8 Ottobre 2024

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Scoperta nel cosentino centrale della droga con 580 chili di stupefacente. Arresti

Una vera e propria centrale della droga, allestita in un capannone industriale nell’area Pip di Castrovillari, è stata scoperta dalla Polizia che ha fermato cinque persone – tre a Castrovillari e due a Salerno – di nazionalità cinese.

L’operazione è stata portata a termine, con il coordinamento della Dda di Catanzaro in sinergia con la Procura di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio, nella giornata di ieri e coperta dal più stretto riserbo.

Altri arresti erano stati eseguiti nelle scorse settimane in Olanda, dove la droga veniva commercializzata, su impulso del procuratore Vincenzo Capomolla e del pm distrettuale Stefania Paparazzo.

Nel capannone scoperto ieri, secondo quanto si è appreso, i poliziotti hanno sequestrato 580 chili di sostanza stupefacente pronta ad essere immessa sul mercato territoriale ed extra nazionale.

Il tutto è partito quando gli uomini del Commissariato di Polizia di Corigliano Rossano, diretti da Giuseppe Zanfini, e quelli della squadra mobile di Cosenza, guidati da Gabriele Presti, nel luglio scorso avevano fatto irruzione in un capannone a Santa Sofia d’Epiro sequestrando altri 250 chili di marijuana coltivata e prodotta con avanzati sistemi di gestione.

Nel corso dell’operazione sarebbe stato scoperto anche un appartamento in una zona centrale di Castrovillari dove si confezionava e si gestiva l’immissione dello stupefacente sul mercato regionale ed extra regionale. Li sarebbero stati sequestrati droga già pronta per essere immessa sul mercato e un ingente quantitativo di denaro.

Donna cosentina si ustiona mentre accende il camino, trasferita a Bari

Il Policlinico di Bari

Stava tentando di accendere il camino della propria abitazione, utilizzando del liquido infiammabile, quando è stata investita dalle fiamme riportando ustioni sul corpo e, in particolare, alle braccia.

E’ accaduto ad una donna di 50 anni di Santa Maria del Cedro, nel Cosentino. Soccorsa dal 118, la donna è stata prima trasportata nell’ospedale Iannelli di Cetraro per poi essere trasferita in condizioni ritenute gravi al Centro grandi ustionati del Policlinico di Bari.

Sul luogo dell’accaduto è intervenuta anche una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Scalea che ha provveduto a mettere in sicurezza l’abitazione interessata dall’incendio. Presenti anche gli agenti della polizia locale di Santa Maria del Cedro che si sono occupati della regolazione del traffico durante i soccorsi.

Aveva in casa quasi un kg di droga, arrestato un 32enne

A Cosenza, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del posto, noto alle forze di Polizia, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

I militari della stazione Cosenza Principale, in esito a perquisizione domiciliare di iniziativa, hanno rinvenuto nella sua disponibilità e sequestrato 800 grammi circa di marijuana essiccata, 23 grammi circa di cocaina e due bilancini elettronici di precisione.

A seguito di giudizio direttissimo, il Tribunale di Cosenza ha convalidato l’arresto in flagranza di reato applicando all’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

A Davos inizia il World Economic Forum, dove i potenti decidono i destini del mondo

Con il discorso di benvenuto pronunciato martedì dalla presidente della Confederazione Viola Amherd, sono iniziati i lavori della 54esima edizione dell’ormai tradizionale Forum di Davos (l’organizzazione fondata da Klaus Schwab), dove si riuniscono – chiusi in una “fortezza” alberghiera super sorvegliata -, i più potenti, ricchi e influenti della Terra. L’èlite globaliste, nella sostanza, cioè coloro che vorrebbero imporre le transizioni ecologiche, tech e green e poi arrivano in Svizzera coi loro jet privati super inquinanti.

Aprendo ufficialmente l’edizione 2024 del WEF di Davos, la consigliera federale Viola Amherd ha messo in guardia “sui crescenti squilibri sociali che stanno alimentando il populismo, anche nei Paesi ricchi”.

Secondo la presidente della Confederazione, il compito di ripristinare la fiducia dei cittadini e delle cittadine – tema che è lo slogan dell’edizione 2024 del WEF – non è solo un compito dei Governi, ma anche del mondo economico. A tal proposito, Viola Amherd non ha risparmiato le critiche a un certo mondo imprenditoriale: “Quando la cosiddetta élite si celebra come una casta superiore mentre molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese, la diffidenza aumenta”. I Governi a quel punto non vengono più “né ascoltati né capiti”.

La ministra vallesana si è anche detta preoccupata per gli approcci “autoritari” che stanno mettendo in discussione le “regole” della comunità internazionale. Lo riportano i media.

