiamo fatto una battaglia di legalità, di dignità e di libertà e continueremo a portarla avanti non solo nel Consiglio regionale ma anche nella società, sui territori, tra la gente”.

“Continuerò a lottare finché avrò vita affinché i giovani calabresi abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità dei loro coetanei di altre regioni. Non mi rassegno: una Calabria diversa, pulita, non più suddita della vecchia politica, è ancora possibile”, conclude Pippo Callipo.

Criticò Gratteri, il Csm trasferisce a Torino il Pg di Catanzaro Lupacchini

La sezione disciplinare del Csm ha disposto il trasferimento d’ufficio per il Procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini e lo ha destinato alla Procura generale di Torino come sostituto Pg.

Il “tribunale delle toghe” ha accolto la richiesta avanzata dal ministro della Giustizia Bonafede e dal Pg della Cassazione Giovanni Salvi, che hanno avviato l’azione disciplinare nei confronti di Lupacchini, accusandolo di aver “delegittimato” il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri in seguito alla maxi inchiesta della Dda “Rinascita Scott”, indagine culminata con l’arresto di oltre 330 persone.

Regionali in Calabria, Tansi e Aiello fuori dal Consiglio regionale

Aiello e Tansi mentre votano

A dati definitivi, in Calabria la candidata forzista del centrodestra Jole Santelli ha vinto con il 55,4%, mentre il centrosinistra guidato da Pippo Callipo si è fermato poco sopra il 30 percento. Tutti e trenta i seggi andranno alle due maggiori coalizioni poiché, sia Francesco Aiello (M5s) che il civico Carlo Tansi non hanno superato lo sbarramento dell’8 percento, quindi resteranno fuori dal Consiglio regionale.

Aiello si è fermato al 7,3%, mentre Tansi al 7,1 percento. Amari i commenti dei due protagonisti sui social. Il geologo ha postato: “Hanno vinto i poteri forti e la rassegnazione dei calabresi”, mentre Aiello -, a cui certamente hanno fatto male le polemiche degli ultimi giorni innescate dal grillino Nicola Morra sul cugino mafioso del candidato cinquestelle -, intervistato nella notte dai talk show nazionali, ha espresso un visibile rammarico.

A spoglio ultimato, si attende ora la ripartizione dei seggi. Sono in tutto 30 nella nostra regione, compresa la neo presidente Jole Santelli e il secondo arrivato Pippo Callipo.

Bonaccini vince su Borgonzoni con 8 punti di scarto. Crolla Forza Italia al 2,5%

Stefano Bonaccini

Ha vinto con circa otto punti di vantaggio il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha preso il 51,6%, contro il 43,7% della sua sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra. Simone Benini del M5s ha preso il 3,5%.

Sotto il mezzo punto gli altri candidati: Domenico Battaglia (Movimento 3v) 0,5%, Laura Bergamini (Partito comunista) 0,4%), Marta Collot (Potere al Popolo) 0,3%, Stefano Lugli (Altra Emilia-Romagna) 0,2%.

Sconfitta amara per Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini, che si era detto convinto di stravincere nella rossa Emilia-Romagna. Al leader della Lega non riesce quindi il colpaccio che avrebbe dovuto segnare lo “sfratto” del governo Conte.

Partita invece ampiamente chiusa a favore di Jole Santelli in Calabria: la candidata di Forza Italia per il centrodestra trionfa con il 55,40% e diventa la prima Governatrice donna della regione. Pippo Callipo per il centrosinistra si ferma al 30,12%, Carlo Tansi (lista civica) registra il 7,17% e precede Francesco Aiello (M5S) al 7,30% (quando mancano pochissime sezioni, Tansi e Aiello non entrerebbero in Consiglio regionale, ndr).

Gli occhi comunque erano tutti puntati sull’Emilia Romagna, che ha sorpreso per il boom dell’affluenza al (67,7%), di 30 punti superiore rispetto al 2014 (37,6%) e analoga a quella delle europee 2018.

Da segnalare in Emilia-Romagna che Forza Italia è crollata al 2,5%, la Lega quasi al 32; mentre in Calabria i berlusconiani e Carroccio sono appaiate oltre il 12%. Un dato che farà riflettere i leghisti, si apprende da fonti del centrodestra, è l’evidente “disimpegno” azzurro nella regione emiliana.

La Santelli stravince per demerito altrui. Come Oliverio che vinse a porta vuota

Sembra il film elettorale del 2014 in Calabria con Jole Santelli diventata governatrice come Mario Oliverio, che giocò allora, contro la sfidante di un centrodestra azzoppato, a porta vuota. Allora per volere di Berlusconi che spaccò di fatto la coalizione perché in conflitto con Alfano. Ad affluenza pari, il 44% circa, la parlamentare di Forza Italia si ritrova alla guida della Cittadella con le parti rovesciate.

E cioè un Pd che si è impuntato contro Oliverio che voleva tentare il bis; alla fine i Zingaretti e i Graziano lo hanno defenestrato, preferendogli Callipo senza però dargli il sostegno necessario e concreto fin dall’inizio.

Il re del tonno, come lo definiscono, si è infatti presentato ai nastri di partenza con sole tre liste, segno evidente che gli azionisti di maggioranza, ci credevano poco alla loro stessa decisione. Se si sentivano così sicuri e forti perché non riuscire a fare sei o più plotoni di pari dignità elettorale come “l’armata” del centrodestra? Mistero, un mistero che si somma a quello delle liste di sindaci e amministratori “già pronte” che non sarebbero state consegnate dallo stesso Oliverio. Come dire: ‘Non mi avete voluto, adesso andate a vincere, se siete capaci’.

La Santelli quindi stravince oggi come nel 2014 stravinse Oliverio, ma questa volta per demerito del Pd e dell’intera compagine a sinistra. Un risultato che premia la neo presidente, la prima donna a guidare la regione, ma che dall’inizio della sua investitura non lascerebbe ben sperare sul futuro della Calabria, così com’è stato per il disastroso quinquennio di Oliverio. Sono quasi trent’anni anni che il centrodestra della Santelli ha governato questa regione (salvo le parentesi negative di Loiero e Oliverio, appunto), e vedere le facce di chi l’ha sostenuta e chi sarà eletto viene il voltastomaco.

Da oltre un quarto di secolo in politica, anche con ruoli di governo nazionale, la Santelli non ha mai messo mani in pasta alle amministrazioni. C’è stata una breve parentesi come vicesindaco di Cosenza ma con scarsissimi risultati, anzi nulli. Lo stesso Berlusconi nel corso delle trattative con gli alleati l’avrebbe definita “inadatta” a fare il presidente di una regione.

Responsabilità comunque tutta di Salvini se la parlamentare è stata catapultata a sua insaputa nell’arena elettorale. Il “capitano” aveva fatto la guerra agli Occhiuto perché il candidato doveva essere uno specchiato e immacolato, soprattutto preparato e in grado di tirare fuori dalle secche questa regione. E invece, ci ha rimesso in mano a chi da quarantanni ha gestito e rovinato questa regione.

Certo, da “giovane” qual è, Santelli può sempre imparare, ma intanto sarà costretta a delegare, ovvero circondarsi dei cosiddetti “cerchietti magici” che insieme ai burocrati sono stati sempre il male assoluto di questa regione: lecchini e yesman fin quando la barca va, poi quando affonda (è il caso dell’ex governatore Scopelliti), approdano in altri lidi abbandonando chi li ha fatti arricchire a fior di nomine e consulenze.

Una grande, enorme responsabilità per la neo governatrice Santelli. Se vorrà davvero distinguersi dal passato dovrà con coraggio imporsi sui “boss” della sua coalizione (gentaglia che si farà viva già nei prossimi giorni a Germaneto), marcarli stretti senza lasciargli margini di manovra negli “affari” regionali. Sarà capace la Jole di improntare una azione politico-amministrativa di discontinuità vera rispetto al passato? C’è da dubitarne vedendo gli sponsor e i capibastone che la accerchiano. E non basterà l’amicizia con il vecchio Berlusconi per cambiare le sorti di una regione ultima in tutto, di cui soprattutto la sinistra e questo centrodestra, hanno avuto gravi colpe per la sua lenta e inesorabile agonia.

Dino Granata

Regionali, bassa l’affluenza in Calabria: dato finale al 44,32%

Affluenza sostanzialmente stabile rispetto al 2014 alle regionali in Calabria. Alla chiusura dei seggi il dato definitivo è stato del 44,32% contro il 44,16%. Il dato conferma quindi la disaffezione dell’elettorato alle urne, sfiduciato ormai dalla politica.