“Il momento di costruire la fiducia”. A prendere la parola davanti ai partecipanti riuniti nel centro congressi di Davos è stata anche Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione europea ha sottolineato che “ancora una volta la realtà che fa riflettere è che ci troviamo a competere più intensamente tra Paesi rispetto al passato”, ma “questo non è il momento per il conflitto o la polarizzazione, è il momento di costruire la fiducia, di guidare la collaborazione globale”.

Accennando a uno dei temi faro dell’evento di quest’anno – l’intelligenza artificiale – Ursula von der Leyen si è detta convinta che l’IA “rappresenta un’opportunità molto significativa se utilizzata in modo responsabile”. Il compito dell’Europa è proprio questo: “Alzare la posta e indicare la strada verso un uso responsabile” di questa tecnologia.

Nel suo discorso non è mancato un riferimento all’Ucraina, altro tema al centro dei dibattiti. Secondo lei, “la Russia sta fallendo nei suoi obiettivi strategici”. È un fallimento militare, ma anche economico e diplomatico e “tutto questo ci dice che l’Ucraina può vincere questa guerra. Ma noi dobbiamo continuare a sostenere la sua resistenza. L’Ucraina ha bisogno di un sostegno finanziario prevedibile nel 2024 e oltre”.

Un sostegno che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto per la prima volta in carne e ossa a Davos, ha invocato a gran voce. “Abbiamo bisogno che Putin perda e possiamo riuscirci; quest’anno deve essere decisivo”, ha dichiarato, sottolineando la necessità per l’Ucraina di ottenere la superiorità aerea.

La Cina prova a rassicurare
Tra gli oratori molto attesi di questa prima giornata vi era anche il primo ministro cinese Li Qiang. All’indomani della sua visita a Berna, il premier ha cercato di rassicurare sul buono stato di salute dell’economia cinese dopo la crisi causata dalla pandemia.

Quest’anno il prodotto interno lordo del gigante asiatico dovrebbe aumentare di circa il 5,2%, un dato superiore all’obiettivo del 5% che le autorità si erano prefissate all’inizio dello scorso anno.

Nonostante l’abolizione delle restrizioni sanitarie, la Cina sconta la pesante crisi del settore immobiliare, la mancanza di fiducia delle imprese e i consumi stagnanti, mentre la disoccupazione giovanile – schizzata a metà 2023 oltre il 21% – è stata depennata dalle statistiche ufficiali.

“Non importa come cambierà la situazione mondiale, la Cina aderirà alla sua politica nazionale di apertura verso il mondo esterno”, ha proseguito il premier al suo esordio a Davos, aggiungendo che “l’apertura non potrà che diventare sempre più ampia. Scegliere il mercato cinese non è un rischio ma un’opportunità”.

Cosenza, genitore aggredisce il preside del Liceo Scientifico Scorza: denunciato

Il padre di una studentessa ha aggredito e preso a schiaffi a Cosenza il dirigente scolastico del Liceo scientifico Scorza, Aldo Trecroci.

Secondo quanto si è potuto apprendere il genitore si è recato nella scuola della figlia per discutere con Trecroci, che ricopre anche la carica di consigliere comunale, della destinazione della studentessa nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro.

Al termine del colloquio, l’uomo ha colpito il dirigente scolastico con uno schiaffo facendolo finire a terra. Il dirigente si è prima recato in ospedale per farsi refertare e, successivamente, è andato in Questura per sporgere denuncia.

Sull’aggressione al preside Trecroci è intervenuto il ministro dell’Istruzione Valditara che oltre a esprimere solidarietà al dirigente scolastico, ha definito l’episodio “gravissimo”. Altri messaggi di solidarietà giungono un po’ ovunque all’ingegnere Trecroci.

Donald Trump stravince le primarie repubblicane in Iowa: “Ora riprendiamoci il Paese”

Donald Trump stravince la prima tappa delle primarie repubblicane in Iowa a valanga, in meno di mezz’ora dall’apertura dei caucus, con poco più del 50% dei voti e un distacco record di circa 30 punti, oltre il doppio del primato di Bob Dole nel 1988.

Il tycoon ha sfondato in tutte le aree sociali, a partire dagli evangelici, con l’unica debolezza delle zone suburbane. Un risultato stupefacente se si pensa che nel 2016 qui arrivò secondo.

Nella notte invece è stato un lungo testa a testa tra i suoi principali sfidanti per il secondo posto, vinto da Ron DeSantis contro Nikky Haley, contrariamente alle previsioni. Ma lo scarto è così basso che non fa una differenza sostanziale, lasciando aperta la gara su chi tra i due potrà tentare di proporsi come alternativa a Trump: nella prossima tappa il 23 gennaio nel più liberal New Hampshire l’ex ambasciatrice all’Onu è meglio posizionata.

Si ritira invece l’imprenditore tech di origini indiane Vivek Ramaswamy (quarto col 7,7%), che dà il suo endorsement all’ex presidente Trump aumentando il suo serbatoio di voti. “Sono onorato e rinvigorito da questa vittoria”, il primo commento del tycoon su Fox, prima del suo discorso ufficiale.

Iniziato in tono conciliante con l’auspicio di unire il Paese in modo bipartisan, le congratulazioni a DeSantis-Haley e le lodi della propria famiglia, compresa la suocera appena morta. Ma virato subito in attacchi a Joe Biden, “il peggior presidente della storia Usa” e il regista dei suoi processi (“una interferenza elettorale”). “Ora riprendiamoci il Paese”, ha detto Trump.

Biden ha riconosciuto che dopo l’Iowa Trump “è il favorito per la nomination repubblicana” e la sua campagna ha avvisato che se vincerà ci saranno “vili attacchi, bugie infinite e spese massicce”. Altra tappa adesso il 23 gennaio nelle primarie del New Hampshire.

Il sindaco di Reggio Falcomatà nomina altri 3 assessori in quota PD

Con la nomina dei tre assessori in quota Pd, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha completato la formazione della Giunta. Il sindaco aveva ufficializzato nei giorni scorsi i primi sei componenti.

Nel nuovo esecutivo, in rappresentanza del Partito democratico, vengono confermati gli uscenti Domenico Battaglia e Lucia Nucera, che gestiranno, rispettivamente, gli assessorati “Città trasparente” (le deleghe sono Bilancio, Programmazione economica e finanziaria e Tributi e partecipate) e “Città inclusiva e solidale” (Welfare e Politiche della famiglia, minoranze linguistiche e identità territoriale).

Fa il suo ingresso in Giunta per la prima volta, sempre in rappresentanza del Pd, Anna Briante, alla quale è stato affidato l’assessorato “Città consapevole” (Istruzione, Università e Pari Opportunità).

Recessione e carovita in Germania, migliaia di trattori paralizzano Berlino

Imponente manifestazione a Berlino per via del caro benzina e il caro vita. Migliaia di trattori hanno paralizzato il centro di Berlino mentre gli agricoltori di tutta la Germania protestavano davanti alla porta del Parlamento contro l’aumento dei costi e un piano per eliminare gradualmente i sussidi per il carburante agricolo.

Si stima che circa 30.000 manifestanti, tra cui agricoltori sostenuti da molti rappresentanti di altri settori, dalla pesca alla gastronomia alla logistica, lunedì abbiano bloccato le strade intorno al quartiere governativo con i loro veicoli, compresi camion e carrelli elevatori, e persino trattori giocattolo per bambini. In migliaia si sono riversati coi loro mezzi davanti la Porta di Brandeburgo. Il ministro delle finanze Christian Lindner è stato fortemente contestato come del resto insulti e proteste sono state indirizzate al cancelliere Olaf Scholz e al suo governo.

Joachim Rukwied, presidente del sindacato degli agricoltori tedeschi, citato dai media, ha invitato il governo a rinunciare al progetto di eliminare gradualmente i sussidi per il carburante, avvertendo che molti agricoltori sarebbero costretti alla bancarotta a causa di questa decisione.

“Il governo ha la capacità di cambiare questa situazione”, ha detto a migliaia di manifestanti riuniti davanti alla Porta di Brandeburgo, aggiungendo: “Questo è troppo. Ritiriamo le proposte”. Non appena il governo si dimostrerà pronto a fare marcia indietro, ha promesso Rukwied, “i trattori verranno ritirati”.

Da evidenziare che la Germania, un tempo la locomotiva d’Europa, sta scivolando in una recessione a causa della contrazione dell’economia nel 2023. “La vostra protesta è legittima e pacifica”, ha detto Rukwied ai manifestanti, lodandone la “coesione”. Ma le sue parole sono state appena udite nel tumulto rabbioso dei camionisti.

Ha riconosciuto che la rabbia tra gli agricoltori va oltre il sussidio al diesel. “Qualcosa sta fermentando da decenni”, ha detto. “Dobbiamo parlare.” Ha aggiunto che è arrivata una “nuova fase”, “in cui dobbiamo parlare di nuovo di quale sia la funzione dello Stato”.

La manifestazione ha segnato il culmine di una settimana di proteste in tutto il paese che hanno attirato un numero crescente di lavoratori provenienti da altri settori, tra cui migliaia di lavoratori, dagli ingegneri del riscaldamento agli idraulici, arrabbiati per gli alti costi energetici, la burocrazia crescente, l’elevata manodopera aggiuntiva costi e mancanza di consultazione.

I rappresentanti del settore dell’ospitalità presenti chiedono al governo di ritirare il recente aumento dell’IVA sui ristoranti dal 7% al 19%.