La provincia in cui si è votato di più è Catanzaro con il 46,78 in aumento rispetto al 2014 quando votò il 45,01%.

A seguire ci sono le province di Reggio Calabria (45,40 contro il 44,63), Cosenza (44,10 contro il 44,73), Vibo Valentia (41,35 contro il 41,91) e Crotone (39,56 contro il 40,85).

Calabria, Santelli trionfa su Callipo: Oltre il 55%. Prima presidente donna

Jole Santelli, del Centrodestra è la nuova governatrice della Calabria. A scrutinio ultimato la candidata di Forza Italia si è assestata al 55,4%, mentre il candidato del centrosinistra, Pippo Callipo, poco sopra il 30%.

Carlo Tansi, il geologo che ha formato una alleanza civica con tre liste, secondo dati definitivi, ha superato il 7 percento. Francesco Aiello del M5s si è fermato al 7,3%. Percentuali che non consentono ai due candidati di entrare in Consiglio. Lo sbarramento per le coalizioni è infatti fissato all’8%.

“Ringrazio Jole Santelli – ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini – per aver condotto, senza voce, una campagna bestiale. Da domani saremo già al lavoro per formare una squadra forte e autorevole”.

A Porta a Porta è intervenuto anche Silvio Berlusconi che ha fatto gli auguri alla Santelli, da giorni senza voce per via degli impegni elettorali. Il leader azzurro ha sottolineato il successo di Forza Italia nella regione, in cui sarebbe il primo partito superando anche la Lega.

“Grande risultato di Jole – ha detto il presidente di FI -. Una donna di FI che ha dedicato la vita alla sua terra. Con la sua guida la Calabria diventerà emblema del riscatto del sud, non sarà più la terra dell’inefficienza e del malaffare ma terra di eccellenze”.

“Noi – è stato il commento di Callipo dopo avere fatto gli auguri alla Santelli – abbiamo fatto tanto, però i calabresi hanno scelto la coalizione di centrodestra, non hanno creduto alla rivoluzione e al cambiamento che avevo promesso di fare. Accettiamo questa decisione”.

AFFLUENZA
TUTTE LE PREFERENZE E GLI ELETTI

Emilia-Romagna, Bonaccini verso la vittoria, sconfitta per Borgonzoni e Salvini

Exit poll, in Emilia-Romagna è sfida tra Bonaccini e Borgonzoni. In Calabria Santelli spazza tutti

In base alle prime proiezioni, in Emilia Romagna è in vantaggio il candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini, che si attesterebbe tra il 47 e il 51%, mentre la sfidante del centrodestra, la leghista Lucia Borgonzoni tra il 44 e il 48%. 

Nella seconda proiezione il candidato del centrosinistra allarga la forbice, secondo i sondaggisti Swg e Noto. Bonaccini si avvia quindi a fare il bis. Dai dati sembra netta la sconfitta per Borgonzoni e Salvini che sulla conquista dell’Emilia-Romagna aveva puntato tutto per poter dare la spallata al governo Conte.

Staccato Simone Benini del M5s: ha tra il 2 e il 5%. In Calabria, Jole Santelli del centrodestra è nettamente in testa con oltre il 50%, davanti al rivale di centrosinistra, Pippo Callipo, con il 30.

 

Sembra fuori gioco il pentastellato Francesco Aiello, dato tra il 5-9%. Carlo Tansi, appoggiato da tre liste civiche, è tra il 7 e 11%. Anche se i dati sono ancora molto parziali.

Forte la partecipazione elettorale in Emilia Romagna alle 19 aveva votato il 58,8%, mentre in Calabria l’affluenza era del 35,5.

Serie B, il Crotone battuto in casa dallo Spezia: 1-2

Il primo goal dello Spezia

Termina dopo 4 vittorie consecutive la striscia positiva del Crotone che allo Scida viene sconfitto dallo Spezia. Stroppa conferma la stessa formazione di Cosenza. Primo tempo sottotono per gli squali, con gli ospiti che giocano meglio e passano in vantaggio al 34’ con Nzola bravo a sfruttare un cross dalla sinistra dell’ex Marchizza.