Entrando nella capitale tedesca domenica sera, i trattori hanno suonato i clacson e i fari, con un agricoltore che ha acceso una motosega, provocando scontri furiosi tra manifestanti e berlinesi arrabbiati per essere stati disturbati nel sonno.

Proteste simili, su scala minore, hanno avuto luogo in tutto il Paese, bloccando le principali arterie di trasporto. Le proteste si sono estese anche agli impianti di stoccaggio e imballaggio appartenenti ad Amazon, dove i lavoratori hanno recentemente manifestato contro presunte cattive condizioni di lavoro, e alla catena di supermercati Aldi, in quelle che sono state viste come espressioni di più ampi sentimenti di malcontento nei confronti del governo. Proteste analoghe si annunciano in altri paesi europei.

Le manifestazioni stanno mettendo a dura prova il cancelliere Olaf Scholz. Nei sondaggi la sua popolarità sta precipitando. L’estrema destra Alternative für Deutschland è stato accusato da ambienti di maggioranza di aver contribuito all’atmosfera di rabbia.

Alcuni manifestanti hanno chiesto lo scioglimento del governo e nuove elezioni, tenendo in alto modelli a grandezza naturale di esponenti del governo definendoli i “sequestratori del nostro Paese”. Altri brandivano slogan: “Carri armati vuoti – il gioco è finito”, “Senza agricoltori non c’è futuro” e “Trasporti made in Germany – ma per quanto ancora?”

Erano presenti circa 1.300 poliziotti. Il ministro dell’Agricoltura, Cem Özdemir dei Verdi, che si è largamente schierato dalla parte degli agricoltori e ha incolpato Lindner, del partito pro-business dei Democratici liberi, per un cambiamento politico mal comunicato, ha detto alla televisione tedesca prima della manifestazione: “Il problema non è solo la questione del diesel agricolo. Il problema è che nessuno ne ha parlato con loro”.

Ha detto che i manifestanti sono finalmente riusciti nell’impresa di mettere questioni come il ruolo centrale degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare in cima all’agenda politica.

Alcuni manifestanti erano arrivati ​​con veicoli carichi di letame che intendevano scaricare davanti alla porta del Bundestag, il palazzo del parlamento vicino alla Porta di Brandeburgo. Ma sono stati dissuasi dal farlo nelle trattative dell’ultimo minuto tra polizia e organizzatori.

Incidente stradale nel catanzarese, un morto e un ferito

Una persona è morta e un’altra è rimasta ferita in un incidente stradale avvenuto all’ora di pranzo sulla strada statale 18 ‘Tirrena Inferiore’, nel territorio comunale di Curinga, in provincia di Catanzaro.

Per cause in corso di accertamento il sinistro ha coinvolto un furgone cassonato Daily che è sbandato finendo in un canalone.

La vittima, A.G., di 53 anni, è deceduta sul colpo. Grave il passeggero. È stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro.

Sul posto sono intervenuti personale Anas, il 118 e i carabinieri. La circolazione è stata temporaneamente indirizzata sulla viabilità locale. Si conta di ripristinare la transitabilità lungo la statale il prima possibile.

Traffico di armi e droga, venti persone fermate dalla Dda di Catanzaro

Venti persone sono state fermate dalla Squadra mobile di Catanzaro perché accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e associazione finalizzata al traffico di armi con l’aggravante mafiosa, in quanto poste in essere al fine di agevolare pericolose cosche di ‘ndrangheta, nonché per porto e detenzione illegale di armi da fuoco, in materia di stupefacenti ed altri gravi reati. L’inchiesta è denominata “Secreta Collis”

Il provvedimento adottato dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che deve essere sottoposto tempestivamente al vaglio del Giudice per le indagini preliminari, scaturisce da un’articolata attività di indagine coordinata dall’antimafia del capoluogo, che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio, nell’ambito dei quali sono stati effettuati numerosi sequestri di armi e munizioni e di hashish e marijuana.

Nello specifico, la gravità indiziaria, spiega una nota della Procura, riguarda l’operatività, nella città di Catanzaro, di due organizzazioni criminali di cui una operante nell’ambito della gestione del traffico di sostanze stupefacenti e l’altra dedita al traffico di armi, quest’ultima con l’aggravante mafiosa, entrambe riconducibili a soggetti della zona nord della città di Catanzaro, con la ricostruzione dei ruoli dei presunti associati, nonché i vari ambiti di operatività e le plurime attività illecite, in particolare circa la disponibilità di un imponente numero di armi e munizioni unitamente a sostanze stupefacenti del tipo hashish, occultati in bidoni sotterrati in fondi ubicati in un’impervia area extraurbana situata nella zona nord di Catanzaro.

A seguito di approfonditi servizi di pattugliamento e perquisizione da parte della Polizia giudiziaria, si è proceduto, in differenti occasioni al rinvenimento e sequestro complessivamente di 70 armi da fuoco lunghe e corte (da guerra e comuni) di diverso calibro, tra cui diversi kalashnikov, nonché circa 7mila munizioni. Nello stesso contesto venivano rinvenuti interrati in alcuni bidoni oltre 33 kg di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish.

L’indagine ha riguardato, altresì, la struttura e il modus operandi dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, la cui ipotizzata struttura criminale ricade nella città di Catanzaro, con attività di spaccio diffuso, nella zona nord della città, individuata, come base operativa per la detenzione, l’occultamento, la preparazione, il confezionamento e lo smercio della sostanza stupefacente.

Incidente a Occhiuto, il governatore sta bene. La segretaria operata resta in rianimazione

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sta bene, dopo l’incidente stradale nel quale è rimasto coinvolto domenica. Ha riposato durante la notte e viene confermata la diagnosi fatta dai medici nella serata di ieri: il governatore ha una lussazione alla spalla sinistra e qualche contusione.

La sua segretaria particolare, Veronica Rigoni, ha subìto un forte trauma cranico. La donna è stata operata al cervello. Dopo l’operazione di ieri sera, ha passato una nottata tranquilla.

I parametri vitali sono tutti nella norma. La prognosi resta riservata. Sul mezzo, guidato dall’autista, erano presenti anche il figlio del governatore e la sua collaboratrice rimasta gravemente ferita.

La vettura, secondo quanto si è appreso, avrebbe perso aderenza finendo contro un muretto che delimita la sede stradale sull’A2 tra gli svincoli Pizzo e Lamezia. Occhiuto stava tornando da Reggio Calabria a Cosenza per partecipare al congresso provinciale di Forza Italia.

Aste truccate, corruzione e traffico di influenze illecite. Arresti e misure in Campania

Figurano Nicola Oddati, all’epoca dei fatti componente della Direzione Nazionale del Pd e attualmente dirigente della Regione Campania (già commissario dem della Calabria), e l’ex sindaco di Pozzuoli (Napoli) Vincenzo Figliolia, già coinvolto in un’altra analoga indagine, tra le quattro persone arrestate dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli.

Undici complessivamente le misure cautelari emesse su richiesta della Procura di Napoli (procuratore aggiunto Sergio Ferrigno, sostituti procuratori Immacolata Sica e Stefano Capuano) ipotizzando i reati di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti.

Il gip ha disposto il carcere anche per Giorgio Palmucci (ex presidente di Enit e componente della commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione relativa alla riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli) e per l’imprenditore Salvatore Musella.

Al centro dell’inchiesta presunte turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli; ipotesi di corruzione per l’aggiudicazione di un’altra pubblica concessione; presunte intermediazioni illecite sia per l’affare della conversione in struttura alberghiera del Rione Terra e anche per altri appalti pubblici.

Notificati i domiciliari a Salvatore Della Corte, collaboratore e nipote di Musella e per un suo collaboratore Gianluca Flaminio.

I cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria riguardano infine il dipendente comunale e collaboratore dell’ex sindaco Figliolia Angelo Tortora; l’ex direttore esecutivo dell’Enit Giovanni Bastianelli; il professionista Antonio Carrabba, collaboratore di Musella; Sebastiano Romeo, ex consigliere regionale in Calabria, candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria e Luciano Santoro, anche lui del Pd, ex segretario provinciale a Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto.

Incendio distrugge un ristorante a Tropea. Indagini, forse è doloso

Un incendio ha distrutto il ristorante Little Italy, sito in pieno centro a Tropea, in piazza Vittorio Veneto. Non sono ancora state accertate le cause del rogo che ha interessato non solo gli interni ma anche il dehors.

Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 3, quando alcuni residenti, svegliati dal forte odore di fumo e dal bagliore delle fiamme, hanno allertato la centrale dei Vigili del fuoco che, giunti sul posto insieme alle forze dell’ordine, hanno provveduto a domare l’incendio.

Il rogo ha interessato anche il palazzo che ospita il locale. Avviate le indagini per risalire alla matrice dell’intimidazione. Non si esclude al momento alcuna ipotesi.

Si finge avvocato per truffare un’anziana, i carabinieri sventano il colpo

Spacciandosi per un avvocato ha contattato una donna di 75 anni chiedendole la consegna di soldi e monili d’oro per fare fronte alle spese legali che avrebbe dovuto sostenere per ottenere la scarcerazione del figlio della donna arrestato in seguito ad un incidente stradale.

E’ successo a Reggio Calabria dove i carabinieri hanno sventato il tentativo di truffa architettato da uno o più persone che adesso sono attivamente ricercate.