Stroppa nell’intervallo sostituisce Simy con Maxi Lopez. Ed è proprio l’attaccante argentino che timbra il suo primo gol in rossoblù dopo soli 2 minuti dall’ingresso in campo trasformando un calcio di rigore assegnato per un presunto fallo di Ferrer su Mazzotta.

Pitagorici che poco dopo sfiorano il sorpasso con una punizione di Barberis sfiorata di testa da Golemic, con Scuffet che vola e si rifugia in corner. Ci provano ancora gli squali ma sono gli ospitiamo trovare il gol vittoria a 12 minuti dal termine con Ragusa che sfrutta al meglio l’invito di Gyasi. Nel finale espulso Messias per proteste e salterà il match di Empoli insieme a Marrone e Simy, entrambi ammoniti e già diffidati.

CROTONE: Cordaz; Golemic, Marrone, Gigliotti; Molina, Benali, Barberis, Crociata (77’ Nalini), Mazzotta (77’ Mustacchio); Messias, Simy (46’ Maxi Lopez). A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Rutten, Bellodi, Cuomo, Spolli, Curado, Gomelt, Zak. All. Stroppa

SPEZIA: Scuffet; Ferrer, Erlic, Capradossi, Marchizza; Maggiore (73’ Acampora), Ricci M., Mora; Ragusa (91’ Galabinov), Nzola, (67’ F. Ricci), Gyasi. A disp: Krapikas (GK), Barone (GK), Vignali, Terzi, Ramos, Bartolomei, Mastinu, Delano, Gudjohnsen. All. Italiano
Arbitro: Serra di Torino

RETI: 34’ Nzola (S), 47’ Maxi Lopez (C) su rigore, 78’ Ragusa (S)

AMMONITI: Simy (C), M. Ricci (S), Gyasi (S), Mora (S), Golemic (C), Messias (C)

Note: espulso dopo il triplice fischio finale Messias (C)

Regionali, alle ore 19 l’affluenza in Calabria è del 35,52%

L’affluenza per le elezioni regionali in Calabria, alle ore 19, è stata del 35,52%: il dato è in aumento rispetto al 34,68% della precedente consultazione di riferimento. Lo rileva il Viminale.

Alle precedenti consultazioni era stata complessivamente del 44%. La provincia più attiva è Catanzaro con quasi il 38%. A seguire c’è Cosenza con il 35,86%, in leggero calo rispetto al 2014 (35,94) e Reggio Calabria (35,19% contro il 34,16%). Anche a Vibo Valentia e Crotone dati in lieve calo rispetto al 2014, rispettivamente 33,18% contro il 33,66% e 32,17% contro 32,36%.

L’affluenza nazionale è pari al 50,65 percento. Alla stessa ora nel 2014 era stata del 32,21%. L’ultimo dato definitivo sarà alle ore 23. Subito dopo lo spoglio delle schede.

E’ boom di affluenza in Emilia-Romagna. Alle 19 quasi il 60%. Calabria al 35,5

coda elettori seggi
Archivio

E’ boom dell’affluenza in Emilia Romagna. Secondo i dati del ministero dell’Interno, alle ore 19, quando sono stati monitorati tutti i 328, il dato è del 58,82%; un elemento che segna una fortissima partecipazione al voto, tenendo conto che mancano ancora 4 ore al temine delle votazioni (le 23). Alle passate elezioni del 2014 in Emilia-Romagna aveva votato tutto il giorno il 37 percento degli aventi diritto. Il dato per le province più significativo è Bologna che raggiunge il 62%.

In Calabria, quando sono giunti i dati di tutti i 404 comuni, la percentuale è del 35,52%. Poco meno di due punti di aumento rispetto al dato delle 19 di 5 anni fa.
Alle precedenti consultazioni era stata complessivamente del 44%. La provincia più attiva è Catanzaro con il 38%. L’affluenza nazionale è pari al 50,65 percento, alla stessa ora nel 2014 era stata del 32,21%.

Grave incidente sulla 107, un morto e 4 feriti

E’ di un morto e 4 feriti il bilancio di un grave incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio sulla statale 107 “Silana Crotonese”, all’altezza del bivio per Rocca di Neto.

Per cause in corso di accertamento a scontrarsi frontalmente sono state due auto, una Lancia Delta e una Nissan Micra, una delle quali si è ribaltata su un lato.