A mettere in apprensione l’anziana donna è stata una telefonata, giunta alla sua utenza con la quale un sedicente legale le ha detto: “suo figlio è stato arrestato a seguito di un incidente stradale. Servono dei soldi per la sua scarcerazione”.

L’anziana, preoccupata per le sorti del figlio, dopo essersi recata nell’ufficio postale per prelevare una ingente somma di denaro dai suoi risparmi ha anche raccolto tutti i preziosi che custodiva in casa e li ha riposti in una busta. E’ poi scesa in strada per consegnare il tutto ad un “corriere” complice del truffatore che l’avrebbe raggiunta nei pressi del proprio domicilio.

Ad impedire che il progetto criminoso andasse a segno, però, è stata una pattuglia dei carabinieri in servizio nell’area. I militari, notando la donna in evidente stato di agitazione e confusione mentre attendeva, in strada, che il malvivente si palesasse per prendere denaro e preziosi, si sono avvicinati e si sono fatti raccontare l’accaduto intuendo subito che si trattava di un tentativo di truffa. Dopo aver calmato e rassicurato la donna, i militari l’hanno riaccompagnata a casa mettendosi all’opera per risalire agli autori del fallito raggiro.

Serie B, sconfitta amara e immeritata per il Cosenza. 1-0 a Cremona

La Cremonese nel freddo dello Zini non appare in forma smagliante, ma trova comunque il modo di superare il Cosenza per 1-0 e ripartire con il piede giusto rispondendo ai risultati delle dirette avversarie scese in campo sabato.

Una rete del difensore Antov decide il match che prolunga il periodo negativo dei silani. La Cremonese parte forte e nei primi dieci minuti va alla conclusione con Coda e Vazquez, ma trova Micai attento. I grigiorossi poi si fermano e si prodigano solo in una sterile costruzione dal basso favorendo l’avanzamento del Cosenza che aveva cominciato il match restando dietro la linea del pallone.

Nella ripresa Stroppa ridisegna l’attacco arretrando Vazquez e togliendo Coda. In campo entrano Tsadjout e Okereke. Al 10′ Micai vola a deviare un tiro teso di Vazquez, poi il Cosenza risponde per la prima volta con Zuccon che disegna uno spiovente dal limite dell’area su cui Jungdal vola a deviare in angolo.

Poi la gara ritorna sulla falsariga del primo tempo con batti e ribatti senza conclusioni. Una gara bloccata dal freddo non poteva che essere decida dal classico episodio da palla inattiva l’azione decisiva.

Su calcio d’angolo Antovviene dimenticato e manda di testa la palla in rete. Nel finale forcing rossoblu’ e pari sfiorato piu’ volte, ma la squadra lombarda si salva. La fortuna non assiste l’undici di Caserta che esce battuto immeritatamente dallo Zini.

Tajani in Calabria promette impegno per infrastrutture e collegamenti al Sud

“Siamo fortemente impegnati a rafforzare le infrastrutture e i collegamenti nel nostro Paese”.

Lo ha detto il vice premier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani, parlando della realizzazione del ponte sullo Stretto a margine del congresso provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria.

“È un progetto – ha aggiunto – che abbiamo sempre sostenuto e difeso. Favorirà la crescita della Calabria e della Sicilia. Farà aumentare le presenze turistiche. Servono infrastrutture.

“Non soltanto il ponte, ma anche le opere collaterali che lo affiancano, sia da una parte che dall’altra dello Stretto. Mi pare che il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto stia lavorando intensamente in questa direzione. Occhiuto e Schifani sono impegnati per contribuire alla nascita di un’opera infrastrutturale molto importante per il nostro Paese”.

Riguardo ai congressi del partito, Tajani ha sottolineato che “stiamo dando una voce fortemente democratica al nostro movimento politico, perché stiamo eleggendo tutta la classe dirigente territoriale, tutti i segretari provinciali. Oggi tocca ai segretari della provincia di Reggio Calabria e della città di Reggio, poi, nel pomeriggio saremo al Congresso di Cosenza. Ieri ci sono stati a Vibo Valentia ed a Catanzaro. Questo fine settimana non c’è solo la Calabria, si sta votando anche in Puglia e nel Veneto. C’è, quindi, una straordinaria mobilitazione”.

“Stiamo lavorando – ha detto il segretario di Forza Italia – per avere una campagna elettorale da protagonisti in tutte le Regioni. Il nostro obiettivo, lo abbiamo detto, è quello di raggiungere il 10% alle europee, per arrivare al 20% alle politiche. C’è un grade spazio politico che va da Giorgia Meloni a Elli Schlein e noi vogliamo occupare quello spazio politico avendo l’ambizione e la volontà di svolgere un ruolo centrale nella politica del nostro Paese. Svolgere il ruolo che in passato, pur essendo diversi, ha svolto la Democrazia Cristiana con i partiti moderati. Una grande forza politica, seria, credibile, affidabile, responsabile, cristiana, liberale, garantista, riformista, ma soprattutto europeista e atlantista”.

Riguardo le candidature alle regionali il coordinatore azzurro ha affermato “Io sono convinto che sulle candidature si troveranno gli accordi in tutte le Regioni dove si vota.

E’ ovvio che Vito Bardi nostro, candidato in Basilicata, non è in discussione.

Vito Bardi è il candidato alla presidenza della Regione Basilicata. Perché ha fatto bene. Ci sono delle risposte concrete: in Basilicata non si paga il gas, non si paga l’acqua, e credo che sono cose che ai cittadini lucani hanno fatto piacere. Quindi, Bardi non si tocca”.

Il governatore Occhiuto coinvolto in un incidente, trauma alla spalla

L’auto sulla quale viaggiava il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto diretto da Reggio a Cosenza per il congresso provinciale del partito, è rimasta coinvolta in un incidente sull’autostrada Del Mediterraneo, tra gli svincoli di Pizzo e Lamezia. Occhiuto ha riportato alcune contusioni.

In ogni caso è stato portato nell’ospedale di Catanzaro per controlli. Sul mezzo, guidato dall’autista, erano presenti anche il figlio del governatore ed una sua collaboratrice. La vettura, secondo quanto si è appreso, avrebbe perso aderenza finendo contro un muretto che delimita la sede stradale.

Sul posto sono intervenuti l’eliambulanza e un’ambulanza inviata dalla centrale operativa di Vibo Valentia, mentre altre sono state allertate da Lamezia, così come è stato contestualmente allertato il direttore della Centrale unica regionale del 118 dott. Riccardo Borselli.

Occhiuto, secondo quanto si è appreso, ha subito una botta ad una spalla, mentre la sua segretaria particolare, Veronica Rigoni, ha riportato un importante trauma cranico. Sottoposta ad un’operazione chirurgica alla testa, la collaboratrice è in prognosi riservata.

Si fingono postini per truffare un’anziana, arrestati

Si sono finti postini per truffare una anziana di 88 anni ma sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Reggio Calabria che era sulle tracce di due soggetti ritenuti responsabili di un episodio analogo. I due presunti truffatori, Claudio Maddaloni, di 29 anni, e Salvatore Presutti, di 25, entrambi di Napoli, sono accusati di truffa e furto in abitazione e con strappo.

La donna è stata contattata da un soggetto che si era spacciato per un nipote, di nome Guido, che le aveva chiesto di ritirare un pacco nell’ufficio postale di via Venezia, nel centro cittadino.

La giacenza è stata comunicata con una seconda telefonata fatta l’8 gennaio da un complice degli arrestati che, al figlio dell’anziana, si è presentato come il direttore dell’ufficio postale.

Approfittando dell’assenza del figlio della donna, andato in via Venezia per verificare la strana richiesta, Maddaloni, secondo l’accusa, si è presentato a casa dell’anziana mentre Presutti lo aspettava in auto. Spacciandosi per il postino, il giovane ha chiesto il pagamento di 5.500 per ricevere il pacco. Non avendo la somma in contanti, prima di allontanarsi frettolosamente, Maddaloni si è fatto consegnare monili d’oro riuscendo anche a sfilare anche anelli che la donna indossava.

Saliti in auto, i due sono stati fermati quasi in tempo reale dai poliziotti. Erano a bordo di una Fiat Tipo per la quale c’era una segnalazione e una denuncia per un fatto analogo avvenuto il 5 gennaio ai danni di un’altra anziana. Maddaloni ha consegnato spontaneamente i gioielli appena rubati e ha subito confessato di aver raggirato l’88enne insieme a Presutti.

L’arrestato avrebbe detto di aver ricevuto l’incarico da una persona che aveva incontrato il giorno prima a Piazza mercato a Napoli. Quest’ultimo, di cui non ha fornito il nome, gli avrebbe dato anche altri indirizzi di potenziali vittime. Una lista di anziani che gli agenti della Squadra mobile guidati da Alfonso Iadevaia, hanno trovato sul telefono di Maddaloni che, secondo gli inquirenti, non ha raccontato tutta la verità. A partire dai complici, tra cui vi sarebbe un basista a Reggio Calabria. Su richiesta della Procura diretta da Giovanni Bombardieri, il gip ha convalidato gli arresti e disposto la detenzione in carcere.

“Uno schema collaudato e già sperimentato”. Così il Gip di Reggio Calabria Antonino Foti descrive il modus operandi delle truffe ai danni di anziani, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di due soggetti arrestati dalla Squadra mobile che hanno rubato monili d’oro ad una 88enne.