Tra i feriti ci sono due bambini, che insieme agli altri sono stati trasportati in ospedale con tre ambulanze. La vittima, un uomo di 70 anni, conducente della Nissan, è deceduta subito dopo essere giunta al nosocomio. Tra i feriti che erano a bordo della Lancia, ce ne sono uno in codice rosso e tre in codice giallo.

Sul posto oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza le auto, personale dell’Anas e la Polizia Stradale per i rilievi del caso.

Favorivano immigrazione di islamici radicali, espulsi tunisini

Favoriva l’immigrazione clandestina, anche di persone segnalate per possibili legami con ambienti del radicalismo islamico, il gruppo criminale smantellato dalla Digos di Torino.

A capo del sodalizio un tunisino di 40 anni, Walid Fanni: trattenuto al Cpr del capoluogo piemontese, è stato rimpatriato. In attesa di essere espulso anche un altro tunisino, irregolare e senza fissa dimora. Le perquisizioni effettuate hanno permesso il sequestro di numerosi documenti.

Il gruppo reperiva documenti contraffatti per consentire il rilascio di permessi di soggiorno e agevolare così l’ingresso illegale in Francia di alcuni clandestini. Tra questi anche un tunisino, sospettato di attività legate al terrorismo, che avrebbe superato il confine grazie ad alcuni passeur.

Il leader del gruppo, Fanni, era considerato il referente per molti connazionali, anche studenti, che per il rilascio del permesso di soggiorno indicavano come domicilio la sua abitazione.

Regionali, hanno votato Callipo, Tansi e Aiello. Santelli no perché residente a Roma

Callipo, Aiello e Tansi al seggio

Hanno votato già stamattina Pippo Callipo e Francesco Aiello, candidati alla presidenza della Regione Calabria, rispettivamente, del centrosinistra e dell’alleanza civica del Movimento 5 Stelle. Si è recato a votare anche Carlo Tansi, candidato civico alla presidenza.

Callipo ha espresso il proprio voto a Pizzo Calabro (Vibo Valentia) e Aiello e Tansi, entrambi, a Montanto Uffugo, in provincia di Cosenza, rispettivamente, nelle frazioni “Taverna” e “Settimo”.

Non ha potuto votare, invece, Jole Santelli, candidata del centrodestra, che è residente a Roma, seppure cosentina. Le operazioni elettorali si stanno svolgendo regolarmente in tutta la regione.

L’affluenza alle 12 è stata in lieve aumento, due punti, rispetto alle regionali del 2014: a mezzogiorno ha votato il 10.46% rispetto all’8.8 di cinque anni fa

Virus in Cina, città blindate. Assaltato palazzo in quarantena. Si teme maxi contagio

Il coronavirus non si ferma, anzi accelera il contagio: l’ultimo bollettino parla di 56 morti e quasi duemila contagiati. La mappa genetica del virus cinese 2019-nCoV indica una somiglianza del 79,5% con il virus della Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome) comparsa fra il 2002 e il 2003 e che entrambi utilizzano la stessa arma per aggredire il sistema respiratorio umano. Secondo le autorità sanitarie cinesi, però, il coronavirus “non è potente quanto la Sars”, ma sta diventando più contagioso.

C’è una prima vittima a Shanghai, una delle maggiori piazze finanziarie mondiali trema con 40 casi accertati. Dopo Pechino, anche Tianjin, Xi’an e la provincia di Shandong hanno proclamato lo stop dei mezzi pubblici a lunga percorrenza. L’uso della mascherina è obbligatorio in due province (Guangdong, Jiangxi) e tre città cinesi (Nanchino, Ma’anshan e Xinyang). Chiude Disneyland Hong Kong, gli americani avviano l’evacuazione dei propri connazionali, la Peugeot quella del proprio staff. Intanto un malato è sotto osservazione a Toronto, in Canada. Un caso sospetto anche in Austria. Il presidente Xi Jinping ha ammesso che la situazione è ‘grave’ e l’epidemia del coronavirus ‘accelera’. Ma assicura: ‘Ce la faremo’.

Intanto, è stato assaltato da manifestanti ad Hong Kong un edificio che era stato adibito a luogo di accoglienza e per la quarantena di malati del coronavirus.