Secondo il giudice, infatti, gli indagati Claudio Maddaloni e Salvatore Presutti, che si sono spacciati per postini che dovevano consegnare un pacco per un finto nipote della vittima, “hanno dimostrato di essere pienamente attivi nel settore dei reati predatori e con modalità che appaiono professionali e non sporadiche. Appare accertato anche il piano preordinato per il compimento di ulteriori furti o truffe, dimostrative come gli stessi indagati non abbiano commesso la condotta in modo occasionale o d’impeto, ma che lo abbiano fatto perché su direttive di soggetti non identificati ancora”.

I dettagli degli arresti sono stati illustrati stamattina in questura, nel corso di una conferenza stampa tenuta dalla vicedirigente delle Volanti Francesca Ambrogio e dal dirigente della sezione Reati contro il patrimonio della squadra mobile Paola Valeriani. Quest’ultima ha spiegato che “quella delle truffe agli anziani è un’emergenza attuale soprattutto nel territorio reggino”.

“I due arresti – ha affermato la funzionaria della Mobile – rappresentano un episodio di un’attività ben più ampia. Non esiste un’unica batteria di truffatori. Sicuramente ci sono più organizzazioni criminali che hanno base organizzativa in Campania e che operano sul territorio nazionale. Nel reggino una delle modalità di azione di questi soggetti è principalmente la truffa del finto incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto un parente della persona anziana che riceve la telefonata nella quale gli viene chiesto del denaro che deve essere consegnato a un soggetto il quale, subito dopo, si presenta nell’abitazione della vittima. Laddove quest’ultima non è in grado di fornire il denaro, le viene chiesto di dare quanto in suo possesso”.

Illustrando un vademecum per evitare le truffe Francesca Ambrogio ha messo in guardia gli anziani per i quali “il suggerimento fondamentale è quello di evitare di aprire la porta a persone sconosciute, anche qualora si dovessero qualificare come ipotetici tecnici dell’Enel o come funzionari Inps. Non aprite la porta a persone che non conoscete e per qualsiasi dubbio chiamate il 112, il 113 o un familiare perché è veramente improbabili che tecnici o funzionari dell’Inps si presentino dal nulla e chiedano denaro o monili e preziosi. Questi sono segnali che fanno capire che c’è qualcosa che non va”.

Incendiata l’auto di un assessore in comune del cosentino, indagini

incendio auto
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L’automobile di Pierfrancesco Balestrieri, assessore di Bisignano, nel cosentino, è stata data alle fiamme ed è andata distrutta. E’ successo la notte scorsa.

La vettura del politico, che ha le deleghe a Politiche sociali, ambiente, mensa scolastica, tutela del territorio e servizi cimiteriali, era parcheggiata per strada.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Rende che hanno avviato le indagini. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi.

L’episodio avviene a poche settimane di distanza da un fatto simile. Alcuni giorni prima di Natale era stata incendiata l’auto del consigliere comunale di maggioranza Maria Rosaria Sita.

“Un altro episodio incendiario, a distanza di alcune settimane, ha interessato l’Amministrazione comunale che mi onoro di guidare. Sono atti vili commessi da vigliacchi che manifestano odio e che possono essere letti come un segnale inquietante”, ha scritto il sindaco di Bisignano Francesco Fucile sul suo profilo Facebook.

“L’attività politica e amministrativa di rinnovamento, democrazia, trasparenza e progresso, portata avanti dall’Amministrazione comunale – scrive ancora Fucile – continuerà con maggiore vigore e determinazione per il bene della comunità, senza farsi intimorire da nulla e da nessuno.

Abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine e andiamo avanti per la nostra strada, convinti che il percorso intrapreso è quello giusto. A Balestrieri e alla sua famiglia esprimo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, la mia vicinanza, la mia solidarietà, il mio sostegno e il mio incoraggiamento a proseguire nel suo impegno. Sono soddisfatto del suo operato perché l’assessorato da lui diretto si sta distinguendo per capacità, innovazione, trasparenza e ha raggiunto obiettivi fondamentali per il bene della nostra comunità. Ringrazio tutti i colleghi sindaci, amministratori di altri comuni e concittadini per la grande vicinanza e la solidarietà che mi stanno e ci stanno manifestando”, ha concluso.

Auto finisce contro un muretto, morta una ragazza

Una ragazza di 25 anni è morta in seguito a un incidente stradale avvenuto nella notte in in Via Sebastiano Guzzi, nel comune di Lamezia Terme.

Una la vettura coinvolta una Nissan Pixo, che per cause in corso di accertamento, è finita fuori strada impattando contro un muretto. A bordo dell’auto c’erano quattro giovani, due ragazzi tra cui un diciassettenne, e due ragazze. La conducente, di cui non si conoscono al momento le generalità, è deceduta.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, i sanitari del 118 e polizia stradale di Catanzaro per i rilievi volti ad accertare le cause del sinistro mortale.

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