Gli italiani attualmente presenti a Wuhan, epicentro dell’epidemia del nuovo coronavirus, e nella regione dell’Hubei, circa una cinquantina, avranno la possibilità di utilizzare un trasferimento via terra al di fuori dell’Hubei, ma questo comporta necessariamente un successivo periodo di osservazione di 14 giorni in una struttura ospedaliera. Lo spiegano all’Ansa fonti della Farnesina. Coloro che invece scelgono di restare, avranno un filo diretto con l’ambasciata d’Italia a Pechino per ricevere tutti i consigli e le indicazioni del caso.

Il sindaco della città cinese di Wuhan, epicentro dell’epidemia del nuovo coronavirus, ha dichiarato alla tv di stato Cctv di attendersi almeno “un migliaio di contagi in più”. Il sindaco di Wuhan ha dichiarato di attendersi almeno “un migliaio di contagi in più”.

In Italia sono stati rafforzati i controlli e aumentato il personale medico negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa: lo ha deciso la task-force istituita dal ministero della Salute per affrontare la situazione relativa al coronavirus 2019 nCoV comparso in Cina e che si è riunita alla presenza del ministro Roberto Speranza e delle altre autorità coinvolte.

Niente parata pubblica per il Capodanno cinese a Milano, festa rinviata anche a Roma. “Abbiamo deciso di rinviare la festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio di San Giovanni a Roma”. Lo dice all’ANSA la portavoce della comunità cinese a Roma Lucia King. “Abbiamo concordato in modo congiunto con tutta la comunità che la festa deve essere rinviata perché c’è gente che sta male e non è il caso di festeggiare – ha aggiunto -. Ci dispiace perché i preparativi duravano da tre mesi, ma in questo momento è la scelta migliore. Comunicheremo in seguito una nuova data”.

E’ stato registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. Lo rende noto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). “Si tratta di un caso confermato in Vietnam, che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma – si legge nella nota dell’Oms – era un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan”. Ciò, rileva l’organizzazione internazionale, “suggerisce un esempio di trasmissione uomo a uomo avvenuta in Vietnam”.

C’è un caso sospetto di coronavirus a Vienna. Si tratta di un’assistente di volo cinese che il 24 gennaio è arrivata nella capitale austriaca e che nei giorni precedenti è stata a Wuhan. La donna si trova ora in isolamento nell’ospedale Kaiser Franz Josef dopo essere stata ricoverata ieri sera con sintomi influenzali. “Non possiamo escludere che si tratti di coronavirus”, comunica il direttore medico degli ospedali viennesi Michael Binder in una nota.

Il Papa all’Angelus ha rivolto un pensiero alle persone che sono state colpite dal coronavirus. Intanto a Roma è stata rinviata la festa del Capodanno cinese. “Abbiamo deciso di rinviare la festa per il Capodanno cinese in programma il 2 febbraio di San Giovanni a Roma”, dice all’ANSA la portavoce della comunità cinese a Roma Lucia King. “Ci dispiace perché i preparativi duravano da tre mesi, ma in questo momento è la scelta migliore. Comunicheremo in seguito una nuova data”.

Regionali, alle 12 in Calabria l’affluenza in aumento di due punti

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L’affluenza in Calabria è in lieve aumento rispetto a cinque anni fa. Alle ore 12 hanno votato il 10,48 percento degli elettori aventi diritto. Alle precedenti regionali era dell’8,8%, All’incirca due punti in più. Catanzaro segna la percentuale più alta con quasi il 12%, a Vibo la più bassa con il 9%.

L’affluenza complessiva registrata alla tornata elettorale del 23 novembre 2014 era stata in regione di circa il 44 percento. Sei punti in meno della maggioranza dell’elettorato attivo (50%). L’altra rilevazione alle ore 19.

Dopo la chiusura dei seggi, alle 23 di stasera, inizierà lo spoglio delle schede. Appena qualche minuto verranno diffusi i primi exit poll, mentre dopo la mezzanotte le prime proiezioni con voti veri.

Affluenza ore 12, rispetto al 2014 è doppia in Emilia-Romagna, in Calabria lieve aumento

elettori in coda seggi
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Ecco i dati rilevati a mezzogiorno sull’affluenza alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria, le due regioni chiamate ad eleggere il presidente della giunta e i membri del consiglio regionale. I comuni monitorati sono 328 nella prima, 404 nella seconda. L’affluenza nazionale delle due regioni è del 18,91 percento.

Alle ore 12, secondo i dati del Ministero dell’Interno, in Emilia Romagna si registra un consistente aumento (più del doppio) rispetto al 2014. A mezzogiorno ha votato il 23,44% degli elettori aventi diritto rispetto al 10.7 del 2014. A Bologna il dato più alto con quasi il 25%, il più basso è Rimini: 19,8%.

In Calabria, alle ore 12 hanno votato il 10,46 percento degli aventi diritto. Alle precedenti regionali era dell’8,8%. Catanzaro segna la percentuale più alta con quasi il 12%, a Vibo la più bassa con il 9,06. L’altra rilevazione alle ore 19.

L’affluenza complessiva registrata il 23 novembre 2014 era stata in Emilia-Romagna del 37%, mentre in Calabria di circa il 44.

Dopo la chiusura dei seggi alle 23 di stasera comincerà lo spoglio delle schede. Appena qualche minuto verranno diffusi i primi exit poll, mentre dopo la mezzanotte le prime proiezioni con voti veri.

Regionali in Calabria, quattro sfidanti per la poltrona di governatore

Sono Jole Santelli, candidata del Centrodestra, Francesco Aiello, del M5s, il civico Carlo Tansi e Pippo Callipo, per il CentrosinistraSono quattro i candidati alla carica di presidente della Regione Calabria alle elezioni di domenica 26 gennaio. Il centrodestra schiera la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, che può contare sul sostegno di sei liste: oltre a Fi, Fdi, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl. Sul fronte opposto, il centrosinistra presenta il candidato civico Pippo Callipo. L’imprenditore del tonno è sostenuto dalla sua lista “Io resto in Calabria” alla quale si è aggiunto il Pd ed un’altra lista espressione delle forze di centrosinistra, “Democratici e progressisti”.

A completare il quartetto, ci sono il candidato civico del Movimento 5 Stelle, il docente dell’Università della Calabria Francesco Aiello, che può contare anche sull’appoggio della lista “Calabria Civica”, ed il ricercatore del Cnr ed ex capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sostenuto da “Tesoro Calabria”, “Calabria Pulita” e “Calabria Libera”.

Elezioni sulle quali pesa l’incognita dell’astensionismo che già nel 2014 raggiunse cifre record, con un’affluenza al voto che raggiunse solo il 44,10% degli aventi diritto.

Elezione regionali, urne aperte in Emilia-Romagna e Calabria

Urne aperte da stamane alle ore 7 e fino alle 23, per eleggere il presidente della Giunta e i componenti dell’Assemblea legislativa in Emilia Romagna e in Calabria. Le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 23.00, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Saranno complessivamente quasi 5,5 milioni gli elettori: oltre 3,5 milioni di cittadini sono chiamati al voto in Emilia Romagna mentre in Calabria gli elettori sono circa 1,8 milioni.

A partire dalla chiusura delle urne saranno diffusi gli exit poll e le proiezioni in tempo reale sui candidati Presidente della Regione e poi, appena raggiunta una soglia minima di affidabilità statistica, saranno estese alle coalizioni e alle singole liste

Cosenza sconfitto dalla Salernitana, Braglia: “Soliti errori individuali”

Braglia Cosenza Lecce
Il tecnico del Cosenza Piero Braglia (Archivio)

“Abbiamo fatto dei grossi errori sui gol subiti”. E’ quanto riconosce il tecnico del Cosenza Piero Braglia nel post partita Salernitana-Cosenza finita 2-1 per i padroni di casa.

“Sapevamo – spiega l’allenatore – della pericolosità di Lombardi e non siamo riusciti a fermarlo. E’ un peccato perché non stiamo facendo male ma non riusciamo a fare risultato. Nel secondo tempo a mio avviso la reazione c’è stata, abbiamo giocato solo noi e gli avversari ci hanno aspettato tutti dietro”.

“Qualche occasione l’abbiamo creata, mi dispiace aver perso”, si rammarica Braglia. “Gli errori commessi – dice ancora – sono errori individuali che poi ci sono costati cari. Dovevamo gestire molto meglio l’episodio del gol di Akpa Akpro per terminare la prima frazione di gioco in parità. Siamo qui a parlare di una sconfitta amara anche perché è la terza consecutiva. Io rimango convinto che alla fine questo Cosenza si salverà”.

NOTIZIE DALLA CALABRIA

ITALIA E MONDO